Project Gesture & Real Sense: il potere nelle mani!!
Introduzione a MVVM e Caliburn.Micro
1. Introduzione a MVVM Massimo Bonanni massimo.bonanni@domusdotnet.org http://codetailor.blogspot.com http://twitter.com/massimobonanni
2. Agenda I Pattern, questi sconosciuti Da MVC a MVVM, un pò di storia MVVM e Presentation Framework Client Shared Bookshelf Manager Avviciniamoci a Caliburn.Micro
3. I Pattern, questi sconosciuti Un pattern è «una soluzione progettuale generale a un problema ricorrente»; Utilizzare un pattern significa : non dover «inventare la ruota» ogni volta; risolvere il problema in maniera «standard» garantendo: Comprensibilità del software; Manutenibilità del software; Ottimizzazione del software.
4. I Pattern, questi sconosciuti Esistono diversi tipi di Pattern: I pattern della «banda dei quattro»: Pattern creazionali (ed esempio il Singleton); Pattern strutturali (ad esempio l’Adapter); Pattern comportamentali ( ad esempio l’Iterator). I pattern architetturali: sono tutti quei patterns che definiscono l’organizzazione strutturale di un sistema (ad esempio MVC); I pattern di metodologia; I pattern di concorrenza.
6. Briciole di MVC Pattern architetturale pensato nel 1979 da TrygveReenskaugper Smalltalk; Scopo del pattern è quello di separare in manieranettatuttociòchefa parte della UI da ciòche è logica di dominioconsentendounamaggioremodularità e testabilità; MVC è l’acronimo di Model-View-Controller: Model : implementa la logica "business", ovvero quell'insieme di regole e comportamenti che attengono puramente al dominio del problema trattato (algoritmi di calcolo, validazione dei dati, ecc.). Il Model è agnostico rispetto alla tecnologia usata per la UI; View : si tratta, sostanzialmente della UI (presentazione dati, interazione con l’utente, etc., etc.); Controller : è la parte che svolge il ruolo di coordinamento e mediazione degli altri componenti;
7. MVC in Action Controller Notifica interazione utente Invocazione Model 1 2 Model View 4 3 La view «osserva» il Model La View si aggiorna
9. Briciole di MVP Nel pattern MVP, il ruolo del controller diventa quello di orchestratore tra View e Model; La View, rispetto a MVC, è in grado di: Gestire (in virtù di unamiglioratatecnologia) direttamente le “gesture” dell’utente; Gestire la maggior parte delleattività di presentazione (purchè la logicasiasemplice e non sia di dominio); Esistono due «flavour»: Supervising Controller: la view è in grado di interagire (tipicamente con il pattern observer) con il model; Passive View: la view è «passiva» ed è interamente il presenter ad interagire con il model.
10. MVP Passive View Presenter Notifica interazione utente Invocazione Model 2 1 3 Model View Aggiornamento della View
12. Briciole di PM e MVVM ”Presentation Model pulls the state and behavior of the view out into a model class that is part of the presentation. The Presentation Model coordinates with the domain layer and provides an interface to the view that minimizes decision making in the view. The view either stores all its state in the Presentation Model or synchonizes its state with Presentation Model frequently” Martin Fowler (http://martinfowler.com/eaaDev/PresentationModel.html)
13. Briciole di PM e MVVM MVVM altro non è che una «specializzazione» idiomatica di PM basata sulla tecnologia del presentation Framework di Microsoft; Introdotto da John Grossman durante lo sviluppo di WPF; Il ViewModel rappresenta, in maniera astratta, tutte le informazioni ed i comportamenti della corrispondente View; La View si limita a visualizzare graficamente quanto esposto dal ViewModel; Di fondamentale importanza l’esistenza del motore di DataBinding del Presentation Framework.
14. Model View ViewModel View Model Notifica interazione utente (Command) Invocazione Model 1 2 3 Model View Aggiornamento della View (PropertyChanged)