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“Ruolo attuale degli accessi venosi centrali
    ad inserimento periferico (PICC) ”


             Dott.ssa Lavinia Fattorini
      U.O.C. Anestesia Terapia Intensiva Analgesia
OBIETTIVI


• Classificazione accessi venosi centrali e
  periferici
• Ruolo dei PICC ed Midline
• Protocollo di scelta dell’accesso vascolare
  (Proactive Vascular Planner)
• Protocollo di Impianto PICC e tecnica di
  inserzione.
DEFINIZIONI

CATETERE VENOSO
PERIFERICO
quando la sua
punta non
raggiunge la
prossimità della
giunzione tra vena
cava superiore ed
atrio destro.
Catetere venoso periferico
Infondere farmaci o soluzioni aventi le seguenti
caratteristiche:
• Soluzione con pH tra 5-9
• Farmaci con Osmolarità <500-600 mOsm/L
• Soluzioni nutrizionali con Osmolarità <800-900
  mOsm/L
• Farmaci non vescicanti e non flebitogeni
o   Infusion Nurse Society (INS) : Infusion Nursing Standads of Practice. J Inf Nurs.,2011:34,
    suppl. 1 1-109
o   Royal College of Nursing i.v. (RCN): Standards for infusion therapy. 2010. Published by The
    Royal College of Nursing. Available on www.rcn.org.uk
DEFINIZIONI

CATETERE VENOSO
CENTRALE si
definisce tale
quando la sua
punta viene
posizionata in
prossimità della
giunzione tra vena
cava superiore e
atrio destro (zona
A)
Catetere venoso centrale
Infondere farmaci o soluzioni con le seguenti
Caratteristiche:
• Soluzioni con pH <5 o > 9
• Soluzioni ipertoniche > 800 mOsm/L
• Framaci vescicanti o flebitogeni
Consente:
Prelievi ripetuti
Misura PVC
o   Infusion Nurse Society (INS) : Infusion Nursing Standads of Practice. J Inf Nurs.,2011:34,
    suppl. 1 1-109
o   Royal College of Nursing i.v. (RCN): Standards for infusion therapy. 2010. Published by The
    Royal College of Nursing. Available on www.rcn.org.uk
CATETERE VENOSO PERIFERICO


• BREVE TERMINE (INTRAOSPEDALIERO)
• MEDIO TERMINE (INTRA-
  EXTRAOSPEDALIERO
In ambito intraospedaliero
l’accesso venoso periferico può
 essere ottenuto mediante ago
       cannule e midline
Catetere venoso periferico a breve termine

    Ago cannula in Teflon o PUR
•   Utilizzo intraospedaliero, uso continuo.
•   Controindicati in ambiente extraospedaliero
    alto rischio di complicanze e dislocamento
•   Vanno rimossi in caso di segni di flebite ,
    stravaso o malfunzionamento
•   Vanno sostituiti non prima delle 72-96 ore
    (linee guida CDC 2011)
Catetere venoso periferico a medio
               termine Midline
                         • Utilizzo intra ed
Punta chiusa valvolato
                           extarospedaliero
                         • Utilizzo continuo e
                           discontinuo
                         • Può essere mantenuto
                           in sede da 1 settimana
                           a 3 mesi
                         • Costruito in materiale
                           ad alta
                           biodsiponibilità:Silicone
                           - PUR
Catetere venoso periferico a medio
                 termine
                     • Calibro da 3 a 6 F. (20 G-
Punta aperta
                       14 G)
                     • Lunghezza media 20-25
                       cm
                     • Posizione della punta in
                       vena ascellare o
                       succlavia
                     • Metodo di inserzione
                       ecoguidato con
                       microintroduttore
                     • Costo medio-alto
Catetere venoso periferico a medio
             termine

                 • Punta aperta o valvolati
                 • Vanno rimossi a fine uso o
                   in caso di complicanze
                 • Basso indice di
                   complicanze trombotiche
                   ed infettive
                 • Gestione ed impianto
                   infermieristico (bedside)
                 • GESTIONE ESIGE
                   CORRETTA PREPARAZIONE
Cosa dicono le linee guida

• Nell’adulto impiantare i
  cat. periferici corti
  soltanto a livello degli
  arti superiori. Se un cat.
  è stato inserito a livello
  degli arti inf. sostituirlo
  appena possibile con
  uno impiantato a livello
  degli arti sup.
Cosa dicono le linee guida
• Valutare quotidianamente il
  sito di emergenza del
  catetere palapandolo
  attraverso la medicazione o
  ispezionandolo visivamente,
  nel caso sia usata una
  medicazione trasparente. Se
  il pz presenta dolore alla
  palpazione del sito di
  emergenza la medicazione
  non trasparente va rimossa
  ed il sito ispezionato
  visivamente.
Cosa dicono le linee guida

