1. SCUOLA DELL'INFANZIASCUOLA DELL'INFANZIASCUOLA DELL'INFANZIASCUOLA DELL'INFANZIA
" MADRE LINDA LUCOTTI"" MADRE LINDA LUCOTTI"" MADRE LINDA LUCOTTI"" MADRE LINDA LUCOTTI"
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2. PREMESSA
L’incontro con la fiaba è molto stimolante perché sollecita nei bambini esperienze altamente educative, sul
piano cognitivo, affettivo, linguistico e creativo.
La fiaba costituisce un genere narrativo che permette ai bambini di descrivere la propria vita interiore, le
proprie emozioni, i sentimenti e di utilizzare la lingua nella sua funzione immaginativa e fantastica. Per
questo è bene coinvolgerli attivamente in molti giochi di finzione ed in esperienze di drammatizzazione, di
espressione verbale e non, che permetteranno loro di sviluppare competenze a più livelli. Pertanto, si è
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espressione verbale e non, che permetteranno loro di sviluppare competenze a più livelli. Pertanto, si è
deciso di scegliere le fiabe per offrire ai bambini numerosi stimoli di apprendimento e occasioni per
veicolare i contenuti della programmazione educativo -didattica e curriculare.
In questo progetto si propone un itinerario specifico attraverso le fiabe. La fiaba risponde ai bisogni
fantastici dei bambini, rappresenta un momento magico della comunicazione adulto -bambino, uno
strumento linguistico – cognitivo -psicologico molto importante. Nel contesto attuale, dove i mezzi di
comunicazione di massa hanno un'estrema diffusione e i bambini sono spettatori assidui e passivi, bisogna
recuperare il senso e il valore della fiaba.
Essa cattura immediatamente l'interesse del bambino, un interesse che perdura nel tempo in quanto
corrisponde all'elemento "magico" che gli è proprio in quanto fase particolare del suo sviluppo. La fiaba, con
quella sua atmosfera "speciale", permette al bambino di identificarsi con i vari personaggi, di vivere con loro
avventure, paure e sogni; soprattutto la fiaba, come dice Rodari, può dare le chiavi per entrare nella realtà
per strade nuove, può aiutare il bambino a conoscere il mondo e diventare il mezzo attraverso il quale
parlare con lui di tante cose.
3. I CAMPI D’ESPERIENZA APPLICATI ALLE FIABE
Al fine di favorire il percorso educativo di ogni bambino, si farà riferimento a tutti i Campi d’esperienza:
IL SE’ E L’ALTRO
Attraverso l’ascolto e l’elaborazione di fiabe classiche, che presentano storie in cui da una situazione
problematica si passa al superamento delle prove, il bambino comprende che è possibile creare legami di
complicità e superare situazioni oppositive che lo ostacolano. Egli riflette sulle relazioni interpersonali e mette
appunto un approccio positivo attraverso il quale entrare in conflitto con i suoi compagni, cercando di trovare
in essi degli amici e non nemici da sconfiggere come nelle fiabe.
IL CORPO IN MOVIMENTO
In relazione alle fiabe il bambino usa il proprio corpo per mimare situazioni ed imitare personaggi. Disciplina il
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In relazione alle fiabe il bambino usa il proprio corpo per mimare situazioni ed imitare personaggi. Disciplina il
suo corpo nell’ascolto e nella narrazione che richiedono capacità attentive, logiche e linguistiche.
LINGUAGGI, CREATIVITA’, ESPRESSIONE
In relazione alle fiabe il bambino inventa storie partendo dalla conoscenza di quelle classiche, ripropone
situazioni elaborandole e personalizzandole. Si esprime attraverso il linguaggio del disegno e della pittura.
Sa leggere immagini e commentarle, drammatizza situazioni, conosce e canta canzoni ispirate alle fiabe.
I DISCORSI E LE PAROLE
In relazione alle fiabe il bambino ascolta e ripete accrescendo il proprio vocabolario e sperimentando forme
lessicali correlate alle storie di cui è chiamato ad argomentare. Racconta, inventa e comprende le narrazioni
di storie, inoltre dialoga, discute, chiede spiegazioni e formula ipotesi in base alle situazioni descritte e
profilate dalla fiaba.
LA CONOSCENZA DEL MONDO
Le fiabe aiutano il bambino a cogliere la differenza tra reale e simbolico, tra tempo quotidiano e tempo
surreale, a conoscere le trasformazioni naturali e cicliche legate alla natura e ai fenomeni fantastici.
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METODOLOGIA
Il percorso progettuale si svilupperà durante tutto l’a.s. 2011/2012.
Le strategie didattiche utilizzeranno sempre il canale dell’esperienza didattica quotidiana e del vissuto personale.
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Le strategie didattiche utilizzeranno sempre il canale dell’esperienza didattica quotidiana e del vissuto personale.
I bambini più grandi saranno coinvolti in attività laboratoriali specifiche e in intersezione perché, già in passato,
sono risultate positive per la crescita personale e occasione di apprendimento cognitivo e relazionale.
L’itinerario didattico si concretizzerà attraverso attività molto coinvolgenti (in cui i bambini saranno i soli
protagonisti, liberi di esprimere la loro personalità): ascolto e rielaborazione di storie a livello verbale, grafico-
pittorico, espressione corporea, musica, recitazione, danza, ecc.
