SlideShare uma empresa Scribd logo
1 de 4
Baixar para ler offline
di DAVIDE MANULI *                                         sembrava che attorno a me produttori, distributori e         Claudia Gerini, Elisa Sednaoui e Fabrizio Gifuni. Per       d’antenna esteri (tipo Canal+, Arté-Zdf) ecc… Tutto
                                                           istituzioni si strappassero i capelli per lavorare con me.   finire colonna sonora di uno dei più famosi compositori     questo infine non ha aiutato nel processo selettivo per
●●●Vorrei raccontare la vicenda del mio ultimo film        Mi sono rimboccato le maniche e ho portato in                di musica electro-techno del mondo, e cioè Vitalic. Che     Berlino e Cannes che oramai sono grandi centri
La leggenda di Kaspar Hauser per far capire a che punto    concorso a Torino un documentario girato al Polo Nord        dire…a Rai Cinema il direttore Paolo Del Brocco             commerciali e certificati per il Mainstream. Non so
stiamo in Italia con l’auto-produzione.                    Inauditi-Inuit! Poi in concorso a Locarno nel 2008 Beket,    incontra me e i co-produttori della Blue Film e si dice     davvero più che dire dell’auto-produzione….So solo
   Rifaccio il secondo Kaspar Hauser 35 anni dopo il       vincendo il premio della critica e il Miami Film Festival,   non interessato dopo che Brancaleoni aveva già              una cosa però: con la crisi economica e finanziaria
tentativo di Werner Herzog del 1975, che vince il premio   e adesso portando in anteprima mondiale a Rotterdam          bocciato il progetto definendolo nero su bianco «poco       globale anche il «Sistema Cinema» tende come le
della giuria a Cannes. Rifaccio il secondo Kaspar Hauser   La leggenda di Kaspar Hauser con Vincent Gallo               interessante, per una sceneggiatura piena di lacune». Il    banche ad accorparsi, per diventare più grande in vista
della storia cinematografica, in bianco e nero, con        protagonista che interpreta 2 personaggi (il film verrà      no di Rai Cinema mi fa saltare immediatamente la            di reggere l’onda d’urto della crisi. Diventando più
Vincent Gallo doppio protagonista (dopo che ha appena      proiettato il 30 gennaio). Rotterdam presenta 4 gioielli o   presenza di Charlotte Rampling per il ruolo da              grandi, vogliono meno prodotti ma più grandi. Per
vinto la Coppa Volpi a Venezia)…mi sembrava                punte di diamante in anteprima assoluta: James Franco,       protagonista, poiché senza la Rai non abbiamo i soldi       l’auto-produzione non vedo via d’uscita. Dal tunnel,
un’operazione culturalmente interessante…mi                Takeshi Miike, Davide Manuli e Lav Diaz. Ci ho messo 4       per pagarle il cachet. Il percorso dei 3 anni per mettere   non si vede luce penetrare.
sembrava…                                                  anni per arrivare al festival di Rotterdam, 4 anni di        su il film – in auto-produzione – diventa un’incubo in
   Ho co-prodotto il film con la mia casa di produzione,   lavoro durissimo spesi a cercare partnership e               perenne salita: essendo piccoli produttori non                                   * regista cinematografico autore di Girotondo,
la Shooting Hope Productions srl, che ho fondato nel       finanziamenti con un cast che prevedeva: Vincent Gallo,      riusciamo a trovare gli agganci giusti per le                      giro intorno al mondo (1998), Inauditi, Inuit! (2006) Beket
2005 per poter lavorare…da solo, poiché non mi             Vincent Gallo, Charlotte Rampling poi rimpiazzata da         co-produzioni europee, per i bandi esteri, per i diritti                        (2008), La leggenda di Kaspar Hauser (2012).
(2)       ALIAS
          28 GENNAIO 2012

 41˚ FESTUIVAL INTERNAZIONALE DEL CINEMA DI ROTTERDAM

IL RITORNO                                                                                                                                                                           LAV DIAZ
                                                                                                                                                                                     Corruzione, colonialismo, povertà. La storia delle Filippine attraverso l’odissea di due
                                                                                                                                                                                     operi che lasciano la città alla ricerca di un tesoro. Sei ore: Florentina Hubaldo, CTE è il
DI KASPAR HAUSER                                                                                                                                                                     remake in alta definizione di Agonistes, Myth of a Nation (2009). Cte è la sindrome di
                                                                                                                                                                                     rincretinimento da pugni. Nella sezione non competitiva «Spectrum» di Rotterdam
                                                                                                                                                                                     anche Century of Birthing (già a Venezia e Toronto), un cineasta in lotta per completare il
                                                                                                                                                                                     suo nuovo film e per non farsi sbranare dagli avidi direttori di festival, paragonato a un
                                                                                                                                                                                     leader religioso che guida, non senza problemi di fede, una setta di sole donne. 355’ in
                                                                                                                                                                                     tutto. Ma di Lavrente Lidico Diaz (vegetariano, classe 1958) promette di aggiungere
                                                                                                                                                                                     dopo questa proiezione altre due ore. E chi vuole divertirsi (o intristirsi) confronti la
                                                                                                                                                                                     scheda Wikipedia «Lav Diaz» in lingua italiana (tremenda) con quella in lingua inglese.


di ROBERTO SILVESTRI




                                                   DAVIDE MAN
●●●Nessuno mette in discussione,
se il contatto è avvenuto - e non è
facile (come abbiamo letto in prima
pagina) perché film di godimento
«francescano» come Girotondo e
Beket sono stati nascosti agli sguardi
indiscreti dal nostro submercato e
dalle nostre istituzioni culturali
pubbliche - la prepotenza visuale, la
«superbia» espressiva, lo charme
magnetico, e lo stile saturo fino a
esplodere dei film in bianco, nero &
grigio di Davide Manuli. Storie
affascinanti e incantate, perché abili
nel mettere in moto un differente
processo spirituale, nel traghettarci e
deviarci dall’opulenza rassicurante
dell’imitazione della vita (complice
questa volta un cast mozzafiato:
Vincent Gallo, Claudia Gerini, Elisa
Sednaoui, Marco Lampis e Fabrizio                                                               «Come mai Kaspar Hauser è diventato negli
Gifuni per il quale ha scritto il
«Monologo del Prete» Giuseppe
Genna che per Munli è «il più grande
                                                                                             ultimi 100 anni, un mito, un archetipo, un
scrittore vivente in Italia») al
denudato, allo stilizzato, allo
                                                                                             Cristo, un idiota, un’enigma che affascina
scarnificato, come nella basilica
bizantina quando tutti gli sguardi
                                                                                             l’umanità? Perché è un essere speciale...»
cullati dall’ampia spazialità e dagli ori
si ghiacciano d’un tratto scontrandosi
con gli occhi dell’icona... Vincono le
ossessioni, insomma, dello stile
trascendentale nel senso che dava
Paul Schrader a questo concetto:
quello capace di trasportare lo
spettatore dall’abbondanza alla
rarefazione, dal familiare verso una
dimensione aliena che si sbarazza
dell’effetto di realtà. Ciò che distingue
una sequenza di Manuli (o di Bene,
Dreyer, Ozu, Godard, Bresson, Ciprì &
Maresco...) da un solo «frame» di Virzì
o Lars von Treir o Emmerich è infatti
che in questi ultimi casi,
comico-satirico o tragico o
iperspettacolare non conta, pur
essendo il cinema riuscito a
traghettare ogni altra arte nel XX
secolo, il loro (e la maggior parte del
cinema di qualità commerciale o
d’autore) è rimasto tristemente legato
al XIX secolo, alla brama di
verosimiglianza, a una narrativa
inutilmente realista, sia del sensibile
che dell’interiorità, dell’azione come
dell’affabulazione, tutta però fatta
solo di mezzi temporali «ricchi», come
avrebbe detto Jacques Maritain.
Questo misterioso e esoterico Kaspar
Hauser (appare la «nuda vita», e per la
civiltà è insostenibile, la rimuove, la
cancella, la imprigiona, la rimodella o
ributta in mare, come si fa con gli
extracomunitari) che Manuli presenta
in prima mondiale in questi giorni a
Rotterdam rischia di diventare la
punta più avanzata di questo
processo di depurazione stilistica, un
moltiplicatore di movimenti emotivi
per lo spettatore, quando l’immagine
si ferma, e di discesa nelle profondità
subumane quando la cinepresa di
Manuli ha il coraggio di sollevarsi e di




                                                  Androginia,
inquadrare il cielo, in porzione                                                                                                                                                                                                     occidente non c’è più tempo per
esagerata. «Prendo molto dal                                                                                                                                                                                                         conoscersi, comunicare, accogliere,
subconscio e dall’etere che ci                                                                                                                                                                                                       aiutare, scambiarsi riti ed usanze.
circonda, l’analisi del mio lavoro non                                                                                                                                                                                               Cosa ha imparato Kaspar Hauser nei
lo faccio, in parte, neanche durante il                                                                                                                                                                                              suoi 2/3 anni di vita sociale e
processo creativo» ci confessa. «Due                                                                                                                                                                                                 borghese concessigli a Norimberga?
artisti mi assomigliano. Genet, che                                                                                                                                                                                                  Nulla! Siamo sicuri che sia lui l’idiota,
uscito di prigione anche grazie a un                                                                                                                                                                                                 e noi gli intelligenti? Intanto in cielo




