L'innovazione: il Web collaborativo Concetti, esempi, buone pratiche di uso di strumenti che facilitano la co-produzione di conoscenza. Andrea Mameli Facoltà di Scienze MM FF NN - Università di Cagliari Anno Accademico 2008-2008.
La comunicazione interna al mondo accademico
1. Facoltà di Scienze MM FF NN UniCa
La comunicazione interna al mondo accademico
L'innovazione:
il Web collaborativo
Concetti, esempi, buone pratiche di uso di strumenti
che facilitano la coproduzione di conoscenza.
Andrea Mameli
Anno Accademico 20082009
2. Oggi
• Di cosa parleremo?
• Con quali obiettivi?
• Con quali riscontri?
4. 4 buoni motivi per parlare di
comunicazione della scienza.
Comunicare la scienza per:
1. raggiungere esperti di altre discipline;
2. esercitare un diritto e un dovere;
3. trovare o mantenere finanziatori;
4. sostenere l’attività didattica.
5. 5 o paradosso della profondità
• All’aumentare del livello di
specializzazione diminuisce il livello di
comprensione da parte degli altri.
• Anche il concetto di pari è in crisi: non
basta essere laureati nella stessa
disciplina per capire i contenuti più
specialistici.
6. 1. Con esperti di altre discipline
• Invenzioni come TAC, PET, oppure la nascita di
discipline come la bioinformatica e le nanotecnologie,
come sarebbero (state) possibili senza una
comunicazione tra esperti di diverse discipline?
• Come fa un fisico a fornire strumenti per un biologo
se l’uno informa l’altro con il proprio linguaggio
specialistico?
7. 2. Esercizio democratico
• Diritto di far conoscere per aiutare a
valutare e a scegliere, per tentare un
avvicinamento scienzasocietà, per
contrastare la deriva irrazionale, per
contribuire a ridurre lo science divide.
• Dovere di rendere conto di come vengono
spesi i soldi dei contribuenti.
8. 3. Opportunità
• Fortunato chi non deve cercare o confermare
finanziamenti.
• Il consenso intorno alle nostre ricerche non è
automatico!
• La fiducia, l’interesse, la consapevolezza dell’importanza
del nostro lavoro si devono conquistare e mantenere!
9. 4. Utilità
Alcune tecniche tipiche della
comunicazione della scienza possono
rivelarsi molto utili nella didattica: per
aiutare a mantenere viva l’attenzione degli
studenti e nell’organizzazione e nella
strutturazione dei percorsi cognitivi.
10. Perché comunicare la scienza
1. Lo scambio aiuta la scienza: idee e lavori
interdisciplinari nascono da conoscenza
reciproca la quale va aiutata.
2. La dimensione comunicativa: requisito
fondante del processo con cui si formano le
conoscenze scientifiche.
3. Impact factor. Lavori scientifici presentati dalla
stampa hanno avuto maggiori citazioni.
4. Le tecniche di comunicazione pubblica della
scienza si dimostrano utili nell’insegnamento.
13. Public Understanding of Science
Il Rapporto Bodmer e il Public Understanding of
Science invitava gli scienziati (GB) a studiare i
meccanismi di funzionamento dei mass media
per comunicare meglio al pubblico. W. Bodmer,
The Public Understanding of Science, Report Council of
Royal Society, London, 1985.
Ma nel 2000 fu dichiarato fallito dalla Camera
dei Lord.
14. Crisi del P.U.S.
I risultati di 15 anni di esperienza in GB
hanno dimostrato che:
1. Non è possibile tradurre la scienza per
tutti a causa della vastità degli argomenti
2. Il costo dell’operazione sarebbe enorme
3. Al crescere della specializzazione cresce
la parziale o totale ignoranza: paradosso
della profondità…
15. Paradosso della profondità
• All’aumentare del livello di
specializzazione diminuisce il livello di
comprensione da parte degli altri.
• Anche il concetto di pari è in crisi: non
basta essere laureati nella stessa
disciplina per capire i contenuti più
specialistici.
16. Adesso
• Adesso si parla di comunicazione
partecipativa, discussione, dibattito,
coinvolgimento.
• Vedremo la connessione di questa
evoluzione della comunicazione della
scienza con le tecnologie del web 2.0
• Finché la comunicazione della scienza
non entra nel piano di studi ci dobbiamo
arrangiare!
17. Nel piano di studi?
• Il politico statunitense Vernon Helers, in un
documento ufficiale rivolto ai colleghi del Congresso,
ha suggerito che il percorso di studi delle facoltà
scientifiche dovrebbe prevedere almeno un corso di
giornalismo o di comunicazione della scienza.
• V. Ehlers, Unlocking Our Future; Toward a New
National Science Policy, House Commitee on
Science, Report to the Congress of the United States
of America, Washington, 1998.
18. Allora?
Allora si è visto che possono bastare alcuni
semplici accorgimenti per comunicare bene:
chiarezza (cosa voglio comunicare?),
semplicità (termini, immagini, termini
adeguati al pubblico di riferimento).
Il contenuto deve essere reso attraente e non
illeggibile al di fuori della stretta cerchia di
esperti in materia.
19. Come?
1. Abbiamo di fronte un pubblico che
dobbiamo saper mantenere attento
2. Ci dobbiamo sforzare di usare lo stile
narrativo della storia
3. Possiamo sforzarci di strutturare i
contenuti che circoleranno all’esterno
secondo lo schema tipico della
comunicazione giornalistica W5