XIII Lezione - Arabo G.Rammo @ Libera Accademia Romana
Progetto circolo 11-12
1. Verso una Scuola Amica
dei bambini e dei ragazzi
a.s. 2011-2012
Direzione Didattica Statale
Lodi I° Circolo
1
2. PROGETTO “VERSO UNA SCUOLA
AMICA”
Anno scolastico 2011/2012
Schema riassuntivo dei progetti realizzati nel
Circolo
inerenti la Convenzione sui diritti
dell’infanzia
Scuole dell’ infanzia e scuole primarie
I° Circolo - Lodi
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3. PLESSI DI
DIRITTI APPROFONDITI ATTIVITA’ REALIZZATE
REALIZZAZIONE
- Progetto di Circolo: Intero Circolo
“La rete del telaio”
Art. 2. Gli Stati adottano tutti i - Festival di teatro: Scuole primarie e
provvedimenti adeguati per “Diversa-mente” dell’infanzia
evitare ai bambini qualunque “S.F.Cabrini” “Don Gnocchi”
forma di discriminazione No a tutti i razzismi: “Colombani” S.Gualtero
- riflessione sui temi
(Passo 2 del protocollo della discriminazione
attuativo) razziale e sul Alcune classi dei vari plessi
principio di parità di cittadini
trattamento. Scuole dell’infanzia e
- Partecipazione primarie
alla“catena umana”
realizzata in Piazza
Vittoria a Lodi in
occasione della
giornata mondiale
contro il razzismo
- Realizzazione di un Scuola dell’Infanzia Don
prodotto multimediale Gnocchi
in power point “Uguali, Scuola dell’Infanzia
ma diversi ( Progetto- “Colombani”- S.Gualtero
concorso UNICEF:”Io Scuola primarie “De Amicis”
come tu..mai nemici S.Gualtero
per la pelle) “Don Gnocchi”
Classi 3 A- 3 B
- Progetto continuità :
Liberi tutti nessuno
escluso- un poliziotto
per amico- Classi quinte scuola primaria
(progettazione e “S.F.Cabrini” -ultimo anno
realizzazione di un scuola dell’infanzia
pannello - tecnica “S.F.Cabrini”
cartapesta)
3
4. - Partecipazione a Tutte le scuole del Circolo
progetti di solidarietà-
realizzazione di un
Art. 6 - Gli stati riconoscono mercatino solidale per
ad ogni bambino il diritto alla “Asilo per la mamma e Primaria “S.F.Cabrini”
vita e assicurano con ogni il bambino di
mezzo possibile lo sviluppo e Castelvolturno (Padri
la sopravvivenza Comboniani)
- Amici di Serena
(passo 3- 4-5 del protocollo
attuativo) - Raccolta fondi centri Tutte le scuole del circolo
liguri alluvionati
(scuola di Brugnato)
- Partecipazione al Scuola Primaria “S.F.Cabrini”
mercato solidale tutte le classi
Fuoriluogo
- Il coro…un intreccio Scuola primaria “Gramsci”
di voci (concerto Montanaso
natalizio solidale per
Brugnato)
- Raccolta tappi: Un Scuole primarie e
tappo da donare dell’Infanzia del Circolo”
(centro per la cura
delle malattie del
sangue - Niguarda)
Scuola Primaria “S.F.Cabrini”
- Presentazione e
rappresentazione del
Circo Parada : un
naso rosso contro
l’indifferenza
Scuole Primarie “Gramsci”-
- Progetto “Ti voglio “S.F.Cabrini” Classi quinte
Artt.7- 8 - Gli stati donare” ( progetto
riconoscono ad ogni bambino A.O.-AIDO - UST-)
il diritto al nome e alla
cittadinanza (adatt.)
- Conversazioni e Scuola Primaria “Don
riflessioni in classe con Gnocchi”- tutte le classi
le tirocinanti del Liceo
della Formazione.
- Realizzazione di
4
5. cartelloni esplicativi
Classi Quinte del Circolo
- Diritti e doveri nella
Costituzione italiana
- Diritti e doveri nella
Art. 19- Gli stati riconoscono Convenzione sui diritti
ad ogni bambino la dell’Infanzia
protezione da abusi, violenze - Letture, conversazioni
o negligenze (adatt.) e riflessioni sul tema
Art. 23 - Gli stati riconoscono
ad ogni bambino affetto da
disabilità cure e istruzione
speciali (adatt.)
Art. 24 - Gli stati riconoscono
ad ogni bambino il diritto di Scuola Primaria “Don
godere buona salute, Gnocchi”- tutte le classi
ricevendo, quando malato,
cure mediche e farmaci
adeguati(adatt.)
Art. 27 - Gli stati riconoscono
ad ogni bambino il diritto ad
uno standard di vita
abbastanza buono, cioè ad - Conversazioni e
un alloggio, a vestiti e riflessioni in classe
cibo(adatt.) con le tirocinanti del
Liceo della
Formazione.
- Realizzazione di
Art. 28-29-30-31-32 cartelloni esplicativi Scuola Prim. “Gramsci”
Gli stati riconoscono al Montanaso
fanciullo il diritto ad avere
un’educazione e si
impegnano a rendere
l’istruzione primaria
obbligatoria e gratuita per Scuole Primarie
tutti e a promuovere forme di “De Amicis” -
istruzione secondaria e “Don Gnocchi” (4 A – 4 B)
professionale accessibili a - Il coro…un Scuole dell’Infanzia
tutti (adatt.) intreccio di voci “Colombani”
5
6. (concerto natalizio
solidale per
Brugnato)
- Io e tu …mai
nemici per la pelle
(Progetto Unicef)
- Realizzazione
prodotti Scuola Primaria
multimediali) “Don Gnocchi”
- Letture e riflessioni Classi 2 A – 2 B _ 5 B
- Realizzazione di
cartelloni
Scuola Primaria
(passi 1 -2 del protocollo “Don Gnocchi”
attuativo) Classe VA
- Coloriamo la scuola: il
telaio magico Scuola Primaria
“S.F.Cabrini”
Classe VA
- Realizzazione “La
stanza delle farfalle”
sala lettura-biblioteca
- Letture mirate alla
conoscenza delle
Art.29 Sviluppare il rispetto problematiche
dell’ambiente naturale sollevate e di Scuole dell’Infanzia e
personalità Primarie del Circolo
particolarmente
significativi
- Partecipazione a
progetti di
educazione
ambientale: Scuola primaria “Gramsci”
Scuole in campo- Montanaso
esplorazioni
(passi 4-5-6 del protocollo d’ambiente
attuativo) - Uso spazi verdi
- Il Paese...un
intreccio di storie
(mostra in
occasione della
sagra dei paesi Scuola dell’Infanzia
Montanaso e “Colombani” S. Gualtero
6
7. Galgagnano)
- “Laura e la natura”
animazione
presso il mercatino
Fuori Luogo-
Chiesa
S.Cristoforo
- Rielaborazione del
racconto-
Art. 12 - . Gli stati …. Si
impegnano a tener conto delle - Filastrocche, Scuole Primarie e
opinioni del bambino e a dargli poesie, proverbi dell’Infanzia “S.F.Cabrini”.
la possibilità di essere “Don Gnocchi”, “S.Gualtero”
ascoltato…. e di esprimere “Gramsci”
liberamente un’opinione su
qualsiasi materia, dando la
giusta considerazione in - Dire, raccontare ,
relazione disegnare, cantare,
alla sua età e al grado di suonare ed
maturità ( adatt.) esprimere allegria,
tristezza, gioia,
paura, amicizia,
rabbia, dolore….
- Riflessioni e Primaria e Infanzia
conversazioni per l’ “S.F.Cabrini”. “Don Gnocchi”
elaborazione dei “Colombani
Art. 14 - Gli stati rispettano il copioni,
diritto del bambino alla libertà dell’allestimento
di pensiero, di coscienza, di teatrale e della messa
religione (adatt.) in scena degli stessi
( tema “ Diversa-
Art. 13. Il fanciullo ha diritto mente)
alla libertà di espressione. - Elaborazione di
Questo diritto comprende la copioni, allestimento Scuola primaria”S.F.Cabrini
libertà di ricercare, di teatrale, messa in classi quinte
ricevere e di divulgare scena
informazioni e idee di ogni
specie, indipendentemente Primaria e Infanzia
- Realizzazione di
dalle frontiere, sotto forma “S.F.Cabrini”. “Don Gnocchi”
piccoli libri illustrati
orale, scritta, stampata o “Colombani
con tecniche vari
artistica, o con ogni altro
mezzo …….. - Partecipazione alla
rassegna teatrale
presso il Teatro alle
Classi II A- II B -5 B
Vigne (Teatro degli
Scuola Primaria Don
Archetipi - Comune di
Gnocchi
7
8. Lodi)
Scuole Infanzia e Primarie
- Coloriamo la scuola
(passi 4- 5-6 protocollo - Raccolta del materiale
attuativo) elaborato in un libro-
documento
Scuola Primaria
- Comunicare per “S.F.Cabrini”
incontrarsi: il sito web Classe III A
come strumento per la
comunicazione e
(passo 4 protocollo attuativo)
condivisione
- sperimentiamo il blog
Scuola infanzia
“Colombani”
Art.23 - lo stato riconosce - letture : Ognuno è S.Gualtero
che i minori mentalmente o speciale” - “Una
fisicamente disabili devono gamba dispettosa”
condurre una vita piena in - Conversazioni
condizioni che favoriscano la - Canzoni
loro autonomia e - Svolgimento di
partecipazione attiva alla vita semplici mansioni per
della comunità e che i compagni disabili
possano beneficiare di cure inseriti in
speciali in maniera che classe/sezione
permettano al bambino con Classi primaria
disabilità di crescere come gli - visione “S.F:Cabrini”
altri cortometraggio a
disegni animati
“Gamba Trista”
Art.29 - sviluppare nel
fanciullo il rispetto dei diritti
dell’uomo e delle libertà
fondamentali , il rispetto dei
suoi genitori, della sua Scuola Primarie
identità, della sua
lingua e dei suoi valori “S.F.Cabrini” (Classi terze) -
“Insieme più sicuri” progetto “Don Gnocchi”
culturali, il rispetto dei valori di educazione stradale
nazionali del paese nel quale (Provincia - UST) (classe IIB e VA)
vive, del paese di cui può
Scuole Primarie “S.F.Cabrini
essere originario e delle
civiltà diverse dalla sua per
prepararlo ad assumere le - Progetto di lettura
responsabilità della vita in interculturale: io
uno spirito di comprensione, leggo per te, tu per
8
9. di pace, di tolleranza, di me Scuola Primarie
uguaglianza tra i sessi e di “S.F.Cabrini” -
amicizia tra tutti i popoli e - visione spettacolo
gruppi etnici, nazionali e teatrale “Nico cerca Classi quinte - classi
religiosi (adatt.) un amico” seconde
- rielaborazione
(passi 2-4- 5-6 protocollo - lettura di immagini Scuola dell’Infanzia
attuativo) - conversazione “Colombani” S.Gualtero
Art.38 ….gli Stati parti
devono prendere ogni - Letture e riflessioni
possibile misura per Scuola Primaria
garantire cura e protezione ai
fanciulli colpiti da un conflitto “S.F.Cabrini” -
armato. Classe V A
(passo 4- 5 protocollo
attuativo)
- Letture , riflessioni
- Visione materiale Scuola primaria “S.F.Cabrini”
Art.42 - Gli stati si filmico e/o alcune classi
impegnano a far conoscere i multimediale:
principi della Convenzione a. David e Jamal
con mezzi adeguati sia agli b. Il circo della farfalla
adulti sia ai minori c. Gamba Trista
- Mostra fotografica sui Scuola Primaria
(passo 5 protocollo attuativo) diritti del bambino nel “Don Gnocchi”
modo
La tabella rappresenta uno schema di sintesi dei progetti realizzati nel
Circolo, attinenti la conoscenza e l’applicazione della Convenzione per i
diritti dell’Infanzia.
