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PMI x Internazionalizzazione:
solo Export o ... Innovazione a 360 ?
Oscar Pallme
Business Strategy & Management Consultant (#)

SMAU

Seminari Marketing & Vendite
Milano, 24 Ottobre 2013 – Sala 1, Padiglione 1

(#) attività professionale disciplinata dalla Legge 4/2013
Agenda
• Premessa
• Definizioni ed obiettivi

3

• Introduzione
• Fattori competitivi delle PMI nello scenario internazionale

11

• Benchmarking
1. Case study A

24

• Imprese non sempre direttamente coinvolte nell’Innovazione di Prodotto

Manufacturing as a Service (MaaS)

2. Case study B

32

• Imprese direttamente coinvolte nell’Innovazione di Prodotto:

Manufacturing own Products (MoP) + Multidimensional Problem Solving (MPS)

• Go international
1) Errori da evitare
2) Processo di Internazionalizzazione
3) Strategie di Internazionalizzazione
PMI x Internazionalizzazione, 2

40
45
53
© O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
Premessa – Definizioni ed obiettivi

PMI x Internazionalizzazione, 3

© O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
Definizione di PMI (secondo UE, Maggio 2003)

(Fonte: http://ec.europa.eu/enterprise/policies/sme/facts-figures-analysis/sme-definition/)

Parametri

Unità

Piccola

Media

<

Dipendenti

micro
10

50

250

Fatturato (*)

Mln €

≤

2

10

50

Attivo patrimonale (*)

Mln €

≤

2

10

43

(*)

Almeno uno dei due parametri, oltre quello relativo ai dipendenti, deve essere soddisfatto

1.

Nel caso in cui l'impresa detenga, anche indirettamente, il 25% o più del capitale o
dei diritti di voto di una o più imprese, i valori (per la verifica dei limiti della tabella)
sono calcolati come somma dei valori riferiti a ciascuna delle predette imprese.

2.

Sono considerate imprese “indipendenti” solo quelle il cui capitale o i diritti di voto
NON sono detenuti per il 25% o più da una sola impresa oppure, congiuntamente,
da più imprese non conformi alle definizioni di piccola e media impresa.

For the details of how this works, see: Guide to EU definition of SME ;
Are you an SME? Take the test ; Declaring your company to be an SME
Definizione ufficiale

num. dip.

< 10

UE

micro

USA

10-20

20-49

Piccola

micro

PMI x Internazionalizzazione, 4

Piccola

50-99

100-249

250-299

Media

300-499

500+

Grande
Media

Grande

© O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
Numero imprese per classe dimensionale (2012)

Fonte dati: Annual Report on European SMEs, European Commission, September 2012

0.2%
100%0.5% 0.1%
1.1%

Spazio a chi sa competere !

0.5%

• Dobbiamo abbandonare il mito del

2.6%

«piccolo è bello», delle imprese
familiari.

4.8%
6.5%

95%

• Servono imprese che magari nascono

13.7%

90%
94.6%
85%

92.2%

83.3%
80%

Grande
Media
Piccola
micro

piccole ma poi riescono a crescere, a
«competere nel mondo» e a quotarsi in
Borsa per non vivere di prestiti bancari
elargiti con il contagocce.
• Servono imprenditori, con «competenze manageriali», che sappiano assumersi
i propri rischi e NON siano sempre pronti
a privatizzare profitti, nazionalizzare
perdite e sopravvivere grazie a sussidi e
favori governativi.
• Bisogna favorire il trasferimento di
competenze (risorse umane) e di

capitali da imprese decotte (come
Alitalia) a quelle che funzionano.

(Spunti tratti da: Lasciate spazio a chi sa fare,
Alberto Alesina e Francesco Giavazzi, corriere.it,
24 Ott. 2013)
PMI x Internazionalizzazione 5

© O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
Export: Forme di esportazione
• Diretta:

l'impresa gestisce in prima persona le attività estere e i rapporti
con il mercato locale
• contatto diretto con la realtà locale

• interazione e negoziazione diretta con il Cliente estero

• propria rete di vendita (agenti, filiale, ecc.) dedicata al mercato locale

• Indiretta:

l‘impresa vende ad altre imprese nazionali che poi esportano.
In pratica, delega i rapporti con il mercato estero (vendita,
fatturazione, ecc.) ad altre imprese più specializzate nel commercio
internazionale
• Vantaggi: ridotto impegno di risorse e rischio di investimento.

L’impresa produttrice riceve il pagamento nella propria moneta; la società
che esporta si assume il rischio commerciale.
• Svantaggi: nessun contatto diretto con i mercati ed i Clienti esteri.
L'impresa produttrice non sempre conosce la destinazione del prodotto
(Paese, settore, Cliente, uso, ecc.) ed il prezzo finale di cessione.

PMI x Internazionalizzazione, 6

© O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
Mercato
• Mercato domestico (non più nazionale ?)
• Libera circolazione di merci e persone senza dazi e controlli
• Stessa moneta, unità di misura e norme sui prodotti
• Differenze esistenti assimilabili a quelle tra aree geografiche diverse di
una stessa nazione
• Mercato estero/Internazionale
• Mercato oltre i confini geografici del mercato domestico.

• Oggi, con la nascita delle aree di libero scambio, questa definizione sembra più

corretta della seguente
“mercato oltre i confini politici della nazione d'origine dell'impresa considerata.”!

• Mercato globale
• crescente interdipendenza dei paesi gli uni dagli altri e forte integrazione
nel commercio mondiale.

PMI x Internazionalizzazione, 7

© O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
Tipologia Impresa e Strategie di Mercato
Impresa

Definizione/Strategia

Nota

locale

Produce e/o commercializza i prodotti
su base unicamente nazionale.

Potrebbe effettuare «esportazioni
indirette» tramite soggetti che
acquistano i prodotti per poi esportarli
nei mercati finali (buyer, trading
companies, importatori, ecc.)

esportatrice

Produce in un unico paese e/o esporta
parte del proprio fatturato «utilizzando
all’estero canali locali di terze parti»

Capacità di comprensione dei mercati
finali funzione del livello di collaborazione
del canale locale. In genere basso o
limitato.

internazionale

Produce in un unico paese e/o esporta
«utilizzando all’estero propri canali
(Agenti, Filiali, ecc.)»

Si tratta di un presidio più efficace e
reattivo

multinazionale

Opera in più mercati/nazioni con investimenti diretti (IDE). L'obiettivo è
realizzare economie, ma dando priorità
alle esigenze della domanda locale.

Quindi è portata ad adattare le strategie
e in particolare il marketing mix alle
caratteristiche dei singoli mercati.

globale

Tende ad adottare una «strategia unica
nel maggior numero di mercati geografici» attraverso unità operative interdipendenti, di cui controlla in tutto o in
parte il capitale.

Compra dove il rapporto qualità/prezzo è
migliore.
Localizza gli impianti dove è più conveniente (costi del lavoro, disponibilità di
materie prime, vicinanza dei mercati di
vendita, ecc).

(importatore, grossista, ecc.)

PMI x Internazionalizzazione, 8

© O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
Business definitions
Business

Biz_output

Product samples

Acronym

Discrete
manufacturing

l’output è un
prodotto ben
definito, facilmente identifiable

giocattoli, computer,
attrezzature mediche,
auto, componenti,
macchinari, ecc.

Manuf

Process
Manufacturing

l’output è un
prodotto tangibile
indifferenziato

petrolio, gas naturale,
sale, acqua, ecc.

Process

Service activity

Output intangible

Output di attività come:
trading, engineering, R&D,
consulting, air conditioning
channel cleaning, indoor
cleaning, etc

SA

(one time
consumable and
perishable benefits)

PMI x Internazionalizzazione 9

© O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
Tipologia di Manufacturing_biz
L’output è un bene discreto o indifferenziato.

Business_type

Biz_subject

Product samples

Acronym

Manufacturing
(own products)

production of its
own products

Special trailers, cleaning
equipment, heat exchangers,
vending machine, etc

MoP

Manufacturing as
a Service

Produzione per
conto terzi.

Il fornitore vende un servizio:
metalwork, plastics and
rubber processing,
machining, galvanizing,
electrophoresis, etc.

MaaS

Multidimensional
Problem Solving

Designing +
Procurement +
Manufacturing
(Engineering +
Procurement +
Construction)

Il fornitore si fa carico del
problema del Cliente dalla
fase di analisi alla fornitura
del prodotto/componente

MPS
(EPC)

Focus su:
• bene discreto (Discrete Manufacturing)
prodotto in uno dei tre modelli suddetti.
PMI x Internazionalizzazione 10

© O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
Introduzione – Fattori competitivi

PMI x Internazionalizzazione, 11

© O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
Ricetta x Internazionalizzazione «attiva» & Innovazione
condizioni minime necessarie x competere con successo

Se l’Asset è novità per la PMI si tratta di Innovazione !
Componente

Sub-componente

Asset_area

Asset_group

volontà/
perseveranza

Orientamento al nuovo, ai mercati
internazion ed al rischio calcolato.
Spirito di gruppo, leadership, ecc.

Cultura
aziendale

di base

Organizzazione

interna + esterna (Fornitori, Canale, ecc.)

Competenze

Tempi adeguati

Possibilità di sostenere gli investimenti
necessari nei tempi adeguati

Risorse
economiche

Conoscenza
mercati internaz

Analisi mercati target potenziali

Conoscenza

Metodi adeguati

Metodologie a supporto dei processi

Metodologie

Mezzi adeguati

Embedded tech, Support tech

Tecnologie

(domanda, offerta, norme, leggi, ecc.)

Obiettivi definiti e Scelta oculata dei mercati internaz di
destinazione della ns offerta
realistici
•
•
•

Mercati target
Prodotti adeguati
Processi adeguati

Mercato

Prodotti adatti ai mercati internaz

indotti

Prodotto

Processi adatti ai Biz_target (Market,

primari

Processo

Revenue, ...)
PMI x Internazionalizzazione, 12

© O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
Internazionalizzazione & Innovazione (Alcune considerazioni)
Fonte: Rapporto Ice 2012-2013. L’Italia nell’economia internazionale, pag. 254

Percentuale di Imprese che Innovano
47.4

50

internazionali stimola lo sviluppo:

• Internazionalizzazione, R&S e Innovazione sono

fortemente interconnesse ed alla base del
successo nell’attuale contesto di mercato
(“triade” di strategie).

40

• La connessione tra Internazionalizzazione e

27.7

30
20
10

• Il livello di competitività sui mercati

10.1
1.1

11.9

15.6

Ricerca/Innovazione sembra essere aumentata durante la crisi, soprattutto per le
imprese più strutturate,

• è già significativa a partire dai 5/10 addetti,

7.8

cresce molto in corrispondenza di dimensioni
comprese tra i 20/25 e raggiunge valori non
distanti da quelli massimi intorno ai 150
lavoratori.

2.7

0

• Le dinamiche fra le regioni del Centro-Nord e

NON
Internaz
Internaz
PMI x Internazionalizzazione 13

quelle meridionali sono differenti.

• Nelle prime, si è avuta (2010) una forte reazione

delle imprese che hanno risposto alla crisi ed al
calo della domanda con lo sviluppo di progetti di
Innovazione. Nel Mezzogiorno, questa reazione è
stata molto minore, se non addirittura assente.
© O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
Internazionalizzazione & Performance (Alcune considerazioni)
Fonte: Rapporto Ice 2012-2013. L’Italia nell’economia internazionale, pag. 244

• Orientamento all’innovazione di Mercato
• sono le imprese più efficienti a intraprendere (con convinzione) strategie

di crescita «oltre il mercato domestico» accollandosi gli inevitabili costi di
entrata sui mercati esteri,

• Learning by exporting
• le stessa attività di esportazione e di presenza sui mercati esteri stimola

«maggiore produttività» e «propensione all’innovazione» attraverso
meccanismi di maggiore stimolo concorrenziale

• imprese con mercato esclusivamente domestico risultano meno produttive e

profittevoli delle imprese esportatrici
• nell’ambito delle imprese esportatrici un maggior grado di internazionalizzazione
si accompagna a migliore performance, sia pure secondo una relazione non
lineare
• imprese con una presenza più stabile sui mercati internazionali sono quelle che
investono di più per innovare prodotti e processi

• Orientamento alla crescita
• imprese con maggior grado di internazionalizzazione tendono ad essere

più grandi, più produttive e maggiormente utilizzatrici di manodopera
qualificata (competenze elevate)

PMI x Internazionalizzazione, 14

© O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
L’impatto della crisi sulle imprese esportatrici (2009 vs 2008)

Fonte: Le PMI e la sfida della Internazionalizzazione, Centro Studi CNA, Marzo 2012 (pag.10)

La dimensione media delle microimprese (0-9 addetti) «manifatturiere»
esportatrici aumenta ma ...
il loro numero diminuisce di circa 30%

20%

10%

• per effetto dell’ «uscita dai mercati esteri»

delle micro-imprese meno competitive

• Asset di base (competenze, cultura, risorse

0%

Micro
Piccola
Media
Grande
TOTALE

-10%

economiche);
• Asset primari (conoscenze, metodologia
tecnologia);
• Asset indotti (mercati, processi, prodotti)

Gran parte delle «imprese meno competitive» ha continuato ad operare ma
non all’estero.
• La prova è la diminuzione molto contenuta

-20%

-30%
Imprese

Dimens media

Imprese «manifatturiere»
PMI x Internazionalizzazione 15

(-0,7%) del numero totale delle «imprese
non esportatrici» proprio per effetto del
passaggio di imprese esportatrici (2008)
nella classe delle imprese non esportatrici
(2009). Si tratta con ogni probabilità di
quelle imprese la cui attività all’estero già
nel 2008 era poco consolidata.
© O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
Eventi critici ed impresa infrangibile
• Eventi inaspettati e improbabili (innovazione dirompente, crisi
economiche o politiche, ecc.) sono sempre esistiti, ma ...
• ... in un Mercato globale, sempre più complesso ed interconesso,

sono destinati a moltiplicarsi e con una frequenza sempre
maggiore.
• Non è facile prevederli nè calcolare vantaggi e rischi connessi,
ma un «approccio proattivo» al mercato può aiutare.

