Programma Cultura del Progetto anno accademico 2012-2013
1. NABA
Triennio in Media Design e Arti Multimediali
Anno accademico 2012/2013
Cultura del Progetto
Secondo semestre, a cura di Luca Galli
OBIETTIVI FORMATIVI
Il corso si propone di offrire allo studente alcuni strumenti di
orientamento sul progetto, inteso come attività distribuita tra reti di
professionisti e organizzazioni, con particolare riguardo alle
problematiche relative alle tecnologie digitali, alle agenzie di design
e comunicazione e in generale alle industrie creative. In termini di
conoscenze, si offre una panoramica sull'ambito scientifico noto a
livello internazionale come Design Studies o Design Research, ossia
ricerca sulla natura e la struttura del progetto (design). In termini di
abilità e competenze, si stimola lo studente a identificare i modelli e
le capacità necessarie per muoversi con efficacia nella dinamica del
progetto, specie per quanto riguarda la maturazione di una
consapevolezza adeguata rispetto a metodologie, metodi e
tecniche.
PROGRAMMA
Il corso prende le mosse da una riflessione generale sulla natura del
progetto, seguendo i contributi fondamentali di John Chris Jones e di
una serie di altri autori di riferimento nell’ambito degli studi sul
design (Design Studies). In questa prima parte si discutono modelli
e rappresentazioni legate al processo di progetto, alla natura e alla
categorizzazione di metodi e metodologie e al ruolo del progettista.
In questo contesto viene data particolare attenzione anche all’opera
di Bill Buxton e alla sua reinterpretazione delle conoscenze e delle
capacità tradizionali del design nel mondo dei media e dell’industria
del software e dei servizi.
Il corso procede approfondendo una serie di temi, tra loro correlati
ma distinti, per semplicità e a scopo didattico. In primo luogo si
tratteggia una prospettiva su design e tecnologia, riprendendo
autori e casi di riferimento delle pratiche di progettazione
dell'esperienza utente (User Experience Design). Da questo punto di
vista si illustra anche l’ambito della ricerca di design, intesa come
ricerca a servizio del progetto, come accade tipicamente nelle
attività di User Research.
Si procede poi discutendo l’ambito più ampio delle relazioni tra
design e comunicazione, con particolare riguardo al profilo
industriale dei progetti elaborati dalle agenzie di comunicazione
integrata.
Infine si darà evidenza a questioni essenziali e trasversali come
quella della dimensione sociale e partecipativa del progetto
(Sustainable Design).
2. METODOLOGIA FORMATIVA
Il corso si articola prevalentemente in lezioni frontali, discusse di
norma con il supporto di presentazioni, video e altri materiali a cura
del docente. Gli studenti sono invitati a interpretare testi e opere a
cui si riferimento, anche per maturare una prima comprensione
critica, specie laddove si tratti di testi visti in inglese. Sono previste
alcune esercitazioni di gruppo ispirate a tecniche e metodi di
progettazione partecipata o collaborativa.
BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA
Bibliografia specifica
1. Nigel Cross, “Design Research: 40 anni”, trad. italiana di L.Galli,
disponibile online come documento Pdf:
http://www.scribd.com/doc/94202334/DesignResearch-40anni
2. John Chris Jones, “Design Methods for Everyone”, disponibile
online:
http://www.softopia.demon.co.uk/2.2/designmethodsforeveryone.ht
ml
3. Selezione dei seguenti articoli inclusi in Hazel Clark and David
Brody (ed. by), Design Studies. A Reader, Berg, 2009:
a. John Chris Jones, “What Is Designing?”, pp. 77-80
b. Donald Norman, “What’s wrong with the PC?” pp. 391-401
c. Susan Squires, “Discovery Research”, pp. 115-12
d. Katie Salen and Eric Zimmerman, “Introducing Cybernetic
Systems”, pp. 269-273
e. Donna Haraway, “A Cyborg Manifesto”, pp. 262-268
f. D.J. Huppatz, “Globalizing Corporate Identity in Hong Kong”,
pp. 130-134
g. Naomi Klein, “No Logo”, pp. 201-205
h. Victor Papanek, "Designing for a Safe Future", pp. 469-473
Design Studies, l’antologia indicata qui sopra a cura di Hazel e
Brody, è un testo in inglese. Il volume di norma non è d’immediata
reperibilità nelle librerie ma può essere facilmente ordinato online.
