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Principi di base dell’AnalisiPrincipi di base dell’Analisi
Comportamentale ApplicataComportamentale Applicata
Francesca degli EspinosaFrancesca degli Espinosa
Analista ComportamentaleAnalista Comportamentale
20062006
OrarioOrario della giornatadella giornata
 9:00 – 9:309:00 – 9:30 Questionario inizialeQuestionario iniziale
 9:30 – 11:009:30 – 11:00 WorkshopWorkshop
 11:00 – 11:1511:00 – 11:15 PausaPausa
 11:30 – 12:3011:30 – 12:30 WorkshopWorkshop
 12:30 – 14:0012:30 – 14:00 PranzoPranzo
 14:00 – 17:0014:00 – 17:00 WorkshopWorkshop
 17:00 – 17:3017:00 – 17:30 Compiti a casaCompiti a casa
ArgomentiArgomenti::
 Cosa significa ABACosa significa ABA
 Le origini dell’ABALe origini dell’ABA
 DefinizioneDefinizione didi
comportamentocomportamento
 CondizionamentoCondizionamento
ClassicoClassico
 CondizionamentoCondizionamento
OperanteOperante
 RinforzoRinforzo
 Programmi di rinforzoProgrammi di rinforzo
 EstinzioneEstinzione
 PunizionePunizione
 Plasmare (shaping)Plasmare (shaping)
 SuggerimentoSuggerimento
(prompting)(prompting)
 Compiti a casaCompiti a casa
La struttura di questo WorkshopLa struttura di questo Workshop
 Laboratorio di lavoro:Laboratorio di lavoro:

TeoricaTeorica

Esercitazioni su degli esempi praticiEsercitazioni su degli esempi pratici
 Auto-Test: SAFMEDSAuto-Test: SAFMEDS

SAY ITSAY IT DILLEDILLE

ALLALL TUTTETUTTE

FAST FOR ONEFAST FOR ONE VELOCEMENTE PER UNVELOCEMENTE PER UN

MINUTEMINUTE MINUTOMINUTO

EVERYEVERY OGNIOGNI

DAYDAY GIORNOGIORNO

SHUFFLEDSHUFFLED MISCHIATEMISCHIATE
 Grafico:Grafico: StandardStandard CelerationCeleration Chart 4Chart 4 weeks.jpgweeks.jpg
ABA? Che cos’é?ABA? Che cos’é?
Chi l’ha inventata?Chi l’ha inventata?
 L’ABA é:L’ABA é:
a)a) Una terapia specifica per individui con autismoUna terapia specifica per individui con autismo
b)b) Intervento educativo precoce ed intensivoIntervento educativo precoce ed intensivo
c)c) Modificazione del comportamentoModificazione del comportamento
 Chi, secondo voi, é il padre fondatore dell’ABA:Chi, secondo voi, é il padre fondatore dell’ABA:
a)a) J.B. WatsonJ.B. Watson
b)b) B.F. SkinnerB.F. Skinner
c)c) O.I. LovaasO.I. Lovaas
Vero o falso?Vero o falso?
 L’ABA richiede un intervento intensivo e precoceL’ABA richiede un intervento intensivo e precoce
 L’ABA “guarisce” il 47% dei bambini con autismoL’ABA “guarisce” il 47% dei bambini con autismo
 L’ABA deve essere fatta uno ad unoL’ABA deve essere fatta uno ad uno
 L’ABA deve essere fatta almeno tra le 20 e le 40L’ABA deve essere fatta almeno tra le 20 e le 40
ore a settimanaore a settimana
 L’ABA si basa sull’uso dei Discrete Trials (proveL’ABA si basa sull’uso dei Discrete Trials (prove
distinte)distinte)
 Il protocollo DAN e l’ABA vanno fatti insiemeIl protocollo DAN e l’ABA vanno fatti insieme
Analisi Comportamentale ed AnalisiAnalisi Comportamentale ed Analisi
Comportamentale ApplicataComportamentale Applicata
 Applied Behaviour Analysis: analisi delApplied Behaviour Analysis: analisi del
comportamento applicatacomportamento applicata
 La scienza per il cambiamento diLa scienza per il cambiamento di
comportamenti socialmente significativicomportamenti socialmente significativi
attraverso la manipolazione di eventiattraverso la manipolazione di eventi
ambientali.ambientali.
Definizioni operazionaliDefinizioni operazionali
 COMPORTAMENTO:COMPORTAMENTO: L’interazione deiL’interazione dei
muscoli e ghiandole di un organismo emuscoli e ghiandole di un organismo e
l’ambiente, osservabile e quantificabile.l’ambiente, osservabile e quantificabile.
 Perché é importante definire iPerché é importante definire i
comportamenti di una persona e noncomportamenti di una persona e non
usare etichette riassuntive tipiche dellausare etichette riassuntive tipiche della
psicologia tradizionale?psicologia tradizionale?
Esempi:Esempi:
 Etichette sommarie:Etichette sommarie:

Marco é un ragazzoMarco é un ragazzo
timido.timido.
 DefinizioniDefinizioni
OperazionaliOperazionali

A ricreazione, MarcoA ricreazione, Marco
tende a stare da unatende a stare da una
parte guardandosi leparte guardandosi le
mani. Se qualcunomani. Se qualcuno
prova a conversareprova a conversare
con lui, risponde acon lui, risponde a
monoparole e nonmonoparole e non
reciproca con unareciproca con una
domanda.domanda.
Esercitazione 1:Esercitazione 1:
 Prendete in considerazione uno studente con cuiPrendete in considerazione uno studente con cui
lavorate. Identificate due eccessilavorate. Identificate due eccessi
comportamentali e due deficit comportamentali.comportamentali e due deficit comportamentali.
 Identificate per ogni problema la soluzione.Identificate per ogni problema la soluzione.
Esempio:Esempio:
Deficit: Marco legge pochi libriDeficit: Marco legge pochi libri
Soluzione: Marco legge piú libriSoluzione: Marco legge piú libri
EsercitazioniEsercitazioni WS1.docWS1.doc
DEFINIZIONIDEFINIZIONI
 COMPORTAMENTO:COMPORTAMENTO: L’interazione deiL’interazione dei
muscoli e ghiandole di un organismo emuscoli e ghiandole di un organismo e
l’ambiente.l’ambiente.
 AMBIENTE: L’intera costellazione diAMBIENTE: L’intera costellazione di
stimoli che possono influenzare ilstimoli che possono influenzare il
comportamentocomportamento
 STIMOLO o EVENTO: Un cambiamentoSTIMOLO o EVENTO: Un cambiamento
osservabile nell’ambiente che puo’osservabile nell’ambiente che puo’
influenzare il comportamentoinfluenzare il comportamento
Il pedigree dell’ABAIl pedigree dell’ABA
 PREVISIONE e CONTROLLO:PREVISIONE e CONTROLLO:
Impegno nell’usare una filosofiaImpegno nell’usare una filosofia
deterministica. La maggior parte deideterministica. La maggior parte dei
comportamenti avvengono per unacomportamenti avvengono per una
ragione. Quando possiamo determinarneragione. Quando possiamo determinarne
le variabili di controllo, allora possiamole variabili di controllo, allora possiamo
prevedere il comportamento stesso. Seprevedere il comportamento stesso. Se
possiamo controllare le variabili, allorapossiamo controllare le variabili, allora
possiamo plasmare il comportamentopossiamo plasmare il comportamento
ANALITICAANALITICA
 Analitica: Le decisioni si basano sui DATI.Analitica: Le decisioni si basano sui DATI.
Tutte le decisioni su come un’interventoTutte le decisioni su come un’intervento
dovrebbe progredire devono basarsidovrebbe progredire devono basarsi
sull’osservazione e l’analisi dei dati.sull’osservazione e l’analisi dei dati.
COMPORTAMENTALECOMPORTAMENTALE
Comportamentale: Il comportamento stesso e leComportamentale: Il comportamento stesso e le
sue relazioni funzionali sono ogetto di studio.sue relazioni funzionali sono ogetto di studio.
Il comportamento puo’ essere overt (esterno) eIl comportamento puo’ essere overt (esterno) e
e quindi osservabile da altre persone, o coverte quindi osservabile da altre persone, o covert
(interno), comportamento osservabile solo(interno), comportamento osservabile solo
dalla persona che lo manifestadalla persona che lo manifesta
APPLICATAAPPLICATA
Applicata:Applicata: Si usano i principi comportamentaliSi usano i principi comportamentali
di base su comportamenti che hanno valoredi base su comportamenti che hanno valore
socialmente significativo per l’individuo.socialmente significativo per l’individuo.
Il cambiamento generato dall’intervento saráIl cambiamento generato dall’intervento sará
necessario affinché l’individuo possa meglionecessario affinché l’individuo possa meglio
integrarsi nella sua comunitá circostante edintegrarsi nella sua comunitá circostante ed
accedere ai RINFORZI NATURALI.accedere ai RINFORZI NATURALI.
TECNOLOGICATECNOLOGICA
 Le procedure vengono chiaramenteLe procedure vengono chiaramente
definite onde permettere a persone condefinite onde permettere a persone con
formazione e risorse di replicare gli effettiformazione e risorse di replicare gli effetti
del trattamento.del trattamento.
CONCETTUALMENTECONCETTUALMENTE
SISTEMATICASISTEMATICA
 Le procedure utilizzate si basano suiLe procedure utilizzate si basano sui
principi comportamentali di base, non c’éprincipi comportamentali di base, non c’é
bisogno di uscire dalla scienzabisogno di uscire dalla scienza
comportamentale per spiegare nuovicomportamentale per spiegare nuovi
fenomeni.fenomeni.
EFFICACEEFFICACE
 I cambiamenti sono significativi, efficienti eI cambiamenti sono significativi, efficienti e
cost effective. Gli analisti comportamentalicost effective. Gli analisti comportamentali
utilizzano procedure per promuovere lautilizzano procedure per promuovere la
generalizzazione e mantenimento delgeneralizzazione e mantenimento del
comportamento modficato.comportamento modficato.
GENERALEGENERALE
 Le procedure possono essereLe procedure possono essere
efficacemente applicate ad individuiefficacemente applicate ad individui
diversi ed in diversi contesti. Gli effettidiversi ed in diversi contesti. Gli effetti
sono inoltre estendibili a lungo nel tempo.sono inoltre estendibili a lungo nel tempo.
Le originiLe origini
COMPORTAMENTISMO
ANALISI
COMPORTAMENTALE
SPERIMENTALE
ANALISI
COMPORTAMENTALE
APPLICATA
Discrete Trial Teaching
Insegnamento Incidentale
Verbal Behaviour
Precision Teaching
Modello UCLA
(Lovaas)
Pivotal Response
Training (Koegel)
Denver Model
(Rogers)
Principio e metodoPrincipio e metodo
 Principio:Principio:

Descriveremo il processo per cui avviene unDescriveremo il processo per cui avviene un
determinato cambiamento comportamentaledeterminato cambiamento comportamentale
 Metodo:Metodo:

Descriveremo le tecniche e procedure cheDescriveremo le tecniche e procedure che
sono poi derivate dal riconoscimento deisono poi derivate dal riconoscimento dei
principi di base per apportare cambiamentiprincipi di base per apportare cambiamenti
sginificativisginificativi
Processi di apprendimentoProcessi di apprendimento
 Condizionamento Classico:.Condizionamento Classico:.

