Museum of Modern Literature, Marbach am Neckar, Germany.
Chemical and Biological Library in Santa Maria delle Grazie
1. Progetti
Giuseppe Rebecchini
Chemical and Biological Library
in Santa Maria delle Grazie
text by Maria Argenti
Località Location
Via Fossato di Mortara, Ferrara, Italy
Cliente Client
University of Ferrara
Progettisti Design Architects
Giuseppe Rebecchini
Collaboratori Collaborators
Gianluca Freudiani, Antonio Ravalli (first phase)
Strutture e impianti
Structural and technical engineering
Giuliano Mezzadri with Davide Grandis, Gualtiero Stabellini,
Studio Associato d’Ingegneria DBA, Vittorio Trabanelli
Progettazione arredi Interior design
Giuseppe Rebecchini with Chiara Naseddu
Direzione dei lavori Director of works
Giuliano Mezzadri
Realizzazione Completion time
1999 > 2003
Area lotto Site area
2.000m2
Superficie riutilizzata e costruita
Built and reused area
1.500m2
Volume costruito Built volume
8.000m2
Costo complessivo Total cost
€ 2.300.000
Paolo Perina
Projects
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2. Progetti Biblioteca chimico-biologica in Santa Maria delle Grazie
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Il fronte ovest della
biblioteca con le uscite
sul giardino murato
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Pianta del piano terra
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Fronte su via Fossato
di Mortara, ingresso
principale della chiesa
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Sezione trasversale in
corrispondenza del nuovo
ingresso della biblioteca
5
La nuova biblioteca vista
dall’ingresso della chiesa.
In primo piano la zona
lettura a tutta altezza
attrezzata anche per
conferenze o proiezioni
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10m
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The west front of
the library opening
onto the walled garden
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Ground floor plan
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Front on Via Fossato
di Mortara, main entrance
to the church
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Cross-section of new
entrance to library
5
The new library seen
from the entrance
to the church.
In the foreground,
the ceiling-high reading
area, equipped also for
conferences and slide
shows
Paolo Perina
Paolo Perina
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Projects Chemical and Biological Library in Santa Maria delle Grazie
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Intervenire con un progetto di architettura all’interno di una chiesa costruita a cavallo fra il XV
e il XVI secolo è già di per sé un’impresa complessa.
In Italia lo è ancor di più. Perché prigionieri come
siamo di un passato che ci appare inarrivabile,
abbiamo finito come Paese per arrenderci ad una
cultura che prevede quasi solo la mera conservazione.
Anche per questo il lavoro di Giuseppe Rebecchini a Ferrara, nella chiesa di Santa Maria delle Grazie, merita di essere sottolineato. Perché
senza cedere alla tentazione di un’impossibile
ricostruzione storica o di una falsa ricostruzione
storicistica, ha affrontato la sfida con composto
pragmatismo.
Il compito che gli era stato assegnato era quello
di trasformare la chiesa, attribuita a Biagio Rossetti, in biblioteca universitaria. E la chiesa (parte di un complesso di clausura) era, e tuttora è,
di una semplicità disarmante. In pratica un unico
grande spazio vuoto, di forma rettangolare molto
allungata (circa 12x42 metri, alta 14 metri).
Occorreva un segno, un tratto distintivo, una
prospettiva dinamica, moderna. Occoreva fare in
modo che la chiesa, trasformata in biblioteca, po-
3. matica e plastica. Incisioni orizzontali disegnano
una stratificazione e quadrati di luce, “incastonati” nella superficie, illuminano il lato verso la zona lettura, simulando un esterno nell’interno. Il
muro, cavo, dello spessore di circa 30 centimetri,
ospita gli impianti per il ricambio d’aria (pre-trattata) che fuoriesce poi da una fessura in alto.