• Avere un «approccio proattivo» significa riorganizzarsi sia dal punto di

vista tecnologico che delle metodologie e soprattutto delle competenze
(collaboratori), in modo che il «Sistema Impresa» sia in grado di
percepire anticipatamente le tendenze ed i cambiamenti futuri per
sviluppare in tempo le azioni/innovazioni opportune [presenza geografica
(mercati), prodotti, processi; tecnologie, metodologie, conoscenze; competenze
(collaboratori), cultura, risorse economiche; ecc.]

• E’ importante rendere le imprese «infrangibili»,

- cioè «meno vulnerabili» al caos/imprevisto e
- «più competive», capaci di trarre vantaggio dal disordine.

PMI x Internazionalizzazione, 16

© O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
Impresa «infrangibile» (anticopri x eventi critici)
• Immaginare il futuro (Biz intelligence predittiva e Completeness of Vision)

infrangibile = innovativa

• La prima sfida consiste nel riuscire a prevedere in anticipo l’evoluzione degli scenari
(economia, tecnologia, metodologia, bisogni insoddisfatti/latenti, ecc.). Quindi non solo analisi

del presente, ma anche capacità previsionale ed orientamento al futuro.
• La seconda sfida è come riposizionarsi/riorganizzarsi (competenze, cultura/governance,
risorse economiche; conoscenze, tecnologie, metodologie; prodotti, processi, mercati; ecc.) in
tempo per superare la crisi con danni minimi.
• Coinvolgimento dei collaboratori e sussidiarietà (Governance e Cultura)
• La possibilità di fare grandi errori aumenta se le decisioni sono prese solo dall’im-

prenditore, nel caso delle PMI, o solo da poche persone al vertice, nel caso di GI.
• Il coinvolgimento dei collaboratori (suddivisione e decentralizzazione del potere
decisionale) rende le organizzazioni molto più capaci di resistere agli shock
imprevisti e di «innovare» al momento opportuno.
• In ogni organizzazione la decisione dovrebbe poter essere presa, quando
necessario, anche dal gradino inferiore. Se chi sta "più in basso" (es.: nuova
generazione) è capace di fare, chi sta "più in alto" (generazione matura, superiore
gerarchico) dovrebbe prima coinvolgerlo e poi responsabilizzarlo nel tempo.
• Imparare dagli errori (Cultura e Risorse economiche)
• L‘Impresa «infrangibile» è un sistema che migliora e impara dai suoi errori (es.:
l'aviazione civile che impara dai disastri aerei), come le imprese «innovative»
• L‘Impresa «infrangibile» non respinge le crisi ma le usa.

• . . .
PMI x Internazionalizzazione, 17

© O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
PMI e Gestione aziendale (Biz Intelligence “predittiva”)

Cercare di prevedere non è una perdita di tempo e spesso aiuta a non finire nei guai !
Nessuna attività può essere migliorata se non si misurano i risultati !
«Se si cerca di prevedere il futuro si finisce
Best practice
a mare con tutti i panni»
(Fonte: O. Pallme, Approccio proattivo, 2000)
Medio imprenditore metalmeccanico, Fall 2000

Strategy drawing
+ new activity
planning

Analysing +
Learning

Market

Information
sharing

(inside + outside
with Biz Partners)

(Customers,
Suppliers,
Environment,
etc)

Data collection
+ consolidation,
measurement

In un sistema economico come quello
italiano, fatto per lo più da imprese di
piccole dimensioni, il ricorso a buone
pratiche di economia aziendale non è
scontato.
In altre parole esiste un gap ancora
Activity
implementation significativo tra teorie economico-aziendali
e mondo "reale", che deve essere colmato
• R&D
• Manufacturing • sia accrescendo la cultura manageriale
• Sales & Mktg
delle nostre imprese, non sempre
propense al cambiamento e comunque in
genere sospettose verso una conoscenza
che viene da "fuori" ...,
• sia incrementando la rilevanza delle
ricerche di economia aziendale, ...

• Mkt trends
• Our + others’ biz performance
• Impact of our + others’ activity
• Impact of unforeseeable events
PMI x Internazionalizzazione 18

Ma non prevedendo il futuro e accentrando
il potere è finito a mare lo stesso.

Fonte: Alessandro Carretta, Gestione aziendale
ad ampio raggio, ilsole24ore.com, 2013-09-16
© O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
ICT a supporto del Biz (Alcuni risultati da una ricerca)

Fonte: Le PMI e la sfida della Internazionalizzazione, Centro Studi CNA, Marzo 2012 (pag. 31)
Fonte dati: TeDIS 2011 (campione 518 imprese manifatturiere)

100%
90%
80%
70%
60%
50%
40%
30%
20%
10%
0%

PMI x Internazionalizzazione, 19

Impresa Locale
Impresa Esportatrice
Impresa con Filiali e/o
Reti estere
TOTALE Imprese

© O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
Ricavi export per attività delle imprese (2009)
Fonte: Le PMI e la sfida della Internazionalizzazione, Centro Studi CNA, Marzo 2012 (pag.14)

100%

5.8%

4.3%

90%

2.4%
8.2%

3.6%
5.1%

23.9%

80%
70%
60%

62.0%

50%
89.4%

40%

91.3%

Media

Services
Trade
Manufacturing

Grande

71.8%

30%
20%

32.2%

10%
0%
micro

Piccola

PMI x Internazionalizzazione, 20

© O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
Ricavi delle imprese esportatrici per area-geo (2009)
Fonte: Le PMI e la sfida della Internazionalizzazione, Centro Studi CNA, Marzo 2012 (pag. 15)

100%
90%
80%

7.0%
3.8%
13.0%

8.2%
3.2%
16.7%

70%

10.2%
3.9%

10.9%
4.0%

21.6%

20.0%

60%
50%
40%

76.2%

30%

71.9%

64.3%

65.2%

Media

RoW
Rest of Eur
EU w.out ITA
Italia

Grande

20%
10%
0%
micro

Piccola

... ma una perc. interessante di Medie e Grandi imprese ha IDE
PMI x Internazionalizzazione, 21

© O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
Indice di competitività

PMI x Internazionalizzazione 22

© O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
Benchmarking - Focus su ...
Ricetta x
Internazionalizzazione
1.
2.
3.
4.

5.

Volontà/Perseveranza
Conoscenza Export Mkts
Obiettivi definiti
(prodotti, processi, mercati)
Organizzazione
interna ed esterna
(competenze)
Tempi adeguati
(risorse economiche)

... 5 dei 7 componenti della
ricetta
PMI x Internazionalizzazione 23

Tipologia di
Manufacturing_biz
a) Case study A

Imprese non sempre
direttamente coinvolte nell’
Innovazione di Prodotto
1. Manufacturing as a Service

b) Case study B

Imprese coinvolte nell’
Innovazione di Prodotto
1. Manufacturing own Products
2. Multidimensional Problem
Solving

Tipologia Biz:
• Discrete manufacturing
© O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
1° Benchmarking - Case study A
Imprese non «sempre» direttamente coinvolte nell’
Innovazione di Prodotto
• Manufacturing as a Service

PMI x Internazionalizzazione, 24

© O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
Tipologia imprese
Anno iniz
attività

Settore

Tipo Biz

Mkt
riferimento

Commessa/
produzione

Impresa_A

1974

Carpenteria

MaaS

Edilizia

S

Impresa_X

1956

Carpenteria

MaaS

Industria,
Edilizia

Singola

Impresa_CM

1974

Carpenteria

MaaS

Industria

S; RC

Impresa_FG

1954

Fonderia

MaaS

Industria

Piccola e
ripetitiva (RC)

Impresa_L

1979

Lav mecc

MaaS

Industria

RC

Impresa_E

1962

Zincatura

MaaS

Industria

S; RC

Impresa_ST

2004

Plastica

MaaS

Industria

S; RC

Impresa_P

1960

Gomma

MaaS

Industria

S; RC

Tipologia Commesse:
S= singola
RC = ripetitiva e customizzata
PMI x Internazionalizzazione, 25

© O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
Settori di destinazione (Domestic & Export)
Impresa _A

_X

_CM

Edilizia

X

X

X

X

X

X

_E

_ST

_P

X

Energia, O&G

_L

X

Infrastrutture

_FG

X

X

Art. sportivi e
giardinaggio

X

Elettrodo-mestici
Macchine &
Impianti ind

X
X

X

X

Macc agri/ mov.
terra

X

X

Medicale
Navy

X

X

X

X
X

X

X

X

X

X

Sanitario
Trasporti
PMI x Internazionalizzazione, 26

X
X

X

X

X

X

© O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
Tipologia Biz
Anno iniz
attività (exp)

Fatturato
(Mln €)

Export

Paesi
export

Impresa_A

1974
(2008)

8

4.2%

Francia,
Germania,
Svizzera

Impresa_X

1956

9

Impresa_CM

1974
(2010)

6

20%

GER, AUT,
(SVE)

Impresa_FG

1954
(2009)

11.7

7.2%

SVE, CH,
GB, FRA,
ROM

Impresa_L

1979
(2008)

7

60%

GER, SVE,
AUT

(Romania)

Impresa_E

1962
(2008)

3

10%

GER, AUT,
FRA, SLO

(Romania)

Impresa_ST

2004

0.73

0%

(AUT, SLO)

Impresa_P

1960

1.1

0%

(GER, AUT)

PMI x Internazionalizzazione, 27

Filiali estere
o sourcing

(CH, GER)
(Slovenia)

© O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
Ricavi – Peso Aree geografiche
100%
90%
80%
70%
60%
50%
40%
30%
20%
10%
0%

4%

7.1%

20%

10.0%

60%
96% 100%

92.76%

90.0%

80%

PMI x Internazionalizzazione, 28

40%

100% 100%

RoW
Rest of Eur
EU w.out ITA
Italy

© O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
(1) Insistere su Mkt Construction, Upgrade PAL (fist-tier supplier), Mkt centro-sud;
(2) Upgrade Oil & Gas (fist-tier supplier)
D = Domestic; W = Worldwide; CD = co-design

Componenti “Ricetta per Internazionalizzazione”
Volontà/
Perseveranza

Organizzazione Risor
(Competenze) econ

X

(W)

X

X

Impresa_L

X

Impresa_E

X

Impresa_ST

X

?

Impresa_P

X

(X)

Impresa_CM

X

Impresa_FG

Ritirarsi /
Vendere

-

?

Ag
ITA

X

X

?

?

X

X

X

X

X

X

X

X

X

?

X

PMI x Internazionalizzazione, 29

(W)

(X)

Tempi
adeguati

X

?

esterna

?

Impresa_X

interna

D(2)

?

Inni Mkt
Export Area

-

X

Inno
processo

?

Impresa_A

Inno
prodotto

Inno
Mkt segm
D(1)

Insistere
Estero

?

Difendere
esistente

Conoscenza
Export Mkts

Obiettivi definiti

Ag
Exp
(Ag
Exp)
Ag
Exp

X
X
X

X

X
X

(X)

X

(X)

?