I prodotti realizzati sono a disposizione o esposti nelle singole scuole.
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11. SCHEDA PRESENTAZIONE PROGETTO DI CIRCOLO
LA RETE DEL TELAIO
2011/2012
Scuola dell’Infanzia S. Gualtero
Sezione A, B.
Titolo del progetto
Il Natale nel telaio dell’arte.
Ambito (ambiente e storia – solidarietà e intercultura – teatro – espressione artistica)
Il sé e l’altro. I discorsi e le parole. Linguaggi ,creatività, espressione.
Presentazione del percorso (obiettivi, metodologia, strumenti e materiali utilizzati,
collaborazioni…)
Obiettivo:
Rienterpretare in modo creativo grafico-pittorico alcune opere d’arte inerenti la Natività e il
S.Natale
Inizio progetto : Novembre
Fine progetto: Dicembre
Materiale e tecniche utilizzate:
Visione di immagini di autori vari.
Tempere , pennelli, pastelli a cera, cartoncino, pastelli, pongo, carte di vario tipo, forbici, colla,
collage, acquerelli, materiale di recupero.
Evento/prodotto finale :
Cartelloni di gruppo, elaborati personali, raccolta di materiale fotografico.
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12. SCHEDA PRESENTAZIONE PROGETTO DI CIRCOLO
LA RETE DEL TELAIO
2011/2012
Scuola dell’infanzia S. Gualtero
Sezione A, B, C.
Titolo del progetto
Riqualifichiamolo” Il fiume Adda da punto di separazione ad elemento di aggregazione”.
Ambito (ambiente e storia – solidarietà e intercultura – teatro – espressione artistica)
Il sé e l’altro. I discorsi e le parole. Linguaggi, creatività, espressione. La conoscenza del mondo.
Presentazione del percorso (obiettivi, metodologia, strumenti e materiali utilizzati,
collaborazioni…)
Obiettivo: Conoscere il fiume nei suoi vari aspetti (fisico, flora,fauna ) all’interno delle tradizioni
locali.
Il progetto ci vede coinvolte con l’Istituto Bassi di Lodi.
Inizio progetto : Gennaio
Fine progetto: Febbraio
Materiale e tecniche utilizzate: Pennarelli, pastelli, acquerelli, carte di vario tipo, collage, tecnica
strappo, forbici, colle, disegno a matita.
Evento/prodotto finale : Cartelloni di gruppo di rappresentazioni grafico-pittoriche che
rappresentano il fiume Adda, la battaglia sul fiume Adda di Napoleone, la Morta, il campo delle
lavandaie.
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14. SCHEDA PRESENTAZIONE PROGETTO DI CIRCOLO
LA RETE DEL TELAIO
2011/2012
Percorso di intercultura
Dalla rete di un telaio dove tutti i fili sono importanti e determinanti per la realizzare un’opera, al
Progetto L2 della Scuola dell’Infanzia Archinti “Parolando”, alla ricerca delle parole per stare bene
insieme.
E’ stato un progetto
semplice nella sua struttura:
tre gruppi di bambini, un’insegnante referente, un appuntamento settimanale, un luogo di
ritrovo, i riti di gruppo, un’attività gioco stimolante e coinvolgente;
fruibile nello svolgimento:
un approccio conoscitivo... per entrare nel mondo degli altri, per conoscerlo, per farne parte;
operativo nei risultati
una prospettiva di aspettative, la capacità di riconoscere nell’altro un ricchezza.
E’ stata un’ esperienza
coinvolgente per insegnanti e bambini, perché tutti impegnati nella ricerca delle mille parole che ci
servono per stare insieme agli altri;
ricca perché tutti hanno avuto la possibilità di esprimersi, di farsi scoprire e poi conoscere, di
raccontare di sé attraverso il gioco;
utile perché tutti hanno scoperto che le parole ci avvicinano all’altro, ma non solo, le parole, unite le
une alle altre, aprono mondi possibili e meravigliosi....
Per i bambini di 3 e 4 anni
il saluto, la richiesta, il commento: fili che ti portano verso l’altro ed ecco costruita la relazione
...una tela di mille colori
Per i bambini di 5 anni
la spiegazione, la descrizione, il racconto: fili che si intrecciano di sentimenti ed emozioni, ed ecco
realizzata una tela che rappresenta l’immaginario collettivo.
Questo in sintesi il percorso sperimentato e vissuto dai bambini del gruppo interculturale nella
nostra scuola.
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15. DIVERSA-MENTE
“REBECCA CHI VORRESTI ESSERE”
Copione spettacolo a.s.2011-2012
ENTRA REBECCA ...BALLA
VOCE FUORI CAMPO “Rebecca chi vorresti essere ?”
ENTRA IL SOGNO ...BALLA PER TRASFORMARLA
REBECCA PARLA “ Vorrei essere un pesce (gesti)...e
ho bisogno del mare(con gesto di richiamo)
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ENTRA IL MARE...BALLA ...SI POSIZIONA
ENTRANO I PESCI...BALLANO CON REBECCA ... PARLANO....POI CON UN TOCCO LI
SALUTA (TUTTI) E LI MANDA FUORI...POI SI RISIEDE AL CENTRO DEL PALCO
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REBECCA SI ALZA ...BALLA
VOCE FUORI CAMPO “Rebecca chi vorresti essere ?”
ENTRA IL SOGNO ...BALLA PER TRASFORMARLA
REBECCA PARLA “ Vorrei essere un Barbagianni (gesti)...e ho bisogno delle nuvole e del cielo
(con gesto di richiamo)
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ENTRANO LE NUVOLE...BALLANO ...SI POSIZIONA
ENTRANO GLI ALBERI...BALLANO.....SI POSIZIONANO
ENTRANO I BARBAGIANNI...BALLANO CON REBECCA ...PARLANO...POI CON UN
TOCCO LI SALUTA(TUTTI) E LI MANDA FUORI...POI SI RISIEDE AL CENTRO DEL
PALCO ENTRA REBECCA ...BALLA
--------------------------------------------------------------------------------------------------
VOCE FUORI CAMPO “Rebecca chi vorresti essere ?”
ENTRA IL SOGNO ...BALLA PER TRASFORMARLA
REBECCA PARLA “ Vorrei essere coccodrillo (gesti)...e ho bisogno del sole (con gesto di
richiamo)
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ENTRA IL SOLE...BALLA ...SI POSIZIONA
ENTRANO I COCCODRILLI...BALLANO CON REBECCA ...PARLANO...POI CON UN
TOCCO LI SALUTA (TUTTI) E LI MANDA FUORI...POI SI RISIEDE AL CENTRO DEL
PALCO
--------------------------------------------------------------------------------------------------
REBECCA SI ALZA ...BALLA
VOCE FUORI CAMPO “Rebecca chi vorresti essere ?”
ENTRA IL SOGNO ...BALLA PER TRASFORMARLA
REBECCA PARLA “ Vorrei essere un tucano (gesti)...e ho bisogno ancora di te amico sole (con
gesto di richiamo)
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16. ENTRANO I TUCANI...BALLANO CON REBECCA ...PARLANO...POI CON UN TOCCO LI
SALUTA(TUTTI) E LI MANDA FUORI...POI SI RISIEDE AL CENTRO DEL PALCO
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REBECCA SI ALZA ...BALLA
VOCE FUORI CAMPO “Rebecca chi vorresti essere ?”
ENTRA IL SOGNO ...BALLA PER TRASFORMARLA
REBECCA PARLA “ Vorrei essere un camaleonte (gesti)...e ho bisogno deI fiori (con gesto di
richiamo)
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ENTRANO I FIORI...BALLANO ...SI POSIZIONANO
ENTRANO I CAMALEONTI...BALLANO CON REBECCA ...PARLANO...POI CON UN
TOCCO LI SALUTA(TUTTI) E LI MANDA FUORI...POI SI RISIEDE AL CENTRO DEL
PALCO
--------------------------------------------------------------------------------------------------
REBECCA SI ALZA ...BALLA
VOCE FUORI CAMPO “Rebecca chi vorresti essere ?”
ENTRA IL SOGNO ...BALLA PER TRASFORMARLA
REBECCA PARLA “ Vorrei essere un gatto (gesti)...e ho bisogno ancora di voi fiorellini (con
gesto di richiamo)
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ENTRANO I GATTI...BALLANO CON REBECCA ...PARLANO...POI CON UN TOCCO LI
SALUTA(TUTTI) E LI MANDA FUORI...POI SI RISIEDE AL CENTRO DEL PALCO
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REBECCA SI ALZA ...BALLA
VOCE FUORI CAMPO “Rebecca chi vorresti essere ?”
REBECCA PASSEGGIA GESTICOLANDO...POI AL CENTRO DEL PALCO
REBECCA PARLA “ Ora basta giocare ...vorrei essere semplicemente Rebecca (gesti)... per
essere abbracciata dalla mamma prima di dormire
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ENTRA LA MAMMA...girotondo con Rebecca...abbraccio con coccola
VOCE FUORI CAMPO “Rebecca e’ importante essere stessi”
REBECCA RISPONDE “ si!!!!! ....e poi ...poi posso giocare quando voglio ad essere un ....