                                                  futura umanità
saggio di Sartre, voleva accoltellarlo                                                                                                                                                                                               iniziano a farsi vivi gli Ufo che
per averlo analizzato a sua insaputa e                                                                                                                                                                                               vegliano e monitorano la terra prima
inutilmente, e De Niro, genio                                                                                                                                                                                                        di un eventuale loro sbarco nel futuro.
mondiale dei nostri tempi, definito da                                                                                                                                                                                               Il personaggio del «pusher»
tutti quelli h provano a intervistarlo                                                                                                                                                                                               interpretato da Gallo è in contatto
«tonto spaesato e sempliciotto»,                                                                                                                                                                                                     con gli alieni per svolgere la sua
perché non trova mai le parole                                                                                                                                                                                                       missione, di contro-esoterismo nei
adeguate al suo genio....»                                                                                                                                                                                                           confronti di Kaspar, che va eliminato.
                                                                                                                                                                                                                                     Gli ufo nel film vengono utilizzati per
●Perché rifai oggi Kaspar Hauser?                 Conoscendo bene la vera vicenda mi         interessano milioni persone? Perché è       Silvia Calderoni, che adesso lavora coi     esoterico che cercavo da sempre.                dichiarare da subito che la vicenda ha
Da 15 anni tenevo sul cassetto Kaspar             attirava molto il titolo, «la lotta per    un essere speciale.                         Motus. Utilizzare la sua androginicità                                                      dei connotati anche extra-umani ed
Hauser – ou le combat pour l’esprit di            l’anima». Da 15 anni volevo tornare a                                                  per il mio Kaspar mi avrebbe                ●Ma il tuo K.H. arriva dal mare                 esoterici (infatti si fermano in cielo
Peter Tradowsky (allievo di Rudolf                Kaspar Hauser, poiché il film di           ●Il tuo Kaspar Hauser cosa ha di            permesso di portare il lavoro a un          mentre si comunica con gli ufo...               formando il triangolo del terzo occhio
Steiner) senza finirlo perché è davvero           Werner Herzog non rende giustizia a        speciale?                                   livello superiore, e cioè l’androginicità   Ho lottato anni per rifare Kaspar               induista e shivaita, per il quale
troppo incasinato ed euforico.                    quello che è accaduto e a tutte le sue     Per il mio Kaspar Hauser volevo un          come archetipo per il futuro                Hauser perché lo trovo moderno e                l’androginicità è la perfezione). E
                                                  implicazioni archetipe, poetiche,          giovane contorsionista russo della          dell’umanità. Avere un Kaspar Hauser        allineato col presente: è una grande            anche per elevare in senso letterale la
                                                  esoteriche, spirituali, religiose, umane   scuola circense, perché volevo che i        maschio/femmina mi permetteva di            metafora dei giorni nostri: «…lo                vicenda, portarla in cielo, per
                                                  e esistenziali…Il film di Herzog è un      suoi poteri fossero principalmente          riattaccarmi alla più pura tradizione       straniero, lo sconosciuto arriva sulla          guardare all’insù, dove noi non
                                                  declassamento della vicenda, poiché        ginnici, poi la cosa è saltata in fretta,   induista e shivaita, e cioè quella della    terra dal mare, viene accolto e recluso         guardiamo quasi più. L’etere per gli
                                                  è narrata in modo troppo letterale.        difficile da rintracciare o difficilmente   perfezione quando Shiva (maschio) e         senza ascoltarlo, conoscerlo o capirlo,         induisti è uno dei 5 elementi
Silvia Calderoni in «La leggenda di Kaspar        Come mai Kaspar Hauser è diventato         disponbile. Allora mi sono ricordato        Shakti (femmina) si fondono in              lo si prova ad addestrare                       indispensabili alla vita. Le navicelle
Hauser». Nelle foto piccole Davide Manuli (in     in questi ultimi 100 anni, un mito, un     di un’attore androgino che avevo            Ardhanarishvara, e cioè                     all’occidentale, lo si uccide                   rappresentano l’etere, la sospensione.
alto), Vincent Gallo (a destra) e foto di scena   archetipo, un Cristo, un idiota,           visto a teatro anni fa con la               «l’Androgino». L’androginicità del mio      interiormente e una volta reputato
con Claudia Gerini e Vincent Gallo                un’enigma, ecc, insomma una                Compagnia della Valdoca nello               Kaspar ha letteralmente salvato il          inutile poiché inquietante, lo si               ●Kaspar Hauser è un «criminale»
                                                  leggenda alla quale ancora oggi si         spettacolo Paesaggio con fratello rotto,    film, introducendo l’elemento               ammazza anche fisicamente». In                  perchè è nuda vita e basta?
ALIAS
                                                                                                                                                                                                                                                     28 GENNAIO 2012   (3)
                                             MMIKE TAKASHI                                                                                                                       JULIO BRESSANE
                                             Un’altra anteprima mondiale attesa di Rotterdam è il film di Miike Takashi Ace                                                      Júlio Bressane, con Rogerio Sganzerla anima del movimento anni 70 «udigrudi»
                                             Attorney, tratto dal popolare video-game Nintendo (prima Game Boy Advance, poi                                                      (ovvero cinema novo e oltre),, è da 40 anni uno dei cineasti brasiliani più profondi,
                                             Nintendo DS) Phoenix Wright: Ace Attorney e dimostrazione di come un cineasta                                                       raffinati e graffianti, e nel 2000 Rotterdam gli ha dedicato una retrospettiva completa.
                                             dell’iperviolenza e specializzato in drammi sappia maneggiare meglio di altri le                                                    Questa volta presenta in prima mondiale al Iffr «Rua Aperana 52», un docufiction
                                             tonalità comiche e fumettistiche. Le avventure dell’avvocato Phoenix Wright e dei                                                   raccontato in prima persona singolare maschile monologante, ma anche un
                                             suoi compari Miles Edgeworth e Larry Butz, alle prese con casi giudiziari                                                           inquietante musical sul paesaggio urbano, dedicato a un angolo di Rio de Janiero che
                                             intricatissimi (e qui la caricatura del sistema giudiziario nipponico è scatenata),                                                 ha fotografato e filmato personalmente tra il 1957 e il 2005 (viveva lì) ma che si avvale
                                             permettono a Miike di incrociare ritmo da cartoon, stile live action classico e gioco                                               anche di materiale cinefotografico d’archivio, familiare o prestato dai vicini di casa,
                                             visuale barocco e dinamico tipico del manga. I confini tra cinema e videogame sono                                                  realizzato dal 1909 al 1955 in questa (traducendo il portoghese) «strada sbagliata»,
                                             ormai flebili. Su internet: http://aceattorney.sparklin.org.                                                                        che Bressane dovette precipitosamente abbandonare con l’arrivo dei carri armati...



                                                                                                                                                                                                                                                GERENZA




NULI
                                                                                                                                                                                                                                               Il Manifesto
                                                                                                                                                                                                                                               direttore responsabile:
                                                                                                                                                                                                                                               Norma Rangeri
                                                                                                                                                                                                                                               vicedirettore:
                                                                                                                                                                                                                                               Angelo Mastrandrea

                                                                                                                                                                                                                                               Alias a cura di
                                                                                                                                                                                                                                               Roberto Silvestri

                                                                                                                                                                                                                                               Francesco Adinolfi
                                                                                                                                                                                 ROTTERDAM FILM FESTIVAL                                       (Ultrasuoni),
                                                                                                                                                                                                                                               Matteo Patrono
                                                                                                                                                                                                                                               (Ultrasport)
                                                                                                                                                                                                                                               con Massimo De Feo,

                                                                                                                                                                                 «Poco prima                                                   Roberto Peciola,
                                                                                                                                                                                                                                               Silvana Silvestri

                                                                                                                                                                                 della fine»                                                   redazione:
                                                                                                                                                                                                                                               via A. Bargoni, 8

