Article from Roberto Silvestri on ALIAS, (supplement of the daily newspaper IL MANIFESTO) for the Rotterdam Film Festival World Première of "Tthe Legend of Kaspar Hauser" starring Vincent Gallo.
1. di DAVIDE MANULI * sembrava che attorno a me produttori, distributori e Claudia Gerini, Elisa Sednaoui e Fabrizio Gifuni. Per d’antenna esteri (tipo Canal+, Arté-Zdf) ecc… Tutto
istituzioni si strappassero i capelli per lavorare con me. finire colonna sonora di uno dei più famosi compositori questo infine non ha aiutato nel processo selettivo per
●●●Vorrei raccontare la vicenda del mio ultimo film Mi sono rimboccato le maniche e ho portato in di musica electro-techno del mondo, e cioè Vitalic. Che Berlino e Cannes che oramai sono grandi centri
La leggenda di Kaspar Hauser per far capire a che punto concorso a Torino un documentario girato al Polo Nord dire…a Rai Cinema il direttore Paolo Del Brocco commerciali e certificati per il Mainstream. Non so
stiamo in Italia con l’auto-produzione. Inauditi-Inuit! Poi in concorso a Locarno nel 2008 Beket, incontra me e i co-produttori della Blue Film e si dice davvero più che dire dell’auto-produzione….So solo
Rifaccio il secondo Kaspar Hauser 35 anni dopo il vincendo il premio della critica e il Miami Film Festival, non interessato dopo che Brancaleoni aveva già una cosa però: con la crisi economica e finanziaria
tentativo di Werner Herzog del 1975, che vince il premio e adesso portando in anteprima mondiale a Rotterdam bocciato il progetto definendolo nero su bianco «poco globale anche il «Sistema Cinema» tende come le
della giuria a Cannes. Rifaccio il secondo Kaspar Hauser La leggenda di Kaspar Hauser con Vincent Gallo interessante, per una sceneggiatura piena di lacune». Il banche ad accorparsi, per diventare più grande in vista
della storia cinematografica, in bianco e nero, con protagonista che interpreta 2 personaggi (il film verrà no di Rai Cinema mi fa saltare immediatamente la di reggere l’onda d’urto della crisi. Diventando più
Vincent Gallo doppio protagonista (dopo che ha appena proiettato il 30 gennaio). Rotterdam presenta 4 gioielli o presenza di Charlotte Rampling per il ruolo da grandi, vogliono meno prodotti ma più grandi. Per
vinto la Coppa Volpi a Venezia)…mi sembrava punte di diamante in anteprima assoluta: James Franco, protagonista, poiché senza la Rai non abbiamo i soldi l’auto-produzione non vedo via d’uscita. Dal tunnel,
un’operazione culturalmente interessante…mi Takeshi Miike, Davide Manuli e Lav Diaz. Ci ho messo 4 per pagarle il cachet. Il percorso dei 3 anni per mettere non si vede luce penetrare.
sembrava… anni per arrivare al festival di Rotterdam, 4 anni di su il film – in auto-produzione – diventa un’incubo in
Ho co-prodotto il film con la mia casa di produzione, lavoro durissimo spesi a cercare partnership e perenne salita: essendo piccoli produttori non * regista cinematografico autore di Girotondo,
la Shooting Hope Productions srl, che ho fondato nel finanziamenti con un cast che prevedeva: Vincent Gallo, riusciamo a trovare gli agganci giusti per le giro intorno al mondo (1998), Inauditi, Inuit! (2006) Beket
2005 per poter lavorare…da solo, poiché non mi Vincent Gallo, Charlotte Rampling poi rimpiazzata da co-produzioni europee, per i bandi esteri, per i diritti (2008), La leggenda di Kaspar Hauser (2012).
2. (2) ALIAS
28 GENNAIO 2012
41˚ FESTUIVAL INTERNAZIONALE DEL CINEMA DI ROTTERDAM
IL RITORNO LAV DIAZ
Corruzione, colonialismo, povertà. La storia delle Filippine attraverso l’odissea di due
operi che lasciano la città alla ricerca di un tesoro. Sei ore: Florentina Hubaldo, CTE è il
DI KASPAR HAUSER remake in alta definizione di Agonistes, Myth of a Nation (2009). Cte è la sindrome di
rincretinimento da pugni. Nella sezione non competitiva «Spectrum» di Rotterdam
anche Century of Birthing (già a Venezia e Toronto), un cineasta in lotta per completare il
suo nuovo film e per non farsi sbranare dagli avidi direttori di festival, paragonato a un
leader religioso che guida, non senza problemi di fede, una setta di sole donne. 355’ in
tutto. Ma di Lavrente Lidico Diaz (vegetariano, classe 1958) promette di aggiungere
dopo questa proiezione altre due ore. E chi vuole divertirsi (o intristirsi) confronti la
scheda Wikipedia «Lav Diaz» in lingua italiana (tremenda) con quella in lingua inglese.
