1. M. Luisa Grandinetti
IL MARE DENTRO.
RIFLESSIONI
BIOETICHE
Centro per la Tutela della Salute della Donna e del Bambino "S.Anna “
ASL RMA Roma
2. Trama del Film
Storia vera di un pescatore galiziano
che per un tuffo sbagliato resta
tetraplegico per oltre 30 anni.
Sua volontà di porre fine alla esistenza
con l’aiuto di altre persone senza
responsabilizzarle.
Muore ingerendo una bibita al cianuro
3. 1. La Libertà intesa come autonomia
personale priva di confini morali e legali
2. La Dignità legata essenzialmente alla
funzionalità del proprio corpo.
3. La Felicità concetto individualista e
materialista
Temi Trattati
4. “Vivere è un diritto e non un obbligo”.
E’ la frase clou del protagonista che evidenzia il
riferimento ad un principio di autodeterminazione.
Poter disporre della propria morte viene reclamato
come diritto umano fondamentale.
La vita non è un bene disponibile. Chi vuole
accogliere questa richiesta all’auto determinazione
non può invocare la libertà perché dovrebbe
rispettarne anche quella di un giovane sano.
La differenza sta tutta nella qualità di vita.
La Libertà
5. La dignità non può essere legata alla funzionalità
del corpo.
L’argomento principale consiste nel giudicare
indegna la vita di un tetraplegico scontrandosi con
la realtà di molti altri malati che pur in condizioni
disperate accettano la loro condizione con
coraggio e determinazione.
Si pretende di giudicare il valore della vita umana
in base alla sua efficienza.
La Dignità
“Vite che non meritano di essere vissute”
III Reich
6. Il protagonista parte da un concetto di
felicità individualista e materialista
“il mio corpo e cambiato non è più il
mio corpo”
Quando ci si scontra con l’esperienza della
menomazione fisica si è incapaci di dare un
senso alla vita.
L’amore è vita e Lui insegue la morte
nonostante l’amore che lo circonda
ravvisando una patologia depressiva.
La Felicità
7. Discussione
L’etica è un’arte come quella
cinematografica perché deve creare le
risposte più valide a problemi e
situazioni concrete.
La debolezza delle argomentazioni sta
tutta nella antropologia e nella morale
del film.
8. Discussione
L’etica è un’arte perché deve creare le
risposte più valide a problemi e
situazioni concrete.
La debolezza delle argomentazioni sta
tutta nella antropologia e nella morale
del film.
9. Conclusioni
Nell’arte come nella vita si deve
sempre cercare la bellezza che fa
riferimento alla verità e al bene….
ecco l’astuzia di certe inquadrature e
dell’uso della musica….
bisognerebbe vederlo senza sonoro
come horror di microsadismi familiari di
cui il regista è maestro
10. Il film è una accorta operazione di
merchandising su un tema di cui si
discute e si combatte senza coraggio e
senza pietà.
Conclusioni