1. un punto di vista turistico
Venezia:
immagini di
città
michele culatti

2. Quali mappe ha a disposizione? (1
…navigazione
…sestrieri
…scuole
… dei flussi turistici e dei luoghi aperti di aggregazione?
… dei punti panoramici?
… del tempo per raggiungere un luogo ?
… dei suoni ? … degli odori ?
… delle zone di sole e di ombra ?
Aumenterebbero la conoscenza di come funziona la città
… approccio antropologico alla costruzione delle mappe …
(vedasi F. La Cecla in Mind the Map – a cura di L. Pignatti)
Il viaggio del turista inizia … a casa, dal PC, con una guida …
… mappe

3. (2
negozi in stazione
In treno, ci si crea un’aspettativa della città d’acqua osservando la laguna ma …
… si scende dal treno si entra in un “centro commerciale”, senza alcun riferimento a Venezia.
Al posto di alcuni spazi commerciali, si potrebbe ipotizzare la collocazione di un museo, ad
esempio multimediale, aree per mostre temporanee, spazi per promozione della cultura
veneziana….

4. (3
Traguardare il valori dei luoghi
… scesi dal treno non è possibile “traguardare” lo sfondo su cui spicca la Chiesa di San Simeon
Piccolo. In questo modo la stazione dei treni resta “chiusa su se stessa” e non offre paesaggio.
… si potrebbe riorganizzare la vetrata liberandola dal monumento interno e creando una nuova
vista sul Canal Grande. In questo modo si avrebbe una relazione più forte tra la Stazione (che
introdurrebbe fin dal suo interno un’offerta di paesaggio) e il suo contesto culturale.

5. (4
verso i Tolentini: il Ponte degli Scalzi
… la presenza non organizzata di “chioschi” per la vendita di souvenir, tende a creare un certo
impatto visivo rispetto ad un percorso ricco di storia. L’impatto è in particolar modo riscontrabile
nei materiali di cui sono costituiti questi “chioschi”.
… si potrebbe riorganizzare la distribuzione di questi punti vendita secondo una logica
distributiva più chiara e regolare e con un disegno architettonico più attento ai luoghi.

6. (5
… rifiuti ammassati sul fianco della scalinata della Chiesa di san Simeon Piccolo…
Semplicemente inaccettabile ….
… realizzare adeguati contenitori a bassissimo impatto paesaggistico … e spostare la raccolta dei
rifiuti lontano da monumenti di particolare pregio …

7. (6
graffiti sui muri
Indipendentemente dal valore storico culturale dell’edificio, graffiti, disegni e scritte sui muri
creano degrado e innalzano i costi di manutenzione. E’ un problema che riguarda tutte le città,
ma ciò è ancora più evidente a Venezia, in quanto città storica.
Costruire una campagna di sensibilizzazione nazionale, di cui si potrebbe fare promotrice
Venezia, per far modificare le attuali leggi in materia di pene contro i Beni culturali e del
Paesaggio… a maggior ragione rispetto alla definizione di Paesaggio della Convenzione Europea
del Paesaggio del 2000 , in cui praticamente … tutto ciò che percepiamo… è Paesaggio

8. (7
bagni pubblici
Bagno Pubblico dietro San Marco: … e prima delle 9.00 ? …e dopo le 19.00?
Non sempre i bar che, per costume, “richiedono” una consumazione, sono attrezzati con bagni
puliti e con adeguati spazi. Di notte, inoltre moltissimi bar sono chiusi, ma i turisti continuano ad
essere presenti in forma massiccia.
… Aumentare il numero dei bagni nella città e garantire un orario 24/24 h.

9. (8
attracchi vaporetti
Gli attracchi dei vaporetti hanno ancora un “disegno” razionale, che però, nella maggio parte dei
casi, costituisce un’intrusione nel paesaggio dei palazzi e delle chiese che si affacciano
sull’acqua.
Si potrebbe pensare ad un ridisegno architettonico degli attracchi, più coerente con i valori del
contesto … addirittura ipotizzando soluzioni non standardizzate, bensì, tante piccole architetture
quanti sono gli attracchi … facendo confluire tali ipotesi di progetto in concorsi di idee,
coinvolgendo architetti, designers, paesaggisti, psicologi della percezione, ecc.