3. FUNZIONI DELL’APPARATO DIGERENTE
L’uomo deve assorbire tutte le sostanze di
sua necessità, a questo provvede l’apparato
digerente.
Esso ha il compito di demolire, con la
digestione, le sostanze complesse contenute
negli alimenti, in modo che possano essere
assorbite facilmente dall’organismo.
Le sostanze che servono all’organismo sono:
gli zuccheri o carboidrati, le proteine, i
grassi o lipidi.
4.
5.
6. L’apparato digerente è formato da:
- Un tubo digerente, per il passaggio del cibo,
comprendente: la bocca, la faringe, l’esofago, lo
stomaco e l’intestino.
- Una serie di ghiandole, tra cui le ghiandole
salivari, il fegato, il pancreas.
7.
8. La bocca è delimitata verso l’esterno dalle
labbra; esse sono rivestite da diversi strati
di pelle e sono composte da muscoli,
principalmente si dividono in labbro superiore
e labbro inferiore. Di lato invece sono
presenti le guance, in alto il palato; in basso
è presente la lingua un muscolo volontario
sulla cui si trovano le papille gustative
responasbili del senso del gusto. Oltre alle
ghiandole salivari, molto importanti sono
presenti anche 2 arcate dentali formate dai
denti,inserite nella mascella superiore e in
quella inferiore ( o mandibola).
9. La dentatura definitiva di un adulto è
formata da 32 denti, cioè 16 per ogni
arcata. Essi hanno forme diverse per
svolgere funzioni differenti:
- 4 incisivi che servono per tagliare
- 2 canini che servono per strappare
- 4 premolari e
- 6 molari che hanno la superficie più
larga e servono per schiacciare e
triturare.
10. In ogni dente possiamo
distinguere:
- la corona, la parte
sporgente dalla
gengiva, costituita da un
tessuto molto duro, la
dentina, rivestita di
smalto, che è duro del corpo, composto per
il tessuto più
il 99% di amteriale minerale
- la radice (avvolta dal cemento), la parte
infissa nell’alveolo dentale, una piccola
cavità scavta nell’arcata dentale.
- la polpa dentaria, la parte viva contenuta all’ interno del dente, ricca di vasi
sanguigni e di terminazioni nervose, è la parte sensibile del dente, che ci fa
avvertire « il mal il denti».
11.
12. L'esofago è un tubo lungo circa
25 cm che collega la faringe allo
stomaco. Le sue pareti ricche di E
muscoli si contraggono e così S
spingono il bolo nello stomaco.
O
F
L’ esofago termina
A
con il cardias, una
valvola che lo pone G
in comunicazione O
con lo stomaco
14. LA FORMA
Lo stomaco è un organo a forma di sacco
allungato o a ‘‘ J’’, situato tra l’esofago ed il
duodeno. E’ lungo circa 25cm e riesce a
contenere fino a 1,5 – 2 litri di liquidi.
15. LE REGIONI DELLO STOMACO
Lo stomaco viene suddiviso nelle seguenti
regioni:
• Il fondo disposto superiormente ed a sinistra
della valvola tra esofago e stomaco;
• Il cardias, corrispondente alla valvola
gastroesofaga;
• Il corpo, che occupa gran parte dello stomaco
e si trova tra il fondo e l’atrio;
• l'antro, posto nella parte finale dello
stomaco,che si estende dalla piccola
curvatura sino al piloro;
• il piloro, che rappresenta il confine tra lo
stomaco ed il duodeno.
16.
17. L'intestino è
distinto in due
parti
principali, intest
ino tenue e
intestino crasso
con una
lunghezza
complessiva di 9
m.
L'intestino è l'ultima parte dell‘
apparato digerente .
Si presenta come un tubo di diametro
variabile con pareti flessibili,
ripiegato più volte su se stesso.
18. L'intestino tenue è un tubo arrotolato
lungo 6-7 metri che occupa larga parte
dell'addome inferiore. E' il segmento
più lungo dell'apparato digerente e
collega lo stomaco all'intestino crasso.
Quasi tutto il cibo ingerito viene
digerito nell'intestino tenue grazie a
sostanze chimiche chiamate enzimi. Il
cibo digerito viene poi assorbito dalla
parete dell'intestino tenue.
Internamente l'intestino tenue è
ricoperto da migliaia di piccole pieghe, i
villi.
