IL CHIAMATO ALLA CONVERSIONE - catechesi per candidati alla Cresima
Presentazione di Federica Laudisa - Roma, 14/04/2011
1. Federica Laudisa La riforma del diritto allo studio: meglio tardi che mai Roma, 14 aprile 2011
2. I prestiti: questi sconosciuti TOTALE: 46,7 milioni di euro , distribuiti su progetti differenti, sicuramente sovrapponibili, i cui esiti sono stentati e dei quali poco o nulla si conosce: quanti prestiti d’onore e fiduciari sono stati erogati? Per quale importo? A quali condizioni? Atto istitutivo Tipo di intervento D.M. 23 ottobre 2003 Fondo per il sostegno dei giovani Finanziamento agli atenei per progetti sperimentali e innovativi per la concessione agli studenti di prestiti d’onore 3,7 milioni di euro stanziati nel 2004-2010 33 atenei li hanno attuati Legge finanziaria 2004 Istituisce un Fondo per la concessione di prestiti fiduciari per il finanziamento degli studi finalizzato a: garanzie sul rimborso agli studenti capaci e meritevoli; contributi in conto interessi ai privi di mezzi Stanziamento di 10 milioni di euro una tantum ripartito tra tutte le Regioni 9 Regioni li hanno attuati Progetto “Diamogli credito” Protocollo d’intesa Ministero Politiche giovanili-ABI 2007 Istituisce un Fondo di garanzia per prestiti agli studenti meritevoli , per coprire specifiche spese universitarie (Erasmus, tasse, acquisto PC) 33 milioni di euro stanziati nel 2007-2009 1.560 prestiti erogati Progetto “DiamogliFuturo” Protocollo d’intesa Ministero Gioventù-ABI 2010 Istituisce un Fondo di garanzia per prestiti agli studenti meritevoli di importo max di 5.000 annui per massimo tre anni 19 milioni di euro ?
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4. La legge Gelmini: il Fondo per il merito/2 Dal Corriere.it 11/07/2010 - «Puntare soltanto sul talento: si deve provare anche in Italia» Mi pare un principio semplice e chiaro. Si premiano i migliori indipendentemente dal reddito. E sostenere i migliori è un metodo che fa avanzare sia l'economia di un Paese che le singole persone. Figlio di un petroliere o di un operaio, fa lo stesso . Roger Abravanel
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7. 1. Le risorse finanziarie Nota: le risorse relative agli anni 2011 e 2012 sono quelle previste nel disegno di legge di stabilità 2011. La TDS, nel 2009/10, variava tra i 62 ed i 130 euro. Fonte: MIUR.
8. 2. La garanzia del diritto: idoneo=borsista Fonte: MIUR. La percentuale di borsisti su aventi diritto Nel 2009/10 dieci regioni hanno garantito la borsa di studio al 100% degli aventi diritto, in altre realtà, solo la metà degli idonei ne ha beneficiato: in media 1 idoneo su 6 non l’ha ricevuta 2009/10 % Valle D'Aosta 100,0 Umbria 100,0 Trentino-Alto Adige 100,0 Piemonte 100,0 Lombardia 100,0 Liguria 100,0 Friuli Venezia Giulia 100,0 Emilia Romagna 100,0 Basilicata 100,0 Toscana 100,0 Lazio 99,2 Marche 96,6 Veneto 86,7 Sardegna 86,1 ITALIA 84,1 Sicilia 70,2 Molise 63,6 Puglia 60,3 Calabria 58,8 Campania 56,1 Abruzzo 55,7