(CD)

X

X

(X)

(X)

X

© O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
AA = Agent activity; CdC= Customer's direct contact; CwD = Cooperation with Designer;
CwS = Cooperation with Supplier; DMktg = Direct Marketing; DtC = Direct to Customer;
IS = Industrial Supply; KeyC= Key Customer; SAO = Strategic Analysis + Objectives;
TA = Tech advising pre- & after-sales;
WoM = Word of Mouth;

Biz organizational factors

Communic
other

Mktg plan

WoM, AA,
Direct Mktg,

Web

Top Man
level

NA

WoM, CdC,
Direct Mktg

Web

SAO

DtC, Agent
(Export)

TA

AA,
Mkt survey,
CdC

Web

Mktg mix,
Direct Mktg

Impresa_FG

DtC,

NA

WoM, CwS

CwS

Web

Mktg nella
fase di
introduzione

Impresa_L

DtC, Agent
Exp

TA

Trade Fairs,
AA

IS (Hannover)

DMktg, Web

SAO, mktg
mix

Impresa_E

DtC

NA

Trade Fairs,
CwS

IS (Hannover)

CwS,

visit plan for
KeyC;

Impresa_ST

DtC

NA

WoM, CdC

CwS, DMktg

No plan

Impresa_P

DtC, CwD

NA

WoM, CwD,
CdC

DMktg, Web

SAO

Go-to-Mkt

Supporto to
SalesNet

Entry
Strategy

Impresa_A

DtC, Agents
(Italy)

TA

Impresa_X

Direct to
Customer,

Impresa_CM

PMI x Internazionalizzazione, 30

Exhibitions

Trade Fairs

© O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
ICT a supporto del Biz
Tutte le imprese esaminate
• avevano un gestionale,
• anche se non un vero ERP. Un gestionale capace di supportarle nella
gestione del business (es.: gestione ordini e magazzino, fatturazione e
amministrazione, ecc.).

• non sembravano avere SCM, SFA, CRM, BI
• non avevano un PLM
• poichè producevano per conto terzi (MaaS) e non partecipavano
direttamente alle fasi di sviluppo nuovo prodotto (product innovation) e di
gestione del prodotto (Mktg product management).

• avevano un sito web, non sempre con area riservata.
• Quando operavano per conto di grandi imprese clienti (GI) utilizzavano

l’area riservata ai fornitori nel sito dei Clienti.

PMI x Internazionalizzazione, 31

© O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
2° Benchmarking - Case study B
Imprese coinvolte nell’ Innovazione di Prodotto
• Manufacturing own Products
• Multidimensional Problem Solving

PMI x Internazionalizzazione, 32

© O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
Tipologia imprese
Anno iniz
attività

Settore

Tipo Biz

Mkt
riferimento

Tipologia
produzione

Impresa_Al

1979

Arredo x
uffici e abitaz

MoP
Manuf B2B

Forniture
contracting

Serie

Impres_It

2009

Contenitori
met litograf

MPS

Alimentare,
Fashion, etc

Serie
(customizzata)

Impresa_O

2001

Scambiatori
di calore Al

MPS

Gen Industry

Serie ripetitiv e
customizzata

Impresa_M

2009

Imp condiz
radianti

MoP
Manuf B2B

Building
contracting

Serie
customizzata

Impresa_T

2003

Pulipavim
industriali

MoP
Manuf B2B

Indoor
cleaning

Lean product

Impresa_S

1973

Arredo x
studi dentist

MoP
Manuf B2B

Sanità

Serie
customizzata

PMI x Internazionalizzazione, 33

© O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
Settori di destinazione (Domestic & Export)
Impresa_Al

Impresa_It

Abbigliamento

Impresa M

Impresa_T

Impresa_S

X

Alimentare

Impresa_O

X

Arredo

X

Edilizia

X

Energia

X

Macchine
& Impianti

X

Macc agri/
mov. terra

X

Medicale
Navy
Terziario
PMI x Internazionalizzazione, 34

X
X
X
© O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
Tipologia Biz
Anno iniz
attività (exp)

Fatturato
(Mln €)

Export

Paesi
export

1979

14

70%

Worldwide

2009
(2010)

4

60%

EU, Rus

(Cina)

Impresa_O

2001

10

74%

EU, Rus, Bra

(Cina)

Impresa_M

2009
(2011)

2.9

10%

EU, SVI,
USA, ecc

USA

Impresa_T

2003

1.3

94.6%

EU, ME,
Asia, ecc.

India
(Pakistan ?)

Impresa_S

1973

6.9

73.5%

Worldwide

(Austria ?)

Impresa_Al
Impres_It

PMI x Internazionalizzazione, 35

Filiali estere
o sourcing

© O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
Ricavi – Peso Aree geografiche
100%
90%
80%
70%
60%
50%
40%
30%
20%
10%
0%

7.2%
11.2%

13%

4.5%
2.7%
2.7%

14%
10.6%

16%

55.2%

60%
55.1%

46%

90.1%

70.0%

29%

40%
26%

5.8%

RoW
Rest of Eur
EU w.out ITA
Italy

26.5%

PMI x Internazionalizzazione, 36

5.4%

10%

© O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
Componenti “Ricetta per Internazionalizzazione”
Volontà/
Perseveranza

X

X

Impresa_M

W

X

X

X

Net
Exp

X

X

X

X

?

1

X

X

X

Tempi
adeguati

X

X

esterna

Impresa_O

Eur

interna

X

Impres_It

Inni Mkt
Export Area

X

X

X

Inno
processo

X

Organizzazione Risor
(Competenze) econ

Inno
prodotto

X

Inno
Mkt segm

Insistere
Estero

Impresa_Al

Ritirarsi /
Vendere

Difendere
esistente

Conoscenza
Export Mkts

Obiettivi definiti

X

X

X

(Net)

X

X

X

X

X

Impresa_T

X

X

X

X

X

X

X

Impresa_S

X

X

X

X

X

X

X

Net
Exp
Net
Exp
Net
Exp

X
X
X

D = Domestic; Eur= Eurpe; W = Worldwide
PMI x Internazionalizzazione, 37

© O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
AA = Agent activity; CdC= Customer's direct contact; CwD = Cooperation with Designer;
CwS = Cooperation with Supplier; DMktg = Direct Marketing; DtC = Direct to Customer;
IS = Industrial Supply; KeyC= Key Customer; SAO = Strategic Analysis + Objectives;
TA = Tech advising pre- & after-sales;
WoM = Word of Mouth;

Biz organizational factors
Go-to-Mkt

Supporto to
SalesNet

Entry
Strategy

Exhibitions

Communic
other

Mktg plan

Agents,
dealer,
contractor,
DtC (Key C)

Formaz iniz,
aggiornamen
to singolo,
convention

Promozione
brand,
Sales Net,
Direct Mktg

Salone del
Mobile MI,
Köln (Ger),
Courtrai (Fra)

Redazionali
su riviste sia x

SAO, mktg
mix

Impresa_It

DtC, Agents

TA

Direct Mktg

Solo visite
alle fiere dei
Clienti

Impresa_O

DtC (Key C) ,
Agent, Dealer

Digital tool x
selezione
prodotto

AA; Direct
Mktg

Agriteknika,
Bauma, Ger;
Agrishow,Bra;

all ways to
get in touch
with target

NO mktg
plan; Singoli
Piani Paese

Impresa_M

Sales
subsidiary,
Agent, Dealer

Formaz iniz,
convention;
SW x design

AA

California;
Solar
Decathlon

Coop con
Uni; Paper,
Redazionali

SAO, mktg
mix

Impresa_T

Dealer,
Sales
subsidiary,

Formaz iniz,
aggiornam,
DVD, FAQ,etc

Promoter,

Olanda,
India, Russia,
etc

DMktg
(Newsletter,
selezProspect
)

SAO, mktg
mix

Impresa_S

Dealer,
Promoters
(new Mkts)

TA

AA, Promoter

Trade fairs

Impresa_Al

PMI x Internazionalizzazione, 38

specialisi x
utilizzatore

SAO, mktg
mix

SAO, mktg
mix

© O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
ICT a supporto del Biz
Tutte le imprese esaminate avevano un gestionale,
• anche se non un vero ERP. Un gestionale capace di supportarle nella

gestione del biz

(es.: gestione ordini e magazzino, fatturazione e amministrazione, ecc.).
• In qualche caso utilizzavano un AS/400

• Solo due imprese hanno affermato di avere un CRM,
• le altre cercavano di tracciare la relazione con il Cliente con strumenti più
rudimentali (un tentativo di CRM).

• Non sembravano avere SCM, SFA,
• Solo un’impresa di medie dimensioni stava pensando di dotarsi di

una BI
• Solo due imprese avevano un PLM

• Si trattava di quelle imprese con una gestione del prodotto più

impegnativo.

• Tutte avevano un sito web in più lingue (una in 6 lingue), non sempre

con area riservata.

• Le imprese MPS che operavano per conto di grandi imprese clienti (GI)

utilizzavano l’area riservata ai fornitori nel sito dei Clienti.

PMI x Internazionalizzazione, 39

© O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
Go international: 1) errori da evitare
non sempre il processo è supportato da una strategia chiara e ben delineata.

PMI x Internazionalizzazione, 40

© O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
Motivazioni alla base dell’internazionalizzazione
non sempre il processo è supportato da una strategia chiara e ben delineata.
1. Internazionalizzazione x caso, come «scelta passiva»
• In molti casi, l'iniziativa è presa da

Tattica «casuale»

- intermediari o da clienti esteri potenziali e
- non dall'impresa sulla base di considerazioni strategiche di marketing.

2. Internazionalizzazione x necessità, come «rimedio x sopravvivere»
• In altri casi, le micro e piccole imprese (MPI) percepiscono l’interna-

zionalizzazione solo come un rimedio «tattico» a criticità riscontrate
sul mercato domestico.

• Alcuni esempi sono le imprese con il fatturato Italia decrescente/stagnante,

a) non riescono a fidelizzare i loro clienti
b) incapacità ad organizzare/gestire una rete di vendita adeguata
c) mercato in crisi.
• Queste MPI sperano di superare il loro problema, che è spesso connesso sia al
modello di business sia alla scarse competenze di management, tentando di
vendere all’estero.

3. Internazionalizzazione x crescere, come «scelta consapevole»
• sulla base di un’analisi SWOT e di un piano strategico dettagliato
PMI x Internazionalizzazione, 41

© O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
Internazionalizzazione x necessità,
«rimedio x sopravvivere»
• Il ragionamento alla base della decisione è:

«siccome in Italia non riesco ad incrementare il fatturato o a non
farlo decrescere, allora «cerco» di propormi all’estero».
• L’obiettivo è:
vendere all’estero ma senza modificare il «modello di business».
• Non sempre comprendono che, se non risolvono i loro problemi interni

(modello di business, competenze, ecc.) prima di proporsi all’estero,
incontreranno anche all’estero le stesse difficoltà, forse anche
incrementate per la distanza geografica e mentale esistente.

• La «strategia» (mercati, prodotti, processi) «chiara e ben delineata»

non esiste, hanno solo qualche idea «tattica».

• Nelle loro intenzioni la «selezione dei nuovi mercati»

• non dovrebbe avvenire secondo logiche di attrattività
• (es.: economia in espansione, scarse barriere all’ingresso, livello competitivo
accettabile, ecc.)
• ma solo di vicinanza o di facilità nel reperire un importatore
• (es.: presentato da un conoscente, dal consulente o autocandidatosi e non
selezionato in funzione degli obiettivi strategici).
PMI x Internazionalizzazione, 42

© O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
Tattica «casuale» di Internazionalizzazione
Nella realtà,
- sia nel caso di Internazionalizzazione x caso (passiva)
- sia nel caso di Internazionalizzazione x necessità (rimedio),
1. la maggior parte delle PMI inizia a vendere all’estero, spesso

casualmente, esportando
a) gli stessi prodotti che sono venduti nel mercato originario;
b) attraverso una rete di vendita non sempre selezionata
opportunamente.

2. Solo in un secondo momento, il management decide di costruire

una presenza stabile nei nuovi mercati geografici e di sviluppare
delle strategie ad hoc, pianificando:
a) quale peso dare ai nuovi mercati nel futuro sviluppo
dell'impresa;
b) in quali segmenti competere e come;
c) le competenze distintive da sviluppare.

PMI x Internazionalizzazione, 43

© O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
Tattica casuale: pericoli in caso di crisi
Le imprese con «tattica casuale»(#) e meno strutturate in termini di
asset strategici(*) sono maggiormente esposte a rischio flop
a) in caso di prodotti e/o processi non perfettamente in linea con gli
standard internazionali
• Alcune escono dai Mkts internazionali o tentano di resistere con una

presenza marginale e instabile
• Altre innovano cercando di recuperare il gap rispetto agli std internaz

b) in caso di crisi economiche globali
• Alcune chiudono
• Si tratta di imprese carenti in più di un componente fondamentale della ricetta di

business

• Altre, pur continuando ad operare, escono dai mercati esteri
• Si tratta di imprese la cui attività all’estero già prima della crisi era poco

consolidata.