                                                                                                                                                                                 Incontro con                                                  00153 - Roma
                                                                                                                                                                                                                                               Info:
                                                                                                                                                                                                                                               ULTRAVISTA
                                                                                                                                                                                 Heddy Honigmann                                               e ULTRASUONI
                                                                                                                                                                                                                                               fax 0668719573
                                                                                                                                                                                                                                               tel. 0668719549
                                                                                                                                                                                                                                               e 0668719545
                                                                                                                                                                                                                                               email:
                                                                                          ●Già, il paesaggio è da «cinema                                                        di SILVIO GRASSELLI                                           redazione@ilmanifesto.it
                                                                                          novo» o da western all’italiana...                                                                                                                   web:
                                                                                          Mi piace l’accostamento a Rocha:                                                       ●●●Poche ore prima di morire Theo                             http://www.ilmanifesto.it
                                                                                          «una macchina da presa in mano e                                                       Angelopulos, interrogato sulle vie di                         impaginazione:
                                                                                          un'idea in testa», poiché cerco                                                        sopravvivenza alla crisi, ha risposto che il mondo            ab&c - Roma
                                                                                          sempre di trasformare la povertà                                                       si potrà salvare solo grazie a un nuovo                       tel. 0668308613
                                                                                          produttiva in virtù poetica e narrativa.                                               umanesimo. Di questo stesso umanesimo Heddy                   ricerca iconografica:
                                                                                          Quando giri un film in 2, 3 o massimo                                                  Honigmann ha fatto il fondamento del suo                      il manifesto
                                                                                          4 settimane con pochissimi soldi devi                                                  lavoro di cineasta.
                                                                                          come professionista alzare molto il                                                       Nata in Perù da padre austriaco e madre                    concessionaria di pubblicitá:
                                                                                          livello, per fare in modo che poi lo                                                   polacca, cresciuta culturalmente in giro per le               Poster Pubblicità s.r.l.
                                                                                          spettatore non se ne accorga: lo                                                       capitali d’Europa, Heddy Honigmann conosce il                 sede legale:
                                                                                          spettatore non deve avere degli alibi                                                  cinema a Parigi e lo impara al Centro                         via A. Bargoni, 8
                                                                                          da parte del regista o della                                                           Sperimentale di Roma. Il suo primo                            tel. 0668896911
                                                                                          produzione, ma deve pensare «questo        grandi al mondo. Posso solo dire che        lungometraggio è un film a soggetto (The Front                fax 0658179764
                                                                                          film è ricco!, ricco di poesia, ricco di   gli sarò grato tutta la vita per            Door, 1985), e nonostante alcune prove più che                e-mail:
                                                                                          narrativa, ricco di contenuti». Ecco, la   l’esperienza professionale e umana          convincenti nel cinema di finzione (tra gli altri             poster@poster-pr.it
                                                                                          Sardegna, il bianco e nero, le ottiche     che mi ha fatto fare. Sono cresciuto        Mind Shadows,1988-89 e Au revoir, 1995, passati               sede Milano
                                                                                          larghe mi hanno aiutato tanto per          tanto soprattutto grazie lui.               puntualmente per i grandi snodi festivalieri delle            viale Gran Sasso 2
                                                                                          creare un’immaginario unico e                                                          platee internazionali), è il cinema documentario              20131 Milano
                                                                                          irripetibile nel suo genere. La mia        ●E la musica?                               che le concede riconoscimenti e autorevolezza,                tel. 02 4953339.2.3.4
                                                                                          poetica è una poetica della solitudine,    Sogno da anni di fare un film muto,         ormai stabilizzata ben oltre i confini d’Olanda,              fax 02 49533395
                                                                                          legata anche ad una produttività della     senza dialoghi, ma con solo un fondo        patria che Honigmann si è scelta già adulta.                  tariffe in euro delle
                                                                                          solitudine: questa solitudine ha           narrativo di musica techno, della              Se il perno dell’inquadratura è sempre la                  inserzioni pubblicitarie:
                                                                                          bisogno di spazi ampi per esprimersi.      quale sono un malato cronico.               figura umana, e i temi espliciti del discorso                 Pagina
                                                                                          Niente città, niente società. Il           Purtroppo questo film è parlato, ma         vanno dalla funzione esistenziale e umanitaria                30.450,00 (320 x 455)
                                                                                          pensiero del cinema novo brasiliano e      ce l’ho messa tutta sia durante le          dell’arte al senso della perdita, dalla potenza               Mezza pagina
                                                                                          dei western all’italiana era proprio       riprese (abbiamo girato con parte           vitale del sesso alla potenza creatrice della                 16.800,00 (319 x 198)
                                                                                          questo: meno mezzi hai per girare,         della musica suonata in presa diretta,      parola, quel che distingue il cinema                          Colonna
                                                                                          più idee devi avere. E niente scuse:       cosa che non fa quasi più nessuno. E        documentario di Heddy Honigmann e lo rende                    11.085,00 (104 x 452)
                                                                                          bisogna garantire un risultato forte.      usando un dolby digital surround a 6        stilisticamente unico sta nell’uso raffinato che la           Piede di pagina
                                                                                                                                     piste in presa diretta, cosa non fa         regista fa dell’intervista.                                   7.058,00 (320 x 85)
                                                                                          ●Parlami del rapporto con Gallo            proprio nessuno!) sia al montaggio,            Nelle sue «conversazioni» – come preferisce                Quadrotto
                                                                                          È una professionista stupendo e            grazie al genio davvero illuminato          chiamarle lei – si condensano il gusto e la sintesi           2.578,00 (104 x 85)
                                                                                          generosissimo, tra l’altro ariete come     della star dell’electro-techno              del ritratto, l’uso consapevole e controllato degli           posizioni speciali:
                                                                                          me (stesso giorno, 11 aprile) e ci         mondiale Vitalic (il francese Pascal        elementi essenziali del dispositivo (la costante              Finestra prima pagina
                                                                                          siamo capiti benissimo. Vincent mi ha      Arbez) che mi ha fornito di musiche         dialettica tra elementi pittorici e fotografici               4.100,00 (65 x 88)
                                                                                          aiutato tanto e ci siamo sentiti           straordinarie della colonna sonora.         dell’immagine e il movimento, l’amplificazione                IV copertina
                                                                                          assiduamente senza sosta per 3 anni.       Non potendo fare un film muto con           del processo riproduttivo, la modulazione del                 46.437,00 (320 x 455)
                                                                                          Ha delle giornate nelle quali si           «dialoghi elettronici»...ho cercato di      rapporto tra obiettivo e mondo), la
                                                                                          innervosisce, capita a tutti, anche a      far diventare il film un’opera              dimostrazione del talento tutto speciale di                   stampa:
                                                                                          me. Nient’altro. Sul set è stato           elettronica.                                arrivare al senso attraverso l’emozione e di                  LITOSUD Srl
                                                                                          sbalorditivo vederlo lavorare, il suo                                                  suscitare l’emozione dentro la relazione.                     via Carlo Pesenti 130,
                                                                                          talento è immenso, uno dei più             ●Lo stile?                                     Che si tratti di finzione o documentario, Heddy            Roma
                                                                                                                                     Pochi attori. Stile teatrale. Anni ’70. E   Honigmann costruisce i suoi film intorno ai corpi             LITOSUD Srl
 Kaspar Hauser nasce al mondo come                                                                                                   desiderio di raccontare i                   dei suoi protagonisti, intorno alle loro voci, ai             via Aldo Moro 4 20060
 un criminale, poiché non si sa nulla di      41˚ IFFR, ARTE E MERCATO                                                               fondamentali. Io parto dal teatro e la      loro gesti, scegliendo e usando i luoghi come                 Pessano con Bornago (Mi)
 lui. Per questo solo motivo, lui/lei è                                                                                              mia formazione, newyorkese, è               casse di risonanza perfettamente adattate ogni
 un essere dal quale bisogna stare alla
 larga, stare attenti, è pericoloso. Nell’
                                             L’ANTICO FERTILE E IL «NOVISSIMO».                                                      teatrale: attore, organizzatore,
                                                                                                                                     sceneggiatore, produttore. Poi nel
                                                                                                                                                                                 volta a un tono emotivo differente. L’evento
                                                                                                                                                                                 impercettibile della relazione è la forza che
                                                                                                                                                                                                                                               diffusione e contabilità,
                                                                                                                                                                                                                                               rivendite e abbonamenti:
 occidente moderno vogliamo sapere
 tutto di tutti, pensando che questo sia
                                             A ROTTERDAM VINCE LA RICERCA A 360˚                                                     1995 sono passato a scrivere per il
                                                                                                                                     cinema, a cominciare da Girotondo,
                                                                                                                                                                                 trasfigura persone e contesti, che invita lo
                                                                                                                                                                                 sguardo a sfondare la superficie del fatto, a
                                                                                                                                                                                                                                               REDS Rete Europea
                                                                                                                                                                                                                                               distribuzione e servizi:
 il vero antidoto alla criminalità. La       ●●●L’Iffr, «International Film Festival Rotterdam» (25 gennaio-9 febbraio),             giro attorno al mondo. Tutti i miei         spingere l’occhio oltre l’immagine evocata.                   viale Bastioni
 società oggigiorno galleggia smarrita       manifestazione competitiva per giovani cineasti (ma nessun film italiano                film li ho scritti da solo, usando la mia      Al Festival di Rotterdam il «Nederlands                    Michelangelo 5/a
 in un nulla comunicativo tra essere         concorrerà ai Tiger Awards) e aggiornamento d’alto livello su ciò che si produce        esperienza teatrale. Ma tutte le regole     Instituut voor Beeld en Geluid» (Istituto olandese            00192 Roma
 umani. Chiamando questo nulla               di importante e nuovo nel mondo, è diventato negli anni (siamo al 41˚                   nel cinema son fatte per essere             per il suono e l’immagine) presenta l’anteprima               tel. 0639745482
 scambio e comunicazione.                    appuntamento) il Sundance europeo e, con 341 mila biglietti venduti nel 2011,           ribaltate. Negli anni 50 e 60 i film        del nuovo film di Heddy Honigmann, And Then                   Fax. 0639762130
                                             anche una delle più popolari rassegne planetarie. 2.500 i professionisti attesi e       erano girati quasi esclusivamente con       One Day, un cortometraggio che unisce – in una                abbonamento ad Alias:
 ●Di nuovo la Sardegna, perché?              250 i registi ( Michel Gondry, Wang Xiaoshuai, Lucas Belvaux, Miike Takashi,            un’ottica larga e in piano sequenza,        formula quasi del tutto inedita per la regista –              euro 70,00 annuale
 È il secondo film consecutivo che giro      Mohammad Rasoulof, Tsukamoto Shinya, Aki Kaurismäki, Andrea Arnold,                     ma nessuno definiva teatrale Simon          commedia e pamphlet.                                          versamenti
 nei paesaggi desertici e lunari della       Steve McQueen, Julió Bressane, Kobayashi Masahiro, Eric Khoo, Bouli Lanners,            del deserto di Bunuel. Era cinema              E insieme l’Istituto presenta il primo dvd                 sul c/cn.708016
 Sardegna, regione alla quale io sarò        Pietro Marcello, Boris Lehman, Ruben Östlund e Garin Nugroho...), mentre tra            vero. Oggi il «cinema» è al 95%             box che si occupa - dopo le molte personali                   intestato a Il Manifesto
 sempre grato e debitore. L’esperienza       gli attori invitati ricordiamo Sophie Quinton e Nicole Garcia, protagonisti di «38      para-tv. Ho sentito così il dovere di       nei festival e nelle istituzioni museali del                  via A. Bargoni, 8
 di Beket, sempre prodotto con la Blue       Témoins» di Belvaux, Silvia Calderoni e Elisa Sednaoui (top fashion model nelle         tornare ai fondamentali, a una sorta        mondo – di canonizzare e rendere disponibile                  00153 Roma
 Film, era stata così positiva da voler      recenti campagne di Armani e Cavalli), protagoniste del film di Manuli; Aggeliki        di purismo, eliminando ogni orpello.        al grande pubblico e agli studiosi un’ampia                   specificando la causale
 continuare e provare a formare un           Papoulia («Alps» di Yorgos Lanthimos); Niels Gomperts e Jeroen Willems                  Avevo bisogno di fare pulizia e             selezione del suo cinema.
 dittico: stessi paesaggi, stesso numero     («Lena» di Christophe van Rompaey). Al mercato di Rotterdam del film                    tornare all’essenza. Un bisogno
 di personaggi, stesso bianco e nero         «d’essai», il CineMart (29 gennaio-9 febbraio), sono attesi 800 compratori e            primario per prendere ossigeno...                                           SEGUE A PAGINA 4
 (migliaia di film a colori dovrebbero       venditori provenienti da 70 paesi, con 36 progetti selezionati in cerca di
 essere girati in b&n. Bisognerebbe          distribuzione. Retrospettive e focus sul cinema trash brasiliano (Joaquim Pedro                                                                                                                   In copertina:
 chiedere più spesso a chi gira a colori     de Andrade, Reichenbach, Sganzerla, Mojica Marins, Bressanre, Khouri...), i                                                                                                                       Vincent Gallo nel ruolo del
 perché lo fa...), stesse ottiche larghe     documentari siriani e i giovani cineasti egiziani. E gioielli di Isou («Trattato di        Incontro con due protagonisti dello scenario                                                           pusher in «La leggenda di
 da film western, stesso direttore della     bava e di eternità»), Grifi («Anna»), Brakhage, Malas, Jacobs, Kuchar, Pedro                                                                                                                      Kaspar Hauser» di Davide
 fotografia (il tunisino Tarek Ben           Costa, Raul Ruiz, un doc su Maya Deren e uno filippino su Jacopetti; un corto di        di ricerca, il cineasta viscerale Davide Manuli,                                                          Manuli, selezionato al 41˚
 Abdallah), stesse tematiche                 Tekla Taidelli, Koreda, «L’estate di Giacomo» di Comodin, «Joule» di Nadia                                                                                                                        Festival Internazionale del
 esistenzialiste che pongono l’uomo al       Ranocchia e David Zamagni, «Hugo Cabret» di Scorsese nelle altre sezioni. (r.s.)        già autore di «Beket», e Heddy Hanigmann,                                                                 cinema di Rotterdan
 centro dell’universo...
                                                                                                                                     documentarista peruviana «di profondità»
(4)     ALIAS
        28 GENNAIO 2012

 41˚ ROTTERDAM INTERNATIONAL FILM FESTIVAL

DOCUMENTARI
DI PROFONDITA’
                                       HEDDY HONIGMANN
                                       È nata a Lima, l’1 ottobre 1951, ha studiato in Israele, Spagna, Francia e cinema in Italia. Suo nonno polacco abbandonò il paese prima dell’invasione tedesca, gli altri componenti della sua famiglia furono tutti sterminati. Tra le sue
                                       opere più importanti El olvido (2008), Forever (2006) Privé e Dame la mano (2004), Good Husband, Dear Son (2002), Crazy (2000), 2000 Hanna lacht (2000 short), De juiste maat (1998 tv movie) 2 minuten stilte a.u.b. (1998) Het
                                       ondergrondse orkest (1998) O Amor Natural (1996), Tot ziens (1995), Metaal en melancholie (1994), Ghatak (1990), dedicato al grande documentarista bengalese; Uw mening graag (1989), Hersenschimmen (1988), De deur van het
                                       huis (1985). Forever ha vinto il festival internazionale del documentario di Navarra nel 2007.


