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Joe Tilson
per il Corriere della Sera
#46
30 settembre 2012
Domenica
2. 2 LA LETTURA CORRIERE DELLA SERA DOMENICA 30 SETTEMBRE 2012
Sommario
Il dibattito delle idee
RRR corriere.it/lalettura
L’inserto continua online
con il «Club della Lettura»:
La pubblicazione delle minute della Bce,
una community esclusiva
per condividere idee e opinioni
le promesse non mantenute di Obama
4
Trasparenza
Il dibattito delle idee
La vita mortale dei fatti
di ANTONIO SGOBBA
5 Le abitudini paralizzano
la società e gli individui
di CORRADO OCONE
Orizzonti
6
L’ultima opportunità
Il riscatto sociale in cucina
di PAOLO VALENTINO
8 Nuovi linguaggi
L’illusione dell’arte
finanziata dagli utenti
10
di EVGENY MOROZOV
Società
L’internazionale dei gesuiti
di MARIA ANTONIETTA CALABRÒ
della democrazia
Caratteri Sorveglia l’economia e la politica
13 Scenari
2033, l’apocalisse condivisa
di SEVERINO COLOMBO
ma può opprimere gli individui
14 Narrativa straniera di DANILO TAINO
Salman Rushdie:
A i
la fatwa e il gossip ttenti alla trasparenza. Può essere opaca. Ce l’accesso a documenti pub-
n’è una pragmatica, che democratizza istitu- blici, ma solo a quei cittadi-
di ALESSANDRO PIPERNO zioni, apparati dello Stato, imprese, merca- ni che possono dimostrare
e YASMINA KHADRA ti, che limita la corruzione e favorisce la par- di avere un interesse legale
17 Saggistica tecipazione. È quella buona. E c’è una tra-
sparenza ideologica maligna, che sta diven-
nel soddisfacimento della
loro richiesta. Una modifica
Polaroid dalla tando norma culturale della nostra civiltà, Bibliografia omeopatica del 2005 ha al-
Prima Repubblica una «forza sistemica» che crea una «società pornografica, Tra i libri sul tema della largato l’accesso a chi dimo-
di GIOVANNI BIANCONI esibizionista e controllata», come ha denunciato il filosofo trasparenza e del controllo stri di agire con un interes-
tedesco-coreano Byung-Chul Han in un libro uscito que- ricordiamo il saggio del se pubblico. Ma le culture
19 Le cinque pagine memorabili st’anno in Germania (Transparenzgesellschaft, «Società
della trasparenza», Matthes & Seitz Berlin). Sotto la stessa
filosofo tedesco-coreano
uscito in Germania
politica e giuridica italiane
non hanno ancora ricono-
Finestre divisa, due eserciti nemici: difficili da differenziare ma in «Transparenzgesellschaft» sciuto la prevalenza dell’in-
le scelte di MARIAROSA MANCUSO guerra tra loro. (Matthes & Seitz Berlin, teresse del cittadino rispetto all’autodifesa corporativa de-
20 Le classifiche dei libri L’Era della Trasparenza — come si può forse chiamare
quella che viviamo — è un fiume possente. Il flusso traspor-
pagine 96, e 10); «Liquid
Surveillance» di David
gli organi dello Stato. Lo scorso maggio, un gruppo di intel-
lettuali ed alcune associazioni hanno lanciato una campa-
La pagella ta la domanda di informazioni che può aiutare a prevenire Lyon e Zygmunt Bauman gna (Foia.it) per l’introduzione di un Freedom of Informa-
di ANTONIO D’ORRICO i «Batmangate» laziali, a frenare le evasioni fiscali globali, in uscita (Polity Books, tion Act anche in Italia. I partiti politici non sembrano fino-
a mettere in difficoltà i regimi di rapina in Africa. Ma fa pagine 152, e 12,10); ra averlo raccolto. Il caso italiano è estremo, ma illustra
navigare anche la retorica imperativa che rende schiavi del- «Oltre Wikileaks. Il futuro una caratteristica fondamentale della complessa battaglia
la visibilità: dove Internet è uno spazio di libertà che ri- del movimento per la per la trasparenza: la politica e il potere ne parlano conti-
Sguardi schia di trasformarsi — sempre secondo Han — in un «Pa- trasparenza» di Micah nuamente, ma spesso preferiscono l’opacità; oppure la tra-
nopticon digitale», una prigione costruita in modo che il L. Sifry (Egea, pagine 192, sparenza la intendono rovesciata, non dal basso verso l’al-
22 Picasso: arte o brand? guardiano possa sempre vedere tutti i detenuti senza esse- e 19); «La società dei to, ma per controllare la società, in fondo non diversamen-
di ARTURO CARLO QUINTAVALLE re visto, un edificio capace di modificare la psicologia degli dati» di Vincenzo Cosenza te da come faceva la Stasi nella Germania dell’Est, chiusa in
e VINCENZO TRIONE
individui e il processo sociale. È un fiume che può essere (formato ebook, 40K una fortezza impenetrabile mentre imponeva finestre spa-
benefico o distruttivo, che può fare avanzare la democra- Unofficial, 199 kb, e 0,99 lancate ai cittadini.