VOCE FUORI CAMPO “pesce,un barbagianni,un coccodrillo,un tucano,un camaleonte,un gatto
ESCONO TUTTI GLI ANIMALI SI POSIZIONANO IN SEMICERCHIO CO IL SOGNO E AL
CENTRO REBECCA CON LA MAMMA
SALUTO
16
18. PROGETTO SCUOLA AMICA
Abbiamo partecipato al progetto Unicef per Scuola Amica realizzando un spot IO COME TU, MAI
NEMICI PER LA PELLE, per l’uguaglianza dei diritti e contro ogni forma di emarginazione.
Con una presentazione power point i bambini hanno animato una filastrocca che, pur non
nascondendo le diversità, mette in evidenza l’uguaglianza e il confronto con gli altri come momento
di arricchimento personale per tutti.
Il 16 Dicembre 2011 abbiamo presentato il nostro spot al Comitato Provinciale di Lodi, ricevendo
l’attestato di partecipazione e classificandoci al secondo posto tra le scuole dell’infanzia per
l’originalità dell’idea e la gradevole realizzazione.
GIORNATA MONDIALE CONTRO IL RAZZISMO
Il 21 Marzo 2012 abbiamo ricordato la giornata mondiale contro tutti i razzismi.
Noi abbiamo partecipato con il gruppo dei bambini di 5 anni dimostrando con la nostra presenza
l’importanza di sentirci tutti uguali, tutti amici dove nessuno è diverso.
Questa manifestazione ha rappresentato una tappa del percorso intrapreso per il progetto Scuola
Amica promosso dall’UNICEF.
I bambini hanno condiviso questo momento formando una grande catena umana. Nello stesso
momento in tutte le piazze del mondo si è levato un unico grande “NO” al razzismo.
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19. PROGETTO INTERCULTURA
Il progetto intercultura è sempre un’occasione per migliorare l’acquisizione della lingua italiana,
per sentirsi “protetti”, “ascoltati” e “valorizzati” attraverso attività di forte interesse emotivo.
I bambini stranieri si sentono così protagonisti di questa esperienza e rafforzano la propria
autostima.
Le attività vengono proposte suddividendo i bambini in gruppi di livello:
-un unico gruppo eterogeneo per età
Le proposte permettono a ciascun bambino un rilevante arricchimento lessicale e una maggiore
capacità di rielaborazione personale.
Le esperienze proposte attraverso l’utilizzo di immagini, fiabe,giochi scaricati da internet per la
costruzione di un maxi gioco dell’oca (vedi foto) realizzato con fotografie, attivita’ grafico-
pittoriche, elaborati dei bambini , utilizzo di materiale di recupero.
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20. DIVERSA-MENTE
ATTRAVERSO GLI OCCHI DEL CUORE
Laboratorio di Teatro
Questa è la storia di un’amicizia, la storia di Quasimodo ed Esmeralda. E’ anche una storia senza
tempo, adatta a ieri e a oggi, che racconta come la diversità può essere fonte di scherno e derisione,
se vista soltanto con gli occhi della superficialità perché se Quasimodo è diverso nelle apparenze,
non lo è nel modo di amare, di vivere e di provare dei sentimenti.
Durante una grande festa, dove tutti giocano a fare i diversi, la sua diversità diventa pretesto per
cacciarlo, allontanarlo e imprigionarlo. Il difficile compito di Esmeralda sarà quello di dimostrare ai
soldati del re, alle persone del popolo e a tutti coloro che si fermano all’esteriorità che si può essere
diversi fuori, ma che la vera amicizia sa superare tutti gli ostacoli perché solo sapendo apprezzare le
vere qualità di ogni persona si può vivere con amore e serenità: se tutti usassimo il cuore, ci si
aprirebbero orizzonti migliori davanti.
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22. SCHEDA PRESENTAZIONE PROGETTO DI CIRCOLO
LA RETE DEL TELAIO
2011/2012
Scuola primaria “ DE AMICIS”
Tutte le 5 classi
Titolo del progetto:
LA RETE NEL TELAIO : INTRECCI DI COLORE
Ambito : espressione artistica
Obiettivi:
esprimere sensazioni emozioni esperienze personali, sperimentando materiali e tecniche diverse
usare gli elementi del linguaggio visivo: il segno, il colore
realizzare manufatti
metodologia
attraverso un laboratorio di creatività, gli alunni hanno avuto l’opportunità di esprimere sensazioni
ed emozioni utilizzando creativamente il colore attraverso varie tecniche;
hanno realizzato semplici quadretti che sono stati esposti nella festa di primavera.
Materiali
vari
Collaborazioni :
il progetto si è avvalso della collaborazione dell’esperta Simona Aiolfi.
Prodotto finale
Semplici quadretti che verranno esposti alla “festa di primavera” (30 marzo 2012).
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23. SCHEDA PRESENTAZIONE PROGETTO DI CIRCOLO
LA RETE DEL TELAIO
2011/2012
Scuola Primaria “ DE AMICIS”
Tutte le classi del plesso
Titolo del progetto:
UN CORO IN OGNI SCUOLA
Ambito : ESPRESSIONE ARTISTICA
OBIETTIVI:
Diffondere la cultura musicale stimolando e suscitando l’interesse per il canto
Sviluppare le capacità percettive dell’udito e della memorizzazione.
Acquisire competenze nella pratica vocale e della coralità
Favorire situazioni di appartenenza ad un gruppo condividendone con impegno gli obiettivi
sociali e multidisciplinari.
METODOLOGIA
Gli alunni sono guidati dal prof. Carlo Rognoni eo da esperti collaboratori nell’esecuzione di brani
della tradizione popolare; essi vengono divisi a seconda dell’età e della predisposizione al canto.
Il progetto si articola in 2 differenti percorsi didattici , con rispettivi momenti conclusivi, uno nel
primo e l’altro nel secondo quadrimestre: “ Il Natale nella tradizione popolare”( lezioni da ottobre a
dicembre) e “ Viaggio musicale alla scoperta di filastrocche della tradizione popolare” ( lezioni da
febbraio a maggio).
.
PRODOTTO FINALE
1. Esibizione canora nella palestra della scuola in occasione dell’” Open day”( 19122011).
2. Spettacolo canoro al Teatro alle Vigne, nell’ambito del festival musicale delle scuole a
maggio ( 1552012).
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25. SCHEDA PRESENTAZIONE PROGETTO DI CIRCOLO
LA RETE DEL TELAIO
2011/2012
Scuola Primaria Don Gnocchi
Classe/sezione…!^A
Titolo del progetto”Il leone sensibile”
Ambito (ambiente e storia – solidarietà e intercultura – teatro – espressione artistica)
teatro…………
Presentazione del percorso (obiettivi, metodologia, strumenti e materiali utilizzati,
collaborazioni…)
_ Sviluppare attenzione per le diversità.
- Raccontare un evento utilizzando linguaggi anche non verbali.
- Rispettare le regole di collaborazione all’interno di un gruppo eterogeneo.
Ilm testo rappresentato è stato tratto da una favola raccolta nel libro”Animali fenomenali”
Metodologia: Lettura e comprensione della favola.
Scrittura del testo da rappresentare.
Assegnazione della parte agli alunni.
Preparazione di scenografie e oggetti scenici.
Ci siamo avvalsi della collaborazione dell’operatore Sig. Emilio Martinelli.
Evento/prodotto finale
Spettacolo teatrale all’interno della rassegna dil teatro.
DIVERSA-MENTE
LABORATORIO TEATRALE
Classe 1A
IL LEONE SENSIBILE
Intro: musica……ingresso a gruppi e frase
LEONI A GRUPPI:
- la storia che voglio raccontarvi è la mia storia, cioè la storia di un leone diverso.
- Io nacqui sotto il baobab più alto della savana,
- Presto i miei genitori mi insegnarono a correre e a lottare
- Ed erano sempre loro che pensavano a difendermi e procuravano il cibo,
KORO: ma quando divenni più grande essi mi insegnarono a cacciare le gazzelle…
LEONI GENITORI: adesso tocca a te Koro, oggi per la prima volta correrai da solo a prendere il
tuo cibo.
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26. KORO:io devo inseguire le gazzelle, correre più di loro, prenderle e mangiarle?!
LEONI GENITORI: vedi quella piccola gazzella. Punta su di lei farai meno fatica a prenderla, noi ti
seguiremo.
NARRATORE…………(- scena di movimento…..corsa e salti -)
L’ordine dei miei genitori un po’ mi ripugnava, però sentivo che non avevo scelta. Ero un leone e la
mia natura comandava che attaccassi le gazzelle.
Io allora cominciai a correre, la gazzella si accorse che puntavo su di lei e scappò saltando
velocissima. Sembrava che volasse.
Lei correva e io correvo…stavo per azzannarla quando improvvisamente mi accorsi che non potevo
farlo. Così cominciai a rallentare e finsi di non avercela fatta.
Alla fine delle corse si dispongono in due gruppi sui lati con Koro ed i genitori che restano al
centro.
LEONI GENITORI: Coraggio, vedrai che prima o poi ce la farai anche tu.
KORO: ma io non voglio farcela, non voglio prendere le gazzelle.
LEONI TUTTI: ma questo è un disonore per un leone, morirai di fame!
LEONI GENITORI: che figlio ingrato! Adesso resterai senza cibo così impari! Noi intanto
chiameremo un dottore.
TARTARUGA 1: si avvicina e lo visita….
Questo giovanotto ha una malattia molto pericolosa
LEONI GENITORI: che malattia ha?
TARTARUGA 1: è malato di sensibilità!
TUTTI: sensibilità?
TARTARUGA 2: se un animale della savana diventa troppo sensibile rischia di morire.
LEONI GENITORI: che rimedio c’è?
CAPRA 1: lo so io! Questo leone deve diventare stupido!
Tutti ridono…..
LEONI A GRUPPI:
- fai il bravo Koro
- cerca di diventare un po’ stupido
- sforzati! Fallo per noi.
CAPRA 1: forse questo giovanotto è solo in anticipo sui tempi
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27. TUTTI: cosa?!
CAPRA 2: vi spiego bene io. Non bisogna insistere a guarirlo, perché la sua non è una malattia
CAPRA 3: Koro ha solo un grande rispetto per le altre razza animali.
LEONI: comunque da generazioni noi leoni sbraniamo le gazzelle e vogliamo che Koro continui
questa tradizione
CAPRA 4: forse Koro sta esagerando è vero, ma questo ci deve portare a riflettere e non solo a
criticare
Musica… tutti escono…..Koro rientra con piedistallo
NARRATORE: tutti continuavano a soffrire per me, così io decisi di allontanarmi da casa e dopo
alcuni giorni di vagabondaggio trovai accoglienza in un ristorante della città.
