2. CASTELFIDARDO 21 MARZO 2015
Giovanni Falcone
“Che le cose stiano così, non vuol dire
che debbano andare così. Solo che,
quando c’è da rimboccarsi le maniche
e incominciare a cambiare, vi è un
prezzo da pagare, ed è allora che la
stragrande maggioranza delle persone
preferisce lamentarsi piuttosto che
fare”
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3. CASTELFIDARDO 21 MARZO 2015
Giuseppe Mazzini
“Tutte le grandi idee che
migliorarono l’Umanità
cominciarono a manifestarsi
in opposizione a credenze
che l’Umanità consentiva e
furono predicate da
individui che l’Umanità
derise, perseguitò,
crocefisse”
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4. CASTELFIDARDO 21 MARZO 2015
Articolo 1
L'Italia è una Repubblica
democratica, fondata sul lavoro.
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Articolo 3
E` compito della Repubblica
rimuovere gli ostacoli di ordine
economico e sociale, che, limitando di
fatto la libertà e l'eguaglianza dei
cittadini, impediscono il pieno
sviluppo della persona umana
5. CASTELFIDARDO 21 MARZO 2015
Mosler Economics Modern Money Theory
«Non c’è nessuna crisi
finanziaria
così profonda che
con un taglio
sufficientemente ampio
delle tasse,
o con un incremento
della spesa pubblica,
non si possa affrontare»
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6. CASTELFIDARDO 21 MARZO 2015
Mosler Economics Modern Money Theory
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1. Introduzione: cosa è la Mmt e diffusione
2. Il Cartalismo e il valore della moneta
3. Come funzionano i sistemi monetari: sovranità ed euro
4. I saldi settoriali
5. Euro: da “sogno” ad incubo?
8. Keynes
post-keynesiani (mmt) neo-keynesiani neo-classici
Joan
Robinson
Abba
Lerner
Hyman
Minsky
Paul
Samuelson
John
Hicks
L. Randall
Wray
Stephanie
Kelton
Warren
Mosler
James K.
Galbraight
David
Romer
Greg
Mankiw
Edward
Prescott
Robert
Barro
Joseph
Stiglitz
Lawrence H.
Summers
Paul
Krugman
Robert
Lucas
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Me-Mmt
9. Me-Mmt
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Presenza della Modern Money Theory nelle Università del mondo
New Castle - Prof. Bill Mitchell
La Sapienza - Prof. Sardoni
Franklin College, La Cattolica - Prof. Andrea Terzi
Besancon - Prof. Alain Parguez
Ottawa - Prof. Mario Sacereccia
UMKC (Kansas City) - Si può considerare il cuore della MMT
Levy Institute,nel quale molti economisti MMT insegnano
Texas - Prof. Kenneth J. Galbraith
La forza delle idee
326 Pubblicazioni internazionali
2 Centri di ricerca
17 Libri monotematici
10. Wynne Godley, 1992
“Le nazioni dell'euro non solo
rinunceranno alla loro moneta sovrana,
ma anche alla loro capacità di spesa.
Con l'Unione Monetaria i governi non
potranno più essere finanziati dalla Banca
Centrale e dovranno prendere in prestito
sui mercati aperti. Questo rischia di essere
troppo costoso per loro, persino
impossibile…
Le restrizioni di budget a cui queste
nazioni si sottopongono, infliggeranno
una depressione economica all'Europa
che essa non potrà risolvere”
Me-Mmt
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11. «La disoccupazione
dipende da un livello delle tasse
troppo alto
in rapporto al livello
della spesa pubblica:
o si aumenta la spesa,
o si riducono le tasse»
Me-Mmt
Warren Mosler
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12. “Non esistono
limiti finanziari
per uno Stato
con moneta sovrana.
Esistono solo
limiti fisici e naturali”
Me-Mmt
Stephanie Kelton
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16. “Non esistono
limiti finanziari
per uno Stato
con moneta sovrana.
Esistono solo
limiti fisici e naturali”
Cartalismo
Stephanie Kelton
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17. Per il Cartalismo la moneta non ha valore intrinseco.