3. Qui sotto si riporta un’eventuale opzione alternativa costituita da un
testo in italiano, sostitutivo del solo punto 3 (il testo di Jones al
punto 2 è breve e semplice, e quindi resta obbligatorio per tutti).
Tuttavia, si ricorda che gli studenti sono incoraggiati ad affrontare gli
articoli in inglese inclusi in Design Studies.
1. Gillo Dorfles, Design: percorsi e trascorsi. Cinquant'anni di
riflessioni sul progetto contemporaneo, Lupetti, 2010, in particolare i
seguenti capitoli:
a. "L'oggetto creato dall'uomo e la sua funzione estetica"
b. "Siamo giunti alla crisi dell'oggetto"
c. "E dai colli di Ulm nacque il rasoio Braun"
d. "Il design a una svolta"
e. "Tra uomo e oggetto"
f. "Gillo Dorfles: Attenti al kitsch" di Paolo Vagheggi
g. "Dove si è sviluppata l'energia della città"
h. "Alla ricerca dell'oggetto perduto"
i. "Conclusione. Conversazione con Gillo Dorfles" di Vanni
Pasca
Carico di lavoro extra
1. Bill Buxton, “Performance by Design: The Role of Design in
Software Product Development”, Proceedings of the Second
International Conference on Usage-Centered Design, disponibile
online come documento Pdf:
http://www.billbuxton.com/SoftwareDesign.pdf
2. Oltre a quelli indicati sopra, i seguenti articoli da Clark-Brody,
Design Studies (vedi sopra):
a. Herbert Simon, “Understanding the Natural and Artificial
Worlds”, pp. 106-109
b. Richard Buchanan, "Wicked Problems in Design Thinking",
pp. 96-102
c. Gerard Goddin, "Cell Phone", pp. 525-529
4. Sia il testo di Buxton sia i saggi selezionati dal volume di Hazel e
Brody sono in inglese. Qui sotto si riporta un’eventuale opzione
alternativa in italiano.
1. Vilém Flusser, Filosofia del design, Bruno Mondadori, 2003, in
particolare i seguenti saggi:
a. “Sulla parola design”
b. “La fabbrica”
c. “Un’etica nel design industriale?”
d. “La non-cosa"
e. “La non-cosa 2”
MATERIALE DIDATTICO E DI SUPPORTO
Non sono previste dispense ma nelle lezioni in aula si utilizzano
presentazioni e video e si rinvia a diverse fonti per approfondimenti.
Si rimanda per un riferimento a quanto indicato per il corso 20112012: http://www.lgalli.it/it/teaching/italiano-naba-cultura-delprogetto-2012/
MODALITÀ DI VALUTAZIONE
La partecipazione degli studenti alle lezioni è il primo elemento di
valutazione. Il docente richiede che, dove possibile, gli studenti
prendano parte attiva alla discussione degli argomenti collaborando
alla traduzione dei riferimenti in inglese e collaborando con cura,
serietà e concentrazione alle esercitazioni di gruppo. Alla fine di ogni
lezione si assegna agli studenti una lettura prevista della bibliografia
(nel caso tipico, uno o due articoli) ed eventualmente una nuova
visione dei video o di altri materiali presentati in aula. Nella lezione
successiva si compia una breve revisione introduttiva su questo
compito; la capacità di rispondere in modo adeguato è elemento di
valutazione positiva, specie come incoraggiamento a distribuire il
carico di lavoro nel corso del semestre. Infine, per quanto riguarda
la verifica finale, si richiede allo studente di sostenere una
discussione critica ma ben informata sugli argomenti coperti dalla
bibliografia, anche a prescindere dalla frequenza alle lezioni.