                                                                                                                                                                                      in questi mesi, in una
                                                                                                                                                                                      tragicommedia a tema sociale?
                                                                                                                                                                                      Volevo lavorarci già da tempo, in
                                                                                                                                                                                      realtà.
                                                                                                                                                                                         In Olanda c'è un partito politico,
                                                                                                                                                                                      di destra che appoggia il governo
                                                                                                                                                                                      pur non essendo partito di
                                                                                                                                                                                      governo. Dicono cose terribili. Una
                                                                                                                                                                                      volta Geert Wilders – il leader - ha
                                                                                                                                                                                      detto che sarebbe bene introdurre
                                                                                                                                                                                      una tassa che lui ha chiamato
La regista Heddy Honigmann e alcune                                                                                                                                                   «tassa delle teste di straccio» (ma
immagini tratte dai suoi film                                                                                                                                                         in olandese esiste un termine
                                                                                                                                                                                      diverso per indicare la testa degli
                                                                                                                                                                                      esseri umani e quella degli
                                                                                                                                                                                      animali: lui ha usato in questo
                                                                                                                                                                                      caso la parola che si usa per gli               distanza della macchina dal
                                                                                                                                                                                      animali) riferendosi alle donne che             soggetto?
                                                                                                                                                                                      indossano il velo. Progettano una               L'aspetto fotografico m'interessa,
                                                                                                                                                                                      legge simile a quella francese, che             ma solo nel senso che il lavoro
                                                                                                                                                                                      proibisca l'uso del velo nei luoghi             estetico sulla costruzione
                                                                                                                                                                                      pubblici. Odio questo politico                  dell'inquadratura deve essere
                                                                                                                                                                                      olandese e odio le cose che dice,               pensato in funzione della
                                                                                                                                                                                      ma non ha nessun senso fare un                  centralità della figura umana.
                                                                                                                                                                                      film basato sull'odio: perciò ho                Questo è l'aspetto fotografico che
                                                                                                                                                                                      deciso che era giusto fare una                  m'interessa, e non è semplice
                                                                                                                                                                                      commedia per parlare del velo.                  come si potrebbe pensare.
                                                                                                                                                                                         È un film in tre parti. La prima
                                                                                                                                                                                      parte è una lunga sequenza di                   ●Guardando l’insieme di tutti i
                                                                                                                                                                                      sette-otto minuti tutta d’immagini              suoi film – documentari e film a
                                                                                                                                                                                      d’archivio e musica che illustra                soggetto - in un unico campo
                                                                                                                                                                                      tutti i tipi di copricapo. Poi si passa         lungo, ho l’impressione che il
                                                                                                                                                                                      a vecchie interviste molto comiche              suo, pur non essendo un cinema
                                                                                                                                                                                      sui bellissimi copricapo delle                  apocalittico, un cinema sulla fine
                                                                                                                                                                                      donne del Suriname che hanno                    del mondo, abbia a che fare con
                                                                                                                                                                                      fogge particolarmente strane, nate              il presentimento di un termine,
                                                                                                                                                                                      al tempo della schiavitù, quando                di una sparizione: come se il
                                                                                                                                                                                      gli schiavi non potevano parlare e              sentimento e l'emozione, stando
                                                                                                                                                                                      le donne usavano la forma del                   davanti alle persone e dentro ai
                                                                                                                                                                                      copricapo per comunicare. Una                   luoghi, fosse sempre quello
                                                                                                                                                                                      vecchia spiega che questi                       dell'ultimo testimone che scopre
                                                                                                                                                                                      copricapo erano dei veri e propri               un pezzo di mondo prima di un
                                                                                                                                                                                      vocabolari.                                     evento ineluttabile, prima
                                                                                                                                                                                         Poi si passa alle interviste a               dell’oblio, prima della rimozione.
                                                                                                                                                                                      donne di tre diverse nazioni:                   Penso allora che il suo cinema
                                                                                                                                                                                      Pakistan, Marocco e Ghana,                      documentario più che in una
                                                                                                                                                                                      ciascuna spiega la tradizione del               dimensione riduttivamente
                                                                                                                                                                                      proprio abbigliamento. Una di                   documentaristica, possa essere
                                                                                                                                                                                      queste donne è poi anche l'attrice              inteso meglio come «cinema
                                                                                                                                                                                      protagonista dell'ultima parte, un              della testimonianza».
                                                                                                                                                                                      breve racconto di finzione. La                  Non ci ho mai pensato, ma mi
                                                                                                                                                                                      storia di una giovane coppia di                 sembra che abbia ragione. Ho
                                                                                                                                                                                      marocchini, che si amano molto,                 detto che mi piace sottolineare
                                                                                                                                                                                      lei lavora in un ufficio e indossa un           quello che è più bello nelle
                                                                                                                                                                                      foulard molto colorato.                         persone che scelgo: questo è quello
                                                                                                                                                                                         Un certo giorno arriva un                    che sparirà. Nei miei film poi c’è
                                                                                                                                                                                      funzionario che comunica alla                   molta felicità: anche questo è
                                                                                                                                                                                      protagonista – olandese, di origine             destinato a sparire. Il mio ultimo
                                                                                                                                                                                      marocchina - la notizia che è in                cortometraggio finisce con una
                                                                                                                                                                                      vigore una legge che vieta l'uso del            serie di didascalie. Uno dei cartelli
                                                                                                                                                                                      velo nei luoghi pubblici e che se               dice più o meno: «Nel 1942 il re di
                                                                                                                                                                                      non provvederà, sarà costretta ad               Danimarca - già occupata dai
SEGUE DAS PAGINA 2                     lavoro come a una sorta di                     film come a una madeleine in                    presenza.                                       andarsene. Lei si toglie il foulard             tedeschi - indossò la stella di David
                                       triangolo delle madeleine. Per                 potenza.                                           Quella donna dice: «All'inizio               che le copre la testa. Sta molto                per protestare contro l'obbligo
●Ho letto una sua dichiarazione        prima cosa la scelta dei                       È possible che sia vero, che sia                avevo l'illusione che mio marito                male. Un giorno vede un poster                  imposto ai cittadini ebrei. Fu
in cui dice di detestare i simboli.    personaggi, quel che lei riconosce             come dice. L'importanza del                     fosse ancora con me». Dopo un                   del film A qualcuno piace caldo di              seguito da altri 50000 danesi».
Nei suoi film gli oggetti sono         in queste persone sembra                       casting, tanto nel documentario                 paio d'anni accetta questa distanza             Billy Wilder. Il giorno dopo arriva                Cartello numero due: «Questa
immagini dense e forti, hanno          qualcosa di simile a una                       quanto nel film di finzione - per               e inizia ad andare al cimitero.                 in ufficio con un foulard bello,                storia così bella è risultata essere
spesso un’importanza                   madeleine, qualcosa che fa                     me funzionano allo stesso modo -                Mentre è lì, sulla tomba del                    grande, colorato, si avvicina il                una invenzione». Io l'ho sentita
fondamentale, sono veicoli di          scattare dentro di lei una                     è cruciale.                                     compagno forse ha dei ricordi che               solito funzionario che ripete la sua            raccontare quando ero giovane e
senso, e ancor di più servono          memoria involontaria, emotiva; il                                                              la fanno stare insieme al marito,               parte, ma con sorpesa intorno a                 ho scoperto andando a cercare su
sempre da generatori e mediatori       secondo vertice del triangolo è lei,           ●Nei due film che ha girato a                   pur esistendo questa distanza. Il               loro tutte le donne nell'ufficio si             Google che era un'invenzione, che
del racconto. Qual è allora la         che forse può dirsi funzioni da                Lima («Metal and Melancholy»,                   paradosso è che la distanza è più               coprono la testa nei modi più                   non era mai successo. Quando me
differenza tra immagine e              madeleine per la persona che ha                1993 e «Oblivion», 2008), la sua                forte lì di quanto non le succeda di            disparati. Lei si toglie il foulard e           la raccontava mio padre mi
simbolo?                               di fronte, che riprende, facendo               città, penso che almeno qualcuno                sentirla a casa sua. Si pensa che al            sotto mostra una parrucca bionda,               dicevo sempre: che bellezza,
I simboli sono una scorciatoia.        scattare in loro il ricordo                    dei personaggi possa                            cimitero ci si vada per stare con               come la criniera di Marylin                     ormai questa solidarietà non
Molti, nelle mie immagini, vedono      involontario; il terzo vertice è lo            rappresentare per lei qualcosa di               chi è morto: non è così, è per                  Monroe. È un film molto politico                esiste più. Il film è il desiderio di
simboli perché ci scoprono dentro      spettatore - dal momento che il                simile.                                         sentire più forte che questa                    ma anche molto comico.                          una cosa che non esiste più, una
una grande varietà                     film non si articola sulla                     Dovrei pensarci un po'. Comunque                persona non c'è più e ricordarla                                                                felicità, una comunione, che si
d’interpretazioni possibili. Credo     progressione di un'azione o di una             che io sia la madeleine per le                  più fortemente. Mi piacciono                    ●Più volte ha raccontato di aver                vorrebbe che potesse ancora
invece che un'immagine possa           narrazione in senso classico (le               persone che incontro nei miei film,             molto i cimiteri.                               discusso con i suoi operatori                   esistere da qualche parte. Invece
essere tanto più aperta                «azioni» sono i gesti, mani che si             non c’è dubbio. Spesso, mentre                                                                  perché nella sua personale                      c'è la crisi e allora «sauve qui peut
all’interpretazione dello spettatore   muovono, sorrisi, sguardi, capelli             giro, mi rendo conto che quello                 ●Passiamo a parlare del film che                gerarchia i valori fotografici                  la vie». Se andiamo avanti così
quanto più riesce a essere concreta,   tirati dietro un orecchio, le                  che sto facendo lo sto facendo in               presenta in anteprima a                         dell'inquadratura non vengono                   siamo perduti. Esistono ancora
esatta. Usare simboli sarebbe una      narrazioni frammenti d’emozione                modo tale che la madeleine che                  Rotterdam: il cortometraggio                    mai al primo posto. Lo                          dimostrazioni di umanità, ma sta
forma d’impotenza a mostrare il        legati a un fatto, un episodio, un             aspetto – o quella che nemmeno                  «And Then One Day». Come mai                    strumento linguistico che la                    diventando tutto sempre più
reale. Forse è per questo che ho       aneddoto) - che si trova davanti al            immagino - sorge alla coscienza e               ha deciso di impegnarsi, proprio                interessa di più allora è la                    piccolo.
iniziato a fare documentario. Ci                                                      ai sensi della persona che ho
penso ora per la prima volta.                                                         difronte.
                                       La documentarista                                 Il mio film davanti allo
●In «Forever» (2006, quasi                                                            spettatore è senza dubbio una
completamente girato nel cimitero      peruviana parla                                madeleine: i miei film precipitano
monumentale di Parigi) c'è un                                                         sempre, immediatamente, le
momento che credo molto utile a        del suo cinema                                 persone dentro situazioni anche
comprendere meglio tutto il suo                                                       molto distanti da loro. Ancora
cinema, precedente e successivo. Si    e del nuovo corto,                             Forever. Alla prima visione ho del
tratta della conversazione con il                                                     tutto trascurato il discorso centrale
fumettista che lavora su Proust, in    «And Then One                                  sul senso dell’arte e mi sono invece
particolare il breve passaggio in                                                     concentrato sul motivo ricorrente
cui lui le spiega il meccanismo        Day», pamphlet                                 dell’assenza come esperienza di
della memoria involontaria,                                                           pienezza. Penso alle persone che
citando l'episodio proustiano della    satirico sul velo                              attraversano il cimitero: la donna
madeleine. Il ricordo è il                                                            che ha perso il marito molto più
movimento che produce i suoi           islamico che                                   giovane di lei, per esempio, va al
film; le emozioni, sono invece la                                                     cimitero per poter sopravvivere e
sostanza dalla quale scaturisce        terrorizza l’ovest                             sopravvive solo nella constatazione
l'immagine nel suo modo di fare                                                       della distanza che la separa dal suo
cinema. Pensavo allora al suo                                                         amore. Non c'è alcuna illusione di