24 Le mostre zia, ma può anche travolgere, in nome della democrazia, la
libertà degli individui. La trasparenza è asimmetrica e im-
su Amazon); «The perils
and promise of global
I casi peggiori di trasparenza rovesciata sono quelli in
cui governi e autorità prendono la parola alla lettera. All’ini-
Capogrossi, ritratto pone sfide complicate. transparency. Why the zio dell’anno, il capo del Dipartimento di polizia di New
americano information revolution York, Raymond Kelly, ha detto che avrebbe montato sulle
di SEBASTIANO GRASSO may not lead to security, auto di pattuglia i cosiddetti T-Ray scanners, capaci di indi-
26 Memorie Nel discorso politico e sociale della nostra epoca, l’idea
democracy, or peace»
di Kristin M. Lord
viduare armi sul corpo delle persone senza perquisizione.
Una forma di trasparenza fisica di massa che ha sollevato le
All’asta le passioni di trasparenza e di visibilità assume in genere un valore mo- (Suny Press, proteste dei difensori dei diritti civili, Civil Liberties Union
di Fruttero rale positivo. E, in effetti, la divulgazione di informazioni pagine 208, $ 65) in testa. I tribunali spesso frenano queste iniziative del po-
di CRISTINA TAGLIETTI utili al pubblico è democratica e in più crea efficienza. È tere: ma è una battaglia aperta di cui non si vede la fine. Più
una domanda che cresce ogni giorno, vista come forma di spesso, però, la trasparenza è semplice propaganda.
27 Il protagonista controllo dal basso capace di svelare e quindi limitare gli La prima iniziativa che Barack Obama prese entrando al-
Juergen Teller, il romantico abusi di potere e la corruzione (la maggiore organizzazione la Casa Bianca nel gennaio 2009, per esempio, fu ordinare
della fotografia di moda non governativa in fatto di lotta alla corruzione si chiama il massimo di apertura a decine di agenzie governative. E
non per caso Transparency International). Già nel 1766, la già durante la campagna elettorale promise di proteggere i
di MATTEO PERSIVALE Svezia votò una legge che garantiva l’accesso dei cittadini cosiddetti whistleblowers, coloro che dall’interno dell’am-
ai documenti ufficiali del governo: fu il primo Freedom of ministrazione pubblica si prendono il rischio di lanciare
Information Act. Da allora, più di 90 Paesi si sono dati, in un fischio d’allarme per denunciare irregolarità, abusi, cor-
forme diverse, leggi che impongono ai governi nazionali e ruzione. «Questi atti di coraggio e di patriottismo — diceva
Percorsi locali e alle amministrazioni pubbliche l’obbligo di mettere un documento della sua Agenda di transizione (quando
28 Graphic Novel a disposizione dei cittadini che lo richiedano qualsiasi do-
cumento ufficiale (salvo eccezioni esplicitamente previste,
cioè era già eletto ma aspettava di giurare) — dovrebbero
essere incoraggiati anziché soffocati». Da quel momento è
Questo non è il potere come i segreti di Stato). successo il contrario: utilizzando l’Espionage Act della Pri-
di PERINI da MAGRITTE Tra i 90, l’Italia non c’è. Una legge del 1990 garantisce ma guerra mondiale — pensato allora per le spie — l’ammi-
nistrazione americana ha messo sotto accusa sei whistle-
31 La biografia RRR blowers, più di qualsiasi altra presidenza nei tempi recenti.
«Un chiaro messaggio di intimidazione», secondo Danielle
Jeppson, l’oro di Napoli
di CARLO VULPIO
La mentalità diffusa in Italia tra politici e giuristi Brian del Project on Government Oversight. D’altra parte,
anche la reazione dei governi a Wikileaks è stata isterica
34 Controcopertina, non ha ancora riconosciuto la prevalenza più che mossa da desiderio di apertura.
Haiku, la cura di Zanzotto dell’interesse del cittadino a conoscere il
di MARZIO BREDA
contenuto dei documenti amministrativi rispetto La trasparenza positiva, insomma, è in genere il risultato
all’autodifesa corporativa degli organi statali di uno scontro tra cittadini e potere. Non che manchino i
casi di politici senza veli. I cittadini di Albuquerque, New
3. DOMENICA 30 SETTEMBRE 2012 CORRIERE DELLA SERA LA LETTURA 3
ILLUSTRAZIONE
DI PIERLUIGI LONGO
che la trasparenza è positi-
va per la reputazione delle
banche centrali e «può por-
tare a migliori risultati eco-
nomici». Infatti, pare che
Draghi e Weidmann siano
d’accordo con il collega fin-
landese. Segnale potente:
se persino il mondo dei ban-
chieri centrali le paga tribu-
to, dobbiamo proprio esse-
re entrati nell’Era della Tra-
sparenza.
Mexico, possono per esempio aprire la pagina web del sin- I risultati della governance aperta, d’altra parte, sono cer-
daco Richard Berry e scoprire che lo scorso aprile ha speso te volte straordinari. Jakob Svensson, dell’Università di
26,75 dollari di telefono, pagati all’At&t con la carta di cre-
dito del comune: le transazioni sono online. Gli stipendi
La caccia dei colossi del web ai dati personali Stoccolma, ha calcolato che l’avere rese pubbliche le perfor-
mance del sistema sanitario dell’Uganda e l’avere aiutato i
del sindaco sono pubblici e così la lista dei 250 dipendenti cittadini a presentare reclami ha ridotto di un terzo il tasso
municipali più pagati e i contratti con i fornitori. E negli
Stati Uniti molte amministrazioni locali, anche di grandi
La privacy è una ricchezza di mortalità dei bambini sotto i cinque anni. Un progetto
effettuato in sei città del Congo ha provato che quando i
città come Chicago e San Diego, hanno iniziato a pubblica- cittadini vedono come vengono spesi i denari pubblici e
re informazioni sul modello di Albuquerque. Ma, pure qui,
il catalizzatore è stato uno scandalo clamoroso svelato dal-
minacciata dalle aziende possono influenzare le scelte, la raccolta fiscale aumenta.
