SlideShare uma empresa Scribd logo
1 de 54
Baixar para ler offline
Laboratorio FIASO
SLA.N.C.I.O
La malattia SLA: Network delle Cure In Organizzazioni
Evolute

Best practices per la gestione delle malattie
neurodegenerative: analisi della Sclerosi Laterale
Amiotrofica (SLA) attraverso un modello di governance
sanitaria. Approfondimento di due realtà regionali:
Lombardia e Veneto
Indice

•   Premesse allo studio
•   Obiettivi della ricerca
•   Metodologia
•   Ricerca desk: lo scenario
•   Esiti della ricerca field
•   Conclusioni
PREMESSE
ALLO STUDIO




              Elan vital
Alcuni fondamenti sulla Sclerosi Laterale
Amiotrofica:
  • la causa o le concause sono sconosciute di questa malattia
    neuromuscolare degenerativa, è necessario investire in ricerca
  • è una malattia rara, quindi esperienza da capitalizzare e far
    fruttare
  • determina perdita dell’autonomia (richiede interventi a
    domicilio e assistenza sociale)
  • depotenzia fino a annullare la capacità di comunicare (si
    rischia l'isolamento del malato di SLA dal suo mondo di affetti e
    relazioni).
  • colpisce funzioni vitali, lasciando le capacità cognitive integre
    fino agli ultimi istanti di vita nel 95% dei casi
  • aspettativa di vita che va dai 3 ai 5 anni (in allungamento grazie
    a un'efficace presa in carico multidisciplinare e alle nuove
    tecnologie).
OBIETTIVI DELLA
   RICERCA




                  Elan vital
Co - progettare assieme ai professionisti sanitari
    e alle associazioni di pazienti per realizzare
    governance nella gestione della SLA

Government                                                Top

                                                                Down

Governance = Government   +    Alliance

        Top                               Up    (management)

                                               (associazioni pazienti)

              Down            Bottom             (pazienti e famiglie )
E' stata analizzata la "rispondenza – non rispondenza" tra bisogni
(clinici, sociali, riabilitativi, organizzativi ed economici) che caratterizzano
la persona con la SLA e la risposta sociale e sanitaria nelle Regioni
Lombardia e Veneto, considerando lo scenario nazionale e
internazionale.

Sono stati definiti:
• I dati epidemiologici di incidenza e prevalenza della SLA nelle due
  Regioni, per stimare il fabbisogno socio-sanitario assistenziale;
• L’offerta sanitaria e i suoi processi (morfologia e produttività) e in
  particolare la relazione tra centro esperto e territorio
• I costi diretti, indiretti e a carico della famiglia fino a stimare il costo
  standard della persona con la SLA;
• Le buone pratiche per la gestione della persona con la SLA così da
  poterle diffondere
Fisioterapista
                 Logopedista        Respiratorio    Pneumologo

            Genetista                                    Psicologo

      Fisioterapista                                           Assistenza
                                                               Domiciliare
   Terapista
                         Approccio di Governance:              Assistente Sociale
 Occupazionale
                           fino a 20 ruoli coinvolti.
                          E’ richiesta una gestione
Nutrizionista           della complessità, attraverso                Medico
                               coordinamento,                    Medicina Generale
   Ortopedico                interazioni multiple,                Volontario
                            e tecnologia abilitante
       Infermiere
                                                               Familiare
           Neurologo                                  Persona con SLA

                Gastroenterologo                       AISLA
                                      Fisiatra
LA
METODOLOGIA




              Elan vital
Indagine quali-quantitativa condotta
assieme a FIASO e AISLA:
•   Ricerca desk su letteratura nazionale e internazionale (maggio 2009 –
    settembre 2009)
•   Indagine field su Regione Lombardia e Veneto (ottobre 2009 –
    dicembre 2009)

                   - Questionario quali-quantitativo rivolto alle
                      ASL/ULSS e alle Aziende Ospedaliere
                   - Focus group con persone con SLA e familiari
                   - Individuazione delle best practices
-   10 Aziende Ospedaliere, selezionate sulla base della comprovata
    esperienza specifica nella SLA, convalidate dalla supervisione scientifica
    del Presidente di AISLA;
-   Le 14 ASL nelle due Regioni sono federate FIASO;
-   I Focus Group con pazienti e familiari sono stati organizzati attraverso il
     supporto di AISLA.
I principali aspetti indagati nella ricerca
 a) Aspetti epidemiologici ed organizzativi
     Fabbisogno assistenziale e dati epidemiologici
     Spazi e assetto organizzativo
     Professionisti

 b) Il percorso della persona con SLA
    Diagnosi
    Comunicazione della diagnosi
    Terapia nel centro esperto
    Servizi territoriali e socio assistenziali e grado di continuità
    assistenziale
    Gestione del periodo di fine vita

 c) Aspetti economici

 d) Ascolto del vissuto e dei bisogni delle persone con SLA e dei
    rispettivi familiari
RICERCA DESK:
    VERSO UNA
DESCRIZIONE DELLO
 SCENARIO DELLA
SCLEROSI LATERALE
   AMIOTROFICA


                    Elan vital
Molteplici cause possibili per l’insorgenza
della SLA: a oggi nessuna è certa
 Età della menopausa (donne)          Attività fisica
 Fattori dietetici                    Giocare a calcio
 Lesioni elettriche                   professionalmente
 Storia familiare di malattie (non    Infezione da poliomielite
 SLA) neurodegenerative               precedente
 (Parkinson o il morbo di             Razza / etnia
 Alzheimer)                           Fumo
 Residenza geografica (zone           Esposizione a tossine (prodotti
 rurali, urbane o suburbane)          chimici agricoli, piombo)
 Servizio militare nella guerra del   Trauma (ad esempio, la lesione
 Golfo (maschi)                       alla testa)
 Età materna, numero di nascite
 (nelle femmine) e ordine di
 nascita, perdita del bambino
 Condizioni di lavoro
Criteri diagnostici di Escorial
La diagnosi della SLA richiede:
•      Evidenze della degenerazione del 1° motoneurone (LMN), attraverso esami
       clinici, elettrofisiologici e neuropatologici;
•      Evidenze della degenerazione del 2° motoneurone (UMN), attraverso
       esami clinici, elettrofisiologici e neuropatologici;
•      Diffusione progressiva dei sintomi all’interno di una regione o di altre
       regioni, come riscontrabile dalla storia clinica o da altre analisi.

A questi criteri, si devono aggiungere l’assenza di:
• Evidenze patologiche ed elettrofisiologiche di altre patologie che potrebbero
   costituire la causa della degenerazione del 1° e/o del 2° motoneurone
• Evidenze attraverso diagnostica per immagini neurologica di altri processi
   patogeni che potrebbero spiegare i segni clinici ed elettrofisiologici
   osservati.

    Wijesekera and Leigh, Amiotrophic Lateral Sclerosis, Orphanet Journal of Rare Diseases, N. 4, 2009, pp. 1172-4
L'iter dal sospetto alla definizione di SLA
SLA sospetta

SLA possibile

SLA probabile

SLA definitiva:
• segni clinici di compromissione del 1° e 2° motoneurone in tre regioni
• segni di compromissione del 2° motoneurone sono: clono, segno di
   Babinski, assenza di riflessi nella zona addominale, ipertonia, perdita
   di destrezza;
• segni di compromissione del 1° motoneurone sono: atrofia,
   debolezza. Nel caso siano presenti solo fascicolazioni, viene
   raccomandato di indagare con EMG la denervazione attiva;
• le regioni/distretti che riflettono i pools neuronali sono: bulbare,
   cervicale, toracica e lombosacrale.
Il contesto di riferimento: il terreno delle
malattie rare è normato e tutelato
 Fine anni ‘90: programma di sviluppo ed azione comune per le malattie
 rare al fine di:
• normare questo tipo di patologie
• definire i criteri di classificazione diagnostica e creazione di una
    rete
• utilizzo e sperimentazione dei farmaci orfani

    D.M. 271/2001 = Registro Nazionale delle Malattie Rare
•     consentire la programmazione nazionale e regionale
      degli interventi sanitari, producendo evidenze epidemiologiche a
      supporto della definizione e dell’aggiornamento dei LEA
•     attività di sorveglianza per le malattie rare
•     rilevare la migrazione sanitaria dei pazienti
•     confronto tra operatori per la definizione di criteri diagnostici
Il registro nazionale delle malattie rare
I dati rischiano di essere di natura amministrativa e non
epidemiologica perché si basano sui codici di esenzione D.M.
279/2001 (dati RNMR, 2009).
              Segnalazioni SLA            N. Casi certificati
                    Lombardia                    988
                     Toscana                     475
                 Piemonte, VdA                   393
                      Lazio                      244
                      Puglia                     143
              Friuli Venezia Giulia               95
                    Marche                        32
                   Basilicata                     19
                   Calabria                        3
                    Totale                      2.392


     La prevalenza in Italia appare 0.73 casi su 100.00 abitanti.
Considerazioni sul registro nazionale delle
malattie rare
    Vi è difficoltà nel determinare il numero delle persone con SLA sul
    territorio nazionale. Questo perché:

•     alcune Regioni ancora oggi non inviano i dati al Centro Nazionale
      Malattie rare
•     varietà di livelli di classificazione in letteratura (malattia del
      motoneurone classificata come SLA)
•     differenti metodi di rilevazione statistico-epidemiologica (in alcuni
      casi puramente clinici-epidemiologici, in altri casi legati al codice
      di esenzione)

    Le malattie che danno diritto all'esenzione sono individuate sulla
    base dei criteri dettati dal D.lgs. n. 124/1998: gravità clinica, grado di
    invalidità e onerosità della quota di partecipazione derivante dal
    costo del relativo trattamento.
•   Tasso di prevalenza media in letteratura:
                                        6 casi ogni 100.000 abitanti
Stima della distribuzione •             Tasso di incidenza: 1,5- 2 casi ogni
                                        100.000 abitanti all'anno
della SLA in Lombardia
        PROVINCE       Popolazione         SLA ATTESE       NUOVE DIAGNOSI
                      residente (dati
                     ISTAT 1/01/2009)
    Milano              3.930.345               236             59 – 78,6
    Brescia             1.230.159                74            18,4 - 24,6
    Bergamo             1.075.592               65             16,1 – 21,5
    Varese               871.448                 52             13 – 17,4
    Como                 584.762                 35             8,8 – 11,7
    Pavia                539.238                32               8 – 10,8
    Mantova              409.775                 25             6,1 – 8,1
    Cremona              360.223                 22             5,4 – 7,2
    Lecco                335.420                20                5 – 6,7
    Lodi                 223.630                 13             3,4 – 4,5
    Sondrio              182.084                 11             2,7 – 3,6
    TOTALE              9.742.676              584,6          146,1 - 194,9
    Cod. Esenzione                              981
    Delta                                      396,4
Stima della distribuzione della SLA in
Veneto

               Popolazione
PROVINCE      residente (dati   SLA ATTESE     NUOVE DIAGNOSI
             ISTAT 1/01/2009)

 Padova          920.903          55,3             13,8 – 18,4
  Verona         908.492          54,5             13.6 – 18,2
  Treviso        879.408          52,8             13,2 – 17,6
 Vicenza         861.768           51,7            12,9 – 17,2
 Venezia         853.787          51,2             12,8 – 17,7
  Belluno        214.026          12,8              3,2 – 4,3
  Rovigo         247.164          14,8              3,7 – 4,9
 TOTALE         4.885.548         293,1            73,3 - 97,8

   Non sono disponibili i dati amministrativi sul numero di
                    pazienti con SLA
Linee guida dell’American Academy of
Neurology (AAN)

I 5 punti di lavoro del team multidisciplinare:

 1. Comunicazione al paziente e alla famiglia della
    diagnosi e della prognosi della SLA (Breaking the News
 2. Trattamento sintomatico
 3. L'alimentazione e le decisioni circa la gastroscopia
    endoscopica percutanea (PEG)
 4. L’insufficienza respiratoria e la ventilazione meccanica
 5. Anticipazione delle decisioni e delle cure palliative.
Aree di bisogno per definire i protocolli
terapeutico assistenziali
                      Nutrizione N
Respirazione R
0. Normale                                          0. Alimentazione naturale
1. Insufficienza restrittiva lieve                  1. Alimentazione che necessità di indicazioni
(70%<CV<80%)                                        nutrizionali
2. Insufficienza restrittiva con indicazione alla
NIV notturna (50%<CV<70%)                           2. Alimentazione che necessita di
3. NIV con necessità ventilazione notturna e        supplementazione nutrizionale
diurna (12-18h)                                     3. Alimentazione artificiale
4. NIV/tracheostomia con dipendenza totale
dalla ventilazione meccanica (24/h)
                                                    Comunicazione C
Motricità M                                         0. Normale
0. Normale
1. Difficoltà motorie che non interferiscono        1. Eloquio disartrico, ma comprensibile
con lo stile di vita                                2. Anartria con possibilità di usare comunicatori
2. Difficoltà motorie che interferiscono con lo     semplici
stile di vita ma non compromettono
                                                    3. Anartria con possibilità di usare comunicatori
l’autonomia
                                                    ad alta tecnologia
3. Difficoltà che compromettono l’autonomia
senza necessità di assistenza continuativa          4. Anartria senza possibilità di usare
4. Disabilità severa, dipendenza totale con         comunicatori ad alta tecnologia
necessità di assistenza continuativa
Linee guida comportamentali da seguire
durante l’intera durata della malattia
•   Priorità per la tutela dell’autodeterminazione o autonomia del
    paziente nella relazione terapeutica, tra esperto-paziente.
•   Nell’informare come nel prendersi cura del paziente dovrebbero
    essere tenuti in massima considerazione il contesto culturale e
    psico-sociale del paziente e della famiglia.
•   I pazienti e le famiglie hanno bisogno di essere informati in
    modo appropriato, nei tempi e nei modi corretti e utili
    all’elaborare decisioni personali, al fine di potere essere
    preparati in anticipo a gestire i momenti cruciali della malattia
    soprattutto per la gestione respiratoria.
… lo sguardo medico non incontra il malato ma la sua malattia, e
nel suo corpo non legge una biografia ma una patologia, dove la
soggettività del paziente scompare dietro l’oggettività di segni
sintomatici che non rinviano a un ambiente, a un modo di vivere, a
una serie di abitudini contratte, ma a un quadro clinico dove le
differenze individuali scompaiono in quella grammatica di sintomi di
classificazione….




                               Il corpo, Umberto Galimberti, Ottobre 2002
ESITI DELLA
 RICERCA
SUL CAMPO




              Elan vital
REGIONE LOMBARDIA                          REGIONE VENETO
       AZIENDE OSPEDALIERE                     AZIENDE OSPEDALIERE
    Centro Clinico NEMO, Milano           Istituto di Cura S. Camillo, Venezia
Fondazione Salvatore Maugeri, Milano
                                              Policlinico G. Rossi, Verona
   AO Ospedali Riuniti di Bergamo
                                          S. Maria della Misericordia, Rovigo
   Neurologico Carlo Besta, Milano
                                       Presidio Ospedaliero S. Bortolo, Vicenza
    Fondazione C. Mondino, Pavia
                ASL                    Azienda Ospedaliera Ca’ Foncello, Treviso
  ASL della Provincia di BERGAMO
                                       Azienda Ospedaliera S. Antonio, Padova
    ASL della Provincia di COMO
  ASL della Provincia di CREMONA                        ULSSS
    ASL della Provincia di LECCO
                                       Azienda ULSS n.3 BASSANO DEL GRAPPA
     ASL della città di MILANO
                                          Azienda ULSS n.4 ALTO VICENTINO
    ASL della Provincia di PAVIA
                                         Azienda ULSS n.5 OVEST VICENTINO
   ASL della Provincia di VARESE
                                             Azienda ULSS n.13 MIRANO
  ASL della Provincia di SONDRIO
 ASL di VALLECAMONICA e SEBINO               Azienda ULSS n.14 CHIOGGIA
Adesioni e campionamento; 24 strutture coinvolte
   Aziende Ospedaliere: 5 in Lombardia e 5 in Veneto
   • rispondenza al questionario del 60%
   • sono state condotte 8 interviste qualitative all’interno delle
     Aziende Ospedaliere


   ASL/ULSS: 9 in Lombardia e 5 in Veneto
   • rispondenza al questionario del 57%
   • sono state condotte 6 interviste

   FOCUS GROUP: a cui hanno partecipato 6 persone con SLA e 14
   familiari (interviste in profondità e ripetute nel tempo)

   TESTIMONIANZE SCRITTE da persone con SLA sono pervenute
   durante lo studio
Il percorso della persona con SLA


                    Certificazione
                    della diagnosi
                                                            Gestione delle
                                                            urgenze




                                     Follow up cliinico e
                                     assistenziale
Incertezza della diagnosi

•   In media le persone con SLA si rivolgono a 2 strutture di
    “transizione” prima di giungere in un centro specializzato
•   Secondo i professionisti il 74% ottiene una diagnosi
    definitiva di SLA dopo che sono trascorsi in media 4 mesi
    dal primo sospetto diagnostico.
•   I racconti delle persone con SLA ci segnalano tempi ben più
    lunghi (dai 12 ai 24 mesi)
•   nel 34% dei casi, dopo la conferma della diagnosi di SLA si
    richiede una seconda opinione
Il percorso della persona con SLA



                    Certificazione
                    della diagnosi
                                                            Gestione delle
                                                            urgenze




                                     Follow up cliinico e
                                     assistenziale
Il percorso della persona con SLA


                    Certificazione
                    della diagnosi
                                                            Gestione delle
                                                            urgenze




                                     Follow up cliinico e
                                     assistenziale
Comunicazione della diagnosi
Luogo:          Luogo                                                    %
                Reparto (A letto del paziente)                      14%
                Domicilio del paziente                               0%
                Sala dedicata nel Centro                            71%
                Altro                                               15%

Condizioni:       Durata in media di 45” (min. 20 min. - max 60 min.)


Chi comunica:     71% dei casi è soltanto il neurologo
                  29% è previsto il sostegno di una figura psicologica


Destinatari:      14% persona con SLA
                  14% caregiver (familiare)
                  72% sia la persona con SLA che i caregiver (familiare)
E’ perfettibile questo processo di
comunicazione?
“La Comunicazione mi è stata inviata per posta dal medico che aveva fatto la diagnosi.
Assolutamente durante la visita non mi ha dato grosse indicazioni. Era lontanissimo da
noi immaginare che era una malattia del genere”.

“Mi è stato detto di non fare programmi a lungo termine”.

“In camera mi è stato detto direttamente utilizzando la parola motoneurone. Neanche 20
minuti dopo viene ricoverata accanto a me una persona che aveva la malattia del
motoneurone e che non poteva più muoversi”.

“A mia moglie è stato comunicato che aveva la malattia del motoneurone. Chiedo un
incontro con il medico per sapere di cosa si trattasse e lui mi ha informato che è una
SLA, una cosa peggiore. Ho chiesto come dovevo comportarmi cosa dovessi
concretamente fare tornato a casa e mi ha consegnato un giornalino dicendo di
documentarmi. Alla terza volta che chiedo ulteriori spiegazioni lui mi comunica che la
medicina non può fare nulla, rimane soltanto da andare a Lourdes”.

“Quando mi ha detto malattia del motoneurone io mi sono insospettita perché mi ha
raccomandato di non andare a casa a vedere cosa è”.
Il vissuto delle persone al momento della
diagnosi di SLA
•    Al momento della diagnosi molta confusione, qualche giorno dopo ho
    avuto modo di appurare la realtà delle cose; fu un grande sconforto, il
    “baratro”
•   Capii subito che la cosa era grave, tempo di arrivare a casa e
    collegarmi a internet per sapere cosa mi stava succedendo: ho
    provato incredulità, vuoto assoluto, solitudine…
•   Non ci siamo resi conto subito chiaramente, c’era sconforto ma grazie
    alla disponibilità di alcuni medici del centro neuromuscolare e del
    medico curante siamo riusciti a superare quel periodo
•   Ho affidato le mie emozioni ad un diario che scrivevo giorno per giorno
    e mi ha aiutato a scaricare la tensione della non accettazione della
    malattia. Ho messo in discussione tutto, anche il matrimonio… per
    fortuna tutto è rientrato
•   Paura di non sapere con precisione cosa mi stava succedendo:
    l’emozione di oggi è vivere la vita giorno per giorno
                                Testimonianze AISLA, persone con la SLA in Piemonte
Esempio di buona comunicazione
Saper comunicare significa riunire l’equipe
“Ero nel corridoio del reparto, sapevo che nella stanza erano
tutti riuniti per discutere di me. Stavo per allontanarmi ed
invece mi hanno chiamato ed ho partecipato alla valutazione
del mio caso. Ho molto apprezzato la loro trasparenza”

Saper comunicare significa commuoversi
“Il dottore era molto teso, non riusciva a trovare le parole
adatte, mi diceva che si trattava di una malattia rara, notai
nella sua espressione tanta sofferenza e gli occhi lucidi”


Comunicazione orale al prossimo convegno sulla Medicina Narrativa e
Malattie rare dell’ Istituto Superiore di Sanità, Roma 16 Luglio 2010
Il percorso della persona con SLA

                 Certificazione
                 della diagnosi
                                                         Gestione delle
                                                         urgenze




                                  Follow up cliinico e
                                  assistenziale
I pazienti giungono al centro esperto inviati
da diverse fonti
I pazienti giungono al centro esperto inviati da
   diverse fonti
La presa in carico ospedaliera
      Tipo di       N. CASI 2008            %           N. CASI – NR        % corrette
     esordio
    SLA spinale
                         254               70,6               254               77,9
    SLA bulbare           72                20                72                22,1
Non risposte              34                9,4                     -             -
      Totale             360               100                326               100


-     Non c’è distinzione nelle camere tra posti letto per persone con SLA ed altre
      patologie neuromuscolari
-     Indice di saturazione dei posti in media è del 70%, tranne nei centri esperti
      dedicati dove la saturazione raggiunge il 100%
-     Durata del tempo d’attesa medio è di 30 giorni
-     Durata del ricovero: media 19,5 giorni, mediana 19, minimo 8, massimo 42.5
-     Solo un centro di quelli intervistati ha dei posti letto dedicati al periodo di fine
      vita
Modello Hub & Spoke idoneo alla cura
delle malattie rare
 Questo sistema prevede la concentrazione della produzione
dell’assistenza di maggior complessità in centri esperti (Centro) e
l’organizzazione del sistema di invio a centri periferici
funzionalmente sotto ordinati (Satellite), i quali garantiscono
direttamente le prestazioni che si collocano al di sotto della soglia
di complessità per essi specificamente prevista. Negli ospedali
satellite è quindi necessario istituire anche attività per le cure
palliative in grado di erogare specialistica clinica di alto livello e
intensità assistenziale adeguata alla fisionomia del paziente
neuromuscolare. Ma oltre agli ospedali satelliti, SPOKE deve
diventare il domicilio del paziente, attraverso cure domiciliari
integrate.
Un modello da esportare: il Centro
Nemo al Niguarda: ottimo il giudizio di
pazienti e familiari
La grande “rivoluzione “ che il Centro Nemo ha apportato è stata
quella di creare un luogo che rispondesse all’ottimizzazione
dell’assistenza attraverso la presenza di medici e altre professioni
sanitarie ad alta specialità per gruppo di malattia.
Far coesistere più specialità e farle lavorare a stretto contatto con il
resto delle figure coinvolte nel percorso di cura è difficile: ma
attraverso il dialogo e l’esperienza diretta, sono più labili i confini
della propria specialità, si apprendono problematiche di altra natura
clinica e si raggiunge una visione di insieme.

La collaborazione quotidiana avviene tra medici specialisti,
infermieri, psicologi, terapisti occupazionali, fisioterapisti,
volontari di AISLA…
Il percorso della persona con SLA


                  Certificazione
                  della diagnosi
                                                          Gestione delle
                                                          urgenze




                                   Follow up cliinico e
                                   assistenziale
Regione Lombardia: il passaggio al
territorio
•   Richiesta di interventi domiciliari da parte del Medico di Medicina Generale in
    concordanza con l’ADI distrettuale. In genere è AISLA che disbriga
    dall’ospedale le pratiche per l’attivazione ADI: ma sono il paziente e il
    caregiver che si rivolgono al distretto in fase di dimissione.
•   Valutazione dei bisogni assistenziali di un team multidisciplinare della ASL,
    assegnazione di un voucher socio-sanitario ed un elenco di enti erogatori
    accreditati (pattanti)
•   AISLA contribuisce a prendere in carico la persona sul territorio attraverso
    gruppi di auto aiuto, psicologi e prestazioni fisioterapiche: AISLA è sussidiaria
    al servizio sanitario
•   Libertà di selezione da parte del cittadino dell’ente e acquisto delle prestazioni

Misure di sostegno alle famiglie che assistono alla persone con SLA

• Contributo di 500 euro alle famiglie
• Ricovero temporaneo di sollievo
• Voucher socio-sanitario di 619 euro (come primo livello, fino a tre livelli sulla
base della gravità)
Regione Veneto: il passaggio al
territorio
E’ la stessa ASL che eroga i servizi di Assistenza Domiciliare (in Lombardia la
ASL programma e controlla, ma non sempre eroga direttamente).