(#) Imprese con «tattica casuale»:
• Internazionalizzazione x caso;
• Internazionalizzazione x necessità
PMI x Internazionalizzazione, 44

(*) Componenti ricetta x Business:
• competenze, cultura, ris. economiche;
• conoscenze, metodologie, tecnologie;
• prodotti, processi, mercati
© O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
Go international: 2) processo di internaz

PMI x Internazionalizzazione, 45

© O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
Scelte strategiche preliminari
1. La prima decisione che le imprese devono prendere
è tra
a) rimanere a livello locale (nazionale, regionale).
• Le imprese che scelgono questa opzione in un mercato locale aperto e
competitivo, se non hanno elevati vantaggi distintivi, corrono il rischio di
diventare nel medio periodo dei partner locali (rivenditori, sub-fornitori, ecc.)
di imprese internazionali più grandi, perdendo parte della propria
indipendenza.

b)

competere a livello internazionale

2. Se scelgono la seconda opzione, dovono poi decidere
a) in quali Mercati (geografici e merceologici) entrare
• nuovi Mercati !

b) con quali Prodotti
• prodotti attuali vs prodotti attuali-modificati vs prodotti nuovi
c) come entrare nei nuovi mercati
• Go-to-Market (canale di vendita/assistenza);
• processi attuali vs provessi nuovi
PMI x Internazionalizzazione, 46

© O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
Analisi SWOT (Analisi competitiva x Internazionalizzazione)
Se l’Asset è novità per la PMI si tratta di Innovazione !

Analisi interna (ns Impresa)

Analisi esterna (Mercato target)
• Clienti

• Asset di base
• Competenze (interne ed esterne)

• Desideri

• Cultura aziendale

• Tecnologia
Embedded (prodotti, processi, ecc.)

• Modello di business
• Punti di forza e debolezza

• Ambiente macro locale
• Normative (prodotti, ecc.)
• Leggi
• Abitudini

Opportunità e minacce

• Metodologia
es.: BizPartnership

• Concorrenti

•

Mkt target, Technology, Methods

• Processo di acquisto

Fattori Critici di Successo

• Conoscenza

Punti di forza e debolezza

• Asset primari

•

• Risorse economiche
Possibilità di sostenere gli investimenti necessari nei tempi adeguati

Modello di Business

Orientamento al nuovo, ai mkt int,
al rischio calcolato. Spirito di gruppo, presenza di un leader, ecc

• Bisogni espressi e latenti

• Asset indotti
• Prodotto; Processo; Mercato (servito)
PMI x Internazionalizzazione 47

© O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
Step metodologici
1.
2.

individuare quali sono i punti di forza e debolezza dell'impresa, e
quindi i propri vantaggi competitivi;
acquisire informazioni circa le caratteristiche dei nuovi mercati
(domanda, offerta/concorrenti, leggi, abitudini, evoluzione trend, ecc.)

3.

per valutare quali sono le opportunità e le minacce presenti;
scegliere i mercati obiettivo, cioè in quali mercati entrare
• in base a:

a) attrattività [trend PIL e presenza di Clienti tipo];
b) penetrabilità [scenario competitivo, bisogni ed abitudini di acquisto dei Clienti];
c) propri punti di forza e debolezza;

4.

definire come entrare nei nuovi mercati,
• con quale marketing mix (prodotti/servizi, politiche di prezzo, canali di vendita,
comunicazione/promozione);
• con quale «Strategia di penetrazione» (export e importatore locale, export e

propria filiale commerciale in loco, licensing, produzione in loco, outsourcing
della produzione e propria filiale commerciale in loco, ecc.);

• con quali tempi e risorse economiche
PMI x Internazionalizzazione, 48

© O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
Individuazione Clienti obiettivo
1. Analisi settore (codice ATECO, ecc.) Clienti italiani più importanti.
2. Individuazione Clienti potenziali localizzati nei paesi esteri target
• Una volta note le informazioni (e/o i codici ATECO), sfruttando le banche

dati internazionali si ricavano le coordinate dei «Clienti suspect»
localizzati nei paesi esteri scelti come target delle attività di penetrazione.
• Cliente suspect = Cliente potenziale non ancora contattato

3. Primo contatto (Mailing)
• invio di materiale informativo in lingua locale o in inglese

4. Secondo contatto (telefonico)
• per verificare ricezione mailing ed interesse ad approfondire la

conoscenza e sviluppare la relazione.
• Come output si otterrà la lista dei «Clienti prospect».
• Cliente prospect = Cliente suspect che ha manifestato interesse alla
relazione
5. Instaurazione e mantenimento relazione.
PMI x Internazionalizzazione, 49

© O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
Definizione Canale di vendita e Ricerca Partner
• Per poter definire il canale di vendita è prima necessario analizzare

il mercato geografico/settoriale e comprendere quali sono le logiche
alla base del processo di acquisto.

• Solo dopo si potrà definire la tipologia di partner più utile.
• Potenziali Partner (agente, trading company, Industrial Designer, ecc.)

sono quelli che già operano nei settori di destinazione con prodotti e/o
servizi complementari.
• Le informazioni relative a potenziali Partner (nomi, referenze, ecc.) sono
in possesso dei Clienti e si ottengono facendo in modo opportuno
domande sui prodotti/servizi complementari e su chi li vende.

PMI x Internazionalizzazione, 50

© O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
Gestione canale di vendita
Qualunque sia il canale scelto (Agente, Industrial Designer, ecc.) non
bisogna trascurare
1. Formazione iniziale
• sull’impresa,
• sul prodotto/servizio e
• sul modo corretto di proporlo al Cliente;

2. Aggiornamenti periodici, sia tecnici sia commerciali,
• Convention annuale riservata al canale
• Aggiornamenti individuali

3. Visite periodiche in loco
• Visite ai Clienti in affiancamento al canale
• Riunioni con il canale

4. Misure & controlli
• Durante la relazione vanno misurate le variabili (indicatori di performance)
per controllare il ritorno dell’investimento e pianificare eventuali
modifiche correttive.

La rete di vendita va continuamente stimolata/motivata e controllata!
PMI x Internazionalizzazione, 51

© O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
Attività di Mktg a supporto del canale di vendita
Formazione ed aggiornamento

1.
a)
b)
c)

Tutte le informazioni che servono per operare
Affiancamento ai venditori per illustrare come effettuare una visita al
cliente
Trouble-shouting guide per la risoluzione dei problemi

Supporto alle vendite

2.
a)

Elenco di Nominativi prospect
• In questo modo si focalizza il canale su target precisi di Clienti prospect.

b)

Newsletter (digitale ?) in varie lingue,
• coinvolgere il canale di vendita nella fase di stesura/traduzione,
• far aggiornare al canale i nominativi di Clienti-utilizzatori a cui inviare la

newsletter
• trasmettere al canale eventuali feed-back ricevuti dai Clienti
In questo modo si mantiene il canale aggiornato sui contatti con i Clienti
c)
d)

3.

Attività pre-Sales e after-Sales sui Clienti
...

ecc.

PMI x Internazionalizzazione, 52

© O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
Go international: 3) strategie

Internazionalizzazione come innovazione

PMI x Internazionalizzazione, 53

© O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
Strategie x Competere
© O. Pallme, Internazionalizzazione della PMI come scelta strategica, Fattiperl'impresa Maggio 2007

Prodotto

Mercato
attuale

Mercato
nuovo

Prodotto
nuovo

Per poter puntare ai mercati
internazionali è necessario un
modello di business adatto ai
nuovi mercati :
1. un’offerta (prodotto, servizio,
processi di Biz) di buon
livello,
a) interessante dal punto di

Prodotto
attuale

Mercato
Processo
attuale

vista qualità/prezzo ed
b) adeguata alle normative
internazionali;

2. le competenze manageriali

adeguate.

Processo
nuovo

PMI x Internazionalizzazione 54

© O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
Innovazione x Internazionalizzare

Il livello di competitività sui mercati internazionali stimola l’Innovazione

Innovazione

Area/Asset

Ricetta x Internazionalizzazione

di base

Competenze

competenze interne ed esterne

Cultura
aziendale

volontà/perseveranza: Orientamento al
nuovo, ai mercati int ed al rischio calcolato.
Spirito di gruppo, presenza di un leader, ecc.

Risorse
economiche

Possibilità di sostenere gli investimenti
necessari nei tempi adeguati

Conoscenza

conoscenza mercati int di destinazione
dell’offerta

Metodologia

Orientamento ai Clienti, ai BizPartners

Tecnologia

Embedded (prodotti, processi, ecc.)

Prodotto

Prodotti adatti,

Processo

Processi adatti

Mercato

obiettivi di mercato ben definiti e realistici

primaria

indotta

PMI x Internazionalizzazione, 55

© O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
Posizionamento strategico: quale e come perseguirlo ?
Per rimanere competitivi è necessario ... un processo continuo di innovazione
e … perseguire sempre il giusto bilanciamento

© O. Pallme (www.pallme.com), Innovazione multidimensionale, Working paper Jan. 2011

Inno primaria
Cliente
•
•

Desideri
Bisogni

•

Abitudini

•

(espressi + latenti)
(preferenze +
condiz esterni)

Fornitori

Inno di base

• Competenze
• Cultura
aziendale
• Risorse
economiche

La competenza è la capacità di combinare, in
modo autonomo, tacitamente o esplicitamente, e
in un contesto particolare, i diversi elementi delle
conoscenze e delle abilità che si posseggono al fine
di prevedere e risolvere problemi e, quindi, “creare
valore” .
PMI x Internazionalizzazione, 56

•
•
•

Conoscenza
Metodologia
Tecnologia

Inno indotta
•
•
•

Prodotto
Processo
Mercato

Vision
Creatività
Operatività

Innovazione a 360°
(o multidimensionale)
propensione a nuovi
modelli di business,

Innovazione
di
Business

La conoscenza (Knowledge)
è l’insieme di fatti, principi,
teorie e pratiche relative ad
un settore specifico(studio,
lavoro, ecc.)

© O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
Competenze x Competere (Innovare)
Rielaborazione slide O. Pallme, Condizioni al contorno per l’innovazione, Assolombarda Nov. 2006

Ability to Design

(visual and/or functional)
Follower
incapaci di primeggiare
(do not outperform others)
Sfidanti (MPS)
Qualità dei servizi erogati –
capacità di realizzare
gli obiettivi

Manufacturing
as a Service (MaaS)
capacità di realizzare
(meri esecutori)

Ability to
Execute

PMI x Internazionalizzazione, 57

Designer
puri

Leader
Chiara visione del Mkt trend e
sviluppo attivo delle 3 competenze
per sostenere la propria leadership

Leader_2
Chiara visione del Mkt trend
con competenze Design e
outsourcing produzione
Visionari
Chiara visione del Mkt trend
e focalizzazione su questo

Completeness
of Vision

Leader_3
Chiara visione del Mkt trend
e capacità produttive

(Capacità di
interpretare “in
anticipo” i trend di
mercato)

© O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
Aggregazione di competenze
Competenza caratteristica
Category

Mkt Vision

Design

Leader

X

X

Leader_2

X

X

Leader_3

X

Visionari

Execution
X

X

Sfidanti (MPS)

X

PMI x Internazionalizzazione, 58

Follower
Designer
MPS

X

Follower

Possibile Partner
MaaS

X

Designer puri
MaaS

Aggregazione

Leader_3
X

Visionari

X

Leader_2
Sub-contractor 4 most
of the above ventures

© O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
Strategia di sviluppo internazionale
• La penetrazione della PMI nei vari mercati geografici può essere

diversa. Ciò rende eterogeneo il quadro delle varie presenze nei
mercati mondiali.

• In alcuni mercati l'impresa esporta soltanto, in altri ha ceduto il know-

how di produzione (licensing), in altri ancora è presente con la sola
distribuzione. È inevitabile che questa eterogeneità dia origine a
inefficienze ed ostacoli i vantaggi di potenziali sinergie.

• Quando l'espansione nei nuovi mercati supera un certo livello in

termini di numero di mercati, ma soprattutto in termini di ricavi, si
presenta la necessità di razionalizzare le attività intemazionali al
fine di aumentare l'efficienza globale e facilitare il trasferimento del
know-how da un mercato all'altro.