Fin qui, il bello della trasparenza. È quando questa diven-
la stampa nel 2010 a Bell, cittadina di 35 mila abitanti non ta il vitello d’oro che le cose cambiano. Secondo Han — il
lontana da Los Angeles, dove l’amministrazione comunale di SERENA DANNA filosofo tedesco-coreano che rifiuta di dare interviste in tv
si comportava come se fosse stata la Regione Lazio (il city — nella retorica corrente esiste un legame tra trasparenza,
manager guadagnava il doppio di Obama).
È una lunga marcia, la ricerca di informazioni tenute na-
scoste. E certe volte scivola nel paradossale. Tarantula — al
secolo Bradley Birkenfeld — lavorava in America per la ban-
ca svizzera Ubs. Tre anni fa, fu condannato a 41 mesi di pri-
S e il mercato del XX secolo era rappresentato dal fascino e dalla potenza delle
merci, quello del XXI secolo ruota intorno ai dati personali. Ciò che pensiamo,
ascoltiamo, mangiamo, guardiamo o leggiamo è diventata materia prima per
aziende che — tramortite dalla crisi economica — hanno margini di errore sempre più
bassi. Bisogna conoscere gli utenti per realizzare prodotti destinati al successo
disvelamento e sicurezza: qualcosa che ne fa un moloch to-
talitario con una morale intrinsecamente positiva. Mettere
tutto in pubblico — non solo gli atti di governi e istituzio-
ni, ma anche se stessi, le proprie fotografie, i propri pensie-
ri e gusti — e pretendere che tutti mettano tutto davanti
gione per avere aiutato un immobiliarista a evadere tasse commerciale. E i vecchi questionari del secolo scorso, basati sulla volontarietà dei agli occhi del mondo crea in realtà, secondo Han, un appe-
per sette milioni di dollari. Nel frattempo, si trasformò pe- consumatori, non bastano certo a indovinare il business giusto. I colossi del web, primi tito insaziabile che ha bisogno di sempre più nudità e ri-
rò in un whistleblower e aiutò le autorità a scovare una se- intermediari del rapporto tra cittadini e imprese, sono oggi più simili alle compagnie nuncia alla vergogna per appagarsi. Pornografia, appunto.
rie di operazioni che Ubs conduceva per i clienti che voleva- petrolifere che decidono la geopolitica mondiale che alle brillanti start-up «da garage» Il risultato è la svalutazione dell’intimità; è la perdita di
no eludere il fisco. Il risultato è stata una multa di 780 mi- che, negli anni Settanta, mostravano la strada dell’innovazione. «Data is new gold», i valore del concetto di fiducia, il quale presuppone la possi-
lioni di dollari per la banca svizzera e il recupero di cinque dati sono il nuovo oro, ha dichiarato Márta Nagy-Rothengass, capo dell’unità bilità di non mettere tutto in piazza; è il consegnarsi volon-
miliardi da parte dell’agenzia delle entrate americana. Effet- «Technologies for Information Management» della Commissione Europea. Ma se tariamente a una società del controllo incrociato. «Oggi i
to collaterale: il 10 settembre scorso al galeotto Tarantula il istituzioni come la Ue e capitani d’azienda come Mark Zuckerberg (nella foto) hanno più piccoli dettagli delle nostre vite quotidiane sono trac-
governo di Washington ha versato un premio di 104 milio- capito la lezione, non si può dire lo stesso di cittadini che ogni giorno «regalano» ciati da vicino come mai prima, e coloro che sono monito-
ni di dollari, perché le informazioni che ha fornito sono informazioni personali a social network, siti e applicazioni affamate di dati. L’ingenuità rati spesso cooperano volontariamente con chi li monito-
state «eccezionali in ampiezza e profondità». degli utenti è il peccato veniale dell’era digitale. Le policy per la ra», sostengono i sociologi Zygmunt Bauman e David Lyon
privacy di Google o Facebook sono spesso criptiche e tanti in un libro-conversazione che verrà pubblicato in novem-
preferiscono la promessa di maggiore informazione e bre (Liquid Surveillance, Polity Books).