Questo può agevolare l’iter della persona che ha bisogno di cure ma restringe la
libertà di scelta del luogo di cura e dei provider a cui rivolgersi. Il modello Veneto
come un sistema più semplice e lineare mentre il modello lombardo come un
sistema complesso multi-opzionale.

Nei distretti vi sono le commissioni (UVMD) per la valutazione e
l’elaborazione dei progetti assistenziali per persone non autosufficienti.
La volontà è quella di far sì che la persona, là dove sussistano le condizioni
necessarie (presenza di un familiare e condizioni ottimali dell’abitazione),
rimanga presso il proprio domicilio e vengano attivate forme di assistenza quali
le Cure Domiciliari o i Servizi Diurni. Là dove, per diverse ragioni, questo non
fosse possibile, viene previsto il loro inserimento in RSA attraverso l’attribuzione
di un punteggio per l’accesso.
A prescindere dai modelli; come valuta l’integrazione tra i
servizi ospedalieri e quelli territoriali? Non vi sono risposte
di soddisfazione da nessun professionista
Intervistato…
Voci di costo analizzate

Costi diretti sanitari            Costi diretti non sanitari

•   Visite specialistiche         •   Trasporto e pernottamento
•   Esami di laboratorio e/o          pagati direttamente dal
    diagnostico strumentali           paziente o dai famigliari
•   Terapia farmacologica e non   •   Assistenza retribuita non
    farmacologica                     sanitaria
•   Pronto soccorso               •   Modifiche architettoniche
•   Ospedalizzazioni              •   Allestimento della macchina
•   Assistenza domiciliare
•   Ausili e protesi              Costi indiretti; mancato reddito
•   Ambulanza
Stima dei costi diretti in ospedale
Stima dei costi indiretti a carico del
nucleo familiare in un anno
CONCLUSIONI




              Elan vital
Esercizi necessari; solo per la SLA o anche
per altre condizioni di disabilità?
1) Sarebbe auspicabile riuscire ad avere un dato epidemiologico
   più “pulito”, scientifico e slegato al codice di esenzione per
   conoscere una precisa entità del fenomeno.
2) Bisognerebbe lavorare sul tempo lungo di comunicazione
   della diagnosi, pensare ad un luogo che tuteli la privacy e crei
   “un’intimità comunicativa”, verificare quanto il paziente vuol
   sapere e rassicurare sulla presenza e l’impegno da parte della
   struttura ospedaliera. Tecnica, arte e sentimento
3) Un’istanza sollevata dai caregiver delle persone con SLA è
   quella di rivedere l’assegnazione dei posti letto per evitare che
   persone in fasi estremamente diverse della malattia
   condividano la stessa stanza.
Esercizi necessari; da diffondere non perché
“politically correct” ma perché efficace e efficiente
la multidiscipliarietà
4) Lo studio ha dimostrato che i centri dove operano équipe
   multidisciplinari capaci di dare una risposta globale ai bisogni
   di salute delle persone con SLA ed in grado di prendere in
   carico un numero elevato di pazienti, rappresentano un
   modello ottimale per la corretta gestione del paziente, dal
   punto di vista terapeutico, economico e di qualità della vita
   del paziente. Sono centri esperti dove si scrivono e
   rielaborano buone pratiche da condividere con altri centri
   esperti.
Esercizi necessari; una continuità assistenziale
genuina
5) Benchè a parole sia scritto il ruolo del territorio rispetto alla
   gestione della persona con SLA emerge la scarsa continuità
   territoriale hub&spoke: il coinvolgimento reciproco tra le parti
   attraverso in-formazione della medicina sul territorio,
   professionalizzazione del badantato nei centri esperti, uso di
   telemedicina e tecnologie abilitanti, chiara definizione e
   disciplina rispetto alle prestazioni, ai tempi di fornitura degli
   ausilii (troppo spesso in ritardo).


Certificazione di qualità degli enti che erogano cure a domicilio
    per i pazienti con la SLA.
Esercizi necessari; rendersi conto del carico
economico per un nucleo familiare di un paziente
con SLA
6) A seconda della stadiazione della malattia l’organizzazione
    dell’assistenza a un proprio familiare con la SLA può costare da
    15.600 Euro all’anno sino circa a 65.000 Euro. La SLA diventa
    economicamente insostenibile per la famiglia.
    AISLA chiede che al momento della conferma diagnostica di
    SLA venga assegnata di default il 100% dell’invalidità e chiede
    la rimborsabilità di tutte le spese sostenute nell’Odissea
    diagnostica…
Come trovare i soldi: allargare le campagne di fundraising attraverso
testimoni di impatto (i.e. calciatori) sia per portare avanti la ricerca
scientifica sulla SLA, per contribuire alla costruzione di centri esperti
nelle diverse regioni, aumentare il numero di posti letto per i
caregiver, sostenere l’assistenza domiciliare.
E’ vera governance?
•    Si, nella rispondenza tra AISLA, professionisti sanitari e
     pazienti: l’associazione si fonda sull’esperienza (persone con
     la SLA, oppure familiari) e sulla competenza
•    Si, dove gli stessi professionisti tengono in conto l’esperienza
     dei pazienti per progettare la ricerca clinica
•    Si, dove la stessa AISLA assieme a FIASO esprimono forze
     attive nel rivedere e migliorare i processi decisionali

      Williamson, Premio Nobel per l’economia 2009 per lo studio sulla
      governance ha dimostrato che nelle organizzazioni gerarchiche
    soprattutto nella pubblica amministrazione, dove il potere forte è
    concentrato e non vengono ascoltate le voci dei diversi livelli di
       collaborazione, si generano diseconomie e disfunzionalità.
Elan vital; lo SLA.N.C.IO vitale
 L’importanza del gioco win-win è valida in tutte le organizzazioni
 ma è fondamentale nella sanità se vogliamo slanciarci verso un
 network evoluto sia interno alle strutture sia tra le organizzazioni
                         sanitarie stesse.
 Trasparenza, competenza, riconoscimento dell’interdipendenza
   delle specialità, senza una categoria tra specialità migliori e
   peggiori, riconoscimento dei contributi, ideazioni, proposte e
progetti che provengono dai pazienti e dai loro nuclei familiari: così
  possiamo fare un gioco di unione dei cosiddetti stakeholder. Ci
  vuole più tempo per realizzarlo, sono necessarie competenze
    politiche genuine e raffinata capacità relazionale: ne siamo
  consapevoli: ma dove abbiamo visto il fiorire dell’eccellenza è
     perché si è lavorato in questo modo, sia dentro le mura
                      dell’ospedale che fuori.

Mais conteúdo relacionado

Mais procurados

Lo studio sulla depressione in Medicina Generale (Guido Danti)
Lo studio sulla depressione in Medicina Generale (Guido Danti)Lo studio sulla depressione in Medicina Generale (Guido Danti)
Lo studio sulla depressione in Medicina Generale (Guido Danti)csermeg
 
Europreview Patient Study: il questionario (Europrev)
Europreview Patient Study: il questionario (Europrev) Europreview Patient Study: il questionario (Europrev)
Europreview Patient Study: il questionario (Europrev) csermeg
 
Giorgetti Gian Marco. Lo screening nutrizionale ed il ruolo del team nutrizio...
Giorgetti Gian Marco. Lo screening nutrizionale ed il ruolo del team nutrizio...Giorgetti Gian Marco. Lo screening nutrizionale ed il ruolo del team nutrizio...
Giorgetti Gian Marco. Lo screening nutrizionale ed il ruolo del team nutrizio...Gianfranco Tammaro
 
La Medicina Integrata negli effetti avversi della chemioterapia e della radio...
La Medicina Integrata negli effetti avversi della chemioterapia e della radio...La Medicina Integrata negli effetti avversi della chemioterapia e della radio...
La Medicina Integrata negli effetti avversi della chemioterapia e della radio...Wega Formazione
 
Lo studio italiano sulla depressione in medicina generale (Marta Baviera)
Lo studio italiano sulla depressione in medicina generale (Marta Baviera) Lo studio italiano sulla depressione in medicina generale (Marta Baviera)
Lo studio italiano sulla depressione in medicina generale (Marta Baviera) csermeg
 
IMPATTO DEI PROGRAMMI DI DISEASE MANAGEMENT RIVOLTI A PAZIENTI CON MULTICRON...
IMPATTO DEI PROGRAMMI DI DISEASE MANAGEMENT RIVOLTI A PAZIENTI  CON MULTICRON...IMPATTO DEI PROGRAMMI DI DISEASE MANAGEMENT RIVOLTI A PAZIENTI  CON MULTICRON...
IMPATTO DEI PROGRAMMI DI DISEASE MANAGEMENT RIVOLTI A PAZIENTI CON MULTICRON...Emanuela M. Frisicale
 
La ricerca in Medicina generale (Giampaolo Collecchia)
La ricerca in Medicina generale (Giampaolo Collecchia)La ricerca in Medicina generale (Giampaolo Collecchia)
La ricerca in Medicina generale (Giampaolo Collecchia)csermeg
 
Integrazione precoce delle Cure Palliative in Oncoematologia
Integrazione precoce delle Cure Palliative in OncoematologiaIntegrazione precoce delle Cure Palliative in Oncoematologia
Integrazione precoce delle Cure Palliative in OncoematologiaWega Formazione
 
7 Dilallo Lo screening del CRC nella regione Lazio.ASMaD 2009
7 Dilallo Lo screening del CRC  nella regione Lazio.ASMaD 20097 Dilallo Lo screening del CRC  nella regione Lazio.ASMaD 2009
7 Dilallo Lo screening del CRC nella regione Lazio.ASMaD 2009Gianfranco Tammaro
 
Campo d’azione e metodo clinico in MG: sintesi della giornata di sabato redat...
Campo d’azione e metodo clinico in MG: sintesi della giornata di sabato redat...Campo d’azione e metodo clinico in MG: sintesi della giornata di sabato redat...
Campo d’azione e metodo clinico in MG: sintesi della giornata di sabato redat...csermeg
 
Esperienze originali in MG disponibilità continua (Loretta Polenzani)
Esperienze originali in MG disponibilità continua (Loretta Polenzani) Esperienze originali in MG disponibilità continua (Loretta Polenzani)
Esperienze originali in MG disponibilità continua (Loretta Polenzani) csermeg
 
Praticabilita' della medicina generale (Giuliana Bondielli)
Praticabilita' della medicina generale (Giuliana Bondielli)Praticabilita' della medicina generale (Giuliana Bondielli)
Praticabilita' della medicina generale (Giuliana Bondielli)csermeg
 
Il progetto di Pianezza (Sergio Bernabe')
Il progetto di Pianezza (Sergio Bernabe')Il progetto di Pianezza (Sergio Bernabe')
Il progetto di Pianezza (Sergio Bernabe')csermeg
 
Epidemiologia dei contatti urgenti in medicina generale (Veronica Messetti, M...
Epidemiologia dei contatti urgenti in medicina generale (Veronica Messetti, M...Epidemiologia dei contatti urgenti in medicina generale (Veronica Messetti, M...
Epidemiologia dei contatti urgenti in medicina generale (Veronica Messetti, M...csermeg
 
EBP, linee guida e protocolli
EBP, linee guida e protocolliEBP, linee guida e protocolli
EBP, linee guida e protocolliCristiano Radice
 
Linee guida terapeutiche per le cefalee
Linee guida terapeutiche per le cefaleeLinee guida terapeutiche per le cefalee
Linee guida terapeutiche per le cefaleeMaria De Chiaro
 
Cure primariefuori orario: storia ed evoluzione del servizio di Continuita' A...
Cure primariefuori orario: storia ed evoluzione del servizio di Continuita' A...Cure primariefuori orario: storia ed evoluzione del servizio di Continuita' A...
Cure primariefuori orario: storia ed evoluzione del servizio di Continuita' A...csermeg
 
Lo studio ISD-GP: la depressione in medicina generale (Loretta Castellani)
Lo studio ISD-GP: la depressione in medicina generale (Loretta Castellani)Lo studio ISD-GP: la depressione in medicina generale (Loretta Castellani)
Lo studio ISD-GP: la depressione in medicina generale (Loretta Castellani)csermeg
 
Scuola di ricerca in medicina generale - prima parte (Vittorio Caimi)
Scuola di ricerca in medicina generale - prima parte (Vittorio Caimi)Scuola di ricerca in medicina generale - prima parte (Vittorio Caimi)
Scuola di ricerca in medicina generale - prima parte (Vittorio Caimi)csermeg
 

Mais procurados (19)

Lo studio sulla depressione in Medicina Generale (Guido Danti)
Lo studio sulla depressione in Medicina Generale (Guido Danti)Lo studio sulla depressione in Medicina Generale (Guido Danti)
Lo studio sulla depressione in Medicina Generale (Guido Danti)
 
Europreview Patient Study: il questionario (Europrev)
Europreview Patient Study: il questionario (Europrev) Europreview Patient Study: il questionario (Europrev)
Europreview Patient Study: il questionario (Europrev)
 
Giorgetti Gian Marco. Lo screening nutrizionale ed il ruolo del team nutrizio...
Giorgetti Gian Marco. Lo screening nutrizionale ed il ruolo del team nutrizio...Giorgetti Gian Marco. Lo screening nutrizionale ed il ruolo del team nutrizio...
Giorgetti Gian Marco. Lo screening nutrizionale ed il ruolo del team nutrizio...
 