La sua accettazione è dovuta dall’esistenza di uno Stato che ne
impone il corso legale in virtù della forza (pagamento tasse).
Cartalismo
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18. "I governi coloniali ordinarono l'utilizzo di mezzi alternativi per
convincere la popolazione a lavorare per un salario. Un metodo molto
importante per raggiungere tale obiettivo era di imporre una tassa e
richiedere che quest'ultima fosse denominata nella valuta coloniale.
Ciò aveva il beneficio non solo di costringere la popolazione a lavorare
per un salario, ma anche di determinare un valore per la valuta
coloniale e monetizzare l'economia.
Sebbene la tassazione fu spesso imposta al fine di assicurare delle
entrate per le casse coloniali, e la tassa fu giustificata in nome del fatto
che gli africani sopportassero il peso finanziario dello stato coloniale,
nei fatti il governo colonialista non aveva bisogno della valuta
coloniale detenuta dagli africani. Ciò di cui loro necessitavano era
una popolazione africana che avesse bisogno della valuta, e così si
propose una tassa diretta"
(Mathew Forstater, 2005a, p. 55, p. 60)
Cartalismo
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19. Cartalismo
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Se la moneta è “inesauribile” e lo Stato ne è “l’emittente”, ne
consegue:
a. Non è obbligato a chiederla in prestito
b. Non è obbligato a tassare per averla
21. Condizione necessaria (ma da sola non sufficiente) è avere una
MONETA SOVRANA FIAT.
La valuta, ovvero, deve avere tre caratteristiche:
1 lo Stato ne è monopolista
2 non è convertibile in oro o in altri beni
3 è liberamente fluttuante nel mercato internazionale
I sistemi monetari: sovranità ed euro
Me-Mmt: piena occupazione con moneta sovrana
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22. I sistemi monetari: sovranità ed euro
MONETE SOVRANE
Corona
Peso
Real
Lira Won
Dollaro
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23. I sistemi monetari: sovranità ed euro
STATI CHE NON HANNO UNA MONETA SOVRANA
Burkina
Faso
Argentina
fino al 2001
Grecia
Italia
Palestina
32 a.c.
Ohio
Italia 1979-1992 S.m.e.
non aveva piena sovranità
monetaria
E quindi democratica
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24. I sistemi monetari: sovranità ed euro
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1971: il presidente Nixon svincola il dollaro dall’oro:
IL GOLD STANDARD NON ESISTE PIÙ
25. I sistemi monetari: sovranità ed euro
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1971: il presidente Nixon svincola il dollaro dall’oro:
IL GOLD STANDARD NON ESISTE PIÙ
IL VALORE DELLA MONETA È DATO
DALLA QUANTITÀ DI BENI E SERVIZI PRODOTTI
DALLA FORZA E DALLA RICCHEZZA DI UNA ECONOMIA
DAL SUO PATRIMONIO, DAL SUO BENESSERE
26. www.memmt.info
LA GERARCHIA NELLA MONETA SOVRANA DOPO IL 1971
MONETA
DEBITO/
CREDITO
Le
tasse
distruggono
la moneta
I sistemi monetari: sovranità ed euro
29. “Se lo Stato preleva per le tasse
un importo troppo elevato,
non lascia al settore privato
la quantità di moneta sufficiente
per pagare le tasse,
risparmiare quanto desiderato
e vivere decentemente”
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I sistemi monetari: sovranità ed euro
32. I saldi settoriali
I tre macro-settori economici
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- Il settore GOVERNATIVO:
rappresentato dallo Stato centrale, le amministrazioni
locali (regioni, province, comuni).
Il saldo è composto da Spesa (G) – Tasse (T)
- Il settore NON GOVERNATIVO:
famiglie, imprese, assicurazioni, banche.
Il saldo è composto da risparmio (S) – Investimenti (I)
- Il settore ESTERO:
l’esterno dello Stato. Il resto del mondo.
