7. Campo di applicazione
Esposizione ad
Agenti Biologici
USO DELIBERATO
Gli agenti biologici vengono DELIBERATAMENTE
INTRODOTTI nel ciclo lavorativo per essere trattati,
manipolati, trasformati ovvero sfruttate le proprietà biologiche
dell’agente stesso oppure volutamente isolati, coltivati o
trattati per accertarne la presenza, il tipo e/o la quantità nei
campioni in esame.
ESPOSIZIONE POTENZIALE
Attività in cui si può evidenziare la presenza di Ag. Biologici,
anche in concentrazioni elevate, ma come fatto episodico e
non volontario; manca cioè il deliberato intento di farne
oggetto dell’attività lavorativa.
8. ALLEGATO XLIV
ATTIVITÀ LAVORATIVE CON USO
DELIBERATO DI AGENTI BIOLOGICI
• Università e Centri di ricerca
• Sanità, Zootecnia e Veterinaria
• Farmaceutica
• Alimentare: produzione per
biotrasformazione (vino, birra, formaggi,
zuccheri, ecc)
• Chimica : produzione per biotrasformazione
di composti vari (es. detersivi, prodotti per la
concia del cuoio)
• Energia: produzione per biotrasformazione
di vettori energetici (etanolo, metanolo,
metano) usando residui agricoli e
agroalimentari o altre biomasse
• Ambiente: trattamento rifiuti - uso di
microrganismi (batteri) con funzione
degradativa aerobica e anaerobica
• Agricoltura: uso di microrganismi
azotofissatori, uso di antiparassitari
microbici: batteri, funghi, virus
• Industria delle biotecnologie: produzione di
microrganismi selezionati
• Industria bellica: produzione armi biologiche
• Industria alimentare
• Agricoltura
• Zootecnia
• Macellazione carni
• Piscicoltura
• Servizi veterinari
• Industria di trasformazione di derivati animali
(cuoio, pelle, lana ecc.)
• Servizi sanitari (ospedali, ambulatori, studi
dentistici, servizi di assistenza)
• Servizi mortuari e cimiteriali
• Servizi di raccolta, trattamento, smaltimento
dei rifiuti
• Impianti industriali di sterilizzazione,
disinfezione e lavaggio di materiali
potenzialmente infetti
• Impianti depurazione acque di scarico
• Manutenzione impianti fognari
ATTIVITÀ LAVORATIVE CON ESPOSIZIONE
POTENZIALE AD AGENTI BIOLOGICI
9. risente di limiti conoscitivi:
• varietà e ubiquitarietà delle specie batteriche e virali
aerodisperse
• molteplicità e varietà della risposta adattativa o
immunitaria dell’organismo umano ospite
• mancanza di sicure relazioni dose-risposta (in
termini di entità di contagio-infettività) per i
microorganismi di maggior interesse infettivologico
Valutazione del rischio biologico
10. Valutazione del rischio biologico
non risulta possibile pertanto:
1)definire dosi che abbiano funzione di soglia per
discriminare tra condizioni di presenza o assenza
di rischio
2)conoscere, ad una certa entità di esposizione,
qual è la frequenza di danno nel gruppo di
soggetti esposti
11. Valutazione del rischio biologico
• Descrizione del ciclo lavorativo: in cui si evidenziano fasi e aree di lavoro
a rischio biologico e le “sorgenti” del rischio
• Identificazione degli agenti biologici pericolosi
• Individuare effetti patologici, allergici e tossici
• Numero e nominativi dei lavoratori esposti
• Metodologie e procedure di lavoro
• Misure di prevenzione e protezione (art. 272)
• Misure igieniche (art. 273)
• Misure specifiche (per laboratori e stabulari art. 275 e allegato XLVII) e
programma delle misure di emergenza
• Formazione e informazione
• Sorveglianza sanitaria
• Programma di miglioramento
12. Misure tecniche, organizzative, procedurali
• Evita l’utilizzazione di agenti biologici nocivi se l’attività lo consente
• limita al minimo i lavoratori esposti al rischio
• progetta adeguatamente i processi lavorativi
• adotta misure di protezione individuali o collettive (da privilegiare rispetto a quelle
individuali)
• adotta misure igieniche per prevenire e ridurre al minimo la propagazione accidentale
di un agente biologico fuori dal luogo di lavoro
• usa il segnale di rischio biologico e altri segnali di avvertimento (presenza di
cartellonistica in cui sono riportate le procedure da seguire in caso di infortunio e/o
emergenza)
• elabora idonee procedure per prelevare, manipolare e trattare campioni di origine
umana od animale
• definisce procedure di emergenza per affrontare gli incidenti
• predispone i mezzi necessari per la raccolta, l’immagazzinamento e lo smaltimento dei
rifiuti in condizioni di sicurezza, mediante l’impiego di contenitori adeguati
• Concorda procedure per la manipolazione e il trasporto di agenti biologici in sicurezza
13. • i lavoratori dispongano dei servizi sanitari adeguati provvisti
di docce con acqua calda e fredda, nonché, se del caso, di
lavaggi oculari e antisettici per la pelle;
• i lavoratori abbiano in dotazione indumenti protettivi od altri
indumenti idonei, da riporre in posti separati dagli abiti civili;
• I D.P.I. siano controllati, disinfettati e puliti dopo ogni
utilizzazione, provvedendo altresì a far riparare o sostituire
quelli difettosi prima dell'utilizzazione successiva;
• gli indumenti di lavoro e protettivi che possono essere
contaminati da agenti biologici vengano tolti quando il
lavoratore lascia la zona di lavoro, conservati separatamente
dagli altri indumenti, disinfettati, puliti e, se necessario,
distrutti;
• è vietato assumere cibi e bevande, fumare, conservare cibi
destinati al consumo umano, usare pipette a bocca e
applicare cosmetici.
14. Nei luoghi di lavoro devono essere esposti
il simbolo del rischio biologico (se questo è
presente) e le procedure da attuare in caso
di infortunio o incidente.
Il Datore di Lavoro deve fornire ai lavoratori (prima che siano adibiti alle
attività a rischio) la formazione, le informazioni e istruzioni necessarie.
IN PARTICOLARE
I rischi per la salute
dovuti agli agenti
biologici presenti sul
luogo di lavoro
La funzione degli
indumenti da lavoro e dei
D.P.I. e il loro corretto
impiego
Le precauzioni da
prendere per evitare
l’esposizione
Le misure igieniche da
osservare
Il modo di prevenire gli infortuni e le
misure per ridurne le conseguenze