2. ASPETTO GASTRONOMICO
VIESTE
La cucina viestana , come in genere
quella garganica, non è elaborata,
ma povera, semplice e genuina,
basata principalmente sui prodotti
locali.
Ecco alcuni esempi …
Insalata di caparrun, insalata di
alicette crude, caponata,
acquasale con uova, ciambotto di
“vumaced”(lumache), rape e
fagioli, melanzane e peperoni
ripieni, frittata di lampascioni (bulbi
commestibili)
Dolci….
Cartellate con miele o vincotto,
calzoncelli con pasta di ceci ,
mostaccioli , castagnette.
3. •
CONSERVE
Composta di peperoni: Affettare • Pomodori secchi: Tagliare a
dei peperoni e metterli in un catino metà i pomodori tipo
di creta con un piatto capovolto sul "S.Marzano", cospargerli di
fondo: aggiungere sale e sale fino e lasciare essiccare
peperoncino piccante e lasciare al sole. Disporli a strati in
per 48 ore girando spesso. vasetti di vetro aggiungendo
Sgocciolarli e metterli in vasetti prezzemolo, aglio,
con aglio, prezzemolo e alloro. peperoncino e foglie di alloro.
Coprire il tutto con olio d'oliva. Coprire con aceto e lasciare
per 24 ore. Scolare l'aceto e
. coprire con olio d'oliva
4. FORMAGGI
Il Caciocavallo Podolico è un formaggio
nobile che viene consumato soltanto a
tavola alla fine del pasto.
Viene prodotto esclusivamente con il latte
delle vacche Podoliche e solo in certi
periodi dell'anno.
Questa razza bovina viene allevata in
Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania,
Molise e Puglia. Basta un pascolo povero e
poca acqua, perché questa razza di origine
ucraina ci sopravviva.
La razza podolica è una razza bovina
caratterizzata da un mantello di colore
grigio, con tendenza al grigio scuro sul
collo, sulla coscia, sull'orlatura dell'occhio e
dell'orecchio nel maschio, mentre nella
femmina il mantello è più chiaro, fino al
bianco. I maschi presentano corna a
mezza luna, mentre nella femmina hanno
forma di lira.
La razza viene allevata anche per la
produzione di carne.
5. GASTRONOMIA LOCALE E
PIATTI TIPICI
• La Gastronomia di Vieste si basa su una cucina
mediterranea: un posto predominante è naturalmente
riservato al pesce fresco, ai crostacei, ai molluschi.
Come nelle altre località della costa, un posto
importante è riservato alla pasta fresca, e alle verdure:
molto note sono le tielle, teglie con pasta, patate o
verdure, da cuocere in forno.
Tra i piatti tipici:
• Frecune pi cemaredde, sfoglie di pasta fresca molto
larghe con germogli e steli di erisimo (una spezia
simile alla senape) molto teneri coditi con…..
• Tiella di patate "arracanate", a base di patate
arricchite, secondo la personale preferenza, da
pomodori, formaggio pecorino grattugiato, pangrattato,
origano, prezzemolo, funghi, tutto sistemato su fette di
pane a strati.
• Le strascinate, una versione particolare di orecchiette
da condire con finocchietti, patate e rucola.
• La ciambotta di pesce, una squisita zuppa di pesce di
scoglio, crostacei e molluschi, con soffritto di cipolla,
peperoni verdi, pomodoro e peperoncino.
• Cannoli alla ricotta, cedro e cannella.