Il nostro compito sarà quello di predisporre un ambiente motivante atto a stimolare le relazioni, gli
apprendimenti, la fantasia, l’immaginazione e la creatività, e mettere in atto strategie di relazioni quali
l’atteggiamento di “ascolto” attivo e propositivo, di guida, stimolo e di incoraggiamento per generare autostima,
sicurezza
ATTIVITA’
Ascolto di storie – visione di storie - verbalizzazioni – ricostruzione delle storie- Analisi degli elementi che
compongono la fiaba ( chi? com’è dov’è cosa fa, perché?) - individuazione delle sequenze - giochi simbolici –
drammatizzazioni – travestimenti – disegno e pittura dei personaggi – inventa storie, finali – produzione di
sequenze tipo fumetti – giochi motori, ritmici, memorizzazione di canti e poesie
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6. OTTOBRE
PINOCCHIO
GENNAIO
BIANCANEVE
MARZO
IL LUPO E I
SETTE CAPRETTI
MAGGIO
IL PRINCIPE
RANOCCHIO
MAPPA CONCETTUALE PROGETTO
C’ERA UNA VOLTA....
TANTE FIABE PER CRESCERE
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SETTEMBRE
CAPPUCCETTO
ROSSO
NOVEMBRE
HANSEL E
GRETEL
DICEMBRE
POLLICINO
FEBBRAIO
LA BELLA
ADDORMENTATA APRILE
I MUSICANTI DI
BREMA
GIUGNO
ROBIN HOOD
7. TITOLO UA TIPOLOGIA UA PERIODO INSERIMENTO
UNITA’ DI APPRENDIMENTO N.1
SETTEMBRE
Tipologia
Bisogno formativo: Superare le difficoltà e le paure
del distacco, acquistare fiducia nelle proprie
capacità di scambi comunicativi tra pari ed adulti.
SETTEMBRE
UNITA’ DI APPRENDIMENTO N.2
SCOPRIAMO L’AUTUNNO OTTOBRE E
NOVEMBRE
Tipologia
Bisogno formativo: L’UA propone una visione d’ insieme
della stagione autunnale e si snoda, poi, attraverso una
serie di osservazioni specifiche dei vari elementi per
terminare con un quadro riassuntivo di quanto
scoperto.
OTTOBRE E NOVEMBRE
UNITA’ DI APPRENDIMENTO N.3
DICEMBRE IL NATALE
Tipologia
Bisogno formativo: L’UA propone di affrontare l’argomento
Natale affrontandone aspetti diversi: l’aspetto religioso(
avvento, presepe e natività, epifania); l’aspetto
tradizionale
( albero di Natale, babbo natale, i cibi delle feste)
DICEMBRE
( albero di Natale, babbo natale, i cibi delle feste)
UNITA’ DI APPRENDIMENTO N.4
GENNAIOGENNAIOGENNAIOGENNAIO
Tipologia
Bisogno formativo: L’UA propone di affrontare l’argomento
Inverno . I bambini scoprono la stagione fredda
partendo dall’ esperienza diretta e dall’osservazione
dell’ambiente.
Successivamente si affronterà l’ argomento sulle forme
geometriche, sono una tematica importante per
condurre i bambini a sviluppare una serie di abilità
molto importanti a livello percettivo e logico. Con esse
si possono esercitare e cogliere le differenze e le
somiglianze, le classificazioni, le differenze, le
similitudini,…
GENNAIO
Unità Apprendimento N °5
febbraio
Tipologia
Bisogno formativo: L’UA propone di affrontare l’argomento
del Carnevale; è un momento molto atteso dai bambini.
La festa è un momento di vita sociale in cui mettere in
campo e sperimentare le proprie capacità di relazione e
socializzazione.
All’interno dell’ UA si inserirà il laboratorio di Educazione al
Suono e alla Musica che darà la possibilità ai bambini di
potersi esprimere con il linguaggio sonoro e musicale .
FEBBRAIO
7
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8. Unità Apprendimento N °6
MARZO
Tipologia
Bisogno formativo: L’UA propone
- La primavera
- La fattoria
- L’alimentazione ( educazione alimentare)
MARZO
Unità Apprendimento N °7
APRILE
Tipologia Bisogno formativo: L’UA propone
- la Pasqua ( le tradizioni, la religione, le decorazioni)
- I bambini e lo Spazio,
- il mondo della matematica
APRILE
Unità Apprendimento N °8
MAGGIO
Tipologia
Bisogno formativo: L’UA propone
- La festa della mamma e del papà
- A B C gioco con le lettere
- Scopro il corpo
MAGGIO
Unità Apprendimento N °9
GIUGNO
Tipologia Bisogno formativo: L’UA propone
L’estate
Esperimenti con l’acqua e il sole
GIUGNO
Unità Apprendimento N °10
C’ERA UNA VOLTA...
Tipologia Bisogno formativo: L’UA propone : Tante FIABE
per crescere
DA OTTOBRE A GIUGNO
SCANSIONE COME DA PROGETTO “
C’ERA UNA VOLTA... per crescere
Le fiabe che abbiamo preso in considerazione sono le seguenti:
1. Cappuccetto Rosso
2. Pinocchio
3. Polllicino
4. Hansel e Gretel
5. Biancaneve
6. La bella addormentata nel bosco
7. Il lupo e i sette capretti
8. I musicanti di Brema
9. Il principe Ranocchio
10. Robin Hood
SCANSIONE COME DA PROGETTO “
C’ERA UNA VOLTA... TANTE
STORIE PER CRESCERE”
Unità Apprendimento N °11
CITTADINANZA E
COSTITUZIONE
Tipologia Bisogno formativo: L’UA propone :Educazione
alla cittadinanza
DA OTTOBRE A MAGGIO
SCANSIONE COME DA PROGETTO “
NOI PICCOLI CITTADINI
ITALIANI”
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