SlideShare uma empresa Scribd logo
1 de 30
Obiettivo Specifico di Apprendimento n. 12
Le medie e la disuguaglianza

(a cura di Celia Di Foggia e Raffaele Prosperi)
celiadifoggia@gmail.com, raffaeleprosperi@gmail.com
Le medie e la disuguaglianza

Prerequisiti
 generali




Potenze
Calcolo algebrico
Radici quadrate

 per approccio geometrico




Circonferenze
Triangoli
Triangoli inscritti in una circonferenza
Le medie e la disuguaglianza

Il percorso con approccio deduttivo
prevede l’utilizzo delle metodologie:
- problem solving
- scoperta guidata
Le medie e la disuguaglianza

Analisi
 La diseguaglianza richiama un concetto centrale

della statistica (le medie) e una proprietà che
riguarda due esempi tipici di medie e permette un
ponte tra l’algebra, la geometria e la statistica.

 Si tratta di un problema di sintesi per valutare le

competenze acquisite entro il termine del primo
biennio della scuola secondaria superiore.
Le medie e la disuguaglianza

Proposta didattica per le medie
Introdurre progressivamente gli elementi fondamentali della
statistica descrittiva stimolando gli alunni ad individuarli a
partire da semplici problemi su situazioni della vita
quotidiana; inizialmente non fornire nomi e definizioni ma
guidare la classe all’individuazione di elementi che possano
risolvere problemi posti man mano dal docente.
Si articola in due punti:
 sulle medie
 sul metodo di verifica della disuguaglianza:




come confronto tra media geometrica e aritmetica
algebrico
geometrico
Le medie e la disuguaglianza

Le azioni da svolgere sono:
-

partire da un problema pratico (generico, fisico, economico)
secondo la collocazione nel percorso didattico,
secondo le interdisciplinarietà:
- specifiche del corso di studi
- particolari create all’interno del consiglio di classe

-

arrivare a definire in modo naturale la moda, la mediana e
la media in generale, gli indici di variazione

-

giungere, per applicazione a casi differenti, ad individuare
(e successivamente definire) le diverse medie. In seguito
prevedere anche approcci deduttivi in cui formalizzare i
concetti appresi.
Le medie e la disuguaglianza

Gli argomenti dovrebbero essere trattati anche
con l’ausilio di strumenti informatici (calcolatrici,
LIM, PC, software generici e specifici) e devono
riguardare il più possibile casi della vita
quotidiana o affrontati nello studio di altre
discipline
Le medie e la disuguaglianza

Esempio di percorso deduttivo
Presentare due tabelle in cui vengono forniti i
dati relativi alla temperatura rilevata nelle 24 ore
(ora per ora) di un determinato giorno
rispettivamente nelle città di Torino e Bari.
Torino
1

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12

9,0

8,8

8,5

8,1

8

8,9

9,3

10,5

11,2

15,4

20,4

24,0

13

14

15

16

17

18

19

20

21

22

23

24

26,2

27,1

26,3

26,1

24,5

22,6

20,4

19,6

15,7

13,1

12,5

10,8

1

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12

8,9

9,0

8,5

8,3

8,2

8,7

9,0

10,1

12,1

13,7

18,8

23,2

13

14

15

16

17

18

19

20

21

22

23

24

25,4

23,6

27,3

26,1

23,6

21,4

20,4

19,2

14,1

11,2

11,1

10,1

Bari
Le medie e la disuguaglianza

 provare ad ottenere un’unica tabella dei dati da

cui si possano ottenere le stesse informazioni
rispetto a quelle assegnate
 riportare le informazioni su un grafico, anche per
solo una parte della giornata
 individuare un criterio per stabilire in quale delle
due città è più facile trovare temperature molto
diverse tra loro (portando al concetto di indice di
dispersione rispetto alla media)
Le medie e la disuguaglianza

