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Le Facoltà conoscitive
     secondo Kant
Le Facoltà conoscitive
                secondo Kant

                       passiva
INTUIZIONE
                     riceve le                   intuizioni
 (sensibile)   informazioni sensoriali



                        attivo
INTELLETTO                                        concetti
                rielabora i dati delle       (conoscenza effettiva)
                 intuizioni sensibili



               tende a spingere i concetti
 RAGIONE          verso (l’impossibile)              idee
                conoscenza dell’Assoluto         (metafisiche)
Le Facoltà conoscitive
                secondo Kant

                       passiva
INTUIZIONE
                     riceve le                   intuizioni
 (sensibile)   informazioni sensoriali



                        attivo
INTELLETTO                                        concetti
                rielabora i dati delle       (conoscenza effettiva)
                 intuizioni sensibili



               tende a spingere i concetti
 RAGIONE          verso (l’impossibile)              idee
                conoscenza dell’Assoluto         (metafisiche)
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                                       passiva
     INTUIZIONE
                                     riceve le                   intuizioni
         (sensibile)           informazioni sensoriali



                                        attivo
     INTELLETTO                                                   concetti
                                rielabora i dati delle       (conoscenza effettiva)
                                 intuizioni sensibili



                               tende a spingere i concetti
        RAGIONE                   verso (l’impossibile)              idee
                                conoscenza dell’Assoluto         (metafisiche)




“Senza i concetti le intuizioni sono cieche; senza le intuizioni i concetti sono vuoti.”
CRITICA DELLA RAGIONE PURA

                   ( 1781 )
CRITICA DELLA RAGIONE PURA

                                  ( 1781 )

                  ESTETICA
               TRASCENDENTALE


  2 sezioni
                                   ANALITICA
fondamentali                    TRASCENDENTALE

                   LOGICA
               TRASCENDENTALE
                                  DIALETTICA
                                TRASCENDENTALE
CRITICA DELLA RAGIONE PURA

                                  ( 1781 )

                  ESTETICA
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                   LOGICA
               TRASCENDENTALE
                                  DIALETTICA
                                TRASCENDENTALE
CRITICA DELLA RAGIONE PURA

                                  ( 1781 )

                  ESTETICA
               TRASCENDENTALE


  2 sezioni
                                   ANALITICA
fondamentali                    TRASCENDENTALE

                   LOGICA
               TRASCENDENTALE
                                  DIALETTICA
                                TRASCENDENTALE
CRITICA DELLA RAGIONE PURA

                   forme a priori                SPAZIO
 ESTETICA          dell’intuizione                  e
TRASCENDENTALE        sensibile                  TEMPO




ANALITICA          forme a priori
                                             12 CATEGORIE
TRASCENDENTALE     dell’intelletto
    (LOGICA)                                   “Io-penso”




DIALETTICA                 IDEE DELLA RAGIONE
TRASCENDENTALE             (errori della metafisica)
 (PSEUDO-LOGICA)
ESTETICA TRASCENDENTALE



studio delle forme a priori della
   INTUIZIONE SENSIBILE



      SPAZIO e TEMPO
Tramite l’INTUIZIONE (sensibile) la
mente umana riceve le informazioni
che provengono dagli organi di senso.
Tramite l’INTUIZIONE (sensibile) la
mente umana riceve le informazioni
che provengono dagli organi di senso.



Tramite l’INTELLETTO la mente
umana analizza le informazioni -
confronta, distingue, classifica - e le
rielabora, trasformandole in
conoscenze concettuali.
L’INTUIZIONE, pur avvalendosi di
forme a priori che sono proprie della
mente umana, è PASSIVA riguardo al
contenuto (le informazioni che riceve
dalle sensazioni).
L’INTUIZIONE, pur avvalendosi di
forme a priori che sono proprie della
mente umana, è PASSIVA riguardo al
contenuto (le informazioni che riceve
dalle sensazioni).