La Medicina Integrata negli effetti avversi della chemioterapia e della radio...
La Medicina Integrata negli effetti avversi della chemioterapia e della radio...La Medicina Integrata negli effetti avversi della chemioterapia e della radio...
La Medicina Integrata negli effetti avversi della chemioterapia e della radio...
 
Lo studio italiano sulla depressione in medicina generale (Marta Baviera)
Lo studio italiano sulla depressione in medicina generale (Marta Baviera) Lo studio italiano sulla depressione in medicina generale (Marta Baviera)
Lo studio italiano sulla depressione in medicina generale (Marta Baviera)
 
IMPATTO DEI PROGRAMMI DI DISEASE MANAGEMENT RIVOLTI A PAZIENTI CON MULTICRON...
IMPATTO DEI PROGRAMMI DI DISEASE MANAGEMENT RIVOLTI A PAZIENTI  CON MULTICRON...IMPATTO DEI PROGRAMMI DI DISEASE MANAGEMENT RIVOLTI A PAZIENTI  CON MULTICRON...
IMPATTO DEI PROGRAMMI DI DISEASE MANAGEMENT RIVOLTI A PAZIENTI CON MULTICRON...
 
La ricerca in Medicina generale (Giampaolo Collecchia)
La ricerca in Medicina generale (Giampaolo Collecchia)La ricerca in Medicina generale (Giampaolo Collecchia)
La ricerca in Medicina generale (Giampaolo Collecchia)
 
Integrazione precoce delle Cure Palliative in Oncoematologia
Integrazione precoce delle Cure Palliative in OncoematologiaIntegrazione precoce delle Cure Palliative in Oncoematologia
Integrazione precoce delle Cure Palliative in Oncoematologia
 
7 Dilallo Lo screening del CRC nella regione Lazio.ASMaD 2009
7 Dilallo Lo screening del CRC  nella regione Lazio.ASMaD 20097 Dilallo Lo screening del CRC  nella regione Lazio.ASMaD 2009
7 Dilallo Lo screening del CRC nella regione Lazio.ASMaD 2009
 
Campo d’azione e metodo clinico in MG: sintesi della giornata di sabato redat...
Campo d’azione e metodo clinico in MG: sintesi della giornata di sabato redat...Campo d’azione e metodo clinico in MG: sintesi della giornata di sabato redat...
Campo d’azione e metodo clinico in MG: sintesi della giornata di sabato redat...
 
Esperienze originali in MG disponibilità continua (Loretta Polenzani)
Esperienze originali in MG disponibilità continua (Loretta Polenzani) Esperienze originali in MG disponibilità continua (Loretta Polenzani)
Esperienze originali in MG disponibilità continua (Loretta Polenzani)
 
Praticabilita' della medicina generale (Giuliana Bondielli)
Praticabilita' della medicina generale (Giuliana Bondielli)Praticabilita' della medicina generale (Giuliana Bondielli)
Praticabilita' della medicina generale (Giuliana Bondielli)
 
Il progetto di Pianezza (Sergio Bernabe')
Il progetto di Pianezza (Sergio Bernabe')Il progetto di Pianezza (Sergio Bernabe')
Il progetto di Pianezza (Sergio Bernabe')
 
Epidemiologia dei contatti urgenti in medicina generale (Veronica Messetti, M...
Epidemiologia dei contatti urgenti in medicina generale (Veronica Messetti, M...Epidemiologia dei contatti urgenti in medicina generale (Veronica Messetti, M...
Epidemiologia dei contatti urgenti in medicina generale (Veronica Messetti, M...
 
EBP, linee guida e protocolli
EBP, linee guida e protocolliEBP, linee guida e protocolli
EBP, linee guida e protocolli
 
Linee guida terapeutiche per le cefalee
Linee guida terapeutiche per le cefaleeLinee guida terapeutiche per le cefalee
Linee guida terapeutiche per le cefalee
 
Cure primariefuori orario: storia ed evoluzione del servizio di Continuita' A...
Cure primariefuori orario: storia ed evoluzione del servizio di Continuita' A...Cure primariefuori orario: storia ed evoluzione del servizio di Continuita' A...
Cure primariefuori orario: storia ed evoluzione del servizio di Continuita' A...
 
Lo studio ISD-GP: la depressione in medicina generale (Loretta Castellani)
Lo studio ISD-GP: la depressione in medicina generale (Loretta Castellani)Lo studio ISD-GP: la depressione in medicina generale (Loretta Castellani)
Lo studio ISD-GP: la depressione in medicina generale (Loretta Castellani)
 
Scuola di ricerca in medicina generale - prima parte (Vittorio Caimi)
Scuola di ricerca in medicina generale - prima parte (Vittorio Caimi)Scuola di ricerca in medicina generale - prima parte (Vittorio Caimi)
Scuola di ricerca in medicina generale - prima parte (Vittorio Caimi)
 

Destaque

Integrazione Ospedale Territorio - episodio 1
Integrazione Ospedale Territorio - episodio 1Integrazione Ospedale Territorio - episodio 1
Integrazione Ospedale Territorio - episodio 1Insiel Mercato S.p.A.
 
Lla dimissione protetta nel Day Surgery: mito o realta?
Lla dimissione protetta nel Day Surgery: mito o realta?Lla dimissione protetta nel Day Surgery: mito o realta?
Lla dimissione protetta nel Day Surgery: mito o realta?Rosario Falanga
 
Accompagnare nel percorso oncologico
Accompagnare nel percorso oncologicoAccompagnare nel percorso oncologico
Accompagnare nel percorso oncologicoWega Formazione
 
Analisi di Customer Satisfaction DH Oncologici Lecce
Analisi di Customer Satisfaction DH Oncologici LecceAnalisi di Customer Satisfaction DH Oncologici Lecce
Analisi di Customer Satisfaction DH Oncologici LecceGiovanni Gorgoni
 
L’Opportunità Commerciale Herbalife ,Investi nel benessere, investi nel futuro
L’Opportunità Commerciale Herbalife ,Investi nel benessere, investi nel futuroL’Opportunità Commerciale Herbalife ,Investi nel benessere, investi nel futuro
L’Opportunità Commerciale Herbalife ,Investi nel benessere, investi nel futuroPietro Cottu
 
Libro bianco socio sanitario Regione Lombardia
Libro bianco socio sanitario Regione LombardiaLibro bianco socio sanitario Regione Lombardia
Libro bianco socio sanitario Regione LombardiaUneba
 
Dgr 448 fare rete per competere - presentazione10 aprile 2014
Dgr 448   fare rete per competere - presentazione10 aprile 2014Dgr 448   fare rete per competere - presentazione10 aprile 2014
Dgr 448 fare rete per competere - presentazione10 aprile 2014RegionedelVeneto
 
Integrazione Ospedale Territorio - episodio 4
Integrazione Ospedale Territorio - episodio 4Integrazione Ospedale Territorio - episodio 4
Integrazione Ospedale Territorio - episodio 4Insiel Mercato S.p.A.
 
SELLALAB Academy - UX Design - Intervento Alberto Chiesurin
SELLALAB Academy - UX Design - Intervento Alberto ChiesurinSELLALAB Academy - UX Design - Intervento Alberto Chiesurin
SELLALAB Academy - UX Design - Intervento Alberto ChiesurinSella
 
Il nuovo welfare lombardo - Relazione Angelo Capelli
Il nuovo welfare lombardo - Relazione Angelo CapelliIl nuovo welfare lombardo - Relazione Angelo Capelli
Il nuovo welfare lombardo - Relazione Angelo CapelliUneba
 

Destaque (15)

Integrazione Ospedale Territorio - episodio 1
Integrazione Ospedale Territorio - episodio 1Integrazione Ospedale Territorio - episodio 1
Integrazione Ospedale Territorio - episodio 1
 
Picc regione marche copia
Picc regione marche copiaPicc regione marche copia
Picc regione marche copia
 
Lla dimissione protetta nel Day Surgery: mito o realta?
Lla dimissione protetta nel Day Surgery: mito o realta?Lla dimissione protetta nel Day Surgery: mito o realta?
Lla dimissione protetta nel Day Surgery: mito o realta?
 
Accompagnare nel percorso oncologico
Accompagnare nel percorso oncologicoAccompagnare nel percorso oncologico
Accompagnare nel percorso oncologico
 
Territory health care
Territory health careTerritory health care
Territory health care
 
Analisi di Customer Satisfaction DH Oncologici Lecce
Analisi di Customer Satisfaction DH Oncologici LecceAnalisi di Customer Satisfaction DH Oncologici Lecce
Analisi di Customer Satisfaction DH Oncologici Lecce
 
L’Opportunità Commerciale Herbalife ,Investi nel benessere, investi nel futuro
L’Opportunità Commerciale Herbalife ,Investi nel benessere, investi nel futuroL’Opportunità Commerciale Herbalife ,Investi nel benessere, investi nel futuro
L’Opportunità Commerciale Herbalife ,Investi nel benessere, investi nel futuro
 
Ruolo Anestesista nelle Cure palliative
Ruolo Anestesista nelle Cure palliativeRuolo Anestesista nelle Cure palliative
Ruolo Anestesista nelle Cure palliative
 
le fasi del progetto
le fasi del progettole fasi del progetto
le fasi del progetto
 
Libro bianco socio sanitario Regione Lombardia
Libro bianco socio sanitario Regione LombardiaLibro bianco socio sanitario Regione Lombardia
Libro bianco socio sanitario Regione Lombardia
 
Dgr 448 fare rete per competere - presentazione10 aprile 2014
Dgr 448   fare rete per competere - presentazione10 aprile 2014Dgr 448   fare rete per competere - presentazione10 aprile 2014
Dgr 448 fare rete per competere - presentazione10 aprile 2014
 
Integrazione Ospedale Territorio - episodio 4
Integrazione Ospedale Territorio - episodio 4Integrazione Ospedale Territorio - episodio 4
Integrazione Ospedale Territorio - episodio 4
 
SELLALAB Academy - UX Design - Intervento Alberto Chiesurin
SELLALAB Academy - UX Design - Intervento Alberto ChiesurinSELLALAB Academy - UX Design - Intervento Alberto Chiesurin
SELLALAB Academy - UX Design - Intervento Alberto Chiesurin
 
Il nuovo welfare lombardo - Relazione Angelo Capelli
Il nuovo welfare lombardo - Relazione Angelo CapelliIl nuovo welfare lombardo - Relazione Angelo Capelli
Il nuovo welfare lombardo - Relazione Angelo Capelli
 
Project Management
Project ManagementProject Management
Project Management
 

Semelhante a Risultati della ricerca ISTUD-FIASO sulla SLA

Reti oncologiche nazionali e regionali
Reti oncologiche nazionali e regionaliReti oncologiche nazionali e regionali
Reti oncologiche nazionali e regionaliDomenico Di Maria
 