• Usare un catetere
  Midline o un cat.
  Centrale ad inserzione
  periferica (PICC) invece
  di un catetere periferico
  corto quando la durata
  della terapia ev. ecceda
  i sei giorni
Valutazione sito di emergenza del catetere
Agocannule


Vantaggi:
• Basso costo (materiale)
• Inserzione infermieristica agevole veloce (??)
• Basso tasso di infezioni batteriemiche
  0.5/1000g di vita catetere. (Maki DG, Mayo Clin-Proc. 2006)
Inserzione agevole e veloce??!!
Agocannule

Svantaggi:
• Uso intraospedaliero il pz non può essere
  dimesso con tale presidio.
• Alto costo per il tempo infermieristico speso
  per il posizionamento ripetuto; sostituiti non
  prima delle 72-96 o in caso di
  malfunzionamento (CDC 2011)
• Alta incidenza di complicanze meccaniche
  (dislocazioni, flebiti, stravasi).
• Accesso periferico.
Complicanze ago cannule
Widdre F., Arch. Intern Med.1998
• 665 ago cannule posizionate su 451 pz
 Tasso di complicanze 35% (77% flebiti)

De Pascale et al, studio prospettico UCSC 2007
• 251 pz ricoverati in Med. Interna
 Durata media del presidio 3 gg
 Complicanze meccaniche (dislocazioni-occlusioni)
  133/1000 gg
 Complicanze tromboflebitiche 62/1000 gg
MIdline
Vantaggi:
• Basso rischio di infezioni sistemiche 0.2 /100g
  di vita del catetere. (Maki DG, Mayo Clin. Proc. 2006)
• Posizionabili anche in pz con patrimonio
  venoso superficiale esaurito (puntura
  ecoguidata).
• Durata protratta, uso intra ed extra
  ospedaliero.
• Rimozione fine uso o in caso di complicanze.
Midline
Pittiruti studio prospettico UCSC-2006
• 94 cateteri midline in pz medici e chirurgici
 durata media del presidio 27 gg
Complicanze meccaniche 3.5/1000 gg
 Complicanze tromboflebitiche 1.1/1000 gg
Midline
Svantaggi:
• SI TRATTA DI CATETERI VENOSI PERIFERICI,
  rischio di gravi complicanze tromboflebitiche
  se utilizzati impropriamente come accessi
  centrali
• Corretto training per l’impianto
• Corretto training per la gestione
Indicazioni Midline intraospedaliero


• Infusione di tipo periferico
• Pz con necessità di accesso venoso
  periferico per un periodo > 6-10 gg
• Pz con necessità di un accesso venoso
  periferico ma con patrimonio venoso
  superficiale esaurito o molto limitato
Midline


• Uso anche extraospedaliero (domicilio,
  dayhospital,hospice)
• Cure palliative
• Terapie antibiotiche domiciliari (Outpatient
  Parenteral Antibiotic Therapy OPAT)
• Supporto idroelettrolitico
• Terapie nutrizionali brevi (< 800 mOsm)
Catetere venoso periferico
• Ago cannula
• Midline
  Possono essere usati solo con farmaci con:
• pH >5 <9
• Osmolarità < 500-600 mOsm
• Non vescicanti non flebitogeni
• Soluzioni nutrizionali con Osmolarità < 800 -
  900 mOsm
ACCESSO VENOSO CENTRALE



   • CVC A BREVE TERMINE
   • CVC A MEDIO TERMINE
   • CVC A LUNGO TERMINE
Catetere venoso centrale a breve termine
                ≤ 1 mese
• CVC ad inserzione
  diretta
• Accesso sottoclaveare,
  sopraclaveare, collo,
  inguine.
• Non tunnellizzati
• In Poliuretano
• USO CONTINUO,
  INTRAOSPEDALIERO
Catetere venoso centrale a medio termine

• Cateteri venosi centrale
  ad inserzione periferica
  PICC (Peripherally
  Insereted Central
  Catheter)
• Uso continuo e
  discontinuo
• Utilizzo intraospedaliero
  ed extraospedaliero
• Durata definita 3-4 mesi
  (6-7 mesi)
Catetere venoso centrale a medio termine
                  PICC