9. 3. L’investimento nella politica abitativa Fonte: MIUR. La percentuale di beneficiari di posto letto su aventi diritto fuori sede Il posto letto è stato erogato al 100% degli idonei fuori sede in quattro regioni; in media, solo 1 studente idoneo fuori sede su 2 si assicura l’alloggio 2009/10 % Lombardia 100,0 Trentino-Alto Adige 100,0 Friuli Venezia Giulia 100,0 Veneto 100,0 Marche 93,3 Liguria 67,7 Campania 57,9 Umbria 57,6 Piemonte 56,8 Toscana 49,3 ITALIA 48,2 Puglia 41,2 Emilia Romagna 38,4 Calabria 28,9 Sardegna 27,7 Basilicata 16,3 Lazio 15,2 Sicilia 15,1 Abruzzo 8,7 Molise - Valle D'Aosta -
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11. L’importo massimo di borsa di studio per Regione, al lordo delle detrazioni, a.a. 2009/10 Fonte: MIUR. La (dis)uniformità di trattamento/1 Importo borsa fuori sede (euro) Importo borsa pendolari (euro) Importo borsa in sede (euro) Friuli Venezia Giulia 6.340,00 3.045,00 2.230,00 Trentino-Alto Adige 5.600,00 3.525,00 2.550,00 Emilia Romagna 5.273,78 3.243,88 2.455,11 Lombardia 4.770,00 2.675,00 2.510,00 Puglia 4.752,00 2.580,00 2.430,00 Sicilia 4.749,00 2.574,20 2.360,00 Campania 4.700,00 2.600,00 1.800,00 Veneto 4.671,00 2.577,00 1.762,00 Liguria 4.669,00 2.574,00 1.760,00 Abruzzo 4.668,54 2.573,68 2.477,88 Umbria 4.668,54 2.573,68 2.359,67 Lazio 4.668,54 2.573,68 1.759,67 Molise 4.668,54 2.573,68 1.759,67 Importi DPCM 4.668,54 2.573,68 1.759,67 Basilicata 4.650,00 2.550,00 1.750,00 Piemonte 4.620,00 2.576,00 2.083,00 Calabria 4.579,51 2.524,56 1.723,22 Valle D'Aosta 4.410,00 2.450,00 1.950,00 Marche 4.203,98 2.317,58 2.231,34 Toscana 4.020,00 2.216,00 1.000,00 Sardegna 3.445,00 1.947,00 1.331,00
12. Le fasce ISEE ed i relativi importi di borsa per i fuori sede, a.a. 2009/10 Segue… Limite ISEE REGIONE/ENTE N° fasce da a Importo borsa fuori sede (al lordo delle detrazioni) (euro) ABRUZZO – L’Aquila (ADSU) 1° 0,00 11.172,51 4.668,54 2° 11.172,52 13.965,64 4.417,10 3° 13.965,65 16.758,76 4.165,65 ABRUZZO – Teramo (ADSU) 1° 0,00 11.172,51 4.668,54 2° 11.172,52 16.758,76 proporzionalmente ridotto fino alla metà dell’importo max BASILICATA 1° 0,00 14.364,73 4.650,00 2° 14.364,74 16.000,00 4.100,00 3° 16.000,01 19.152,97 3.550,00 CALABRIA – Catanzaro (ARDIS) 1° 0,00 6.000,00 4.668,54 2° 6.000,01 12.000,00 3.501,41 3° 12.000,01 16.500,00 2.334,27 CALABRIA – Cosenza (UNICAL) 1° 0,00 9.666,00 4.400,00 2° 9.666,01 14.500,00 proporzionalmente ridotto fino alla metà dell’importo max CALABRIA – Reggio Calabria (ARDIS) 1° 0,00 9.576,66 4.670,00 2° 9.576,67 11.970,83 3.110,00 3° 11.970,84 14.365,00 2.330,00 CAMPANIA 1° 0,00 9.700,00 4.700,00 2° 9.700,01 11.300,00 4.450,00 3° 11.300,01 12.900,00 4.200,00 4° 12.900,01 14.500,00 3.950,00
13. Segue… Le fasce ISEE ed i relativi importi di borsa per i fuori sede, a.a. 2009/10 Limite ISEE REGIONE/ENTE N° fasce da a Importo borsa fuori sede (al lordo delle detrazioni) (euro) EMILIA ROMAGNA 1° 0,00 12.713,21 4.975,65 2° 12.716,22 15.386,29 3.844,70 3° 15.386,30 19.152,97 2.713,75 FRIULI VENEZIA GIULIA 1° 0,00 12.768,65 4.670,00 2° 12.768,66 14.364,73 4.390,00 3° 14.364,74 15.960,81 4.120,00 4° 15.960,82 17.556,89 3.865,00 5° 17.556,90 19.152,97 3.605,00 LAZIO 1° 0,00 11.064,96 4.668,54 2° 11.064,97 16.597,44 proporzionalmente ridotto fino alla metà dell’importo max LIGURIA 1° 0,00 10.092,00 4.524,00 2° 10.092,01 12.615,00 4.043,00 3° 12.615,01 15.137,00 3.544,00 LOMBARDIA 1° 0,00 13.153,00 4.770,00 2° 13.153,01 16.153,00 4.250,00 3° 16.153,01 19.153,00 3.750,00 MARCHE – ERSU Ancona 1° 0,00 12.200,00 4.203,98 2° 12.200,01 13.725,00 3.937,88 3° 13.725,01 15.250,00 3.671,77 4° 15.250,01 16.775,00 3.405,67 5° 16.775,01 18.300,00 3.260,95