Progetto SLANCIO: Il network delle cure per le malattie complesse. Il caso SLA
Progetto SLANCIO: Il network delle cure per le malattie complesse. Il caso SLAProgetto SLANCIO: Il network delle cure per le malattie complesse. Il caso SLA
Progetto SLANCIO: Il network delle cure per le malattie complesse. Il caso SLAISTUD Business School
 
Scenari per lo sviluppo dei servizi territoriali (Stefano Tasselli)
Scenari per lo sviluppo dei servizi territoriali (Stefano Tasselli)Scenari per lo sviluppo dei servizi territoriali (Stefano Tasselli)
Scenari per lo sviluppo dei servizi territoriali (Stefano Tasselli)csermeg
 
Desiato Teresa. La Sclerosi Laterale Amiotrofica
Desiato Teresa. La Sclerosi Laterale AmiotroficaDesiato Teresa. La Sclerosi Laterale Amiotrofica
Desiato Teresa. La Sclerosi Laterale AmiotroficaGianfranco Tammaro
 
Il pediatra visto dallallergologo di un centro di 3
Il pediatra visto dallallergologo di un centro di 3Il pediatra visto dallallergologo di un centro di 3
Il pediatra visto dallallergologo di un centro di 3maria caruso
 
Presentazione libro anziano
Presentazione libro anzianoPresentazione libro anziano
Presentazione libro anzianoGiovanni Mancini
 
Veronica colombo
Veronica colomboVeronica colombo
Veronica colomboDeysi Vicky
 
Il diabete in piemonte 2011 2013
Il diabete in piemonte 2011 2013Il diabete in piemonte 2011 2013
Il diabete in piemonte 2011 2013Mauro Ruffino
 
20-06-2012 - Simposio BCD - Intervento Paola Pisanti
20-06-2012 - Simposio BCD - Intervento Paola Pisanti20-06-2012 - Simposio BCD - Intervento Paola Pisanti
20-06-2012 - Simposio BCD - Intervento Paola PisantiCampagnaBCD
 
Uneba e le dgr 6164 e 6551 della Regione Lombardia
Uneba e le dgr 6164 e 6551 della Regione LombardiaUneba e le dgr 6164 e 6551 della Regione Lombardia
Uneba e le dgr 6164 e 6551 della Regione LombardiaUneba
 
PMexpo 2021 | Sergio Canzanella "Innovazione e project management per curare ...
PMexpo 2021 | Sergio Canzanella "Innovazione e project management per curare ...PMexpo 2021 | Sergio Canzanella "Innovazione e project management per curare ...
PMexpo 2021 | Sergio Canzanella "Innovazione e project management per curare ...PMexpo
 
Quintaliani lezione x infermeiri. comunicazione in sanita'
Quintaliani lezione  x infermeiri. comunicazione in sanita'Quintaliani lezione  x infermeiri. comunicazione in sanita'
Quintaliani lezione x infermeiri. comunicazione in sanita'Giuseppe Quintaliani
 
Mozione del Senato a sostegno dei malati di Alzheimer - Antonio De Poli
Mozione del Senato a sostegno dei malati di Alzheimer  - Antonio De Poli Mozione del Senato a sostegno dei malati di Alzheimer  - Antonio De Poli
Mozione del Senato a sostegno dei malati di Alzheimer - Antonio De Poli Antonio De Poli
 
Tavolo nazionale di lavoro sull’autismo
Tavolo nazionale di lavoro sull’autismoTavolo nazionale di lavoro sull’autismo
Tavolo nazionale di lavoro sull’autismoMarta Montoro
 
Evidence Based Medicine
Evidence Based MedicineEvidence Based Medicine
Evidence Based MedicineDario
 
Malattie Neuromuscolari e SLA - la Rete Regionale FVG
Malattie Neuromuscolari e SLA - la Rete Regionale FVGMalattie Neuromuscolari e SLA - la Rete Regionale FVG
Malattie Neuromuscolari e SLA - la Rete Regionale FVGCentroMalattieRareFVG
 
Essere anziani a Grosseto
Essere anziani a GrossetoEssere anziani a Grosseto
Essere anziani a GrossetoMoreno Toigo
 
Carlo Mamo, Selene Bianco, Maurizio Marino, Nicola Caranci - La popolazione c...
Carlo Mamo, Selene Bianco, Maurizio Marino, Nicola Caranci - La popolazione c...Carlo Mamo, Selene Bianco, Maurizio Marino, Nicola Caranci - La popolazione c...
Carlo Mamo, Selene Bianco, Maurizio Marino, Nicola Caranci - La popolazione c...Istituto nazionale di statistica
 
Il pdta demenze nella asl rmd
Il pdta demenze nella asl rmdIl pdta demenze nella asl rmd
Il pdta demenze nella asl rmdGiovanni Mancini
 
Convegno Il Codice Lilla - Dssa Laura Dalla Ragione
Convegno Il Codice Lilla - Dssa Laura Dalla RagioneConvegno Il Codice Lilla - Dssa Laura Dalla Ragione
Convegno Il Codice Lilla - Dssa Laura Dalla RagionePerleOnlus
 

Semelhante a Risultati della ricerca ISTUD-FIASO sulla SLA (20)

Reti oncologiche nazionali e regionali
Reti oncologiche nazionali e regionaliReti oncologiche nazionali e regionali
Reti oncologiche nazionali e regionali
 
Progetto SLANCIO: Il network delle cure per le malattie complesse. Il caso SLA
Progetto SLANCIO: Il network delle cure per le malattie complesse. Il caso SLAProgetto SLANCIO: Il network delle cure per le malattie complesse. Il caso SLA
Progetto SLANCIO: Il network delle cure per le malattie complesse. Il caso SLA
 
Scenari per lo sviluppo dei servizi territoriali (Stefano Tasselli)
Scenari per lo sviluppo dei servizi territoriali (Stefano Tasselli)Scenari per lo sviluppo dei servizi territoriali (Stefano Tasselli)
Scenari per lo sviluppo dei servizi territoriali (Stefano Tasselli)
 
Desiato Teresa. La Sclerosi Laterale Amiotrofica
Desiato Teresa. La Sclerosi Laterale AmiotroficaDesiato Teresa. La Sclerosi Laterale Amiotrofica
Desiato Teresa. La Sclerosi Laterale Amiotrofica
 
Il pediatra visto dallallergologo di un centro di 3
Il pediatra visto dallallergologo di un centro di 3Il pediatra visto dallallergologo di un centro di 3
Il pediatra visto dallallergologo di un centro di 3
 
Presentazione libro anziano
Presentazione libro anzianoPresentazione libro anziano
Presentazione libro anziano
 
Veronica colombo
Veronica colomboVeronica colombo
Veronica colombo
 
Il diabete in piemonte 2011 2013
Il diabete in piemonte 2011 2013Il diabete in piemonte 2011 2013
Il diabete in piemonte 2011 2013
 
20-06-2012 - Simposio BCD - Intervento Paola Pisanti
20-06-2012 - Simposio BCD - Intervento Paola Pisanti20-06-2012 - Simposio BCD - Intervento Paola Pisanti
20-06-2012 - Simposio BCD - Intervento Paola Pisanti
 
Uneba e le dgr 6164 e 6551 della Regione Lombardia
Uneba e le dgr 6164 e 6551 della Regione LombardiaUneba e le dgr 6164 e 6551 della Regione Lombardia
Uneba e le dgr 6164 e 6551 della Regione Lombardia
 
PMexpo 2021 | Sergio Canzanella "Innovazione e project management per curare ...
PMexpo 2021 | Sergio Canzanella "Innovazione e project management per curare ...PMexpo 2021 | Sergio Canzanella "Innovazione e project management per curare ...
PMexpo 2021 | Sergio Canzanella "Innovazione e project management per curare ...
 
Quintaliani lezione x infermeiri. comunicazione in sanita'
Quintaliani lezione  x infermeiri. comunicazione in sanita'Quintaliani lezione  x infermeiri. comunicazione in sanita'
Quintaliani lezione x infermeiri. comunicazione in sanita'
 
Mozione del Senato a sostegno dei malati di Alzheimer - Antonio De Poli
Mozione del Senato a sostegno dei malati di Alzheimer  - Antonio De Poli Mozione del Senato a sostegno dei malati di Alzheimer  - Antonio De Poli
Mozione del Senato a sostegno dei malati di Alzheimer - Antonio De Poli
 
Tavolo nazionale di lavoro sull’autismo
Tavolo nazionale di lavoro sull’autismoTavolo nazionale di lavoro sull’autismo
Tavolo nazionale di lavoro sull’autismo
 
Evidence Based Medicine
Evidence Based MedicineEvidence Based Medicine
Evidence Based Medicine
 
Malattie Neuromuscolari e SLA - la Rete Regionale FVG
Malattie Neuromuscolari e SLA - la Rete Regionale FVGMalattie Neuromuscolari e SLA - la Rete Regionale FVG
Malattie Neuromuscolari e SLA - la Rete Regionale FVG
 
Essere anziani a Grosseto
Essere anziani a GrossetoEssere anziani a Grosseto
Essere anziani a Grosseto
 
Carlo Mamo, Selene Bianco, Maurizio Marino, Nicola Caranci - La popolazione c...
Carlo Mamo, Selene Bianco, Maurizio Marino, Nicola Caranci - La popolazione c...Carlo Mamo, Selene Bianco, Maurizio Marino, Nicola Caranci - La popolazione c...
Carlo Mamo, Selene Bianco, Maurizio Marino, Nicola Caranci - La popolazione c...
 
Il pdta demenze nella asl rmd
Il pdta demenze nella asl rmdIl pdta demenze nella asl rmd
Il pdta demenze nella asl rmd
 
Convegno Il Codice Lilla - Dssa Laura Dalla Ragione
Convegno Il Codice Lilla - Dssa Laura Dalla RagioneConvegno Il Codice Lilla - Dssa Laura Dalla Ragione
Convegno Il Codice Lilla - Dssa Laura Dalla Ragione
 

Mais de ISTUD Business School

Project Work Alternanza scuola lavoro - Master ISTUD
Project Work Alternanza scuola lavoro - Master ISTUDProject Work Alternanza scuola lavoro - Master ISTUD
Project Work Alternanza scuola lavoro - Master ISTUDISTUD Business School
 
Project Work Master in Risorse Umane: Intervista a Barbara Spangaro - SEA Aer...
Project Work Master in Risorse Umane: Intervista a Barbara Spangaro - SEA Aer...Project Work Master in Risorse Umane: Intervista a Barbara Spangaro - SEA Aer...
Project Work Master in Risorse Umane: Intervista a Barbara Spangaro - SEA Aer...ISTUD Business School
 
Lauree scientifiche tra formazione e carriera: quali opportunità?
Lauree scientifiche tra formazione e carriera: quali opportunità? Lauree scientifiche tra formazione e carriera: quali opportunità?
Lauree scientifiche tra formazione e carriera: quali opportunità? ISTUD Business School
 
Lead3.0 Academy: primi risultati progetto europeo su E-leadership skills
Lead3.0 Academy: primi risultati progetto europeo su E-leadership skillsLead3.0 Academy: primi risultati progetto europeo su E-leadership skills
Lead3.0 Academy: primi risultati progetto europeo su E-leadership skillsISTUD Business School
 
Brave New World: introduzione all'evento di Maria Rita Fiasco
Brave New World: introduzione all'evento di Maria Rita FiascoBrave New World: introduzione all'evento di Maria Rita Fiasco
Brave New World: introduzione all'evento di Maria Rita FiascoISTUD Business School
 
ISTUD What's next: introduzione di Maria Rita Fiasco
ISTUD What's next: introduzione di Maria Rita FiascoISTUD What's next: introduzione di Maria Rita Fiasco
ISTUD What's next: introduzione di Maria Rita FiascoISTUD Business School
 
Il ruolo dei prosumers sulle imprese e nelle imprese
Il ruolo dei prosumers sulle imprese e nelle impreseIl ruolo dei prosumers sulle imprese e nelle imprese
Il ruolo dei prosumers sulle imprese e nelle impreseISTUD Business School
 
Verso un benessere intelligente nelle organizzazioni di lavoro in Italia
Verso un benessere intelligente nelle organizzazioni di lavoro in ItaliaVerso un benessere intelligente nelle organizzazioni di lavoro in Italia
Verso un benessere intelligente nelle organizzazioni di lavoro in ItaliaISTUD Business School
 