Sam non é mai stato molto bravo agli esami oSam non é mai stato molto bravo agli esami o
interrogazioni. Ogni volta che il professore annunciainterrogazioni. Ogni volta che il professore annuncia
un compito in classe Sam inizia a sentirsi nervoso e aun compito in classe Sam inizia a sentirsi nervoso e a
provare nauseaprovare nausea
 Condizionamento Operante:Condizionamento Operante:

Sam ha iniziato a studiare regolarmente con ilSam ha iniziato a studiare regolarmente con il
risultato di raggiungere la sufficienza in quasi tutte lerisultato di raggiungere la sufficienza in quasi tutte le
interrogazioni e compiti in classe durante tutto ilinterrogazioni e compiti in classe durante tutto il
quadrimestre.quadrimestre.
Condizionamento ClassicoCondizionamento Classico
 StimoloStimolo rispostarisposta
Generalmente risposte fisiologicheGeneralmente risposte fisiologiche
CONDIZIONAMENTO CLASSICO: Il processo per cui unoCONDIZIONAMENTO CLASSICO: Il processo per cui uno
stimolo neutro se continuamente associato allo stimolostimolo neutro se continuamente associato allo stimolo
incondizionale ne elicita la stessa risposta. Chiamatoincondizionale ne elicita la stessa risposta. Chiamato
anche condizionamento rispondente o Pavloviano.anche condizionamento rispondente o Pavloviano.

““Il solo sentire il trapano del dentista mi fa venire i sudori freddi”Il solo sentire il trapano del dentista mi fa venire i sudori freddi”

Dovuto ad una malattia congenita, Giovanni ha passato moltoDovuto ad una malattia congenita, Giovanni ha passato molto
tempo in ospedale durante I primi tre anni di vita. Adesso, ognitempo in ospedale durante I primi tre anni di vita. Adesso, ogni
volta che Giovanni vede un camice bianco inizia a piangere.volta che Giovanni vede un camice bianco inizia a piangere.
Condizionamento OperanteCondizionamento Operante
 CONDIZIONAMENTO OPERANTE:CONDIZIONAMENTO OPERANTE:
Il processo per cui il le conseguenzeIl processo per cui il le conseguenze
influenzano la frequenza futura delinfluenzano la frequenza futura del
comportamentocomportamento
Comportamento OperanteComportamento Operante
COMPORTAMENTO OPERANTE: qualunqueCOMPORTAMENTO OPERANTE: qualunque
comportamento la cui probabilitá dicomportamento la cui probabilitá di
manifestazione é determinata dalla storia dellemanifestazione é determinata dalla storia delle
sue conseguenzesue conseguenze
In parole povere:In parole povere:
Movimento da parte dell’organismo che operaMovimento da parte dell’organismo che opera
sull’ambiente per produrre una determinatasull’ambiente per produrre una determinata
conseguenza. Il comportamento avviene inconseguenza. Il comportamento avviene in
funzione delle sue conseguenze.funzione delle sue conseguenze.
Esercitazione colletiva:Esercitazione colletiva:
distinzione di condizionamentodistinzione di condizionamento
1.1. Affinché possa punire il mio gatto anche quando non gli sonoAffinché possa punire il mio gatto anche quando non gli sono
vicina, ho associato lo spruzzo dell’acqua al battito di mani.vicina, ho associato lo spruzzo dell’acqua al battito di mani.
Adesso anche solo il battito di mani lo fa saltare.Adesso anche solo il battito di mani lo fa saltare.
2.2. Il solo vedere l’insegna del panificio mi fa venire una gran fameIl solo vedere l’insegna del panificio mi fa venire una gran fame
3.3. Mio figlio non sale mai con I piedi sul divano se io sono in casaMio figlio non sale mai con I piedi sul divano se io sono in casa
4.4. QUando insegno un nuovo concetto, elogio ogni risposta piú oQUando insegno un nuovo concetto, elogio ogni risposta piú o
meno correttameno corretta
5.5. L’odore del pane appena sfornato mi fa venire l’acquolina in boccaL’odore del pane appena sfornato mi fa venire l’acquolina in bocca
6.6. In un gruppo per la perdita di peso, I partecipanti vincono punti perIn un gruppo per la perdita di peso, I partecipanti vincono punti per
aver perso peso e per ogni esercizio di ginnastica che riescono aaver perso peso e per ogni esercizio di ginnastica che riescono a
completare. Per ogni tot di punti vengono restituiti dei soldi.completare. Per ogni tot di punti vengono restituiti dei soldi.
7.7. Dopo il brutto incidente di macchina che ha avuto l’anno scorso, aDopo il brutto incidente di macchina che ha avuto l’anno scorso, a
Elena vengono le palpitazioni ogni volta che sente il rumore diElena vengono le palpitazioni ogni volta che sente il rumore di
freni.freni.
La contingenza a tre termini:La contingenza a tre termini:
 Contingenza: la descrizione completaContingenza: la descrizione completa
dell’operante specificodell’operante specifico
1.1. Una definizione precisa del comportamentoUna definizione precisa del comportamento
2.2. Le conseguenze specifiche (gli stimoli cheLe conseguenze specifiche (gli stimoli che
seguono il comportamento)seguono il comportamento)
3.3. La situazione ambientale in cui si verificaLa situazione ambientale in cui si verifica
(eventi antecedenti che precedono il(eventi antecedenti che precedono il
comportamento)comportamento)
Due forme di conseguenze:Due forme di conseguenze:
pensate alla matematica!pensate alla matematica!
 POSITIVA:POSITIVA:
Un nuovo stimolo viene presentato, consegnatoUn nuovo stimolo viene presentato, consegnato
o aggiunto all’ambienteo aggiunto all’ambiente (POSITIVA)(POSITIVA)
 NEGATIVA:NEGATIVA:
Uno stimolo giá presente viene terminato oUno stimolo giá presente viene terminato o
rimosso dall’ambienterimosso dall’ambiente
Esercitazione 2:Esercitazione 2:
 Selezionate uno dei comportamenti cheSelezionate uno dei comportamenti che
avete descritto precedentemente edavete descritto precedentemente ed
identificateidentificate

Il contesto ambientale o stimolo antecedenteIl contesto ambientale o stimolo antecedente

Il comportamentoIl comportamento

La conseguenza che produceLa conseguenza che produce
EsercitazioniEsercitazioni WS1.docWS1.doc
RINFORZATORI E PUNIZIONIRINFORZATORI E PUNIZIONI
RINFORZATORIRINFORZATORI
 Conseguenze contingentiConseguenze contingenti
che risultanoche risultano
nell’aumento dellanell’aumento della
frequenza di unfrequenza di un
comportamentocomportamento
 Metto un euro nelMetto un euro nel
distributore del caffé.distributore del caffé.
Esce il mio caffé. LaEsce il mio caffé. La
prossima volta che vorróprossima volta che vorró
del caffé usero ildel caffé usero il
distributoredistributore
PUNIZIONIPUNIZIONI
 Conseguenze contingentiConseguenze contingenti
che risultano nellache risultano nella
diminuzione delladiminuzione della
frequenza di unfrequenza di un
comportamentocomportamento
 Metto un euro nelMetto un euro nel
distributore del caffé, madistributore del caffé, ma
esce del té. Due té dopo,esce del té. Due té dopo,
me ne vado. É probabileme ne vado. É probabile
che la prossima volta cheche la prossima volta che
vorró del caffé, non usivorró del caffé, non usi
piú quel distributorepiú quel distributore
Rinforzo: sempre in su!Rinforzo: sempre in su!
 RINFORZO o RINFORZAMENTO (principio):RINFORZO o RINFORZAMENTO (principio):
il processo per cui la probabilitá di ricomparsa di unil processo per cui la probabilitá di ricomparsa di un
comportamento incrementa se immediatamente seguitocomportamento incrementa se immediatamente seguito
da una conseguenzada una conseguenza
 RINFORZATORE (nome):RINFORZATORE (nome): lo stimolo rinforzantelo stimolo rinforzante
 RINFORZARE (verbo):RINFORZARE (verbo): l’azione di somministrare unal’azione di somministrare una
conseguenza contingente ad un comportamento che neconseguenza contingente ad un comportamento che ne
aumenta la futura frequenza. Si rinforzano Iaumenta la futura frequenza. Si rinforzano I
COMPORTAMENTI e non le PERSONE.COMPORTAMENTI e non le PERSONE.
Come si apprende una rispostaCome si apprende una risposta
Antecedente Comportamento Conseguenza
Antecedente Comportamento Rinforzo
Stimolo
Discriminativo
Risposta Rinforzo
Il doppio effetto del rinforzoIl doppio effetto del rinforzo
1.1. Incrementa la probabilitá che unIncrementa la probabilitá che un
comportamento si ripetacomportamento si ripeta
2.2. Rende l’antecedente stimoloRende l’antecedente stimolo
discriminativo (SD). L’SD é correlato condiscriminativo (SD). L’SD é correlato con
la disponibilitá di un rinforzatore nel casola disponibilitá di un rinforzatore nel caso
venga emessa la risposta.venga emessa la risposta.
RINFORZORINFORZO
NEGATIVO E POSITIVONEGATIVO E POSITIVO
 RINFORZO POSITIVO: la PRESENTAZIONERINFORZO POSITIVO: la PRESENTAZIONE
contingente di un evento che AUMENTA ocontingente di un evento che AUMENTA o
MANTIENE la frequenza del comportamentoMANTIENE la frequenza del comportamento
 RINFORZO NEGATIVO: la RIMOZIONERINFORZO NEGATIVO: la RIMOZIONE
contingente di un evento/stimolo che AUMENTAcontingente di un evento/stimolo che AUMENTA
o MANTIENE la frequenza del comportamentoo MANTIENE la frequenza del comportamento
Esercitazione 3Esercitazione 3
 Dividetevi in gruppi di quattro. Per ogniDividetevi in gruppi di quattro. Per ogni
scenario stabilite se la conseguenza alscenario stabilite se la conseguenza al
comportamento potrebbe diventarecomportamento potrebbe diventare
STIMOLO RINFORZANTE POSITIVOSTIMOLO RINFORZANTE POSITIVO
(Sr+) O STIMOLO RINFORZANTE(Sr+) O STIMOLO RINFORZANTE
NEGATIVO (Sr-)NEGATIVO (Sr-)
EsercitazioniEsercitazioni WS1.docWS1.doc
Rinforzatori primariRinforzatori primari
 RINFORZATORI PRIMARI:RINFORZATORI PRIMARI:

