È ormai alle battute finali il processo tramite il quale la Fondazione Fiera sceglierà uno dei tre progetti per la riqualificazione dell’area del Portello, dove sorgevano i padiglioni 1 e 2 della vecchia Fiera di Milano. La scorsa settimana ci sono stati gli incontri nella quale la Fondazione Fiera ha consegnato ai tre potenziali candidati i termsheet dell’operazione, con tutte le richieste e i vincoli. Tre i soggetti interessati, ovvero oltre al Milan stesso, il gruppo immobiliare Prelios (assistito da Lazard) e la cordata italo-francese Vitali- Stam
2. Addio al nuovo stadio del Milan: l’area Citroen
lo blocca. Fondazione Fiera verso la scelta sul
Portello
È ormai alle battute finali il processo tramite il quale la
Fondazione Fiera sceglierà uno dei tre progetti per la
riqualificazione dell’area del Portello, dove sorgevano i
padiglioni 1 e 2 della vecchia Fiera di Milano. La scorsa
settimana ci sono stati gli incontri nella quale la Fondazione
Fiera ha consegnato ai tre potenziali candidati i termsheet
dell’operazione, con tutte le richieste e i vincoli. Tra lunedì e
mercoledì scorsi sono sfilati i rappresentanti dell’Ac Milan,
quelli di Prelios e quelli della cordata del gruppo Vitali-Stam
Europe. È stata definita anche la scadenza per le offerte finali,
prevista per il prossimo 30 maggio. Una delle condizioni poste è
che ci sia la disponibilità di tutte le aree necessarie allo
sviluppo dei diversi progetti e quindi la compatibilità logistica
con il Portello in termini di accesso. Lo scorso fine aprile
proprio la Fondazione Fiera aveva apprezzato al proposta
presentata da Ac Milan con Arup Italia per «l’elevata
redditività» e «marcata unicità in termini di mix funzionale».
Tuttavia, a distanza di qualche settimana, a ostacolare la
realizzazione del nuovo stadio rossonero ci sono problemi
logistici e territoriali. Per il via libera alla struttura
servirebbero infatti i permessi a costruire in aree circostanti
al Portello: in un terreno del Comune di Milano e soprattutto in
una superficie di proprietà di Citroen Italia, la casa
automobilistica francese che non sembrerebbe però disponibile a un
trasferimento del proprio quartier generale. Il nuovo stadio
rossonero, se mai si farà, dovrebbe avere una capienza di 48 mila
posti e un costo di circa 300 milioni. In corsa c’è anche il
progetto del gruppo Vitali alleato a Stam Europe: «Milano alta»
punta a un progetto di una «green street» ciclopedonale e
sopraelevata lungo viale Scarampo con un albergo con oltre 350
camere, ristorazione, attività ludiche e per il tempo libero.
Infine, per ultimo, in corsa c’è il progetto Magnete di Prelios,
sviluppato da Hublab in collaborazione con Atelier Traldi e
Caruso-Mainardi. Il progetto menterrebbe buona parte delle
strutture esistenti: verrebbe realizzato un parco tecnologico
interattivo con una parte dedicata all’education e una ad attività
commerciali. Proprio Prelios, che sarebbe affiancata da due
investitori istituzionali, avrebbe affidato a Lazard un incarico
come consulente per l’operazione. Infine ci sarebbe l’appoggio di
Officinæ Verdi, società fondata da UniCredit in jv con Wwf, per la
sostenibilità ambientale. Dopo la presentazione delle offerte
finali il prossimo 30 maggio, la Fondazione Fiera deciderà dunque
con quale soggetto proseguire in esclusiva.
3. Martedì 19 Maggio 2015 - Ore 09:26
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MILANO (MF-DJ)--Nella corsa a tre per l'aggiudicazione dell'area del
Portello di Milano, di proprieta' della Fondazione Fiera Mi , il Milan
sembra perdere posizioni. Perche' dei pretendenti in gara, il club
calcistico di proprieta' della famiglia Berlusconi, seppure in possesso di
un progetto architettonico di qualita', potrebbe incorrere in ostacoli di
natura burocratica e politica non facili da risolvere in breve tempo.