di ROBERTO SILVESTRI
DAVIDE MAN
●●●Nessuno mette in discussione,
se il contatto è avvenuto - e non è
facile (come abbiamo letto in prima
pagina) perché film di godimento
«francescano» come Girotondo e
Beket sono stati nascosti agli sguardi
indiscreti dal nostro submercato e
dalle nostre istituzioni culturali
pubbliche - la prepotenza visuale, la
«superbia» espressiva, lo charme
magnetico, e lo stile saturo fino a
esplodere dei film in bianco, nero &
grigio di Davide Manuli. Storie
affascinanti e incantate, perché abili
nel mettere in moto un differente
processo spirituale, nel traghettarci e
deviarci dall’opulenza rassicurante
dell’imitazione della vita (complice
questa volta un cast mozzafiato:
Vincent Gallo, Claudia Gerini, Elisa
Sednaoui, Marco Lampis e Fabrizio «Come mai Kaspar Hauser è diventato negli
Gifuni per il quale ha scritto il
«Monologo del Prete» Giuseppe
Genna che per Munli è «il più grande
ultimi 100 anni, un mito, un archetipo, un
scrittore vivente in Italia») al
denudato, allo stilizzato, allo
Cristo, un idiota, un’enigma che affascina
scarnificato, come nella basilica
bizantina quando tutti gli sguardi
l’umanità? Perché è un essere speciale...»
cullati dall’ampia spazialità e dagli ori
si ghiacciano d’un tratto scontrandosi
con gli occhi dell’icona... Vincono le
ossessioni, insomma, dello stile
trascendentale nel senso che dava
Paul Schrader a questo concetto:
quello capace di trasportare lo
spettatore dall’abbondanza alla
rarefazione, dal familiare verso una
dimensione aliena che si sbarazza
dell’effetto di realtà. Ciò che distingue
una sequenza di Manuli (o di Bene,
Dreyer, Ozu, Godard, Bresson, Ciprì &
Maresco...) da un solo «frame» di Virzì
o Lars von Treir o Emmerich è infatti
che in questi ultimi casi,
comico-satirico o tragico o
iperspettacolare non conta, pur
essendo il cinema riuscito a
traghettare ogni altra arte nel XX
secolo, il loro (e la maggior parte del
cinema di qualità commerciale o
d’autore) è rimasto tristemente legato
al XIX secolo, alla brama di
verosimiglianza, a una narrativa
inutilmente realista, sia del sensibile
che dell’interiorità, dell’azione come
dell’affabulazione, tutta però fatta
solo di mezzi temporali «ricchi», come
avrebbe detto Jacques Maritain.
Questo misterioso e esoterico Kaspar
Hauser (appare la «nuda vita», e per la
civiltà è insostenibile, la rimuove, la
cancella, la imprigiona, la rimodella o
ributta in mare, come si fa con gli
extracomunitari) che Manuli presenta
in prima mondiale in questi giorni a
Rotterdam rischia di diventare la
punta più avanzata di questo
processo di depurazione stilistica, un
moltiplicatore di movimenti emotivi
per lo spettatore, quando l’immagine
si ferma, e di discesa nelle profondità
subumane quando la cinepresa di
Manuli ha il coraggio di sollevarsi e di
Androginia,
inquadrare il cielo, in porzione occidente non c’è più tempo per
esagerata. «Prendo molto dal conoscersi, comunicare, accogliere,
subconscio e dall’etere che ci aiutare, scambiarsi riti ed usanze.
circonda, l’analisi del mio lavoro non Cosa ha imparato Kaspar Hauser nei
lo faccio, in parte, neanche durante il suoi 2/3 anni di vita sociale e
processo creativo» ci confessa. «Due borghese concessigli a Norimberga?
artisti mi assomigliano. Genet, che Nulla! Siamo sicuri che sia lui l’idiota,
uscito di prigione anche grazie a un e noi gli intelligenti? Intanto in cielo
futura umanità
saggio di Sartre, voleva accoltellarlo iniziano a farsi vivi gli Ufo che
per averlo analizzato a sua insaputa e vegliano e monitorano la terra prima
inutilmente, e De Niro, genio di un eventuale loro sbarco nel futuro.
mondiale dei nostri tempi, definito da Il personaggio del «pusher»
tutti quelli h provano a intervistarlo interpretato da Gallo è in contatto
«tonto spaesato e sempliciotto», con gli alieni per svolgere la sua
perché non trova mai le parole missione, di contro-esoterismo nei
adeguate al suo genio....» confronti di Kaspar, che va eliminato.