Eventi o stimoli che per virtú della loroEventi o stimoli che per virtú della loro
importanza biologica fungono da rinforzatori.importanza biologica fungono da rinforzatori.

Non hanno bisogno di esser sottoposti ad unNon hanno bisogno di esser sottoposti ad un
processo di condizionamento per diventareprocesso di condizionamento per diventare
rinforzatori positivirinforzatori positivi
Rinforzatori secondariRinforzatori secondari
 RINFORZATORI SECONDARI:RINFORZATORI SECONDARI:

Stimoli inizialmente neutrali che acquisisconoStimoli inizialmente neutrali che acquisiscono
capacitá rinforzanti per via della continuacapacitá rinforzanti per via della continua
associazione a rinforzatori primari od altriassociazione a rinforzatori primari od altri
rinforzatori secondari giá stabilitirinforzatori secondari giá stabiliti
Come selezionare un rinforzatoreCome selezionare un rinforzatore
 Chiedere all’individuo stesso o chi per luiChiedere all’individuo stesso o chi per lui
 OsservazioneOsservazione
 Test delle preferenzeTest delle preferenze
 Provare e vedereProvare e vedere
Regole per l’uso del rinforzoRegole per l’uso del rinforzo
1.1. Definite il comportamento da incrementareDefinite il comportamento da incrementare
2.2. Evitate di usare rinforzatori negativi (“ordino la miaEvitate di usare rinforzatori negativi (“ordino la mia
stanza almeno smette di urlare”)stanza almeno smette di urlare”)
3.3. Stabilite potenziali rinforzatori positiviStabilite potenziali rinforzatori positivi
4.4. Consegnate il rinforzatore immediatamenteConsegnate il rinforzatore immediatamente
5.5. Consegnate il rinforzatore solo se contingente alConsegnate il rinforzatore solo se contingente al
comportamento targetcomportamento target
6.6. Se potete, usate rinforzatori secondariSe potete, usate rinforzatori secondari
7.7. Individuate rinforzatori naturali che possano mantenereIndividuate rinforzatori naturali che possano mantenere
il comportamento alla fine dell’interventoil comportamento alla fine dell’intervento
8.8. Monitorate i risultatiMonitorate i risultati
Dall’acquisizione al mantenimento:Dall’acquisizione al mantenimento:
schemi di rinforzoschemi di rinforzo
 Schema di rinforzo continuo:Schema di rinforzo continuo:
Ogni volta che il comportamento vieneOgni volta che il comportamento viene
esibito, l’individuo riceve il rinforzatoreesibito, l’individuo riceve il rinforzatore
 Schema di rinforzo intermittente:Schema di rinforzo intermittente:
Il comportamento viene rinforzato ogniIl comportamento viene rinforzato ogni
tantotanto
Esempi di schemi di rinforzoEsempi di schemi di rinforzo
 Mettete un euro nelMettete un euro nel
distributore delledistributore delle
bibite, premete ilbibite, premete il
bottone e la vostrabottone e la vostra
lattina esce.lattina esce.
 Alla Sig.ra Elisa piaceAlla Sig.ra Elisa piace
giocare alle slotgiocare alle slot
machine machinemachine machine
talmente tanto che étalmente tanto che é
sempre a chiederesempre a chiedere
soldi, persino ai figli.soldi, persino ai figli.
Aspetta la grandeAspetta la grande
vincita! Come quandovincita! Come quando
due anni prima vinsedue anni prima vinse
€€10,000!10,000!
ESTINZIONEESTINZIONE
 ESTINZIONE:ESTINZIONE:
Il processo per cui la non consegna delIl processo per cui la non consegna del
rinforzatore che fino ad allora avevarinforzatore che fino ad allora aveva
mantenuto il comportamento porta ilmantenuto il comportamento porta il
comportamento ad estinguersicomportamento ad estinguersi
Estinzione:Estinzione:
quali tra questi due esempi sará piúquali tra questi due esempi sará piú
resistente all’estinzione?resistente all’estinzione?
 Da circa una settimanaDa circa una settimana
Silvia va in giro con unaSilvia va in giro con una
Golf nuova di zecca.Golf nuova di zecca.
All’ottavo giorno, laAll’ottavo giorno, la
macchina non simacchina non si
accende.accende.
 Carlotta gira da una vitaCarlotta gira da una vita
con la vecchia Golf di suacon la vecchia Golf di sua
madre. La macchina émadre. La macchina é
cosí malandata checosí malandata che
spesso si accende dopospesso si accende dopo
cinque tentativi. A voltecinque tentativi. A volte
Carlotta deve addiritturaCarlotta deve addirittura
chiedere a suo fratello dichiedere a suo fratello di
aiutarla a farla partire aaiutarla a farla partire a
spinta.spinta.
LA PUNIZIONELA PUNIZIONE
 Ricordate che la proprietá di unaRicordate che la proprietá di una
conseguenza viene determinataconseguenza viene determinata
dall’effetto che ha sul comportamento.dall’effetto che ha sul comportamento.
 La punizione: il processo per cui laLa punizione: il processo per cui la
presentazione o rimozione di eventipresentazione o rimozione di eventi
contingenti al comportamento necontingenti al comportamento ne
diminuiscono la frequenza futura.diminuiscono la frequenza futura.
Due forme di punizioneDue forme di punizione
 PUNIZIONE POSITIVA:PUNIZIONE POSITIVA:
La presentazione contingente di unLa presentazione contingente di un eventoevento
che DIMINUISCE o SOPPRIMEche DIMINUISCE o SOPPRIME la frequenzala frequenza
futura del comportamentofutura del comportamento
 PUNIZIONE NEGATIVA:PUNIZIONE NEGATIVA:
La rimozione/terminazione contingente di unoLa rimozione/terminazione contingente di uno
stimolo che DIMINUISCE o SOPPRIME lastimolo che DIMINUISCE o SOPPRIME la
frequenza futura del comportamentofrequenza futura del comportamento
Esercitazione 4Esercitazione 4
 Dividetevi in coppie.Dividetevi in coppie.
 Decidete quali tra questi rappresentanoDecidete quali tra questi rappresentano
esempi di punizione o meno. Una voltaesempi di punizione o meno. Una volta
stabilito questo, differenziate tra punizionestabilito questo, differenziate tra punizione
positiva e negativa.positiva e negativa.
EsercitazioniEsercitazioni WS1.docWS1.doc
Le insidie della punizioneLe insidie della punizione
 L’uso della punizione puo’ elicitare aggressivitáL’uso della punizione puo’ elicitare aggressivitá
 Persone e stimoli associati alla punizione possonoPersone e stimoli associati alla punizione possono
anch’essi diventare stimoli punitivi condizionali cheanch’essi diventare stimoli punitivi condizionali che
evocheranno in seguito risposte di fuga o evitamentoevocheranno in seguito risposte di fuga o evitamento
 L’uso della punizione NON INSEGNA nessunL’uso della punizione NON INSEGNA nessun
comportamento nuovo o alternativo a quello punito,comportamento nuovo o alternativo a quello punito,
semplicemente sopprime un comportamento giásemplicemente sopprime un comportamento giá
esistente.esistente.
 L’individuo il cui comportamento viene punito potrebbeL’individuo il cui comportamento viene punito potrebbe
copiare il comportamento punitivocopiare il comportamento punitivo
 Il rinforzo per chi punisce é talmente alto che potrebbeIl rinforzo per chi punisce é talmente alto che potrebbe
portare ad un uso eccessivo della punizioneportare ad un uso eccessivo della punizione
Regole per l’uso della punizioneRegole per l’uso della punizione
 Selezionate la risposta.Selezionate la risposta.
 Massimizzate le condizioni per una rispostaMassimizzate le condizioni per una risposta
alternativa appropriata da rinforzarealternativa appropriata da rinforzare
 Cercate di eliminare I vari stimoli discriminativiCercate di eliminare I vari stimoli discriminativi
per il comportamento indesideratoper il comportamento indesiderato
 Selezionate una punizione efficaceSelezionate una punizione efficace
 Applicatelo con la massima intensitá OGNI voltaApplicatelo con la massima intensitá OGNI volta
che si presenta la risposta selezionata, conche si presenta la risposta selezionata, con
calma e fermezzacalma e fermezza
 Monitorate l’effetto con la presa dati continuaMonitorate l’effetto con la presa dati continua
Un esempio:Un esempio:
 Punire le autostimolazioni vocali di Alexander:Punire le autostimolazioni vocali di Alexander:

Offerta di un attivitá continua rinforzante contingente all’assenzaOfferta di un attivitá continua rinforzante contingente all’assenza
di autostimolazioni (ascoltare la musica)di autostimolazioni (ascoltare la musica)

L’emissione di una qualunque approssimazione diL’emissione di una qualunque approssimazione di
autostimolazione vocale veniva seguita dal dire “silenzio”,autostimolazione vocale veniva seguita dal dire “silenzio”,
rimozione della musica e consegna di un’attivitá noiosarimozione della musica e consegna di un’attivitá noiosa

Una volta raggiunta stabilitá del comportamento desiderato allaUna volta raggiunta stabilitá del comportamento desiderato alla
musica sono stati intervallati momenti di lavoro. Nel caso dimusica sono stati intervallati momenti di lavoro. Nel caso di
emissione di vocalizzazioni, veniva ritardata la consegna delemissione di vocalizzazioni, veniva ritardata la consegna del
rinforzo fino a che non ci fosse stato silenzio per cinque minutirinforzo fino a che non ci fosse stato silenzio per cinque minuti
consecutivi.consecutivi.