L’ I N T E L L E TTO ri e l a b o ra l e
informazioni altrimenti sparse e
frammentarie (le singole sensazioni) e
l e u n i fi c a i n m o d o o rd i n a t o .
L’intelletto è dunque ATTIVO, perché
trasforma il materiale informativo
dell’intuizione in CONCETTI.
INTUIZIONE                    INTELLETTO


        riceve le              rielabora il materiale
       sensazioni                  dell’intuizione
      (è “passiva”)                 (è “attivo”)



  materiale informativo        unifica il molteplice,
“molteplice”, ma privo di         ordinandolo in
ordine (tanti dati singoli e       CONCETTI
      frammentari)
Le intuizioni   I concetti
    sono:          sono:


   singole      universali
frammentarie     ordinati
  molteplici    unificanti
“I pensieri senza contenuto [il contenuto
       dell’intuizione sensibile] sono vuoti;
le intuizioni senza i concetti sono cieche”.

            Che cosa significa?
“I pensieri senza contenuto [il contenuto
         dell’intuizione sensibile] sono vuoti;
  le intuizioni senza i concetti sono cieche”.

                 Che cosa significa?


I concetti dell’intelletto hanno valore solo se applicati
  al contenuto dell’esperienza (l’intuizione sensibile).
     Se usati come verità assolute si trasformano in
     IDEE METAFISICHE DELLA RAGIONE PURA.

 “Senza intuizione tutta la nostra conoscenza manca
     di oggetti e rimane completamente vuota”.
CRITICA DELLA RAGIONE PURA

                   forme a priori                SPAZIO
 ESTETICA          dell’intuizione                  e
TRASCENDENTALE        sensibile                  TEMPO




ANALITICA          forme a priori
                                             12 CATEGORIE
TRASCENDENTALE     dell’intelletto
    (LOGICA)                                   “Io-penso”




DIALETTICA                 IDEE DELLA RAGIONE
TRASCENDENTALE             (errori della metafisica)
 (PSEUDO-LOGICA)
LOGICA TRASCENDENTALE


     studio delle forme a priori del
           pensiero razionale



   ANALITICA            DIALETTICA
TRASCENDENTALE        TRASCENDENTALE
    che esamina le          che esamina le

    CATEGORIE                 IDEE
 dell’INTELLETTO      della RAGIONE PURA
   (12 categorie)            (3 Idee)
ANALITICA TRASCENDENTALE



  studio delle forme a priori
      dell’ INTELLETTO




       12 CATEGORIE
ANALITICA TRASCENDENTALE

Come l’Estetica Trascendentale non studia
le funzioni dell’intuizione in generale, ma
solo le FORME A PRIORI (spazio e tempo),
così l’Analitica Trascendentale non studia la
formazione dei concetti in generale, ma
solo i concetti totalmente a priori.
ANALITICA TRASCENDENTALE

Come l’Estetica Trascendentale non studia
le funzioni dell’intuizione in generale, ma
solo le FORME A PRIORI (spazio e tempo),
così l’Analitica Trascendentale non studia la
formazione dei concetti in generale, ma
solo i concetti totalmente a priori.

Kant li denomina “CONCETTI PURI”,
perché indipendenti dall’esperienza.
Questi concetti puri sono le dodici
CATEGORIE, cioè le FORME A PRIORI
DELL’INTELLETTO.
Perché “categorie”?
Perché “categorie”?
“CATEGORIE” è il termine che Aristotele -
il padre della scienza della Logica - aveva
usato per definire i “generi sommi”, cioè i
concetti più generali, entro i quali si
inquadrano tutti gli altri concetti e ogni
ragionamento della mente umana.
Perché “categorie”?
“CATEGORIE” è il termine che Aristotele -
il padre della scienza della Logica - aveva
usato per definire i “generi sommi”, cioè i
concetti più generali, entro i quali si
inquadrano tutti gli altri concetti e ogni
ragionamento della mente umana.

Anche per Kant le categorie - in quanto
concetti “trascendentali”, universali e
necessari - costituiscono la condizione a
priori di ogni ragionamento.
Qual è la differenza
tra Kant e Aristotele?
Qual è la differenza
      tra Kant e Aristotele?

Ci sono molte differenze di dettaglio, a
partire dal fatto che le 12 categorie
individuate da Kant sono in ampia misura
diverse dalle 10 categorie elencate da
Aristotele.
Qual è la differenza
       tra Kant e Aristotele?

Ci sono molte differenze di dettaglio, a
partire dal fatto che le 12 categorie
individuate da Kant sono in ampia misura
diverse dalle 10 categorie elencate da
Aristotele.