condivisione allo scrupolo dell’approfondimento. Tutte le volte Sono le nuove tecnologie naturalmente — secondo que-
Miracoli della ricerca della trasparenza che possono sol- che Gmail, l’account di posta di Google, ci chiede il numero di ste letture — i veicoli sui quali viaggia la «forza sistemica»
levare perplessità. Che in genere, però, moltiplicano anche cellulare o quando pubblichiamo le nostre fotografie sulla della trasparenza. Ma — a parere di Han — esse e i social
l’efficienza. Nei giorni scorsi, il presidente della banca cen- bacheca di Facebook, dovremmo chiederci a cosa stiamo network non ne sono le fonti e i responsabili: la trasparen-
trale finlandese, Erkki Liikanen, ha proposto che la Bce rinunciando per avere una gestione più comoda della nostra za nella forma etica e retorica è uno strumento del capitali-
pubblichi le minute delle sue riunioni nel giro di pochi corrispondenza, nel primo caso, e un pizzico di gloria nel smo moderno, un corollario del neoliberismo — sostiene
giorni da quando la discussione è avvenuta e non, come secondo. Le identità online non sono più gli avatar di —, qualcosa finalizzato alla performance — e alla necessità
avviene ora, dopo 30 anni. Lo fanno già con buoni risultati «Second Life», il mondo virtuale lanciato nel 2003 di mostrarla. Il mito della produttività crescente che avreb-
la Federal Reserve americana e la Bank of England. Sape- dall’americana Linden Lab, a cui davamo l’aspetto, gli be conquistato i cervelli. Discutibile, probabilmente: se
re oggi quali sono state le argomentazioni che Mario anni e le opinioni che vogliamo. L’illusione del non altro perché il potere che il web e i social network con-
Draghi ha portato per sostenere il programma di acqui- controllo dell’io digitale che ha accompagnato i primi segnano all’individuo gli permette di controllare i livelli di
sto di titoli pubblici spagnoli e italiani da parte della decenni di Internet si è spezzata: la libertà degli trasparenza e di accrescere gli spazi di libertà. Ma certa-
Banca centrale europea e sapere quali obiezioni ha sol- utenti ha lasciato il posto a quella delle aziende. La mente una delle grandi questioni di questa era: perché il
levato il presidente della Bundesbank, Jens Weid- nostra difesa passa dall’educazione e da una nuova totem della visibilità è qui per restare. Come dicevano po-
mann, fornirebbe elementi di chiarezza ai mercati, etica digitale: imparando (e insegnando, a chi giorni fa la principessa Kate e il principe William, il su-
renderebbe più credibili le decisioni di politica mo- cominciare dalle scuole) quali sono i diritti (e i per-eroe del XXI secolo sarebbe l’Uomo Invisibile. Ma quel-
netaria e metterebbe in chiaro l’indipendenza intel- doveri) degli utenti. lo è fantasia, i paparazzi la realtà.
lettuale della Bce. Uno studio della London School of © RIPRODUZIONE RISERVATA @danilotaino
Economics condotto da David Stasavage ha stabilito © RIPRODUZIONE RISERVATA
4. 4 LA LETTURA CORRIERE DELLA SERA DOMENICA 30 SETTEMBRE 2012
Se il prodigo va dai bisognosi
Il dibattito delle idee
Due parole in croce
di Luigi Accattoli
{ Luigi Lusi, amministratore della Margherita,
sceglie il Monastero di Santa Maria dei
Bisognosi per gli arresti domiciliari, mentre
Lele Mora fa il volontario nella comunità
«Exodus» di don Mazzi. Come già Sergio
Cusani e Francesco De Lorenzo che la
bufera di Tangentopoli aveva portato prima
in carcere e poi ai servizi sociali. In Italia la
parabola del figliol prodigo ha ancora
un’efficacia sociale.
Scienza Per gli esperti ogni 45 anni cambiano le nostre conoscenze del mondo
L’incursione
RRR
di Luca Molinari
ARCHITETTURA ITALIANA:
LA CRISI SI COMBATTE
(SOLO) CON IL CONFRONTO
SUNDIAL DI TONY NOVAK © IMAGES.COM/CORBIS
U
n recente intervento polemico di Vittorio
Gregotti apparso sul «Corriere della
Sera» denunciava il rischio della
colonizzazione culturale e progettuale
delle nostre città: in quel caso l’architetto
milanese era stato duramente critico con il progetto
dello studio svizzero Herzog & de Meuron per la
nuova Fondazione Feltrinelli a Milano. Non è stato
un caso isolato, però: analoghe preoccupazioni
sono state avanzate da più parti quando ci si è resi
conto della «quasi» totale assenza di architetti
La vita mortale dei fatti
italiani nella sezione centrale della recente Biennale
d’Architettura a Venezia curata da David
Chipperfield. In questo ultimo anno, infatti, la
presenza di autori italiani invitati o vincitori nei
grandi concorsi internazionali d’architettura nel
nostro Paese è stata inconsistente. È giusto e
C’è una scadenza per tutto, anche senza data naturale, allora, domandarsi perché l’architettura
italiana sembra essere scomparsa dagli orizzonti
di ANTONIO SGOBBA Nulla resta davvero assodato per sempre della critica internazionale dopo decenni di
presenza forte e riconosciuta. Non dovrebbe essere,
però, la difesa campanilistica dei nostri territori
«I
l numero di cromosomi in una dell’uranio. La half-life del titolo sta proprio «superati». Conclusione della ricerca: il perio- dalle incursioni degli «stranieri» a tenerci occupati,
cellula umana è 48. Ormai è un per questo: è il termine usato in fisica per in- do di decadimento dei fatti riguardanti le pa- quanto piuttosto la necessità di riflettere sulla
fatto stabilito». Lo scriveva nel dicare il tempo di dimezzamento, o emivita, tologie considerate era 45 anni. Risultati simi- perdita di centralità della nostra cultura
1953 l’eminente biologo Leo Sa- di un campione puro di un isotopo. Per capi- li a uno studio australiano condotto anni pri- architettonica, sulla sua difficoltà a produrre
chs. Nel 1956 Joe Hin Tjio e Al- re quando arriva non ci basta considerare un ma sulla chirurgia: in quel campo dopo 45 an- pensiero e visioni universali e condivisibili anche al
bert Levan, utilizzando una nuova tecnica di singolo fatto, dobbiamo guardare al corpus ni gli studi perdevano di valore (Hall e Platell, di fuori dei confini nazionali, e sulla sua incapacità
osservazione delle cellule, contarono 46 cro- di conoscenze che lo circonda. Half-life of Truth in Surgical Literature, «The di diventare pensiero sociale aperto e diffuso.