Programma di generalizzazioneProgramma di generalizzazione
Esercitazione 5:Esercitazione 5:
 Da soli.Da soli.
 Per ogni esempio stabilite se la conseguenzaPer ogni esempio stabilite se la conseguenza
al comportamento é:al comportamento é:
1.1. RINFORZO POSITIVO (Sr+)RINFORZO POSITIVO (Sr+)
2.2. RINFORZO NEGATIVO (Sr-)RINFORZO NEGATIVO (Sr-)
3.3. PUNIZIONE POSITIVA (Sp+)PUNIZIONE POSITIVA (Sp+)
4.4. PUNIZIONE NEGATIVA (Sp-)PUNIZIONE NEGATIVA (Sp-)
5.5. ESTINZIONEESTINZIONE
EsercitazioniEsercitazioni WS1.docWS1.doc
PROMPTING: SUGGERIMENTOPROMPTING: SUGGERIMENTO
 PROMPT:PROMPT:
Uno stimolo antecedente che induce unaUno stimolo antecedente che induce una
persona ad emettere un comportamentopersona ad emettere un comportamento
che altrimenti non emetterebbeche altrimenti non emetterebbe
In parole povere:In parole povere:
Uno stimolo antecedente aggiuntivo cheUno stimolo antecedente aggiuntivo che
permette di evocare il comportamentopermette di evocare il comportamento
targettarget
Tipi di prompts:Tipi di prompts:
 Prompts nella risposta: suggerimenti chePrompts nella risposta: suggerimenti che
richiedono l’intervento di un’altra personarichiedono l’intervento di un’altra persona
che evoca la risposta targetche evoca la risposta target
 Prompts nello stimolo o ambientali:Prompts nello stimolo o ambientali:
cambiamento nello stimolo (aggiunta ocambiamento nello stimolo (aggiunta o
rimozione) che incrementa la probabilitá dirimozione) che incrementa la probabilitá di
rispostarisposta
Tipi di promptsTipi di prompts
 FisicoFisico
 ModelloModello
 VerbaleVerbale
 GestualiGestuali
 TestualiTestuali
 Risposte precedentiRisposte precedenti
 Ritardo nel rinforzoRitardo nel rinforzo
 PosizionaliPosizionali
 Stimolo stessoStimolo stesso
Trasferimento di controllo delloTrasferimento di controllo dello
stimolo: fading/sfumaturastimolo: fading/sfumatura
 FADING:FADING:
La diminuzione/rimozione graduale diLa diminuzione/rimozione graduale di
uno stimolo antecedente che controlla launo stimolo antecedente che controlla la
risposta.risposta.
 In parole povere:In parole povere:
Un cambiamento graduale nel livello diUn cambiamento graduale nel livello di
aiuto per evocare la risposta targetaiuto per evocare la risposta target
Regole per l’uso efficace delRegole per l’uso efficace del
suggerimento e sfumaturasuggerimento e sfumatura
1.1. Definite il comportamento targetDefinite il comportamento target
2.2. Identificate la strategia di suggerimentoIdentificate la strategia di suggerimento
3.3. Stabilite la gerarchia di suggerimentoStabilite la gerarchia di suggerimento
4.4. Presentate l’ SDPresentate l’ SD
5.5. Date il promptDate il prompt
6.6. Rinforzate il comportamento correttoRinforzate il comportamento corretto
7.7. Trasferite il controllo dello stimolo sfumando ilTrasferite il controllo dello stimolo sfumando il
promptprompt
8.8. Continuate a rinforzare risposte non suggerite,Continuate a rinforzare risposte non suggerite,
o con minor livello di suggerimentoo con minor livello di suggerimento
Esercitazione 6Esercitazione 6
 Descrivete come insegnereste a Simone,Descrivete come insegnereste a Simone,
un ragazzo con autismo di diciotto anni,un ragazzo con autismo di diciotto anni,
ad apparecchiare la tavola per unaad apparecchiare la tavola per una
persona.persona.
 Descrivete come insegnereste a Nicola,Descrivete come insegnereste a Nicola,
un bambino con autismo di tre anni aun bambino con autismo di tre anni a
salutare con la manosalutare con la mano
SHAPING: PLASMARE UNSHAPING: PLASMARE UN
COMPORTAMENTO ASSENTECOMPORTAMENTO ASSENTE
 Avete mai giocato a caldo/freddo?Avete mai giocato a caldo/freddo?
 Cosa fanno i genitori quando un bambinoCosa fanno i genitori quando un bambino
inizia a camminare o a parlare?inizia a camminare o a parlare?
 SHAPING:SHAPING:
Il processo per cui un nuovoIl processo per cui un nuovo
comportamento viene stabilitocomportamento viene stabilito
attraverso il rinforzo differenziato delleattraverso il rinforzo differenziato delle
approssimazioni successiveapprossimazioni successive
Regole per l’uso dello shapingRegole per l’uso dello shaping
1.1. Definite il comportamento terminaleDefinite il comportamento terminale
2.2. Determinate se lo shaping é la tecnicaDeterminate se lo shaping é la tecnica
piú appropriatapiú appropriata
3.3. Identificate il comportamento di partenzaIdentificate il comportamento di partenza
4.4. Identificate i passi dello shapingIdentificate i passi dello shaping
5.5. Differenziate il rinforzo per ogniDifferenziate il rinforzo per ogni
approssimazione successivaapprossimazione successiva
Esercitazione 7:Esercitazione 7:
1.1. Dividetevi in gruppi di quattroDividetevi in gruppi di quattro
2.2. Uno di voi sará l’insegnante, l’altro lo studente, gli altriUno di voi sará l’insegnante, l’altro lo studente, gli altri
due gli osservatoridue gli osservatori
3.3. Durante questo esercizio non potrete dire nullaDurante questo esercizio non potrete dire nulla
4.4. L’insegnante decide un comportamento terminale senzaL’insegnante decide un comportamento terminale senza
comunicarlo allo studentecomunicarlo allo studente
5.5. Il gioco inizia nel momento in cui lo studente manifestaIl gioco inizia nel momento in cui lo studente manifesta
una serie di comportamenti casualiuna serie di comportamenti casuali
6.6. Lo studente deve rispondere secondo il principio diLo studente deve rispondere secondo il principio di
rinforzo. Quando l’insegnante fa cenno di SÍ con larinforzo. Quando l’insegnante fa cenno di SÍ con la
testa, quella risposta deve incrementare, fino adtesta, quella risposta deve incrementare, fino ad
arrivare al comportamento terminalearrivare al comportamento terminale
7.7. Avete 5 minutiAvete 5 minuti
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 Mantenimento delle nozioni apprese oggi:Mantenimento delle nozioni apprese oggi:
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2 osservazioni di mezz’ora di un’atra persona.2 osservazioni di mezz’ora di un’atra persona.
Individuare tutte le contingenze a tre terminiIndividuare tutte le contingenze a tre termini
possibilipossibili
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Studiate le SAFMEDS per cinque minuti ogniStudiate le SAFMEDS per cinque minuti ogni
giorno e fate uno sprint di un minuto ognigiorno e fate uno sprint di un minuto ogni
giorno. Segnate sul grafico le vostre risposte.giorno. Segnate sul grafico le vostre risposte.