14. Le fasce ISEE ed i relativi importi di borsa per i fuori sede, a.a. 2009/10 Limite ISEE REGIONE/ENTE N° fasce da a Importo borsa fuori sede (al lordo delle detrazioni) (euro) MOLISE 1° 0,00 9.576,49 4.668,54 2° 9.576,50 14.364,73 proporzionalmente ridotto fino alla metà dell’importo max PIEMONTE 1° 0,00 12.769,00 4.620,00 2° 12.769,01 19.153,00 3.863,00 PUGLIA 1° 0,00 11.500,00 4.752,00 2° 11.500,01 17.000,00 3.940,00 SARDEGNA 1° 0,00 10.624,00 3.445,00 2° 10.624,01 15.936,00 viene proporzionalmente ridotto fino alla metà dell'importo SICILIA – ERSU Palermo, Catania, Enna/Messina 1° 0,00 12.768,64 3.468,00/ 3.274,00 2° 12.768,65 19.152,97 2.312,00/2.181,00 TOSCANA 1° 0,00 8.666,66 4.020,00 2° 8.666,67 10.833,33 3.660,00 3° 10.833,34 17.000,00 3.300,00 UMBRIA 1° 0,00 12.200,00 4.524,00 2° 12.200,01 13.725,00 4.106,13 3° 13.725,01 15.250,00 3.670,33 4° 15.250,01 16.775,00 3.234,53 5° 16.775,01 18.300,00 2.798.73 VENETO 1° 0,00 12.768,65 4.671,00 2° 12.768,66 19.152,97 2.335,50 VALLE D’AOSTA 1° 0,00 14.500,00 5.700,00 2° 14.500,01 19.153,00 5.000,00
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16. Studente francese vs italiano: mission impossible/ 1 2010/11 STUDENTE FRANCESE STUDENTE ITALIANO Spese a carico dello studente Tasse di iscrizione Laurea di primo livello 174 € Differenti da ateneo ad ateneo. In media 1.128 € nel 2008/09 Laurea specialistica 237 € Contributo di previdenza sociale 200 € - Tariffa pasto in mensa 3 € Differente in base all’ente per il dsu cui lo studente afferisce Aiuti a sostegno dello studente Importo borsa di studio Uguali condizioni di accesso ed importi per tutti gli studenti Differente da regione a regione, a volte varia anche all’interno della stessa regione in relazione all’ente dsu cui lo studente afferisce Contributo alloggio Accessibile a tutti gli studenti, pari a max 248 € al mese per i borsisti e 203 € per i non borsisti sul mercato privato. 113 € per i borsisti in residenza universitaria Previsti da alcuni enti per il dsu e atenei Borse per merito Vengono accordate esclusivamente ai borsisti per un ammontare di 200 € al mese Concesse da alcuni enti per il dsu e da alcuni atenei Contributi mobilità internazionale 400 € al mese destinati a studenti che trascorrono un periodo di studio all’estero Concessi ai borsisti 300 € al mese da enti per il dsu e da alcuni atenei a tutti Prestiti Prestito accessibile a tutti gli studenti, garantito dallo Stato, per un ammontare max di 15.000 euro, restituibile in dieci anni “ Diamogli credito”/”Diamogli Futuro”, prestiti fiduciari, prestiti d’onore, con condizioni diverse, erogati solo da alcuni atenei/enti per il dsu.