mosomi. All’inizio pensarono di essersi sba- I fatti sono materiale radioattivo, hanno un Lancet», volume 350). Domande che diventano tanto più urgenti se si
gliati. Ricontarono. I cromosomi erano anco- tempo di dimezzamento. Un periodo dopo il considera in parallelo il fenomeno della dilagante, e
ra 46. Quello che fino al momento prima era quale decadono, cessano di essere fatti. Per preoccupante, disoccupazione che travolge le
stato un fatto, cessò di esserlo. Da allora la co- maneggiarli abbiamo bisogno di una scienza
munità scientifica concorda sul numero esat- che misuri come cambiano le nostre cono- È la fine dei fatti? Niente di tutto ciò. Per
to: 46 e non 48. scenze. Arbesman, studioso di Matematica ap- evitare equivoci il matematico chiarisce cosa RRR
A un certo punto i fatti non sono più tali. plicata e network theory dell’Institute for intende: «Uso "fatto" in un modo intuitivo,
Se si prendono le riviste scientifiche di anni quantitative social science di Harvard, usa gli per indicare un pezzo della nostra conoscen- Prospettiva
(o secoli) fa si leggono cose come: il fumo fa strumenti della scientometria, la scienza che za del mondo. Ci piace pensare ai fatti come Nessuna difesa campanilistica
bene alla salute, in un’alimentazione sana misura la scienza. Come altri prima di lui: tra una versione accurata delle realtà, una verità
non può mancare molta carne, Plutone è una i primi a studiare il decadimento dei fatti oggettiva, ma non è sempre così. Soprattutto dalle preferenze
stella, la connessione Internet più veloce è a scientifici l’équipe di Thierry Poynard al- in ambito scientifico». Un modo per aggirare per gli «stranieri»,
56k, il linguaggio della scienza è il latino, la l’Ospedale Pitié-Salpêtrière di Parigi. In un ar- tutto il dibattito epistemologico e metafisico
Terra ha 2 miliardi di abitanti. «Il nostro mon- ticolo pubblicato negli «Annals of Internal in merito; in questa prospettiva i fatti sono
dobbiamo riflettere sulla perdita
do è in flusso costante, le nostre conoscenze Medicine» nel 2002 (volume 136) prese in «semplicemente le cose che sappiamo, come di centralità della nostra cultura
cambiano di continuo, persino i più informa- considerazione circa 500 paper pubblicati ne- individui o società». Abbiamo anche a dispo-
ti faticano a starci dietro», riconosce Sam Ar- gli ultimi cinquant’anni su due argomenti spe- sizione un modo semplice per organizzarli, ultime generazioni d’architetti. Non sono pochi gli
besman all’inizio del suo libro The Half-life of cifici: cirrosi ed epatite. Li sottopose all’esa- senza farci sconcertare dai cambiamenti: in studi che, non riuscendo a sopravvivere alla
Fact: Why Everything We Know Has an Expi- me di altri ricercatori esperti, chiedendo di base alla velocità con cui cambiano. «Immagi- situazione attuale, si trovano costretti a chiudere.
ration Date (Current/Penguin, uscito il 27 set- definire i lavori esaminati come «fattuali» o niamo di avere tutti i fatti del mondo allineati Non solo: assistiamo in tempo reale alla fuga
tembre 2012). «Tutto quello che sappiamo ha — continua Arbesman — ordinati a seconda all’estero di alcuni tra i nostri migliori giovani
una data di scadenza» è la sintesi di Arbe- della frequenza con cui cambiano. A un’estre- progettisti, che scelgono altre città europee per
sman. Come gli yogurt? No, le cose non sono mità avremo i fatti che cambiano velocemen- aprire le loro attività. Barcellona, Parigi, Londra,
così semplici. Il giorno in cui i fatti vanno a
male non è stampato sull’etichetta. Per que-
Pascal Bruckner te». Sono quelli che troviamo per esempio al-
lineati all’inizio del volume Politica in Italia.
Rotterdam stanno accogliendo alcuni tra i più
promettenti studi dell’architettura italiana
sto abbiamo la sensazione di rimanere schiac- I fatti dell’anno e le interpretazioni, a cura di emergente evidenziando, da una parte, che l’Europa
ciati dal continuo mutamento. Lo studioso ci
invita a non scoraggiarci: «C’è un ordine nel
I pensatori Anna Bosco e Duncan McDonnell (Il Mulino,
2012). «A Vasto nasce la nuova alleanza di cen-
dell’Erasmus è diventata veramente un territorio
unitario in cui le nuove generazioni si muovono con
continuo cambiamento. Un ordine regolare e trosinistra», «La Borsa di Milano perde il naturale semplicità, e che, dall’altra, l’Italia è
sistematico che può essere descritto dalla
scienza e dalla matematica».