Ma lasciamo da parte i dettagli e
concentriamoci sulla differenza essenziale...
Per Aristotele le Categorie non sono
soltanto forme del pensiero, ma anche
strutture della realtà (in senso ontologico).
Le categorie aristoteliche sono i “generi
sommi” sia del pensiero che della realtà.
La logica della mente umana rispecchia il
“logos” ontologico, l’ordine razionale del
cosmo.
Per Aristotele le Categorie non sono
soltanto forme del pensiero, ma anche
strutture della realtà (in senso ontologico).
Le categorie aristoteliche sono i “generi
sommi” sia del pensiero che della realtà.
La logica della mente umana rispecchia il
“logos” ontologico, l’ordine razionale del
cosmo.

         Le Categorie di cui parla Kant sono invece
         esclusivamente forme a priori dell’intelletto
         umano, strutture della mente umana, non
         della realtà.
         Le categorie kantiane sono trascendentali,
         appartengono dunque al nostro modo di
         conoscere la realtà, non alla realtà in sé.
LA CONCEZIONE DELLE CATEGORIE
          in Aristotele e in Kant


   Aristotele                           Kant

     le categorie sono             le categorie sono
      “generi sommi”                “concetti puri”,
della realtà e del pensiero   forme a priori dell’intelletto


     hanno valore                    hanno valore
LOGICO-GNOSELOGICO            LOGICO-TRASCENDENTALE
ed anche ONTOLOGICO              ma non ONTOLOGICO
LE CATEGORIE KANTIANE SONO CONCETTI A
PRIORI, MA SI DIFFERENZIANO NETTAMENTE
ANCHE DALLE “IDEE INNATE” DI CARTESIO.
LE CATEGORIE KANTIANE SONO CONCETTI A
PRIORI, MA SI DIFFERENZIANO NETTAMENTE
ANCHE DALLE “IDEE INNATE” DI CARTESIO.



  Infatti Kant sostiene che le Categorie non sono
  delle conoscenze già compiute e a sé stanti, ma
      FUNZIONI DI UNIFICAZIONE
        del materiale molteplice fornito
              dall’intuizione sensibile
Che significa “funzioni di unificazione”?
Che significa “funzioni di unificazione”?

Significa che le categorie non hanno un contenuto
     conoscitivo proprio (come le idee innate
  cartesiane), ma devono essere applicate ad un
 contenuto che è fornito dall’intuizione sensibile.
Che significa “funzioni di unificazione”?

Significa che le categorie non hanno un contenuto
     conoscitivo proprio (come le idee innate
  cartesiane), ma devono essere applicate ad un
 contenuto che è fornito dall’intuizione sensibile.


Le categorie hanno la funzione di “unificare”, cioè
 di distinguere, ordinare, classificare le intuizioni.
 Senza questi schemi o regole di ordinamento, le
       intuizioni rimarrebbero “cieche”, cioè
              frammentarie e caotiche.
Per definire le categorie,
      Kant usa anche il termine di regole:
  “regole di unificazione” o “regole di sintesi”.


A differenza delle regole che scegliamo per libera
decisione o per convenzione - per esempio regole
  di una competizione sportiva o di un gioco di
  carte - le regole trascendentali dell’intelletto
 sono universali e necessarie, e non potremo mai
              sostituirle o modificarle.
   Al di fuori delle 12 categorie non possiamo
  conoscere e neanche semplicemente pensare.
Per l’elenco delle 12 categorie
>>> vedi libro di testo p. 501


Nel dibattito filosofico successivo a Kant, la
categoria più importante si è rivelata quella di
causa.
Il principio di causa è infatti uno dei principi
fondamentali della scienza moderna, a partire da
Galilei e Newton.
Devi confrontare la concezione kantiana del
principio di causa-effetto con l’analisi critica che
Hume ne aveva fatto a metà del Settecento.
Oltre allo forme dello spazio e del
tempo e alle 12 categorie, Kant
indica un altro fondamentale
presupposto trascendentale:
il soggetto stesso della
conoscenza, l’Io pensante che
accompagna ogni attività
conoscitiva.