Il saldo è composto da Export (E) – Import (I)
Gov
No Gov
33. I saldi settoriali
SETTORE NON GOVERNATIVO
Nessuno può creare nuova ricchezza finanziaria al netto
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BANCA 1 BANCA 2
IMPRESE CITTADINI
34. I saldi settoriali
CHI PUO’ CREARE RICCHEZZA
NEL SETTORE NON GOVERNATIVO
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Il settore NON G., da
solo, non può creare
nuova ricchezza
finanziaria al netto.
Può solo far girare
denaro in tondo.
L’unica chance di
ottenere nuova
ricchezza netta è se
qualcuno dall’esterno vi
immette del denaro.
Tasse
Spesa
Exp+Reddito
Im
p+Reddito
Gov
No Gov
35. 2. I SALDI SETTORIALI
PAREGGIO DI BILANCIO E FISCAL COMPACT
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Lo Stato è “abolito”
come settore che
crea nuova ricchezza
finanziaria per
imprese e famiglie.
Anzi drena risorse
verso il sistema
finanziario
L’unica modo rimasto
per aumentare la
ricchezza finanziaria è
competere con i
mercati esteri.
Ma a quale costo?
Tasse
Spesa
Exp+Reddito
Im
p+Reddito
No Gov
38. I saldi settoriali: da dove “arrivano i soldi”
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SETTORE ESTERO: rischi
EXPORT: incerto, costoso, sottoposto a shock.
Costringe le produzioni facilmente imitabili a ridurre i
costi del lavoro e quindi a limitare i consumi interni
INVESTIMENTI ESTERI: gli utili che ne derivano vanno
all’estero e sono quindi sottratti all’economia
nazionale; gli investitori non sono legati al territorio
FLUSSI DI CAPITALE: investimenti finanziari. Spesso
frutto di speculazione e slegati dal benessere della
popolazione. Puntano ad un alto tasso di interesse.
Incerti
RIMESSE EMIGRANTI
39. I saldi settoriali: da dove “arrivano i soldi”
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SETTORE BANCARIO
Le banche creano denaro dal nulla.
Il denaro creato dalle banche, però:
a. deve essere restituito integralmente;
b. costringe al pagamento degli interessi passivi;
Nell’Eurozona gli Stati sono ridotti a privati che devono
restituire il denaro e non possono impiegarlo per il
benessere pubblico
40. I saldi settoriali: da dove “arrivano i soldi”
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SETTORE GOVERNATIVO
a. Non ha limiti di spesa e detassazione
b. Il denaro speso non deve essere restituito a
nessuno
c. Può essere impiegato in settori a bassa redditività
(servizi sociali, tutela ambientale) senza che questo
provochi impoverimento della società
d. Non è gravato da interessi passivi
Gov
51. Piena Occupazione, pieni servizi, piena democrazia:
un esempio, il Ponte di Rubianello
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52. Piena Occupazione, pieni servizi, piena democrazia
Oggi, in Italia, sarebbe possibile giungere ad uno stato di Piena
Occupazione con pochi accorgimenti di Politica Fiscale.
Non mancano i mezzi, ma la volontà.
Ad esempio combinando tagli alle tasse e investimenti pubblici
con moneta “verticale” dello Stato il deficit potrebbe essere
espanso alla cifra desiderata.
I disoccupati residui troverebbero una occupazione transitoria
nei Piani di Lavoro Garantito (Plg).
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53. Piena Occupazione, pieni servizi, piena democrazia
Si stima che servano circa 20 milioni di euro per il Ponte di
Rubianello.