KORO: sale sul piedistallo…
Così ora faccio la scultura vivente. E’ un lavoro un po’ monotono, ma è sempre meglio che sbranare
gazzelle.
Fermo in posizione……sale la musica
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28. SCHEDA PRESENTAZIONE PROGETTO DI CIRCOLO
LA RETE DEL TELAIO
2011/2012
Scuola Primaria Don Gnocchi Classe/sezione 1A
Titolo del progetto La fantastica storia di Tam
Ambito (ambiente e storia – solidarietà e intercultura – teatro – espressione artistica)
ambiente e storia
Presentazione del percorso (obiettivi, metodologia, strumenti e materiali utilizzati,
collaborazioni…)
-Stimolare la curiosità e lo spirito di osservazione dei bambini in merito alla varietà del mondo
animale e vegetale.
-Acquisire un adeguato rispetto del mondo naturale.
-Raccontare una storia utilizzando vari generi di linguaggio(gestuale, musicale, iconico, linguistico)
Il progetto si è sviluppato attraverso due interventi in classe tenuti da operatori del parco Adda Sud
(il secondo incontro avrebbe dovuto svolgersi nel parco ma le condizioni metereologiche non
l’hanno permesso ).
Gli alunni sono stati coinvolti nel racconto animato, in giochi di squadra , in una caccia al tesoro
ecc. Sono stati utilizzati : un libro illustrato in legno, foglie frutti fiori di alcuni alberi, un erbario
contenitori contenenti prodotti profumati di origine vegetale ecc.
Evento/prodotto finale
E’ stato realizzato un pannello murale con l’uso di svariate tecniche e materiali diversi che è stato
messo in mostra alla manifestazione pubblica organizzata dai promotori del progetto, che si è
tenuta in Piazza della Vittoria in data 27/5/2012
Prodotto finale realizzato dagli alunni della classe 1 A per la mostra dei lavori del Parco Adda Sud
in relazione al progetto “La fantastica storia di Tam”.
28
29. DIVERSA-MENTE
LABORATORIO TEATRALE
LET’S PLAY
Classe 2 A
I bambini, giocando con i vocaboli inglesi, hanno scoperto che alcune parole hanno significati
diversi a secondo del contesto in cui vengono usati.
Da qui l’idea di scegliere il termine PLAY, utilizzato con disinvoltura dai bambini nel loro parlare
quotidiano (playstation, play off, fair play), come fulcro del lavoro teatrale. I bambini hanno
individuato quattro accezioni che più li hanno incuriositi: play come giocare, play come suonare,
play come recitare e play come fare uno sport e su queste hanno costruito le scene del loro
spettacolo.
Il lavoro teatrale è diventato così occasione di approfondimento e di valorizzazione
dell’apprendimento della lingua straniera. Gli incontri di teatro hanno dato l’opportunità di
interagire con la lingua anglosassone in modo divertente e creativo, sviluppando diversi codici
espressivi con attività motorie, manipolative e artistiche.
LET’S PLAY
1° scena PLAY COME GIOCARE
I bambini formano due cerchi concentrici e girano cantando Girigirotondo a conclusione della quale
tutti cadono a terra.
Alessandro accende il Play della radio.
Primo gruppo: Lupo mangia frutta
Secondo gruppo: mosca cieca
Terzo gruppo: il muratore
Quarto gruppo: sacco pieno, sacco vuoto.
Daniele spegne la radio.
2 scena PLAY COME FARE SPORT
Vittoria accende il Play della radio.
Primo gruppo: gara di corsa
Secondo gruppo: tiro alla fune
Terzo gruppo: salto alla corda
Quarto gruppo: ginnastica artistica, danza
Quinto gruppo: tennis.
Giulia spegne la radio.
3 scena PLAY COME SUONARE
Ogni bambino suona uno strumento musicale.
Emanuel, il direttore d’orchestra, accende la radio e dirige gli orchestrali.
Elia spegne la radio.
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30. 4 scena PLAY COME RECITARE
Alessia: to play vuol dire suonare
Alessandra: I like music
Gabriele T.: to play vuol dire fare sport
Daniele: quando faccio sport sudo molto
Elia: to play è giocare
Vittoria: to play is magic
Martina: to play è recitare
Diletta: Ah, come stiamo facendo ora!
Martina: Yes!
Giorgia: quando suono mi sento come mio papà
Gabriele B.: I run very fast
Andrea Sara: I run very fast
Giulia: so do I
Alessandro: per suonare ci vuole impegno
Francesca: a tutti piace giocare
Daniele: quando suono mi trovo insieme a tutti
Martina: ma con chi suoni?
Daniele: con nessuno
Matteo: playing sport I relaxe myself
Andrea: my favourite sport is
Renato: I’m good at playing football
Aurora: quando suono mi sento magica
Alessandra: mi piace giocare al muratore
Sasha: to play is funny
Alexandra: quando faccio sport mi sento a pezzettini
Jasmina: I LIKE PLAYING
Anche i compagni, suddivisi nei tre gruppi dell’orchestra, si uniscono a Jasmina con WE LIKE
PLAYING!
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31. SCHEDA PRESENTAZIONE PROGETTO DI CIRCOLO
LA RETE DEL TELAIO
2011/2012
Scuola Primaria Don Gnocchi
Classe: 2A
Titolo del progetto: ‘INSIEME… PIU’ SICURI’
Ambito: educazione stradale, ambiente e storia
Presentazione del progetto
Obiettivo: operare in sinergia adulto-bambino per condividere e comunicare una nuova cultura della
sicurezza stradale.
Metodologia: incontro con il vigile urbano; visione del dvd sulla sicurezza stradale; realizzazione di
un cartellone murale; attività scritte e orali; grande gioco dell’oca conclusivo organizzato dalla
provincia di Lodi.
In collaborazione con la provincia di Lodi e la regione Lombardia.
Evento/prodotto finale: grande gioco dell’oca presso il Liceo ‘Gandini’ di Lodi il 4 Maggio 2012.
SCHEDA DOCUMENTAZIONE PROGETTI
Scuola:
primaria Don Gnocchi
Classe/sezione: 3A - 3B
Titolo del progetto: Diversa-mente”- Festival di teatro delle Scuole del Lodigiano
Ambito – teatro – espressione artistica
Presentazione del percorso (obiettivi, metodologia, strumenti e materiali utilizzati,
collaborazioni…)
Obiettivi:
-favorire il confronto con gli altri in un contesto di fiducia
-valorizzare le capacità espressive (mimiche, del movimento e della voce)
-stimolare la propria creatività anche nella stesura dei testi del copione
Metodologia
-tecniche attive di coinvolgimento
-dinamiche di gruppo, attraverso giochi di cooperazione e di autocontrollo
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32. -partecipazione alla stesura del testo
-studio di elementi di costruzione del personaggio, della forma neutra e delle azioni fisiche
-laboratori per la costruzione di oggetti da usare in scena
-discussioni e decisioni per l’assegnazione dei ruoli
-prove per piccoli gruppi
-prove per singola classe
-prove d’interazione con ambedue le classi
Strumenti e oggetti utilizzati: registratore, cappelli, occhiali, borse, strumenti tecnologici accessori
da spiaggia.
Evento/prodotto finale
Spettacolo teatrale dal titolo: “Tin-su-ton”
TIN-SU-TON
PERSONAGGI
3B
NARRATORI: 3 B
KONGUSTO: MATTEO V(3 B)
SEGRETARIA KONGUSTO: LIA
PR KONGUSTO: ALESSANDRO
GIORNALISTA KONGUSTO: GIOVANNI
TIN-SU-TON: RICCARDO BARONI
PIGMENTA: MIRIAM
3 A: I CAMALEONTI divisi in due gruppi
1. MARIANNA E ARIANNA (sx); GIADA E GIULIA CORRADA(dx); GIULIA COMPAGNONI
E FOSCA (SX); ALE, FEDE (DX); RACHAD, LEO (SX)
2. ANDREA R, DAVIDE, GIOVANNI, LUCA, MARCO (SX)
MARTINA, ORI, LUCREZIA, MATTEO, ANDREA GARDI, GIULIA ARDEMAGNI (DX)
Oggetti
TUTTI VESTITI DI NERO
ACCESSORI DA SPIAGGIA
ABITI GIALLI
CAPPELLI
OCCHIALI
OGGETTI TECNO
MUSICA: 1 entrata narratori 3 B (Da dx: Riccardo B, Alberto, Miriam, Stefania, Alessandro,
Jelia, Dumi, Giovanni, Fabrizio, Matteo S, Alessia// Da Sx: Lia, Regina, Cristian, Matilde, Aurora,
Andrea, Chiara, Marco, Ludmilla, Riccardo. Entrano uno da dx e uno da sx e si mettono nello
spazio facendo un gesto di un mestiere. Poi tutti guardano a dx, centro, sx, in alto, centro)
RICCARDO: In un angolo del mondo, in riva all’oceano Pacifico, viveva (e probabilmente vive
ancora) una piccola comunità di Camaleonti.
LIA: Lontani dalla città, abitavano uno spazio ristretto, ricco di scogli, piante, fiori profumati, acqua
cristallina e sabbia finissima.
ALBERTO: Nessun altro animale frequentava questo piccolo paradiso.
REGINA: A parte alcune formiche, due o tre ragni e una colonia di coccinelle….
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33. MIRIAM: I camaleonti passavano la giornata a lavorare, mangiare,
CRISTIAN: dormire e giocare a nascondino,
STEFANIA: visto che (come saprete già) i camaleonti possono cambiare il colore della pelle e
confondersi molto bene nel paesaggio.
MUSICA: 2 arrivo Kongusto (Matteo Vigorelli entra con…. Gli altri si dispongono divisi in
maschi e femmine a gruppo in due angoli)
MATILDE: Ma un normalissimo giorno di primavera, dalla città arrivò Kongusto,
AURORA: un giovane camaleonte grande, grosso e pieno di sé.
JELIA: Kongusto iniziò a darsi delle arie, a giudicare i colori degli altri camaleonti e a giudicare le
loro abitudini.
ALESSANDRO (PR KONGUSTO): Signore e signori, permettetemi di presentarvi Kongusto!
Kongusto con la K. Un nome che è una garanzia!
MASCHI: “Bellazio”
FEMMINE: “Uaoh!”
LIA (SEGRETARIA KONGUSTO): Lui ha studiato alta moda all’estero.
ALESSANDRO (PR KONGUSTO): Da quello che voi avete sicuramente bisogno dei suoi consigli
di alta moda.
MATTEO V (KONGUSTO): Se voi seguiste i suoi consigli potreste diventare trendy come me!
REGINA: “Sai davvero il segreto per diventare più belli?”
ALESSIA: “Sai davvero il segreto per diventare più belli?”