Gli ufo nel film vengono utilizzati per
●Perché rifai oggi Kaspar Hauser? Conoscendo bene la vera vicenda mi interessano milioni persone? Perché è Silvia Calderoni, che adesso lavora coi esoterico che cercavo da sempre. dichiarare da subito che la vicenda ha
Da 15 anni tenevo sul cassetto Kaspar attirava molto il titolo, «la lotta per un essere speciale. Motus. Utilizzare la sua androginicità dei connotati anche extra-umani ed
Hauser – ou le combat pour l’esprit di l’anima». Da 15 anni volevo tornare a per il mio Kaspar mi avrebbe ●Ma il tuo K.H. arriva dal mare esoterici (infatti si fermano in cielo
Peter Tradowsky (allievo di Rudolf Kaspar Hauser, poiché il film di ●Il tuo Kaspar Hauser cosa ha di permesso di portare il lavoro a un mentre si comunica con gli ufo... formando il triangolo del terzo occhio
Steiner) senza finirlo perché è davvero Werner Herzog non rende giustizia a speciale? livello superiore, e cioè l’androginicità Ho lottato anni per rifare Kaspar induista e shivaita, per il quale
troppo incasinato ed euforico. quello che è accaduto e a tutte le sue Per il mio Kaspar Hauser volevo un come archetipo per il futuro Hauser perché lo trovo moderno e l’androginicità è la perfezione). E
implicazioni archetipe, poetiche, giovane contorsionista russo della dell’umanità. Avere un Kaspar Hauser allineato col presente: è una grande anche per elevare in senso letterale la
esoteriche, spirituali, religiose, umane scuola circense, perché volevo che i maschio/femmina mi permetteva di metafora dei giorni nostri: «…lo vicenda, portarla in cielo, per
e esistenziali…Il film di Herzog è un suoi poteri fossero principalmente riattaccarmi alla più pura tradizione straniero, lo sconosciuto arriva sulla guardare all’insù, dove noi non
declassamento della vicenda, poiché ginnici, poi la cosa è saltata in fretta, induista e shivaita, e cioè quella della terra dal mare, viene accolto e recluso guardiamo quasi più. L’etere per gli
è narrata in modo troppo letterale. difficile da rintracciare o difficilmente perfezione quando Shiva (maschio) e senza ascoltarlo, conoscerlo o capirlo, induisti è uno dei 5 elementi
Silvia Calderoni in «La leggenda di Kaspar Come mai Kaspar Hauser è diventato disponbile. Allora mi sono ricordato Shakti (femmina) si fondono in lo si prova ad addestrare indispensabili alla vita. Le navicelle
Hauser». Nelle foto piccole Davide Manuli (in in questi ultimi 100 anni, un mito, un di un’attore androgino che avevo Ardhanarishvara, e cioè all’occidentale, lo si uccide rappresentano l’etere, la sospensione.
alto), Vincent Gallo (a destra) e foto di scena archetipo, un Cristo, un idiota, visto a teatro anni fa con la «l’Androgino». L’androginicità del mio interiormente e una volta reputato
con Claudia Gerini e Vincent Gallo un’enigma, ecc, insomma una Compagnia della Valdoca nello Kaspar ha letteralmente salvato il inutile poiché inquietante, lo si ●Kaspar Hauser è un «criminale»
leggenda alla quale ancora oggi si spettacolo Paesaggio con fratello rotto, film, introducendo l’elemento ammazza anche fisicamente». In perchè è nuda vita e basta?
3. ALIAS
28 GENNAIO 2012 (3)
MMIKE TAKASHI JULIO BRESSANE
Un’altra anteprima mondiale attesa di Rotterdam è il film di Miike Takashi Ace Júlio Bressane, con Rogerio Sganzerla anima del movimento anni 70 «udigrudi»
Attorney, tratto dal popolare video-game Nintendo (prima Game Boy Advance, poi (ovvero cinema novo e oltre),, è da 40 anni uno dei cineasti brasiliani più profondi,
Nintendo DS) Phoenix Wright: Ace Attorney e dimostrazione di come un cineasta raffinati e graffianti, e nel 2000 Rotterdam gli ha dedicato una retrospettiva completa.
dell’iperviolenza e specializzato in drammi sappia maneggiare meglio di altri le Questa volta presenta in prima mondiale al Iffr «Rua Aperana 52», un docufiction
tonalità comiche e fumettistiche. Le avventure dell’avvocato Phoenix Wright e dei raccontato in prima persona singolare maschile monologante, ma anche un
suoi compari Miles Edgeworth e Larry Butz, alle prese con casi giudiziari inquietante musical sul paesaggio urbano, dedicato a un angolo di Rio de Janiero che
intricatissimi (e qui la caricatura del sistema giudiziario nipponico è scatenata), ha fotografato e filmato personalmente tra il 1957 e il 2005 (viveva lì) ma che si avvale
permettono a Miike di incrociare ritmo da cartoon, stile live action classico e gioco anche di materiale cinefotografico d’archivio, familiare o prestato dai vicini di casa,
visuale barocco e dinamico tipico del manga. I confini tra cinema e videogame sono realizzato dal 1909 al 1955 in questa (traducendo il portoghese) «strada sbagliata»,
ormai flebili. Su internet: http://aceattorney.sparklin.org. che Bressane dovette precipitosamente abbandonare con l’arrivo dei carri armati...