>>> vedi libro di testo pp. 502-503
CRITICA DELLA RAGIONE PURA

                   forme a priori                SPAZIO
 ESTETICA          dell’intuizione                  e
TRASCENDENTALE        sensibile                  TEMPO




ANALITICA          forme a priori
                                             12 CATEGORIE
TRASCENDENTALE     dell’intelletto
    (LOGICA)                                   “Io-penso”




DIALETTICA                 IDEE DELLA RAGIONE
TRASCENDENTALE             (errori della metafisica)
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Kant analitica

  • 1. Le Facoltà conoscitive secondo Kant
  • 2. Le Facoltà conoscitive secondo Kant passiva INTUIZIONE riceve le intuizioni (sensibile) informazioni sensoriali attivo INTELLETTO concetti rielabora i dati delle (conoscenza effettiva) intuizioni sensibili tende a spingere i concetti RAGIONE verso (l’impossibile) idee conoscenza dell’Assoluto (metafisiche)
  • 3. Le Facoltà conoscitive secondo Kant passiva INTUIZIONE riceve le intuizioni (sensibile) informazioni sensoriali attivo INTELLETTO concetti rielabora i dati delle (conoscenza effettiva) intuizioni sensibili tende a spingere i concetti RAGIONE verso (l’impossibile) idee conoscenza dell’Assoluto (metafisiche)
  • 4. Le Facoltà conoscitive secondo Kant passiva INTUIZIONE riceve le intuizioni (sensibile) informazioni sensoriali attivo INTELLETTO concetti rielabora i dati delle (conoscenza effettiva) intuizioni sensibili tende a spingere i concetti RAGIONE verso (l’impossibile) idee conoscenza dell’Assoluto (metafisiche) “Senza i concetti le intuizioni sono cieche; senza le intuizioni i concetti sono vuoti.”
  • 5. CRITICA DELLA RAGIONE PURA ( 1781 )
  • 6. CRITICA DELLA RAGIONE PURA ( 1781 ) ESTETICA TRASCENDENTALE 2 sezioni ANALITICA fondamentali TRASCENDENTALE LOGICA TRASCENDENTALE DIALETTICA TRASCENDENTALE
  • 7. CRITICA DELLA RAGIONE PURA ( 1781 ) ESTETICA TRASCENDENTALE 2 sezioni ANALITICA fondamentali TRASCENDENTALE LOGICA TRASCENDENTALE DIALETTICA TRASCENDENTALE
  • 8. CRITICA DELLA RAGIONE PURA ( 1781 ) ESTETICA TRASCENDENTALE 2 sezioni ANALITICA fondamentali TRASCENDENTALE LOGICA TRASCENDENTALE DIALETTICA TRASCENDENTALE
  • 9. CRITICA DELLA RAGIONE PURA forme a priori SPAZIO ESTETICA dell’intuizione e TRASCENDENTALE sensibile TEMPO ANALITICA forme a priori 12 CATEGORIE TRASCENDENTALE dell’intelletto (LOGICA) “Io-penso” DIALETTICA IDEE DELLA RAGIONE TRASCENDENTALE (errori della metafisica) (PSEUDO-LOGICA)
  • 10. ESTETICA TRASCENDENTALE studio delle forme a priori della INTUIZIONE SENSIBILE SPAZIO e TEMPO
  • 11. Tramite l’INTUIZIONE (sensibile) la mente umana riceve le informazioni che provengono dagli organi di senso.
  • 12. Tramite l’INTUIZIONE (sensibile) la mente umana riceve le informazioni che provengono dagli organi di senso. Tramite l’INTELLETTO la mente umana analizza le informazioni - confronta, distingue, classifica - e le rielabora, trasformandole in conoscenze concettuali.
  • 13. L’INTUIZIONE, pur avvalendosi di forme a priori che sono proprie della mente umana, è PASSIVA riguardo al contenuto (le informazioni che riceve dalle sensazioni).
  • 14. L’INTUIZIONE, pur avvalendosi di forme a priori che sono proprie della mente umana, è PASSIVA riguardo al contenuto (le informazioni che riceve dalle sensazioni). L’ I N T E L L E TTO ri e l a b o ra l e informazioni altrimenti sparse e frammentarie (le singole sensazioni) e l e u n i fi c a i n m o d o o rd i n a t o . L’intelletto è dunque ATTIVO, perché trasforma il materiale informativo dell’intuizione in CONCETTI.
  • 15. INTUIZIONE INTELLETTO riceve le rielabora il materiale sensazioni dell’intuizione (è “passiva”) (è “attivo”) materiale informativo unifica il molteplice, “molteplice”, ma privo di ordinandolo in ordine (tanti dati singoli e CONCETTI frammentari)