Successivamente chiedere agli alunni:
 di

stabilire in quale città si è presentata la
temperatura più elevata e a che ora del giorno
 di stabilire qual è la temperatura che ricorre più volte
 di individuare un metodo per stabilire in quale città

ha fatto più caldo durante la giornata (senza
introdurre il concetto di media, ma pilotando la
discussione in modo da portare la classe ad
individuare la necessità di tener conto di tutte le
temperature e di dover determinare un valore di
sintesi)
Le medie e la disuguaglianza

 di provare ad ottenere un’unica tabella dei dati da cui

si possano ottenere le stesse informazioni rispetto a
quelle assegnate
 di riportare le stesse informazioni su un grafico,
anche per solo una parte della giornata
 di individuare un criterio per stabilire in quale delle
due città è più facile trovare temperature molto
diverse tra loro (portando al concetto di indice di
dispersione rispetto alla media)
Le medie e la disuguaglianza

Successivamente, una volta calcolata la media:
 aggiungere ad una delle due serie uno o più
valori coincidenti con il valor medio e far
ricalcolare il nuovo valor medio, che deve
risultare uguale al precedente, cioè deve
rimanere invariato. Condurre alla proprietà che la
media non varia se alla serie di valori ne
vengono aggiunti uno o più uguali alla media
stessa.
Le medie e la disuguaglianza

 moltiplicare ogni valore per un uguale numero

(b); far ricalcolare la media e far scoprire che il
suo valore è b volte quello precedente;
condurre alla relativa proprietà della media
Le medie e la disuguaglianza

 fornire la definizione di media (unica) come il

valore reale che, sostituito uguale a tutti i valori
della serie, mantiene inalterato il risultato
 applicare il metodo generale di calcolo della

media in vari casi, mostrando che il modello non
è unico, ma può variare secondo la situazione
(aritmetica, geometrica, quadratica, armonica)
Le medie e la disuguaglianza

 aggiungere alla serie di numeri un ulteriore gruppo la cui

media è uguale a quella dei valori già inseriti; far
ricalcolare la media complessiva scoprendo che resta
invariata e condurre alla proprietà sulla media ottenuta
aggiungendo ad una serie di numeri altri numeri con
media uguale
 aggiungere ad ogni valore un uguale numero (a); far
ricalcolare la media e far scoprire che il suo valore è
aumentato della quantità a; condurre alla relativa
proprietà della media
Le medie e la disuguaglianza

Per la parte riguardante gli indici di dispersione:
 proporre due serie diverse di numeri, come nel
caso delle temperature, che diano come medie
un numero intero uguale per entrambe;
calcolarne le medie mostrando che sono uguali
e chiedere quale delle due serie è meglio
rappresentata dalla media, cioè per quale delle
due la media rappresenta meglio l’andamento
generico
Le medie e la disuguaglianza

 Esempio:

Anni dei componenti di un gruppo di studenti universitari del primo
anno che studiano insieme

1

2

3

4

5

19

20

18

19

19

Media = 19
Le medie e la disuguaglianza

Anni dei componenti di una famiglia
1

2

3

4

5

40

37

9

6

3

Padre

Madre

I figlio

II figlio

III figlio

Media = 19
Le medie e la disuguaglianza

La media è la stessa (19) nei due casi, ma nel
primo rappresenta molto bene tutti gli elementi,
nel secondo è molto poco rappresentativa di tutti
e 5 gli elementi inseriti.
Le medie e la disuguaglianza

 Guidare a trovare un criterio per stabilire quando la

media è più o meno rappresentativa del fenomeno da cui
deriva e introdurre lo scarto semplice. Far calcolare la
somma degli scarti, dimostrando che quella degli scarti
semplici è sempre zero e, quindi, non utile per
determinare dispersioni dei dati; far notare che il risultato
nullo dipende dalla presenza di valori sia negativi che
positivi e che quindi bisogna trasformare gli scarti in
valori tutti positivi (elevandoli al quadrato o usando il
valore assoluto)
 Far calcolare la somma degli scarti quadratici
 Far calcolare la media degli scarti quadratici
Le medie e la disuguaglianza

