Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
La cucina italiana tra ‘800 e ‘900: cultura e scienza alla ricerca del gusto
1. La cucina italiana tra ‘800 e ‘900: cultura e scienza alla ricerca del gusto
2. FISIC A ITALIANO La cucina come patrimonio culturale 1) STORIA DEL GUSTO La seconda meta’ dell’Ottocento: il mercato la tavola industria e pubblicita’ Il ‘900: il gusto nazionale la prima guerra mondiale il primo dopoguerra il ventennio fascista gli anni dell’Impero 2) IL SOGNO E LA PAURA DI MANGIARE NELLA LETTERATURA ITALIANA STOR IA F I LOSOF IA 3) LA FILOSOFIA IN CUCINA 4) GLI ELETTRODOMESTICI G.Leopardi P.Artusi F.Marinetti G.D’Annunzio a)La cucina filosofica b) parola e cibo c)la dieta filosofica a)il frigorifero c)pericoli dell’energia elettrica b) la caffettiera
15. […] Ora io non posso mettermi in testa che quell’unica ora del giorno in cui si ha la bocca impedita nel mangiare,abbia da esser quell’ora appunto in cui piu’ che mai si debba favellare […] ma io che ho a cuore la buona digestione,non credo di essere inumano se in quell’ora voglio parlare meno che mai,e se pero’ pranzo da solo.
16. […]quel vino cosi’ chiaro e brillante,che sulle donne ha una virtu’ pronta e strana,gia’ incominciava a d eccitare variamente i cervelli e le matrici di quelle quattro etàire ineguali. Alla fine della cena,Clara Green,poiche’ il vino bianco e leggiero le si era convertito nelle vene in un sentimentalismo bacchico, comincio’ a dire insistentemente: “love me tonight,Andrew”. Cosi’,d’un balzo,Andrea Sperelli si rituffo’ nel Piacere .
17. Questi grandi mangiatori non sono a’ tempi nostri cosi’ comuni come nell’antichita’,a mio credere,per due ragioni:l’una,che la costituzione dei corpi umani si e’ affievolita;l’altra,che per certi piaceri morali,i quali sono un portato della civilta’,subentrarono ai piaceri dei sensi.
18. Contrariamente alle critiche lanciate,la rivoluzione culinaria futurista si propone lo scopo alto,nobile ed utile di modificare radicalmente l’alimentazione della nostra razza,fortificandola,dinamizzandola e spiritualizzandola con nuovissime vivande in cui l’esperienza,l’intelligenza e la fantasia sostituiscono economicamente la quantita’ la banalita’,la ripetizione ed il costo.[…] Nasce con noi futuristi la prima cucina umana,cioe’ l’arte di alimentarsi.
19. la memoria è in un certo senso il ventre della mente,e cibo dolce o amaro la gioia o la tristezza: una volta affidate alla memoria non possono più aver sapore […] E forse allora ricordare è come ruminare,far tornare su dalla memoria cose del genere come cibo dal ventre…
20. l’organismo assorbe immediatamente,in quanto potenza universale,il cibo ingoiato,ne “nega” la sua natura relativamente inorganica e lo pone come identico a se’,lo “assimila”
21. bisogna essere digiunanti e sobri, non ci si deve sollazzare alla tavola del convito storico mondiale,ne’ ubriacarsi delle cose sbalorditive.Ma quest’astinenza e’,a sua volta,il godimento piu’ divino ed una rinfrescata dell’eternita’ che tonifica il cuore
22. quando un uomo tiene la bocca piena di cibo che gli impedisce di mangiare cosi’ che alla fine deve morire fame,forse che si riuscira’ a farlo mangiare riempiendogli ancora la bocca o non piuttosto togliendogli qualche po’ di cibo? E cosi’ anche quando un uomo sa molto,quando il suo sapere non ha o e’ come se non avesse per lui nessuna importanza,forse che una comunicazione ragionevole consiste nel procurargli molto da conoscere,anche se egli lo predica ad alta voce,o invece non consiste nel sottrargli qualche cosa?
23. l’imbottigliamento del ricordo deve conservare il profumo del vissuto […] non ha importanza conoscere il luogo,la data o i particolari precisi di un evento:mi basta conservare il sentimento delle cose.
24. P’ P’’(<P’) T< T c T<T f <T c P’ T c 1) 2) P’’ T f 3) P’ T c
25. Bilancio energetico W ’’ = P” V W ’ = P ’ V W= W ’ - W ’’ P’>P W’ > W’’