Mais conteúdo relacionado

Mais procurados

Manifesto per-la -liberta-di-stampa
Manifesto per-la -liberta-di-stampaManifesto per-la -liberta-di-stampa
Manifesto per-la -liberta-di-stampa
Vittorio Pasteris
 
Sandra Fratticci - articoli Culturalazio
Sandra Fratticci - articoli CulturalazioSandra Fratticci - articoli Culturalazio
Sandra Fratticci - articoli Culturalazio
Sandra Fratticci
 
Aspromonte Informativa
Aspromonte InformativaAspromonte Informativa
Aspromonte Informativa
Fabio Serafino
 

Mais procurados (18)

Virus edizione 2017
Virus edizione 2017Virus edizione 2017
Virus edizione 2017
 
East42 pp 40 43 ita web
East42 pp 40 43 ita webEast42 pp 40 43 ita web
East42 pp 40 43 ita web
 
Lim 24 maggio
Lim 24 maggio Lim 24 maggio
Lim 24 maggio
 
Tarantino secondo noi
Tarantino secondo noiTarantino secondo noi
Tarantino secondo noi
 
Manifesto per-la -liberta-di-stampa
Manifesto per-la -liberta-di-stampaManifesto per-la -liberta-di-stampa
Manifesto per-la -liberta-di-stampa
 
Sandra Fratticci - articoli Culturalazio
Sandra Fratticci - articoli CulturalazioSandra Fratticci - articoli Culturalazio
Sandra Fratticci - articoli Culturalazio
 
Rassegna Stampa spettacolo Locke
Rassegna Stampa spettacolo Locke Rassegna Stampa spettacolo Locke
Rassegna Stampa spettacolo Locke
 
4152456
41524564152456
4152456
 
Su Vulcano con un MacGuffin in mano (di Andrea Natella)
Su Vulcano con un MacGuffin in mano (di Andrea Natella)Su Vulcano con un MacGuffin in mano (di Andrea Natella)
Su Vulcano con un MacGuffin in mano (di Andrea Natella)
 
Fatto.17.05.2011
Fatto.17.05.2011Fatto.17.05.2011
Fatto.17.05.2011
 
Train de vie_booklet4
Train de vie_booklet4Train de vie_booklet4
Train de vie_booklet4
 
Diabolik- Giacomo Geroldi
Diabolik- Giacomo GeroldiDiabolik- Giacomo Geroldi
Diabolik- Giacomo Geroldi
 
Diabolik giacomo geroldi
Diabolik  giacomo geroldiDiabolik  giacomo geroldi
Diabolik giacomo geroldi
 
Generi + welles
Generi + wellesGeneri + welles
Generi + welles
 
Pillole di consenso
Pillole di consensoPillole di consenso
Pillole di consenso
 
Rigoletto
RigolettoRigoletto
Rigoletto
 
Aspromonte Informativa
Aspromonte InformativaAspromonte Informativa
Aspromonte Informativa
 
Alessandra Ugolini Bio
Alessandra Ugolini BioAlessandra Ugolini Bio
Alessandra Ugolini Bio
 

Semelhante a 'Alias' Kaspar Hauser - Il Manifesto

Semelhante a 'Alias' Kaspar Hauser - Il Manifesto (20)

Nouvelle vague
Nouvelle vagueNouvelle vague
Nouvelle vague
 
Fellini antonioni
Fellini antonioniFellini antonioni
Fellini antonioni
 
Magari unit cinema-bis
Magari unit cinema-bisMagari unit cinema-bis
Magari unit cinema-bis
 
Prima lezione
Prima lezionePrima lezione
Prima lezione
 
Giornalino scolastico N°1
Giornalino scolastico N°1Giornalino scolastico N°1
Giornalino scolastico N°1
 
La comicità negata: il ruolo della donna nei cinepanettoni
La comicità negata: il ruolo della donna nei cinepanettoniLa comicità negata: il ruolo della donna nei cinepanettoni
La comicità negata: il ruolo della donna nei cinepanettoni
 
Don camillo il ritorno locandina
Don camillo il ritorno locandinaDon camillo il ritorno locandina
Don camillo il ritorno locandina
 
Il compagno don camillo locandina
Il compagno don camillo  locandinaIl compagno don camillo  locandina
Il compagno don camillo locandina
 
Il Cinema
Il CinemaIl Cinema
Il Cinema
 
L'esteta ieri...e oggi
L'esteta ieri...e oggiL'esteta ieri...e oggi
L'esteta ieri...e oggi
 
Presentazione Giuseppe D Angelo
Presentazione Giuseppe D AngeloPresentazione Giuseppe D Angelo
Presentazione Giuseppe D Angelo
 
Presentazione Giuseppe D Angelo
Presentazione Giuseppe D AngeloPresentazione Giuseppe D Angelo
Presentazione Giuseppe D Angelo
 
Programma arena
Programma arenaProgramma arena
Programma arena
 
Neorealismo
NeorealismoNeorealismo
Neorealismo
 
Presentazione paper fumetto
Presentazione paper fumettoPresentazione paper fumetto
Presentazione paper fumetto
 
I Giganti della Montagna
I Giganti della MontagnaI Giganti della Montagna
I Giganti della Montagna
 
Droni nell'Arte ( Droni by Art )
Droni nell'Arte  ( Droni by Art )Droni nell'Arte  ( Droni by Art )
Droni nell'Arte ( Droni by Art )
 