Delineate un programma per incrementare unDelineate un programma per incrementare un
deficit comportamentale del vostro studentedeficit comportamentale del vostro studente
Per la prossima voltaPer la prossima volta
 Fate un elenco di tutti I comportamenti problema cheFate un elenco di tutti I comportamenti problema che
presenta il vostro studente. Definiteli in manierapresenta il vostro studente. Definiteli in maniera
operazionale e non con etichette sommarieoperazionale e non con etichette sommarie
 Stabilite una gerarchia di severitá in base all’impatto cheStabilite una gerarchia di severitá in base all’impatto che
il comportamento ha:il comportamento ha:
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funzionale”. Se potete, fate in modo che anche ilfunzionale”. Se potete, fate in modo che anche il
personale della scuola prenda I datipersonale della scuola prenda I dati
Buona ABA a tutti!Buona ABA a tutti!
Grazie dell’attenzione!Grazie dell’attenzione!
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  • 1. Principi di base dell’AnalisiPrincipi di base dell’Analisi Comportamentale ApplicataComportamentale Applicata Francesca degli EspinosaFrancesca degli Espinosa Analista ComportamentaleAnalista Comportamentale 20062006
  • 2. OrarioOrario della giornatadella giornata  9:00 – 9:309:00 – 9:30 Questionario inizialeQuestionario iniziale  9:30 – 11:009:30 – 11:00 WorkshopWorkshop  11:00 – 11:1511:00 – 11:15 PausaPausa  11:30 – 12:3011:30 – 12:30 WorkshopWorkshop  12:30 – 14:0012:30 – 14:00 PranzoPranzo  14:00 – 17:0014:00 – 17:00 WorkshopWorkshop  17:00 – 17:3017:00 – 17:30 Compiti a casaCompiti a casa
  • 3. ArgomentiArgomenti::  Cosa significa ABACosa significa ABA  Le origini dell’ABALe origini dell’ABA  DefinizioneDefinizione didi comportamentocomportamento  CondizionamentoCondizionamento ClassicoClassico  CondizionamentoCondizionamento OperanteOperante  RinforzoRinforzo  Programmi di rinforzoProgrammi di rinforzo  EstinzioneEstinzione  PunizionePunizione  Plasmare (shaping)Plasmare (shaping)  SuggerimentoSuggerimento (prompting)(prompting)  Compiti a casaCompiti a casa
  • 4. La struttura di questo WorkshopLa struttura di questo Workshop  Laboratorio di lavoro:Laboratorio di lavoro:  TeoricaTeorica  Esercitazioni su degli esempi praticiEsercitazioni su degli esempi pratici  Auto-Test: SAFMEDSAuto-Test: SAFMEDS  SAY ITSAY IT DILLEDILLE  ALLALL TUTTETUTTE  FAST FOR ONEFAST FOR ONE VELOCEMENTE PER UNVELOCEMENTE PER UN  MINUTEMINUTE MINUTOMINUTO  EVERYEVERY OGNIOGNI  DAYDAY GIORNOGIORNO  SHUFFLEDSHUFFLED MISCHIATEMISCHIATE  Grafico:Grafico: StandardStandard CelerationCeleration Chart 4Chart 4 weeks.jpgweeks.jpg
  • 5. ABA? Che cos’é?ABA? Che cos’é? Chi l’ha inventata?Chi l’ha inventata?  L’ABA é:L’ABA é: a)a) Una terapia specifica per individui con autismoUna terapia specifica per individui con autismo b)b) Intervento educativo precoce ed intensivoIntervento educativo precoce ed intensivo c)c) Modificazione del comportamentoModificazione del comportamento  Chi, secondo voi, é il padre fondatore dell’ABA:Chi, secondo voi, é il padre fondatore dell’ABA: a)a) J.B. WatsonJ.B. Watson b)b) B.F. SkinnerB.F. Skinner c)c) O.I. LovaasO.I. Lovaas
  • 6. Vero o falso?Vero o falso?  L’ABA richiede un intervento intensivo e precoceL’ABA richiede un intervento intensivo e precoce  L’ABA “guarisce” il 47% dei bambini con autismoL’ABA “guarisce” il 47% dei bambini con autismo  L’ABA deve essere fatta uno ad unoL’ABA deve essere fatta uno ad uno  L’ABA deve essere fatta almeno tra le 20 e le 40L’ABA deve essere fatta almeno tra le 20 e le 40 ore a settimanaore a settimana  L’ABA si basa sull’uso dei Discrete Trials (proveL’ABA si basa sull’uso dei Discrete Trials (prove distinte)distinte)  Il protocollo DAN e l’ABA vanno fatti insiemeIl protocollo DAN e l’ABA vanno fatti insieme
  • 7. Analisi Comportamentale ed AnalisiAnalisi Comportamentale ed Analisi Comportamentale ApplicataComportamentale Applicata  Applied Behaviour Analysis: analisi delApplied Behaviour Analysis: analisi del comportamento applicatacomportamento applicata  La scienza per il cambiamento diLa scienza per il cambiamento di comportamenti socialmente significativicomportamenti socialmente significativi attraverso la manipolazione di eventiattraverso la manipolazione di eventi ambientali.ambientali.
  • 8. Definizioni operazionaliDefinizioni operazionali  COMPORTAMENTO:COMPORTAMENTO: L’interazione deiL’interazione dei muscoli e ghiandole di un organismo emuscoli e ghiandole di un organismo e l’ambiente, osservabile e quantificabile.l’ambiente, osservabile e quantificabile.  Perché é importante definire iPerché é importante definire i comportamenti di una persona e noncomportamenti di una persona e non usare etichette riassuntive tipiche dellausare etichette riassuntive tipiche della psicologia tradizionale?psicologia tradizionale?
  • 9. Esempi:Esempi:  Etichette sommarie:Etichette sommarie:  Marco é un ragazzoMarco é un ragazzo timido.timido.  DefinizioniDefinizioni OperazionaliOperazionali  A ricreazione, MarcoA ricreazione, Marco tende a stare da unatende a stare da una parte guardandosi leparte guardandosi le mani. Se qualcunomani. Se qualcuno prova a conversareprova a conversare con lui, risponde acon lui, risponde a monoparole e nonmonoparole e non reciproca con unareciproca con una domanda.domanda.
  • 10. Esercitazione 1:Esercitazione 1:  Prendete in considerazione uno studente con cuiPrendete in considerazione uno studente con cui lavorate. Identificate due eccessilavorate. Identificate due eccessi comportamentali e due deficit comportamentali.comportamentali e due deficit comportamentali.  Identificate per ogni problema la soluzione.Identificate per ogni problema la soluzione. Esempio:Esempio: Deficit: Marco legge pochi libriDeficit: Marco legge pochi libri Soluzione: Marco legge piú libriSoluzione: Marco legge piú libri EsercitazioniEsercitazioni WS1.docWS1.doc
  • 11. DEFINIZIONIDEFINIZIONI  COMPORTAMENTO:COMPORTAMENTO: L’interazione deiL’interazione dei muscoli e ghiandole di un organismo emuscoli e ghiandole di un organismo e l’ambiente.l’ambiente.  AMBIENTE: L’intera costellazione diAMBIENTE: L’intera costellazione di stimoli che possono influenzare ilstimoli che possono influenzare il comportamentocomportamento  STIMOLO o EVENTO: Un cambiamentoSTIMOLO o EVENTO: Un cambiamento osservabile nell’ambiente che puo’osservabile nell’ambiente che puo’ influenzare il comportamentoinfluenzare il comportamento
  • 12. Il pedigree dell’ABAIl pedigree dell’ABA  PREVISIONE e CONTROLLO:PREVISIONE e CONTROLLO: Impegno nell’usare una filosofiaImpegno nell’usare una filosofia deterministica. La maggior parte deideterministica. La maggior parte dei comportamenti avvengono per unacomportamenti avvengono per una ragione. Quando possiamo determinarneragione. Quando possiamo determinarne le variabili di controllo, allora possiamole variabili di controllo, allora possiamo prevedere il comportamento stesso. Seprevedere il comportamento stesso. Se possiamo controllare le variabili, allorapossiamo controllare le variabili, allora possiamo plasmare il comportamentopossiamo plasmare il comportamento
  • 13. ANALITICAANALITICA  Analitica: Le decisioni si basano sui DATI.Analitica: Le decisioni si basano sui DATI. Tutte le decisioni su come un’interventoTutte le decisioni su come un’intervento dovrebbe progredire devono basarsidovrebbe progredire devono basarsi sull’osservazione e l’analisi dei dati.sull’osservazione e l’analisi dei dati.
  • 14. COMPORTAMENTALECOMPORTAMENTALE Comportamentale: Il comportamento stesso e leComportamentale: Il comportamento stesso e le sue relazioni funzionali sono ogetto di studio.sue relazioni funzionali sono ogetto di studio. Il comportamento puo’ essere overt (esterno) eIl comportamento puo’ essere overt (esterno) e e quindi osservabile da altre persone, o coverte quindi osservabile da altre persone, o covert (interno), comportamento osservabile solo(interno), comportamento osservabile solo dalla persona che lo manifestadalla persona che lo manifesta
  • 15. APPLICATAAPPLICATA Applicata:Applicata: Si usano i principi comportamentaliSi usano i principi comportamentali di base su comportamenti che hanno valoredi base su comportamenti che hanno valore socialmente significativo per l’individuo.socialmente significativo per l’individuo. Il cambiamento generato dall’intervento saráIl cambiamento generato dall’intervento sará necessario affinché l’individuo possa meglionecessario affinché l’individuo possa meglio integrarsi nella sua comunitá circostante edintegrarsi nella sua comunitá circostante ed accedere ai RINFORZI NATURALI.accedere ai RINFORZI NATURALI.
  • 16. TECNOLOGICATECNOLOGICA  Le procedure vengono chiaramenteLe procedure vengono chiaramente definite onde permettere a persone condefinite onde permettere a persone con formazione e risorse di replicare gli effettiformazione e risorse di replicare gli effetti del trattamento.del trattamento.
  • 17. CONCETTUALMENTECONCETTUALMENTE SISTEMATICASISTEMATICA  Le procedure utilizzate si basano suiLe procedure utilizzate si basano sui principi comportamentali di base, non c’éprincipi comportamentali di base, non c’é bisogno di uscire dalla scienzabisogno di uscire dalla scienza comportamentale per spiegare nuovicomportamentale per spiegare nuovi fenomeni.fenomeni.