• Materiale alta
  biocompatibilità :
  silicone – PUR
• Punta aperta – Punta
  chiusa (valvolati)
• Diametro da 3 F. (20
  Gauge) a 6 F. (14 Gauge)
• Mono e trilume
Catetere Venoso centrale a medio termine
                  PICC
• Inserimento III° medio
  del braccio ; 1° basilica,
  2°brachiale, 3° cefalica.
• Puntura ecoguidata del
  vaso + tecnica seldinger
  modificata con
  microintroduttore.
• Tecnologia “ Power
  injectable” resistenti alti
  flussi ed alte pressione
  (infusione m.d.c.).
Falsi Miti sfatati dalle evidenze scientifiche

PICC alta incidenza di trombosi?
No se si utilizza ecoguida, giusto rapporto Ø
  vaso Ø catetere , punta a livello della
  giunzione atrio-cavale.
PICC solo infusione di bassi flussi ???
NO , se si utilizzano Power injectable PICC (3-5
  ml/sec).
PICC a rischio di occlusione se NP con lipidi??
No se si utilizza una nutripompa
Controindicazioni ai PICC

• Necessità immediata di un accesso centrale
  per rapida replezione volemica
  (emergenza/intraoperatorio)
     Problemi locali bilaterali agli arti sup:
• Trombosi asse ascellare-succlavio
• Pazienti con IRC (necessità di fistola A-V)
• Paresi, estesi danni cutanei o osteoarticolari
• Pregresso svuotamento linfonodale ascellare
Catetere venoso centrale a medio termine

• CVC ad inserzione
  diretta non tunnellizzati
  in silicone – Hohn
• Uso continuo e
  discontinuo
• Utilizzo intraospedaliero
  e extraospedaliero
• Durata definita 3-4 mesi
  (6-7 mesi)
Catetere Venoso Centrale a lungo termine
• Catetere venoso centrali
  ad inserzione diretta
• Accesso sottoclaveare,
  sopraclaveare, collo.
• Tunnellizzati e cuffiati
• Groshong, Hickman,
  Broviac
• Durata indefinita
• Uso extraospedaliero e
  discontinuo
Catetere venoso centrale a lungo termine

• Catetere venoso
  centrale ad inserzione
  diretta totalmente
  impiantabile
• Sistema Port
• Accesso sottoclaveare,
  collo
• Uso extraospedaliero e
  discontinuo
Quale accesso venoso centrale???

AMBITO INTRAOSPEDALIERO
CVC a breve termine non tunnellizzato:
• Perioperatorio/intraoperatorio (chir.
  Maggiore)
• In emergenza necessità di un accesso venoso
  centrale per una rapida replezione volemica.
• Terapia intensiva
Quale accesso venoso centrale??
AMBITO INTRAOSPEDALIERO
 PICC vantaggi:
• Inserzione priva di rischi significativi,fattibile in
  pz fragili da punto di vista cardiorespiartorio o
  con alterazioni della coagulazione o con
  anomalie anatomiche a livello del collo a
  torace.
• Inserzione “bed side” e medica e/o
  infiermiristica.
Vantaggi PICC
Vantaggi PICC
Quale accesso venoso centrale??

      PICC VANTAGGI
• Miglior nursing sito emergenza cutanea (exit
  site)
• Bassa incidenza di infezioni sistemiche
  catetere correlate (CRBSI)
• Il paziente può essere dimesso con il PICC
Quale accesso venoso centrale??
  PICC


• Bassa incidenza di
  CRBSI (0-1
  infezioni/1000gg cat.)
• Miglior nursing
  dell’exite site
• Dimissibilità del
  paziente con il PICC
  per continuare
  eventuale terapia a
  domicilio
PICC Basso rischio di CRBSI

• Lontananza dalle secrezioni
  nasali/orali/tracheali
• Bassa contaminazione della cute del braccio
  (III medio)
• Medicazione stabile e pulita
PICC Basso rischio di CRBSI
SENZA ECOGUIDA                     CON ECOGUIDA
(n. episodi/100gg vita catetere)   (n. episodi/1000gg vita catetere)
                                   • 0.4/1000 gg (UCSC 2006
                                     studio prospettico-pz in NP)
• 1-2/1000gg (Maki 2006            • 0.3/1000 gg (UCSC 2010
  metanalisi)                        studio prospettico in Mal.
• 1.07/1000gg (Garnacho              Infettive)
  2009 in ICU)                     • 0/1000 gg (Cotogni 2010-pz
• 0.8/1000 gg (Moreau 2007)          oncologici)
                                   • 0/1000 gg (Harnage, 2006 –
                                     pz in terapia domiciliare)
                                   • 0/1000 gg (Fearonce 2010-
                                     pz ustionati acuti vs CVC
                                     6.6/1000 gg )
Quale accesso venoso centrale??