Perche' l'ente che controlla la quotata Fiera Mi , scrive MF, ha deciso di
stringere i tempi. E cosi' dopo aver convocato la settimana scorsa i tre
soggetti interessati, ovvero oltre al Milan stesso, il gruppo immobiliare
Prelios (assistito da Lazard) e la cordata italo-francese Vitali-Stam, e
consegnato i term-sheet con le condizioni per la partecipazione alla gara,
ha fissato nel 30 maggio il termine per la presentazione delle offerte.
In modo tale da decidere e indicare il progetto selezionato l'8 giugno,
salvo rinvii tecnici dell'ultima ora. Ed e' proprio la timetable che
rischia di mettere fuorigioco il Milan e il piano di Barbara Berlusconi di
veder sorgere lo stadio di proprieta' in una zona centrale del capoluogo a
due passi dalla nuova sede sociale, Casa Milan. Perche' come e' gia'
emerso a
vario livello, l'impianto sportivo, che costerebbe in totale 300 milioni,
non ha ancora le coperture del sistema bancario visto che nel progetto
presentato manca tutta la parte di sviluppo residenziale, quella che
garantisce piu' stabilita' finanziaria al cantiere.
red/cas
(fine)
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Milan A.C.: in bilico il nuovo stadio (MF)
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RASSEGNA WEB MILANOFINANZA.IT Data pubblicazione: 19/05/2015
5. Milan A.C.: in bilico il nuovo stadio
Nella corsa a tre per l'aggiudicazione dell'area del Portello di
Milano, di proprietà della Fondazione Fiera Mi , il Milan sembra
perdere posizioni. Perché dei pretendenti in gara, il club
calcistico di proprietà della famiglia Berlusconi, seppure in
possesso di un progetto architettonico di qualità, potrebbe
incorrere in ostacoli di natura burocratica e politica non facili
da risolvere in breve tempo. Perché l'ente che controlla la
quotata Fiera Mi , scrive MF, ha deciso di stringere i tempi. E
così dopo aver convocato la settimana scorsa i tre soggetti
interessati, ovvero oltre al Milan stesso, il gruppo immobiliare
Prelios (assistito da Lazard) e la cordata italo-francese Vitali-
Stam, e consegnato i term-sheet con le condizioni per la
partecipazione alla gara,ha fissato nel 30 maggio il termine per
la presentazione delle offerte. In modo tale da decidere e
indicare il progetto selezionato l'8 giugno,salvo rinvii tecnici
dell'ultima ora. Ed e' proprio la timetable che rischia di mettere
fuorigioco il Milan e il piano di Barbara Berlusconi diveder
sorgere lo stadio di proprietà in una zona centrale del capoluogo
a due passi dalla nuova sede sociale, Casa Milan. Perché come e'
già emerso avario livello, l'impianto sportivo, che costerebbe in
totale 300 milioni,non ha ancora le coperture del sistema bancario
visto che nel progetto presentato manca tutta la parte di sviluppo
residenziale, quella che garantisce più stabilità finanziaria al
cantiere.
6. Home Notizie Milan, stadio nuovo a rischio: progetto rossonero sorpassato
NOTIZIE PRIMO PIANO STADI
di Francesco Giambertone - 19 maggio 2015
Milan, stadio nuovo a rischio: progetto
rossonero sorpassato
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Il traguardo è vicino, ma il Milan rischia di subire un clamoroso sorpasso nella corsa al
nuovo stadio. I rossoneri sembravano in testa per aggiudicarsi l’area del Portello di Milano,
che appartiene alla Fondazione Fiera Milano, la cui decisione sarà ufficiale entro fine
maggio. Ma tra le tre pretendenti ora sembra aver perso posizioni. L’ente che controlla la
quotata Fiera di Milano – scrive l’edizione odierna del quotidiano Milano Finanza – avrebbe
convocato la scorsa settimane i tre gruppi ancora in corsa: il Milan, il gruppo immobiliare
Prelios e la cordata italo-francese VitaliStam, fissando nel 30 maggio il giorno in cui
presentare le offerte definitive. Il problema dei rossoneri sarebbero proprio i tempi:
Barbara Berlusconi deve ancora trovare le coperture bancarie per parte dei 300 milioni
che servirebbero per costruire il nuovo catino rossonero a due passi da Casa Milan, dal
momento che nel progetto non c’è ancora la parte riguardante lo sviluppo residenziale,
senza il quale la stabilità finanziaria del cantiere non sarebbe del tutto assicurata.