GERENZA
NULI
Il Manifesto
direttore responsabile:
Norma Rangeri
vicedirettore:
Angelo Mastrandrea
Alias a cura di
Roberto Silvestri
Francesco Adinolfi
ROTTERDAM FILM FESTIVAL (Ultrasuoni),
Matteo Patrono
(Ultrasport)
con Massimo De Feo,
«Poco prima Roberto Peciola,
Silvana Silvestri
della fine» redazione:
via A. Bargoni, 8
Incontro con 00153 - Roma
Info:
ULTRAVISTA
Heddy Honigmann e ULTRASUONI
fax 0668719573
tel. 0668719549
e 0668719545
email:
●Già, il paesaggio è da «cinema di SILVIO GRASSELLI redazione@ilmanifesto.it
novo» o da western all’italiana... web:
Mi piace l’accostamento a Rocha: ●●●Poche ore prima di morire Theo http://www.ilmanifesto.it
«una macchina da presa in mano e Angelopulos, interrogato sulle vie di impaginazione:
un'idea in testa», poiché cerco sopravvivenza alla crisi, ha risposto che il mondo ab&c - Roma
sempre di trasformare la povertà si potrà salvare solo grazie a un nuovo tel. 0668308613
produttiva in virtù poetica e narrativa. umanesimo. Di questo stesso umanesimo Heddy ricerca iconografica:
Quando giri un film in 2, 3 o massimo Honigmann ha fatto il fondamento del suo il manifesto
4 settimane con pochissimi soldi devi lavoro di cineasta.
come professionista alzare molto il Nata in Perù da padre austriaco e madre concessionaria di pubblicitá:
livello, per fare in modo che poi lo polacca, cresciuta culturalmente in giro per le Poster Pubblicità s.r.l.
spettatore non se ne accorga: lo capitali d’Europa, Heddy Honigmann conosce il sede legale:
spettatore non deve avere degli alibi cinema a Parigi e lo impara al Centro via A. Bargoni, 8
da parte del regista o della Sperimentale di Roma. Il suo primo tel. 0668896911
produzione, ma deve pensare «questo grandi al mondo. Posso solo dire che lungometraggio è un film a soggetto (The Front fax 0658179764
film è ricco!, ricco di poesia, ricco di gli sarò grato tutta la vita per Door, 1985), e nonostante alcune prove più che e-mail:
narrativa, ricco di contenuti». Ecco, la l’esperienza professionale e umana convincenti nel cinema di finzione (tra gli altri poster@poster-pr.it
Sardegna, il bianco e nero, le ottiche che mi ha fatto fare. Sono cresciuto Mind Shadows,1988-89 e Au revoir, 1995, passati sede Milano
larghe mi hanno aiutato tanto per tanto soprattutto grazie lui. puntualmente per i grandi snodi festivalieri delle viale Gran Sasso 2
creare un’immaginario unico e platee internazionali), è il cinema documentario 20131 Milano
irripetibile nel suo genere. La mia ●E la musica? che le concede riconoscimenti e autorevolezza, tel. 02 4953339.2.3.4
poetica è una poetica della solitudine, Sogno da anni di fare un film muto, ormai stabilizzata ben oltre i confini d’Olanda, fax 02 49533395
legata anche ad una produttività della senza dialoghi, ma con solo un fondo patria che Honigmann si è scelta già adulta. tariffe in euro delle
solitudine: questa solitudine ha narrativo di musica techno, della Se il perno dell’inquadratura è sempre la inserzioni pubblicitarie:
bisogno di spazi ampi per esprimersi. quale sono un malato cronico. figura umana, e i temi espliciti del discorso Pagina
Niente città, niente società. Il Purtroppo questo film è parlato, ma vanno dalla funzione esistenziale e umanitaria 30.450,00 (320 x 455)
pensiero del cinema novo brasiliano e ce l’ho messa tutta sia durante le dell’arte al senso della perdita, dalla potenza Mezza pagina
dei western all’italiana era proprio riprese (abbiamo girato con parte vitale del sesso alla potenza creatrice della 16.800,00 (319 x 198)
questo: meno mezzi hai per girare, della musica suonata in presa diretta, parola, quel che distingue il cinema Colonna
più idee devi avere. E niente scuse: cosa che non fa quasi più nessuno. E documentario di Heddy Honigmann e lo rende 11.085,00 (104 x 452)
bisogna garantire un risultato forte. usando un dolby digital surround a 6 stilisticamente unico sta nell’uso raffinato che la Piede di pagina
piste in presa diretta, cosa non fa regista fa dell’intervista. 7.058,00 (320 x 85)