  • 16. Le intuizioni I concetti sono: sono: singole universali frammentarie ordinati molteplici unificanti
  • 17. “I pensieri senza contenuto [il contenuto dell’intuizione sensibile] sono vuoti; le intuizioni senza i concetti sono cieche”. Che cosa significa?
  • 18. “I pensieri senza contenuto [il contenuto dell’intuizione sensibile] sono vuoti; le intuizioni senza i concetti sono cieche”. Che cosa significa? I concetti dell’intelletto hanno valore solo se applicati al contenuto dell’esperienza (l’intuizione sensibile). Se usati come verità assolute si trasformano in IDEE METAFISICHE DELLA RAGIONE PURA. “Senza intuizione tutta la nostra conoscenza manca di oggetti e rimane completamente vuota”.
  • 19. CRITICA DELLA RAGIONE PURA forme a priori SPAZIO ESTETICA dell’intuizione e TRASCENDENTALE sensibile TEMPO ANALITICA forme a priori 12 CATEGORIE TRASCENDENTALE dell’intelletto (LOGICA) “Io-penso” DIALETTICA IDEE DELLA RAGIONE TRASCENDENTALE (errori della metafisica) (PSEUDO-LOGICA)
  • 20. LOGICA TRASCENDENTALE studio delle forme a priori del pensiero razionale ANALITICA DIALETTICA TRASCENDENTALE TRASCENDENTALE che esamina le che esamina le CATEGORIE IDEE dell’INTELLETTO della RAGIONE PURA (12 categorie) (3 Idee)
  • 21. ANALITICA TRASCENDENTALE studio delle forme a priori dell’ INTELLETTO 12 CATEGORIE
  • 22. ANALITICA TRASCENDENTALE Come l’Estetica Trascendentale non studia le funzioni dell’intuizione in generale, ma solo le FORME A PRIORI (spazio e tempo), così l’Analitica Trascendentale non studia la formazione dei concetti in generale, ma solo i concetti totalmente a priori.
  • 23. ANALITICA TRASCENDENTALE Come l’Estetica Trascendentale non studia le funzioni dell’intuizione in generale, ma solo le FORME A PRIORI (spazio e tempo), così l’Analitica Trascendentale non studia la formazione dei concetti in generale, ma solo i concetti totalmente a priori. Kant li denomina “CONCETTI PURI”, perché indipendenti dall’esperienza. Questi concetti puri sono le dodici CATEGORIE, cioè le FORME A PRIORI DELL’INTELLETTO.
  • 25. Perché “categorie”? “CATEGORIE” è il termine che Aristotele - il padre della scienza della Logica - aveva usato per definire i “generi sommi”, cioè i concetti più generali, entro i quali si inquadrano tutti gli altri concetti e ogni ragionamento della mente umana.
  • 26. Perché “categorie”? “CATEGORIE” è il termine che Aristotele - il padre della scienza della Logica - aveva usato per definire i “generi sommi”, cioè i concetti più generali, entro i quali si inquadrano tutti gli altri concetti e ogni ragionamento della mente umana. Anche per Kant le categorie - in quanto concetti “trascendentali”, universali e necessari - costituiscono la condizione a priori di ogni ragionamento.
  • 27. Qual è la differenza tra Kant e Aristotele?
  • 28. Qual è la differenza tra Kant e Aristotele? Ci sono molte differenze di dettaglio, a partire dal fatto che le 12 categorie individuate da Kant sono in ampia misura diverse dalle 10 categorie elencate da Aristotele.
  • 29. Qual è la differenza tra Kant e Aristotele? Ci sono molte differenze di dettaglio, a partire dal fatto che le 12 categorie individuate da Kant sono in ampia misura diverse dalle 10 categorie elencate da Aristotele. Ma lasciamo da parte i dettagli e concentriamoci sulla differenza essenziale...
  • 30. Per Aristotele le Categorie non sono soltanto forme del pensiero, ma anche strutture della realtà (in senso ontologico). Le categorie aristoteliche sono i “generi sommi” sia del pensiero che della realtà. La logica della mente umana rispecchia il “logos” ontologico, l’ordine razionale del cosmo.