6. LA MUSCHISKA
La muschiska è un prodotto a base di
carne di capra, pecora o vitello
La muschiska è un prodotto legato alla
tradizione gastronomica della
essiccata. provincia di Foggia, ed in particolare
Per la preparazione sono usate le parti del comune di Rignano Garganico.
più magre dell’animale. Il nome deriva probabilmente dal
La colorazione è più scura rispetto alla vocabolo marinaro “mosciame” che
indica la preparazione di pesce
carne fresca a causa della essiccato al sole. La carne essiccata
disidratazione ed ossidazione al sole costituiva, in passato, l’unico
durante il processo di metodo di conservazione e l’unica
essiccamento. possibilità per i pastori di poter
I tagli di carne essiccata sono larghi 2-3 mangiare carne durante il periodo
cm e lunghi 20-30 cm. L’aroma e il della transumanza. L’origine può
sapore sono caratteristici e risalire ai pastori romani o dauni o
dipendono dal tipo di carne addirittura alla “Regia Dogana della
utilizzato per la preparazione Mena delle Pecore di Puglia” ed alla
”Locazione d’Arignano”,una delle
poste più importanti del sistema
doganale degli Aragonesi.
7. AGRUMI DEL GARGANO
• Sulla costa adriatica non ci sono agrumi,
con un'unica eccezione: il Gargano
Gli agrumeti del Gargano rappresentano
l'identità culturale di interi paesi. Rodi è
ancora il paese dei limoni, Vico e Ischitella
sono ancora i paesi delle arance. Gli agrumi
qui maturano tutto l'anno: a Natale ci sono
le Durette, ad aprile-maggio le arance
Bionde (che si possono mangiare fresche
fino a settembre), a giugno la Limoncella, e
così via.
Un tempo erano esportati in tutto il mondo
arance, limoni e melangoli, avvolti nelle
veline colorate delle società agrumarie.
Viaggiavano per i mari nelle stive delle navi
dirette negli Stati Uniti e in Inghilterra.
• Nel 1870, su un terreno accidentato e
difficile, si estendevano 804 ettari coltivati a
frutteto che producevano circa 150 mila
quintali l'anno di agrumi. Poi è iniziata la
crisi e l'economia agricola della penisola
garganica è crollata.
• Il Presidio ha promosso la nascita del
Consorzio per la valorizzazione e la tutela
degli agrumi del Gargano. Ora gli agrumi
sono venduti in tutta Italia ed è iniziata la
produzione di un'interessante gamma di
trasformati.
8. •
A TAVOLA
Il Melangolo è un'arancia di
pezzatura medio-piccola, ha un
colore rosso intenso e lucente,
buccia sottilissima, polpa croccante
e succo modesto ma tendente al
dolce (agrodolce).
• Il Biondo del Gargano matura tra
aprile e maggio, conservandosi
dolce e succoso sull'albero fino a
settembre.
• La Duretta del Gargano matura a
Natale, è praticamente priva di semi
e ha una polpa dura e croccante.
• Il Femminello del Gargano è la
varietà di limone più antica d'Italia e
si trova in tre tipologie: a scorza
gentile (buccia sottilissima e polpa
succosa), a forma oblunga e senza
semi.
• Con gli agrumi del Gargano i
produttori del Presidio preparano
ottime marmellate, canditi e
limoncelli.
9. •
RICETTE CARPINO
Ogni zona d'Italia, persino ogni
comune, ha i suoi prodotti tipici, le sue
specialità, le sue ricette segrete, note
solo a pochi del paese. I prodotti tipici
locali a Carpino sono: insaccati, olii,
prelibatezze di ogni genere, primi e
secondi di carne e pesce, vini (bianchi,
rossi, rosati), birre tipiche, dolci,
grappe e distillati.
• Salumi e Carni
Nella provincia foggiana si può gustare
la Muschiska: è una carne essiccata
per circa 20 giorni, di pecora, di capra
o di vitella.
• Vini
Tra i tanti vini foggiani degni di nota
sono: l'Aleatico di Puglia Doc, dal
colore rosso granato più o meno
intenso, con riflessi violacei. Il Cacc'e
Mmitte di Lucera DOC, dal colore
rosso rubino più o meno carico;
profumo intenso; sapore pieno ed
armonico con retrogusto caratteristico.
