3. Dalla crisi al nuovo modello di sviluppo La crisi economica ed ambientale mettono in discussione l’attuale modello di sviluppo Il cambiamento del modello è possibile perché condiviso e perché le aziende vedono una opportunità di business Nuova rivoluzione industriale:- nuovi segmenti di domanda- maggiore efficienza di sistema- innovazioni tecnologiche,di prodotto , di processo
4. La crisi economica e la crisi ambientale: un modello di sviluppo che crea problemi
5. La crisi economica La peggiore crisi dagli anni ’30 Le cause sono di sistema e riguardano: Le regole dei mercati finanziari La modalità della distribuzione dei redditi Il modello di sviluppo basato in maniera prevalente sui consumi privati .
6. Una Visione…al di sopra di ogni sospettoIl World Business CouncilforSustainableDevelopment 200 grandi aziende di tutto il mondo, tra le quali: Philips Unilever Siemens Bosch Pirelli Italcementi Eni GeneralElectric Sony
7. L’attuale modello di sviluppo è incompatibile con il sistema ambientale La crescita della popolazione da 6,9 a 9 miliardi di persone nel 2050 (il 98% nei paesi in via di sviluppo) Espansione della classe media e crescita dei consumi procapite Peggioramento e deterioramento delle risorse ambientali e dell’ambiente
8. La classe media e la crescita dei consumi I consumatori appartenenti alla classe media triplicheranno entro il 2030 Tale crescita si concentrerà in paesi come Cina, India, Brasile
9. I consumi e l’impatto ambientale Nel 2008 sono stati acquistati 68 milioni di veicoli, 85 milioni di frigoriferi , 297 milioni di computers ed 1,2 miliardi di telefoni cellulari Dal 1960 la crescita per consumi è cresciuta di 6 volte a fronte di una crescita della popolazione di 2,2 volte La crescita di consumo procapite nel mondo si è triplicata dal 1960
10. L’ambiente: una risorsa di produzione che si sta esaurendo L’ambiente ci fornisce input fondamentali per il nostro processo di produzione e consumo Dalle materie prime (cibo,legno,minerali, etc)ai sistemi di regolazione (clima, irrigazione, impollinazione etc) Secondo alcuni studi dal 60% al 70% di queste risorse e sistemi sono degradati od utilizzati in maniera non sostenibile
12. Un sistema non più in equilibrioche si può riformare La consapevolezza della gravità della situazione è ormai diffusa Le istituzioni, i cittadini e le aziende possono collaborare per modificare l’attuale modello di sviluppo Questo impegno può essere un obbligo ma è anche una opportunità
14. La Green Economy ed il consumatore italiano Una recente ricerca dimostra che l’atteggiamento del consumatore italiano è simile a quello di altri paesi C’è la consapevolezza che la crisi ambientale sia una realtà da affrontare C’è difficoltà nel passare dall’atteggiamento a comportamenti coerenti C’ è la richiesta di un ruolo attivo da parte di istituzioni e di imprese Gli italiani e la Green Economy
15. Il pensiero dei consumatori italiani:Le preoccupazioni per l’ambiente GRADO DI ACCORDO Molto Abbastanza LA DISOCCUPAZIONE LA CRISI ECONOMICA LA TUTELA DELL'AMBIENTE L'AUMENTO DELLE MALATTIE LA SICUREZZA NELLE CITTA' L'IMMIGRAZIONE Fonte: Gli italiani e la green economy -2009
16. Cosa bisogna fare:Nuova cultura del consumo ed innovazione RIDURRE/ELIMINARE I CONSUMI INUTILI SODDISFARE I BISOGNI DEL PRESENTE SENZA COMPROMETTERE LA POSSIBILITÀ DELLE GENERAZIONI FUTURE DI SODDISFARE I PROPRI BISOGNI INTRODURRE TECNOLOGIE CHE LASCINO INVARIATE LE PRESTAZIONI, MA CONSUMINO MENO ENERGIA VIVERE MEGLIO CONSUMANDO MENO VIVERE SENZA RISCHI AMBIENTALI CONSUMARE MENO ENERGIA USARE MENO LE AUTOMOBILI RINUNCIARE AD ALCUNE COMODITÀ A CUI SIAMO ABITUATI LIMITARE LO SVILUPPO INDUSTRIALE DEI PAESI UN PO' TUTTE QUESTE COSE ASSIEME Fonte: Gli italiani e la green economy -2009
17. Il pensiero dei consumatori italiani:apprezzamento per le “green companies” Abbastanza Molto Così così, né tanto né poco GRADO DI ACCORDO Per niente Poco HO PIÙ FIDUCIA IN QUESTE AZIENDE/MARCHE RISPETTO ALLE ALTRE PENSO ESPRIMANO UNA SENSIBILITÀ AMBIENTALE REALE/SINCERA SONO DISPOSTO A PAGARE DI PIÙ I LORO PRODOTTI Fonte: Gli italiani e la green economy -2009
19. Il Green Business per le aziendeuna strada da percorrere Le aziende con migliori risultati economici ottengono anche migliori performance ambientali CarbonFootprintI migliori: - 9% la media: -6% Costi Energia I migliori : - 6%la media : + 4% Costi della cartaI migliori : - 10%Ia media : - 5% Fonte: Abeerden Group 2009