  • 18. EFFICACEEFFICACE  I cambiamenti sono significativi, efficienti eI cambiamenti sono significativi, efficienti e cost effective. Gli analisti comportamentalicost effective. Gli analisti comportamentali utilizzano procedure per promuovere lautilizzano procedure per promuovere la generalizzazione e mantenimento delgeneralizzazione e mantenimento del comportamento modficato.comportamento modficato.
  • 19. GENERALEGENERALE  Le procedure possono essereLe procedure possono essere efficacemente applicate ad individuiefficacemente applicate ad individui diversi ed in diversi contesti. Gli effettidiversi ed in diversi contesti. Gli effetti sono inoltre estendibili a lungo nel tempo.sono inoltre estendibili a lungo nel tempo.
  • 20. Le originiLe origini COMPORTAMENTISMO ANALISI COMPORTAMENTALE SPERIMENTALE ANALISI COMPORTAMENTALE APPLICATA Discrete Trial Teaching Insegnamento Incidentale Verbal Behaviour Precision Teaching Modello UCLA (Lovaas) Pivotal Response Training (Koegel) Denver Model (Rogers)
  • 21. Principio e metodoPrincipio e metodo  Principio:Principio:  Descriveremo il processo per cui avviene unDescriveremo il processo per cui avviene un determinato cambiamento comportamentaledeterminato cambiamento comportamentale  Metodo:Metodo:  Descriveremo le tecniche e procedure cheDescriveremo le tecniche e procedure che sono poi derivate dal riconoscimento deisono poi derivate dal riconoscimento dei principi di base per apportare cambiamentiprincipi di base per apportare cambiamenti sginificativisginificativi
  • 22. Processi di apprendimentoProcessi di apprendimento  Condizionamento Classico:.Condizionamento Classico:.  Sam non é mai stato molto bravo agli esami oSam non é mai stato molto bravo agli esami o interrogazioni. Ogni volta che il professore annunciainterrogazioni. Ogni volta che il professore annuncia un compito in classe Sam inizia a sentirsi nervoso e aun compito in classe Sam inizia a sentirsi nervoso e a provare nauseaprovare nausea  Condizionamento Operante:Condizionamento Operante:  Sam ha iniziato a studiare regolarmente con ilSam ha iniziato a studiare regolarmente con il risultato di raggiungere la sufficienza in quasi tutte lerisultato di raggiungere la sufficienza in quasi tutte le interrogazioni e compiti in classe durante tutto ilinterrogazioni e compiti in classe durante tutto il quadrimestre.quadrimestre.
  • 23. Condizionamento ClassicoCondizionamento Classico  StimoloStimolo rispostarisposta Generalmente risposte fisiologicheGeneralmente risposte fisiologiche CONDIZIONAMENTO CLASSICO: Il processo per cui unoCONDIZIONAMENTO CLASSICO: Il processo per cui uno stimolo neutro se continuamente associato allo stimolostimolo neutro se continuamente associato allo stimolo incondizionale ne elicita la stessa risposta. Chiamatoincondizionale ne elicita la stessa risposta. Chiamato anche condizionamento rispondente o Pavloviano.anche condizionamento rispondente o Pavloviano.  ““Il solo sentire il trapano del dentista mi fa venire i sudori freddi”Il solo sentire il trapano del dentista mi fa venire i sudori freddi”  Dovuto ad una malattia congenita, Giovanni ha passato moltoDovuto ad una malattia congenita, Giovanni ha passato molto tempo in ospedale durante I primi tre anni di vita. Adesso, ognitempo in ospedale durante I primi tre anni di vita. Adesso, ogni volta che Giovanni vede un camice bianco inizia a piangere.volta che Giovanni vede un camice bianco inizia a piangere.
  • 24. Condizionamento OperanteCondizionamento Operante  CONDIZIONAMENTO OPERANTE:CONDIZIONAMENTO OPERANTE: Il processo per cui il le conseguenzeIl processo per cui il le conseguenze influenzano la frequenza futura delinfluenzano la frequenza futura del comportamentocomportamento
  • 25. Comportamento OperanteComportamento Operante COMPORTAMENTO OPERANTE: qualunqueCOMPORTAMENTO OPERANTE: qualunque comportamento la cui probabilitá dicomportamento la cui probabilitá di manifestazione é determinata dalla storia dellemanifestazione é determinata dalla storia delle sue conseguenzesue conseguenze In parole povere:In parole povere: Movimento da parte dell’organismo che operaMovimento da parte dell’organismo che opera sull’ambiente per produrre una determinatasull’ambiente per produrre una determinata conseguenza. Il comportamento avviene inconseguenza. Il comportamento avviene in funzione delle sue conseguenze.funzione delle sue conseguenze.
  • 26. Esercitazione colletiva:Esercitazione colletiva: distinzione di condizionamentodistinzione di condizionamento 1.1. Affinché possa punire il mio gatto anche quando non gli sonoAffinché possa punire il mio gatto anche quando non gli sono vicina, ho associato lo spruzzo dell’acqua al battito di mani.vicina, ho associato lo spruzzo dell’acqua al battito di mani. Adesso anche solo il battito di mani lo fa saltare.Adesso anche solo il battito di mani lo fa saltare. 2.2. Il solo vedere l’insegna del panificio mi fa venire una gran fameIl solo vedere l’insegna del panificio mi fa venire una gran fame 3.3. Mio figlio non sale mai con I piedi sul divano se io sono in casaMio figlio non sale mai con I piedi sul divano se io sono in casa 4.4. QUando insegno un nuovo concetto, elogio ogni risposta piú oQUando insegno un nuovo concetto, elogio ogni risposta piú o meno correttameno corretta 5.5. L’odore del pane appena sfornato mi fa venire l’acquolina in boccaL’odore del pane appena sfornato mi fa venire l’acquolina in bocca 6.6. In un gruppo per la perdita di peso, I partecipanti vincono punti perIn un gruppo per la perdita di peso, I partecipanti vincono punti per aver perso peso e per ogni esercizio di ginnastica che riescono aaver perso peso e per ogni esercizio di ginnastica che riescono a completare. Per ogni tot di punti vengono restituiti dei soldi.completare. Per ogni tot di punti vengono restituiti dei soldi. 7.7. Dopo il brutto incidente di macchina che ha avuto l’anno scorso, aDopo il brutto incidente di macchina che ha avuto l’anno scorso, a Elena vengono le palpitazioni ogni volta che sente il rumore diElena vengono le palpitazioni ogni volta che sente il rumore di freni.freni.
  • 27. La contingenza a tre termini:La contingenza a tre termini:  Contingenza: la descrizione completaContingenza: la descrizione completa dell’operante specificodell’operante specifico 1.1. Una definizione precisa del comportamentoUna definizione precisa del comportamento 2.2. Le conseguenze specifiche (gli stimoli cheLe conseguenze specifiche (gli stimoli che seguono il comportamento)seguono il comportamento) 3.3. La situazione ambientale in cui si verificaLa situazione ambientale in cui si verifica (eventi antecedenti che precedono il(eventi antecedenti che precedono il comportamento)comportamento)
  • 28. Due forme di conseguenze:Due forme di conseguenze: pensate alla matematica!pensate alla matematica!  POSITIVA:POSITIVA: Un nuovo stimolo viene presentato, consegnatoUn nuovo stimolo viene presentato, consegnato o aggiunto all’ambienteo aggiunto all’ambiente (POSITIVA)(POSITIVA)  NEGATIVA:NEGATIVA: Uno stimolo giá presente viene terminato oUno stimolo giá presente viene terminato o rimosso dall’ambienterimosso dall’ambiente
  • 29. Esercitazione 2:Esercitazione 2:  Selezionate uno dei comportamenti cheSelezionate uno dei comportamenti che avete descritto precedentemente edavete descritto precedentemente ed identificateidentificate  Il contesto ambientale o stimolo antecedenteIl contesto ambientale o stimolo antecedente  Il comportamentoIl comportamento  La conseguenza che produceLa conseguenza che produce EsercitazioniEsercitazioni WS1.docWS1.doc
  • 30. RINFORZATORI E PUNIZIONIRINFORZATORI E PUNIZIONI RINFORZATORIRINFORZATORI  Conseguenze contingentiConseguenze contingenti che risultanoche risultano nell’aumento dellanell’aumento della frequenza di unfrequenza di un comportamentocomportamento  Metto un euro nelMetto un euro nel distributore del caffé.distributore del caffé. Esce il mio caffé. LaEsce il mio caffé. La prossima volta che vorróprossima volta che vorró del caffé usero ildel caffé usero il distributoredistributore PUNIZIONIPUNIZIONI  Conseguenze contingentiConseguenze contingenti che risultano nellache risultano nella diminuzione delladiminuzione della frequenza di unfrequenza di un comportamentocomportamento  Metto un euro nelMetto un euro nel distributore del caffé, madistributore del caffé, ma esce del té. Due té dopo,esce del té. Due té dopo, me ne vado. É probabileme ne vado. É probabile che la prossima volta cheche la prossima volta che vorró del caffé, non usivorró del caffé, non usi piú quel distributorepiú quel distributore
  • 31. Rinforzo: sempre in su!Rinforzo: sempre in su!  RINFORZO o RINFORZAMENTO (principio):RINFORZO o RINFORZAMENTO (principio): il processo per cui la probabilitá di ricomparsa di unil processo per cui la probabilitá di ricomparsa di un comportamento incrementa se immediatamente seguitocomportamento incrementa se immediatamente seguito da una conseguenzada una conseguenza  RINFORZATORE (nome):RINFORZATORE (nome): lo stimolo rinforzantelo stimolo rinforzante  RINFORZARE (verbo):RINFORZARE (verbo): l’azione di somministrare unal’azione di somministrare una conseguenza contingente ad un comportamento che neconseguenza contingente ad un comportamento che ne aumenta la futura frequenza. Si rinforzano Iaumenta la futura frequenza. Si rinforzano I COMPORTAMENTI e non le PERSONE.COMPORTAMENTI e non le PERSONE.
  • 32. Come si apprende una rispostaCome si apprende una risposta Antecedente Comportamento Conseguenza Antecedente Comportamento Rinforzo Stimolo Discriminativo Risposta Rinforzo