neo-amorosi 3,71%», «Marcegaglia, presidente di Confindu-
stria», «Il ministro dell’Agricoltura, Saverio
sempre meno un «Paese per giovani» e un territorio
in cui l’architettura viene considerata una risorsa su
Più che agli yogurt dobbiamo pensare agli Romano». Esattamente un anno fa erano fat- cui investire interesse e capitali. Senza attendere
isotopi. «La conoscenza è come la radioattivi- di GUIDO VITIELLO ti, ora non lo sono più. cambiamenti che non avvengono, questi autori si
tà», scrive Arbesman. Se osserviamo un singo- All’estremo opposto della linea abbiamo in- stanno già muovendo costruendo anticorpi
lo atomo di uranio, non siamo in grado di pre-
vedere quando avverrà il suo decadimento.
Possiamo sederci lì e aspettare, non cambia
molto, potrebbe avvenire nel secondo succes-
sivo o dopo milioni di anni. Non possiamo sa-
S e intorno ai cinquant’anni dovessi
pubblicare un saggio affabile e garbato
sull’amore, vi autorizzo fin d’ora ad
abbattermi come un cavallo zoppo: rischierei, non
sia mai, di sopravvivere altri vent’anni e scrivere
vece i fatti che cambiano molto lentamente: il
numero di dita di una mano o il numero dei
continenti, per esempio. In mezzo c’è tutto il
resto: fatti che cambiano, ma non così in fret-
ta. Ci possono volere decenni o una vita inte-
resistenti e necessari per sopravvivere
all’indifferenza generalizzata. Assistiamo così alla
nascita di riviste scritte direttamente in inglese che
si appoggiano a network generazionali e
internazionali (San Rocco), oppure vediamo piccoli
perlo. Ma se prendiamo un pezzo di uranio, un saggio affabile e garbato sulla senilità. Attenti ra. Il numero degli abitanti della Terra, il nu- studi aprire analoghe consociate all’estero nelle
composto da trilioni e trilioni di atomi, ciò ai libri sull’amore, sono spesso il campanello mero dei pianeti del Sistema solare. Arbe- regioni potenzialmente in crescita come la Polonia,
che era imprevedibile diventa prevedibile. d’allarme di un imminente tracollo intellettuale. sman li battezza mesofatti. Fatti di media du- l’India o il Sud America, o che investono risorse e
Sappiamo come gli atomi di uranio si com- Meditate il caso di Erich Fromm, che dopo L’arte di rata. Costituiscono il grosso della nostra cono- ricerca nei Paesi in via di sviluppo costruendo
portano quando sono aggregati. Presi a grup- amare (aveva 55 anni) imboccò una china scenze. Per esempio tutta la conoscenza tec- nuove forme di professionalità (Tamassociati in
pi, gli atomi di uranio sono molto prevedibili. chiacchierina da cui non sarebbe tornato indietro: nologica è fatta di mesofatti: dalla durata del Centro Africa, Ma0 e 2 a + p in Afghanistan, Arcò in
Se siamo abbastanza pazienti, vedremo deca- sembrava un saggista in pantofole. Jacques Attali tragitto Milano-Roma in treno, al supporto Palestina). Tutti questi fenomeni allora dovrebbero
dere l’uranio in 704 milioni di anni. Una cifra ha aspettato i 64 anni per dare alle stampe Amori, più capiente per i nostri dati — dal floppy farci tornare a riflettere seriamente sul ruolo e il
definita e nota. È il periodo di decadimento enciclopedico concentrato di cliché sulla coppia disk al cloud. Un giorno da Rogoredo a Tibur- significato civile e politico dell’architettura italiana
dalla preistoria a oggi. Ora è la volta di Pascal tina ci metteremo ancora meno di due ore e ed europea, interrogativi che ci potrebbero aiutare a
Bruckner, già pamphlettista agguerrito, che alle 45 minuti, e per i nostri file avremo qualcosa individuare strumenti e strade originali che ci
RRR soglie dei sessanta ci sta tempestando, appunto, di meno ingombrante di una nuvola. Saperlo renderanno abbastanza forti e sereni da
di saggi affabili e garbati sull’amore (è appena prima ci aiuta a prepararci a quel momento. «sopportare» la presenza di altri, bravi, architetti
Prospettive uscito da Guanda Il paradosso amoroso). Eppure, «I fatti ci danno un senso di controllo e di stranieri nelle nostre città.
Il matematico Arbesman: quando era un giovanissimo nouveau philosophe, conforto, e quando scadono ci sentiamo per- © RIPRODUZIONE RISERVATA
Bruckner aveva esordito con un libro sull’amore si — riconosce Arbesman —, ma la scadenza
«Il grosso della nostra ben più incisivo, Il nuovo disordine amoroso, scritto non è arbitraria, se impariamo a riconoscere Luca Molinari (1966) Storico e critico, professore associato di Storia
conoscenza è formata da fatti con Alain Finkielkraut. L’amore è stato l’alfa della le regolarità saremo meglio preparati ad af- dell’architettura contemporanea alla Seconda Università degli Studi
sua opera. Che sia anche l’omega? frontare i rapidi cambiamenti che ci attendo- di Napoli, curatore del Padiglione Italia alla XII Biennale di Venezia.
di media durata, che possono © RIPRODUZIONE RISERVATA no». Fa parte del Consiglio superiore per i beni culturali e paesaggistici.