20. le impreseverso la sostenibilità L’Efficienza:interventi combinati di riduzione dei costi e riduzione degli impatti ambientali, eliminando prodotti e soluzioni obsolete L’Innovazione:la considerazione dei valori sociali e la riduzione dell’impatto ambientale promuove il miglioramento di prodotti, servizi e modelli di business La Comunicazione:iniziative di informazione possono accrescere la nostra capacità di fare scelte consapevoli: dal consumatore all’eco-trasformatore
22. L’emergere di una nuova domanda Trasformazione delle città Pianificazione Urbana Management delle costruzioni e degli spazi urbani Efficienza Energetica:7% degli investimenti annuali per adeguare l’efficienza energetica dei palazzi agli obiettivi di riduzione della CO2 Mobilità Urbana Entro il 2030: 40.000 Mld $
24. L’emergere di una nuova domanda Trasformazione delle infrastrutture Energia: passaggio alle rinnovabili; distribuzione dell’energia e reti intelligenti Acqua: adeguamento degli impianti, evitare gli sprechi; riutilizzare e conservare Rifiuti:la nuova miniera del riciclaggio (dal “fine vita” alla mentalità “zero scarti”) Trasporti:sistemi intelligenti e veicoli a basso impatto ambientale ICT (tecnologie dell’informazione e della comunicazione):supporto per la gestione efficiente delle risorse Entro il 2015: 10.000 Mld $
31. La riduzione dei costiIl Packaging: Meno è Meglio Fonte: The Property and EnvironmentResearch Center
32. L’innovazione ambientale Nuovo sistema di Offerta Dalla fornitura di un prodotto alla offerta di un sistema integrato di prodotti e servizi per la soddisfazione di una esigenza della domanda: considerazione dell’intero ciclo di vita del prodotto integrazione delle competenze e conoscenze
33. L’innovazione ambientaleL’attenzione al Ciclo di Vita Collegare la produzione con l’uso: spesso il consumo ha un maggiore impatto ambientale rispetto alla produzione se consideriamo l’intero ciclo di vita
36. Riduzione dell’impatto ambientaleRiduzione dei costi AziendaCisco (Information Technology) Iniziativa Recupero e riciclaggio ModalitàOrganizzazione del rientro in fabbrica di suoi prodotti usati Risultati - 12.000 ton. di rifiuti di cui il 99% riciclati + risparmio di 153 mio di euro nel 2009 - 40% emissioni di gas serra su 2007 (insieme di iniziative)
37. Riduzione dell’impatto ambientaleRiduzione dei costi TecnologiaIlluminotecnica EvoluzioneUtilizzo dei LED vs sistemi tradizionali ModalitàSostituzione degli attuali sistemi di illuminazione Risultati - consumo di energia: 80% -emissioni di gas clima alteranti - utilizzo di sostanze nocive
38. Migliori prestazioni ambientaliMaggiore valore di mercato SettoreEdilizia IniziativaCostruzione di nuovi edifici Ristrutturazione degli esistenti ModalitàDotazione di impianti e soluzioni per il risparmio energetico Risultati +valore di mercato: + 7,5% + tasso di occupazione: 92% contro 87% medio -costi di esercizio: fino a -90% di rifiuti; fino a -30% di consumo energetico Fonte:ricerca gruppo Allianz
39. Migliori prestazioni ambientaliMaggiore valore di mercato SettoreTurismo (Hotel) IniziativaMarriot comunica un piano per lo sviluppo dei Green Hotel ModalitàRealizzazione di nuovi Hotel certificati da LEEDPrimo Hotel aperto nell’estate 2010 Risultati (attesi) - spese di costruzione (per hotel): 100.000 $ - consumo di acqua ed energia: -25 % + quota di mercato (target clienti “verdi”)
40. Migliori prestazioni ambientaliMaggiore valore di mercato SettoreFiliera Alimentare Biologica IniziativaDati sull’andamento del mercato EuropeoInformazioni sulla domanda di pasta Biologica negli USA Modalitàll mercato europeo è il primo nel Mondocon un valore di 18 Mil di $ (2008) Risultati +trend di crescita in Europa ultimi due anni: + 10% + trend crescita pasta in Usa: +10-12%(stabile la domanda di pasta tradizionale)+ premium price per pasta bio in Usa:1,6 $ al kg Fonte: Ricerca gruppo Allianz
41. Eliminazione degli imballiMaggiore Competitività SettoreDistribuzione Alimentare IniziativaInnovazione di servizio ModalitàDispenser per vendita “sfusa” (senza imballo) di alcune categorie di prodotto (detergenti, pasta, caffè, vino etc.) Risultati + risparmio per il consumatore (dal 10 al 70%) + fidelizzazione per il punto di vendita - 12,5 ton di imballi prodotti
42. “La crescita nei sistemi naturali non è un valore negativo. Per gli alberi e per gli esseri umani è una cosa buona” “ Quindi l’opzione non è di ridurre le attività umane, ma di renderle migliori ed in grado di rappresentare un fattore di crescita e sviluppo dell’ ecosistema “ William McDonough & Michael Braungart