  • 31. Per Aristotele le Categorie non sono soltanto forme del pensiero, ma anche strutture della realtà (in senso ontologico). Le categorie aristoteliche sono i “generi sommi” sia del pensiero che della realtà. La logica della mente umana rispecchia il “logos” ontologico, l’ordine razionale del cosmo. Le Categorie di cui parla Kant sono invece esclusivamente forme a priori dell’intelletto umano, strutture della mente umana, non della realtà. Le categorie kantiane sono trascendentali, appartengono dunque al nostro modo di conoscere la realtà, non alla realtà in sé.
  • 32. LA CONCEZIONE DELLE CATEGORIE in Aristotele e in Kant Aristotele Kant le categorie sono le categorie sono “generi sommi” “concetti puri”, della realtà e del pensiero forme a priori dell’intelletto hanno valore hanno valore LOGICO-GNOSELOGICO LOGICO-TRASCENDENTALE ed anche ONTOLOGICO ma non ONTOLOGICO
  • 33. LE CATEGORIE KANTIANE SONO CONCETTI A PRIORI, MA SI DIFFERENZIANO NETTAMENTE ANCHE DALLE “IDEE INNATE” DI CARTESIO.
  • 34. LE CATEGORIE KANTIANE SONO CONCETTI A PRIORI, MA SI DIFFERENZIANO NETTAMENTE ANCHE DALLE “IDEE INNATE” DI CARTESIO. Infatti Kant sostiene che le Categorie non sono delle conoscenze già compiute e a sé stanti, ma FUNZIONI DI UNIFICAZIONE del materiale molteplice fornito dall’intuizione sensibile
  • 35. Che significa “funzioni di unificazione”?
  • 36. Che significa “funzioni di unificazione”? Significa che le categorie non hanno un contenuto conoscitivo proprio (come le idee innate cartesiane), ma devono essere applicate ad un contenuto che è fornito dall’intuizione sensibile.
  • 37. Che significa “funzioni di unificazione”? Significa che le categorie non hanno un contenuto conoscitivo proprio (come le idee innate cartesiane), ma devono essere applicate ad un contenuto che è fornito dall’intuizione sensibile. Le categorie hanno la funzione di “unificare”, cioè di distinguere, ordinare, classificare le intuizioni. Senza questi schemi o regole di ordinamento, le intuizioni rimarrebbero “cieche”, cioè frammentarie e caotiche.
  • 38. Per definire le categorie, Kant usa anche il termine di regole: “regole di unificazione” o “regole di sintesi”. A differenza delle regole che scegliamo per libera decisione o per convenzione - per esempio regole di una competizione sportiva o di un gioco di carte - le regole trascendentali dell’intelletto sono universali e necessarie, e non potremo mai sostituirle o modificarle. Al di fuori delle 12 categorie non possiamo conoscere e neanche semplicemente pensare.
  • 39. Per l’elenco delle 12 categorie >>> vedi libro di testo p. 501 Nel dibattito filosofico successivo a Kant, la categoria più importante si è rivelata quella di causa. Il principio di causa è infatti uno dei principi fondamentali della scienza moderna, a partire da Galilei e Newton. Devi confrontare la concezione kantiana del principio di causa-effetto con l’analisi critica che Hume ne aveva fatto a metà del Settecento.
  • 40. Oltre allo forme dello spazio e del tempo e alle 12 categorie, Kant indica un altro fondamentale presupposto trascendentale: il soggetto stesso della conoscenza, l’Io pensante che accompagna ogni attività conoscitiva. >>> vedi libro di testo pp. 502-503
  • 41. CRITICA DELLA RAGIONE PURA forme a priori SPAZIO ESTETICA dell’intuizione e TRASCENDENTALE sensibile TEMPO ANALITICA forme a priori 12 CATEGORIE TRASCENDENTALE dell’intelletto (LOGICA) “Io-penso” DIALETTICA IDEE DELLA RAGIONE TRASCENDENTALE (errori della metafisica) (PSEUDO-LOGICA)

Notas do Editor

  1. \n
  2. \n
  3. \n
  4. \n
  5. \n
  6. \n
  7. \n
  8. \n
  9. \n
  10. \n
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  19. \n
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  22. \n
  23. \n
  24. \n
  25. \n
  26. \n
  27. \n
  28. \n
  29. \n
  30. \n
  31. \n
  32. \n
  33. \n
  34. \n
  35. \n
  36. \n
  37. \n
  38. \n