AMBITO INTRAOSPEDALIERO ruolo PICC:

• Postoperatorio chirurgia maggiore
• Reparti Internistici e Subintensivi (cardiologia,
  neurologia)
• Terapia Intensiva
Quale accesso venoso in ambito
                  extraospedaliero??
 NESSUN ACCESSO VENOSO CENTRALE O
 PERIFERICO    A    BREVE   TERMINE   E’
 APPROPRIATO       PER    LE     TERAPIE
 EXTRAOSPEDALIERE.
 NO AGOCANNULE
NO CVC NON IN SILICONE NON
 TUNNELLIZZATI
•   ESPEN Guidelines on Parenteral Nutrition : central venous catheters (access,care, diagnosis
    and therapy of complications). Clin Nutr 2009;28:365-77.
•   Gallieni M.,Pittiruti M. and Biffi R., Vascular Access in Oncology Patients ;CA Cancer Jclin
    2008;58:323-346
Ambito extraospedaliero

Accessi a medio termine
• CVC ad inserzione diretta non tunn. in
  silicone- Hohn
• PICC
• Midline (accesso venoso periferico)
 Durata protratta ma NON INDEFINITA (3-6
  mesi)
Ambito extraospedaliero

 Accessi a Lungo Termine
• Cateteri tunnellizzati e cuffiati (Groshong-
  Hickman-Broviac)
• Sistemi totalmente impiantabili
• Tutti accessi centrali
 Durata Indefinita
Cosa dicono le linee guida??
Scelta tra PICC, cateteri tunnellizzati, sistemi
totalmente impiantati.
Linee guida ESPEN 2009

• Medium-term (PICCs, Hohn catheters)
  and long term devices (tunneled catheters
  and ports) are appropriate for home PN.
• Prolonged use (>3 months) usually require
  a long-term device. There is a choice
  between tunneled catheters and totally
  implantable devices. In patients requiring
  frequent (daily) access a tunneled device
  is generally preferable.
Vascular access in Oncology Patient;2008
             CA Cancer J Clin
• Both PICCs and Hohn catheters can be
  used for prolonged continuous or
  intermittent infusion therapies (up to 3
  months) both in hospitalized patients and
  in patients treated as outpatients, in a
  hospice, or at home.
• Prolonged intravenous treatment (>3
  months) requires a long-term venous VAD,
  such as a tunneled central catheter or a
  totally implanted port.
Vascular access in Oncology Patient;2008 CA
                  Cancer J Clin
• Totally implantable access devices should
  be reserved for patients who require long-
  term, intermittent vascular access. A
  tunneled CVC is preferable for patients
  requiring continuous access. Thus,
  oncology patients who need
  chemotherapy treatment scheduled on a
  weekly or monthly basis should benefit
  from a totally implanted port, while those
  who need daily infusions of palliative
  treatment (analgesics,hydration,nutrition,
  etc.) should benefit from an external
Ruolo PICC in ambito extraospedaliero

• Pz con necessità di terapie infusionali per
  periodi protratti ma non indefiniti (6-7 mesi)
• Impiantabili a domicilio in pz non trasportabili
• Ruolo in pazienti scoagulati o troppo fragili per
  il posizionamento di un port o un catetere
  tunnellizzato
• Catetere ponte in pz con recente episodio
  infettivo
INDICAZIONI ACCESSO VASCOLARE
         (Pro Active Vascular Planner)


•   Tipo di Infusione (periferica-centrale)
•   Patrimonio Venoso del pz
•   Durata della terapia
•   Contesto Intraospedaliero/ extraospedaliero
•   Procedure Diagnostiche (TC)
•   Funzionalità renale (IRC, pz Dializzati)
ALGORITMO INDICAZIONI ACCESSO VASCOLARE



                                       Durata terapia < 6 gg-buono
                                           patrimonio venoso
                                             AGOCANNULA

                    INTRAOSPEDALIERO
                                         Durata terapia > 6 gg< 3
                                         mesi o < 6 gg< 3 mesi +
                                       ridotto patrimonio venoso
INFUSIONE DI TIPO
   PERIFERICO                                   MIDLINE



                    EXTRAOSPEDALIERO            MIDLINE
ALGORITMO INDICAZIONI ACCESSO VASCOLARE
                                                  CVC-
                                          NB: Durata ≤ 1 mese

                    INTRAOSPEDALIERO

                                                  PICC
                                            Durata > 1 mese



Infusione di tipo
    centrale                                DURATA TERAPIA
                                                ≤3-4 mesi
                                               PICC-Hohn


                                            DURATA TERAPIA
                                               INDEFINITA
                    EXTRAOSPEDALIERO
                                          utilizzo < 1 settimana
                                           CVC TUNNELLIZZATI


                                       DURATA TERAPIA INDEFINITA
                                         UTILIZZO > 1 Settimana
                                                  PORT
The right line – The right patient – The
               right time
• Al primo posto c’è la SICUREZZA DEL
  PAZIENTE, rispetto delle abitudini
  dell’operatore. (occorre fare ciò che si deve
  fare non ciò che si sa fare)
• NON AGIRE SECONDO ABITUDINI MA
  SECONDO PROTOCOLLI RAGIONATI SULLA
  SICUREZZA DEL PAZIENTE in quel determinato
  contesto clinico e sul costo/efficacia della
  manovra.