La struttura inserita è completamente indipendente dal perimetro murario della chiesa. Per
salvaguardare i resti degli affreschi (ritrovati
anche durante i lavori) e non interferire con la
muratura storica, i pilastri metallici si trovano
scostati di circa un metro e mezzo rispetto al perimetro esistente. I solai sono stati realizzati con
“predalles”, alleggerite con polistirolo, interrotte
da nervature principali e secondarie in cemento
armato a spessore.
Il nuovo accesso per l’uso quotidiano della biblioteca, si inserisce lateralmente nel portico un
tempo tamponato, oggi ripristinato. Il vecchio
ingresso assiale della chiesa rimane in uso per
eventi staordinari aprendosi sull’aula nell’area,
ancora a tutta altezza, destinata allo studio o ad
eventi quali conferenze e proiezioni.
L’intervento, attribuendo alla costruzione una
diversa funzione, si prefigge deliberatamente di
significare il ruolo che manca ormai alla chiesa,
e di trasformare questa mancanza in ricchezza,
in stratificazione. Una “vista continua” caratterizza gli spazi: gli affacci interni, le altezze diverse, i vuoti, le prospettive scenografiche, danno
ai fruitori della biblioteca la coscienza di vivere
un luogo ri-plasmato, ri-costruito, recuperato secondo modalità contemporanee.
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Projects Chemical and Biological Library in Santa Maria delle Grazie
Paolo Perina
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Sezione longitudinale
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Dettaglio della parete
centrale: 1. coibentazione;
2. pannelli radianti;
3. pavimento industriale;
4. pannelli REI in calcio
silicato; 5. scatolare in
acciaio 90x90mm;
6. lamiera grecata 7,5cm;
7. controsoffitto in
cartongesso su struttura
metallica; 8. sabbia;
9. massetto armato;
10. riempimento con cls
alleggerito; 11. profilo
HEA 240; 12. corrimano in
legno di faggio su sostegni
in acciaio verniciato;
13. coprimuro in legno
verniciato e smaltato;
14. intonaco; 15. profilo
CNP 240; 16. intonaco
ignifugo 2cm; 17. blocchi di
tipo Poroton; 18. blocchetto
in cls 25cm; 19. ripiano in
legno di faggio; 20. profilo
ad L 50x50; 21. profilo
ad L 240x100; 22. gradini
in legno; 23. platea di
fondazione in c.a.;
24. doppio foglio
di polietilene
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Interno della biblioteca con
i diversi livelli della zona
lettura
cadenzato l’iter, come ad esempio l’eliminazione
di un livello interno (nel primitivo progetto erano
tre). La parete diagonale è “azzurra – racconta
il progettista – in riferimento ai pittori ferraresi
del ‘400”, ma anche per una volontà di distacco,
di astrazione. Ed è marcata da una scala lineare,
bianca, che vi si addossa e permette di accedere ai due livelli superiori. Un segno semplice e
moderno, minimalista ma deciso, che segue la
giacitura ruotata per inserire le funzioni aggiunte in forma dinamico-prospettica, per ampliare
la percezione visiva e nel contempo nascondere i magazzini-libri. Un muro che non divide,
ma semmai unisce, dinamizza, movimenta; che
marca l’intrusione, garbata e netta, dei nuovi usi
e diventa il luogo di una rappresentazione cro-
Designing an architecture project in a church
built between the 15th and 16th centuries is a
complex undertaking to start with.
In Italy, it is even more so, because as a country, we have become prisoners to a past that
seems out of reach, and we have given into a
culture that allows almost only mere conservation. This is one of the reasons that Giuseppe Rebecchini’s work in the church of Santa
Maria delle Grazie in Ferrara is worthy of
attention. Without giving into the temptation
of an impossible historic reconstruction or a
false historicized reconstruction, he met the
challenge with calm pragmatism.