8e mezzo
8e mezzo8e mezzo
8e mezzo
 
51. Mostra del Cinema
51. Mostra del Cinema51. Mostra del Cinema
51. Mostra del Cinema
 
Espressionismo
EspressionismoEspressionismo
Espressionismo
 

'Alias' Kaspar Hauser - Il Manifesto

  • 1. di DAVIDE MANULI * sembrava che attorno a me produttori, distributori e Claudia Gerini, Elisa Sednaoui e Fabrizio Gifuni. Per d’antenna esteri (tipo Canal+, Arté-Zdf) ecc… Tutto istituzioni si strappassero i capelli per lavorare con me. finire colonna sonora di uno dei più famosi compositori questo infine non ha aiutato nel processo selettivo per ●●●Vorrei raccontare la vicenda del mio ultimo film Mi sono rimboccato le maniche e ho portato in di musica electro-techno del mondo, e cioè Vitalic. Che Berlino e Cannes che oramai sono grandi centri La leggenda di Kaspar Hauser per far capire a che punto concorso a Torino un documentario girato al Polo Nord dire…a Rai Cinema il direttore Paolo Del Brocco commerciali e certificati per il Mainstream. Non so stiamo in Italia con l’auto-produzione. Inauditi-Inuit! Poi in concorso a Locarno nel 2008 Beket, incontra me e i co-produttori della Blue Film e si dice davvero più che dire dell’auto-produzione….So solo Rifaccio il secondo Kaspar Hauser 35 anni dopo il vincendo il premio della critica e il Miami Film Festival, non interessato dopo che Brancaleoni aveva già una cosa però: con la crisi economica e finanziaria tentativo di Werner Herzog del 1975, che vince il premio e adesso portando in anteprima mondiale a Rotterdam bocciato il progetto definendolo nero su bianco «poco globale anche il «Sistema Cinema» tende come le della giuria a Cannes. Rifaccio il secondo Kaspar Hauser La leggenda di Kaspar Hauser con Vincent Gallo interessante, per una sceneggiatura piena di lacune». Il banche ad accorparsi, per diventare più grande in vista della storia cinematografica, in bianco e nero, con protagonista che interpreta 2 personaggi (il film verrà no di Rai Cinema mi fa saltare immediatamente la di reggere l’onda d’urto della crisi. Diventando più Vincent Gallo doppio protagonista (dopo che ha appena proiettato il 30 gennaio). Rotterdam presenta 4 gioielli o presenza di Charlotte Rampling per il ruolo da grandi, vogliono meno prodotti ma più grandi. Per vinto la Coppa Volpi a Venezia)…mi sembrava punte di diamante in anteprima assoluta: James Franco, protagonista, poiché senza la Rai non abbiamo i soldi l’auto-produzione non vedo via d’uscita. Dal tunnel, un’operazione culturalmente interessante…mi Takeshi Miike, Davide Manuli e Lav Diaz. Ci ho messo 4 per pagarle il cachet. Il percorso dei 3 anni per mettere non si vede luce penetrare. sembrava… anni per arrivare al festival di Rotterdam, 4 anni di su il film – in auto-produzione – diventa un’incubo in Ho co-prodotto il film con la mia casa di produzione, lavoro durissimo spesi a cercare partnership e perenne salita: essendo piccoli produttori non * regista cinematografico autore di Girotondo, la Shooting Hope Productions srl, che ho fondato nel finanziamenti con un cast che prevedeva: Vincent Gallo, riusciamo a trovare gli agganci giusti per le giro intorno al mondo (1998), Inauditi, Inuit! (2006) Beket 2005 per poter lavorare…da solo, poiché non mi Vincent Gallo, Charlotte Rampling poi rimpiazzata da co-produzioni europee, per i bandi esteri, per i diritti (2008), La leggenda di Kaspar Hauser (2012).
  • 2. (2) ALIAS 28 GENNAIO 2012 41˚ FESTUIVAL INTERNAZIONALE DEL CINEMA DI ROTTERDAM IL RITORNO LAV DIAZ Corruzione, colonialismo, povertà. La storia delle Filippine attraverso l’odissea di due operi che lasciano la città alla ricerca di un tesoro. Sei ore: Florentina Hubaldo, CTE è il DI KASPAR HAUSER remake in alta definizione di Agonistes, Myth of a Nation (2009). Cte è la sindrome di rincretinimento da pugni. Nella sezione non competitiva «Spectrum» di Rotterdam anche Century of Birthing (già a Venezia e Toronto), un cineasta in lotta per completare il suo nuovo film e per non farsi sbranare dagli avidi direttori di festival, paragonato a un leader religioso che guida, non senza problemi di fede, una setta di sole donne. 355’ in tutto. Ma di Lavrente Lidico Diaz (vegetariano, classe 1958) promette di aggiungere dopo questa proiezione altre due ore. E chi vuole divertirsi (o intristirsi) confronti la scheda Wikipedia «Lav Diaz» in lingua italiana (tremenda) con quella in lingua inglese. di ROBERTO SILVESTRI DAVIDE MAN ●●●Nessuno mette in discussione, se il contatto è avvenuto - e non è facile (come abbiamo letto in prima pagina) perché film di godimento «francescano» come Girotondo e Beket sono stati nascosti agli sguardi indiscreti dal nostro submercato e dalle nostre istituzioni culturali pubbliche - la prepotenza visuale, la «superbia» espressiva, lo charme magnetico, e lo stile saturo fino a esplodere dei film in bianco, nero & grigio di Davide Manuli. Storie affascinanti e incantate, perché abili nel mettere in moto un differente processo spirituale, nel traghettarci e deviarci dall’opulenza rassicurante dell’imitazione della vita (complice questa volta un cast mozzafiato: Vincent Gallo, Claudia Gerini, Elisa Sednaoui, Marco Lampis e Fabrizio «Come mai Kaspar Hauser è diventato negli Gifuni per il quale ha scritto il «Monologo del Prete» Giuseppe Genna che per Munli è «il più grande ultimi 100 anni, un mito, un archetipo, un scrittore vivente in Italia») al denudato, allo stilizzato, allo Cristo, un idiota, un’enigma che affascina scarnificato, come nella basilica bizantina quando tutti gli sguardi l’umanità? Perché è un essere speciale...» cullati dall’ampia spazialità e dagli ori si ghiacciano d’un tratto scontrandosi con gli occhi dell’icona... Vincono le ossessioni, insomma, dello stile trascendentale nel senso che dava Paul Schrader a questo concetto: quello capace di trasportare lo spettatore dall’abbondanza alla rarefazione, dal familiare verso una dimensione aliena che si sbarazza dell’effetto di realtà. Ciò che distingue una sequenza di Manuli (o di Bene, Dreyer, Ozu, Godard, Bresson, Ciprì & Maresco...) da un solo «frame» di Virzì o Lars von Treir o Emmerich è infatti che in questi ultimi casi, comico-satirico o tragico o iperspettacolare non conta, pur essendo il cinema riuscito a traghettare ogni altra arte nel XX secolo, il loro (e la maggior parte del cinema di qualità commerciale o d’autore) è rimasto tristemente legato al XIX secolo, alla brama di verosimiglianza, a una narrativa inutilmente realista, sia del sensibile che dell’interiorità, dell’azione come dell’affabulazione, tutta però fatta solo di mezzi temporali «ricchi», come avrebbe detto Jacques Maritain. Questo misterioso e esoterico Kaspar Hauser (appare la «nuda vita», e per la civiltà è insostenibile, la rimuove, la cancella, la imprigiona, la rimodella o ributta in mare, come si fa con gli extracomunitari) che Manuli presenta in prima mondiale in questi giorni a Rotterdam rischia di diventare la punta più avanzata di questo processo di depurazione stilistica, un moltiplicatore di movimenti emotivi per lo spettatore, quando l’immagine si ferma, e di discesa nelle profondità subumane quando la cinepresa di Manuli ha il coraggio di sollevarsi e di Androginia, inquadrare il cielo, in porzione occidente non c’è più tempo per esagerata. «Prendo molto dal conoscersi, comunicare, accogliere, subconscio e dall’etere che ci aiutare, scambiarsi riti ed usanze. circonda, l’analisi del mio lavoro non Cosa ha imparato Kaspar Hauser nei lo faccio, in parte, neanche durante il suoi 2/3 anni di vita sociale e processo creativo» ci confessa. «Due borghese concessigli a Norimberga? artisti mi assomigliano. Genet, che Nulla! Siamo sicuri che sia lui l’idiota, uscito di prigione anche grazie a un e noi gli intelligenti? Intanto in cielo futura umanità saggio di Sartre, voleva accoltellarlo iniziano a farsi vivi gli Ufo che per averlo analizzato a sua insaputa e vegliano e monitorano la terra prima inutilmente, e De Niro, genio di un eventuale loro sbarco nel futuro. mondiale dei nostri tempi, definito da Il personaggio del «pusher» tutti quelli h provano a intervistarlo interpretato da Gallo è in contatto «tonto spaesato e sempliciotto», con gli alieni per svolgere la sua perché non trova mai le parole missione, di contro-esoterismo nei adeguate al suo genio....» confronti di Kaspar, che va eliminato. Gli ufo nel film vengono utilizzati per ●Perché rifai oggi Kaspar Hauser? Conoscendo bene la vera vicenda mi interessano milioni persone? Perché è Silvia Calderoni, che adesso lavora coi esoterico che cercavo da sempre. dichiarare da subito che la vicenda ha Da 15 anni tenevo sul cassetto Kaspar attirava molto il titolo, «la lotta per un essere speciale. Motus. Utilizzare la sua androginicità dei connotati anche extra-umani ed Hauser – ou le combat pour l’esprit di l’anima». Da 15 anni volevo tornare a per il mio Kaspar mi avrebbe ●Ma il tuo K.H. arriva dal mare esoterici (infatti si fermano in cielo Peter Tradowsky (allievo di Rudolf Kaspar Hauser, poiché il film di ●Il tuo Kaspar Hauser cosa ha di permesso di portare il lavoro a un mentre si comunica con gli ufo... formando il triangolo del terzo occhio Steiner) senza finirlo perché è davvero Werner Herzog non rende giustizia a speciale? livello superiore, e cioè l’androginicità Ho lottato anni per rifare Kaspar induista e shivaita, per il quale troppo incasinato ed euforico. quello che è accaduto e a tutte le sue Per il mio Kaspar Hauser volevo un come archetipo per il futuro Hauser perché lo trovo moderno e l’androginicità è la perfezione). E implicazioni archetipe, poetiche, giovane contorsionista russo della dell’umanità. Avere un Kaspar Hauser allineato col presente: è una grande anche per elevare in senso letterale la esoteriche, spirituali, religiose, umane scuola circense, perché volevo che i maschio/femmina mi permetteva di metafora dei giorni nostri: «…lo vicenda, portarla in cielo, per e esistenziali…Il film di Herzog è un suoi poteri fossero principalmente riattaccarmi alla più pura tradizione straniero, lo sconosciuto arriva sulla guardare all’insù, dove noi non declassamento della vicenda, poiché ginnici, poi la cosa è saltata in fretta, induista e shivaita, e cioè quella della terra dal mare, viene accolto e recluso guardiamo quasi più. L’etere per gli è narrata in modo troppo letterale. difficile da rintracciare o difficilmente perfezione quando Shiva (maschio) e senza ascoltarlo, conoscerlo o capirlo, induisti è uno dei 5 elementi Silvia Calderoni in «La leggenda di Kaspar Come mai Kaspar Hauser è diventato disponbile. Allora mi sono ricordato Shakti (femmina) si fondono in lo si prova ad addestrare indispensabili alla vita. Le navicelle Hauser». Nelle foto piccole Davide Manuli (in in questi ultimi 100 anni, un mito, un di un’attore androgino che avevo Ardhanarishvara, e cioè all’occidentale, lo si uccide rappresentano l’etere, la sospensione. alto), Vincent Gallo (a destra) e foto di scena archetipo, un Cristo, un idiota, visto a teatro anni fa con la «l’Androgino». L’androginicità del mio interiormente e una volta reputato con Claudia Gerini e Vincent Gallo un’enigma, ecc, insomma una Compagnia della Valdoca nello Kaspar ha letteralmente salvato il inutile poiché inquietante, lo si ●Kaspar Hauser è un «criminale» leggenda alla quale ancora oggi si spettacolo Paesaggio con fratello rotto, film, introducendo l’elemento ammazza anche fisicamente». In perchè è nuda vita e basta?