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INDICAZIONI PICC

  • 1. “Ruolo attuale degli accessi venosi centrali ad inserimento periferico (PICC) ” Dott.ssa Lavinia Fattorini U.O.C. Anestesia Terapia Intensiva Analgesia
  • 2. OBIETTIVI • Classificazione accessi venosi centrali e periferici • Ruolo dei PICC ed Midline • Protocollo di scelta dell’accesso vascolare (Proactive Vascular Planner) • Protocollo di Impianto PICC e tecnica di inserzione.
  • 3. DEFINIZIONI CATETERE VENOSO PERIFERICO quando la sua punta non raggiunge la prossimità della giunzione tra vena cava superiore ed atrio destro.
  • 4. Catetere venoso periferico Infondere farmaci o soluzioni aventi le seguenti caratteristiche: • Soluzione con pH tra 5-9 • Farmaci con Osmolarità <500-600 mOsm/L • Soluzioni nutrizionali con Osmolarità <800-900 mOsm/L • Farmaci non vescicanti e non flebitogeni o Infusion Nurse Society (INS) : Infusion Nursing Standads of Practice. J Inf Nurs.,2011:34, suppl. 1 1-109 o Royal College of Nursing i.v. (RCN): Standards for infusion therapy. 2010. Published by The Royal College of Nursing. Available on www.rcn.org.uk
  • 5. DEFINIZIONI CATETERE VENOSO CENTRALE si definisce tale quando la sua punta viene posizionata in prossimità della giunzione tra vena cava superiore e atrio destro (zona A)
  • 6. Catetere venoso centrale Infondere farmaci o soluzioni con le seguenti Caratteristiche: • Soluzioni con pH <5 o > 9 • Soluzioni ipertoniche > 800 mOsm/L • Framaci vescicanti o flebitogeni Consente: Prelievi ripetuti Misura PVC o Infusion Nurse Society (INS) : Infusion Nursing Standads of Practice. J Inf Nurs.,2011:34, suppl. 1 1-109 o Royal College of Nursing i.v. (RCN): Standards for infusion therapy. 2010. Published by The Royal College of Nursing. Available on www.rcn.org.uk
  • 7. CATETERE VENOSO PERIFERICO • BREVE TERMINE (INTRAOSPEDALIERO) • MEDIO TERMINE (INTRA- EXTRAOSPEDALIERO
  • 8. In ambito intraospedaliero l’accesso venoso periferico può essere ottenuto mediante ago cannule e midline
  • 9. Catetere venoso periferico a breve termine Ago cannula in Teflon o PUR • Utilizzo intraospedaliero, uso continuo. • Controindicati in ambiente extraospedaliero alto rischio di complicanze e dislocamento • Vanno rimossi in caso di segni di flebite , stravaso o malfunzionamento • Vanno sostituiti non prima delle 72-96 ore (linee guida CDC 2011)
  • 10. Catetere venoso periferico a medio termine Midline • Utilizzo intra ed Punta chiusa valvolato extarospedaliero • Utilizzo continuo e discontinuo • Può essere mantenuto in sede da 1 settimana a 3 mesi • Costruito in materiale ad alta biodsiponibilità:Silicone - PUR
  • 11. Catetere venoso periferico a medio termine • Calibro da 3 a 6 F. (20 G- Punta aperta 14 G) • Lunghezza media 20-25 cm • Posizione della punta in vena ascellare o succlavia • Metodo di inserzione ecoguidato con microintroduttore • Costo medio-alto
  • 12. Catetere venoso periferico a medio termine • Punta aperta o valvolati • Vanno rimossi a fine uso o in caso di complicanze • Basso indice di complicanze trombotiche ed infettive • Gestione ed impianto infermieristico (bedside) • GESTIONE ESIGE CORRETTA PREPARAZIONE
  • 13. Cosa dicono le linee guida • Nell’adulto impiantare i cat. periferici corti soltanto a livello degli arti superiori. Se un cat. è stato inserito a livello degli arti inf. sostituirlo appena possibile con uno impiantato a livello degli arti sup.
  • 14. Cosa dicono le linee guida • Valutare quotidianamente il sito di emergenza del catetere palapandolo attraverso la medicazione o ispezionandolo visivamente, nel caso sia usata una medicazione trasparente. Se il pz presenta dolore alla palpazione del sito di emergenza la medicazione non trasparente va rimossa ed il sito ispezionato visivamente.