JELIA: “Sai davvero il segreto per diventare più belli?”
LUDMILLA: “Sai davvero il segreto per diventare più belli?”
STEFANIA: Trendy
DUMI: Fashion
MATILDE: all’ultima moda
MATTEO V (KONGUSTO):”Siete tutti così tremendamente trasandati e sbrindellati! Come fate a
non accorgervi di scegliere sempre, dico sempre, i colori sbagliati?!!”
CHIARA (SOTTIGLIEZZA): “Chi ti ha detto che quello che piace a te sia meglio di quello che
piace a noi?”
ANDREA: Ma Kongusto non rispose neppure a questa domanda, e insistette perché tutti si
fidassero di lui.
GIOVANNI (Lo intervista): “Quanto ci costerà diventare eleganti?”
KONGUSTO:
GIOVANNI: Lei ha una fidanzata
KONGUSTO: Una?
GIOVANNI: Che cosa è più urgente da cambiare, secondo lei.
KONGUSTO: C’è troppo poco gusto e poi ognuno vuol fare di testa sua.
GIOVANNI: Che cosa propone?
ALESSANDRO (PR KONGUSTO): “Se diventerà il vostro capo, in cambio vi aiuterà ad essere
eleganti”.
DUMI: I camaleonti si riunirono, discussero, si consultarono,
CHIARA: e alla fine decisero di accettare la proposta di Kongusto.
MARCO: Così, in breve tempo, nessuno fu più libero di scegliere il colore con la sua testa.
FABRIZIO: Tutti si dovevano adeguare a quello preferito da kongusto!
LUDMILLA: Nessuno pensava più con la propria testa
MATTEO S: Tutti avevano una gran paura di sentirsi Diversi!
MATTEO V (KONGUSTO):“Quest’inverno bisogna essere abbronzati… è di moda un bel
viaggio alle Maldive o ai Caraibi.
MUSICA: 3 ABBRONZATISSIMA ACCESSORI DA SPIAGGIA (entrata 3A - I GRUPPO)
CHIARA: Tutti gli altri si sentirono esclusi e a disagio
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34. RICCARDO S: e tutti correvano ad accaparrarsi un posto sugli scogli per diventare del colore
giusto.
MATTEO V. (KONGUSTO): “Questa primavera vanno di moda quelli vestiti di giallo”
MUSICA: 4 tutti in giallo (entrata 3A – II GRUPPO) (Entrano tutti insieme nello spazio
assonnati, ognuno davanti allo specchio. Sveglia: Si lavano viso, orecchie, denti, si truccano o
pettinano, si vestono velocemente e via in auto. Curve tutti insieme poi stop e caduta)
CHIARA: Tutti gli altri si sentirono esclusi e a disagio
MATTEO V. (KONGUSTO): “Quest’estate saranno eleganti solo quelli con gli occhiali!”
MUSICA: 5 tutti con occhiali (Entrata 3 A – I GRUPPO) (uno alla volta entrano stile pubblicità
per gli occhiali)
CHIARA: Tutti gli altri si sentirono esclusi e a disagio.
ALESSIA: Ma nessuno osava contraddire il camaleonte stilista e, anche se a malincuore, si
adattavano alle sue indicazioni.
MATTEO V. (KONGUSTO): “Quelli veramente trendy quest’autunno portano il cappello”
MUSICA: 7 tutti con cappello (entrata 3 A – II GRUPPO) (Sfilata di moda con entrata a due)
CHIARA: Tutti gli altri si sentirono esclusi e a disagio
MATTEO V. (KONGUSTO): Certo che chi non è tecnologico è un vero disastro…. È out!
MUSICA: 8 Uomini tecno (entrata 3A- tutti)
CHIARA: Tutti gli altri si sentirono esclusi e a disagio
RICCARDO BARONI: Come se non bastasse, in breve tempo, i camaleonti diventarono
insopportabilmente vanitosi! Passavano ore a cambiare colore per essere più affascinanti, facevano
pettegolezzi sulle tinte scelte dagli altri e si criticavano a vicenda.(esce per prepararsi alla nascita)
MUSICA: 9
(FRASI III A DI CRITICA COME LE SEGUENTI:
MARIANNA: “Che vestito orripilante!”
GIULIA CORRADA: “Quei pantaloni sono proprio da stantito!”
GIULIA CAMPAGNOLI:”Che brutta maglietta che hai, è veramente orrenda!”
ALESSANDRO: “Ma che brutto verde che hai!”
FEDERICO: “Tu blu? Kongusto ha detto che il blu non è più di moda!”
DAVIDE: “Ma guarda quello lì sembra una tovaglia con quella camicia a quadretti!”
GIOVANNI: “Sei proprio fuori moda! Ma il tuo stilista è un uomo primitivo?”
LUCA:”Non dirlo a nessuno ma quella vecchietta sembra una mezza cartuccia!”
MARCO: “hai visto che brutto abbinamento!”
MARTINA: “Oh mio Dio che brutta gonna!”
ANDREA GARDI: “Che brutte scarpe, gli fanno i piedi a papera”
MUSICA: 10 (Magic Moment) nascita Tin-su ton si muove la 3B parla la 3A
MARIANNA: Fino a quando, l’82 anfibi dell’anno camaleontico 4691 nacque il piccolo Tin-Su-
Ton.
ARIANNA: Molto carino, ma assolutamente incapace di cambiare colore, o meglio: anche lui
cambiava colore, ma prendeva sempre quello sbagliato!
GIADA: Quando voleva essere marrone diventava viola, se camminava su una foglia si tingeva di
giallo, e sul grigio si colorava di verde!
GIULIA COR: Non si sa se fosse colpa del suo carattere timido, o se dipendesse da quello che
mangiava, o se fosse una particolarità della sua pelle…
GIULIA COM: Il fatto è che tutti iniziarono a prenderlo in giro e poi lo lasciarono solo,
considerandolo assolutamente fuori moda!
FOSCA: Per un po’ Tin-su-ton si sforzò di trovare degli amici: era gentile, premuroso, generoso…
ma gli altri lo guardavano comunque dall’alto verso il basso.
ALESSANDRO: Provò a tingersi con le tempere…
FEDERICO: a esporsi per giorni interi al sole e per notti intere alla luna…
RACHAD: Si tuffò nel mare per scolorirsi rischiando persino di affogare.
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35. LEO: Finché, stufo di dedicare tutto il suo tempo a cambiare aspetto, decise che si piaceva così
com’era.
ANDREA R: E mentre gli altri si affannavano a seguire i suggerimenti di Kongusto, Tin-su-ton
riprese la sua vita tranquilla e felice, anche solitaria.
MUSICA: 11
DAVIDE: Si stendeva al sole,
GIOVANNI: si bagnava alle onde,
LUCA:mangiava all’ombra degli alberi,
MARCO:ascoltava le cicale,
MARTINA:si faceva accarezzare dal vento,
ORI:correva sulle rocce,
LUCREZIA:parlava con le foglie,
MATTEO:ammirava le stelle.
ANDREA GARDI: Guardava per ore la luna
GIULIA ARDEMAGNI: e sognava….
RICCARDO BARONI (TIN-SU TON): “Anche se non sono alla moda, mi piace vivere. Lo stesso
sole che illumina il camaleonte stilista scalda anche me! Anch’io respiro l’aria come i miei
elegantissimi fratelli. Prima o poi qualcuno, oltre la pioggia, la sabbia e le onde, mi vorrà bene!”
MUSICA: 12 arrivo Pigmenta
LIA: E siccome il Grande Spirito dell’Universo appena può esaudisce i desideri delle sue creature,
un bel giorno, nella comunità dei camaleonti, arrivò Pigmenta, una camaleontica dai colori
meravigliosi.
ALBERTO: Pigmenta era speciale: la sua pelle aveva delle sfumature spettacolari, poteva scegliere
di indossare tutti i toni del verde o del blu, come se un magico pittore la dipingesse ogni istante.
REGINA: Oltre che bella, pigmenta era anche molto simpatica.
CRISTIAN: Quindi tutti i giovani camaleonti si innamorarono di lei. Primo tra tutti Kongusto, che
iniziò a corteggiarla: la trovava molto raffinata e sognava di sposarla.
MUSICA: 13 (Rose rosse) corteggiamento di kongusto
STEFANIA: Le regalava bacche e cioccolatini, le scriveva poesie d’amore…
MATILDE: le cantava canzoni in lucertolese (la lingua dei rettili)… : e passava tutto il tempo a
farsi bello per lei.
AURORA: Ma Pigmenta non si accorgeva quasi di lui.
JELIA:Le sembrava uguale a tutti gli altri camaleonti e non notava affatto la sua eleganza,
ANDREA: perché non dava importanza all’apparenza delle cose.
DUMI: A lei piaceva di più scoprirne il contenuto.
MIRIAM (PIGMENTA): “Una caramella buona non è quella che ha la carta luccicante. Ma quella
che mi addolcisce la bocca. E per scegliere un profumo devo aprire la boccetta e annusarlo: non mi
basta guardare la confezione!”
CHIARA: Pigmenta inoltre aveva una particolarità assai curiosa: vedeva il mondo con molti più
colori di quanti ne riuscivano a vedere gli altri.
MUSICA: 14 incontro e innamoramento
MARCO: Pigmenta e Tin- su- ton si piacevano così tanto che decisero di sposarsi, MARCO:
scatenando l’invidia di molti camaleonti,
FABRIZIO: e soprattutto portando scompiglio alle abitudini della comunità.
LUDMILLA: “Se Tin-su-ton, che noi consideravamo fuori moda, è riuscito a sposare Pigmenta,
vuole dire che Kongusto non capisce niente!”.
MATTEO S: “Allora è meglio che ognuno di noi torni a scegliersi i colori da solo!”
RICCARDO V: “E che Kongusto non sia più il nostro capo”
ALESSIA: Fu così che i camaleonti si riunirono, discussero, si consultarono.
35
36. ALESSANDRO: E alla fine decisero all’unanimità di far tornare Kongusto in città, di scusarsi l’uno
con l’altro di essere stati criticoni e di chiedere perdono anche a Tin-su-ton per averlo preso in giro
e lasciato solo.
GIOVANNI: La vita, nell’angolo di mondo in riva all’Oceano Pacifico, tornò a scorrere tranquilla e
serena.
MUSICA: 15
VOCE ESTERNA: Finalmente i camaleonti non si preoccuparono più di essere eleganti e ripresero
a giocare a nascondino: per questo, anche se vi capiterà di passare di lì, sarà molto difficile che
riusciate a vederli.