The task he was set was to turn the church,
attributed to Biagio Rossetti, into a university
library. The church, which is part of a convent complex, was, and remains, disarmingly
simple. In essence, it is a single large empty
space in a very elongated rectangular form
(about 12x42 meters, 14 meters high). It needed a sign, a distinctive feature; a dynamic,
modern perspective. It called for an approach
so that the church, turned into a library, could
be looked at with a contemporary eye without
losing the aura of its past. The solution was to
take the void of the hall as a solid. And to form
another volume within it, originating from a
long wall painted light blue diagonally crossing the space, narrowing to what was once
the entrance. The new flat and vertical surface runs through the empty space and does not
follow existing lines of direction.
It does not follow the perimeter walls. The
surface completely activates the new func-
6
Longitudinal section
7
Detail of central wall:
1. insulation;
2. radiant panels;
3. industrial flooring;
4. REI panels made
of calcium silicate;
5. steel box-type section
90x90mm; 6. fretted plate
7.5cm; 7. chipboard false
ceiling on metal structure;
8. sand; 9. reinforced
block; 10. filling with
lightened concrete;
11. HEA 240 section;
12. beech-wood handrail
over painted steel
supports; 13. painted
and enameled wood wall
paneling; 14. plaster;
15. CNP 240 section;
16. fire-retardant plaster
2cm; 17. Poroton blocks;
18. concrete block 25cm;
19. beech-wood shelf;
20. angle iron 50x50;
21. angle iron 240x100;
22. wooden steps;
23. reinforced concrete
foundation bed; 24. double
sheet of polyethylene
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Interior of library with
split-level reading room
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tions around itself, structuring the spaces,
delimiting them as much as possible without
closing them. This large wall was part of the
earliest idea for the project. It was a “firm
fact” in the various modifications and reductions that punctuated the process, such as eliminating an interior level (in the early design
there were three levels).
The architects tells us that the diagonal is
“blue in reference to 15th century painters
from Ferrara”, as well as a pursuit of detachment and abstraction. It is marked by a
simple, white staircase leaned against it, accessing the two upper levels. It is a simple,
modern sign that is minimalist but decisive,
following a rotated layout to include additional functions in a dynamic-perspective form,
expanding views while concealing the book
storerooms. It is a wall that does not divide. If
anything, it unites, makes the space dynamic
and animates it, marking the dignified, clear
intrusion of new uses to become a place of
colorful, flexible expression.
Horizontal incisions define its layering, and
squares of light “mounted” in the surface, light the side towards the reading area, simulating an exterior in the interior. The hollow
wall is about 30 centimeters thick and holds
equipments for bringing in (pre-treated) fresh
air from a fissure on top. The added structure
is completely independent from the church’s
perimeter wall. To protect the remains of frescoes (some of which were discovered during
renovation) and to avoid interfering with the
historic wall, the metal columns are set about
Paolo Perina
Progetti Biblioteca chimico-biologica in Santa Maria delle Grazie
tesse essere guardata con occhi contemporanei
senza perdere l’aura del suo passato. La soluzione è stata quella di considerare il vuoto dell’aula
un pieno. E di scavargli dentro un altro volume,
generato da una lunga parete dipinta di colore
azzurro che attraversa diagonalmente l’aula, rastremando verso quello che di questa era un tempo l’ingresso. La nuova superficie, piana e verticale, corre all’interno del vuoto, non segue le
direzioni esistenti, non si pone in continuità con
i muri perimetrali. Catalizza completamente attorno a sé le nuove funzioni, ne struttura gli spazi
delimitandoli il più possibile senza chiuderli.
Questo grande muro è stato presente fin dalla
prima concezione del progetto: un “dato certo”
nelle varie modifiche e riduzioni che ne hanno
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50cm
a meter and a half away from the existing perimeter wall. The ceilings were made with
pre-cast planks, lightened with polystyrene,
interspersed with primary and secondary
reinforced concrete ribbing in its depth.
The new entrance for regular use of the library is set on the side in a portico, which was
once filled in and now has been restored. The
church’s former axial entrance is still used for
special events, opening on the hall of the area,
still full height, for studying and for events su-
ch as conferences and screenings.