PMI x Internazionalizzazione, 59

© O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
Livello coinvolgimento diretto impresa

Strategia di penetrazione (International Operations)
Una volta scelti il paese/i paesi, si determina
la strategia migliore per entrare ed operare.
Alla base vi è la valutazione congiunta di tre
fattori principali:
• costo;
• grado di controllo che si intende mantenere;
• grado di rischio in rapporto alla dimensione
dell'investimento

Direct investment

Joint Venturing

Outsourcing
(Contract
Manufacturing)

Export sales
License
(direct)
Export sales
(indirect)

Obiettivo di penetrazione
PMI x Internazionalizzazione, 60

© O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
Compito dei «Consulenti x Internazionalizzazione»
• Aiutare le numerose PMI manifatturiere italiane dotate di prodotti di

buon livello qualitativo ed in linea con gli standard internazionali

• Gli obiettivi:
• Accrescere il livello manageriale (competenze)
• Selezionare i mercati più interessanti nei prossimi anni
• Definire le strategie di penetrazione più adatte
• Assisterle nella fase di implementazione
• Abituarle a

a) raccogliere sistematicamente i dati
b) analizzare periodicamente i dati per
• b1) controllare (misurare) la performance (propria e degli altri)
• b2) cercare di prevedere i trend futuri
• b3) adottare eventuali nuove strategie (contromisure)

PMI x Internazionalizzazione, 61

© O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
Letture consigliate
• Perché e come intraprendere la via dell’internazionalizzazione
• http://www.voxfabrica.it/articolo.asp?id=139
• Quale modello di business per internazionalizzarsi ?
• http://www.voxfabrica.it/articolo.asp?id=106
• Internazionalizzazione della PMI come scelta strategica
• http://www.pallme.com/Bacheca/it_Internaz%20e%20PMI%202007-04-26_Rev.02.htm
• PMI e Innovazione: linee di sviluppo e competenze
• http://www.pallme.com/Bacheca/it_PMI%20e%20Innovazione%202006-09-26.htm
• Approccio proattivo
• http://www.pallme.com/it_processo%20proattivo.htm
• Intelligence per la nuova impresa
• http://www.pallme.com/Bacheca/it_BI%20(ZeroUno)%2001.htm
• Condivisione della conoscenza
• http://www.pallme.com/Reports/it_Condivisione.pdf
• LE PMI E LA SFIDA DELLA INTERNAZIONALIZZAZIONE
• a cura del Centro Studi CNA, Marzo 2012
• L’Italia nell’economia internazionale
• Rapporto ICE 2012-2013
• SCENARI INDUSTRIALI
• Centro Studi Confindustria, Giugno 2012
PMI x Internazionalizzazione, 62

© O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
Grazie per l’attenzione
• Management & Innovazione

Alcuni articoli sul tema reperibili agli indirizzi web:
• http://www.pallme.com/it_articoli.htm
• http://managementeinnovazione.blogspot.com/

• Domande ?

Innovazione e partnership
vs
Staticità e sfiducia
Quale modello di business?

