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Convegno Ispesl 25 09 08
1. Progettare e gestire la sicurezza:
dal fattore umano alla organizzazione e
gestione migliorativa della sicurezza
Lorenzo Fedele
Segretario Generale del CNIM
Docente di ruolo di
“Sicurezza degli Impianti Industriali”
25 settembre 2008 Convegno Nazionale Ispesl 1/16
Lorenzo Fedele “Testo Unico”
2. Argomenti della presentazione
• Punti di vista
• Prerogative
P i
• Spunti di riflessione
p
• La progettazione
• Il fattore umano
• La gestione migliorativa
• Conclusioni
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Lorenzo Fedele “Testo Unico”
3. Punti di vista
• Sembrano sussistere le seguenti percezioni prevalenti,
riguardo alla Sicurezza :
– per le aziende: un costo e un obbligo
– per i “professionisti”: un’opportunità di lavoro
– per i mezzi di i f
i informazione: una notizia
i ii
– per le istituzioni di governo: un problema su cui legiferare
– per i Citt di i gli i f t i sono i i ti
Cittadini: li infortuni ingiusti
– …
I punti di vista citati rispecchiano la carenza
di cultura civica che spesso si verifica in tanti ambiti di vita
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Lorenzo Fedele “Testo Unico”
4. Prerogative
• La Sicurezza in Italia/Europa beneficia di alcune
importanti prerogative:
1. Enti nazionali e territoriali (Ispesl, Inail, Vigili del Fuoco,
ASL, Agenzia europea, etc.)
2. La didattica e la ricerca universitaria
3. Impianto normativo cogente ampio, articolato e piuttosto
innovativo
i i
4. Normativa tecnica sviluppata (UNI, CEI, CEN, etc.)
5. …
L’Italia non è prima in Europa per infortuni
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Lorenzo Fedele Testo Unico
5. Spunti di riflessione
• La Sicurezza offre alcuni spunti di riflessione ed
opportunità di approfondimento:
1. Inadeguata considerazione dei contenuti progettuali
2.
2 Inadeguata considerazione di alcuni contenuti innovativi
a) Fattore umano e gestione degli errori
b) Gestione migliorativa della sicurezza
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Lorenzo Fedele “Testo Unico”
6. La progettazione
• La Sicurezza deve essere progettata, in termini
quantitativi,
quantitativi come avviene per altre discipline
ingegneristiche:
– Progettazione materiale
• Protezioni individuali e collettive
• Comandi, dispositivi, etc.
•LLay-out, processo produttivo, mansioni, tempi e metodi
di ii i di
– Analisi dei rischi
– Organizzazione
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Lorenzo Fedele Testo Unico
7. La progettazione: analisi dei rischi
• L’analisi d i rischi è l i i progettuale al centro di
li i dei i hi l’attività ll
ogni processo anti-infortunistico.
• Deve garantire di pervenire ad una valutazione:
i id i
– Quantitativa (linguistica o numerica)
– Omogenea (rispetto ai diversi ambienti e lavoratori)
O
– Sistematica e ripetibile (a meno di errori accettabili)
– Obiettiva indipendente (basata dati fatto)
Obi tti e i di d t (b t su d ti di f tt )
– Sostenibile (basata su metodi credibili o standardizzati)
• Il rischio è una grandezza:
– Statistica R = f(x1, x2…xn)
– Sfumata
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Lorenzo Fedele Testo Unico
8. La progettazione: analisi dei rischi
• L’analisi dei rischi è un’attività progettuale:
– Finalizzata a una valutazione, basata su:
• Dati storico-statistici
• Analisi dei sistemi
• Misurazioni fisiche
• Esperienza
• L’analisi dei rischi, in quanto finalizzata ad un
giudizio di valutazione, è un’attività progettuale
supportata da un processo di ispezione.