Fornire esempi di verifica degli indici:
Di centralità
 Moda
 Mediana
 Media
Di variazione
 Scarto quadratico medio
 Varianza
Le medie e la disuguaglianza

Disuguaglianza
La verifica della disuguaglianza può essere
effettuata con tre differenti approcci:
- Algebrico
- Statistico
- Geometrico
Le medie e la disuguaglianza

Approccio algebrico
Al primo membro è presente una radice di ordine
pari, per cui il prodotto a b deve essere
necessariamente non nullo. Non è possibile che
siano entrambi negativi, perché si avrebbe una
quantità positiva al I membro minore di una
quantità negativa al II, che non verifica la
disuguaglianza. Pertanto, l’unico caso da studiare
è quello in cui sia a che b sono positivi o nulli.
Le medie e la disuguaglianza

Approccio algebrico
In particolare,
→ a≠b
→ a=b
Le medie e la disuguaglianza

Approccio algebrico
A questo punto è sufficiente elevare al quadrato
entrambi i membri della disuguaglianza, il cui verso
resta lo stesso per le considerazioni precedenti: si ha
ab ≤ (a2 + b2 + 2ab) / 4
da cui
(a2 + b2 - 2ab) ≥ 0 → (a – b)2 ≥ 0 → ∀(a,b) ∈[0; +∞ [
Le medie e la disuguaglianza

Approccio statistico
Considerare quali valori possono assumere a e
b (vedi soluzione algebrica), considerare che la
quantità al primo membro costituisce la media
geometrica (semplice) dei valori a e b mentre
quella al secondo membro ne è la media
aritmetica (semplice) e che tra tali medie esiste
sempre la disuguaglianza indicata.
Le medie e la disuguaglianza

Approccio geometrico
Dopo le opportune considerazioni sui valori che
possono assumere a e b (vedi soluzione
algebrica), dovendo essere entrambi positivi,
possono essere considerati come le proiezioni
sull’ipotenusa dei cateti di un triangolo rettangolo;
il
triangolo
viene
inscritto
in
una
semicirconferenza in modo che l’ipotenusa
coincide con il diametro
è il raggio della circonferenza, l’altezza h del
triangolo è una corda, per cui
Le medie e la disuguaglianza

Approccio geometrico
Essendo, per il secondo teorema di Euclide,
l’altezza h medio proporzionale tra le due
proiezioni dei cateti sull’ipotenusa, si ha

per cui la disuguaglianza risulta verificata.

Mais conteúdo relacionado

Semelhante a Le medie - approccio deduttivo

Fse 08b - control charts
Fse   08b - control chartsFse   08b - control charts
Fse 08b - control chartsLuca Vecchiato
 
Metodo dei minimi quadrati
Metodo dei minimi quadratiMetodo dei minimi quadrati
Metodo dei minimi quadratiLuigi Pasini
 
Appunti Metodologia Della Ricerca Educativa
Appunti Metodologia Della Ricerca EducativaAppunti Metodologia Della Ricerca Educativa
Appunti Metodologia Della Ricerca Educativagiosiele
 
Esempio di prova invalsi di matematica per scuola secondaria di secondo grado
Esempio di prova invalsi di matematica per scuola secondaria di secondo gradoEsempio di prova invalsi di matematica per scuola secondaria di secondo grado
Esempio di prova invalsi di matematica per scuola secondaria di secondo gradoNatura Matematica
 
La correlazione lineare fra due variabili statistiche
La correlazione lineare fra due variabili statisticheLa correlazione lineare fra due variabili statistiche
La correlazione lineare fra due variabili statisticheLuigi Pasini
 
Classificazione automatica per dati ad alta dimensionalità: un approccio fuzz...
Classificazione automatica per dati ad alta dimensionalità: un approccio fuzz...Classificazione automatica per dati ad alta dimensionalità: un approccio fuzz...
Classificazione automatica per dati ad alta dimensionalità: un approccio fuzz...Marco D'Alessandro
 