  • 3. ALIAS 28 GENNAIO 2012 (3) MMIKE TAKASHI JULIO BRESSANE Un’altra anteprima mondiale attesa di Rotterdam è il film di Miike Takashi Ace Júlio Bressane, con Rogerio Sganzerla anima del movimento anni 70 «udigrudi» Attorney, tratto dal popolare video-game Nintendo (prima Game Boy Advance, poi (ovvero cinema novo e oltre),, è da 40 anni uno dei cineasti brasiliani più profondi, Nintendo DS) Phoenix Wright: Ace Attorney e dimostrazione di come un cineasta raffinati e graffianti, e nel 2000 Rotterdam gli ha dedicato una retrospettiva completa. dell’iperviolenza e specializzato in drammi sappia maneggiare meglio di altri le Questa volta presenta in prima mondiale al Iffr «Rua Aperana 52», un docufiction tonalità comiche e fumettistiche. Le avventure dell’avvocato Phoenix Wright e dei raccontato in prima persona singolare maschile monologante, ma anche un suoi compari Miles Edgeworth e Larry Butz, alle prese con casi giudiziari inquietante musical sul paesaggio urbano, dedicato a un angolo di Rio de Janiero che intricatissimi (e qui la caricatura del sistema giudiziario nipponico è scatenata), ha fotografato e filmato personalmente tra il 1957 e il 2005 (viveva lì) ma che si avvale permettono a Miike di incrociare ritmo da cartoon, stile live action classico e gioco anche di materiale cinefotografico d’archivio, familiare o prestato dai vicini di casa, visuale barocco e dinamico tipico del manga. I confini tra cinema e videogame sono realizzato dal 1909 al 1955 in questa (traducendo il portoghese) «strada sbagliata», ormai flebili. Su internet: http://aceattorney.sparklin.org. che Bressane dovette precipitosamente abbandonare con l’arrivo dei carri armati... GERENZA NULI Il Manifesto direttore responsabile: Norma Rangeri vicedirettore: Angelo Mastrandrea Alias a cura di Roberto Silvestri Francesco Adinolfi ROTTERDAM FILM FESTIVAL (Ultrasuoni), Matteo Patrono (Ultrasport) con Massimo De Feo, «Poco prima Roberto Peciola, Silvana Silvestri della fine» redazione: via A. Bargoni, 8 Incontro con 00153 - Roma Info: ULTRAVISTA Heddy Honigmann e ULTRASUONI fax 0668719573 tel. 0668719549 e 0668719545 email: ●Già, il paesaggio è da «cinema di SILVIO GRASSELLI redazione@ilmanifesto.it novo» o da western all’italiana... web: Mi piace l’accostamento a Rocha: ●●●Poche ore prima di morire Theo http://www.ilmanifesto.it «una macchina da presa in mano e Angelopulos, interrogato sulle vie di impaginazione: un'idea in testa», poiché cerco sopravvivenza alla crisi, ha risposto che il mondo ab&c - Roma sempre di trasformare la povertà si potrà salvare solo grazie a un nuovo tel. 0668308613 produttiva in virtù poetica e narrativa. umanesimo. Di questo stesso umanesimo Heddy ricerca iconografica: Quando giri un film in 2, 3 o massimo Honigmann ha fatto il fondamento del suo il manifesto 4 settimane con pochissimi soldi devi lavoro di cineasta. come professionista alzare molto il Nata in Perù da padre austriaco e madre concessionaria di pubblicitá: livello, per fare in modo che poi lo polacca, cresciuta culturalmente in giro per le Poster Pubblicità s.r.l. spettatore non se ne accorga: lo capitali d’Europa, Heddy Honigmann conosce il sede legale: spettatore non deve avere degli alibi cinema a Parigi e lo impara al Centro via A. Bargoni, 8 da parte del regista o della Sperimentale di Roma. Il suo primo tel. 0668896911 produzione, ma deve pensare «questo grandi al mondo. Posso solo dire che lungometraggio è un film a soggetto (The Front fax 0658179764 film è ricco!, ricco di poesia, ricco di gli sarò grato tutta la vita per Door, 1985), e nonostante alcune prove più che e-mail: narrativa, ricco di contenuti». Ecco, la l’esperienza professionale e umana convincenti nel cinema di finzione (tra gli altri poster@poster-pr.it Sardegna, il bianco e nero, le ottiche che mi ha fatto fare. Sono cresciuto Mind Shadows,1988-89 e Au revoir, 1995, passati sede Milano larghe mi hanno aiutato tanto per tanto soprattutto grazie lui. puntualmente per i grandi snodi festivalieri delle viale Gran Sasso 2 creare un’immaginario unico e platee internazionali), è il cinema documentario 20131 Milano irripetibile nel suo genere. La mia ●E la musica? che le concede riconoscimenti e autorevolezza, tel. 02 4953339.2.3.4 poetica è una poetica della solitudine, Sogno da anni di fare un film muto, ormai stabilizzata ben oltre i confini d’Olanda, fax 02 49533395 legata anche ad una produttività della senza dialoghi, ma con solo un fondo patria che Honigmann si è scelta già adulta. tariffe in euro delle solitudine: questa solitudine ha narrativo di musica techno, della Se il perno dell’inquadratura è sempre la inserzioni pubblicitarie: bisogno di spazi ampi per esprimersi. quale sono un malato cronico. figura umana, e i temi espliciti del discorso Pagina Niente città, niente società. Il Purtroppo questo film è parlato, ma vanno dalla funzione esistenziale e umanitaria 30.450,00 (320 x 455) pensiero del cinema novo brasiliano e ce l’ho messa tutta sia durante le dell’arte al senso della perdita, dalla potenza Mezza pagina dei western all’italiana era proprio riprese (abbiamo girato con parte vitale del sesso alla potenza creatrice della 16.800,00 (319 x 198) questo: meno mezzi hai per girare, della musica suonata in presa diretta, parola, quel che distingue il cinema Colonna più idee devi avere. E niente scuse: cosa che non fa quasi più nessuno. E documentario di Heddy Honigmann e lo rende 11.085,00 (104 x 452) bisogna garantire un risultato forte. usando un dolby digital surround a 6 stilisticamente unico sta nell’uso raffinato che la Piede di pagina piste in presa diretta, cosa non fa regista fa dell’intervista. 7.058,00 (320 x 85) ●Parlami del rapporto con Gallo proprio nessuno!) sia al montaggio, Nelle sue «conversazioni» – come preferisce Quadrotto È una professionista stupendo e grazie al genio davvero illuminato chiamarle lei – si condensano il gusto e la sintesi 2.578,00 (104 x 85) generosissimo, tra l’altro ariete come della star dell’electro-techno del ritratto, l’uso consapevole e controllato degli posizioni speciali: me (stesso giorno, 11 aprile) e ci mondiale Vitalic (il francese Pascal elementi essenziali del dispositivo (la costante Finestra prima pagina siamo capiti benissimo. Vincent mi ha Arbez) che mi ha fornito di musiche dialettica tra elementi pittorici e fotografici 4.100,00 (65 x 88) aiutato tanto e ci siamo sentiti straordinarie della colonna sonora. dell’immagine e il movimento, l’amplificazione IV copertina assiduamente senza sosta per 3 anni. Non potendo fare un film muto con del processo riproduttivo, la modulazione del 46.437,00 (320 x 455) Ha delle giornate nelle quali si «dialoghi elettronici»...ho cercato di rapporto tra obiettivo e mondo), la innervosisce, capita a tutti, anche a far diventare il film un’opera dimostrazione del talento tutto speciale di stampa: me. Nient’altro. Sul set è stato elettronica. arrivare al senso attraverso l’emozione e di LITOSUD Srl sbalorditivo vederlo lavorare, il suo suscitare l’emozione dentro la relazione. via Carlo Pesenti 130, talento è immenso, uno dei più ●Lo stile? Che si tratti di finzione o documentario, Heddy Roma Pochi attori. Stile teatrale. Anni ’70. E Honigmann costruisce i suoi film intorno ai corpi LITOSUD Srl Kaspar Hauser nasce al mondo come desiderio di raccontare i dei suoi protagonisti, intorno alle loro voci, ai via Aldo Moro 4 20060 un criminale, poiché non si sa nulla di 41˚ IFFR, ARTE E MERCATO fondamentali. Io parto dal teatro e la loro gesti, scegliendo e usando i luoghi come Pessano con Bornago (Mi) lui. Per questo solo motivo, lui/lei è mia formazione, newyorkese, è casse di risonanza perfettamente adattate ogni un essere dal quale bisogna stare alla larga, stare attenti, è pericoloso. Nell’ L’ANTICO FERTILE E IL «NOVISSIMO». teatrale: attore, organizzatore, sceneggiatore, produttore. Poi nel volta a un tono emotivo differente. L’evento impercettibile della relazione è la forza che diffusione e contabilità, rivendite e abbonamenti: occidente moderno vogliamo sapere tutto di tutti, pensando che questo sia A ROTTERDAM VINCE LA RICERCA A 360˚ 1995 sono passato a scrivere per il cinema, a cominciare da Girotondo, trasfigura persone e contesti, che invita lo sguardo a sfondare la superficie del fatto, a REDS Rete Europea distribuzione e servizi: il vero antidoto alla criminalità. La ●●●L’Iffr, «International Film Festival Rotterdam» (25 gennaio-9 febbraio), giro attorno al mondo. Tutti i miei spingere l’occhio oltre l’immagine evocata. viale Bastioni società oggigiorno galleggia smarrita manifestazione competitiva per giovani cineasti (ma nessun film italiano film li ho scritti da solo, usando la mia Al Festival di Rotterdam il «Nederlands Michelangelo 5/a in un nulla comunicativo tra essere concorrerà ai Tiger Awards) e aggiornamento d’alto livello su ciò che si produce esperienza teatrale. Ma tutte le regole Instituut voor Beeld en Geluid» (Istituto olandese 00192 Roma umani. Chiamando questo nulla di importante e nuovo nel mondo, è diventato negli anni (siamo al 41˚ nel cinema son fatte per essere per il suono e l’immagine) presenta l’anteprima tel. 0639745482 scambio e comunicazione. appuntamento) il Sundance europeo e, con 341 mila biglietti venduti nel 2011, ribaltate. Negli anni 50 e 60 i film del nuovo film di Heddy Honigmann, And Then Fax. 0639762130 anche una delle più popolari rassegne planetarie. 2.500 i professionisti attesi e erano girati quasi esclusivamente con One Day, un cortometraggio che unisce – in una abbonamento ad Alias: ●Di nuovo la Sardegna, perché? 250 i registi ( Michel Gondry, Wang Xiaoshuai, Lucas Belvaux, Miike Takashi, un’ottica larga e in piano sequenza, formula quasi del tutto inedita per la regista – euro 70,00 annuale È il secondo film consecutivo che giro Mohammad Rasoulof, Tsukamoto Shinya, Aki Kaurismäki, Andrea Arnold, ma nessuno definiva teatrale Simon commedia e pamphlet. versamenti nei paesaggi desertici e lunari della Steve McQueen, Julió Bressane, Kobayashi Masahiro, Eric Khoo, Bouli Lanners, del deserto di Bunuel. Era cinema E insieme l’Istituto presenta il primo dvd sul c/cn.708016 Sardegna, regione alla quale io sarò Pietro Marcello, Boris Lehman, Ruben Östlund e Garin Nugroho...), mentre tra vero. Oggi il «cinema» è al 95% box che si occupa - dopo le molte personali intestato a Il Manifesto sempre grato e debitore. L’esperienza gli attori invitati ricordiamo Sophie Quinton e Nicole Garcia, protagonisti di «38 para-tv. Ho sentito così il dovere di nei festival e nelle istituzioni museali del via A. Bargoni, 8 di Beket, sempre prodotto con la Blue Témoins» di Belvaux, Silvia Calderoni e Elisa Sednaoui (top fashion model nelle tornare ai fondamentali, a una sorta mondo – di canonizzare e rendere disponibile 00153 Roma Film, era stata così positiva da voler recenti campagne di Armani e Cavalli), protagoniste del film di Manuli; Aggeliki di purismo, eliminando ogni orpello. al grande pubblico e agli studiosi un’ampia specificando la causale continuare e provare a formare un Papoulia («Alps» di Yorgos Lanthimos); Niels Gomperts e Jeroen Willems Avevo bisogno di fare pulizia e selezione del suo cinema. dittico: stessi paesaggi, stesso numero («Lena» di Christophe van Rompaey). Al mercato di Rotterdam del film tornare all’essenza. Un bisogno di personaggi, stesso bianco e nero «d’essai», il CineMart (29 gennaio-9 febbraio), sono attesi 800 compratori e primario per prendere ossigeno... SEGUE A PAGINA 4 (migliaia di film a colori dovrebbero venditori provenienti da 70 paesi, con 36 progetti selezionati in cerca di essere girati in b&n. Bisognerebbe distribuzione. Retrospettive e focus sul cinema trash brasiliano (Joaquim Pedro In copertina: chiedere più spesso a chi gira a colori de Andrade, Reichenbach, Sganzerla, Mojica Marins, Bressanre, Khouri...), i Vincent Gallo nel ruolo del perché lo fa...), stesse ottiche larghe documentari siriani e i giovani cineasti egiziani. E gioielli di Isou («Trattato di Incontro con due protagonisti dello scenario pusher in «La leggenda di da film western, stesso direttore della bava e di eternità»), Grifi («Anna»), Brakhage, Malas, Jacobs, Kuchar, Pedro Kaspar Hauser» di Davide fotografia (il tunisino Tarek Ben Costa, Raul Ruiz, un doc su Maya Deren e uno filippino su Jacopetti; un corto di di ricerca, il cineasta viscerale Davide Manuli, Manuli, selezionato al 41˚ Abdallah), stesse tematiche Tekla Taidelli, Koreda, «L’estate di Giacomo» di Comodin, «Joule» di Nadia Festival Internazionale del esistenzialiste che pongono l’uomo al Ranocchia e David Zamagni, «Hugo Cabret» di Scorsese nelle altre sezioni. (r.s.) già autore di «Beket», e Heddy Hanigmann, cinema di Rotterdan centro dell’universo... documentarista peruviana «di profondità»