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Lorenzo Fedele Testo Unico
9. La progettazione: analisi dei rischi
• Una valutazione è il risultato di una attività sistematica
di ispezione:
Esame di un progetto, di un prodotto, di un servizio, di un
processo, di un impianto, e determinazione della loro
conformità a requisiti specifici o, sulla base di quot;un giudizio
un
professionalequot;, a requisiti di carattere generale (UNI CEI EN 17020)
• L’ Ispezione è una attività di tipo investigativo, sul
piano tecnico e comportamentale:
- Esempio significativo dagli USA:
National Transportation Safety Board (NTSB)
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10. La progettazione: analisi dei rischi
• Il giudizio di valutazione, che è un giudizio professionale, deve essere espresso
attraverso una logica (fuzzy=sfumato) che rappresenti al meglio il modo di
ragionare del tecnico:
gda INDECISIONE
INVERSIONE DI GIUDIZIO
1
caldo
0,8
0,6
06
benessere
0,4
0,2
10 15 20 25 30 T (°C)
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11. Il fattore umano
• l’attività dell’infortunato o di terzi rappresenta il determinante di
oltre il 50% degli infortuni
• in oltre il 70% dei casi l’attività dell’infortunato rappresenta un
modulatore “negativo”: ossia, quando l’esito dell’infortunio è
dl “ i” i d l’ i d ll’i f i
legato a più fattori, l’attività dell’infortunato costituisce nella
maggior parte dei casi un fattore aggravante.
aggravante
[H.W.Heinrich
[H W Heinrich - Industrial Accident Prevention McGrawhill 1959]
Prevention, McGrawhill,
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12. Il fattore umano
• Integrazione di: attenzione, percezione, memoria, sonno,
affaticamento, noia, ripetitività e monotonia del
, ,p
conoscenze medico-psichiatriche
medico psichiatriche
o lavoro, comfort degli ambienti e condizioni di
lavoro, capacità di concentrazione, attitudine alla
- fattori comuni continuità lavorativa e applicativa, sicurezza-
insicurezza personali, capacità decisionale,
condizione di salute in generale
- fattori personali motivazione, soddisfazione nel lavoro, avversione
specifica verso colleghi e superiori
superiori, o
problematiche di rapporto con loro, frustrazione
lavorativa, preoccupazioni inerenti alla sfera
personale, familiare, economica; patologie
- uso di sostanze psicotrope specifiche, fisiche e psichiche, disturbi di
personalità
lità
(droghe, alcol, etc.)
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13. Il fattore umano
• Integrazione di:
conoscenze ingegneristiche
o
- illuminazione rumore e vibrazioni microclima, ergonomia, qualità
illuminazione, vibrazioni, microclima ergonomia
dell’ambiente, tempi e metodi, processi produttivi, etc.
o conoscenze ingegneristiche-gestionali
- organizzazione del lavoro e procedure
- comunicazione
- gestione degli errori (sistema di gestione degli errori)
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14. Gestione migliorativa
• Art. 2087 C.C.: (…) obbligo per l'imprenditore di adottare,
nell'esercizio dell'impresa, le misure che, secondo la particolarità
del lavoro l esperienza e la tecnica sono necessarie ( )
lavoro, l’esperienza tecnica, (…)
• D Lgs 81/08: (…) efficacia esimente della responsabilità
D.Lgs. ()
amministrativa (…)
Plan Do
Act Check
• Sistema di gestione della sicurezza:
insieme delle risorse e dei documenti che, sulla base della politica
che
espressa dall’alta direzione, della pianificazione e della
valutazione p
z periodica, permettono il miglioramento continuo
,p g
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Lorenzo Fedele Testo Unico
15. Gestione migliorativa
• Miglioramento continuo:
Zone di
EVOLUZIONE
ritardo culturale
D strategia di investimento
P
nelle imprese orientali
A
C
strategia di investimento
nelle imprese occidentali
TEMPO
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Lorenzo Fedele Testo Unico
16. Conclusioni
• L Sicurezza necessita di una considerazione più corretta, in senso
La Si i id i iù i
civico, tecnico ed economico, e di un’informazione più corretta.
• La Sicurezza deve essere progettata sulla base di criteri e metodi
rigorosi.
rigorosi
• La Sicurezza richiede, sia dal lato delle aziende, sia dal lato di chi
richiede aziende
controlla le aziende, personale altamente qualificato anche su
tematiche “innovative”:
- Metodologie di analisi dei rischi e Ispezione
o
- Fattore umano
o
- G ti
Gestione migliorativa
i li ti
o
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