Ma se, con un po’ di fortuna, ne riconoscerete due, sempre vicini e dai colori bellissimi, potete stare
certi che si tratterà del tenero Tin-su-ton e della stravagante Pigmenta.
SCHEDA PRESENTAZIONE PROGETTO DI CIRCOLO
LA RETE DEL TELAIO
2011/2012
Scuola Primaria Don Gnocchi
Classi/sezione: 3A-3B
Titolo del progetto: “Crescere con la musica”
Ambito: educazione musicale
Presentazione del percorso
Obiettivi
Apprendere le nozioni musicali di base-Intonare canti in gruppo, in coppia, individualmente
Metodologia
Lezioni teoriche con acquisizione delle note musicali ,come scrittura e come valore – dettati di note
sul pentagramma- solfeggio
Strumenti
Uso della pianola – lavagna multimediale- lavagna a muro
Collaborazioni
Esperta membro della Cappella musicale della Cattedrale di Lodi: Katterina Bonino
Evento/prodotto finale
Quaderno di musica con: spiegazioni, dettati di note sul pentagramma, testi di canti
Intonazione di vari canti
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37. SCHEDA PRESENTAZIONE PROGETTO DI CIRCOLO
LA RETE DEL TELAIO
2011/2012
Scuola Primaria Don Gnocchi
Classe 4B
Titolo del progetto: Diversa…mente
Ambito: espressione teatrale
Presentazione del percorso (obiettivi, metodologia, strumenti e materiali utilizzati,
collaborazioni…)
Obiettivi: conoscere Marco Polo e “Il Milione”; conoscere Italo Calvino e il suo libro “Le città
invisibili”; utilizzare la voce e il corpo a fini espressivi; proporre modalità condivise per
rappresentare il testo da rappresentare; inventare storie; costruire i materiali utili alla
rappresentazione
Metodologia: visione di filmati, lettura e comprensione del testo semplificato, dettati, relazioni e
disegni sugli argomenti; riflessione collettiva sulle modalità di rappresentazione; prove
d’espressione drammatica; adeguamento del gesto alla musica;memorizzazione di semplici testi
Strumenti e materiali: corpo, voce, brani musicali di genere vario e testi
Evento/prodotto finale: rappresentazione teatrale alle Vigne
UNA DISCARICA…TANTE CITTÀ
Introduzione
Tra i rifiuti di una discarica c’è un gruppo di bambini che rovista alla ricerca di cibo; un altro
gruppetto chiacchiera; la maggior parte corre giocando a nascondino. Indossano giacche logore e
cappelli di carta di giornale.
Inciampando, Alessio trova una corona e chiama tutti gli altri.
Alessio:- Che bella! Guardate! Come può essere finita in una discarica?
La mostra a tutti stupito. La prova.
Beatrice: - C’era una volta un re, seduto sul sofà, che chiese alla sua serva raccontami una storia, la
serva incominciò…c’era una volta un re, ecc.
Bambini: Basta! Basta! Le tirano cartacce per farla smettere.
Dario, avvicinandosi ad Alessio, gliela ruba e la indossa.
- Guardatemi, sono il vostro re. Anzi il vostro Khan.
Qualcuno chiede: - Che cos’è un Khan?
Dario risponde: - Il grande imperatore della Mongolia.
Aggiunge: - Su, venite qui! Sedetevi intorno a me, giochiamo! Voi siete i miei ambasciatori.
Dovrete andare in tutte le città del mio regno, anche le più lontane… là dovrete osservare, annusare,
gustare, ascoltare per poi venire a raccontarmi come sono le mie città e come vivono i popoli che le
abitano.
Scena di Eufemia
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38. Filippo: - …io sono stato in una città nel deserto…c’erano carovane di cammelli!
Andrea: - …anch’io ci sono stato: è Eufemia.
Federica: - E’ una città dove si vende e si compra.
Anna: - Si vende la noce moscata
Alessio: - Si comprano pistacchi
Maxine: - Si vendono semi di papavero
Giulia: - Si compra la bambagia
Raoul:- Si vende zibibbo
Samuele: - Tutti vanno a Eufemia per vendere e comprare
Alessandro - No! Alcuni vanno ad Eufemia per scambiarsi la memoria
Alice - Per scambiarsi che cosa?
Tutti gli altri- La memoria!
Silvia - Quando cala la sera, intorno al falò, ognuno racconta una storia
Simone- E tutti ascoltano…
Momento di silenzio
Filippo racconta la sua storia.
Andrea racconta la sua storia.
Sasa racconta la sua storia.
Anna racconta la sua storia.
Asya – Ad Eufemia i mercanti vanno a scambiarsi la memoria, ogni solstizio ed equinozio.
Scena di Valdrada
Khan: - Come vorrei vedermi…con in testa questa corona! Su, cercate uno specchio: possibile che
non ce ne sia neanche un pezzo in mezzo a tutta questa spazzatura...?
Alessandro- Sire, mi spiace ma non si trovano specchi, però possiamo portarla a Valdrada, la città
in cui ci si specchia
Khan: - Ma lì come farò a specchiarmi?
Alessandro: Valdrada è stata costruita sul lago e tutto quello che accade nella vera Valdrada accade
anche nella Valdrada riflessa.
I bambini si dispongono a coppie(entro le quali s’inserisce anche il Khan) ed eseguono gesti a
specchio al ritmo di un battito. Un file audio narra la città di Valdrada nel testo di Calvino.
Dario: - Bravi, mi è piaciuto molto ma ora voglio provare io a descrivere una città e voi mi direte se
esiste ed è come io l’ho pensata.…Ci si addentra per vie fitte d’insegne che sporgono dai muri.
L’occhio non vede cose ma figure di cose che significano altre cose…Altri segnali avvertono di ciò
che in un luogo è proibito…Lo sguardo percorre le vie come pagine scritte: la città dice tutto quello
che devi pensare, ti fa ripetere il suo discorso…
Scena di Tamara
Rappresentazione della città:i bambini si muovono freneticamente; tutta la scena è sviluppata dal
punto di vista gestuale e corporeo. Nella parte finale si trasformano in aerei impegnati in un
atterraggio. A questo punto si rannicchiano e rimangono immobili sul palco.
Angela si alza e girando fra i compagni immobili a terra dice: - Sono stanca e confusa. In questo
giro dentro a Tamara, sapevo sempre dove dovevo dirigermi e non mi sono mai persa. Ma tutti
questi cartelli mi hanno riempito la testa e non ho capito com’è la città, quella vera…
Lorenzo, riprendendo il testo di Calvino, si rivolge al pubblico:- Come veramente sia la città sotto
tutti questi segni, cosa contenga o nasconda, l’uomo esce da Tamara senza averlo saputo. Fuori
s’estende la terra vuota fino all’orizzonte, s’apre il cielo dove corrono le nuvole.
Si vede l’immagine delle nuvole nel cielo proiettata sullo schermo.
Daniela (indicando il cielo) :- Guarda, guarda là nel cielo! C’è un veliero
Alice : - Ma no, è una mano!
Federica :- Ha ragione lei, è un veliero! E vicino c’è pure un elefante…
Si siedono girando le spalle al pubblico.
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39. Parte un video con immagini di nuvole e l’Adagietto Sinfonia n.5 di Mahler, mentre Federica e
Giulia leggono la poesia “Le nuvole” di Fabrizio De Andrè.
Scena di Diomira
I bambini si dispongono in tre gruppi e recitano il testo di Calvino
1° gruppo: …Diomira, la città con sessanta cupole d’argento, statue in bronzo di tutti gli dei, vie
lastricate in stagno, un teatro di cristallo, un gallo d’oro che canta ogni mattina su una torre.
2° gruppo: Tutte queste bellezze il viaggiatore già conosce per averle viste anche in altre città. Ma
la proprietà di questa è che vi arriva una sera di settembre, quando le giornate s’accorciano e le
lampade multicolori s’accendono tutte insieme sulle porte delle friggitorie, e da una terrazza una
voce di donna grida:uh!,
3° gruppo: gli viene da invidiare quelli che ora pensano d’aver già vissuto una sera uguale a questa
e d’esser stati quella volta felici.
Scena di Ottavia. Al ritmo di una pizzica entrano dieci bambine vestite di bianco: eseguono la
danza, durante la quale costruiscono, con alcune bende, una ragnatela per rappresentare la città di
Ottavia.Lasciano la ragnatela sul palco ed escono.
Scena di Procopia. Uno alla volta entrano i dieci bambini vestiti di nero e col volto coperto da una
maschera bianca. Ognuno di loro si muove di un proprio movimento molto accentuato.
S’incontrano. Alla fine si dispongono in fila.
Finale
Buio. Quando tornano le luci i bambini rientrano coi loro cappotti logori ed i loro cappelli di
giornale ricostruendo la prima scena dello spettacolo.
Dario: Non so quando abbiate avuto il tempo di visitare tutte le città che mi descrivete. A me
sembra che non vi siate mai mossi da questa discarica…
Andrea: Forse questo nostro viaggio è solo il sogno di piccoli straccioni che stanno rovistando in
uno scarico di spazzatura,
Alessandro: In mezzo a rottami arrugginiti…
Alice: …a brandelli di stoffa
Tutti insieme: Siamo solo piccoli straccioni ma sappiamo coi sogni far risplendere i tesori
dell'Oriente.
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40. SCHEDA PRESENTAZIONE PROGETTO DI CIRCOLO
LA RETE DEL TELAIO
2011/2012
Scuola Primaria Don Gnocchi
Classe 4B
Titolo del progetto: corso di acquerello (tecnica steineriana)
Ambito: espressione artistica
Presentazione del percorso (obiettivi, metodologia, strumenti e materiali utilizzati,
collaborazioni…)
Obiettivi: scoprire l’intensità e la luminosità dei colori primari e successivamente la formazione
degli altri colori utilizzando solamente l’unione dei primari;
acquisire la tecnica della pittura ad acquerello; rappresentare l’immagine che una storia ascoltata
suggerisce all’immaginazione; realizzare il ritratto di un compagno; sviluppare la capacità di
concentrazione
Metodologia: raccontando una fiaba della tradizione popolare dei fratelli Grimm, la specialista
invita i bambini ad entrare in un’atmosfera sognante e a venire in contatto con le proprie emozioni;
dopo questo momento i bambini fanno alcuni giochi con le dita delle mani accompagnati da
filastrocche e canzoncine; a questo punto si procede con la tecnica della carta bagnata e alla
distribuzione del pennello e dei colori.
