Dalla rete dei ragni all'inconsapevolezza dei pesci: i social media sono umani, molto umani ed è all'uomo che dobbiamo prestare attenzione quando li usiamo per comunicare.
4. "VEDEVA IL MONDO SECONDO UNA
PROSPETTIVA ORIZZONTALE, NON
PIÙ VERTICALE COME LE PAREVA DI
RICORDARE QUELLA DELL'UOMO"
EUGENIO MONTALE, CLIZIA A FOGGIA
12. IP
WEB
COMPUTER
TESTI
L’Internet Protocol mette in rete i
Il web prima e i blog poi permettono ai
computer del mondo: ognuno per sé,
testi di parlare tra di loro: l’ipertesto
tutti collegati
esplicita i legami del sapere e del pensare
C’è una forte omogeneità di
conoscenze, pratiche e linguaggi
necessaria per “usare” Internet.
(1969/1990)
Le community aumentano, ma resta
forte la sensazione di far parte di
un’unica controcultura.
(1991/2004)
SOCIAL
PERSONE
Internet è sempre stata una
rete di persone: prima erano
dietro le quinte, adesso sono
sul palcoscenico
Ogni persona vive, costruisce e
frequenta il suo Internet, diverso da
quello degli altri.
(dal 2004 a oggi)
13. AND THEN THERE IS “SOCIAL,” A SILICON
VALLEY SHORTHAND TERM FOR “SHARING
DIGITAL INFORMATION” THAT BEARS LITTLE
RESEMBLANCE TO THE WORD “SOCIAL” AS
WE’VE TRADITIONALLY USED IT.
WHITNEY ERIN BOESEL & NATHAN JURGENSON
14. Without social there simply is no Social.
Said differently, all Social is social, but
not all social is Social.
WHITNEY ERIN BOESEL & NATHAN JURGENSON
19. il sottoscritto essendosi
sono confident per la delivery
condividilo sui social
IL LINGUAGGIO
TECH
PEOPLE
Un tempo dominava il linguaggio
della burocrazia, poi quello delle
aziende, adesso quello della
tecnologia.
Non esiste un linguaggio di
Internet, esistono i linguaggi delle
persone che la vivono.
Le parole sono la tecnologia più
potente che abbiamo per individuare
e attivare community, per coinvolgere
e invitare alla partecipazione, per
interessare, avvicinare o - se
sbagliamo - respingere.
Le parole identificano un'azienda
quasi più del suo logo: trovare le
nostre è il primo obiettivo.
20. IL KNOW HOW
TECH
PEOPLE
Il know how tecnologico cambia in
continuazione e ti costringe a
continui aggiornamenti.
Il know how sociale cambia
raramente e ti richiede soprattutto
attenzione ed empatia.
Le dinamiche umane di gestione
delle (online) community sono
sempre le stesse: le funzionalità
aumentano, i comportamenti
restano gli stessi.
In una logica tecnodeterminista
ogni cambiamento tecnologico
impone di ripartire da zero e ci
condanna all’obsolescenza.
21. I LUOGHI
TECH
PEOPLE
Dal punto di vista della tecnologia
Internet vive dentro i computer,
che siano desktop, mobili o
nascosti negli oggetti.
Internet è ovunque, non in un
mondo parallelo chiamato
“online”.
Un tempo Internet era un luogo e
una cultura a sé, oggi non più.
Internet oggi ha un impatto anche
sulla vita di chi non lo usa.
Non esiste un altro mondo
“online”: la vita è una, le persone
sono le stesse, le aziende e i
prodotti pure.
22. I BISOGNI
TECH
PEOPLE
Per i tecnodeterministi i social
media creano nuovi bisogni e
nuovi comportamenti.
Internet e i social media sono
come il Luminol: non creano il
sangue, ma lo rendono visibile.
Progettare esperienze sociali
partendo dalla tecnologia e non
dall’umanità produce esperienze
condannate a essere ignorate o
irrilevanti.
I media digitali sono la prima
grande occasione per gli uomini di
vedere come si comportano gli
altri: da qui possiamo ripartire per
migliorare.
23. GLI STRUMENTI
TECH
PEOPLE
browser, forum, newsgroup,
mailing list, ftp, wap, m-site, blog.
vlog, social network,
microblogging, mmorpg, podcast
(facebook secondlife ask.fm?)
parole
racconti
narrazioni
giochi
scambi
emozioni
soluzioni
etc etc
33. WORLD WIDE WE
Affrontare l’era dei social media partendo dalle persone e non dalle tecnologie ci
permette di:
• creare un ponte tra aziende e clienti
• individuare e proporre prodotti e servizi realmente desiderati
• lasciare il palcoscenico agli utilizzatori dei prodotti per dare vita a una narrazione
multiautore e multitrama
• aiutare i nostri clienti - le aziende - a comunicare in modo da indirizzare
l’evoluzione e non subirla