Infine i Daunia IGT, bianchi, rossi,
rosati e passiti
10. • Frutta e Conserve
Tra le specialità preparate con la frutta si
menziona la cotognata. Frutti a forma di mela,
dette meli cotogni, mentre quelle con i frutti più
allungati sono dette peri cotogni. Ovviamente,
trattandosi di specie ben definita, pur avendo il
frutto a pomo che può assumere diverse
forme, il cotogno è una pianta da frutto distinta
da meli e peri.
• Ortaggi e Conserve
Negli orti foggiani si trovano verdure tipiche di
ogni stagione: gli asparagi e, i carciofi, le
melanzane, i peperoni e le zucchine.
Importantissima è anche la produzione di olive
verdi necessarie alla realizzazione dell'olio
extravergine aromatizzato. Oltre alle verdure
coltivate si raccolgono numerosi tipi di verdure
selvatiche: i lampascioni detti anche
pampasciuni o pampasciuli, cipolline
selvatiche.
• Formaggi e Latte
Tra i principali formaggi foggiani possiamo
trovare la burrata, un formaggio fresco a pasta
filata, simile alla mozzarella ma dalla
consistenza molto più morbida e filamentosa; il
caciocavallo, formaggio stagionato a pasta
filata e di forma tondeggiante, a "sacchetto; la
giuncata, un formaggio fresco, molle, ha una
forma cilindrica o fusiforme che ha origine
dalla fascera di giunco in cui viene avvolto
11. I PRESIDI PUGLIESI?
• La capra garganica, nel dialetto locale
razza nustrala, è un'antica razza
autoctona originaria del promontorio
del Gargano. Ha duplice utilizzo, da
latte e da carne. Il latte della capra
garganica è per tradizione usato per la
produzione di alcune tipologie di
formaggio: il “canestrato”, da
consumare fresco a da grattugia, in
base alla stagionatura più a meno
protratta nel tempo, e il “cacioricotta”. Il
cacioricotta, sempre prodotto in
piccole quantità, è nato per utilizzare
tutte le proteine del latte, comprese
quelle della ricotta. L'origine della
parola è araba, da mosammed (cosa
dura), e indica la carne di capra
piuttosto magra, disossata e tagliata a
pezzi che viene prima salata e
insaporita con aglio, finocchio
selvatico e peperoncino, e poi fatta
essiccare all'aria in modo naturale.
12. LO SLOW FOOD
Lo Slow Food attraverso la sua rete di
persone attive sul territorio locale,
nazionale e internazionale:
• coordina e realizza progetti di ricerca
• promuove iniziative per lo sviluppo di
forme di agricoltura ecocompatibile;
• preserva e valorizza l'identità storico-
culturale
• sviluppa relazioni, attività e iniziative con
e fra le comunità del cibo
• favorisce la riduzione della filiera
distributiva
• Non mangiare niente che la tua • promuove, organizza, gestisce e
partecipa ad attività educative
bisnonna non riconoscerebbe
• propone e organizza programmi di
come cibo ….. cultura alimentare e sensoriale diretti ai
Michael Pollan, Il dilemma soci
dell'onnivoro • stimola iniziative tese al miglioramento
dell'alimentazione quotidiana
• pubblica guide, saggi e una rivista
associativa
13. FESTE
• La festa di S. Maria di Merino, il 9 maggio è
una delle più importanti ricorrenze nel
panorama locale. Attira ogni anno centinaia
di viestani sparsi in tutto il mondo che
ritornano al paese per assistere alla
processione che partendo dalla Cattedrale,
arriva fino al santuario, situato a 7 km circa
dal centro abitato. La Madonna, portata
solennemente in trono, attraversa il paese
fino alla Villa comunale. Qui, dopo aver
effettuato il cambio della cassa (viene
riposta in un trono più leggero), viene
portata a spalla dal popolo per tutti i 7 km
fino al santuario. Particolare originale, sta
nel fatto che la cassa è costituita in modo
da procedere con la Madonna rivolta verso i
lati della strada, cosicché, durante il
percorso d'andata è rivolta verso il mare e
durante il ritorno è rivolta verso i campi,
proteggendo, così, le due antiche principali
fonti di sostentamento dei viestani.