17. Lo Studente francese vs italiano: mission impossible/2 STUDENTE FRANCESE STUDENTE ITALIANO Gli studenti beneficiano dello stesso “pacchetto” di interventi a prescindere dalla sede di studio e dall’ateneo di iscrizione. Sono informati all’inizio dell’anno su quali aiuti potranno contare e quali saranno le spese universitarie Questo aiuta la mobilità. Semplicemente, non esiste! In base all’ente DSU di riferimento, alla sede di studio, all’ateneo di iscrizione si accederà a interventi diversi, con modalità diverse. E avere diritto alla borsa non significa beneficiarne.
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Notas do Editor
Parma, 4 marzo 2011
Parma, 4 marzo 2011 In base alla rilevazione MIUR, risultano poco meno di 2.500 prestiti erogati da un totale di 26 atenei nel 2008/09; sempre dalla rilevazione MIUR risulta che in totale gli enti regionali avrebbero erogato 211 prestiti. Il progetto Diamogli credito finanzia delle tipologie specifiche di prestito: partecipazione master, deposito cauzionale per locazione ed il tasso è del 5,8%.
Parma, 4 marzo 2011 In sede di Conferenza Stato-Regioni, le Regioni hanno dato parere negativo su questi articoli, di cui chiesero lo stralcio (ad eccezione della Regione Lombardia che limitatamente all’art. 4 ha espresso parere favorevole) poiché avevano chiesto di inserire un comma in cui si dicesse che il Fondo fosse attivato solo successivamente alla copertura della graduatoria degli idonei. lo Stato dovrebbe prioritariamente definire i LEP e stabilire ed erogare le risorse atte a garantirli su tutto il territorio nazionale, prima di costituire un Fondo per interventi rivolti anche a chi ha i mezzi economici per mantenersi PASSAGGI successivi alla RIFORMA Schema di disegno di legge da parte MIUR nel 2005 Proposta delle regioni, approvato dalla Conferenza dei presidenti di regione ad inizio 2005 Schema di disegno di legge stilato dal MIUR in collaborazione con un gruppo di lavoro interregionale a fine 2007
Parma, 4 marzo 2011 Le analisi transnazionali evidenzino una costante, che gli studenti con genitori con un basso livello di istruzione sono sottorappresentati nella popolazione universitaria in rapporto alla popolazione totale , sussistono delle differenze. In media in Europa consegue una laurea il 17% dei soggetti con genitori non diplomati, che sale al 20% in Francia mentre in Italia si contrae a meno del 10%, risultando una delle nazioni in cui è più forte l’influenza del livello dell’istruzione dei genitori sull’accesso agli studi universitari (dati Eurostat) [1] . Se il dato viene segmentato per fasce di età (25-34 anni, 35-44 e 45-54) al fine di verificarne l’eventuale evoluzione nel tempo, si constata che tendenzialmente la percentuale di laureati con genitori con basso livello di istruzione cresce al diminuire della classe di età. In Italia, vi è una debolissima variazione nelle tre diverse fasce di età il che testimonierebbe un contesto tendenzialmente stabile; all’opposto, in Francia, si passa dal 15% di laureati provenienti da famiglie con un debole grado di istruzione, nella classe di età più anziana, a oltre il 30% di laureati nel gruppo di età più giovane. [1] Eurostat, The Bologna Process in Higher Education in Europe , 2009. I dati non sono disponibili per gli indicatori qui analizzati per la Germania.