The project attributes a new function to the
building and deliberately sets out to signify
the role that the church has lost and to turn
this lack into wealth and layering. The spaces
offer a continuous view. The interior views,
the different heights, the voids and the scenic perspectives makes library users aware
of experience a place that has been re-molded, re-built and restored to contemporary
modes.
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The intermediate level of the
library with the space allotted
to magazine consultation and
deposit. In the background,
the wall delimiting the stacks
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Detail of continuous glazing
on the cloister: 1. aluminum
stiffening section for vertical
structures; 2. double layer of
glass, armored glass inside
(3+3 /12/3+3); 3. prepainted
aluminum mobile frame with
trolley; 4. prepainted box-type
aluminum section; 5. vertical
stanchion; 6. element in
pietra serena; 7. filling with
lightened concrete; 8. radiant
panels; 9. double sheet of
polyethylene; 10. industrial
flooring; 11. pipes ø200 from
air treatment unit; 12. block
reinforced with RES;
13. existing wooden floor;
14. multilayer end panels
with beech-wood veneer;
15. insulation; 16. sharpedged Tee bar 50x50;
17. grès tiles; 18. mortar
3-6cm; 19. block 10cm;
20. “biancone” stone 15x30
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The east front overlooking
the monastery’s ancient side
courtyard . The portico has
been reopened and now
houses the new entrance
to the library
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Detail of stairway above
the entrance
Paolo Perina
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Informazioni Information
Allestimento Arrangement
Gonzagarredi;
Technarredi;
Arredo3;
Simon
Ascensori Elevators
OTIS, Bologna
Elementi d’illuminazione
Lighting elements
Zobbi, Ferrara
Elementi in legno
Wooden elements
Zanella, Ferrara
Impianto antincendio
Fire-fighting system
Frozzi, Ferrara
Impianto di climatizzazione
Air-conditioning system
Frozzi, Ferrara
Impianto elettrico
Electric system
Eir, Rovigo
Impresa di ristrutturazione
Restauration contractors
Cooperativa
lavoratori edili stintesi
Sopre srl
Opere di falegnameria
Carpentry work
Zanella, Ferrara
Restauro affreschi
Fresco restauration
C.R.C. Restauri, Bologna
Sistemazione esterna
External arrangement
Gamberoni, Francolino
Verde
Landscaping
Copma
Paolo Perina
Progetti Biblioteca chimico-biologica in Santa Maria delle Grazie
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Il livello intermedio della
biblioteca con lo spazio
destinato a consultazione e
deposito riviste. Sul fondo
la parete che delimita
lo spazio dei magazzini
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Dettaglio della vetrata
continua sul chiostro:
1. profilo in alluminio di
irrigidimento delle strutture
verticali; 2. vetro camera in
cristallo antisfondamento
interno (3+3 /12/3+3); 3. telaio
mobile in alluminio
preverniciato con carrello;
4. parapetto in scatolare di
alluminio preverniciato;
5. montante verticale;
6. stangone in pietra
serena; 7. riempimento in
cls alleggerito; 8. pannelli
radianti; 9. doppio foglio di
polietilene; 10. pavimento
industriale; 11. tubazioni ø200
dalla centrale di trattamento
aria; 12. massetto armato
con RES; 13. solaio in legno
esistente; 14. pannelli di
chiusura in multistrato con
rivestimento in faggio;
15. coibentazione; 16. profilo
a T a spigoli vivi 50x50;
17. piastrelle in grès; 18. malta
3-6cm; 19. massetto 10cm;
20. pietra “biancone” 15x30
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Il fronte est prospiciente
l’antica corte laterale di
servizio del convento.
Il porticato è stato riaperto ed
ora accoglie il nuovo ingresso
alla biblioteca
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Particolare della scala sopra
all’ingresso
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