14. • Il giorno 23 Aprile si festeggia San
Giorgio il patrono della città di Vieste.
Come principale tradizione si gusta la
buonissima frittata che viene offerta
gratuitamente dall'amministrazione
comunale ai cittadini e turisti,
preparata dagli studenti dell'IPSSAR,
scuola professionale alberghiera fra le
più rinomate d’Italia.
Oggi questa tradizione centenaria è
ancora viva, durante la festa di S.
Giorgio viene anche effettuata la
tradizionale “ corsa dei cavalli “, sulla
spiaggia del Pizzomunno (o
lungomare E. Mattei). È stata
denominata "Palio" per cercare di
imitare la più famosa manifestazione
“senese” e dallo stesso evento è stato
ereditato anche il concetto di
competizione tra quartieri
15. FESTA A RODI GARGANICO
I festeggiamenti in onore di MARIA SS. DELLA
LIBERA nascono da un'antica leggenda
risalente al 1453; in tale anno una nave
veneziana carica di opere d’arte provenienti
da Costantinopoli, inspiegabilmente si
bloccò al largo di Rodi Garganico. Il
capitano stupito dall’evento, scese a terra
per chiedere spiegazioni agli abitanti, e
scorse su un macigno l’icona sacra;
riconosciutala come parte del carico la
riportò a bordo. L’episodio di ripetè altre due
volte , fino a che il capitano, resosi conto
della natura miracolosa del fenomeno, si
indusse a regalare il quadro ai rodiani. Nel
santuario è ancora conservato il macigno su
cui la Vergine si posò. Da allora sul sacro
sasso ove si era posata il miracoloso
quadro di fattezze Bizantine venne edificata
una prima chiesa e successivamente ad
opera dei fedeli un imponete Basilica. Il
Museo Parrocchiale conserva moltissime
icone, alcune di pregio, a testimonianza dei
numerosi ,miracoli attribuiti alla Madonna
della Libera che "liberò dal male" salvandoli
moltissimi marinai. In occasione dei
festeggiamenti messe, solenni processioni,
spettacoli pirotecnici, luminarie, fiere e
spettacoli musicali.
16. ImperdIbIle la SettImana
ValentInIana a VIco del
GarGano
Nel mese di Febbraio, a Vico del
Gargano, tutti sono impegnati
nei festeggiamenti in occasione
della Settimana Valentiniana.
Il 14 del mese, la Festa di San
Valentino Patrono della
cittadina, rallegra le strade che
si riempiono di addobbi naturali
con gli agrumi del Gargano.
Il Santo Patrono, infatti, oltre a
proteggere gli innamorati,
assume l’importante ruolo di
protettore degli agrumi e
quindi dell’economia agricola
del posto. Un’intera settimana in
festa per celebrare le tradizioni
più antiche di Vico del Gargano
e per tenere sempre vivo
l’amore che i vichesi sentono
per la propria terra.
17. FolKlore a VIeSte
• Ogni anno nella prima decade di agosto, il
Carpino Folk Festival diventa il fulcro
palpitante della musica popolare del sud
Italia: è l’occasione per incontrare gli ultimi
autentici interpreti di questa "tarantella del
Gargano.
• Il Carpino Folk Festival è dedicato alla
riscoperta e alla conservazione della musica
popolare italiana. Si svolge a Carpino -
località del Gargano dalla quale prende il
nome .
• Riflettori sui suoni e i canti della tradizione
di San Giovanni Rotondo a cura dei
"Tarantula Garganica" e "Nda nu litte
d'amore" dei "Cantori di Carpino". Un
appuntamento da non perdere con la serata
voluta dall'assessorato al turismo del
Comune garganico.