1. I Gettoni. Una collana di
narrativa sperimentale
Francesca Magnanti
2. Elio Vittorini
(Siracusa 1908, Milano 1966)
• 1933: Collaborazione come traduttore per Mondadori
• 1938: Inizia la collaborazione con Bompiani
- Americana (1941) raccolta antologica
- Pantheon e Corona
• 1943/1945: Einaudi
- Politecnico (1945-1947)
- I Gettoni (1951-1958)
- Menabò (1958-1967)
• 1949: Collaborazioni con Mondadori
3. L’intellettuale editore e l’editore iperlettore
L’editoria del Novecento è caratterizzata dalla figura dell’intellettuale editore
che riesce a trasmettere alla natura della propria casa editrice un imprinting
ed una personalizzazione che è data dalle esperienze formative e dal
proprio background culturale. Tutto ciò si riconosce in una precisa politica
editoriale, di immagine, in un costante e mirato accrescimento del catalogo,
nell’amore per il buon libro e nella creazione di un pubblico fedele. Alcuni
esempi di intellettuali editori possono essere: Vittorini, Calvino, Pavese per
Einaudi, Sereni per Mondadori, Bassani per Feltrinelli, Rusca per Rizzoli.
Con il termine “editore iperlettore” (coniato da Alberto Cadioli) si vuol
definire una figura che in prima istanza è un lettore e che concorre a
definire l’orizzonte dentro il quale si colloca, in un tempo culturalmente e
storicamente determinato, la lettura e l’interpretazione di un testo. L’editore
si fa garante del lettore a cui si rivolge, trasmettendogli la propria idea di
letteratura e, nel momento in cui rende pubblico il testo di un autore, rende
noto anche il suo orizzonte interpretativo. Tale riflessione di tipo
ermeneutico si esplicita tramite il tipo di edizione, che non è mai neutrale, e
i paratesti. Si passa quindi da un’intentio autoris a un’intentio editionis,
perché nel libro è presente un’interpretazione testuale che l’editore
inserisce accanto a quella dell’autore.
4. I Gettoni. Preistoria
Febbraio 1948
Vittorini progetta la Serie Azzurra
(libri monotematici scritti a più a mani)
Marzo 1949
Vittorini progetta un’antologia di scritti
“Opuscoli” o “corpuscoli”
(racconti, saggi o poesie)
tra le 16 e le 64 pagg
2 dicembre 1949
Natalia Ginzburg dà ufficialmente
l’avvio alla fase progettuale dei Gettoni
con una lettera a Vittorini
5. I Gettoni
<<Propongo per titolo “I Gettoni” per i molti sensi che la
parola può avere di gettone per il telefono (e cioè di
chiave per comunicare), di gettone per il gioco (e cioè
con valore che varia da un minimo ad un massimo) e di
gettone come pollone, germoglio ecc. – Poi suscita
immagine metalliche e cittadine.>>
Lettera di Vittorini a Italo Calvino del 25 febbraio 1951
6. I Gettoni (1951-1958)
• Collana di narrativa sperimentale, nata in opposizione ai Coralli
• Romanzi brevi, scrittori giovani (tutti sui 30 anni), quasi tutti
emergenti
• Apertura totale a tutte le tendenze culturali, purché innovative e
sperimentali
• Tematiche contemporanee che vanno dalle memorie di guerra e
prigionia (Lunardi, Carocci, Rigoni Stern, Fenoglio), alla pura
fantasia (Calvino e Romano), agli esperimenti dialettali (Testori,
Davì e Leonetti), al romanzo più tradizionale (Cassola, Arpino,
Brignetti)
• Collana fondata su una narratività di tipo antiaccademico e
antitradizionale lontana da qualsiasi scuola teorica e vicina
solo alle esperienze della quotidianità.
7. • Negli otto anni di vita della collana vengono pubblicati 58 titoli
tra i quali 8 sono di autori stranieri.
• La veste grafica dei libri è sobria ed elegante. I volumi sono
stampati in sedicesimi con copertine monocromatiche di colore
variabile (policromatiche per gli autori stranieri)
• La collana, seppur sperimentale
ebbe buona accoglienza da parte
della critica e del pubblico
• La vendita complessiva di tutti i volumi si aggira intorno alle
180’000 copie, per una media di 3’100 copie vendute a titolo, sia
pur con oscillazioni tra libri che ebbero grande successo, come
il Sergente nella neve di Rigoni Stern o Il mare non bagna
Napoli di Anna Maria Ortese, e libri che ne ebbero molto meno
8. Due peculiarità dei Gettoni
Le due caratteristiche che resero
celebre la collana furono i risvolti (un
genere critico letterario frutto della
vivace genialità vittoriniana) e l’editing
che lo stesso attuava sui libri da lui
pubblicati.
9. I risvolti
I risvolti sono la caratteristica portante e
innovativa della collana. Nell’aletta destra del
libro Vittorini aprì un momento di dialogo critico
con il lettore attraverso la presentazione, tramite
poche righe di forte impatto, dell’opera e del suo
autore, con un giudizio di merito. I risvolti sono
anche un tessuto connettivo e di interlocuzione
tra volume e volume, per una visione completa
della collana e del suo fine letterario lungo un
filo rosso che costituisce un unico discorso
editoriale e letterario in cui relativizzare le
singole opere pubblicate.
10. L’editing vittoriniano
La tensione e la vicinanza personale ed editoriale che si
instaura tra Vittorini e i suoi autori si percepisce
soprattutto nei consigli e nelle correzione sui manoscritti
che superano molto spesso il confine tra suggerimento e
intervento di editing autoritario sul testo. Vittorini
interviene su tutti i testi con correzioni, tagli, revisioni e
rimontaggi, anche su testi già precedentemente
pubblicati. Il risultato è la lievitazione della personalità di
ogni autore in conformità all’idea di letteratura che
Vittorini vuole trasmettere, attraverso un’azione
maieutica che aiuta a far nascere, seppur con metodi
spregiudicati, le potenzialità degli autori su una via di
ricerca sperimentale.
11. La fine della collana
A partire dal 1957 Vittorini inizia a rallentare la sua
ricerca di autori emergenti e sperimentali per
un’insoddisfazione nei confronti della collana, ma
soprattutto una sfiducia verso la narrativa italiana di
quegli anni che aveva smesso di produrre frutti
letterariamente interessanti. Il disimpegno produttivo
arriva anche da Giulio Einaudi, per il quale l’investimento
complessivo era arrivato ad essere troppo oneroso
rispetto ai risultati di vendita. La collana verrà chiusa nel
1958 con l’uscita de Il colonnello mi manda a dire di
Luciano Della Mea.
12. TRE CASI EDITORIALI
• Beppe Fenoglio, un autore
cinematografico
- I ventitré racconti della città di Alba (1952)
- La malora (1954)
• Elemire Zolla, una scelta condizionata
- Minuetto all’inferno (1956)
• Vittorini editore iperlettore e il rifiuto del
Gattopardo