L'impatto delle dimensioni del governo sulla crescita economica (Rati Ram): a...
L'impatto delle dimensioni del governo sulla crescita economica (Rati Ram): a...L'impatto delle dimensioni del governo sulla crescita economica (Rati Ram): a...
L'impatto delle dimensioni del governo sulla crescita economica (Rati Ram): a...Serena Di Ruzza
 

Semelhante a Le medie - approccio deduttivo (11)

5 Control Charts
5 Control Charts5 Control Charts
5 Control Charts
 
Fse 08b - control charts
Fse   08b - control chartsFse   08b - control charts
Fse 08b - control charts
 
8 Statistica
8 Statistica8 Statistica
8 Statistica
 
Metodo dei minimi quadrati
Metodo dei minimi quadratiMetodo dei minimi quadrati
Metodo dei minimi quadrati
 
Statistica sociale
Statistica socialeStatistica sociale
Statistica sociale
 
Appunti Metodologia Della Ricerca Educativa
Appunti Metodologia Della Ricerca EducativaAppunti Metodologia Della Ricerca Educativa
Appunti Metodologia Della Ricerca Educativa
 
Prova invalsi 2015
Prova invalsi 2015Prova invalsi 2015
Prova invalsi 2015
 
Esempio di prova invalsi di matematica per scuola secondaria di secondo grado
Esempio di prova invalsi di matematica per scuola secondaria di secondo gradoEsempio di prova invalsi di matematica per scuola secondaria di secondo grado
Esempio di prova invalsi di matematica per scuola secondaria di secondo grado
 
La correlazione lineare fra due variabili statistiche
La correlazione lineare fra due variabili statisticheLa correlazione lineare fra due variabili statistiche
La correlazione lineare fra due variabili statistiche
 
Classificazione automatica per dati ad alta dimensionalità: un approccio fuzz...
Classificazione automatica per dati ad alta dimensionalità: un approccio fuzz...Classificazione automatica per dati ad alta dimensionalità: un approccio fuzz...
Classificazione automatica per dati ad alta dimensionalità: un approccio fuzz...
 
L'impatto delle dimensioni del governo sulla crescita economica (Rati Ram): a...
L'impatto delle dimensioni del governo sulla crescita economica (Rati Ram): a...L'impatto delle dimensioni del governo sulla crescita economica (Rati Ram): a...
L'impatto delle dimensioni del governo sulla crescita economica (Rati Ram): a...
 