Oscar Pallme

- e-mail: op@pallme.com
PMI x Internazionalizzazione, 63

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  • 1. PMI x Internazionalizzazione: solo Export o ... Innovazione a 360 ? Oscar Pallme Business Strategy & Management Consultant (#) SMAU Seminari Marketing & Vendite Milano, 24 Ottobre 2013 – Sala 1, Padiglione 1 (#) attività professionale disciplinata dalla Legge 4/2013
  • 2. Agenda • Premessa • Definizioni ed obiettivi 3 • Introduzione • Fattori competitivi delle PMI nello scenario internazionale 11 • Benchmarking 1. Case study A 24 • Imprese non sempre direttamente coinvolte nell’Innovazione di Prodotto Manufacturing as a Service (MaaS) 2. Case study B 32 • Imprese direttamente coinvolte nell’Innovazione di Prodotto: Manufacturing own Products (MoP) + Multidimensional Problem Solving (MPS) • Go international 1) Errori da evitare 2) Processo di Internazionalizzazione 3) Strategie di Internazionalizzazione PMI x Internazionalizzazione, 2 40 45 53 © O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
  • 3. Premessa – Definizioni ed obiettivi PMI x Internazionalizzazione, 3 © O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
  • 4. Definizione di PMI (secondo UE, Maggio 2003) (Fonte: http://ec.europa.eu/enterprise/policies/sme/facts-figures-analysis/sme-definition/) Parametri Unità Piccola Media < Dipendenti micro 10 50 250 Fatturato (*) Mln € ≤ 2 10 50 Attivo patrimonale (*) Mln € ≤ 2 10 43 (*) Almeno uno dei due parametri, oltre quello relativo ai dipendenti, deve essere soddisfatto 1. Nel caso in cui l'impresa detenga, anche indirettamente, il 25% o più del capitale o dei diritti di voto di una o più imprese, i valori (per la verifica dei limiti della tabella) sono calcolati come somma dei valori riferiti a ciascuna delle predette imprese. 2. Sono considerate imprese “indipendenti” solo quelle il cui capitale o i diritti di voto NON sono detenuti per il 25% o più da una sola impresa oppure, congiuntamente, da più imprese non conformi alle definizioni di piccola e media impresa. For the details of how this works, see: Guide to EU definition of SME ; Are you an SME? Take the test ; Declaring your company to be an SME Definizione ufficiale num. dip. < 10 UE micro USA 10-20 20-49 Piccola micro PMI x Internazionalizzazione, 4 Piccola 50-99 100-249 250-299 Media 300-499 500+ Grande Media Grande © O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
  • 5. Numero imprese per classe dimensionale (2012) Fonte dati: Annual Report on European SMEs, European Commission, September 2012 0.2% 100%0.5% 0.1% 1.1% Spazio a chi sa competere ! 0.5% • Dobbiamo abbandonare il mito del 2.6% «piccolo è bello», delle imprese familiari. 4.8% 6.5% 95% • Servono imprese che magari nascono 13.7% 90% 94.6% 85% 92.2% 83.3% 80% Grande Media Piccola micro piccole ma poi riescono a crescere, a «competere nel mondo» e a quotarsi in Borsa per non vivere di prestiti bancari elargiti con il contagocce. • Servono imprenditori, con «competenze manageriali», che sappiano assumersi i propri rischi e NON siano sempre pronti a privatizzare profitti, nazionalizzare perdite e sopravvivere grazie a sussidi e favori governativi. • Bisogna favorire il trasferimento di competenze (risorse umane) e di capitali da imprese decotte (come Alitalia) a quelle che funzionano. (Spunti tratti da: Lasciate spazio a chi sa fare, Alberto Alesina e Francesco Giavazzi, corriere.it, 24 Ott. 2013) PMI x Internazionalizzazione 5 © O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
  • 6. Export: Forme di esportazione • Diretta: l'impresa gestisce in prima persona le attività estere e i rapporti con il mercato locale • contatto diretto con la realtà locale • interazione e negoziazione diretta con il Cliente estero • propria rete di vendita (agenti, filiale, ecc.) dedicata al mercato locale • Indiretta: l‘impresa vende ad altre imprese nazionali che poi esportano. In pratica, delega i rapporti con il mercato estero (vendita, fatturazione, ecc.) ad altre imprese più specializzate nel commercio internazionale • Vantaggi: ridotto impegno di risorse e rischio di investimento. L’impresa produttrice riceve il pagamento nella propria moneta; la società che esporta si assume il rischio commerciale. • Svantaggi: nessun contatto diretto con i mercati ed i Clienti esteri. L'impresa produttrice non sempre conosce la destinazione del prodotto (Paese, settore, Cliente, uso, ecc.) ed il prezzo finale di cessione. PMI x Internazionalizzazione, 6 © O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
  • 7. Mercato • Mercato domestico (non più nazionale ?) • Libera circolazione di merci e persone senza dazi e controlli • Stessa moneta, unità di misura e norme sui prodotti • Differenze esistenti assimilabili a quelle tra aree geografiche diverse di una stessa nazione • Mercato estero/Internazionale • Mercato oltre i confini geografici del mercato domestico. • Oggi, con la nascita delle aree di libero scambio, questa definizione sembra più corretta della seguente “mercato oltre i confini politici della nazione d'origine dell'impresa considerata.”! • Mercato globale • crescente interdipendenza dei paesi gli uni dagli altri e forte integrazione nel commercio mondiale. PMI x Internazionalizzazione, 7 © O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
  • 8. Tipologia Impresa e Strategie di Mercato Impresa Definizione/Strategia Nota locale Produce e/o commercializza i prodotti su base unicamente nazionale. Potrebbe effettuare «esportazioni indirette» tramite soggetti che acquistano i prodotti per poi esportarli nei mercati finali (buyer, trading companies, importatori, ecc.) esportatrice Produce in un unico paese e/o esporta parte del proprio fatturato «utilizzando all’estero canali locali di terze parti» Capacità di comprensione dei mercati finali funzione del livello di collaborazione del canale locale. In genere basso o limitato. internazionale Produce in un unico paese e/o esporta «utilizzando all’estero propri canali (Agenti, Filiali, ecc.)» Si tratta di un presidio più efficace e reattivo multinazionale Opera in più mercati/nazioni con investimenti diretti (IDE). L'obiettivo è realizzare economie, ma dando priorità alle esigenze della domanda locale. Quindi è portata ad adattare le strategie e in particolare il marketing mix alle caratteristiche dei singoli mercati. globale Tende ad adottare una «strategia unica nel maggior numero di mercati geografici» attraverso unità operative interdipendenti, di cui controlla in tutto o in parte il capitale. Compra dove il rapporto qualità/prezzo è migliore. Localizza gli impianti dove è più conveniente (costi del lavoro, disponibilità di materie prime, vicinanza dei mercati di vendita, ecc). (importatore, grossista, ecc.) PMI x Internazionalizzazione, 8 © O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
  • 9. Business definitions Business Biz_output Product samples Acronym Discrete manufacturing l’output è un prodotto ben definito, facilmente identifiable giocattoli, computer, attrezzature mediche, auto, componenti, macchinari, ecc. Manuf Process Manufacturing l’output è un prodotto tangibile indifferenziato petrolio, gas naturale, sale, acqua, ecc. Process Service activity Output intangible Output di attività come: trading, engineering, R&D, consulting, air conditioning channel cleaning, indoor cleaning, etc SA (one time consumable and perishable benefits) PMI x Internazionalizzazione 9 © O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
  • 10. Tipologia di Manufacturing_biz L’output è un bene discreto o indifferenziato. Business_type Biz_subject Product samples Acronym Manufacturing (own products) production of its own products Special trailers, cleaning equipment, heat exchangers, vending machine, etc MoP Manufacturing as a Service Produzione per conto terzi. Il fornitore vende un servizio: metalwork, plastics and rubber processing, machining, galvanizing, electrophoresis, etc. MaaS Multidimensional Problem Solving Designing + Procurement + Manufacturing (Engineering + Procurement + Construction) Il fornitore si fa carico del problema del Cliente dalla fase di analisi alla fornitura del prodotto/componente MPS (EPC) Focus su: • bene discreto (Discrete Manufacturing) prodotto in uno dei tre modelli suddetti. PMI x Internazionalizzazione 10 © O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
  • 11. Introduzione – Fattori competitivi PMI x Internazionalizzazione, 11 © O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
  • 12. Ricetta x Internazionalizzazione «attiva» & Innovazione condizioni minime necessarie x competere con successo Se l’Asset è novità per la PMI si tratta di Innovazione ! Componente Sub-componente Asset_area Asset_group volontà/ perseveranza Orientamento al nuovo, ai mercati internazion ed al rischio calcolato. Spirito di gruppo, leadership, ecc. Cultura aziendale di base Organizzazione interna + esterna (Fornitori, Canale, ecc.) Competenze Tempi adeguati Possibilità di sostenere gli investimenti necessari nei tempi adeguati Risorse economiche Conoscenza mercati internaz Analisi mercati target potenziali Conoscenza Metodi adeguati Metodologie a supporto dei processi Metodologie Mezzi adeguati Embedded tech, Support tech Tecnologie (domanda, offerta, norme, leggi, ecc.) Obiettivi definiti e Scelta oculata dei mercati internaz di destinazione della ns offerta realistici • • • Mercati target Prodotti adeguati Processi adeguati Mercato Prodotti adatti ai mercati internaz indotti Prodotto Processi adatti ai Biz_target (Market, primari Processo Revenue, ...) PMI x Internazionalizzazione, 12 © O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
  • 13. Internazionalizzazione & Innovazione (Alcune considerazioni) Fonte: Rapporto Ice 2012-2013. L’Italia nell’economia internazionale, pag. 254 Percentuale di Imprese che Innovano 47.4 50 internazionali stimola lo sviluppo: • Internazionalizzazione, R&S e Innovazione sono fortemente interconnesse ed alla base del successo nell’attuale contesto di mercato (“triade” di strategie). 40 • La connessione tra Internazionalizzazione e 27.7 30 20 10 • Il livello di competitività sui mercati 10.1 1.1 11.9 15.6 Ricerca/Innovazione sembra essere aumentata durante la crisi, soprattutto per le imprese più strutturate, • è già significativa a partire dai 5/10 addetti, 7.8 cresce molto in corrispondenza di dimensioni comprese tra i 20/25 e raggiunge valori non distanti da quelli massimi intorno ai 150 lavoratori. 2.7 0 • Le dinamiche fra le regioni del Centro-Nord e NON Internaz Internaz PMI x Internazionalizzazione 13 quelle meridionali sono differenti. • Nelle prime, si è avuta (2010) una forte reazione delle imprese che hanno risposto alla crisi ed al calo della domanda con lo sviluppo di progetti di Innovazione. Nel Mezzogiorno, questa reazione è stata molto minore, se non addirittura assente. © O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
  • 14. Internazionalizzazione & Performance (Alcune considerazioni) Fonte: Rapporto Ice 2012-2013. L’Italia nell’economia internazionale, pag. 244 • Orientamento all’innovazione di Mercato • sono le imprese più efficienti a intraprendere (con convinzione) strategie di crescita «oltre il mercato domestico» accollandosi gli inevitabili costi di entrata sui mercati esteri, • Learning by exporting • le stessa attività di esportazione e di presenza sui mercati esteri stimola «maggiore produttività» e «propensione all’innovazione» attraverso meccanismi di maggiore stimolo concorrenziale • imprese con mercato esclusivamente domestico risultano meno produttive e profittevoli delle imprese esportatrici • nell’ambito delle imprese esportatrici un maggior grado di internazionalizzazione si accompagna a migliore performance, sia pure secondo una relazione non lineare • imprese con una presenza più stabile sui mercati internazionali sono quelle che investono di più per innovare prodotti e processi • Orientamento alla crescita • imprese con maggior grado di internazionalizzazione tendono ad essere più grandi, più produttive e maggiormente utilizzatrici di manodopera qualificata (competenze elevate) PMI x Internazionalizzazione, 14 © O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
  • 15. L’impatto della crisi sulle imprese esportatrici (2009 vs 2008) Fonte: Le PMI e la sfida della Internazionalizzazione, Centro Studi CNA, Marzo 2012 (pag.10) La dimensione media delle microimprese (0-9 addetti) «manifatturiere» esportatrici aumenta ma ... il loro numero diminuisce di circa 30% 20% 10% • per effetto dell’ «uscita dai mercati esteri» delle micro-imprese meno competitive • Asset di base (competenze, cultura, risorse 0% Micro Piccola Media Grande TOTALE -10% economiche); • Asset primari (conoscenze, metodologia tecnologia); • Asset indotti (mercati, processi, prodotti) Gran parte delle «imprese meno competitive» ha continuato ad operare ma non all’estero. • La prova è la diminuzione molto contenuta -20% -30% Imprese Dimens media Imprese «manifatturiere» PMI x Internazionalizzazione 15 (-0,7%) del numero totale delle «imprese non esportatrici» proprio per effetto del passaggio di imprese esportatrici (2008) nella classe delle imprese non esportatrici (2009). Si tratta con ogni probabilità di quelle imprese la cui attività all’estero già nel 2008 era poco consolidata. © O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
  • 16. Eventi critici ed impresa infrangibile • Eventi inaspettati e improbabili (innovazione dirompente, crisi economiche o politiche, ecc.) sono sempre esistiti, ma ... • ... in un Mercato globale, sempre più complesso ed interconesso, sono destinati a moltiplicarsi e con una frequenza sempre maggiore. • Non è facile prevederli nè calcolare vantaggi e rischi connessi, ma un «approccio proattivo» al mercato può aiutare. • Avere un «approccio proattivo» significa riorganizzarsi sia dal punto di vista tecnologico che delle metodologie e soprattutto delle competenze (collaboratori), in modo che il «Sistema Impresa» sia in grado di percepire anticipatamente le tendenze ed i cambiamenti futuri per sviluppare in tempo le azioni/innovazioni opportune [presenza geografica (mercati), prodotti, processi; tecnologie, metodologie, conoscenze; competenze (collaboratori), cultura, risorse economiche; ecc.] • E’ importante rendere le imprese «infrangibili», - cioè «meno vulnerabili» al caos/imprevisto e - «più competive», capaci di trarre vantaggio dal disordine. PMI x Internazionalizzazione, 16 © O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
  • 17. Impresa «infrangibile» (anticopri x eventi critici) • Immaginare il futuro (Biz intelligence predittiva e Completeness of Vision) infrangibile = innovativa • La prima sfida consiste nel riuscire a prevedere in anticipo l’evoluzione degli scenari (economia, tecnologia, metodologia, bisogni insoddisfatti/latenti, ecc.). Quindi non solo analisi del presente, ma anche capacità previsionale ed orientamento al futuro. • La seconda sfida è come riposizionarsi/riorganizzarsi (competenze, cultura/governance, risorse economiche; conoscenze, tecnologie, metodologie; prodotti, processi, mercati; ecc.) in tempo per superare la crisi con danni minimi. • Coinvolgimento dei collaboratori e sussidiarietà (Governance e Cultura) • La possibilità di fare grandi errori aumenta se le decisioni sono prese solo dall’im- prenditore, nel caso delle PMI, o solo da poche persone al vertice, nel caso di GI. • Il coinvolgimento dei collaboratori (suddivisione e decentralizzazione del potere decisionale) rende le organizzazioni molto più capaci di resistere agli shock imprevisti e di «innovare» al momento opportuno. • In ogni organizzazione la decisione dovrebbe poter essere presa, quando necessario, anche dal gradino inferiore. Se chi sta "più in basso" (es.: nuova generazione) è capace di fare, chi sta "più in alto" (generazione matura, superiore gerarchico) dovrebbe prima coinvolgerlo e poi responsabilizzarlo nel tempo. • Imparare dagli errori (Cultura e Risorse economiche) • L‘Impresa «infrangibile» è un sistema che migliora e impara dai suoi errori (es.: l'aviazione civile che impara dai disastri aerei), come le imprese «innovative» • L‘Impresa «infrangibile» non respinge le crisi ma le usa. • . . . PMI x Internazionalizzazione, 17 © O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
