4. MORTALITA’ GLOBALE NEL 1 ANNO
344 post operati
(43%)
380 storia naturale
(47%)
76 senza diagnosi
(10%)
80% 1 settimana
BWIS 1981-89
CARDIOPATIE NEONATALI
Deceduti:
800 (18%)4390
Pazienti
con CHD
5. ETIOLOGIA
Accanto all’ipotesi multifattoriale (interazione tra
predisposizione genetica e fattori ambientali) che veniva in
passato evocata per la quasi totalità di queste malformazioni,
le cause puramente genetiche hanno acquistato un ruolo
rilevante. Gli studi epidemiologici, clinici, citogenetica e di
biologia molecolare hanno permesso di definire l’origine
precisa della gran parte delle cardiopatie associate a
sindromi ed una intensa attività di ricerca è attualmente
dedicata ai difetti cardiaci isolati. Le correlazioni genotipo-
fenotipo nell’uomo e la sperimentazione genetica sugli animali
stanno iniziando a chiarire i meccanismi patogenetici che
dalla anomalia genetica portano al difetto anatomico. Le
prospettive di terapia genica sono comunque assai lontane in
questo campo e le possibilità di prevenzione sono attualmente
legate ad una accurata consulenza genetica familiare ed agli
interessanti risultati del trattamento materno con acido
folico.
8. ANAMNESI
Presenza di cardiopatie congenite o sindromi genetiche
nei familiari
Eventi patologici intercorsi durante i primi 3 mesi di
gestazione (infezioni virali, assunzione di farmaci
potenzialmente teratogeni, droghe, alcool, esposizione a
radiazioni ionizzanti, malattia cronica della madre)
Sintomi più frequentemente riferiti dai genitori:
CIANOSI a riposo o durante sforzi più o meno intensi;
DISPNEA (difficoltà respiratoria); DIFFICOLTA’
NELL’ALIMENTAZIONE; SCARSO ACCRESCIMENTO;
frequenti INFEZIONI BRONCOPOLMONARI; facile
AFFATICABILITA’; TACHICARDIA anche a riposo.
11. Dismorfismi: porre attenzione al FENOTIPO, agli
aspetti esteriori che indicano la presenza di sindromi
malformative frequentemente associate a cardiopatia
congenita:
• Sindrome di Down
• Sindrome di Turner
• Sindrome di Williams
• Sindrome di Marfan
• Sindrome di Holt-Oram
• Sindrome di DiGeorge
• Sindrome di Noonan/Leopard
• Sindrome di Ellis van Creveld
ESAME CLINICO
Ispezione
18. SINDROME di ELLIS van CREVELD
Prevalenza: 1:60.000 nati vivi
1:200 nati vivi Old Order Amish
Caratteristiche cliniche:
•Accorciamento mesoacromenlico
degli arti
•Polidattilia postassiale
•Difetti cardiaci
(CAV, ATRIO UNICO)
•Ipodontia
•Displasia ungueale
Mappa del gene: cromosoma 4P16.1
Difetto genetico: mutazione del gene EvC
19. ESAME CLINICO
Possono essere normali
Compromessi nei bambini con insufficienza cardiaca
cronica
Statura: di solito è conservata (↓ nelle forme gravi)
Peso: crescita ponderale rallentata
• ↓ introito calorico per difficoltà nell’alimentazione
• ↑ dispendio energetico a causa dello sforzo
respiratorio (dispnea)
Ispezione
20. ESAME CLINICO
DISPNEA:
Aumento della frequenza degli atti del respiro
Rientramenti inspiratori al giugulo, agli spazi intercostali
e all’epigastrio
Alitamento delle ali del naso
Ispezione
Scompenso cardiaco congestizio (incapacità della pompa
cardiaca a mantenere un’adeguata circolazione)
Iperafflusso polmonare da cardiopatie congenite con
shunt sn-dx
Malattie polmonari
21. ESAME CLINICO
ETA' F.R. atti/min SONNO
Nascita 30-60 35
1° anno 30-60 30
2° anno 25-60 25
Adolescenza 15-30 15
FREQUENZA RESPIRATORIA NEL BAMBINO NORMALE
22. ESAME CLINICO
COLORITO CUTE E MUCOSE
Pallore e/o marezzatura (con cute sudata ed estremità
fredde)
BASSA GITTATA DA INSUFFICIENZA CARDIACA
CIANOSI: colorazione bluastra della cute e delle
mucose prodotta da aumento della concentrazione
assoluta di Hb ridotta nei capillari (> 5 g/dl) o dalla
presenza di composti anomali della Hb.