Crowdfunding applicato alla ricerca scientifica: il caso mitilo dorato
Crowdfunding applicato alla ricerca scientifica: il caso mitilo dorato Crowdfunding applicato alla ricerca scientifica: il caso mitilo dorato
Crowdfunding applicato alla ricerca scientifica: il caso mitilo dorato ISTUD Business School
 
Tavola Rotonda ISTUD e Tim4Expo sul Crowdfunding
Tavola Rotonda ISTUD e Tim4Expo sul Crowdfunding Tavola Rotonda ISTUD e Tim4Expo sul Crowdfunding
Tavola Rotonda ISTUD e Tim4Expo sul Crowdfunding ISTUD Business School
 
La narrazione come strumento di conoscenza della persona affetta da Psoriasi
La narrazione come strumento di conoscenza della persona affetta da PsoriasiLa narrazione come strumento di conoscenza della persona affetta da Psoriasi
La narrazione come strumento di conoscenza della persona affetta da PsoriasiISTUD Business School
 
Medicina della Narrazione applicata alla Fibromialgia
Medicina della Narrazione applicata alla FibromialgiaMedicina della Narrazione applicata alla Fibromialgia
Medicina della Narrazione applicata alla FibromialgiaISTUD Business School
 
Narrazioni del personale infermieristico senior dedicato all’Oncologia
Narrazioni del personale infermieristico senior dedicato all’OncologiaNarrazioni del personale infermieristico senior dedicato all’Oncologia
Narrazioni del personale infermieristico senior dedicato all’OncologiaISTUD Business School
 
Elenco centri che utilizzano la Medicina Narrativa in Italia
Elenco centri che utilizzano la Medicina Narrativa in ItaliaElenco centri che utilizzano la Medicina Narrativa in Italia
Elenco centri che utilizzano la Medicina Narrativa in ItaliaISTUD Business School
 
Abstract della ricerca internazionale Yers ready for work around the word 201...
Abstract della ricerca internazionale Yers ready for work around the word 201...Abstract della ricerca internazionale Yers ready for work around the word 201...
Abstract della ricerca internazionale Yers ready for work around the word 201...ISTUD Business School
 
Osservatorio Giovani e lavoro: Generation Y Ready for work around the world?
Osservatorio Giovani e lavoro: Generation Y Ready for work around the world?Osservatorio Giovani e lavoro: Generation Y Ready for work around the world?
Osservatorio Giovani e lavoro: Generation Y Ready for work around the world?ISTUD Business School
 
Master in Medicina Narrativa Applicata
Master in Medicina Narrativa ApplicataMaster in Medicina Narrativa Applicata
Master in Medicina Narrativa ApplicataISTUD Business School
 

Mais de ISTUD Business School (20)

Project Work Alternanza scuola lavoro - Master ISTUD
Project Work Alternanza scuola lavoro - Master ISTUDProject Work Alternanza scuola lavoro - Master ISTUD
Project Work Alternanza scuola lavoro - Master ISTUD
 
Project Work Master in Risorse Umane: Intervista a Barbara Spangaro - SEA Aer...
Project Work Master in Risorse Umane: Intervista a Barbara Spangaro - SEA Aer...Project Work Master in Risorse Umane: Intervista a Barbara Spangaro - SEA Aer...
Project Work Master in Risorse Umane: Intervista a Barbara Spangaro - SEA Aer...
 
Lauree scientifiche tra formazione e carriera: quali opportunità?
Lauree scientifiche tra formazione e carriera: quali opportunità? Lauree scientifiche tra formazione e carriera: quali opportunità?
Lauree scientifiche tra formazione e carriera: quali opportunità?
 
Lead3.0 Academy: primi risultati progetto europeo su E-leadership skills
Lead3.0 Academy: primi risultati progetto europeo su E-leadership skillsLead3.0 Academy: primi risultati progetto europeo su E-leadership skills
Lead3.0 Academy: primi risultati progetto europeo su E-leadership skills
 
Brave New World: introduzione all'evento di Maria Rita Fiasco
Brave New World: introduzione all'evento di Maria Rita FiascoBrave New World: introduzione all'evento di Maria Rita Fiasco
Brave New World: introduzione all'evento di Maria Rita Fiasco
 
ISTUD What's next: introduzione di Maria Rita Fiasco
ISTUD What's next: introduzione di Maria Rita FiascoISTUD What's next: introduzione di Maria Rita Fiasco
ISTUD What's next: introduzione di Maria Rita Fiasco
 
Il ruolo dei prosumers sulle imprese e nelle imprese
Il ruolo dei prosumers sulle imprese e nelle impreseIl ruolo dei prosumers sulle imprese e nelle imprese
Il ruolo dei prosumers sulle imprese e nelle imprese
 
Verso un benessere intelligente nelle organizzazioni di lavoro in Italia
Verso un benessere intelligente nelle organizzazioni di lavoro in ItaliaVerso un benessere intelligente nelle organizzazioni di lavoro in Italia
Verso un benessere intelligente nelle organizzazioni di lavoro in Italia
 
Crowdfunding applicato alla ricerca scientifica: il caso mitilo dorato
Crowdfunding applicato alla ricerca scientifica: il caso mitilo dorato Crowdfunding applicato alla ricerca scientifica: il caso mitilo dorato
Crowdfunding applicato alla ricerca scientifica: il caso mitilo dorato
 
Tavola Rotonda ISTUD e Tim4Expo sul Crowdfunding
Tavola Rotonda ISTUD e Tim4Expo sul Crowdfunding Tavola Rotonda ISTUD e Tim4Expo sul Crowdfunding
Tavola Rotonda ISTUD e Tim4Expo sul Crowdfunding
 
La narrazione come strumento di conoscenza della persona affetta da Psoriasi
La narrazione come strumento di conoscenza della persona affetta da PsoriasiLa narrazione come strumento di conoscenza della persona affetta da Psoriasi
La narrazione come strumento di conoscenza della persona affetta da Psoriasi
 
Medicina della Narrazione applicata alla Fibromialgia
Medicina della Narrazione applicata alla FibromialgiaMedicina della Narrazione applicata alla Fibromialgia
Medicina della Narrazione applicata alla Fibromialgia
 
Narrazioni del personale infermieristico senior dedicato all’Oncologia
Narrazioni del personale infermieristico senior dedicato all’OncologiaNarrazioni del personale infermieristico senior dedicato all’Oncologia
Narrazioni del personale infermieristico senior dedicato all’Oncologia
 
Elenco centri che utilizzano la Medicina Narrativa in Italia
Elenco centri che utilizzano la Medicina Narrativa in ItaliaElenco centri che utilizzano la Medicina Narrativa in Italia
Elenco centri che utilizzano la Medicina Narrativa in Italia
 
ISTUD 100 happy days
ISTUD 100 happy daysISTUD 100 happy days
ISTUD 100 happy days
 
ISTUD DAYS 2014
ISTUD DAYS 2014ISTUD DAYS 2014
ISTUD DAYS 2014
 
Emotions of people living with HIV
Emotions of people living with HIVEmotions of people living with HIV
Emotions of people living with HIV
 
Abstract della ricerca internazionale Yers ready for work around the word 201...
Abstract della ricerca internazionale Yers ready for work around the word 201...Abstract della ricerca internazionale Yers ready for work around the word 201...
Abstract della ricerca internazionale Yers ready for work around the word 201...
 
Osservatorio Giovani e lavoro: Generation Y Ready for work around the world?
Osservatorio Giovani e lavoro: Generation Y Ready for work around the world?Osservatorio Giovani e lavoro: Generation Y Ready for work around the world?
Osservatorio Giovani e lavoro: Generation Y Ready for work around the world?
 
Master in Medicina Narrativa Applicata
Master in Medicina Narrativa ApplicataMaster in Medicina Narrativa Applicata
Master in Medicina Narrativa Applicata
 