  • 4. (4) ALIAS 28 GENNAIO 2012 41˚ ROTTERDAM INTERNATIONAL FILM FESTIVAL DOCUMENTARI DI PROFONDITA’ HEDDY HONIGMANN È nata a Lima, l’1 ottobre 1951, ha studiato in Israele, Spagna, Francia e cinema in Italia. Suo nonno polacco abbandonò il paese prima dell’invasione tedesca, gli altri componenti della sua famiglia furono tutti sterminati. Tra le sue opere più importanti El olvido (2008), Forever (2006) Privé e Dame la mano (2004), Good Husband, Dear Son (2002), Crazy (2000), 2000 Hanna lacht (2000 short), De juiste maat (1998 tv movie) 2 minuten stilte a.u.b. (1998) Het ondergrondse orkest (1998) O Amor Natural (1996), Tot ziens (1995), Metaal en melancholie (1994), Ghatak (1990), dedicato al grande documentarista bengalese; Uw mening graag (1989), Hersenschimmen (1988), De deur van het huis (1985). Forever ha vinto il festival internazionale del documentario di Navarra nel 2007. in questi mesi, in una tragicommedia a tema sociale? Volevo lavorarci già da tempo, in realtà. In Olanda c'è un partito politico, di destra che appoggia il governo pur non essendo partito di governo. Dicono cose terribili. Una volta Geert Wilders – il leader - ha detto che sarebbe bene introdurre una tassa che lui ha chiamato La regista Heddy Honigmann e alcune «tassa delle teste di straccio» (ma immagini tratte dai suoi film in olandese esiste un termine diverso per indicare la testa degli esseri umani e quella degli animali: lui ha usato in questo caso la parola che si usa per gli distanza della macchina dal animali) riferendosi alle donne che soggetto? indossano il velo. Progettano una L'aspetto fotografico m'interessa, legge simile a quella francese, che ma solo nel senso che il lavoro proibisca l'uso del velo nei luoghi estetico sulla costruzione pubblici. Odio questo politico dell'inquadratura deve essere olandese e odio le cose che dice, pensato in funzione della ma non ha nessun senso fare un centralità della figura umana. film basato sull'odio: perciò ho Questo è l'aspetto fotografico che deciso che era giusto fare una m'interessa, e non è semplice commedia per parlare del velo. come si potrebbe pensare. È un film in tre parti. La prima parte è una lunga sequenza di ●Guardando l’insieme di tutti i sette-otto minuti tutta d’immagini suoi film – documentari e film a d’archivio e musica che illustra soggetto - in un unico campo tutti i tipi di copricapo. Poi si passa lungo, ho l’impressione che il a vecchie interviste molto comiche suo, pur non essendo un cinema sui bellissimi copricapo delle apocalittico, un cinema sulla fine donne del Suriname che hanno del mondo, abbia a che fare con fogge particolarmente strane, nate il presentimento di un termine, al tempo della schiavitù, quando di una sparizione: come se il gli schiavi non potevano parlare e sentimento e l'emozione, stando le donne usavano la forma del davanti alle persone e dentro ai copricapo per comunicare. Una luoghi, fosse sempre quello vecchia spiega che questi dell'ultimo testimone che scopre copricapo erano dei veri e propri un pezzo di mondo prima di un vocabolari. evento ineluttabile, prima Poi si passa alle interviste a dell’oblio, prima della rimozione. donne di tre diverse nazioni: Penso allora che il suo cinema Pakistan, Marocco e Ghana, documentario più che in una ciascuna spiega la tradizione del dimensione riduttivamente proprio abbigliamento. Una di documentaristica, possa essere queste donne è poi anche l'attrice inteso meglio come «cinema protagonista dell'ultima parte, un della testimonianza». breve racconto di finzione. La Non ci ho mai pensato, ma mi storia di una giovane coppia di sembra che abbia ragione. Ho marocchini, che si amano molto, detto che mi piace sottolineare lei lavora in un ufficio e indossa un quello che è più bello nelle foulard molto colorato. persone che scelgo: questo è quello Un certo giorno arriva un che sparirà. Nei miei film poi c’è funzionario che comunica alla molta felicità: anche questo è protagonista – olandese, di origine destinato a sparire. Il mio ultimo marocchina - la notizia che è in cortometraggio finisce con una vigore una legge che vieta l'uso del serie di didascalie. Uno dei cartelli velo nei luoghi pubblici e che se dice più o meno: «Nel 1942 il re di non provvederà, sarà costretta ad Danimarca - già occupata dai SEGUE DAS PAGINA 2 lavoro come a una sorta di film come a una madeleine in presenza. andarsene. Lei si toglie il foulard tedeschi - indossò la stella di David triangolo delle madeleine. Per potenza. Quella donna dice: «All'inizio che le copre la testa. Sta molto per protestare contro l'obbligo ●Ho letto una sua dichiarazione prima cosa la scelta dei È possible che sia vero, che sia avevo l'illusione che mio marito male. Un giorno vede un poster imposto ai cittadini ebrei. Fu in cui dice di detestare i simboli. personaggi, quel che lei riconosce come dice. L'importanza del fosse ancora con me». Dopo un del film A qualcuno piace caldo di seguito da altri 50000 danesi». Nei suoi film gli oggetti sono in queste persone sembra casting, tanto nel documentario paio d'anni accetta questa distanza Billy Wilder. Il giorno dopo arriva Cartello numero due: «Questa immagini dense e forti, hanno qualcosa di simile a una quanto nel film di finzione - per e inizia ad andare al cimitero. in ufficio con un foulard bello, storia così bella è risultata essere spesso un’importanza madeleine, qualcosa che fa me funzionano allo stesso modo - Mentre è lì, sulla tomba del grande, colorato, si avvicina il una invenzione». Io l'ho sentita fondamentale, sono veicoli di scattare dentro di lei una è cruciale. compagno forse ha dei ricordi che solito funzionario che ripete la sua raccontare quando ero giovane e senso, e ancor di più servono memoria involontaria, emotiva; il la fanno stare insieme al marito, parte, ma con sorpesa intorno a ho scoperto andando a cercare su sempre da generatori e mediatori secondo vertice del triangolo è lei, ●Nei due film che ha girato a pur esistendo questa distanza. Il loro tutte le donne nell'ufficio si Google che era un'invenzione, che del racconto. Qual è allora la che forse può dirsi funzioni da Lima («Metal and Melancholy», paradosso è che la distanza è più coprono la testa nei modi più non era mai successo. Quando me differenza tra immagine e madeleine per la persona che ha 1993 e «Oblivion», 2008), la sua forte lì di quanto non le succeda di disparati. Lei si toglie il foulard e la raccontava mio padre mi simbolo? di fronte, che riprende, facendo città, penso che almeno qualcuno sentirla a casa sua. Si pensa che al sotto mostra una parrucca bionda, dicevo sempre: che bellezza, I simboli sono una scorciatoia. scattare in loro il ricordo dei personaggi possa cimitero ci si vada per stare con come la criniera di Marylin ormai questa solidarietà non Molti, nelle mie immagini, vedono involontario; il terzo vertice è lo rappresentare per lei qualcosa di chi è morto: non è così, è per Monroe. È un film molto politico esiste più. Il film è il desiderio di simboli perché ci scoprono dentro spettatore - dal momento che il simile. sentire più forte che questa ma anche molto comico. una cosa che non esiste più, una una grande varietà film non si articola sulla Dovrei pensarci un po'. Comunque persona non c'è più e ricordarla felicità, una comunione, che si d’interpretazioni possibili. Credo progressione di un'azione o di una che io sia la madeleine per le più fortemente. Mi piacciono ●Più volte ha raccontato di aver vorrebbe che potesse ancora invece che un'immagine possa narrazione in senso classico (le persone che incontro nei miei film, molto i cimiteri. discusso con i suoi operatori esistere da qualche parte. Invece essere tanto più aperta «azioni» sono i gesti, mani che si non c’è dubbio. Spesso, mentre perché nella sua personale c'è la crisi e allora «sauve qui peut all’interpretazione dello spettatore muovono, sorrisi, sguardi, capelli giro, mi rendo conto che quello ●Passiamo a parlare del film che gerarchia i valori fotografici la vie». Se andiamo avanti così quanto più riesce a essere concreta, tirati dietro un orecchio, le che sto facendo lo sto facendo in presenta in anteprima a dell'inquadratura non vengono siamo perduti. Esistono ancora esatta. Usare simboli sarebbe una narrazioni frammenti d’emozione modo tale che la madeleine che Rotterdam: il cortometraggio mai al primo posto. Lo dimostrazioni di umanità, ma sta forma d’impotenza a mostrare il legati a un fatto, un episodio, un aspetto – o quella che nemmeno «And Then One Day». Come mai strumento linguistico che la diventando tutto sempre più reale. Forse è per questo che ho aneddoto) - che si trova davanti al immagino - sorge alla coscienza e ha deciso di impegnarsi, proprio interessa di più allora è la piccolo. iniziato a fare documentario. Ci ai sensi della persona che ho penso ora per la prima volta. difronte. La documentarista Il mio film davanti allo ●In «Forever» (2006, quasi spettatore è senza dubbio una completamente girato nel cimitero peruviana parla madeleine: i miei film precipitano monumentale di Parigi) c'è un sempre, immediatamente, le momento che credo molto utile a del suo cinema persone dentro situazioni anche comprendere meglio tutto il suo molto distanti da loro. Ancora cinema, precedente e successivo. Si e del nuovo corto, Forever. Alla prima visione ho del tratta della conversazione con il tutto trascurato il discorso centrale fumettista che lavora su Proust, in «And Then One sul senso dell’arte e mi sono invece particolare il breve passaggio in concentrato sul motivo ricorrente cui lui le spiega il meccanismo Day», pamphlet dell’assenza come esperienza di della memoria involontaria, pienezza. Penso alle persone che citando l'episodio proustiano della satirico sul velo attraversano il cimitero: la donna madeleine. Il ricordo è il che ha perso il marito molto più movimento che produce i suoi islamico che giovane di lei, per esempio, va al film; le emozioni, sono invece la cimitero per poter sopravvivere e sostanza dalla quale scaturisce terrorizza l’ovest sopravvive solo nella constatazione l'immagine nel suo modo di fare della distanza che la separa dal suo cinema. Pensavo allora al suo amore. Non c'è alcuna illusione di