  • 15. Cosa dicono le linee guida • Usare un catetere Midline o un cat. Centrale ad inserzione periferica (PICC) invece di un catetere periferico corto quando la durata della terapia ev. ecceda i sei giorni
  • 16. Valutazione sito di emergenza del catetere
  • 17.
  • 18. Agocannule Vantaggi: • Basso costo (materiale) • Inserzione infermieristica agevole veloce (??) • Basso tasso di infezioni batteriemiche 0.5/1000g di vita catetere. (Maki DG, Mayo Clin-Proc. 2006)
  • 19. Inserzione agevole e veloce??!!
  • 20. Agocannule Svantaggi: • Uso intraospedaliero il pz non può essere dimesso con tale presidio. • Alto costo per il tempo infermieristico speso per il posizionamento ripetuto; sostituiti non prima delle 72-96 o in caso di malfunzionamento (CDC 2011) • Alta incidenza di complicanze meccaniche (dislocazioni, flebiti, stravasi). • Accesso periferico.
  • 21. Complicanze ago cannule Widdre F., Arch. Intern Med.1998 • 665 ago cannule posizionate su 451 pz  Tasso di complicanze 35% (77% flebiti) De Pascale et al, studio prospettico UCSC 2007 • 251 pz ricoverati in Med. Interna  Durata media del presidio 3 gg  Complicanze meccaniche (dislocazioni-occlusioni) 133/1000 gg  Complicanze tromboflebitiche 62/1000 gg
  • 22. MIdline Vantaggi: • Basso rischio di infezioni sistemiche 0.2 /100g di vita del catetere. (Maki DG, Mayo Clin. Proc. 2006) • Posizionabili anche in pz con patrimonio venoso superficiale esaurito (puntura ecoguidata). • Durata protratta, uso intra ed extra ospedaliero. • Rimozione fine uso o in caso di complicanze.
  • 23. Midline Pittiruti studio prospettico UCSC-2006 • 94 cateteri midline in pz medici e chirurgici  durata media del presidio 27 gg Complicanze meccaniche 3.5/1000 gg  Complicanze tromboflebitiche 1.1/1000 gg
  • 24. Midline Svantaggi: • SI TRATTA DI CATETERI VENOSI PERIFERICI, rischio di gravi complicanze tromboflebitiche se utilizzati impropriamente come accessi centrali • Corretto training per l’impianto • Corretto training per la gestione
  • 25. Indicazioni Midline intraospedaliero • Infusione di tipo periferico • Pz con necessità di accesso venoso periferico per un periodo > 6-10 gg • Pz con necessità di un accesso venoso periferico ma con patrimonio venoso superficiale esaurito o molto limitato
  • 26. Midline • Uso anche extraospedaliero (domicilio, dayhospital,hospice) • Cure palliative • Terapie antibiotiche domiciliari (Outpatient Parenteral Antibiotic Therapy OPAT) • Supporto idroelettrolitico • Terapie nutrizionali brevi (< 800 mOsm)
  • 27. Catetere venoso periferico • Ago cannula • Midline Possono essere usati solo con farmaci con: • pH >5 <9 • Osmolarità < 500-600 mOsm • Non vescicanti non flebitogeni • Soluzioni nutrizionali con Osmolarità < 800 - 900 mOsm
  • 28. ACCESSO VENOSO CENTRALE • CVC A BREVE TERMINE • CVC A MEDIO TERMINE • CVC A LUNGO TERMINE
  • 29. Catetere venoso centrale a breve termine ≤ 1 mese • CVC ad inserzione diretta • Accesso sottoclaveare, sopraclaveare, collo, inguine. • Non tunnellizzati • In Poliuretano • USO CONTINUO, INTRAOSPEDALIERO
  • 30. Catetere venoso centrale a medio termine • Cateteri venosi centrale ad inserzione periferica PICC (Peripherally Insereted Central Catheter) • Uso continuo e discontinuo • Utilizzo intraospedaliero ed extraospedaliero • Durata definita 3-4 mesi (6-7 mesi)
  • 31. Catetere venoso centrale a medio termine PICC • Materiale alta biocompatibilità : silicone – PUR • Punta aperta – Punta chiusa (valvolati) • Diametro da 3 F. (20 Gauge) a 6 F. (14 Gauge) • Mono e trilume