  • 33. Il doppio effetto del rinforzoIl doppio effetto del rinforzo 1.1. Incrementa la probabilitá che unIncrementa la probabilitá che un comportamento si ripetacomportamento si ripeta 2.2. Rende l’antecedente stimoloRende l’antecedente stimolo discriminativo (SD). L’SD é correlato condiscriminativo (SD). L’SD é correlato con la disponibilitá di un rinforzatore nel casola disponibilitá di un rinforzatore nel caso venga emessa la risposta.venga emessa la risposta.
  • 34. RINFORZORINFORZO NEGATIVO E POSITIVONEGATIVO E POSITIVO  RINFORZO POSITIVO: la PRESENTAZIONERINFORZO POSITIVO: la PRESENTAZIONE contingente di un evento che AUMENTA ocontingente di un evento che AUMENTA o MANTIENE la frequenza del comportamentoMANTIENE la frequenza del comportamento  RINFORZO NEGATIVO: la RIMOZIONERINFORZO NEGATIVO: la RIMOZIONE contingente di un evento/stimolo che AUMENTAcontingente di un evento/stimolo che AUMENTA o MANTIENE la frequenza del comportamentoo MANTIENE la frequenza del comportamento
  • 35. Esercitazione 3Esercitazione 3  Dividetevi in gruppi di quattro. Per ogniDividetevi in gruppi di quattro. Per ogni scenario stabilite se la conseguenza alscenario stabilite se la conseguenza al comportamento potrebbe diventarecomportamento potrebbe diventare STIMOLO RINFORZANTE POSITIVOSTIMOLO RINFORZANTE POSITIVO (Sr+) O STIMOLO RINFORZANTE(Sr+) O STIMOLO RINFORZANTE NEGATIVO (Sr-)NEGATIVO (Sr-) EsercitazioniEsercitazioni WS1.docWS1.doc
  • 36. Rinforzatori primariRinforzatori primari  RINFORZATORI PRIMARI:RINFORZATORI PRIMARI:  Eventi o stimoli che per virtú della loroEventi o stimoli che per virtú della loro importanza biologica fungono da rinforzatori.importanza biologica fungono da rinforzatori.  Non hanno bisogno di esser sottoposti ad unNon hanno bisogno di esser sottoposti ad un processo di condizionamento per diventareprocesso di condizionamento per diventare rinforzatori positivirinforzatori positivi
  • 37. Rinforzatori secondariRinforzatori secondari  RINFORZATORI SECONDARI:RINFORZATORI SECONDARI:  Stimoli inizialmente neutrali che acquisisconoStimoli inizialmente neutrali che acquisiscono capacitá rinforzanti per via della continuacapacitá rinforzanti per via della continua associazione a rinforzatori primari od altriassociazione a rinforzatori primari od altri rinforzatori secondari giá stabilitirinforzatori secondari giá stabiliti
  • 38. Come selezionare un rinforzatoreCome selezionare un rinforzatore  Chiedere all’individuo stesso o chi per luiChiedere all’individuo stesso o chi per lui  OsservazioneOsservazione  Test delle preferenzeTest delle preferenze  Provare e vedereProvare e vedere
  • 39. Regole per l’uso del rinforzoRegole per l’uso del rinforzo 1.1. Definite il comportamento da incrementareDefinite il comportamento da incrementare 2.2. Evitate di usare rinforzatori negativi (“ordino la miaEvitate di usare rinforzatori negativi (“ordino la mia stanza almeno smette di urlare”)stanza almeno smette di urlare”) 3.3. Stabilite potenziali rinforzatori positiviStabilite potenziali rinforzatori positivi 4.4. Consegnate il rinforzatore immediatamenteConsegnate il rinforzatore immediatamente 5.5. Consegnate il rinforzatore solo se contingente alConsegnate il rinforzatore solo se contingente al comportamento targetcomportamento target 6.6. Se potete, usate rinforzatori secondariSe potete, usate rinforzatori secondari 7.7. Individuate rinforzatori naturali che possano mantenereIndividuate rinforzatori naturali che possano mantenere il comportamento alla fine dell’interventoil comportamento alla fine dell’intervento 8.8. Monitorate i risultatiMonitorate i risultati
  • 40. Dall’acquisizione al mantenimento:Dall’acquisizione al mantenimento: schemi di rinforzoschemi di rinforzo  Schema di rinforzo continuo:Schema di rinforzo continuo: Ogni volta che il comportamento vieneOgni volta che il comportamento viene esibito, l’individuo riceve il rinforzatoreesibito, l’individuo riceve il rinforzatore  Schema di rinforzo intermittente:Schema di rinforzo intermittente: Il comportamento viene rinforzato ogniIl comportamento viene rinforzato ogni tantotanto
  • 41. Esempi di schemi di rinforzoEsempi di schemi di rinforzo  Mettete un euro nelMettete un euro nel distributore delledistributore delle bibite, premete ilbibite, premete il bottone e la vostrabottone e la vostra lattina esce.lattina esce.  Alla Sig.ra Elisa piaceAlla Sig.ra Elisa piace giocare alle slotgiocare alle slot machine machinemachine machine talmente tanto che étalmente tanto che é sempre a chiederesempre a chiedere soldi, persino ai figli.soldi, persino ai figli. Aspetta la grandeAspetta la grande vincita! Come quandovincita! Come quando due anni prima vinsedue anni prima vinse €€10,000!10,000!
  • 42. ESTINZIONEESTINZIONE  ESTINZIONE:ESTINZIONE: Il processo per cui la non consegna delIl processo per cui la non consegna del rinforzatore che fino ad allora avevarinforzatore che fino ad allora aveva mantenuto il comportamento porta ilmantenuto il comportamento porta il comportamento ad estinguersicomportamento ad estinguersi
  • 43. Estinzione:Estinzione: quali tra questi due esempi sará piúquali tra questi due esempi sará piú resistente all’estinzione?resistente all’estinzione?  Da circa una settimanaDa circa una settimana Silvia va in giro con unaSilvia va in giro con una Golf nuova di zecca.Golf nuova di zecca. All’ottavo giorno, laAll’ottavo giorno, la macchina non simacchina non si accende.accende.  Carlotta gira da una vitaCarlotta gira da una vita con la vecchia Golf di suacon la vecchia Golf di sua madre. La macchina émadre. La macchina é cosí malandata checosí malandata che spesso si accende dopospesso si accende dopo cinque tentativi. A voltecinque tentativi. A volte Carlotta deve addiritturaCarlotta deve addirittura chiedere a suo fratello dichiedere a suo fratello di aiutarla a farla partire aaiutarla a farla partire a spinta.spinta.
  • 44. LA PUNIZIONELA PUNIZIONE  Ricordate che la proprietá di unaRicordate che la proprietá di una conseguenza viene determinataconseguenza viene determinata dall’effetto che ha sul comportamento.dall’effetto che ha sul comportamento.  La punizione: il processo per cui laLa punizione: il processo per cui la presentazione o rimozione di eventipresentazione o rimozione di eventi contingenti al comportamento necontingenti al comportamento ne diminuiscono la frequenza futura.diminuiscono la frequenza futura.
  • 45. Due forme di punizioneDue forme di punizione  PUNIZIONE POSITIVA:PUNIZIONE POSITIVA: La presentazione contingente di unLa presentazione contingente di un eventoevento che DIMINUISCE o SOPPRIMEche DIMINUISCE o SOPPRIME la frequenzala frequenza futura del comportamentofutura del comportamento  PUNIZIONE NEGATIVA:PUNIZIONE NEGATIVA: La rimozione/terminazione contingente di unoLa rimozione/terminazione contingente di uno stimolo che DIMINUISCE o SOPPRIME lastimolo che DIMINUISCE o SOPPRIME la frequenza futura del comportamentofrequenza futura del comportamento
  • 46. Esercitazione 4Esercitazione 4  Dividetevi in coppie.Dividetevi in coppie.  Decidete quali tra questi rappresentanoDecidete quali tra questi rappresentano esempi di punizione o meno. Una voltaesempi di punizione o meno. Una volta stabilito questo, differenziate tra punizionestabilito questo, differenziate tra punizione positiva e negativa.positiva e negativa. EsercitazioniEsercitazioni WS1.docWS1.doc
  • 47. Le insidie della punizioneLe insidie della punizione  L’uso della punizione puo’ elicitare aggressivitáL’uso della punizione puo’ elicitare aggressivitá  Persone e stimoli associati alla punizione possonoPersone e stimoli associati alla punizione possono anch’essi diventare stimoli punitivi condizionali cheanch’essi diventare stimoli punitivi condizionali che evocheranno in seguito risposte di fuga o evitamentoevocheranno in seguito risposte di fuga o evitamento  L’uso della punizione NON INSEGNA nessunL’uso della punizione NON INSEGNA nessun comportamento nuovo o alternativo a quello punito,comportamento nuovo o alternativo a quello punito, semplicemente sopprime un comportamento giásemplicemente sopprime un comportamento giá esistente.esistente.  L’individuo il cui comportamento viene punito potrebbeL’individuo il cui comportamento viene punito potrebbe copiare il comportamento punitivocopiare il comportamento punitivo  Il rinforzo per chi punisce é talmente alto che potrebbeIl rinforzo per chi punisce é talmente alto che potrebbe portare ad un uso eccessivo della punizioneportare ad un uso eccessivo della punizione
  • 48. Regole per l’uso della punizioneRegole per l’uso della punizione  Selezionate la risposta.Selezionate la risposta.  Massimizzate le condizioni per una rispostaMassimizzate le condizioni per una risposta alternativa appropriata da rinforzarealternativa appropriata da rinforzare  Cercate di eliminare I vari stimoli discriminativiCercate di eliminare I vari stimoli discriminativi per il comportamento indesideratoper il comportamento indesiderato  Selezionate una punizione efficaceSelezionate una punizione efficace  Applicatelo con la massima intensitá OGNI voltaApplicatelo con la massima intensitá OGNI volta che si presenta la risposta selezionata, conche si presenta la risposta selezionata, con calma e fermezzacalma e fermezza  Monitorate l’effetto con la presa dati continuaMonitorate l’effetto con la presa dati continua