Risultati della ricerca ISTUD-FIASO sulla SLA

  • 1. Laboratorio FIASO SLA.N.C.I.O La malattia SLA: Network delle Cure In Organizzazioni Evolute Best practices per la gestione delle malattie neurodegenerative: analisi della Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA) attraverso un modello di governance sanitaria. Approfondimento di due realtà regionali: Lombardia e Veneto
  • 2. Indice • Premesse allo studio • Obiettivi della ricerca • Metodologia • Ricerca desk: lo scenario • Esiti della ricerca field • Conclusioni
  • 3. PREMESSE ALLO STUDIO Elan vital
  • 4. Alcuni fondamenti sulla Sclerosi Laterale Amiotrofica: • la causa o le concause sono sconosciute di questa malattia neuromuscolare degenerativa, è necessario investire in ricerca • è una malattia rara, quindi esperienza da capitalizzare e far fruttare • determina perdita dell’autonomia (richiede interventi a domicilio e assistenza sociale) • depotenzia fino a annullare la capacità di comunicare (si rischia l'isolamento del malato di SLA dal suo mondo di affetti e relazioni). • colpisce funzioni vitali, lasciando le capacità cognitive integre fino agli ultimi istanti di vita nel 95% dei casi • aspettativa di vita che va dai 3 ai 5 anni (in allungamento grazie a un'efficace presa in carico multidisciplinare e alle nuove tecnologie).
  • 5. OBIETTIVI DELLA RICERCA Elan vital
  • 6. Co - progettare assieme ai professionisti sanitari e alle associazioni di pazienti per realizzare governance nella gestione della SLA Government Top Down Governance = Government + Alliance Top Up (management) (associazioni pazienti) Down Bottom (pazienti e famiglie )
  • 7. E' stata analizzata la "rispondenza – non rispondenza" tra bisogni (clinici, sociali, riabilitativi, organizzativi ed economici) che caratterizzano la persona con la SLA e la risposta sociale e sanitaria nelle Regioni Lombardia e Veneto, considerando lo scenario nazionale e internazionale. Sono stati definiti: • I dati epidemiologici di incidenza e prevalenza della SLA nelle due Regioni, per stimare il fabbisogno socio-sanitario assistenziale; • L’offerta sanitaria e i suoi processi (morfologia e produttività) e in particolare la relazione tra centro esperto e territorio • I costi diretti, indiretti e a carico della famiglia fino a stimare il costo standard della persona con la SLA; • Le buone pratiche per la gestione della persona con la SLA così da poterle diffondere
  • 8. Fisioterapista Logopedista Respiratorio Pneumologo Genetista Psicologo Fisioterapista Assistenza Domiciliare Terapista Approccio di Governance: Assistente Sociale Occupazionale fino a 20 ruoli coinvolti. E’ richiesta una gestione Nutrizionista della complessità, attraverso Medico coordinamento, Medicina Generale Ortopedico interazioni multiple, Volontario e tecnologia abilitante Infermiere Familiare Neurologo Persona con SLA Gastroenterologo AISLA Fisiatra
  • 9. LA METODOLOGIA Elan vital
  • 10. Indagine quali-quantitativa condotta assieme a FIASO e AISLA: • Ricerca desk su letteratura nazionale e internazionale (maggio 2009 – settembre 2009) • Indagine field su Regione Lombardia e Veneto (ottobre 2009 – dicembre 2009) - Questionario quali-quantitativo rivolto alle ASL/ULSS e alle Aziende Ospedaliere - Focus group con persone con SLA e familiari - Individuazione delle best practices - 10 Aziende Ospedaliere, selezionate sulla base della comprovata esperienza specifica nella SLA, convalidate dalla supervisione scientifica del Presidente di AISLA; - Le 14 ASL nelle due Regioni sono federate FIASO; - I Focus Group con pazienti e familiari sono stati organizzati attraverso il supporto di AISLA.
  • 11. I principali aspetti indagati nella ricerca a) Aspetti epidemiologici ed organizzativi Fabbisogno assistenziale e dati epidemiologici Spazi e assetto organizzativo Professionisti b) Il percorso della persona con SLA Diagnosi Comunicazione della diagnosi Terapia nel centro esperto Servizi territoriali e socio assistenziali e grado di continuità assistenziale Gestione del periodo di fine vita c) Aspetti economici d) Ascolto del vissuto e dei bisogni delle persone con SLA e dei rispettivi familiari
  • 12. RICERCA DESK: VERSO UNA DESCRIZIONE DELLO SCENARIO DELLA SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA Elan vital
  • 13. Molteplici cause possibili per l’insorgenza della SLA: a oggi nessuna è certa Età della menopausa (donne) Attività fisica Fattori dietetici Giocare a calcio Lesioni elettriche professionalmente Storia familiare di malattie (non Infezione da poliomielite SLA) neurodegenerative precedente (Parkinson o il morbo di Razza / etnia Alzheimer) Fumo Residenza geografica (zone Esposizione a tossine (prodotti rurali, urbane o suburbane) chimici agricoli, piombo) Servizio militare nella guerra del Trauma (ad esempio, la lesione Golfo (maschi) alla testa) Età materna, numero di nascite (nelle femmine) e ordine di nascita, perdita del bambino Condizioni di lavoro
  • 14. Criteri diagnostici di Escorial La diagnosi della SLA richiede: • Evidenze della degenerazione del 1° motoneurone (LMN), attraverso esami clinici, elettrofisiologici e neuropatologici; • Evidenze della degenerazione del 2° motoneurone (UMN), attraverso esami clinici, elettrofisiologici e neuropatologici; • Diffusione progressiva dei sintomi all’interno di una regione o di altre regioni, come riscontrabile dalla storia clinica o da altre analisi. A questi criteri, si devono aggiungere l’assenza di: • Evidenze patologiche ed elettrofisiologiche di altre patologie che potrebbero costituire la causa della degenerazione del 1° e/o del 2° motoneurone • Evidenze attraverso diagnostica per immagini neurologica di altri processi patogeni che potrebbero spiegare i segni clinici ed elettrofisiologici osservati. Wijesekera and Leigh, Amiotrophic Lateral Sclerosis, Orphanet Journal of Rare Diseases, N. 4, 2009, pp. 1172-4
  • 15. L'iter dal sospetto alla definizione di SLA SLA sospetta SLA possibile SLA probabile SLA definitiva: • segni clinici di compromissione del 1° e 2° motoneurone in tre regioni • segni di compromissione del 2° motoneurone sono: clono, segno di Babinski, assenza di riflessi nella zona addominale, ipertonia, perdita di destrezza; • segni di compromissione del 1° motoneurone sono: atrofia, debolezza. Nel caso siano presenti solo fascicolazioni, viene raccomandato di indagare con EMG la denervazione attiva; • le regioni/distretti che riflettono i pools neuronali sono: bulbare, cervicale, toracica e lombosacrale.
  • 16. Il contesto di riferimento: il terreno delle malattie rare è normato e tutelato Fine anni ‘90: programma di sviluppo ed azione comune per le malattie rare al fine di: • normare questo tipo di patologie • definire i criteri di classificazione diagnostica e creazione di una rete • utilizzo e sperimentazione dei farmaci orfani D.M. 271/2001 = Registro Nazionale delle Malattie Rare • consentire la programmazione nazionale e regionale degli interventi sanitari, producendo evidenze epidemiologiche a supporto della definizione e dell’aggiornamento dei LEA • attività di sorveglianza per le malattie rare • rilevare la migrazione sanitaria dei pazienti • confronto tra operatori per la definizione di criteri diagnostici
  • 17. Il registro nazionale delle malattie rare I dati rischiano di essere di natura amministrativa e non epidemiologica perché si basano sui codici di esenzione D.M. 279/2001 (dati RNMR, 2009). Segnalazioni SLA N. Casi certificati Lombardia 988 Toscana 475 Piemonte, VdA 393 Lazio 244 Puglia 143 Friuli Venezia Giulia 95 Marche 32 Basilicata 19 Calabria 3 Totale 2.392 La prevalenza in Italia appare 0.73 casi su 100.00 abitanti.
  • 18. Considerazioni sul registro nazionale delle malattie rare Vi è difficoltà nel determinare il numero delle persone con SLA sul territorio nazionale. Questo perché: • alcune Regioni ancora oggi non inviano i dati al Centro Nazionale Malattie rare • varietà di livelli di classificazione in letteratura (malattia del motoneurone classificata come SLA) • differenti metodi di rilevazione statistico-epidemiologica (in alcuni casi puramente clinici-epidemiologici, in altri casi legati al codice di esenzione) Le malattie che danno diritto all'esenzione sono individuate sulla base dei criteri dettati dal D.lgs. n. 124/1998: gravità clinica, grado di invalidità e onerosità della quota di partecipazione derivante dal costo del relativo trattamento.
  • 19. Tasso di prevalenza media in letteratura: 6 casi ogni 100.000 abitanti Stima della distribuzione • Tasso di incidenza: 1,5- 2 casi ogni 100.000 abitanti all'anno della SLA in Lombardia PROVINCE Popolazione SLA ATTESE NUOVE DIAGNOSI residente (dati ISTAT 1/01/2009) Milano 3.930.345 236 59 – 78,6 Brescia 1.230.159 74 18,4 - 24,6 Bergamo 1.075.592 65 16,1 – 21,5 Varese 871.448 52 13 – 17,4 Como 584.762 35 8,8 – 11,7 Pavia 539.238 32 8 – 10,8 Mantova 409.775 25 6,1 – 8,1 Cremona 360.223 22 5,4 – 7,2 Lecco 335.420 20 5 – 6,7 Lodi 223.630 13 3,4 – 4,5 Sondrio 182.084 11 2,7 – 3,6 TOTALE 9.742.676 584,6 146,1 - 194,9 Cod. Esenzione 981 Delta 396,4
  • 20. Stima della distribuzione della SLA in Veneto Popolazione PROVINCE residente (dati SLA ATTESE NUOVE DIAGNOSI ISTAT 1/01/2009) Padova 920.903 55,3 13,8 – 18,4 Verona 908.492 54,5 13.6 – 18,2 Treviso 879.408 52,8 13,2 – 17,6 Vicenza 861.768 51,7 12,9 – 17,2 Venezia 853.787 51,2 12,8 – 17,7 Belluno 214.026 12,8 3,2 – 4,3 Rovigo 247.164 14,8 3,7 – 4,9 TOTALE 4.885.548 293,1 73,3 - 97,8 Non sono disponibili i dati amministrativi sul numero di pazienti con SLA
  • 21. Linee guida dell’American Academy of Neurology (AAN) I 5 punti di lavoro del team multidisciplinare: 1. Comunicazione al paziente e alla famiglia della diagnosi e della prognosi della SLA (Breaking the News 2. Trattamento sintomatico 3. L'alimentazione e le decisioni circa la gastroscopia endoscopica percutanea (PEG) 4. L’insufficienza respiratoria e la ventilazione meccanica 5. Anticipazione delle decisioni e delle cure palliative.
  • 22. Aree di bisogno per definire i protocolli terapeutico assistenziali Nutrizione N Respirazione R 0. Normale 0. Alimentazione naturale 1. Insufficienza restrittiva lieve 1. Alimentazione che necessità di indicazioni (70%<CV<80%) nutrizionali 2. Insufficienza restrittiva con indicazione alla NIV notturna (50%<CV<70%) 2. Alimentazione che necessita di 3. NIV con necessità ventilazione notturna e supplementazione nutrizionale diurna (12-18h) 3. Alimentazione artificiale 4. NIV/tracheostomia con dipendenza totale dalla ventilazione meccanica (24/h) Comunicazione C Motricità M 0. Normale 0. Normale 1. Difficoltà motorie che non interferiscono 1. Eloquio disartrico, ma comprensibile con lo stile di vita 2. Anartria con possibilità di usare comunicatori 2. Difficoltà motorie che interferiscono con lo semplici stile di vita ma non compromettono 3. Anartria con possibilità di usare comunicatori l’autonomia ad alta tecnologia 3. Difficoltà che compromettono l’autonomia senza necessità di assistenza continuativa 4. Anartria senza possibilità di usare 4. Disabilità severa, dipendenza totale con comunicatori ad alta tecnologia necessità di assistenza continuativa
  • 23. Linee guida comportamentali da seguire durante l’intera durata della malattia • Priorità per la tutela dell’autodeterminazione o autonomia del paziente nella relazione terapeutica, tra esperto-paziente. • Nell’informare come nel prendersi cura del paziente dovrebbero essere tenuti in massima considerazione il contesto culturale e psico-sociale del paziente e della famiglia. • I pazienti e le famiglie hanno bisogno di essere informati in modo appropriato, nei tempi e nei modi corretti e utili all’elaborare decisioni personali, al fine di potere essere preparati in anticipo a gestire i momenti cruciali della malattia soprattutto per la gestione respiratoria.
  • 24. … lo sguardo medico non incontra il malato ma la sua malattia, e nel suo corpo non legge una biografia ma una patologia, dove la soggettività del paziente scompare dietro l’oggettività di segni sintomatici che non rinviano a un ambiente, a un modo di vivere, a una serie di abitudini contratte, ma a un quadro clinico dove le differenze individuali scompaiono in quella grammatica di sintomi di classificazione…. Il corpo, Umberto Galimberti, Ottobre 2002
  • 25. ESITI DELLA RICERCA SUL CAMPO Elan vital
  • 26. REGIONE LOMBARDIA REGIONE VENETO AZIENDE OSPEDALIERE AZIENDE OSPEDALIERE Centro Clinico NEMO, Milano Istituto di Cura S. Camillo, Venezia Fondazione Salvatore Maugeri, Milano Policlinico G. Rossi, Verona AO Ospedali Riuniti di Bergamo S. Maria della Misericordia, Rovigo Neurologico Carlo Besta, Milano Presidio Ospedaliero S. Bortolo, Vicenza Fondazione C. Mondino, Pavia ASL Azienda Ospedaliera Ca’ Foncello, Treviso ASL della Provincia di BERGAMO Azienda Ospedaliera S. Antonio, Padova ASL della Provincia di COMO ASL della Provincia di CREMONA ULSSS ASL della Provincia di LECCO Azienda ULSS n.3 BASSANO DEL GRAPPA ASL della città di MILANO Azienda ULSS n.4 ALTO VICENTINO ASL della Provincia di PAVIA Azienda ULSS n.5 OVEST VICENTINO ASL della Provincia di VARESE Azienda ULSS n.13 MIRANO ASL della Provincia di SONDRIO ASL di VALLECAMONICA e SEBINO Azienda ULSS n.14 CHIOGGIA
  • 27. Adesioni e campionamento; 24 strutture coinvolte Aziende Ospedaliere: 5 in Lombardia e 5 in Veneto • rispondenza al questionario del 60% • sono state condotte 8 interviste qualitative all’interno delle Aziende Ospedaliere ASL/ULSS: 9 in Lombardia e 5 in Veneto • rispondenza al questionario del 57% • sono state condotte 6 interviste FOCUS GROUP: a cui hanno partecipato 6 persone con SLA e 14 familiari (interviste in profondità e ripetute nel tempo) TESTIMONIANZE SCRITTE da persone con SLA sono pervenute durante lo studio
  • 28. Il percorso della persona con SLA Certificazione della diagnosi Gestione delle urgenze Follow up cliinico e assistenziale