C’è poi un altro aspetto che rischia di mettere il Milan fuori gioco: lo stadio sconfinerebbe
per il 20% su areee del Comune di Milano e per un altro 30-35% su un terreno privato,
dove oggi c’è la sede della Citroen (ci lavorano 500 persone) che recentemente ha
rinnovato il contratto di locazione per altri 18 anni. Questo potrebbe rivelarsi un problema
non indifferente, perché la Fondazione Fiera richiede che ci sia totale disponibilità delle
aree su cui il progetto andrebbe a ricadere, pur se esterne al terreno della Fiera. Insomma,
secondo Milano Finanza, al momento sarebbe scattato in testa il gruppo Prelios, il cui
progetto del Magnete (una polo con diverse funzioni che costerebbe tra i 120 e i 140
milioni, in collaborazione con Officinae Verdi) è già stato presentato per intero. E poi c’è
da tenere in considerazione anche il terzo concorrente, il gruppo Vitali Spa, che con il
gruppo francese Stam Europe vorrebbe costruire al Portello una sorta di imitazione del
Parc Guell di Barcellona, incentrato su natura, cultura e sport.
Al Milan rimane la carta della durata del contratto: la Fondazione Fiera preferirebbe dare in
concessione il terreno per il tempo più lungo possibile, e affidando al concessionario tutta
la gestione, di cui il Milan si farebbe carico interamente. Ma i tempi saranno fondamentali.
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Milan, stadio nuovo a rischio:
progetto rossonero sorpassato
Francesco Giambertone - 19 maggio 2015
Il traguardo è vicino, ma il Milan rischia di subire un
clamoroso sorpasso nella corsa al nuovo stadio. I
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rossonero sorpassato
Il traguardo è vicino, ma il Milan rischia di subire un clamoroso
sorpasso nella corsa al nuovo stadio. I rossoneri sembravano in
testa per aggiudicarsi l’area del Portello di Milano, che
appartiene alla Fondazione Fiera Milano, la cui decisione sarà
ufficiale entro fine maggio. Ma tra le tre pretendenti ora sembra
aver perso posizioni. L’ente che controlla la quotata Fiera di
Milano – scrive l’edizione odierna del quotidiano Milano Finanza –
avrebbe convocato la scorsa settimane i tre gruppi ancora in
corsa: il Milan, il gruppo immobiliare Prelios e la cordata italo-
francese VitaliStam, fissando nel 30 maggio il giorno in cui
presentare le offerte definitive. Il problema dei rossoneri
sarebbero proprio i tempi: Barbara Berlusconi deve ancora trovare
le coperture bancarie per parte dei 300 milioni che servirebbero
per costruire il nuovo catino rossonero a due passi da Casa Milan,
dal momento che nel progetto non c’è ancora la parte riguardante
lo sviluppo residenziale, senza il quale la stabilità finanziaria
del cantiere non sarebbe del tutto assicurata. C’è poi un altro
aspetto che rischia di mettere il Milan fuori gioco: lo stadio
sconfinerebbe per il 20% su areee del Comune di Milano e per un
altro 30-35% su un terreno privato, dove oggi c’è la sede della
Citroen (ci lavorano 500 persone) che recentemente ha rinnovato il
contratto di locazione per altri 18 anni. Questo potrebbe
rivelarsi un problema non indifferente, perché la Fondazione Fiera
richiede che ci sia totale disponibilità delle aree su cui il
progetto andrebbe a ricadere, pur se esterne al terreno della
Fiera. Insomma, secondo Milano Finanza, al momento sarebbe
scattato in testa il gruppo Prelios, il cui progetto del Magnete
(una polo con diverse funzioni che costerebbe tra i 120 e i 140
milioni, in collaborazione con Officinae Verdi) è già stato
presentato per intero. E poi c’è da tenere in considerazione anche
il terzo concorrente, il gruppo Vitali Spa, che con il gruppo
francese Stam Europe vorrebbe costruire al Portello una sorta di
imitazione del Parc Guell di Barcellona, incentrato su natura,
cultura e sport. Al Milan rimane la carta della durata del
contratto: la Fondazione Fiera preferirebbe dare in concessione il
terreno per il tempo più lungo possibile, e affidando al
concessionario tutta la gestione, di cui il Milan si farebbe
carico interamente. Ma i tempi saranno fondamentali.