Questi sono i modi per reperire questi fondi:
a) chiederli in prestito ai mercati al tasso da loro deciso
(sistema Eurozona)
b) chiederli in prestito ai mercati al tasso deciso dalla Banca
Centrale (repressione finanziaria, Italia anni ‘70)
c) immetterli direttamente come moneta verticale della
Banca d’Italia (indebitamento fittizio)
d) nuove tasse o tagli alla spesa
e) canale “estero”
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54. Piena Occupazione, pieni servizi, piena democrazia
Immetterli direttamente come moneta verticale della Banca d’
Italia (indebitamento fittizio)
a) Messa in sicurezza di vaste porzioni del territorio
b) Profitti per le imprese, salari e stipendi per i lavoratori,
riduzione disoccupazione
c) Nessuna spinta inflazionistica
d) Nessun “debito” né interessi da ripagare
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55. Con la moneta sovrana uno Stato:
1. Non può fallire
2. Può sempre ridurre le tasse o aumentare la spesa pubblica
per sostenere l’economia
3. Non ha bisogno dei prestiti per finanziarsi
4. Decide qual è il tasso di interesse
5. Può garantire sempre la piena occupazione
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Piena Occupazione, pieni servizi, piena democrazia
57. Euro: da “sogno” ad incubo?
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L’euro è stato annunciato come uno strumento in grado di:
a. dare benessere e sviluppo all’Eurozona e ripararla dalla
speculazione finanziaria
b. consentire la pace tra i popoli europei
c. essere la base per gli Stati Uniti d’Europa
58. Euro: da “sogno” ad incubo?
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Articolo 3 Costituzione
E` compito della Repubblica
rimuovere gli ostacoli di ordine
economico e sociale, che, limitando
di fatto la libertà e l'eguaglianza dei
cittadini, impediscono il pieno
sviluppo della persona umana e
l'effettiva partecipazione di tutti i
lavoratori all'organizzazione
politica, economica e sociale del
Paese.
Art. 3 Trattato di Maastricht
L’Unione dovrà realizzare un
mercato interno. Lavorerà per lo
sviluppo sostenibile dell’Europa
basato su una crescita economica
armonica e stabilità dei prezzi, un
mercato economico altamente
competitivo...
59. www.memmt.info
PRIMO “ERRORE”
I vincoli di bilancio di Maastricht puniscono i paesi risparmiatori
L’economia reale deve garantire gli interessi finanziari.
Dal 1994 al 2007 ben 270 miliardi di avanzo primario
drenato dall’economia reale italiana è stato destinato
all'abbattimento del debito di stato, dal 121,8% del Pil al
103,6% del 2007.
Non è denaro utilizzato per creare benessere e ricchezza.
Euro: da “sogno” ad incubo?
60. www.memmt.info
FIAT TIPO
Da 100 nel 1999 euro a 137 nel 2013,
+11% su Germania
SEAT IBIZA
Da 100 nel 1999 euro a 149 nel 2013,
+23% su Germania
Euro: da “sogno” ad incubo? Secondo “errore”: inflazioni diverse
POLO VOLKSWAGEN
Da 100 euro nel 1999 a 126 nel 2013
61. www.memmt.info
Euro: da “sogno” ad incubo? Terzo errore: politiche del lavoro
La Germania ha “fatto le riforme”: lavorare di più guadagnare lo stesso
62. www.memmt.info
Spread Btp-Bund
20 marzo 2015
+102
In una Unione Monetaria fra diversi Stati
i tassi di interesse sui titoli di Stato
dovrebbero essere identici
Euro: da “sogno” ad incubo? Quarto errore: tassi di interesse
64. www.memmt.info
Gli “Stati Uniti d’Europa” implicherebbero la trasformazione
della Germania nella California d’Europa.
Attualmente il bilancio Ue è pari all’1% del Pil Europeo. Negli
Usa il bilancio federale è del 25% del Pil.
Questo significa che la Germania dovrebbe passare a 225
miliardi di euro conferiti alla Ue ogni anno rispetto ai 9
attuali.
Lo stesso per Francia e Italia: ci credete?
Euro: da “sogno” ad incubo?
65. www.memmt.info
Euro: da “sogno” ad “incubo”
www.memmt.info
La Germania ha così acquisito un surplus con il commercio estero che
arriva al 7,5% del Pil.
66. MARIO MONTI, 1998
“Alle istituzioni europee
interessava che i Paesi facessero
politiche di risanamento.
E hanno accettato l’onere dell’
impopolarità essendo più lontane,
più al riparo
dal processo elettorale”.