Le medie - approccio deduttivo

  • 1. Obiettivo Specifico di Apprendimento n. 12 Le medie e la disuguaglianza (a cura di Celia Di Foggia e Raffaele Prosperi) celiadifoggia@gmail.com, raffaeleprosperi@gmail.com
  • 2. Le medie e la disuguaglianza Prerequisiti  generali    Potenze Calcolo algebrico Radici quadrate  per approccio geometrico    Circonferenze Triangoli Triangoli inscritti in una circonferenza
  • 3. Le medie e la disuguaglianza Il percorso con approccio deduttivo prevede l’utilizzo delle metodologie: - problem solving - scoperta guidata
  • 4. Le medie e la disuguaglianza Analisi  La diseguaglianza richiama un concetto centrale della statistica (le medie) e una proprietà che riguarda due esempi tipici di medie e permette un ponte tra l’algebra, la geometria e la statistica.  Si tratta di un problema di sintesi per valutare le competenze acquisite entro il termine del primo biennio della scuola secondaria superiore.
  • 5. Le medie e la disuguaglianza Proposta didattica per le medie Introdurre progressivamente gli elementi fondamentali della statistica descrittiva stimolando gli alunni ad individuarli a partire da semplici problemi su situazioni della vita quotidiana; inizialmente non fornire nomi e definizioni ma guidare la classe all’individuazione di elementi che possano risolvere problemi posti man mano dal docente.
  • 6. Si articola in due punti:  sulle medie  sul metodo di verifica della disuguaglianza:    come confronto tra media geometrica e aritmetica algebrico geometrico
  • 7. Le medie e la disuguaglianza Le azioni da svolgere sono: - partire da un problema pratico (generico, fisico, economico) secondo la collocazione nel percorso didattico, secondo le interdisciplinarietà: - specifiche del corso di studi - particolari create all’interno del consiglio di classe - arrivare a definire in modo naturale la moda, la mediana e la media in generale, gli indici di variazione - giungere, per applicazione a casi differenti, ad individuare (e successivamente definire) le diverse medie. In seguito prevedere anche approcci deduttivi in cui formalizzare i concetti appresi.
  • 8. Le medie e la disuguaglianza Gli argomenti dovrebbero essere trattati anche con l’ausilio di strumenti informatici (calcolatrici, LIM, PC, software generici e specifici) e devono riguardare il più possibile casi della vita quotidiana o affrontati nello studio di altre discipline
  • 9. Le medie e la disuguaglianza Esempio di percorso deduttivo Presentare due tabelle in cui vengono forniti i dati relativi alla temperatura rilevata nelle 24 ore (ora per ora) di un determinato giorno rispettivamente nelle città di Torino e Bari.
  • 11. Le medie e la disuguaglianza  provare ad ottenere un’unica tabella dei dati da cui si possano ottenere le stesse informazioni rispetto a quelle assegnate  riportare le informazioni su un grafico, anche per solo una parte della giornata  individuare un criterio per stabilire in quale delle due città è più facile trovare temperature molto diverse tra loro (portando al concetto di indice di dispersione rispetto alla media)
  • 12. Le medie e la disuguaglianza Successivamente chiedere agli alunni:  di stabilire in quale città si è presentata la temperatura più elevata e a che ora del giorno  di stabilire qual è la temperatura che ricorre più volte  di individuare un metodo per stabilire in quale città ha fatto più caldo durante la giornata (senza introdurre il concetto di media, ma pilotando la discussione in modo da portare la classe ad individuare la necessità di tener conto di tutte le temperature e di dover determinare un valore di sintesi)
  • 13. Le medie e la disuguaglianza  di provare ad ottenere un’unica tabella dei dati da cui si possano ottenere le stesse informazioni rispetto a quelle assegnate  di riportare le stesse informazioni su un grafico, anche per solo una parte della giornata  di individuare un criterio per stabilire in quale delle due città è più facile trovare temperature molto diverse tra loro (portando al concetto di indice di dispersione rispetto alla media)
  • 14. Le medie e la disuguaglianza Successivamente, una volta calcolata la media:  aggiungere ad una delle due serie uno o più valori coincidenti con il valor medio e far ricalcolare il nuovo valor medio, che deve risultare uguale al precedente, cioè deve rimanere invariato. Condurre alla proprietà che la media non varia se alla serie di valori ne vengono aggiunti uno o più uguali alla media stessa.
  • 15. Le medie e la disuguaglianza  moltiplicare ogni valore per un uguale numero (b); far ricalcolare la media e far scoprire che il suo valore è b volte quello precedente; condurre alla relativa proprietà della media