  • 32. Catetere Venoso centrale a medio termine PICC • Inserimento III° medio del braccio ; 1° basilica, 2°brachiale, 3° cefalica. • Puntura ecoguidata del vaso + tecnica seldinger modificata con microintroduttore. • Tecnologia “ Power injectable” resistenti alti flussi ed alte pressione (infusione m.d.c.).
  • 33. Falsi Miti sfatati dalle evidenze scientifiche PICC alta incidenza di trombosi? No se si utilizza ecoguida, giusto rapporto Ø vaso Ø catetere , punta a livello della giunzione atrio-cavale. PICC solo infusione di bassi flussi ??? NO , se si utilizzano Power injectable PICC (3-5 ml/sec). PICC a rischio di occlusione se NP con lipidi?? No se si utilizza una nutripompa
  • 34. Controindicazioni ai PICC • Necessità immediata di un accesso centrale per rapida replezione volemica (emergenza/intraoperatorio) Problemi locali bilaterali agli arti sup: • Trombosi asse ascellare-succlavio • Pazienti con IRC (necessità di fistola A-V) • Paresi, estesi danni cutanei o osteoarticolari • Pregresso svuotamento linfonodale ascellare
  • 35. Catetere venoso centrale a medio termine • CVC ad inserzione diretta non tunnellizzati in silicone – Hohn • Uso continuo e discontinuo • Utilizzo intraospedaliero e extraospedaliero • Durata definita 3-4 mesi (6-7 mesi)
  • 36. Catetere Venoso Centrale a lungo termine • Catetere venoso centrali ad inserzione diretta • Accesso sottoclaveare, sopraclaveare, collo. • Tunnellizzati e cuffiati • Groshong, Hickman, Broviac • Durata indefinita • Uso extraospedaliero e discontinuo
  • 37. Catetere venoso centrale a lungo termine • Catetere venoso centrale ad inserzione diretta totalmente impiantabile • Sistema Port • Accesso sottoclaveare, collo • Uso extraospedaliero e discontinuo
  • 38. Quale accesso venoso centrale??? AMBITO INTRAOSPEDALIERO CVC a breve termine non tunnellizzato: • Perioperatorio/intraoperatorio (chir. Maggiore) • In emergenza necessità di un accesso venoso centrale per una rapida replezione volemica. • Terapia intensiva
  • 39. Quale accesso venoso centrale?? AMBITO INTRAOSPEDALIERO PICC vantaggi: • Inserzione priva di rischi significativi,fattibile in pz fragili da punto di vista cardiorespiartorio o con alterazioni della coagulazione o con anomalie anatomiche a livello del collo a torace. • Inserzione “bed side” e medica e/o infiermiristica.
  • 42. Quale accesso venoso centrale?? PICC VANTAGGI • Miglior nursing sito emergenza cutanea (exit site) • Bassa incidenza di infezioni sistemiche catetere correlate (CRBSI) • Il paziente può essere dimesso con il PICC
  • 43. Quale accesso venoso centrale?? PICC • Bassa incidenza di CRBSI (0-1 infezioni/1000gg cat.) • Miglior nursing dell’exite site • Dimissibilità del paziente con il PICC per continuare eventuale terapia a domicilio
  • 44. PICC Basso rischio di CRBSI • Lontananza dalle secrezioni nasali/orali/tracheali • Bassa contaminazione della cute del braccio (III medio) • Medicazione stabile e pulita
  • 45. PICC Basso rischio di CRBSI SENZA ECOGUIDA CON ECOGUIDA (n. episodi/100gg vita catetere) (n. episodi/1000gg vita catetere) • 0.4/1000 gg (UCSC 2006 studio prospettico-pz in NP) • 1-2/1000gg (Maki 2006 • 0.3/1000 gg (UCSC 2010 metanalisi) studio prospettico in Mal. • 1.07/1000gg (Garnacho Infettive) 2009 in ICU) • 0/1000 gg (Cotogni 2010-pz • 0.8/1000 gg (Moreau 2007) oncologici) • 0/1000 gg (Harnage, 2006 – pz in terapia domiciliare) • 0/1000 gg (Fearonce 2010- pz ustionati acuti vs CVC 6.6/1000 gg )
  • 46. Quale accesso venoso centrale?? AMBITO INTRAOSPEDALIERO ruolo PICC: • Postoperatorio chirurgia maggiore • Reparti Internistici e Subintensivi (cardiologia, neurologia) • Terapia Intensiva