  • 18. PMI e Gestione aziendale (Biz Intelligence “predittiva”) Cercare di prevedere non è una perdita di tempo e spesso aiuta a non finire nei guai ! Nessuna attività può essere migliorata se non si misurano i risultati ! «Se si cerca di prevedere il futuro si finisce Best practice a mare con tutti i panni» (Fonte: O. Pallme, Approccio proattivo, 2000) Medio imprenditore metalmeccanico, Fall 2000 Strategy drawing + new activity planning Analysing + Learning Market Information sharing (inside + outside with Biz Partners) (Customers, Suppliers, Environment, etc) Data collection + consolidation, measurement In un sistema economico come quello italiano, fatto per lo più da imprese di piccole dimensioni, il ricorso a buone pratiche di economia aziendale non è scontato. In altre parole esiste un gap ancora Activity implementation significativo tra teorie economico-aziendali e mondo "reale", che deve essere colmato • R&D • Manufacturing • sia accrescendo la cultura manageriale • Sales & Mktg delle nostre imprese, non sempre propense al cambiamento e comunque in genere sospettose verso una conoscenza che viene da "fuori" ..., • sia incrementando la rilevanza delle ricerche di economia aziendale, ... • Mkt trends • Our + others’ biz performance • Impact of our + others’ activity • Impact of unforeseeable events PMI x Internazionalizzazione 18 Ma non prevedendo il futuro e accentrando il potere è finito a mare lo stesso. Fonte: Alessandro Carretta, Gestione aziendale ad ampio raggio, ilsole24ore.com, 2013-09-16 © O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
  • 19. ICT a supporto del Biz (Alcuni risultati da una ricerca) Fonte: Le PMI e la sfida della Internazionalizzazione, Centro Studi CNA, Marzo 2012 (pag. 31) Fonte dati: TeDIS 2011 (campione 518 imprese manifatturiere) 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% PMI x Internazionalizzazione, 19 Impresa Locale Impresa Esportatrice Impresa con Filiali e/o Reti estere TOTALE Imprese © O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
  • 20. Ricavi export per attività delle imprese (2009) Fonte: Le PMI e la sfida della Internazionalizzazione, Centro Studi CNA, Marzo 2012 (pag.14) 100% 5.8% 4.3% 90% 2.4% 8.2% 3.6% 5.1% 23.9% 80% 70% 60% 62.0% 50% 89.4% 40% 91.3% Media Services Trade Manufacturing Grande 71.8% 30% 20% 32.2% 10% 0% micro Piccola PMI x Internazionalizzazione, 20 © O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
  • 21. Ricavi delle imprese esportatrici per area-geo (2009) Fonte: Le PMI e la sfida della Internazionalizzazione, Centro Studi CNA, Marzo 2012 (pag. 15) 100% 90% 80% 7.0% 3.8% 13.0% 8.2% 3.2% 16.7% 70% 10.2% 3.9% 10.9% 4.0% 21.6% 20.0% 60% 50% 40% 76.2% 30% 71.9% 64.3% 65.2% Media RoW Rest of Eur EU w.out ITA Italia Grande 20% 10% 0% micro Piccola ... ma una perc. interessante di Medie e Grandi imprese ha IDE PMI x Internazionalizzazione, 21 © O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
  • 22. Indice di competitività PMI x Internazionalizzazione 22 © O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
  • 23. Benchmarking - Focus su ... Ricetta x Internazionalizzazione 1. 2. 3. 4. 5. Volontà/Perseveranza Conoscenza Export Mkts Obiettivi definiti (prodotti, processi, mercati) Organizzazione interna ed esterna (competenze) Tempi adeguati (risorse economiche) ... 5 dei 7 componenti della ricetta PMI x Internazionalizzazione 23 Tipologia di Manufacturing_biz a) Case study A Imprese non sempre direttamente coinvolte nell’ Innovazione di Prodotto 1. Manufacturing as a Service b) Case study B Imprese coinvolte nell’ Innovazione di Prodotto 1. Manufacturing own Products 2. Multidimensional Problem Solving Tipologia Biz: • Discrete manufacturing © O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
  • 24. 1° Benchmarking - Case study A Imprese non «sempre» direttamente coinvolte nell’ Innovazione di Prodotto • Manufacturing as a Service PMI x Internazionalizzazione, 24 © O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
  • 25. Tipologia imprese Anno iniz attività Settore Tipo Biz Mkt riferimento Commessa/ produzione Impresa_A 1974 Carpenteria MaaS Edilizia S Impresa_X 1956 Carpenteria MaaS Industria, Edilizia Singola Impresa_CM 1974 Carpenteria MaaS Industria S; RC Impresa_FG 1954 Fonderia MaaS Industria Piccola e ripetitiva (RC) Impresa_L 1979 Lav mecc MaaS Industria RC Impresa_E 1962 Zincatura MaaS Industria S; RC Impresa_ST 2004 Plastica MaaS Industria S; RC Impresa_P 1960 Gomma MaaS Industria S; RC Tipologia Commesse: S= singola RC = ripetitiva e customizzata PMI x Internazionalizzazione, 25 © O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
  • 26. Settori di destinazione (Domestic & Export) Impresa _A _X _CM Edilizia X X X X X X _E _ST _P X Energia, O&G _L X Infrastrutture _FG X X Art. sportivi e giardinaggio X Elettrodo-mestici Macchine & Impianti ind X X X X Macc agri/ mov. terra X X Medicale Navy X X X X X X X X X X Sanitario Trasporti PMI x Internazionalizzazione, 26 X X X X X X © O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
  • 27. Tipologia Biz Anno iniz attività (exp) Fatturato (Mln €) Export Paesi export Impresa_A 1974 (2008) 8 4.2% Francia, Germania, Svizzera Impresa_X 1956 9 Impresa_CM 1974 (2010) 6 20% GER, AUT, (SVE) Impresa_FG 1954 (2009) 11.7 7.2% SVE, CH, GB, FRA, ROM Impresa_L 1979 (2008) 7 60% GER, SVE, AUT (Romania) Impresa_E 1962 (2008) 3 10% GER, AUT, FRA, SLO (Romania) Impresa_ST 2004 0.73 0% (AUT, SLO) Impresa_P 1960 1.1 0% (GER, AUT) PMI x Internazionalizzazione, 27 Filiali estere o sourcing (CH, GER) (Slovenia) © O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
  • 28. Ricavi – Peso Aree geografiche 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% 4% 7.1% 20% 10.0% 60% 96% 100% 92.76% 90.0% 80% PMI x Internazionalizzazione, 28 40% 100% 100% RoW Rest of Eur EU w.out ITA Italy © O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
  • 29. (1) Insistere su Mkt Construction, Upgrade PAL (fist-tier supplier), Mkt centro-sud; (2) Upgrade Oil & Gas (fist-tier supplier) D = Domestic; W = Worldwide; CD = co-design Componenti “Ricetta per Internazionalizzazione” Volontà/ Perseveranza Organizzazione Risor (Competenze) econ X (W) X X Impresa_L X Impresa_E X Impresa_ST X ? Impresa_P X (X) Impresa_CM X Impresa_FG Ritirarsi / Vendere - ? Ag ITA X X ? ? X X X X X X X X X ? X PMI x Internazionalizzazione, 29 (W) (X) Tempi adeguati X ? esterna ? Impresa_X interna D(2) ? Inni Mkt Export Area - X Inno processo ? Impresa_A Inno prodotto Inno Mkt segm D(1) Insistere Estero ? Difendere esistente Conoscenza Export Mkts Obiettivi definiti Ag Exp (Ag Exp) Ag Exp X X X X X X (X) X (X) ? (CD) X X (X) (X) X © O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
  • 30. AA = Agent activity; CdC= Customer's direct contact; CwD = Cooperation with Designer; CwS = Cooperation with Supplier; DMktg = Direct Marketing; DtC = Direct to Customer; IS = Industrial Supply; KeyC= Key Customer; SAO = Strategic Analysis + Objectives; TA = Tech advising pre- & after-sales; WoM = Word of Mouth; Biz organizational factors Communic other Mktg plan WoM, AA, Direct Mktg, Web Top Man level NA WoM, CdC, Direct Mktg Web SAO DtC, Agent (Export) TA AA, Mkt survey, CdC Web Mktg mix, Direct Mktg Impresa_FG DtC, NA WoM, CwS CwS Web Mktg nella fase di introduzione Impresa_L DtC, Agent Exp TA Trade Fairs, AA IS (Hannover) DMktg, Web SAO, mktg mix Impresa_E DtC NA Trade Fairs, CwS IS (Hannover) CwS, visit plan for KeyC; Impresa_ST DtC NA WoM, CdC CwS, DMktg No plan Impresa_P DtC, CwD NA WoM, CwD, CdC DMktg, Web SAO Go-to-Mkt Supporto to SalesNet Entry Strategy Impresa_A DtC, Agents (Italy) TA Impresa_X Direct to Customer, Impresa_CM PMI x Internazionalizzazione, 30 Exhibitions Trade Fairs © O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
  • 31. ICT a supporto del Biz Tutte le imprese esaminate • avevano un gestionale, • anche se non un vero ERP. Un gestionale capace di supportarle nella gestione del business (es.: gestione ordini e magazzino, fatturazione e amministrazione, ecc.). • non sembravano avere SCM, SFA, CRM, BI • non avevano un PLM • poichè producevano per conto terzi (MaaS) e non partecipavano direttamente alle fasi di sviluppo nuovo prodotto (product innovation) e di gestione del prodotto (Mktg product management). • avevano un sito web, non sempre con area riservata. • Quando operavano per conto di grandi imprese clienti (GI) utilizzavano l’area riservata ai fornitori nel sito dei Clienti. PMI x Internazionalizzazione, 31 © O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
  • 32. 2° Benchmarking - Case study B Imprese coinvolte nell’ Innovazione di Prodotto • Manufacturing own Products • Multidimensional Problem Solving PMI x Internazionalizzazione, 32 © O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
  • 33. Tipologia imprese Anno iniz attività Settore Tipo Biz Mkt riferimento Tipologia produzione Impresa_Al 1979 Arredo x uffici e abitaz MoP Manuf B2B Forniture contracting Serie Impres_It 2009 Contenitori met litograf MPS Alimentare, Fashion, etc Serie (customizzata) Impresa_O 2001 Scambiatori di calore Al MPS Gen Industry Serie ripetitiv e customizzata Impresa_M 2009 Imp condiz radianti MoP Manuf B2B Building contracting Serie customizzata Impresa_T 2003 Pulipavim industriali MoP Manuf B2B Indoor cleaning Lean product Impresa_S 1973 Arredo x studi dentist MoP Manuf B2B Sanità Serie customizzata PMI x Internazionalizzazione, 33 © O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
  • 34. Settori di destinazione (Domestic & Export) Impresa_Al Impresa_It Abbigliamento Impresa M Impresa_T Impresa_S X Alimentare Impresa_O X Arredo X Edilizia X Energia X Macchine & Impianti X Macc agri/ mov. terra X Medicale Navy Terziario PMI x Internazionalizzazione, 34 X X X © O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
  • 35. Tipologia Biz Anno iniz attività (exp) Fatturato (Mln €) Export Paesi export 1979 14 70% Worldwide 2009 (2010) 4 60% EU, Rus (Cina) Impresa_O 2001 10 74% EU, Rus, Bra (Cina) Impresa_M 2009 (2011) 2.9 10% EU, SVI, USA, ecc USA Impresa_T 2003 1.3 94.6% EU, ME, Asia, ecc. India (Pakistan ?) Impresa_S 1973 6.9 73.5% Worldwide (Austria ?) Impresa_Al Impres_It PMI x Internazionalizzazione, 35 Filiali estere o sourcing © O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
  • 36. Ricavi – Peso Aree geografiche 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% 7.2% 11.2% 13% 4.5% 2.7% 2.7% 14% 10.6% 16% 55.2% 60% 55.1% 46% 90.1% 70.0% 29% 40% 26% 5.8% RoW Rest of Eur EU w.out ITA Italy 26.5% PMI x Internazionalizzazione, 36 5.4% 10% © O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
  • 37. Componenti “Ricetta per Internazionalizzazione” Volontà/ Perseveranza X X Impresa_M W X X X Net Exp X X X X ? 1 X X X Tempi adeguati X X esterna Impresa_O Eur interna X Impres_It Inni Mkt Export Area X X X Inno processo X Organizzazione Risor (Competenze) econ Inno prodotto X Inno Mkt segm Insistere Estero Impresa_Al Ritirarsi / Vendere Difendere esistente Conoscenza Export Mkts Obiettivi definiti X X X (Net) X X X X X Impresa_T X X X X X X X Impresa_S X X X X X X X Net Exp Net Exp Net Exp X X X D = Domestic; Eur= Eurpe; W = Worldwide PMI x Internazionalizzazione, 37 © O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
  • 38. AA = Agent activity; CdC= Customer's direct contact; CwD = Cooperation with Designer; CwS = Cooperation with Supplier; DMktg = Direct Marketing; DtC = Direct to Customer; IS = Industrial Supply; KeyC= Key Customer; SAO = Strategic Analysis + Objectives; TA = Tech advising pre- & after-sales; WoM = Word of Mouth; Biz organizational factors Go-to-Mkt Supporto to SalesNet Entry Strategy Exhibitions Communic other Mktg plan Agents, dealer, contractor, DtC (Key C) Formaz iniz, aggiornamen to singolo, convention Promozione brand, Sales Net, Direct Mktg Salone del Mobile MI, Köln (Ger), Courtrai (Fra) Redazionali su riviste sia x SAO, mktg mix Impresa_It DtC, Agents TA Direct Mktg Solo visite alle fiere dei Clienti Impresa_O DtC (Key C) , Agent, Dealer Digital tool x selezione prodotto AA; Direct Mktg Agriteknika, Bauma, Ger; Agrishow,Bra; all ways to get in touch with target NO mktg plan; Singoli Piani Paese Impresa_M Sales subsidiary, Agent, Dealer Formaz iniz, convention; SW x design AA California; Solar Decathlon Coop con Uni; Paper, Redazionali SAO, mktg mix Impresa_T Dealer, Sales subsidiary, Formaz iniz, aggiornam, DVD, FAQ,etc Promoter, Olanda, India, Russia, etc DMktg (Newsletter, selezProspect ) SAO, mktg mix Impresa_S Dealer, Promoters (new Mkts) TA AA, Promoter Trade fairs Impresa_Al PMI x Internazionalizzazione, 38 specialisi x utilizzatore SAO, mktg mix SAO, mktg mix © O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
  • 39. ICT a supporto del Biz Tutte le imprese esaminate avevano un gestionale, • anche se non un vero ERP. Un gestionale capace di supportarle nella gestione del biz (es.: gestione ordini e magazzino, fatturazione e amministrazione, ecc.). • In qualche caso utilizzavano un AS/400 • Solo due imprese hanno affermato di avere un CRM, • le altre cercavano di tracciare la relazione con il Cliente con strumenti più rudimentali (un tentativo di CRM). • Non sembravano avere SCM, SFA, • Solo un’impresa di medie dimensioni stava pensando di dotarsi di una BI • Solo due imprese avevano un PLM • Si trattava di quelle imprese con una gestione del prodotto più impegnativo. • Tutte avevano un sito web in più lingue (una in 6 lingue), non sempre con area riservata. • Le imprese MPS che operavano per conto di grandi imprese clienti (GI) utilizzavano l’area riservata ai fornitori nel sito dei Clienti. PMI x Internazionalizzazione, 39 © O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
  • 40. Go international: 1) errori da evitare non sempre il processo è supportato da una strategia chiara e ben delineata. PMI x Internazionalizzazione, 40 © O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
  • 41. Motivazioni alla base dell’internazionalizzazione non sempre il processo è supportato da una strategia chiara e ben delineata. 1. Internazionalizzazione x caso, come «scelta passiva» • In molti casi, l'iniziativa è presa da Tattica «casuale» - intermediari o da clienti esteri potenziali e - non dall'impresa sulla base di considerazioni strategiche di marketing. 2. Internazionalizzazione x necessità, come «rimedio x sopravvivere» • In altri casi, le micro e piccole imprese (MPI) percepiscono l’interna- zionalizzazione solo come un rimedio «tattico» a criticità riscontrate sul mercato domestico. • Alcuni esempi sono le imprese con il fatturato Italia decrescente/stagnante, a) non riescono a fidelizzare i loro clienti b) incapacità ad organizzare/gestire una rete di vendita adeguata c) mercato in crisi. • Queste MPI sperano di superare il loro problema, che è spesso connesso sia al modello di business sia alla scarse competenze di management, tentando di vendere all’estero. 3. Internazionalizzazione x crescere, come «scelta consapevole» • sulla base di un’analisi SWOT e di un piano strategico dettagliato PMI x Internazionalizzazione, 41 © O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
  • 42. Internazionalizzazione x necessità, «rimedio x sopravvivere» • Il ragionamento alla base della decisione è: «siccome in Italia non riesco ad incrementare il fatturato o a non farlo decrescere, allora «cerco» di propormi all’estero». • L’obiettivo è: vendere all’estero ma senza modificare il «modello di business». • Non sempre comprendono che, se non risolvono i loro problemi interni (modello di business, competenze, ecc.) prima di proporsi all’estero, incontreranno anche all’estero le stesse difficoltà, forse anche incrementate per la distanza geografica e mentale esistente. • La «strategia» (mercati, prodotti, processi) «chiara e ben delineata» non esiste, hanno solo qualche idea «tattica». • Nelle loro intenzioni la «selezione dei nuovi mercati» • non dovrebbe avvenire secondo logiche di attrattività • (es.: economia in espansione, scarse barriere all’ingresso, livello competitivo accettabile, ecc.) • ma solo di vicinanza o di facilità nel reperire un importatore • (es.: presentato da un conoscente, dal consulente o autocandidatosi e non selezionato in funzione degli obiettivi strategici). PMI x Internazionalizzazione, 42 © O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