Parma, 4 marzo 2011 E’ appurato che gli studenti con un elevato status socio-economico ricevono un sostegno finanziario da parte delle famiglie sensibilmente superiore a quello dei loro “pari” non benestanti. Il fattore economico non influisce solo sulla decisione di essere studente universitario – un recente studio tedesco ha messo in luce che il 77% di chi non si iscrive all’università indica come prima ragione la condizione finanziaria – ma anche dopo l’eventuale ingresso nel percorso universitario. Ad esempio influenza la scelta dell’ambito disciplinare; fa aumentare la probabilità di lavorare durante gli studi e di conseguenza di prolungarli, essendo meno il tempo di studio disponibile; riduce la probabilità di partecipare a programmi di mobilità all’estero- La borsa di studio incide significativamente sui tassi di passaggio se erogata a studenti svantaggiati sotto il profilo economico; secondo una ricerca tedesca, il BAföG incrementa il tasso di passaggio del 10% e un aumento di 100 euro al mese del suo importo determinerebbe un ulteriore incremento di circa il 3%.
Parma, 4 marzo 2011
Parma, 4 marzo 2011 Il valore del 2009 è dovuto all’integrazione effettuata da un decreto-legge Gelmini nel 2008 Disposizioni urgenti per il diritto allo studio, la valorizzazione del merito e la qualità del sistema universitario e della ricerca . In finanziaria erano previsti 111 milioni di euro e li incrementò di 135 milioni di euro. Con lo stesso dispositivo venne incrementato il FFO.
Parma, 4 marzo 2011
Parma, 4 marzo 2011
Parma, 4 marzo 2011 Legge 390/91 Sancisce il principio dell’uniformità di trattamento, in base al quale l'accesso ai servizi e alle provvidenze economiche è garantito a tutti gli studenti iscritti nelle università che hanno sede nella regione, secondo criteri di parità di trattamento, indipendentemente dalle aree geografiche di provenienza; Stabiliva che il Ministro presentasse al Parlamento, ogni tre anni, un rapporto sull'attuazione del diritto agli studi universitari; prevedeva che le regioni promuovessero incontri periodici per uniformare gli interventi; ha istituito nuovi interventi: attività a tempo parziale e prestiti d'onore e relativo Fondo poi impiegato per il finanziamento delle borse di studio
Parma, 4 marzo 2011
Parma, 4 marzo 2011
Parma, 4 marzo 2011
Parma, 4 marzo 2011 Nota: Le Province di Trento e Bolzano utilizzano degli indicatori differenti dall’ISEE per valutare la condizione economica e gli importi di borsa sono stabiliti proporzionalmente al reddito. All’importo di borsa nel caso della Sicilia bisogna aggiungere due pasti giornalieri gratuiti di cui nei bandi non è specificato il valore. L’ERSU di Messina applica 3.274 euro per la 1° fascia e 2.181 per la 2°. Il Bando di Chieti non si è riusciti ad aprirlo. Nei bandi di Camerino e Macerata è indicato l’importo pieno di borsa ma non quelli delle altre 4 fasce.
Parma, 4 marzo 2011
Parma, 4 marzo 2011 In Francia ne beneficiano 700 mila studenti, ovvero il 32% del totale studenti In questa slide sono indicati solo alcuni interventi; esistono anche degli aiuti straordinari per motivi gravi ed eccezionali, contributi di mobilità internazionale, analogamente all’Italia, ma questo schema vuol essere esemplificativo del fatto che nel primo paese, la Francia, l’intervento è univoco e accessibile a tutti a prescindere da dove si studi. Un boursier qui loue une chambre rénovée en cité universitaire CROUS touche en moyenne 113 euros par mois, contre 97 euros pour un non boursier. Tutti gli studenti beneficiano dello stesso “pacchetto” di interventi a prescindere dalla sede di studio e dall’ateneo di iscrizione. In questo modo è facile essere informati all’inizio dell’anno su quali aiuti si potrà contare e quali saranno le spese universitarie. Semplicemente, non esiste! In base all’ente DSU di riferimento, alla sede di studio, all’ateneo di iscrizione si accederà a interventi diversi, con modalità diverse. E avere diritto alla borsa non significa beneficiarne.