  • 49. Un esempio:Un esempio:  Punire le autostimolazioni vocali di Alexander:Punire le autostimolazioni vocali di Alexander:  Offerta di un attivitá continua rinforzante contingente all’assenzaOfferta di un attivitá continua rinforzante contingente all’assenza di autostimolazioni (ascoltare la musica)di autostimolazioni (ascoltare la musica)  L’emissione di una qualunque approssimazione diL’emissione di una qualunque approssimazione di autostimolazione vocale veniva seguita dal dire “silenzio”,autostimolazione vocale veniva seguita dal dire “silenzio”, rimozione della musica e consegna di un’attivitá noiosarimozione della musica e consegna di un’attivitá noiosa  Una volta raggiunta stabilitá del comportamento desiderato allaUna volta raggiunta stabilitá del comportamento desiderato alla musica sono stati intervallati momenti di lavoro. Nel caso dimusica sono stati intervallati momenti di lavoro. Nel caso di emissione di vocalizzazioni, veniva ritardata la consegna delemissione di vocalizzazioni, veniva ritardata la consegna del rinforzo fino a che non ci fosse stato silenzio per cinque minutirinforzo fino a che non ci fosse stato silenzio per cinque minuti consecutivi.consecutivi.  Programma di generalizzazioneProgramma di generalizzazione
  • 50. Esercitazione 5:Esercitazione 5:  Da soli.Da soli.  Per ogni esempio stabilite se la conseguenzaPer ogni esempio stabilite se la conseguenza al comportamento é:al comportamento é: 1.1. RINFORZO POSITIVO (Sr+)RINFORZO POSITIVO (Sr+) 2.2. RINFORZO NEGATIVO (Sr-)RINFORZO NEGATIVO (Sr-) 3.3. PUNIZIONE POSITIVA (Sp+)PUNIZIONE POSITIVA (Sp+) 4.4. PUNIZIONE NEGATIVA (Sp-)PUNIZIONE NEGATIVA (Sp-) 5.5. ESTINZIONEESTINZIONE EsercitazioniEsercitazioni WS1.docWS1.doc
  • 51. PROMPTING: SUGGERIMENTOPROMPTING: SUGGERIMENTO  PROMPT:PROMPT: Uno stimolo antecedente che induce unaUno stimolo antecedente che induce una persona ad emettere un comportamentopersona ad emettere un comportamento che altrimenti non emetterebbeche altrimenti non emetterebbe In parole povere:In parole povere: Uno stimolo antecedente aggiuntivo cheUno stimolo antecedente aggiuntivo che permette di evocare il comportamentopermette di evocare il comportamento targettarget
  • 52. Tipi di prompts:Tipi di prompts:  Prompts nella risposta: suggerimenti chePrompts nella risposta: suggerimenti che richiedono l’intervento di un’altra personarichiedono l’intervento di un’altra persona che evoca la risposta targetche evoca la risposta target  Prompts nello stimolo o ambientali:Prompts nello stimolo o ambientali: cambiamento nello stimolo (aggiunta ocambiamento nello stimolo (aggiunta o rimozione) che incrementa la probabilitá dirimozione) che incrementa la probabilitá di rispostarisposta
  • 53. Tipi di promptsTipi di prompts  FisicoFisico  ModelloModello  VerbaleVerbale  GestualiGestuali  TestualiTestuali  Risposte precedentiRisposte precedenti  Ritardo nel rinforzoRitardo nel rinforzo  PosizionaliPosizionali  Stimolo stessoStimolo stesso
  • 54. Trasferimento di controllo delloTrasferimento di controllo dello stimolo: fading/sfumaturastimolo: fading/sfumatura  FADING:FADING: La diminuzione/rimozione graduale diLa diminuzione/rimozione graduale di uno stimolo antecedente che controlla launo stimolo antecedente che controlla la risposta.risposta.  In parole povere:In parole povere: Un cambiamento graduale nel livello diUn cambiamento graduale nel livello di aiuto per evocare la risposta targetaiuto per evocare la risposta target
  • 55. Regole per l’uso efficace delRegole per l’uso efficace del suggerimento e sfumaturasuggerimento e sfumatura 1.1. Definite il comportamento targetDefinite il comportamento target 2.2. Identificate la strategia di suggerimentoIdentificate la strategia di suggerimento 3.3. Stabilite la gerarchia di suggerimentoStabilite la gerarchia di suggerimento 4.4. Presentate l’ SDPresentate l’ SD 5.5. Date il promptDate il prompt 6.6. Rinforzate il comportamento correttoRinforzate il comportamento corretto 7.7. Trasferite il controllo dello stimolo sfumando ilTrasferite il controllo dello stimolo sfumando il promptprompt 8.8. Continuate a rinforzare risposte non suggerite,Continuate a rinforzare risposte non suggerite, o con minor livello di suggerimentoo con minor livello di suggerimento
  • 56. Esercitazione 6Esercitazione 6  Descrivete come insegnereste a Simone,Descrivete come insegnereste a Simone, un ragazzo con autismo di diciotto anni,un ragazzo con autismo di diciotto anni, ad apparecchiare la tavola per unaad apparecchiare la tavola per una persona.persona.  Descrivete come insegnereste a Nicola,Descrivete come insegnereste a Nicola, un bambino con autismo di tre anni aun bambino con autismo di tre anni a salutare con la manosalutare con la mano
  • 57. SHAPING: PLASMARE UNSHAPING: PLASMARE UN COMPORTAMENTO ASSENTECOMPORTAMENTO ASSENTE  Avete mai giocato a caldo/freddo?Avete mai giocato a caldo/freddo?  Cosa fanno i genitori quando un bambinoCosa fanno i genitori quando un bambino inizia a camminare o a parlare?inizia a camminare o a parlare?  SHAPING:SHAPING: Il processo per cui un nuovoIl processo per cui un nuovo comportamento viene stabilitocomportamento viene stabilito attraverso il rinforzo differenziato delleattraverso il rinforzo differenziato delle approssimazioni successiveapprossimazioni successive
  • 58. Regole per l’uso dello shapingRegole per l’uso dello shaping 1.1. Definite il comportamento terminaleDefinite il comportamento terminale 2.2. Determinate se lo shaping é la tecnicaDeterminate se lo shaping é la tecnica piú appropriatapiú appropriata 3.3. Identificate il comportamento di partenzaIdentificate il comportamento di partenza 4.4. Identificate i passi dello shapingIdentificate i passi dello shaping 5.5. Differenziate il rinforzo per ogniDifferenziate il rinforzo per ogni approssimazione successivaapprossimazione successiva
  • 59. Esercitazione 7:Esercitazione 7: 1.1. Dividetevi in gruppi di quattroDividetevi in gruppi di quattro 2.2. Uno di voi sará l’insegnante, l’altro lo studente, gli altriUno di voi sará l’insegnante, l’altro lo studente, gli altri due gli osservatoridue gli osservatori 3.3. Durante questo esercizio non potrete dire nullaDurante questo esercizio non potrete dire nulla 4.4. L’insegnante decide un comportamento terminale senzaL’insegnante decide un comportamento terminale senza comunicarlo allo studentecomunicarlo allo studente 5.5. Il gioco inizia nel momento in cui lo studente manifestaIl gioco inizia nel momento in cui lo studente manifesta una serie di comportamenti casualiuna serie di comportamenti casuali 6.6. Lo studente deve rispondere secondo il principio diLo studente deve rispondere secondo il principio di rinforzo. Quando l’insegnante fa cenno di SÍ con larinforzo. Quando l’insegnante fa cenno di SÍ con la testa, quella risposta deve incrementare, fino adtesta, quella risposta deve incrementare, fino ad arrivare al comportamento terminalearrivare al comportamento terminale 7.7. Avete 5 minutiAvete 5 minuti
  • 60. Compiti a casa:Compiti a casa:  Mantenimento delle nozioni apprese oggi:Mantenimento delle nozioni apprese oggi:  2 osservazioni di mezz’ora di un’atra persona.2 osservazioni di mezz’ora di un’atra persona. Individuare tutte le contingenze a tre terminiIndividuare tutte le contingenze a tre termini possibilipossibili  Studiate le SAFMEDS per cinque minuti ogniStudiate le SAFMEDS per cinque minuti ogni giorno e fate uno sprint di un minuto ognigiorno e fate uno sprint di un minuto ogni giorno. Segnate sul grafico le vostre risposte.giorno. Segnate sul grafico le vostre risposte.  Delineate un programma per incrementare unDelineate un programma per incrementare un deficit comportamentale del vostro studentedeficit comportamentale del vostro studente
  • 61. Per la prossima voltaPer la prossima volta  Fate un elenco di tutti I comportamenti problema cheFate un elenco di tutti I comportamenti problema che presenta il vostro studente. Definiteli in manierapresenta il vostro studente. Definiteli in maniera operazionale e non con etichette sommarieoperazionale e non con etichette sommarie  Stabilite una gerarchia di severitá in base all’impatto cheStabilite una gerarchia di severitá in base all’impatto che il comportamento ha:il comportamento ha:  Sull’individuo a livello fisico e di prevenzione di apprendimentoSull’individuo a livello fisico e di prevenzione di apprendimento  Sull’ambienteSull’ambiente  Sugli altriSugli altri  Sceglietene due: uno medio ed uno severoSceglietene due: uno medio ed uno severo  Per entrambi prendete I dati sul foglio “analisiPer entrambi prendete I dati sul foglio “analisi funzionale”. Se potete, fate in modo che anche ilfunzionale”. Se potete, fate in modo che anche il personale della scuola prenda I datipersonale della scuola prenda I dati
  • 62. Buona ABA a tutti!Buona ABA a tutti! Grazie dell’attenzione!Grazie dell’attenzione! fde@soton.ac.ukfde@soton.ac.uk

Notas do Editor

  1. L’ABA é una scienza, e come tale risponde agli stessi principi e deve avere lo stesso rigore sperimentale delle altre scienze naturali, tra queste uan delle caratteristiche fondamentali é di riuscire a controllare le condizioni in cui si presenta
  2. Il comportamentismo, la filosofia da cui prendono origine l’analisi comportamentale sperimentale ed applicata. LE dimensioni principali del comportamentismo sono: É importante sapere che I principi di apprendimento che discuteremo oggi esistono da molto prima che venissero descritti, esistono da quando esistono le persone. Tutti voi usate ogni giorno I principi comportamentali, la differenza tra me e voi é la corretta e sistematica applicazione di tali principi.
  3. La descrizione completa dell’operante.
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