19. L’INTESTINO TENUE E’ COSTITUITO DA TRE
PARTI:
• IL DUODENO, NEl QUALE SI RIVERSANO SIA LA BILE PRODOTTA
DAL FEGATO ,SIA IL SUCCO PANCREATICO;
• IL DIGIUNO , RICCO DI VILLI INTESTINALI;
• L’ILEO, IL TRATTO PIU’ LUNGO .
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20. L'intestino crasso, un tubo lungo
1.5 - 2 m, è la parte terminale
dell'apparato digerente. La sua
estremità superiore è collegata
all'intestino tenue e quella inferiore
sbocca all'esterno del
corpo, tramite l'ano. Qui non si
verifica alcun processo
digestivo, ma solo l’assorbimento di
sostanze residue utili, come
acqua, sali minerali, vitamine. Nel
retto, la sezione più corta, si
depositano le feci ( i prodotti di
rifiuto), prima di essere espulse con
la defecazione.
21. L’INTESTINO CRASSO E’ FORMATO DA TRE
PARTI:
• IL CIECO, CHE PRESENTA L’APPENDICE;
• IL COLON , DIVISO IN COLON ASCENDENTE, COLON
TRAVERSO E COLON DISCENDENTE;
• IL RETTO, CHE TERMINA CON L’APERTURA ANALE.
L’INTERO INTESTINO E’ AVVOLTO DA UNA PARTICOLARE
MEMBRANA PROTETTIVA, IL PERITONEO.
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22.
23. L’ importanza degli ENZIMI
Nella digestione è molto importante il lavoro
degli enzimi.
La loro funzione è quella di trasformare le
molecole complesse in molecole più semplici.
24.
25. La digestione inizia nella bocca …
Il cibo viene introdotto nella bocca dove
viene triturato dai denti e impastato con la
saliva.
La saliva contiene la ptialina, un enzima che
trasforma l’ amido cotto in maltosio
Il cibo masticato e insalivato prende il nome di
bolo alimentare; esso attraverso la faringe e
l’esofago giunge nello stomaco.
26.
27. PROTEASI: enzimi coinvolti nella digestione
proteica. Sono in grado di spezzare i legami che
uniscono i vari amminoacidi e dalla cui ripetuta
concatenazione originano le molecole
proteiche. La PEPSINA è una proteasi
28. Le proteasi sono
sintetizzate anche
dal pancreas e
dalla mucosa
intestinale per
ridurre le proteine
in frammenti
molecolari
sufficientemente
piccoli da
permetterne
l'assorbimento.
29. LA DIGESTIONE SI COMPLETA
NELL’ INTESTINO TENUE
Il chimo attraversa
il piloro e passa
nell’ intestino tenue
dove la digestione
viene completata
dalla bile, dal succo
pancreatico e dalle
ghiandole
intestinali.
30. Il fegato è una ghiandola localizzata al di sotto del
diaframma. È l'organo più voluminoso del corpo umano dopo la
cute. Gioca un ruolo fondamentale nel metabolismo e svolge
una serie di processi tra cui l'immagazzinamento del
glicogeno, la sintesi delle proteine del plasma, la rimozione di
sostanze tossiche dal sangue. Produce la bile, che è in
grado di emulsionare i grassi, cioè di disperderli in
minutissime goccioline più facilmente attaccabili dagli enzimi.
31. IL PANCREAS
Il pancreas è una ghiandola che produce il
succo pancreatico il quale contiene
numerosissimi enzimi tra cui : la tripsina
, che completa la scissione delle proteine in
amminoacidi; la maltasi che scinde il
maltosio in due molecole di glucosio; la
lipasi pancreatica che scinde i grassi in
glicerolo e acidi grassi. Il succo
pancreatico contiene anche il bicarbonato
di sodio che serve a neutralizzare l’ acidità
del chimo.
34. LE GHIANDOLE INTESTINALI
Le ghiandole intestinali si trovano nelle
pareti dell’ intestino tenue e producono
il succo enterico, anch’ esso ricco di
enzimi tra cui la lattasi, che scinde il
lattosio in glucosio e galattosio, la lipasi
ed altre proteasi che scindono le
proteine in amminoacidi.
35. A questo punto il cibo ha l’aspetto di un liquido lattiginoso
chiamato chilo.
Esso contiene amminoacidi, glicerolo, acidi
grassi,
glucosio e altri zuccheri semplici,
oltre a sali minerali
36.
37. I prodotti della digestione sono ormai
pronti per passare attraverso le pareti
dell’intestino per essere assorbiti dal
sangue.
