Si parla di gas naturale, l'avvio alla liberalizzazione, i prezzi. In Italia i valori sono i più alti di tutta l'Europa. Le criticità del mercato del gas, proposte per migliorare i mercati energetici.
1. Assemblea Ordinaria Assocarta
Roma, 16 giugno 2010
Il punto della situazione
Ing. Giuseppe Lignana
Vice Presidente Assocarta
2. Mercato elettrico: cosa si è fatto
• Avvio liberalizzazione nel 1999
• Avvio borsa elettrica nel 2004 e accesso al
mercato per l’industria
• Riforma disciplina mercato elettrico nel 2009
(decreto 29 aprile 2009)
• Consistente aumento della capacità produttiva
istallata (superamento fase scarsità del 2003)
• Creazione di mercati a termine fisici e finanziari
(novembre 2008)
• Interrompibilità elettrica istantanea a con
preavviso
5. Mercato elettrico: le criticità
• Differenziale di prezzo tra Italia ed altri paesi
europei ancora rilevante, dovuto a:
– Mix di produzione termoelettrica italiano molto sbilanciato
verso fonti costose (gas): assenza nucleare.
– Mercato italiano regionale (non c’è ancora un mercato
unico europeo): manca capacità di interconnessione
– Congestioni tra le isole e il continente: aprile 2010 prezzo
zona Sicilia pari a 78,34 €/MWh (baseload) prezzo PUN
pari a 61,31 €/MWh
• Positive le soluzioni predisposte dal Governo per
risolvere tali criticità:
– Programma di ritorno al nucleare (con coinvolgimento
dell’industria) anche per CO2
– Misure di promozione della capacità di importazione
(interconnector)
6. Reti interne di utenza RIU
Sistemi efficienti di utenza SEU
• Con la definizione di RIU della legge 99/09
sono state salvaguardate importanti realtà
industriali ma erano rimaste escluse altrettanti
importanti realtà del settore cartario
• La modifica della norma SEU (decreto
legislativo 56 del 29 marzo 2010) ha rimediato
alle lacune lasciate dalla precedente norma
accogliendo anche le istanze di Assocarta:
– Limite di potenza elettrica innalzato a 20 MW
– Pagamento degli oneri solo sul prelievo (come RIU)
– Salvaguardia situazioni esistenti nei casi di unicità del
soggetto giuridico
• Fase di attuazione delegata all’AEEG per
declinare le disposizioni di legge
7. Cogenerazione
• Direttiva europea del febbraio 2004
(2004/8/CE)
• Decreto di recepimento formale del febbraio
2007 (decreto legislativo 20/07)
• Ulteriori disposizioni per il recepimento nella
legge 99/09 (articolo 30, comma 11): valore
economico dell’incentivo in linea con quello
dei principali paesi europei, durata decennale
• Al giugno 2010 la direttiva è inapplicata in
Italia mentre negli altri Paesi europei (quelli
che competono con l’Italia sui mercati dei
prodotti finiti) la direttiva è già attuata da
diversi anni
8. Gas Naturale – cosa è successo
• Avvio liberalizzazione nel 2000 “teorica”
• Necessari numerosi interventi dell’AEEG e
dell’AGCM con l’adozione di gas release per
aumentare liquidità del mercato
• Situazione infrastrutturale critica negli anni
passati
• Misure di contenimento dei consumi gas con
adesione volontaria da parte dei clienti industriali
per aumentare il livello di sicurezza del sistema
gas
• Intervento del Governo con la legge 102/09 che
ha introdotto la terza gas release e misure di
flessibilità anche per l’industria (stoccaggio e
bilanciamento)
• Avvio (maggio 2010) della borsa gas stabilito
dalla legge 99/09: soggetto responsabile GME:
scarsa liquidità.
• Tariffe di trasporto cost reflective (aumento peso
della capacity): maggiore degressività
10. Mercato gas: le criticità
• Scarso grado di competitività dal 2000 ad
oggi: come testimoniano gli interventi expost
del legislatore e delle Autorità
• Significativo differenziale di prezzo tra i
contratti gas degli industriali e i mercati
all’ingrosso
• Accesso al mercato all’ingrosso impedito
dalle regole per assenza di strumenti di
gestione del bilanciamento: bilanciamento
possibile solo a titolari di stoccaggio (no
industria)
• Accesso bloccato ai mercati europei
• Incapacità del mercato italiano di beneficiare
dei ribassi delle quotazioni del gas dovuti alle
situazioni di calo della domanda
• Ad oggi non esiste un vero mercato del gas
competitivo
11. Il decreto sullo stoccaggio virtuale
• Meccanismo che mira ad aumentare la
concorrenza nel mercato del gas
aumentandone la flessibilità (aumento
capacità di sotccaggio): azione indiretta
• Meccanismo chiave per garantire l’accesso al
mercato anche all’industria (fino ad oggi
esclusa dal mercato) tramite l’allocazione di
stoccaggio a fronte dell’impegno ad investire
nello sviluppo di stoccaggio
• Fondamentale applicazione fisica delle
misura di anticipazione per aumentare la
liquidità del mercato
12. Alcuni elementi di attenzione
• Tempi molto ristretti per partire in tempo utile
per il prossimo anno termico: primo anno
finanziario aiuta ma occorre dare un quadro
chiaro alle imprese prima dell’assunzione
degli impegni
• Non c’è termine per la realizzazione degli
stoccaggi: rischio protrarsi nel tempo degli
impegni senza concreti sviluppi dello
stoccaggio con continui costi per la collettività
• Garantire il mantenimento dei diritti di utilizzo
dello stoccaggio ai clienti industriali (anche
se danno mandato) per assicurare
trasferimento benefici anno per anno
• Mantenimento monitoraggio sul corretto
funzionamento del mercato gas
• Incertezza nella fase attuale dell’imminenza
di gas release per il prossimo anno termico
13. Proposte per migliorare i mercati
energetici
• Attuare da subito le misure di bilanciamento
settimanale previste dalla delibera dell’AEEG
nel novembre scorso e mai attuate
• Migliorare lo strumento del bilanciamento
utente aumentando la trasparenza e
mettendo a disposizione dell’industria tutte le
risorse inutilizzate (aciclico)
• Procedere rapidamente alla fase attuativa del
decreto legislativo sullo stoccaggio virtuale
per fornire alle imprese in tempo utile per il
prossimo anno termico tutte le informazioni
possibili che possano garantire la massima
partecipazione.
• Procedere senza indugio all’adozione dei
decreti applicativi per attuare la direttiva che
promuove la cogenerazione.