CARDIOPATIE CONGENITE CIANOTIZZANTI
SHUNT DESTRO > SINISTRO
Ispezione
28. CLUBBING: ispessimento delle falangi terminali delle dita
associato allo sviluppo di unghie iperconvesse (dita a
bacchetta di tamburo e unghie a vetrino d’orologio).
∀ ↑ numero dei capillari
∀ ↑flusso ematico attraverso microaneurismi arterovenosi
• Iperplasia connettivale
CARDIOPATIE CONGENITE CIANOTIZZANTI
SHUNT DESTRO > SINISTRO
ESAME CLINICO
Ispezione
30. ESAME CLINICO
EDEMA:
imbibizione del tessuto sottocutaneo dovuta ad una
ritenzione idro-salina.
Ispezione
E’ IMPORTANTE PESARE IL BAMBINO OGNI GIORNO!
Nel bambino grandicello: edema malleollare o sacrale.
Nel lattante: edema palpebrale.
31. ESAME CLINICO
Ispezione
BOZZA PRECORDIALE: presente nei lattanti con
cardiomegalia
ITTO VISIBILE: segno di cardiomegalia
• all’epigastrio: dilatazione VD
• verso l’ascella: dilatazione VS
TURGORE GIUGULARI: sovraccarico atriale destro
RETICOLI VENOSI SUPERFICIALI: segno di
aumentata pressione venosa nel distretto inferiore
33. ESAME CLINICO
Palpazione
ITTO DELLA PUNTA
• Neonato e lattante: cuore più orizzontale itto al
IV SIS, leggermente più esterno dell’emiclaveare
• Bambino e adulto: itto al IV-V SIS all’interno
dell’emiclaveare
FREMITO: vibrazione trasmessa in presenza di un
soffio ad alta intensità
EPATOMEGALIA: nei lattanti normali il margine epatico
può arrivare fino a 2-2.5 cm al di sotto dell’arcata
costale destra; nel bambino più grande fino a 1 cm.
34. POLSI ARTERIOSI: polsi radiali, femorali, pedidii e
carotidei su entrambi i lati.
ESAME CLINICO
Palpazione
RIEMPIMENTO CAPILLARE: valuta l’efficienza della
circolazione cutanea.
Se > 3 sec: ridotta perfusione periferica
Polsi femorali assenti o ritardati rispetto ai polsi radiali
COARTAZIONE AORTICA
37. ESAME CLINICO
Ascoltazione
RITMO
• Neonato e lattante: attività cardiaca ritmica tranne
che nel sonno in cui sono frequenti brevi periodi di
bradicardia
• Bambini e adolescenti: aritmia respiratoria più o
meno marcata (talvolta simula l’extrasistolia)
FREQUENZA CARDIACA: dipende dall’età
38. ESAME CLINICO
Frequenza cardiaca nel bambino normale
ETA' VEGLIA MEDIA SONNO
Neonato - 3 mesi 85 - 205 140 80 - 160
3 mesi - 2 anni 100 - 190 130 75-160
2 anni - 10 anni 60 - 140 80 60- 90
10 anni - > 10 anni 60 - 100 75 50 90
Adattata da Gillette PC, Garson A Jr, Porter CJ, Mc Namara DG.