L’assorbimento avviene attraverso milioni
di villi intestinali, piccole espansioni a
forma di dito che si trovano sulle pareti
dell’intestino tenue.
38. I VILLI INTESTINALI
Funzionano come minuscole pompe
aspiranti che risucchiano le molecole
di piccole dimensioni presenti nel
chilo
39. Il materiale non assorbito dai villi passa
nell’intestino crasso
Qui si verifica l’assorbimento di acqua, sali minerali
e vitamine
Le sostanze non assorbite costituiscono
le feci, che vengono eliminate
attraverso l’ultimo tratto dell’intestino
crasso, il retto, che termina con
l’apertura dell’ano.
41. L’ INDIGESTIONE
L’ indigestione è causata da
un pasto abbondante, o
composto da alimenti non
freschissimi.
A volte si avverte una
“pesantezza” di
stomaco, magari accompagnata
dal mal di testa; altre volte il
disturbo è più acuto e
costringe a vomitare ciò che è
appena stato ingerito.
L’atto di vomitare, in alcuni
casi, serve a eliminare dallo
stomaco proprio quelli alimenti
che avevano provocato
l’indigestione.
42.
43. La colite non è altro
che l’irritazione del
colon. L’azione di
batteri e virus
possono agire
sull’intestino
alterando il suo
funzionamento e
provocando
irritazioni e spasmi, a
volte dolorosi.
44. I sintomi della colite
sono classici: stitichezza
e diarrea. La maggior
parte delle persone può
controllare questi
sintomi semplicemente
adeguando la propria
dieta, utilizzando
qualche farmaco nelle
fasi acute e tenendo
sotto controllo lo stress.
47. La mucosa produce
una grossa quantità
di succo gastrico
che corrode la
mucosa fino a farla
sanguinare .
48. Esistono molti
farmaci efficaci che
combattono la
formazione
dell’ulcera, ma è
sempre meglio
prevenirla, seguendo
un’alimentazione più
sana ed equilibrata.
49. L’epatite è l’infiammazione del fegato.
Ci si ammala di epatite A quando si
ingeriscono cibi o bevande contaminati
con il virus che la provoca.
50. Nella maggior parte dei casi non
compare alcun sintomo; raramente
compaiono
affaticamento, febbre, nausea o
vomito, feci chiare, una colorazione
gialla degli occhi e della pelle
chiamata ittero, urina color
scuro, dolore al fianco destro che si
può diffondere alla schiena.
51. E’ prudente evitare di consumare cibi crudi
come i pesci di mare (come le cozze in
particolare), a meno che non si sappia con
certezza che provengono da acque limpide e
sicuramente non contaminate. A differenza di
altre forme di epatite (B o C ) l’ epatite A non si
trasforma mai in una malattia cronica.
Oggi esiste un vaccino sicuro; tuttavia nella
maggior parte dei casi , l’ epatite A guarisce
stando a riposo due o tre settimane.
52. La carie dei denti è provocata, quasi
sempre da residui di cibo: rimanendo a
lungo a contatto con i denti, soprattutto
se sono ricche di zuccheri, le particelle
degli alimenti si depositano sullo smalto
dei denti, rivestendolo di una placca
biancastra
Su questa si fissano i batteri
che, normalmente abitano nella nostra
bocca e che producono acidi capaci di
corrodere lo smalto.
53. Sulla placca si fissano i batteri
che, normalmente abitano nella
nostra bocca e che producono acidi
capaci di corrodere lo smalto.
Il dente diventa sensibile al caldo e
al freddo: in questi casi occorre
l’intervento del dentista per evitare
che venga intaccata la polpa.
Per prevenire la carie occorre lavarsi
i denti tutte le volte che si è
mangiato qualcosa, soprattutto se si
tratta di alimenti dolci e in ogni caso
è meglio limitare il consumo di cibi
contenenti dello zucchero.
54. La celiachia è una malattia
dell’ intestino dovuta ad
una particolare intolleranza
alimentare; l’intolleranza al
glutine, una proteina
presente in molti tipi di
cereali. Le persone affette
da celiachia non possono
mangiare il pane, la pasta e
tutti gli alimenti che
contengono farina di grano.
L’ingestione di questi
alimenti può sviluppare
disagi all’intestino e con il
passare del tempo anche
delle malattie gravi.
55. In molte mense, ristoranti
pizzerie e supermercati si
vendono cibi anche senza
glutine, prodotti a base di
farine particolari, ma buoni
quanto i prodotti con la
farina di grano.