  • 29. Incertezza della diagnosi • In media le persone con SLA si rivolgono a 2 strutture di “transizione” prima di giungere in un centro specializzato • Secondo i professionisti il 74% ottiene una diagnosi definitiva di SLA dopo che sono trascorsi in media 4 mesi dal primo sospetto diagnostico. • I racconti delle persone con SLA ci segnalano tempi ben più lunghi (dai 12 ai 24 mesi) • nel 34% dei casi, dopo la conferma della diagnosi di SLA si richiede una seconda opinione
  • 30. Il percorso della persona con SLA Certificazione della diagnosi Gestione delle urgenze Follow up cliinico e assistenziale
  • 31. Il percorso della persona con SLA Certificazione della diagnosi Gestione delle urgenze Follow up cliinico e assistenziale
  • 32. Comunicazione della diagnosi Luogo: Luogo % Reparto (A letto del paziente) 14% Domicilio del paziente 0% Sala dedicata nel Centro 71% Altro 15% Condizioni: Durata in media di 45” (min. 20 min. - max 60 min.) Chi comunica: 71% dei casi è soltanto il neurologo 29% è previsto il sostegno di una figura psicologica Destinatari: 14% persona con SLA 14% caregiver (familiare) 72% sia la persona con SLA che i caregiver (familiare)
  • 33. E’ perfettibile questo processo di comunicazione? “La Comunicazione mi è stata inviata per posta dal medico che aveva fatto la diagnosi. Assolutamente durante la visita non mi ha dato grosse indicazioni. Era lontanissimo da noi immaginare che era una malattia del genere”. “Mi è stato detto di non fare programmi a lungo termine”. “In camera mi è stato detto direttamente utilizzando la parola motoneurone. Neanche 20 minuti dopo viene ricoverata accanto a me una persona che aveva la malattia del motoneurone e che non poteva più muoversi”. “A mia moglie è stato comunicato che aveva la malattia del motoneurone. Chiedo un incontro con il medico per sapere di cosa si trattasse e lui mi ha informato che è una SLA, una cosa peggiore. Ho chiesto come dovevo comportarmi cosa dovessi concretamente fare tornato a casa e mi ha consegnato un giornalino dicendo di documentarmi. Alla terza volta che chiedo ulteriori spiegazioni lui mi comunica che la medicina non può fare nulla, rimane soltanto da andare a Lourdes”. “Quando mi ha detto malattia del motoneurone io mi sono insospettita perché mi ha raccomandato di non andare a casa a vedere cosa è”.
  • 34. Il vissuto delle persone al momento della diagnosi di SLA • Al momento della diagnosi molta confusione, qualche giorno dopo ho avuto modo di appurare la realtà delle cose; fu un grande sconforto, il “baratro” • Capii subito che la cosa era grave, tempo di arrivare a casa e collegarmi a internet per sapere cosa mi stava succedendo: ho provato incredulità, vuoto assoluto, solitudine… • Non ci siamo resi conto subito chiaramente, c’era sconforto ma grazie alla disponibilità di alcuni medici del centro neuromuscolare e del medico curante siamo riusciti a superare quel periodo • Ho affidato le mie emozioni ad un diario che scrivevo giorno per giorno e mi ha aiutato a scaricare la tensione della non accettazione della malattia. Ho messo in discussione tutto, anche il matrimonio… per fortuna tutto è rientrato • Paura di non sapere con precisione cosa mi stava succedendo: l’emozione di oggi è vivere la vita giorno per giorno Testimonianze AISLA, persone con la SLA in Piemonte
  • 35. Esempio di buona comunicazione Saper comunicare significa riunire l’equipe “Ero nel corridoio del reparto, sapevo che nella stanza erano tutti riuniti per discutere di me. Stavo per allontanarmi ed invece mi hanno chiamato ed ho partecipato alla valutazione del mio caso. Ho molto apprezzato la loro trasparenza” Saper comunicare significa commuoversi “Il dottore era molto teso, non riusciva a trovare le parole adatte, mi diceva che si trattava di una malattia rara, notai nella sua espressione tanta sofferenza e gli occhi lucidi” Comunicazione orale al prossimo convegno sulla Medicina Narrativa e Malattie rare dell’ Istituto Superiore di Sanità, Roma 16 Luglio 2010
  • 36. Il percorso della persona con SLA Certificazione della diagnosi Gestione delle urgenze Follow up cliinico e assistenziale
  • 37. I pazienti giungono al centro esperto inviati da diverse fonti I pazienti giungono al centro esperto inviati da diverse fonti
  • 38. La presa in carico ospedaliera Tipo di N. CASI 2008 % N. CASI – NR % corrette esordio SLA spinale 254 70,6 254 77,9 SLA bulbare 72 20 72 22,1 Non risposte 34 9,4 - - Totale 360 100 326 100 - Non c’è distinzione nelle camere tra posti letto per persone con SLA ed altre patologie neuromuscolari - Indice di saturazione dei posti in media è del 70%, tranne nei centri esperti dedicati dove la saturazione raggiunge il 100% - Durata del tempo d’attesa medio è di 30 giorni - Durata del ricovero: media 19,5 giorni, mediana 19, minimo 8, massimo 42.5 - Solo un centro di quelli intervistati ha dei posti letto dedicati al periodo di fine vita
  • 39. Modello Hub & Spoke idoneo alla cura delle malattie rare Questo sistema prevede la concentrazione della produzione dell’assistenza di maggior complessità in centri esperti (Centro) e l’organizzazione del sistema di invio a centri periferici funzionalmente sotto ordinati (Satellite), i quali garantiscono direttamente le prestazioni che si collocano al di sotto della soglia di complessità per essi specificamente prevista. Negli ospedali satellite è quindi necessario istituire anche attività per le cure palliative in grado di erogare specialistica clinica di alto livello e intensità assistenziale adeguata alla fisionomia del paziente neuromuscolare. Ma oltre agli ospedali satelliti, SPOKE deve diventare il domicilio del paziente, attraverso cure domiciliari integrate.
  • 40. Un modello da esportare: il Centro Nemo al Niguarda: ottimo il giudizio di pazienti e familiari La grande “rivoluzione “ che il Centro Nemo ha apportato è stata quella di creare un luogo che rispondesse all’ottimizzazione dell’assistenza attraverso la presenza di medici e altre professioni sanitarie ad alta specialità per gruppo di malattia. Far coesistere più specialità e farle lavorare a stretto contatto con il resto delle figure coinvolte nel percorso di cura è difficile: ma attraverso il dialogo e l’esperienza diretta, sono più labili i confini della propria specialità, si apprendono problematiche di altra natura clinica e si raggiunge una visione di insieme. La collaborazione quotidiana avviene tra medici specialisti, infermieri, psicologi, terapisti occupazionali, fisioterapisti, volontari di AISLA…
  • 41. Il percorso della persona con SLA Certificazione della diagnosi Gestione delle urgenze Follow up cliinico e assistenziale
  • 42. Regione Lombardia: il passaggio al territorio • Richiesta di interventi domiciliari da parte del Medico di Medicina Generale in concordanza con l’ADI distrettuale. In genere è AISLA che disbriga dall’ospedale le pratiche per l’attivazione ADI: ma sono il paziente e il caregiver che si rivolgono al distretto in fase di dimissione. • Valutazione dei bisogni assistenziali di un team multidisciplinare della ASL, assegnazione di un voucher socio-sanitario ed un elenco di enti erogatori accreditati (pattanti) • AISLA contribuisce a prendere in carico la persona sul territorio attraverso gruppi di auto aiuto, psicologi e prestazioni fisioterapiche: AISLA è sussidiaria al servizio sanitario • Libertà di selezione da parte del cittadino dell’ente e acquisto delle prestazioni Misure di sostegno alle famiglie che assistono alla persone con SLA • Contributo di 500 euro alle famiglie • Ricovero temporaneo di sollievo • Voucher socio-sanitario di 619 euro (come primo livello, fino a tre livelli sulla base della gravità)
  • 43. Regione Veneto: il passaggio al territorio E’ la stessa ASL che eroga i servizi di Assistenza Domiciliare (in Lombardia la ASL programma e controlla, ma non sempre eroga direttamente). Questo può agevolare l’iter della persona che ha bisogno di cure ma restringe la libertà di scelta del luogo di cura e dei provider a cui rivolgersi. Il modello Veneto come un sistema più semplice e lineare mentre il modello lombardo come un sistema complesso multi-opzionale. Nei distretti vi sono le commissioni (UVMD) per la valutazione e l’elaborazione dei progetti assistenziali per persone non autosufficienti. La volontà è quella di far sì che la persona, là dove sussistano le condizioni necessarie (presenza di un familiare e condizioni ottimali dell’abitazione), rimanga presso il proprio domicilio e vengano attivate forme di assistenza quali le Cure Domiciliari o i Servizi Diurni. Là dove, per diverse ragioni, questo non fosse possibile, viene previsto il loro inserimento in RSA attraverso l’attribuzione di un punteggio per l’accesso.
  • 44. A prescindere dai modelli; come valuta l’integrazione tra i servizi ospedalieri e quelli territoriali? Non vi sono risposte di soddisfazione da nessun professionista Intervistato…
  • 45. Voci di costo analizzate Costi diretti sanitari Costi diretti non sanitari • Visite specialistiche • Trasporto e pernottamento • Esami di laboratorio e/o pagati direttamente dal diagnostico strumentali paziente o dai famigliari • Terapia farmacologica e non • Assistenza retribuita non farmacologica sanitaria • Pronto soccorso • Modifiche architettoniche • Ospedalizzazioni • Allestimento della macchina • Assistenza domiciliare • Ausili e protesi Costi indiretti; mancato reddito • Ambulanza
  • 46. Stima dei costi diretti in ospedale
  • 47. Stima dei costi indiretti a carico del nucleo familiare in un anno
  • 48. CONCLUSIONI Elan vital
  • 49. Esercizi necessari; solo per la SLA o anche per altre condizioni di disabilità? 1) Sarebbe auspicabile riuscire ad avere un dato epidemiologico più “pulito”, scientifico e slegato al codice di esenzione per conoscere una precisa entità del fenomeno. 2) Bisognerebbe lavorare sul tempo lungo di comunicazione della diagnosi, pensare ad un luogo che tuteli la privacy e crei “un’intimità comunicativa”, verificare quanto il paziente vuol sapere e rassicurare sulla presenza e l’impegno da parte della struttura ospedaliera. Tecnica, arte e sentimento 3) Un’istanza sollevata dai caregiver delle persone con SLA è quella di rivedere l’assegnazione dei posti letto per evitare che persone in fasi estremamente diverse della malattia condividano la stessa stanza.
  • 50. Esercizi necessari; da diffondere non perché “politically correct” ma perché efficace e efficiente la multidiscipliarietà 4) Lo studio ha dimostrato che i centri dove operano équipe multidisciplinari capaci di dare una risposta globale ai bisogni di salute delle persone con SLA ed in grado di prendere in carico un numero elevato di pazienti, rappresentano un modello ottimale per la corretta gestione del paziente, dal punto di vista terapeutico, economico e di qualità della vita del paziente. Sono centri esperti dove si scrivono e rielaborano buone pratiche da condividere con altri centri esperti.
  • 51. Esercizi necessari; una continuità assistenziale genuina 5) Benchè a parole sia scritto il ruolo del territorio rispetto alla gestione della persona con SLA emerge la scarsa continuità territoriale hub&spoke: il coinvolgimento reciproco tra le parti attraverso in-formazione della medicina sul territorio, professionalizzazione del badantato nei centri esperti, uso di telemedicina e tecnologie abilitanti, chiara definizione e disciplina rispetto alle prestazioni, ai tempi di fornitura degli ausilii (troppo spesso in ritardo). Certificazione di qualità degli enti che erogano cure a domicilio per i pazienti con la SLA.
  • 52. Esercizi necessari; rendersi conto del carico economico per un nucleo familiare di un paziente con SLA 6) A seconda della stadiazione della malattia l’organizzazione dell’assistenza a un proprio familiare con la SLA può costare da 15.600 Euro all’anno sino circa a 65.000 Euro. La SLA diventa economicamente insostenibile per la famiglia. AISLA chiede che al momento della conferma diagnostica di SLA venga assegnata di default il 100% dell’invalidità e chiede la rimborsabilità di tutte le spese sostenute nell’Odissea diagnostica… Come trovare i soldi: allargare le campagne di fundraising attraverso testimoni di impatto (i.e. calciatori) sia per portare avanti la ricerca scientifica sulla SLA, per contribuire alla costruzione di centri esperti nelle diverse regioni, aumentare il numero di posti letto per i caregiver, sostenere l’assistenza domiciliare.
  • 53. E’ vera governance? • Si, nella rispondenza tra AISLA, professionisti sanitari e pazienti: l’associazione si fonda sull’esperienza (persone con la SLA, oppure familiari) e sulla competenza • Si, dove gli stessi professionisti tengono in conto l’esperienza dei pazienti per progettare la ricerca clinica • Si, dove la stessa AISLA assieme a FIASO esprimono forze attive nel rivedere e migliorare i processi decisionali Williamson, Premio Nobel per l’economia 2009 per lo studio sulla governance ha dimostrato che nelle organizzazioni gerarchiche soprattutto nella pubblica amministrazione, dove il potere forte è concentrato e non vengono ascoltate le voci dei diversi livelli di collaborazione, si generano diseconomie e disfunzionalità.
  • 54. Elan vital; lo SLA.N.C.IO vitale L’importanza del gioco win-win è valida in tutte le organizzazioni ma è fondamentale nella sanità se vogliamo slanciarci verso un network evoluto sia interno alle strutture sia tra le organizzazioni sanitarie stesse. Trasparenza, competenza, riconoscimento dell’interdipendenza delle specialità, senza una categoria tra specialità migliori e peggiori, riconoscimento dei contributi, ideazioni, proposte e progetti che provengono dai pazienti e dai loro nuclei familiari: così possiamo fare un gioco di unione dei cosiddetti stakeholder. Ci vuole più tempo per realizzarlo, sono necessarie competenze politiche genuine e raffinata capacità relazionale: ne siamo consapevoli: ma dove abbiamo visto il fiorire dell’eccellenza è perché si è lavorato in questo modo, sia dentro le mura dell’ospedale che fuori.