●Parlami del rapporto con Gallo proprio nessuno!) sia al montaggio, Nelle sue «conversazioni» – come preferisce Quadrotto
È una professionista stupendo e grazie al genio davvero illuminato chiamarle lei – si condensano il gusto e la sintesi 2.578,00 (104 x 85)
generosissimo, tra l’altro ariete come della star dell’electro-techno del ritratto, l’uso consapevole e controllato degli posizioni speciali:
me (stesso giorno, 11 aprile) e ci mondiale Vitalic (il francese Pascal elementi essenziali del dispositivo (la costante Finestra prima pagina
siamo capiti benissimo. Vincent mi ha Arbez) che mi ha fornito di musiche dialettica tra elementi pittorici e fotografici 4.100,00 (65 x 88)
aiutato tanto e ci siamo sentiti straordinarie della colonna sonora. dell’immagine e il movimento, l’amplificazione IV copertina
assiduamente senza sosta per 3 anni. Non potendo fare un film muto con del processo riproduttivo, la modulazione del 46.437,00 (320 x 455)
Ha delle giornate nelle quali si «dialoghi elettronici»...ho cercato di rapporto tra obiettivo e mondo), la
innervosisce, capita a tutti, anche a far diventare il film un’opera dimostrazione del talento tutto speciale di stampa:
me. Nient’altro. Sul set è stato elettronica. arrivare al senso attraverso l’emozione e di LITOSUD Srl
sbalorditivo vederlo lavorare, il suo suscitare l’emozione dentro la relazione. via Carlo Pesenti 130,
talento è immenso, uno dei più ●Lo stile? Che si tratti di finzione o documentario, Heddy Roma
Pochi attori. Stile teatrale. Anni ’70. E Honigmann costruisce i suoi film intorno ai corpi LITOSUD Srl
Kaspar Hauser nasce al mondo come desiderio di raccontare i dei suoi protagonisti, intorno alle loro voci, ai via Aldo Moro 4 20060
un criminale, poiché non si sa nulla di 41˚ IFFR, ARTE E MERCATO fondamentali. Io parto dal teatro e la loro gesti, scegliendo e usando i luoghi come Pessano con Bornago (Mi)
lui. Per questo solo motivo, lui/lei è mia formazione, newyorkese, è casse di risonanza perfettamente adattate ogni
un essere dal quale bisogna stare alla
larga, stare attenti, è pericoloso. Nell’
L’ANTICO FERTILE E IL «NOVISSIMO». teatrale: attore, organizzatore,
sceneggiatore, produttore. Poi nel
volta a un tono emotivo differente. L’evento
impercettibile della relazione è la forza che
diffusione e contabilità,
rivendite e abbonamenti:
occidente moderno vogliamo sapere
tutto di tutti, pensando che questo sia
A ROTTERDAM VINCE LA RICERCA A 360˚ 1995 sono passato a scrivere per il
cinema, a cominciare da Girotondo,
trasfigura persone e contesti, che invita lo
sguardo a sfondare la superficie del fatto, a
REDS Rete Europea
distribuzione e servizi:
il vero antidoto alla criminalità. La ●●●L’Iffr, «International Film Festival Rotterdam» (25 gennaio-9 febbraio), giro attorno al mondo. Tutti i miei spingere l’occhio oltre l’immagine evocata. viale Bastioni
società oggigiorno galleggia smarrita manifestazione competitiva per giovani cineasti (ma nessun film italiano film li ho scritti da solo, usando la mia Al Festival di Rotterdam il «Nederlands Michelangelo 5/a
in un nulla comunicativo tra essere concorrerà ai Tiger Awards) e aggiornamento d’alto livello su ciò che si produce esperienza teatrale. Ma tutte le regole Instituut voor Beeld en Geluid» (Istituto olandese 00192 Roma
umani. Chiamando questo nulla di importante e nuovo nel mondo, è diventato negli anni (siamo al 41˚ nel cinema son fatte per essere per il suono e l’immagine) presenta l’anteprima tel. 0639745482
scambio e comunicazione. appuntamento) il Sundance europeo e, con 341 mila biglietti venduti nel 2011, ribaltate. Negli anni 50 e 60 i film del nuovo film di Heddy Honigmann, And Then Fax. 0639762130
anche una delle più popolari rassegne planetarie. 2.500 i professionisti attesi e erano girati quasi esclusivamente con One Day, un cortometraggio che unisce – in una abbonamento ad Alias:
●Di nuovo la Sardegna, perché? 250 i registi ( Michel Gondry, Wang Xiaoshuai, Lucas Belvaux, Miike Takashi, un’ottica larga e in piano sequenza, formula quasi del tutto inedita per la regista – euro 70,00 annuale