  • 43. Tattica «casuale» di Internazionalizzazione Nella realtà, - sia nel caso di Internazionalizzazione x caso (passiva) - sia nel caso di Internazionalizzazione x necessità (rimedio), 1. la maggior parte delle PMI inizia a vendere all’estero, spesso casualmente, esportando a) gli stessi prodotti che sono venduti nel mercato originario; b) attraverso una rete di vendita non sempre selezionata opportunamente. 2. Solo in un secondo momento, il management decide di costruire una presenza stabile nei nuovi mercati geografici e di sviluppare delle strategie ad hoc, pianificando: a) quale peso dare ai nuovi mercati nel futuro sviluppo dell'impresa; b) in quali segmenti competere e come; c) le competenze distintive da sviluppare. PMI x Internazionalizzazione, 43 © O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
  • 44. Tattica casuale: pericoli in caso di crisi Le imprese con «tattica casuale»(#) e meno strutturate in termini di asset strategici(*) sono maggiormente esposte a rischio flop a) in caso di prodotti e/o processi non perfettamente in linea con gli standard internazionali • Alcune escono dai Mkts internazionali o tentano di resistere con una presenza marginale e instabile • Altre innovano cercando di recuperare il gap rispetto agli std internaz b) in caso di crisi economiche globali • Alcune chiudono • Si tratta di imprese carenti in più di un componente fondamentale della ricetta di business • Altre, pur continuando ad operare, escono dai mercati esteri • Si tratta di imprese la cui attività all’estero già prima della crisi era poco consolidata. (#) Imprese con «tattica casuale»: • Internazionalizzazione x caso; • Internazionalizzazione x necessità PMI x Internazionalizzazione, 44 (*) Componenti ricetta x Business: • competenze, cultura, ris. economiche; • conoscenze, metodologie, tecnologie; • prodotti, processi, mercati © O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
  • 45. Go international: 2) processo di internaz PMI x Internazionalizzazione, 45 © O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
  • 46. Scelte strategiche preliminari 1. La prima decisione che le imprese devono prendere è tra a) rimanere a livello locale (nazionale, regionale). • Le imprese che scelgono questa opzione in un mercato locale aperto e competitivo, se non hanno elevati vantaggi distintivi, corrono il rischio di diventare nel medio periodo dei partner locali (rivenditori, sub-fornitori, ecc.) di imprese internazionali più grandi, perdendo parte della propria indipendenza. b) competere a livello internazionale 2. Se scelgono la seconda opzione, dovono poi decidere a) in quali Mercati (geografici e merceologici) entrare • nuovi Mercati ! b) con quali Prodotti • prodotti attuali vs prodotti attuali-modificati vs prodotti nuovi c) come entrare nei nuovi mercati • Go-to-Market (canale di vendita/assistenza); • processi attuali vs provessi nuovi PMI x Internazionalizzazione, 46 © O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
  • 47. Analisi SWOT (Analisi competitiva x Internazionalizzazione) Se l’Asset è novità per la PMI si tratta di Innovazione ! Analisi interna (ns Impresa) Analisi esterna (Mercato target) • Clienti • Asset di base • Competenze (interne ed esterne) • Desideri • Cultura aziendale • Tecnologia Embedded (prodotti, processi, ecc.) • Modello di business • Punti di forza e debolezza • Ambiente macro locale • Normative (prodotti, ecc.) • Leggi • Abitudini Opportunità e minacce • Metodologia es.: BizPartnership • Concorrenti • Mkt target, Technology, Methods • Processo di acquisto Fattori Critici di Successo • Conoscenza Punti di forza e debolezza • Asset primari • • Risorse economiche Possibilità di sostenere gli investimenti necessari nei tempi adeguati Modello di Business Orientamento al nuovo, ai mkt int, al rischio calcolato. Spirito di gruppo, presenza di un leader, ecc • Bisogni espressi e latenti • Asset indotti • Prodotto; Processo; Mercato (servito) PMI x Internazionalizzazione 47 © O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
  • 48. Step metodologici 1. 2. individuare quali sono i punti di forza e debolezza dell'impresa, e quindi i propri vantaggi competitivi; acquisire informazioni circa le caratteristiche dei nuovi mercati (domanda, offerta/concorrenti, leggi, abitudini, evoluzione trend, ecc.) 3. per valutare quali sono le opportunità e le minacce presenti; scegliere i mercati obiettivo, cioè in quali mercati entrare • in base a: a) attrattività [trend PIL e presenza di Clienti tipo]; b) penetrabilità [scenario competitivo, bisogni ed abitudini di acquisto dei Clienti]; c) propri punti di forza e debolezza; 4. definire come entrare nei nuovi mercati, • con quale marketing mix (prodotti/servizi, politiche di prezzo, canali di vendita, comunicazione/promozione); • con quale «Strategia di penetrazione» (export e importatore locale, export e propria filiale commerciale in loco, licensing, produzione in loco, outsourcing della produzione e propria filiale commerciale in loco, ecc.); • con quali tempi e risorse economiche PMI x Internazionalizzazione, 48 © O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
  • 49. Individuazione Clienti obiettivo 1. Analisi settore (codice ATECO, ecc.) Clienti italiani più importanti. 2. Individuazione Clienti potenziali localizzati nei paesi esteri target • Una volta note le informazioni (e/o i codici ATECO), sfruttando le banche dati internazionali si ricavano le coordinate dei «Clienti suspect» localizzati nei paesi esteri scelti come target delle attività di penetrazione. • Cliente suspect = Cliente potenziale non ancora contattato 3. Primo contatto (Mailing) • invio di materiale informativo in lingua locale o in inglese 4. Secondo contatto (telefonico) • per verificare ricezione mailing ed interesse ad approfondire la conoscenza e sviluppare la relazione. • Come output si otterrà la lista dei «Clienti prospect». • Cliente prospect = Cliente suspect che ha manifestato interesse alla relazione 5. Instaurazione e mantenimento relazione. PMI x Internazionalizzazione, 49 © O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
  • 50. Definizione Canale di vendita e Ricerca Partner • Per poter definire il canale di vendita è prima necessario analizzare il mercato geografico/settoriale e comprendere quali sono le logiche alla base del processo di acquisto. • Solo dopo si potrà definire la tipologia di partner più utile. • Potenziali Partner (agente, trading company, Industrial Designer, ecc.) sono quelli che già operano nei settori di destinazione con prodotti e/o servizi complementari. • Le informazioni relative a potenziali Partner (nomi, referenze, ecc.) sono in possesso dei Clienti e si ottengono facendo in modo opportuno domande sui prodotti/servizi complementari e su chi li vende. PMI x Internazionalizzazione, 50 © O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
  • 51. Gestione canale di vendita Qualunque sia il canale scelto (Agente, Industrial Designer, ecc.) non bisogna trascurare 1. Formazione iniziale • sull’impresa, • sul prodotto/servizio e • sul modo corretto di proporlo al Cliente; 2. Aggiornamenti periodici, sia tecnici sia commerciali, • Convention annuale riservata al canale • Aggiornamenti individuali 3. Visite periodiche in loco • Visite ai Clienti in affiancamento al canale • Riunioni con il canale 4. Misure & controlli • Durante la relazione vanno misurate le variabili (indicatori di performance) per controllare il ritorno dell’investimento e pianificare eventuali modifiche correttive. La rete di vendita va continuamente stimolata/motivata e controllata! PMI x Internazionalizzazione, 51 © O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
  • 52. Attività di Mktg a supporto del canale di vendita Formazione ed aggiornamento 1. a) b) c) Tutte le informazioni che servono per operare Affiancamento ai venditori per illustrare come effettuare una visita al cliente Trouble-shouting guide per la risoluzione dei problemi Supporto alle vendite 2. a) Elenco di Nominativi prospect • In questo modo si focalizza il canale su target precisi di Clienti prospect. b) Newsletter (digitale ?) in varie lingue, • coinvolgere il canale di vendita nella fase di stesura/traduzione, • far aggiornare al canale i nominativi di Clienti-utilizzatori a cui inviare la newsletter • trasmettere al canale eventuali feed-back ricevuti dai Clienti In questo modo si mantiene il canale aggiornato sui contatti con i Clienti c) d) 3. Attività pre-Sales e after-Sales sui Clienti ... ecc. PMI x Internazionalizzazione, 52 © O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
  • 53. Go international: 3) strategie Internazionalizzazione come innovazione PMI x Internazionalizzazione, 53 © O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
  • 54. Strategie x Competere © O. Pallme, Internazionalizzazione della PMI come scelta strategica, Fattiperl'impresa Maggio 2007 Prodotto Mercato attuale Mercato nuovo Prodotto nuovo Per poter puntare ai mercati internazionali è necessario un modello di business adatto ai nuovi mercati : 1. un’offerta (prodotto, servizio, processi di Biz) di buon livello, a) interessante dal punto di Prodotto attuale Mercato Processo attuale vista qualità/prezzo ed b) adeguata alle normative internazionali; 2. le competenze manageriali adeguate. Processo nuovo PMI x Internazionalizzazione 54 © O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
  • 55. Innovazione x Internazionalizzare Il livello di competitività sui mercati internazionali stimola l’Innovazione Innovazione Area/Asset Ricetta x Internazionalizzazione di base Competenze competenze interne ed esterne Cultura aziendale volontà/perseveranza: Orientamento al nuovo, ai mercati int ed al rischio calcolato. Spirito di gruppo, presenza di un leader, ecc. Risorse economiche Possibilità di sostenere gli investimenti necessari nei tempi adeguati Conoscenza conoscenza mercati int di destinazione dell’offerta Metodologia Orientamento ai Clienti, ai BizPartners Tecnologia Embedded (prodotti, processi, ecc.) Prodotto Prodotti adatti, Processo Processi adatti Mercato obiettivi di mercato ben definiti e realistici primaria indotta PMI x Internazionalizzazione, 55 © O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
  • 56. Posizionamento strategico: quale e come perseguirlo ? Per rimanere competitivi è necessario ... un processo continuo di innovazione e … perseguire sempre il giusto bilanciamento © O. Pallme (www.pallme.com), Innovazione multidimensionale, Working paper Jan. 2011 Inno primaria Cliente • • Desideri Bisogni • Abitudini • (espressi + latenti) (preferenze + condiz esterni) Fornitori Inno di base • Competenze • Cultura aziendale • Risorse economiche La competenza è la capacità di combinare, in modo autonomo, tacitamente o esplicitamente, e in un contesto particolare, i diversi elementi delle conoscenze e delle abilità che si posseggono al fine di prevedere e risolvere problemi e, quindi, “creare valore” . PMI x Internazionalizzazione, 56 • • • Conoscenza Metodologia Tecnologia Inno indotta • • • Prodotto Processo Mercato Vision Creatività Operatività Innovazione a 360° (o multidimensionale) propensione a nuovi modelli di business, Innovazione di Business La conoscenza (Knowledge) è l’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche relative ad un settore specifico(studio, lavoro, ecc.) © O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
  • 57. Competenze x Competere (Innovare) Rielaborazione slide O. Pallme, Condizioni al contorno per l’innovazione, Assolombarda Nov. 2006 Ability to Design (visual and/or functional) Follower incapaci di primeggiare (do not outperform others) Sfidanti (MPS) Qualità dei servizi erogati – capacità di realizzare gli obiettivi Manufacturing as a Service (MaaS) capacità di realizzare (meri esecutori) Ability to Execute PMI x Internazionalizzazione, 57 Designer puri Leader Chiara visione del Mkt trend e sviluppo attivo delle 3 competenze per sostenere la propria leadership Leader_2 Chiara visione del Mkt trend con competenze Design e outsourcing produzione Visionari Chiara visione del Mkt trend e focalizzazione su questo Completeness of Vision Leader_3 Chiara visione del Mkt trend e capacità produttive (Capacità di interpretare “in anticipo” i trend di mercato) © O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
  • 58. Aggregazione di competenze Competenza caratteristica Category Mkt Vision Design Leader X X Leader_2 X X Leader_3 X Visionari Execution X X Sfidanti (MPS) X PMI x Internazionalizzazione, 58 Follower Designer MPS X Follower Possibile Partner MaaS X Designer puri MaaS Aggregazione Leader_3 X Visionari X Leader_2 Sub-contractor 4 most of the above ventures © O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
  • 59. Strategia di sviluppo internazionale • La penetrazione della PMI nei vari mercati geografici può essere diversa. Ciò rende eterogeneo il quadro delle varie presenze nei mercati mondiali. • In alcuni mercati l'impresa esporta soltanto, in altri ha ceduto il know- how di produzione (licensing), in altri ancora è presente con la sola distribuzione. È inevitabile che questa eterogeneità dia origine a inefficienze ed ostacoli i vantaggi di potenziali sinergie. • Quando l'espansione nei nuovi mercati supera un certo livello in termini di numero di mercati, ma soprattutto in termini di ricavi, si presenta la necessità di razionalizzare le attività intemazionali al fine di aumentare l'efficienza globale e facilitare il trasferimento del know-how da un mercato all'altro. PMI x Internazionalizzazione, 59 © O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
  • 60. Livello coinvolgimento diretto impresa Strategia di penetrazione (International Operations) Una volta scelti il paese/i paesi, si determina la strategia migliore per entrare ed operare. Alla base vi è la valutazione congiunta di tre fattori principali: • costo; • grado di controllo che si intende mantenere; • grado di rischio in rapporto alla dimensione dell'investimento Direct investment Joint Venturing Outsourcing (Contract Manufacturing) Export sales License (direct) Export sales (indirect) Obiettivo di penetrazione PMI x Internazionalizzazione, 60 © O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
  • 61. Compito dei «Consulenti x Internazionalizzazione» • Aiutare le numerose PMI manifatturiere italiane dotate di prodotti di buon livello qualitativo ed in linea con gli standard internazionali • Gli obiettivi: • Accrescere il livello manageriale (competenze) • Selezionare i mercati più interessanti nei prossimi anni • Definire le strategie di penetrazione più adatte • Assisterle nella fase di implementazione • Abituarle a a) raccogliere sistematicamente i dati b) analizzare periodicamente i dati per • b1) controllare (misurare) la performance (propria e degli altri) • b2) cercare di prevedere i trend futuri • b3) adottare eventuali nuove strategie (contromisure) PMI x Internazionalizzazione, 61 © O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
  • 62. Letture consigliate • Perché e come intraprendere la via dell’internazionalizzazione • http://www.voxfabrica.it/articolo.asp?id=139 • Quale modello di business per internazionalizzarsi ? • http://www.voxfabrica.it/articolo.asp?id=106 • Internazionalizzazione della PMI come scelta strategica • http://www.pallme.com/Bacheca/it_Internaz%20e%20PMI%202007-04-26_Rev.02.htm • PMI e Innovazione: linee di sviluppo e competenze • http://www.pallme.com/Bacheca/it_PMI%20e%20Innovazione%202006-09-26.htm • Approccio proattivo • http://www.pallme.com/it_processo%20proattivo.htm • Intelligence per la nuova impresa • http://www.pallme.com/Bacheca/it_BI%20(ZeroUno)%2001.htm • Condivisione della conoscenza • http://www.pallme.com/Reports/it_Condivisione.pdf • LE PMI E LA SFIDA DELLA INTERNAZIONALIZZAZIONE • a cura del Centro Studi CNA, Marzo 2012 • L’Italia nell’economia internazionale • Rapporto ICE 2012-2013 • SCENARI INDUSTRIALI • Centro Studi Confindustria, Giugno 2012 PMI x Internazionalizzazione, 62 © O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013
  • 63. Grazie per l’attenzione • Management & Innovazione Alcuni articoli sul tema reperibili agli indirizzi web: • http://www.pallme.com/it_articoli.htm • http://managementeinnovazione.blogspot.com/ • Domande ? Innovazione e partnership vs Staticità e sfiducia Quale modello di business? Oscar Pallme - e-mail: op@pallme.com PMI x Internazionalizzazione, 63 © O. Pallme (www.pallme.com), Ott. 2013