Strumenti e materiali: pennelli con pelo di bue, acqua, carta ruvida o cotonata, colori naturali della
Stockmar (giallo, rosso, blu), spugne per bagnare il foglio, piattini e recipienti vari
Collaborazioni: specialista con formazione presso scuola steineriana
Evento/prodotto finale: cartelletta individuale con i lavori effettuati
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41. SCHEDA PRESENTAZIONE PROGETTO DI CIRCOLO
LA RETE DEL TELAIO
2011/2012
Scuola Primaria Don Gnocchi
Classe 4B
Titolo del progetto: “Caro albero come ti chiami”
Ambito : scientifico
Presentazione del percorso (obiettivi, metodologia, strumenti e materiali utilizzati,
collaborazioni…)
Obiettivi: osservare e riconoscere alcune specie arboree tipiche del nostro territorio.
Stimolare la curiosità e lo spirito di osservazione offrendo gli strumenti per riconoscere ed
apprezzare la bellezza e la varietà del mondo naturale, in modo da acquisire la consapevolezza della
necessità di rispettare e tutelare l’ ambiente naturale in cui viviamo.
Metodologia: primo incontro in classe con due guardie forestale per conoscere ed osservare diverse
specie arboree. Gioco conclusivo di ripasso sulle nozioni apprese.
Uscita didattica sul territorio al parco del Belgiardino.
Strumenti e materiali: materiali scientifici, schede di osservazione, rami,foglie,fiori di vari tipi.
Evento/prodotto finale: mostra pubblica con manufatti e/o cartelloni.
SCHEDA PRESENTAZIONE PROGETTO DI CIRCOLO
LA RETE DEL TELAIO
2011/2012
Scuola Primaria Don Gnocchi
Classe 4B
Titolo del progetto: “Ci metto il naso”
Ambito : scientifico-tecnologico
Presentazione del percorso (obiettivi, metodologia, strumenti e materiali utilizzati,
collaborazioni…)
Obiettivi: Questo percorso ha l’obiettivo di fornire l’opportunità di verificare che i rifiuti, oggetto di
raccolta differenziata, vengono effettivamente riciclati, riutilizzati.
Metodologia: si è verificato l’intervento di un esperto per una lezione in classe al fine di fornire
l’opportunità di conoscere ed approfondire le argomentazioni relative allo smaltimento dei rifiuti e
la raccolta differenziata.
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42. Strumenti e materiali: vari materiali riciclabili: carta, plastica, alluminio…
Evento/prodotto finale:ricerca ed approfondimento sugli argomenti trattati.
SCHEDA PRESENTAZIONE PROGETTO DI CIRCOLO
LA RETE DEL TELAIO
2011/2012
Scuola Primaria Don Gnocchi
Classe 4B
Titolo del progetto: suoniamo la melodica
Ambito : espressione artistica
Presentazione del percorso (obiettivi, metodologia, strumenti e materiali utilizzati,
collaborazioni…)
Obiettivi: imparare a leggere e a scrivere la notazione musicale convenzionale; la durata delle note e
le pause; associare la nota letta al tasto dello strumento e suonarlo usando il dito corretto; cantare e
suonare semplici brani rispettando il tempo del metronomo e con l’accompagnamento di una base
musicale
Metodologia: lettura e scrittura di una nota sul pentagramma; ricerca della nota sullo strumento ed
esercitazioni con le dita per suonare il tasto con il dito più adeguato; scrittura di un breve brano;
lettura collettiva ed individuale; canto del brano; esecuzione con lo strumento.
Strumenti e materiali: melodica; quaderno con pentagramma; cd con basi musicali e metronomo
Evento/prodotto finale: esecuzione collettiva di semplici brani
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43. SCHEDA PRESENTAZIONE PROGETTO DI CIRCOLO
LA RETE DEL TELAIO
2011/2012
Scuola Primaria Don Gnocchi
Classe 5A
Titolo del progetto LE CARTE RACCONTANO
Ambito (ambiente e storia – solidarietà e intercultura – teatro – espressione artistica)
Ambiti: linguistico, storico, teatrale, espressivo artistico e letterario.
Presentazione del percorso (obiettivi, metodologia, strumenti e materiali utilizzati,
collaborazioni…)
Premessa
L'attività teatrale offre al bambino la possibilità di giocare con la fantasia,di assumere ruoli e vivere
situazioni fantastiche o reali. A teatro si gioca con gli altri, si balla, si imita,ci si trasforma,si ride e
si conosce, si conoscono storie che ci fanno meditare,discutere,arrabbiare e che ci fanno crescere.
Obiettivi
I linguaggi artistici come contenitori ed esaltatori di codici comunicativi;
sviluppare la sicurezza di sé e l’autostima;
far acquisire capacità relazionali fondate sul senso civico, sul rispetto degli altri e della
diversità e dell’ambiente;
usare il corpo e la voce per interpretare e raccontare;
scoprire il gioco teatrale e saper drammatizzare.
Metodologia, strumenti e materiali utilizzati:
laboratori teatrali;
letture e discussioni in classe di brani storici e letterari relativi all’argomento teatrale;
ricerca di usi e costumi relativi alle epoche storiche trattate con l’utilizzo di internet;
costruzione di oggetti di scena con materiali riciclabili;
costumi e scenografie;
utilizzo di musiche varie.
Collaborazioni:
Esperta del Laboratorio degli Archetipi.
Evento/prodotto finale
Il 18 maggio 2012 nella struttura del “Teatro Alle Vigne” di Lodi: spettacolo teatrale.
LE CARTE RACCONTANO
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44. Musica/luci Personaggi/azioni Trama
Scena prima
1Musica bosco
(verso civetta o Narratore 1 In mezzo a un fitto bosco, un castello dava rifugio a
uccelli) quanti la notte aveva sorpreso in viaggio: cavalieri,
dame e semplici viandanti, certamente ospiti di
passaggio,sedevano attorno ad un desco illuminato da
luci fioche.
I commensali erano tutti belli di persona e ben vestiti,
2Musica pronti ad intrecciare conversazioni e scambiarsi i
Taikatalvi – resoconti delle avventure trascorse, ma, a questa mensa,
Nightwish 2.30 diversamente da ciò che avveniva negli altri castelli,
strumentale i bambini avanzano in nessuno profferiva parola. Quando uno degli ospiti
sfumare mezzo al pubblico, voleva chiedere al vicino che gli passasse il sale o lo
arrivando da più parti zenzero, lo faceva con un gesto, e ugualmente con gesti
1° gruppo si rivolgeva ai servi perché gli versassero del vino o gli
tagliassero una fetta di carne.
“Nobile cavaliere ,che piacere incontrarvi,
1° cavaliere percorriamo questo sentiero in compagnia; la notte è
buia, presto arriveremo a quel castello…”
“Quale? Ah…Eccolo, illuminato dalla luna, chissà chi è
2° cavaliere il signore di quel maniero.
Presto acceleriamo il passo, abbiamo bisogno di
riempire lo stomaco e riposarci vicino ad un camino”
“ Si sente un buon odore di arrosto, mi viene voglia
3° cavaliere di..”
2° gruppo
“ Ragazzi, dove andiamo questa sera?”
1° ragazzo/a “ Al pub, quello isolato, dopo il bosco,ma sì, quello che
2° ragazzo/a sembra un castello!”
“Sì, mi piace!”
3° ragazzo/a “ Ma lo sai cosa è successo l’altra sera?”
4° ragazzo/a
Camminano insieme
verso il palco parlando.
Le parole si perdono
mentre salgono
muovono solo la bocca
e qui altri bambini
,seduti intorno al
telo/tavolo simulano di
cenare.
44
45. Narratore 1 I gesti erano accompagnati dal movimento delle labbra,
Poi la stessa Entrano le bambine e ma dalle singole bocche non usciva alcun suono.
musica cantata mimano le azioni. Parlavano i loro occhi,dai quali si leggevano la
(scena del banchetto: rassegnazione e il rammarico di non poter comunicare.
finzione di mangiare ,
richieste con
movimento della bocca
e gesti, servi che
versano vino ecc.)
Yassine batte le mani a
commensali.
Narratore 1
Ad un certo punto il castellano pose sul tavolo un
Narratore 1 mazzo di carte da gioco.
Tutti escono, entrano i Erano diverse , con disegni o forse simboli, mai viste
4 con le carte. vanno al prima.
centro gettano le carte, I commensali presero a spargere le carte sul tavolo
ne entrano 4 per
cercare la loro, poi
come per imparare a riconoscerle, erano come
3 musica entrano tutti cercano la ipnotizzati , non riuscivano a staccare gli occhi da
Slow, love,slow propria. quelle tessere , come se vi conoscessero qualcosa di
Nightwish 5.30 familiare.
Narratore 1 Uno di loro, forse un cavaliere, bruno e valoroso , prese
Orlando prende una una carta, la mostrò agli altri, poi ne prese un’altra e poi
carta, la guarda poi la un’altra ancora , tutti lo guardavano , in attesa… Ed
mostra agli altri ed egli iniziò a raccontare la sua storia.
infine al pubblico; ne
prende un’altra (stessa
trafila) … compone la
sua storia.
Entrano le carte le carte
giganti (ballo)
Scena seconda:
Narratore 2
Dall’aspetto ,il giovane sembrava un cavaliere,avvezzo
Orlando è seduto, si alla guerra,ma il suo sguardo era vagante e stanco. Era
guarda intorno, si alza, Orlando, il famoso paladino di Carlo Magno,valoroso
va all’angolo sinistro ma inquieto ed innamorato della bella Angelica .
del palco e fa cadere le
Aveva percorso lunghi sentieri ed affrontato grossi
carte.
pericoli per ritrovarla, finché, esausto, sotto un cocente
sole,si ritrovò in una foresta.
Angelica attraversa il
palco (Viola, Aurora,
Paola, Martina). Pausa
4Musica
Arabesque 2.43 Entrano i costruttori
della foresta con
adesivo e tracciano un
reticolo. Si forma la
foresta vivente che
cerca di ostacolare
45
46. Orlando nel cammino.
Orlando cade, si rialza
e così via
Narratore 2 Questa , sapendo quale triste notizia lo stava aspettando,
sembrava schiudersi malvolentieri all’avanzare del
. paladino, gli aghi degli abeti farsi irti come aculei
d’istrice, le querce gonfiare il torace muscoloso dei loro
tronchi, i faggi sradicare le radici dal suolo per
contrastagli il passo.
Voci degli alberi
Tutto il bosco pareva dirgli:
Pinte
” Non andare!
Aquino
Perché diserti i polverosi campi di guerra e ti avventuri
Federico in questa selva vivente?
Samuele Il bosco dell’amore, Orlando, non fa per te!
Vighi
Stai inseguendo un nemico
Casian
dal quale non puoi proteggerti
tutti Dimenticati di Angelica!
Chen Angelica! Angelica!
Ritorna alla battaglia.”