  • 16. Le medie e la disuguaglianza  fornire la definizione di media (unica) come il valore reale che, sostituito uguale a tutti i valori della serie, mantiene inalterato il risultato  applicare il metodo generale di calcolo della media in vari casi, mostrando che il modello non è unico, ma può variare secondo la situazione (aritmetica, geometrica, quadratica, armonica)
  • 17. Le medie e la disuguaglianza  aggiungere alla serie di numeri un ulteriore gruppo la cui media è uguale a quella dei valori già inseriti; far ricalcolare la media complessiva scoprendo che resta invariata e condurre alla proprietà sulla media ottenuta aggiungendo ad una serie di numeri altri numeri con media uguale  aggiungere ad ogni valore un uguale numero (a); far ricalcolare la media e far scoprire che il suo valore è aumentato della quantità a; condurre alla relativa proprietà della media
  • 18. Le medie e la disuguaglianza Per la parte riguardante gli indici di dispersione:  proporre due serie diverse di numeri, come nel caso delle temperature, che diano come medie un numero intero uguale per entrambe; calcolarne le medie mostrando che sono uguali e chiedere quale delle due serie è meglio rappresentata dalla media, cioè per quale delle due la media rappresenta meglio l’andamento generico
  • 19. Le medie e la disuguaglianza  Esempio: Anni dei componenti di un gruppo di studenti universitari del primo anno che studiano insieme 1 2 3 4 5 19 20 18 19 19 Media = 19
  • 20. Le medie e la disuguaglianza Anni dei componenti di una famiglia 1 2 3 4 5 40 37 9 6 3 Padre Madre I figlio II figlio III figlio Media = 19
  • 21. Le medie e la disuguaglianza La media è la stessa (19) nei due casi, ma nel primo rappresenta molto bene tutti gli elementi, nel secondo è molto poco rappresentativa di tutti e 5 gli elementi inseriti.
  • 22. Le medie e la disuguaglianza  Guidare a trovare un criterio per stabilire quando la media è più o meno rappresentativa del fenomeno da cui deriva e introdurre lo scarto semplice. Far calcolare la somma degli scarti, dimostrando che quella degli scarti semplici è sempre zero e, quindi, non utile per determinare dispersioni dei dati; far notare che il risultato nullo dipende dalla presenza di valori sia negativi che positivi e che quindi bisogna trasformare gli scarti in valori tutti positivi (elevandoli al quadrato o usando il valore assoluto)  Far calcolare la somma degli scarti quadratici  Far calcolare la media degli scarti quadratici
  • 23. Le medie e la disuguaglianza Fornire esempi di verifica degli indici: Di centralità  Moda  Mediana  Media Di variazione  Scarto quadratico medio  Varianza
  • 24. Le medie e la disuguaglianza Disuguaglianza La verifica della disuguaglianza può essere effettuata con tre differenti approcci: - Algebrico - Statistico - Geometrico
  • 25. Le medie e la disuguaglianza Approccio algebrico Al primo membro è presente una radice di ordine pari, per cui il prodotto a b deve essere necessariamente non nullo. Non è possibile che siano entrambi negativi, perché si avrebbe una quantità positiva al I membro minore di una quantità negativa al II, che non verifica la disuguaglianza. Pertanto, l’unico caso da studiare è quello in cui sia a che b sono positivi o nulli.
  • 26. Le medie e la disuguaglianza Approccio algebrico In particolare, → a≠b → a=b
  • 27. Le medie e la disuguaglianza Approccio algebrico A questo punto è sufficiente elevare al quadrato entrambi i membri della disuguaglianza, il cui verso resta lo stesso per le considerazioni precedenti: si ha ab ≤ (a2 + b2 + 2ab) / 4 da cui (a2 + b2 - 2ab) ≥ 0 → (a – b)2 ≥ 0 → ∀(a,b) ∈[0; +∞ [
  • 28. Le medie e la disuguaglianza Approccio statistico Considerare quali valori possono assumere a e b (vedi soluzione algebrica), considerare che la quantità al primo membro costituisce la media geometrica (semplice) dei valori a e b mentre quella al secondo membro ne è la media aritmetica (semplice) e che tra tali medie esiste sempre la disuguaglianza indicata.
  • 29. Le medie e la disuguaglianza Approccio geometrico Dopo le opportune considerazioni sui valori che possono assumere a e b (vedi soluzione algebrica), dovendo essere entrambi positivi, possono essere considerati come le proiezioni sull’ipotenusa dei cateti di un triangolo rettangolo; il triangolo viene inscritto in una semicirconferenza in modo che l’ipotenusa coincide con il diametro è il raggio della circonferenza, l’altezza h del triangolo è una corda, per cui
  • 30. Le medie e la disuguaglianza Approccio geometrico Essendo, per il secondo teorema di Euclide, l’altezza h medio proporzionale tra le due proiezioni dei cateti sull’ipotenusa, si ha per cui la disuguaglianza risulta verificata.