È il secondo film consecutivo che giro Mohammad Rasoulof, Tsukamoto Shinya, Aki Kaurismäki, Andrea Arnold, ma nessuno definiva teatrale Simon commedia e pamphlet. versamenti
nei paesaggi desertici e lunari della Steve McQueen, Julió Bressane, Kobayashi Masahiro, Eric Khoo, Bouli Lanners, del deserto di Bunuel. Era cinema E insieme l’Istituto presenta il primo dvd sul c/cn.708016
Sardegna, regione alla quale io sarò Pietro Marcello, Boris Lehman, Ruben Östlund e Garin Nugroho...), mentre tra vero. Oggi il «cinema» è al 95% box che si occupa - dopo le molte personali intestato a Il Manifesto
sempre grato e debitore. L’esperienza gli attori invitati ricordiamo Sophie Quinton e Nicole Garcia, protagonisti di «38 para-tv. Ho sentito così il dovere di nei festival e nelle istituzioni museali del via A. Bargoni, 8
di Beket, sempre prodotto con la Blue Témoins» di Belvaux, Silvia Calderoni e Elisa Sednaoui (top fashion model nelle tornare ai fondamentali, a una sorta mondo – di canonizzare e rendere disponibile 00153 Roma
Film, era stata così positiva da voler recenti campagne di Armani e Cavalli), protagoniste del film di Manuli; Aggeliki di purismo, eliminando ogni orpello. al grande pubblico e agli studiosi un’ampia specificando la causale
continuare e provare a formare un Papoulia («Alps» di Yorgos Lanthimos); Niels Gomperts e Jeroen Willems Avevo bisogno di fare pulizia e selezione del suo cinema.
dittico: stessi paesaggi, stesso numero («Lena» di Christophe van Rompaey). Al mercato di Rotterdam del film tornare all’essenza. Un bisogno
di personaggi, stesso bianco e nero «d’essai», il CineMart (29 gennaio-9 febbraio), sono attesi 800 compratori e primario per prendere ossigeno... SEGUE A PAGINA 4
(migliaia di film a colori dovrebbero venditori provenienti da 70 paesi, con 36 progetti selezionati in cerca di
essere girati in b&n. Bisognerebbe distribuzione. Retrospettive e focus sul cinema trash brasiliano (Joaquim Pedro In copertina:
chiedere più spesso a chi gira a colori de Andrade, Reichenbach, Sganzerla, Mojica Marins, Bressanre, Khouri...), i Vincent Gallo nel ruolo del
perché lo fa...), stesse ottiche larghe documentari siriani e i giovani cineasti egiziani. E gioielli di Isou («Trattato di Incontro con due protagonisti dello scenario pusher in «La leggenda di
da film western, stesso direttore della bava e di eternità»), Grifi («Anna»), Brakhage, Malas, Jacobs, Kuchar, Pedro Kaspar Hauser» di Davide
fotografia (il tunisino Tarek Ben Costa, Raul Ruiz, un doc su Maya Deren e uno filippino su Jacopetti; un corto di di ricerca, il cineasta viscerale Davide Manuli, Manuli, selezionato al 41˚
Abdallah), stesse tematiche Tekla Taidelli, Koreda, «L’estate di Giacomo» di Comodin, «Joule» di Nadia Festival Internazionale del
esistenzialiste che pongono l’uomo al Ranocchia e David Zamagni, «Hugo Cabret» di Scorsese nelle altre sezioni. (r.s.) già autore di «Beket», e Heddy Hanigmann, cinema di Rotterdan
centro dell’universo...
documentarista peruviana «di profondità»
4. (4) ALIAS
28 GENNAIO 2012
41˚ ROTTERDAM INTERNATIONAL FILM FESTIVAL
DOCUMENTARI
DI PROFONDITA’
HEDDY HONIGMANN
È nata a Lima, l’1 ottobre 1951, ha studiato in Israele, Spagna, Francia e cinema in Italia. Suo nonno polacco abbandonò il paese prima dell’invasione tedesca, gli altri componenti della sua famiglia furono tutti sterminati. Tra le sue
opere più importanti El olvido (2008), Forever (2006) Privé e Dame la mano (2004), Good Husband, Dear Son (2002), Crazy (2000), 2000 Hanna lacht (2000 short), De juiste maat (1998 tv movie) 2 minuten stilte a.u.b. (1998) Het
ondergrondse orkest (1998) O Amor Natural (1996), Tot ziens (1995), Metaal en melancholie (1994), Ghatak (1990), dedicato al grande documentarista bengalese; Uw mening graag (1989), Hersenschimmen (1988), De deur van het
huis (1985). Forever ha vinto il festival internazionale del documentario di Navarra nel 2007.
in questi mesi, in una
tragicommedia a tema sociale?