Ascoltazione
40. ESAME CLINICO
Ascoltazione
TONI CARDIACI
I tono: chiusura delle valvole atrioventricolari
• raramente sdoppiato nei bambini
II tono: chiusura delle valvole semilunari
• il grado di sdoppiamento può variare con gli atti del respiro
Espirazione Inspirazione
I tono
II tono Ao
II tono P
III tono: riempimento ventricolare rapido
• può essere presente nei bambini sani, è patologico negli adulti
IV tono: contrazione atriale
• sempre patologico
43. MECCANISMI DI FORMAZIONE DEL
MOTO TURBOLENTO
Aumento della velocità di flusso attraverso vie normali
Diminuzione della viscosità ematica
Flusso anterogrado attraverso vie ristrette (aumento di
velocità nella zona stenotica e formazione di vortici a
valle)
Flusso retrogrado attraverso vie incontinenti
Flusso attraverso vie anomale, tra distretti a regime
pressorio diverso
46. Fase del ciclo cardiaco
ESAME CLINICO
Ascoltazione
Soffi sistolici
I III
I IIII III
mesosistolico
olosistolico
telesistolico
I III
protosistolico
47. Fase del ciclo cardiaco
ESAME CLINICO
Ascoltazione
Soffi diastolici
I III
I IIII III
protodiastolico mesodiastolico
telediastolico
Soffio sisto-diastolico
I III
continuo
48. Intensità del soffio
Viene classificata in gradi Scala di Levine
• 1/6: appena udibile
• 2/6: debole ma facilmente udibile
• 3/6: moderatamente forte, non accompagnato da
fremito
• 4/6: forte, accompagnato da fremito
• 5/6: udibile con il fonendoscopio che sfiora il torace
• 6/6: udibile con il fonendoscopio staccato dal torace
ESAME CLINICO
Ascoltazione
49. CLASSIFICAZIONE SOFFI CARDIACICLASSIFICAZIONE SOFFI CARDIACI
• Soffi innocenti
udibili in assenza di alterazioni cardiache o
extracardiache sia anatomiche che funzionali
• Soffi organici
Alterazione anatomica
Cause extracardiache
(funzionale)
50. CARATTERI COSTANTI
• Sono praticamente sempre sistolici
• Sono di breve durata, proto o protomesosistolici
• Spesso hanno caratteristiche di eiezione
• Sono dolci e di timbro musicale
• Sono di debole intensità (1 - 2/6)
• Sono isolati, non si apprezzano modificazioni dei
toni o toni aggiunti patologici
SOFFI INNOCENTISOFFI INNOCENTI
51. Diagnostica Strumentale
RX DEL TORACE
ECG
ECOCARDIOGRAFIA COLOR DOPPLER
RISONANZA MAGNETICO NUCLEARE
CATETERISMO CARDIACO
ANGIOCARDIOGRAFIA
ECG HOLTER
STUDIO ELETTROFISIOLOGICO
MONITORAGGIO DELLA PRESSIONE
ARTERIOSA
52. RX TORACE
Fornisce informazioni utili per visualizzare:
• Flusso polmonare
• Ombra cardiaca
• Posizione dei visceri e del cuore
• Eventuali patologie polmonari associate
• Per porre indicazioni terapeutiche
56. Indice cardio-toracico
INDICE C/T = A + B → < 0.50
C
Neonati e lattanti fino a 0.55
VCS: vena cava superiore
VCI: vena cava inferiore
AD: atrio destro
VD: ventricolo destro
AP: arteria polmonare
AS: atrio sinistro
VS: ventricolo sinistro
AO: aorta
AAS: appendice atriale sinistra
57.
58. A: normale
B: cuore “a scarpa”, con punta sollevata (es. tetralogia di Fallot)
C: cuore a forma di uovo con peduncolo vascolare stretto (es. TGA)
D: cuore a otto o a pupazzo di neve (RVPAT in VCS)
OMBRA CARDIACA
59. PROFILO CARDIACO
A: II arco di sinistra prominente per dilatazione del tronco
comune dell’arteria polmonare
B: II arco di sinistra concavo per ipoplasia del tronco comune
dell’arteria polmonare
C: I arco di destra e I arco di sinistra prominenti per
dilatazione dell’aorta ascendente e dell’arco aortico
64. ELETTROCARDIOGRAMMA
• Disturbi del ritmo
• Ipertrofie atriali
• Ipertrofie ventricolari
• Sovraccarichi pressori
• Alterazioni della ripolarizzazione ventricolare
(su base ischemica o per squilibri elettrolitici)
65.
66. Differenze con l’adulto
Ipertrofia ventricolare destra
Deviazione assiale destra
R in aVR
R/S > 1 su precordiali destre
T + su precordiali destre
T – dopo 36 ore di vita
67. ECOCARDIOGRAFIA
Mono e Bidimensionale
Doppler PW – CW – Color
Tridimensionale
Bidimensionale: diagnosi della quasi totalotà delle
cardiopatie congenite tramite visualizzazione
delle strutture cardiache e della cinesi
PW-CW: velocità del flusso del sangue attraverso
strutture cardiache e grossi vasi
Color Doppler: valuta in tempo reale flussi ematici
all’interno del cuore e dei grossi vasi
69. CATETERISMO CARDIACO
Diagnostico: Parametri emodinamici
Pressioni e saturazioni nelle diverse camere
cardiache e nei grossi vasi
Angiocardiografia
Visualizzazione camere cardiache, grossi vasi ed
arterie coronarie
Interventistico: Atriosettostomia
Valvuloplastica
Applicazione dispositivi occlusivi
(pda,dia,div,fistole av)