5 musica
Narratore 2
Song of myself
Nightwish
Orlando gira fra gli
aaa alberi e osserva le Ma certo Orlando non prestava orecchio a questi
46 abbassare scritte sui tronchi. ammonimenti e girando intorno vide incisi con scritte
Inizia la sua sofferenza molti alberelli e, non appena ebbe gli occhi fermi e fissi
e si fa cupo in volto. con maggior attenzione fu sicuro che furono scritti dalla
dea del suo cuore . Tante erano le lettere:Angelica e
Orlando si ferma in Medoro , Angelica e Medoro… e tanti erano i chiodi
mezzo al palco, gli con i quali Cupido gli feriva e pungeva il cuore. Si
alberi si stringono sforzava di credere che fosse un' altra Angelica ad aver
intorno a lui, egli cade scritto il suo nome sul quella corteccia. Lesse tre,
in ginocchio, gli alberi quattro, sei volte, l'infelice, ed ogni volta (che leggeva)
si aprono e Orlando si sentiva in mezzo al petto afflitto stringere il cuore con
rimane solo . mano gelida.
Andò in mezzo al bosco, dove è più fitto e scuro e poi
quando si accorse di essere solo, con grida e urla aprì le
porte al dolore.
Gli alberi partecipano
al dolore di Orlando
alzare (con movimenti) . pausa
Orlando porta le mani
alla testa, inizia la Poi qualcosa si ruppe in lui,saltò,si fulminò, si fuse, e
pazzia Ritorna al tutt’a un trattogli si spense il lume dell’intelletto e restò
46
47. centro, cade a terra e al buio; tutta la foresta piangeva insieme a lui, che fine
musica 05 BIS piange. aveva fatto il ragionevole Orlando?
Andare a 6.54
Appare la luna sullo
sfondo.
Il suo intelletto se ne era andato per sempre, via dalla
Terra, sulla Luna.
Narratore 3
Bambini intorno al Scena terza
tavolo,
Astolfo si alza ,sorride
e come se giocasse Tra i commensali che non avevano ancora raccontato
prende la carta e la fa nulla c’era un tipo leggero come un fantino o un
volare folletto, che ogni tanto saltava su in guizzi e trilli come
in alto, la carta cade , se il mutismo suo e nostro fosse per lui un’occasione di
Astolfo la prende e la divertimento senza pari.
mostra al pubblico. Il castellano lo invitò a raccontare porgendogli la carta
che più lo rappresentava :il cavaliere sul cavallo alato.
Entrano le 4 carte Quel tipetto sorridente avanzò una mano, ma invece di
giganti (ballo) e le 2 prendere la carta la fece volare con uno scatto
zingare dell’indice sul pollice. Come una foglia al vento, la
Narratore 3
carta ondeggiando si posò sul tavolo e così iniziò una
In scena il re, nuova storia.
l’indovino e le fate.
Prima Astolfo va dal
06 musica re, si inginocchia Astolfo si chiamava il cavaliere inglese, paladino di
Slow, love,slow davanti a lui mentre il Carlo Magno, chiamato dal suo re che gli disse:
Nightwish dal ? re parla. ”Tu certo , Astolfo, sai che il principe dei nostri
paladini, Orlando mio nipote , ha perso il lume che
distingue l’uomo e le bestie savie dalle bestie e dagli
07Musica uomini matti, e adesso corre ossesso i boschi e
signore degli cosparso di penne d’uccelli risponde solo al pigolio dei
anelli -may it be volatili come se altro linguaggio non intendesse.
Il guaio è che alla pazzia lo ha spinto Eros, dio pagano
che più è represso e più devasta.
Abbiamo bisogno di lui per la battaglia, va Astolfo,
Narratore 3 rintraccia il senno d’Orlando dovunque si sia perduto e
riportalo; è la sola nostra salvezza! Corri! Vola!” .
Poi si alza, indeciso
non sa che strada
prendere, infine si Astolfo cosa doveva fare? Dove doveva andare? Un
dirige verso l’indovino indovino poteva aiutarlo, un vecchio che rovescia il
che ha in mano una tempo irreversibile e prima del prima vede il dopo. Il
clessidra mago lesse lo scorrere dei grani di sabbia nella
08Musica clessidra .
signore degli “E’ in cielo che tu devi salire, Astolfo, su nei campi
anelli pallidi della Luna, dove uno sterminato deposito
The great river conserva dentro ampolle messe in fila, le storie che gli
uomini non vivono, i pensieri che bussano una volta alla
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48. Infine va dalle fate che soglia della coscienza e svaniscono per sempre, le
gli consegnano delle particelle del possibile scartate nel gioco delle
ali. Escono tutti tranne combinazioni, le soluzioni a cui si potrebbe arrivare e
Astolfo non si arriva”.
Per salire sulla Luna Astolfo si recò dalle fate che
La luna (Aurora) gli
allevano i cavalli alati.
viene incontro come
per il senno di Orlando.
Montò in sella all’Ippogrifo bianco e prese il largo nel
Narratore 3 cielo,passò il cerchio di fuoco , da lontano la Luna
Astolfo approda sulla crescente gli venne incontro.
luna, qui vagano i
fantasmi, (Bambini
vestiti di bianco con le
maschere) egli cerca il
senno facendosi largo Planò su una distesa bianca,di ghiaccio. Qui vagavano
tra la folla, ma come fantasmi i desideri dispersi,i complotti, le
09 musica disperato non lo trova. speranze di guadagno,le adulazioni. Astolfo cercò tra
Narratore 3
Turn Loose The quella “folla” il senno di Orlando ma non riuscì a
Mermaid trovarlo.
Seduto , con la penna e
Nightwish la pergamena in mano
c’è il poeta che scrive,
Luce rossa per il pensa,corregge e
cerchio di fuoco, farfuglia.
poi tutta Bianca Finalmente incontrò un abitante col calamo in mano,
per la luna. Astolfo si mette in un poeta. Questi era intento a interpolare nel suo ordito
disparte e guarda . le rime ,le fila degli intrecci, le ragioni e le sragioni.
Entra il corvo, gira Astolfo si avvicinò e gli chiese cosa cercasse in quei
intorno al poeta….poi campi bianchi e desolati. Il poeta così rispose:
se ne va.
“Un corvo volò da me
Una così prode creazione
Entra il gufo….. poi se Vidi la sua anima, invidiai il suo orgoglio
ne va.
Ma non avevo bisogno di nulla che avesse
10 Musica
the crow,the
cro…
Un Gufo venne da me
Vecchio e saggio
Entra lentamente la
colomba, con timore si Imparai i suoi modi, invidiai la sua saggezza
avvicina al poeta, si
ferma ai suoi piedi, il Ma non avevo bisogno di nulla che avesse
poeta l’accarezza poi
la colomba prende il
volo…
48
49. Una colomba venne da me
Non ebbe paura
Si riposò sul mio braccio
Toccai la sua calma, invidiai il suo amore
Ma non avevo bisogno di nulla che avesse
Non cerco amore
Entra il cigno, danza
intorno al poeta, poi se Non cerco fede
ne va…..
Né saggezza né orgoglio
Cerco invece l'innocenza.
Un bianco cigno venne a me
Il lago specchiò la sua dolce bellezza
Baciai il suo collo, adorai la sua grazia
Ma non avevo bisogno di nulla che potesse dare
Non cerco amore
Ne ho avuta la mia parte
Narratore 3 Né bellezza né riposo
Il poeta esce di scena,
Astolfo lo insegue ma
Cerco invece la verità.
ritorna al centro, trova
l’ampolla con il senno,
ma improvvisamente
un forte vento (tulle
azzurro ) spazza via
tutto portando via Astolfo pensò:”Se costui abita nel bel mezzo della
l’ampolla ad Astolfo. Luna, - o ne è abitato, come dal suo nucleo più
profondo, - ci dirà se è vero che essa contiene il rimario
universale delle parole e delle cose, se essa è il mondo
pieno di senso, l'opposto della Terra insensata.
Narratore 3
Entra il poeta che
11Musica prende la carta gigante
49
50. While your lips bianca e la mostra al
are still red pubblico.
Nightwish
Narratore 3
No, la Luna è un deserto, - questa era la risposta del
Entrano tutti , si poeta, a giudicare dall'ultima carta scesa sul tavolo: la
formano gruppetti che, carta bianca - da questa sfera arida parte ogni discorso
a secondo della e ogni poema; e ogni viaggio attraverso foreste,
variazione della musica battaglie, tesori, banchetti, alcove ci riporta qui, al
ripetono i movimenti. centro d'un orizzonte vuoto.
(è il mondo).
Così Astolfo non riportò il senno ad Orlando, che
rimase con i pastori,nella foresta .Senza il valoroso
paladino finirono le vittorie e le sconfitte, i tradimenti e
le gelosie, l’odio e l’inganno; ci si dimenticò della
guerra.
Dalla terrazza del cielo Astolfo guardava in giù,tutta
l’umanità era lì sotto i suoi occhi, la stava osservando,
per la prima volta, da un punto di vista diverso. Ne vide
tutta la vanità e l’inconsistenza e per questo si
12Musica domandò: Ma ..che cos’è dunque la pazzia? E la
Immaginaerum normalità?...”
Nightwish A volte la normalità è frenesia dilagante, azzeramento
di sentimenti, apparenza priva di sostanza. Perciò siamo
tutti costretti, per rendere sopportabile la realtà, a
coltivare in noi qualche goccia di pazzia.
50
51. SCHEDA PRESENTAZIONE PROGETTO DI CIRCOLO
LA RETE DEL TELAIO
2011/2012
Scuola Primaria Don Gnocchi
Classe 5A
Titolo del progetto "Oggi, cosa metto nel piatto?"
Ambito Scientifico
Presentazione del percorso
Il progetto si è articolato in due incontri:
- frutta e verdura a chilometro zero: l'operatrice si è presentata in classe con
alcuni tipi di frutta e verdura di stagione ed ha illustrato agli alunni
l'importanza di scegliere prodotti locali. I bambini, divisi in due gruppi, hanno
preparato con ciò che avevano a disposizione piatti originali che hanno poi
mostrato all'altro gruppo e assaggiato,
- il viaggio degli alimenti nel corpo umano: l'operatrice ha raccontato, con
l'ausilio di un disegno del corpo umano realizzato dai bambini, il viaggio degli
alimenti nell'apparato digerente aiutando gli alunni a capire l'importanza delle
scelte alimentari per il mantenimento di un buon stato di salute.
Prodotto finale
Disegni dei piatti realizzati dagli alunni e intitolati secondo la loro fantasia.
Disegni e descrizione delle tappe del viaggio alla scoperta dell'apparato digerente.
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