Volevo lavorarci già da tempo, in
realtà.
In Olanda c'è un partito politico,
di destra che appoggia il governo
pur non essendo partito di
governo. Dicono cose terribili. Una
volta Geert Wilders – il leader - ha
detto che sarebbe bene introdurre
una tassa che lui ha chiamato
La regista Heddy Honigmann e alcune «tassa delle teste di straccio» (ma
immagini tratte dai suoi film in olandese esiste un termine
diverso per indicare la testa degli
esseri umani e quella degli
animali: lui ha usato in questo
caso la parola che si usa per gli distanza della macchina dal
animali) riferendosi alle donne che soggetto?
indossano il velo. Progettano una L'aspetto fotografico m'interessa,
legge simile a quella francese, che ma solo nel senso che il lavoro
proibisca l'uso del velo nei luoghi estetico sulla costruzione
pubblici. Odio questo politico dell'inquadratura deve essere
olandese e odio le cose che dice, pensato in funzione della
ma non ha nessun senso fare un centralità della figura umana.
film basato sull'odio: perciò ho Questo è l'aspetto fotografico che
deciso che era giusto fare una m'interessa, e non è semplice
commedia per parlare del velo. come si potrebbe pensare.
È un film in tre parti. La prima
parte è una lunga sequenza di ●Guardando l’insieme di tutti i
sette-otto minuti tutta d’immagini suoi film – documentari e film a
d’archivio e musica che illustra soggetto - in un unico campo
tutti i tipi di copricapo. Poi si passa lungo, ho l’impressione che il
a vecchie interviste molto comiche suo, pur non essendo un cinema
sui bellissimi copricapo delle apocalittico, un cinema sulla fine
donne del Suriname che hanno del mondo, abbia a che fare con
fogge particolarmente strane, nate il presentimento di un termine,
al tempo della schiavitù, quando di una sparizione: come se il
gli schiavi non potevano parlare e sentimento e l'emozione, stando
le donne usavano la forma del davanti alle persone e dentro ai
copricapo per comunicare. Una luoghi, fosse sempre quello
vecchia spiega che questi dell'ultimo testimone che scopre
copricapo erano dei veri e propri un pezzo di mondo prima di un
vocabolari. evento ineluttabile, prima
Poi si passa alle interviste a dell’oblio, prima della rimozione.
donne di tre diverse nazioni: Penso allora che il suo cinema
Pakistan, Marocco e Ghana, documentario più che in una
ciascuna spiega la tradizione del dimensione riduttivamente
proprio abbigliamento. Una di documentaristica, possa essere
queste donne è poi anche l'attrice inteso meglio come «cinema
protagonista dell'ultima parte, un della testimonianza».
breve racconto di finzione. La Non ci ho mai pensato, ma mi
storia di una giovane coppia di sembra che abbia ragione. Ho
marocchini, che si amano molto, detto che mi piace sottolineare
lei lavora in un ufficio e indossa un quello che è più bello nelle
foulard molto colorato. persone che scelgo: questo è quello
Un certo giorno arriva un che sparirà. Nei miei film poi c’è
funzionario che comunica alla molta felicità: anche questo è
protagonista – olandese, di origine destinato a sparire. Il mio ultimo
marocchina - la notizia che è in cortometraggio finisce con una
vigore una legge che vieta l'uso del serie di didascalie. Uno dei cartelli
velo nei luoghi pubblici e che se dice più o meno: «Nel 1942 il re di
non provvederà, sarà costretta ad Danimarca - già occupata dai
SEGUE DAS PAGINA 2 lavoro come a una sorta di film come a una madeleine in presenza. andarsene. Lei si toglie il foulard tedeschi - indossò la stella di David
triangolo delle madeleine. Per potenza. Quella donna dice: «All'inizio che le copre la testa. Sta molto per protestare contro l'obbligo
●Ho letto una sua dichiarazione prima cosa la scelta dei È possible che sia vero, che sia avevo l'illusione che mio marito male. Un giorno vede un poster imposto ai cittadini ebrei. Fu
in cui dice di detestare i simboli. personaggi, quel che lei riconosce come dice. L'importanza del fosse ancora con me». Dopo un del film A qualcuno piace caldo di seguito da altri 50000 danesi».