  • 47. Quale accesso venoso in ambito extraospedaliero??  NESSUN ACCESSO VENOSO CENTRALE O PERIFERICO A BREVE TERMINE E’ APPROPRIATO PER LE TERAPIE EXTRAOSPEDALIERE.  NO AGOCANNULE NO CVC NON IN SILICONE NON TUNNELLIZZATI • ESPEN Guidelines on Parenteral Nutrition : central venous catheters (access,care, diagnosis and therapy of complications). Clin Nutr 2009;28:365-77. • Gallieni M.,Pittiruti M. and Biffi R., Vascular Access in Oncology Patients ;CA Cancer Jclin 2008;58:323-346
  • 48. Ambito extraospedaliero Accessi a medio termine • CVC ad inserzione diretta non tunn. in silicone- Hohn • PICC • Midline (accesso venoso periferico)  Durata protratta ma NON INDEFINITA (3-6 mesi)
  • 49. Ambito extraospedaliero  Accessi a Lungo Termine • Cateteri tunnellizzati e cuffiati (Groshong- Hickman-Broviac) • Sistemi totalmente impiantabili • Tutti accessi centrali  Durata Indefinita
  • 50. Cosa dicono le linee guida?? Scelta tra PICC, cateteri tunnellizzati, sistemi totalmente impiantati.
  • 51. Linee guida ESPEN 2009 • Medium-term (PICCs, Hohn catheters) and long term devices (tunneled catheters and ports) are appropriate for home PN. • Prolonged use (>3 months) usually require a long-term device. There is a choice between tunneled catheters and totally implantable devices. In patients requiring frequent (daily) access a tunneled device is generally preferable.
  • 52. Vascular access in Oncology Patient;2008 CA Cancer J Clin • Both PICCs and Hohn catheters can be used for prolonged continuous or intermittent infusion therapies (up to 3 months) both in hospitalized patients and in patients treated as outpatients, in a hospice, or at home. • Prolonged intravenous treatment (>3 months) requires a long-term venous VAD, such as a tunneled central catheter or a totally implanted port.
  • 53. Vascular access in Oncology Patient;2008 CA Cancer J Clin • Totally implantable access devices should be reserved for patients who require long- term, intermittent vascular access. A tunneled CVC is preferable for patients requiring continuous access. Thus, oncology patients who need chemotherapy treatment scheduled on a weekly or monthly basis should benefit from a totally implanted port, while those who need daily infusions of palliative treatment (analgesics,hydration,nutrition, etc.) should benefit from an external
  • 54. Ruolo PICC in ambito extraospedaliero • Pz con necessità di terapie infusionali per periodi protratti ma non indefiniti (6-7 mesi) • Impiantabili a domicilio in pz non trasportabili • Ruolo in pazienti scoagulati o troppo fragili per il posizionamento di un port o un catetere tunnellizzato • Catetere ponte in pz con recente episodio infettivo
  • 55. INDICAZIONI ACCESSO VASCOLARE (Pro Active Vascular Planner) • Tipo di Infusione (periferica-centrale) • Patrimonio Venoso del pz • Durata della terapia • Contesto Intraospedaliero/ extraospedaliero • Procedure Diagnostiche (TC) • Funzionalità renale (IRC, pz Dializzati)
  • 56. ALGORITMO INDICAZIONI ACCESSO VASCOLARE Durata terapia < 6 gg-buono patrimonio venoso AGOCANNULA INTRAOSPEDALIERO Durata terapia > 6 gg< 3 mesi o < 6 gg< 3 mesi + ridotto patrimonio venoso INFUSIONE DI TIPO PERIFERICO MIDLINE EXTRAOSPEDALIERO MIDLINE
  • 57. ALGORITMO INDICAZIONI ACCESSO VASCOLARE CVC- NB: Durata ≤ 1 mese INTRAOSPEDALIERO PICC Durata > 1 mese Infusione di tipo centrale DURATA TERAPIA ≤3-4 mesi PICC-Hohn DURATA TERAPIA INDEFINITA EXTRAOSPEDALIERO utilizzo < 1 settimana CVC TUNNELLIZZATI DURATA TERAPIA INDEFINITA UTILIZZO > 1 Settimana PORT
  • 58. The right line – The right patient – The right time • Al primo posto c’è la SICUREZZA DEL PAZIENTE, rispetto delle abitudini dell’operatore. (occorre fare ciò che si deve fare non ciò che si sa fare) • NON AGIRE SECONDO ABITUDINI MA SECONDO PROTOCOLLI RAGIONATI SULLA SICUREZZA DEL PAZIENTE in quel determinato contesto clinico e sul costo/efficacia della manovra.