cambiare nel corso di una vita» © RIPRODUZIONE RISERVATA
5. DOMENICA 30 SETTEMBRE 2012 CORRIERE DELLA SERA LA LETTURA 5
La donazione e il senso di colpa
Il dibattito delle idee
Make up
di Gianna Fregonara
{ Sensi di colpa. Quanto costa il biglietto per la
mostra di Edvard Munch alla Tate Modern di
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Fenomeni Le riflessioni di Charles Duhigg sulla dinamica delle azioni individuali e collettive
Le abitudini paralizzano le società
I comportamenti ripetitivi rischiano di bloccare l’evoluzione di persone e Paesi
di CORRADO OCONE «Ma capacità di innovare ed esercizio della libertà possono arginare il declino»
ILLUSTRAZIONE DI BEPPE GIACOBBE
C i
erto, il fatto che Charles versamente? Eppure, da questo non biso- stessa nasce in qualche modo dalla libertà un ben definito modello che, benché sia il
Duhigg sia un affermato repor- gna dedurre, come sembra fare Duhigg, umana, dalle scelte degli individui di ge- risultato di decisioni prese da un certo nu-
ter del «New York Times» ha che le abitudini siano sempre da estirpa- nerazioni precedenti che noi ereditiamo mero di persone, non è stato cosciente-
giocato la sua parte. Ma che il re. Sarebbe impossibile. Vi immaginate sotto forma di abitudini. Secondo Friedri- mente progettato da nessuna di esse».
suo ultimo libro abbia conqui- un individuo che agisca cambiando idee, ch von Hayek, anzi, esse sono ascrivibili a Tuttavia, insegna Martin Heidegger, ci
stato le vette delle classifiche statuniten- percorsi, luoghi, ogni momento? Ammes- un ordine non programmato, come spie- sono anche i «sentieri interrotti», quelli
si dipende anche dal fatto che il tema ci so che sia possibile, costui sarebbe un uo- ga la metafora del sentiero di cui egli par- che, contrariamente alle aspettative, non
tocca da vicino. Sempre più sentiamo mo senza identità, irriconoscibile da la in L’abuso della ragione. «In principio, portano da nessuna parte. È a questo
che, nella società attuale, la nostra identi- chiunque, incapace di rispettare promes- ciascuno cerca per proprio conto quello punto che si impone un colpo d’ala, la
tà è come sopraffatta da meccanismi se e impegni. Una certa dose di routine è che ritiene il tracciato migliore. Ma, per il capacità di ripensare tutto daccapo e
standardizzati. È difficile uscire dai sen- connessa al nostro essere. «Forme pietrifi- semplice fatto di essere già stato percorso rompere con le abitudini acquisite. An-
tieri prestabiliti, esercitare in concreto la cate e ormai irriconoscibili della nostra una volta, un sentiero risulta, verosimil- che se a farlo saranno per primi solo i
libertà. Giustamente Duhigg parla di una prima felicità, del nostro primo orrore — mente, più facile da percorrere e, quindi, leader, i grandi innovatori. Mai credere
Dittatura delle abitudini, come suona il queste sono le abitudini», scrive Walter diventa più probabile l’ulteriore sua utiliz- però che il nostro spettro di azione sia
titolo dell’edizione italiana del suo libro Benjamin. Ma, a ben vedere, la stessa li- zazione, e così, gradualmente, emergono bloccato: a volte basta un nonnulla per
in uscita per Corbaccio. L’autore ha com- bertà di cambiare non avrebbe senso, se percorsi dal tracciato sempre più netto, spezzare gli equilibri ereditati.
pulsato saggi, ascoltato testimoni, analiz- non si stagliasse su un fondo di stabilità. che finiscono con l’essere utilizzati in luo- Qui si evidenzia il limite di un altro
zato casi. E riflette con l’aiuto di vari stu- Il saggio Il filosofo che in età moderna ha più go di altri percorsi possibili. I movimenti grande autore: quel Montesquieu che, in
diosi. Per concludere che buona parte «The Power of Habit» di ragionato sul tema è stato David Hume. in quella zona tendono a conformarsi a pieno Settecento, aveva comparato le
della nostra gratificazione individuale di- Charles Duhigg (nella foto) Secondo lui, le abitudini sono il princi- genti a partire dai loro costumi. Certo, la
pende dalla capacità che possediamo di è stato pubblicato da pio base del nostro ragionare. Nel Tratta- sua visione può sembrare ingenua, per-
cambiare o correggere le abitudini che Random House nel febbraio to sulla natura umana, dimostra come il ché lega in modo rigido le abitudini di
abbiamo acquisito nel tempo. E ciò vale
anche per le società. Quando queste ulti-
di quest’anno: in Italia
il libro esce in ottobre
principio di causa, su cui fondiamo le no-
stre azioni, non abbia necessità raziona-
Due studi sui giovani un popolo al clima. Non c’è dubbio, tutta-
via, che una moderna scienza della socie-
me non hanno più la capacità di modifi- per le Edizioni Corbaccio, le: il fatto che fino ad oggi abbiamo con- tà deve tener conto delle sue riflessioni
care le proprie abitudini, adeguandosi ai
tempi, rischiano il declino (vi fa pensare
con il titolo «La dittatura
delle abitudini. Come si
statato che alla notte segue sempre l’al-
ba, ci fa inferire che ciò accadrà anche
La cannabis sul carattere delle diverse civiltà. Non è
perciò un caso che sul pensatore france-
a qualche Paese in particolare?). Ma pro- formano. Quanto ci domani. Non c’è però una necessità og- se stiano uscendo tanti libri. A Domeni-
cediamo con ordine. condizionano. Come
cambiarle» (traduzione
gettiva: «Se, dunque, chiamo abitudine
ciò che procede da un’antecedente ripeti-
fa male co Felice, che curerà la nuova edizione
Bompiani delle Opere, si deve per esem-
di Marco Sartori, zione, senza nessun nuovo ragionamen- pio una dotta discussione sull’attualità
pagine 226, e 18) to o inferenza, possiamo stabilire come di SANDRO MODEO di Montesquieu (Intelligenza politica
Per quanto riguarda le abitudini degli Illustri precedenti verità certa che ogni credenza, la quale per il mondo contemporaneo) scritta con
individui, la prima cosa da dire è che esse
sono parte costitutiva dell’essere di ognu-
no, anche di chi è poco abitudinario. Ma
a volte, sottolinea Duhigg, sono irraziona-
li: perché per andare al lavoro spesso se-
Il più conosciuto testo
filosofico «Sull’abitudine»
venne scritto dal filosofo
spiritualista francese Felix
Ravaisson nel 1838
segua un’impressione presente, ha in
questa la sua unica origine».