Nei suoi film gli oggetti sono in queste persone sembra casting, tanto nel documentario paio d'anni accetta questa distanza Billy Wilder. Il giorno dopo arriva Cartello numero due: «Questa
immagini dense e forti, hanno qualcosa di simile a una quanto nel film di finzione - per e inizia ad andare al cimitero. in ufficio con un foulard bello, storia così bella è risultata essere
spesso un’importanza madeleine, qualcosa che fa me funzionano allo stesso modo - Mentre è lì, sulla tomba del grande, colorato, si avvicina il una invenzione». Io l'ho sentita
fondamentale, sono veicoli di scattare dentro di lei una è cruciale. compagno forse ha dei ricordi che solito funzionario che ripete la sua raccontare quando ero giovane e
senso, e ancor di più servono memoria involontaria, emotiva; il la fanno stare insieme al marito, parte, ma con sorpesa intorno a ho scoperto andando a cercare su
sempre da generatori e mediatori secondo vertice del triangolo è lei, ●Nei due film che ha girato a pur esistendo questa distanza. Il loro tutte le donne nell'ufficio si Google che era un'invenzione, che
del racconto. Qual è allora la che forse può dirsi funzioni da Lima («Metal and Melancholy», paradosso è che la distanza è più coprono la testa nei modi più non era mai successo. Quando me
differenza tra immagine e madeleine per la persona che ha 1993 e «Oblivion», 2008), la sua forte lì di quanto non le succeda di disparati. Lei si toglie il foulard e la raccontava mio padre mi
simbolo? di fronte, che riprende, facendo città, penso che almeno qualcuno sentirla a casa sua. Si pensa che al sotto mostra una parrucca bionda, dicevo sempre: che bellezza,
I simboli sono una scorciatoia. scattare in loro il ricordo dei personaggi possa cimitero ci si vada per stare con come la criniera di Marylin ormai questa solidarietà non
Molti, nelle mie immagini, vedono involontario; il terzo vertice è lo rappresentare per lei qualcosa di chi è morto: non è così, è per Monroe. È un film molto politico esiste più. Il film è il desiderio di
simboli perché ci scoprono dentro spettatore - dal momento che il simile. sentire più forte che questa ma anche molto comico. una cosa che non esiste più, una
una grande varietà film non si articola sulla Dovrei pensarci un po'. Comunque persona non c'è più e ricordarla felicità, una comunione, che si
d’interpretazioni possibili. Credo progressione di un'azione o di una che io sia la madeleine per le più fortemente. Mi piacciono ●Più volte ha raccontato di aver vorrebbe che potesse ancora
invece che un'immagine possa narrazione in senso classico (le persone che incontro nei miei film, molto i cimiteri. discusso con i suoi operatori esistere da qualche parte. Invece
essere tanto più aperta «azioni» sono i gesti, mani che si non c’è dubbio. Spesso, mentre perché nella sua personale c'è la crisi e allora «sauve qui peut
all’interpretazione dello spettatore muovono, sorrisi, sguardi, capelli giro, mi rendo conto che quello ●Passiamo a parlare del film che gerarchia i valori fotografici la vie». Se andiamo avanti così
quanto più riesce a essere concreta, tirati dietro un orecchio, le che sto facendo lo sto facendo in presenta in anteprima a dell'inquadratura non vengono siamo perduti. Esistono ancora
esatta. Usare simboli sarebbe una narrazioni frammenti d’emozione modo tale che la madeleine che Rotterdam: il cortometraggio mai al primo posto. Lo dimostrazioni di umanità, ma sta
forma d’impotenza a mostrare il legati a un fatto, un episodio, un aspetto – o quella che nemmeno «And Then One Day». Come mai strumento linguistico che la diventando tutto sempre più
reale. Forse è per questo che ho aneddoto) - che si trova davanti al immagino - sorge alla coscienza e ha deciso di impegnarsi, proprio interessa di più allora è la piccolo.
iniziato a fare documentario. Ci ai sensi della persona che ho
penso ora per la prima volta. difronte.
La documentarista Il mio film davanti allo
●In «Forever» (2006, quasi spettatore è senza dubbio una
completamente girato nel cimitero peruviana parla madeleine: i miei film precipitano
monumentale di Parigi) c'è un sempre, immediatamente, le
momento che credo molto utile a del suo cinema persone dentro situazioni anche
comprendere meglio tutto il suo molto distanti da loro. Ancora
cinema, precedente e successivo. Si e del nuovo corto, Forever. Alla prima visione ho del
tratta della conversazione con il tutto trascurato il discorso centrale
fumettista che lavora su Proust, in «And Then One sul senso dell’arte e mi sono invece
particolare il breve passaggio in concentrato sul motivo ricorrente
cui lui le spiega il meccanismo Day», pamphlet dell’assenza come esperienza di
della memoria involontaria, pienezza. Penso alle persone che
citando l'episodio proustiano della satirico sul velo attraversano il cimitero: la donna
madeleine. Il ricordo è il che ha perso il marito molto più
movimento che produce i suoi islamico che giovane di lei, per esempio, va al
film; le emozioni, sono invece la cimitero per poter sopravvivere e
sostanza dalla quale scaturisce terrorizza l’ovest sopravvive solo nella constatazione
l'immagine nel suo modo di fare della distanza che la separa dal suo
cinema. Pensavo allora al suo amore. Non c'è alcuna illusione di