(“Intervista all’Italia sull’Europa”, di Federico Rampini http://www.ibs.
it/code/9788842050902/monti-mario-zzz99-rampini/intervista-sull-italia-in-
europa.html)
Euro, da “sogno” a incubo
www.memmt.info
67. “Prendiamo una decisione, poi la
mettiamo sul tavolo e aspettiamo un
po’ per vedere cosa succede.
Se non provoca proteste né rivolte,
perché la maggior parte della gente
non capisce niente di cosa è stato
deciso, andiamo avanti passo dopo
passo fino al punto di non ritorno”.
(Attuale presidente Commissione Europea, intervista a Der Spiegel
1999 http://www.spiegel.de/spiegel/print/d-15317086.html)
JEAN-CLAUDE JUNCKER, 1999
www.memmt.info
68. “L’Italia deve rimanere nell’
euro, altrimenti i prodotti
tedeschi costeranno troppo
e ci sarà disoccupazione in
Germania”
(candidata dei Verdi
alla Presidenza della Commissione Europea,
https://www.youtube.com/watch?v=OSUJM7VqgSg)
Euro: da “sogno” ad incubo?
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SKA KELLER, 2013
69. TOMMASO PADOA SCHIOPPA, 1999
“L’Europa non nasce da un
movimento democratico.
Tra il polo del consenso popolare e
quello della leadership di alcuni
governanti, l’Europa è nata seguendo
un metodo che potremmo definire
con il termine di dispotismo
illuminato”.
(http://www.commentaire.fr/revue/86/revue-87-automne-
1999.html)
Euro, da “sogno” a incubo
www.memmt.info
70. GIULIANO AMATO, 2007
“I leader Europei hanno deciso che il
Trattato di Lisbona avrebbe dovuto
essere illeggibile. Essendo illeggibile
allora non sarebbe stato incostituzionale
[…] Se fosse stato comprensibile, ci
sarebbero state ragioni per sottoporlo a
referendum […]. I primi ministri (...) si
sentono più al sicuro con la cosa
illeggibile. Essi possono presentarla
meglio, in modo da evitare pericolosi
referendum”.
(luglio 2007 EuObserver, http://euobserver.com/political/24481)
Euro, da “sogno” a incubo
www.memmt.info
71. JACQUES ATTALI, 2011
“Abbiamo minuziosamente
“dimenticato” di includere l’articolo per
uscire da Maastricht.… o meglio ci siamo
incoraggiati a fare in modo che
uscirne… sia impossibile.
Abbiamo attentamente “dimenticato” di
scrivere l’articolo che permetta di
uscirne. Non è stato molto democratico,
naturalmente, ma è stata un’ottima
garanzia per rendere le cose più difficili”.
(24 gennaio 2011,
dichiarazioni rese all’Università Partecipativa https://www.youtube.
com/watch?v=jXBLvGuNVuU&feature=player_embedded)
Euro, da “sogno” a incubo
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72. H. A. VON ROMPUY, 2014
“L'intero territorio europeo a parte la
Russia verrà inglobato nell'Ue.
Non so se c'è il sostegno dell'opinione
pubblica, ma lo faremo lo stesso".
(aprile 2014, presidente Consiglio Europeo
http://www.demorgen.be/binnenland/van-rompuy-we-kunnen-de-hele-
balkan-lid-van-de-eu-maken-a1869939/)
Euro, da “sogno” a incubo
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73. EURO: DA “SOGNO” A INCUBO
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BCE, RAPPORTO ANNUALE 2013
“Una sensibile, effettiva riduzione
del costo del lavoro per unità di
prodotto (…) è particolarmente
urgente nei paesi dove l’elevata
disoccupazione rischia di divenire
strutturale e la concorrenza è
debole”
74. EURO: DA “SOGNO” A INCUBO
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ANGELA MERKEL, 2012
“Niente Eurobond
finché vivrò”
(Il Sole 24 Ore http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-
06-26/eurobond-finche-vivo-223348.shtml?uuid=Ab3TGlyF)
75. GRAZIE PER L’ATTENZIONE!
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