Come è noto, Immanuel Kant mise in
scacco tale argomento, facendo del con-
cetto di causa una forma a priori della
D ue studi recenti lo confermano: la
cannabis (se assunta abitualmente a
partire dall’adolescenza) comporta
danni permanenti. Il primo (Columbia
University) ha sottoposto a Pet (Tomografia a
Davide Monda e uscita da Liguori.
In conclusione: è giusto o no farsi gui-
dare dalle abitudini? È meglio seguire i
sentieri già tracciati o le vie della libertà?
La natura o la cultura? La consapevolezza
guiamo il solito tragitto, anche quando la (l’ultima edizione italiana mente umana: non c’è abitudine che ten- emissione di positroni) 16 giovani consumatori, contemporanea è che, in una prospettiva
radio ha informato che ci sono rallenta- è di Ananke, 2009). ga di fronte alla forza universalizzante individuando disfunzioni sia nel rilascio che immanentistica, non si può mai spezzare
menti in corso e sarebbe preferibile sce- Il «Trattato sulla natura della ragione. Eppure egli, che ridimen- nella ricezione di dopamina: quadro non il nesso che tiene unite le due dimensioni
gliere percorsi alternativi? E quante no- umana» del pensatore sionò le pretese dell’abitudine, sembra dissimile da quello dei «giocatori» patologici, dell’essere umano. Anzi, si può dire che,
stre azioni quotidiane sono quasi automa- scozzese David Hume è che fosse un tipo abitudinario fino al pa- costretti ad alzare la soglia degli stimoli per per sua natura, ciò che nasce come liber-
tiche (sedersi a tavola in quel posto, anno- disponibile, con il testo rossismo. La sua giornata tipo era così provare piacere/paura. È la conferma di quanto tà tende in seguito a contraddirsi, diven-
darsi in un certo modo la cravatta, legge- inglese a fronte, nelle prevedibile che i cittadini di Königsberg contino le «vie dopaminergiche» nello tando abitudine. L’importante è accorger-
re a letto o in poltrona…), tanto che ci edizioni Bompiani (2001). sembra regolassero i loro orologi in base strutturarsi della personalità. Il secondo studio sene in tempo e agire di conseguenza.
manda in crisi il solo pensiero di agire di- «L’abuso della ragione» agli spostamenti del filosofo. («Pnas») è andato oltre, scoprendo come il © RIPRODUZIONE RISERVATA
dell’austriaco Friedrich consumo precoce della sostanza (a differenza
August von Hayek è invece dell’assunzione in età adulta) affianchi a quelle
RRR edito da Rubbettino (2009). affettivo-emotive alterazioni cognitive (su RRR
Molte ovviamente le Duhigg si sofferma anche sulle «abitu- memoria e attenzione) di fatto irreversibili. Il
Ipotesi estrema edizioni italiane di un dini nelle società», cioè sulla tradizione monito etico che ne deriva è solo l’emanazione Andamento ciclico
Un soggetto che agisse grande classico come «Lo che limita le nostre azioni. E ricostruisce di un dato tecnico: un malinteso maledettismo Ciò che nasce come libertà
spirito delle leggi» del la vicenda di Rosa Parks, che, rifiutandosi può rovesciarsi in conformismo opaco, e
senza alcuna regola filosofo illuminista francese di alzarsi per far sedere un bianco, come trasformare un aspirante Rimbaud (o Cobain) poi finisce sempre per
sarebbe privo di identità, Montesquieu. Ottima è era abitudine sugli autobus di Montgome- in un socio a vita della vasta comunità dei contraddirsi, diventando
quella Bur, con prefazione ry, generò un boicottaggio che fu nel 1955 «soliti idioti».
incapace di rispettare di Giovanni Macchia l’inizio della lotta per i diritti civili degli © RIPRODUZIONE RISERVATA
abitudine. L’importante
promesse e impegni (due volumi in cofanetto) afroamericani. D’altronde la tradizione è accorgersene in tempo