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L’INTELLIGENZA NUMERICA
7 novembre 2012
 In ricerca ‘intelligenza numerica’ significa :
- mettere in rilievo la capacità di capire
- interpretare e ragionare attorno ai numeri e
alle quantità.
 E’ importante educare e accompagnare lo
sviluppo delle capacità numeriche come per lo
sviluppo del linguaggio verbale.
 La maggior parte dei ricercatori è concorde nel
sostenere che le abilità numeriche ,dipendono da
principi matematici innati ,che vengono ampliati
attraverso l’insegnamento e l’esperienza.
 Ricerche sui neonati hanno messo in evidenza la
loro capacità:
- di categorizzare il mondo esterno in numerosità
- di discriminare piccole quantità numeriche
- di eseguire semplici ragionamenti sui calcoli.
TEORIE
 Piaget fa dipendere la conoscenza numerica dallo
sviluppo dell’intelligenza
 Gelmann e Gallistel elaborano un concetto innato
di numero
 Fuson parla di competenza numerica legata
all’educazione
 Si evidenzia la presenza di concetto di
numerosità precedente al riconoscimento del
lessico corrispondente.
 La capacità di discriminare quantità e quindi
l’elaborazione attraverso il meccanismo
semantico precedono la scolarizzazione e sono
innati.
AREA SEMANTICA DEL NUMERO
 La comprensione del numero consiste nella
capacità di rappresentarsi in maniera astratta la
numerosità di un determinato numero
 Bambini di pochi mesi sono capaci di percepire la
numerosità di un insieme visivo di oggetti in
modo immediato, senza contare.
PROCESSI NUMERICI
 Subitizing - consente di cogliere in modo preciso
e immediato,un insieme visivo, piccole
numerosità di elementi (3 -4) senza contare
 Stima – consiste in un apprezzamento di
numerosità.
 Conteggio – è la capacità che riesce a mettere in
relazione le competenze preverbali del b. con tutti
gli apprendimenti aritmetici successivi
I processi numerici di subitazing e di stima sono
entrambi automatici.
 il primo consente di cogliere in maniera precisa
piccole numerosità di elementi in qualsiasi modo
sono disposti, grazie a un circuito visivo molto
specializzato
 il secondo ci permette di cogliere una grande
numerosità in maniera sfumata
 Per la gran parte dei b. la conoscenza dei
principi del contare comincia verso i 2/3 anni e si
completa ai 5 anni.
 Contare è il primo ponte tra le competenze
innate del b. rispetto alla numerosità e le
conoscenze matematiche più elaborate della
cultura in cui è nato.
I PRINCIPI DEL CONTARE
 Stabilità dell’ordine della serie: per contare
bisogna rispettare un determinato ordine di
enunciazione
 Univocità della conta:ogni oggetto va toccato una
sola volta e per ogni oggetto deve essere
utilizzata una sola etichetta
 Irrilevanza dell’ordine:non importa dove comincio
a contare,l’importante è rispettare i primi due
principi
 Astrattezza del numero: posso contare qualsiasi
entità, concreta e astratta.
 Cardinalità: l’ultimo numero contato esprime la
quantità,poiché contiene tutti gli altri
 Alla scuola materna per rinforzare la
numerazione progressiva e renderla automatica,
bisogna proporre filastrocche, canzoncine e
giochi di sequenza numerica verbale.
 In prima elementare è importante verificare
queste abilità di conteggio, perché se uno dei
principi è debole, bisogna rinforzarlo.
APPRENDIMENTO STRATEGICO
 Memorizzare visivamente configurazioni di
numerosità spazialmente ordinate ci permette di
fissare istantaneamente numerosità maggiori.
SISTEMA NUMERICO
 I numeri hanno due componenti di base:
- componente di tipo lessicale
hanno valenza solo lessicale i numeri dallo 0 al 9,
tutte le decine, e quelli da 11 a 19. vanno appresi
e riconosciuti individualmente.
- componente di tipo sintattico
riguarda la scrittura, devo conoscere quale
posizione occupano le cifre
 I processi lessicali fanno riferimento al nome dei
numeri e rappresentano l’aspetto più mediato
della cultura
- E’ importante distinguere tra il possesso del
concetto di numerosità e il possesso della parola
che indica la numerosità
 Principi alla base dell’apprendimento della
parola-numero
 - ritmo : facilita la memorizzazione
 - coordinazione linguistica, le parole hanno delle
caratteristiche comuni
 I processi sintattici riguardano le diverse
relazioni di ordine di grandezza che si trovano
all’interno dei numeri a più cifre.
 La struttura sintattica assume e lega, nome e
numerosità.
 Il sistema posizionale permette di scrivere
numeri grandi o piccoli che siano, attraverso un
insieme di pochi simboli
 La definizione dello zero,segnalatore spaziale al
posto di posizioni vuote
 Una ANALISI QUALITATIVA del compito
numerico è molto importante perché
- sapere le tipologie degli errori ci aiuta a
intervenire in modo mirato
ERRORI LESSICALI
 Sotto dettatura o lettura:
ottocentouno = 401
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 In lettura:
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SISTEMA DI CALCOLO
Sono stati individuati tre percorsi:
 AUTOMATISMI
 STRATEGIE
 PROCEDURE
 Automatismo è la capacità di accedere al
risultato senza eseguire nessun tipo di calcolo.
 Recupero il risultato dell’operazione in memoria
 Recupero fatti aritmetici e automatismi sono due
modi diversi per dire la stessa cosa.
 Gli automatismi di base della scuola primaria
sono:
- le addizioni e le sottrazioni entro la decina
- le tabelline
 I criteri di funzionamento dell’automatismo sono
la velocità e la correttezza
 Per strategie intendiamo tutte le forme mentali
di manipolazione dei numeri (scomposizioni,
composizioni, proprietà) purché non si ricorra al
conteggio.
 La procedura è una sequenza di azioni che
vengono fatte sempre allo stesso modo, apprese e
poi automatizzate.
 È molto utile un percorso sulla costruzione di
strategie condivise seguito da un percorso di tipo
procedurale.
 Il b. che arriva alla scuola elementare possiede:
- concetto di numerosità
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- applica e utilizza spontaneamente semplici
strategie di calcolo
 Attenzione: la didattica deve sempre tenere in
considerazione quelle che sono le competenze
sulle quali costruire il potenziamento
 Per apprendere a calcolare in modo veloce e
accurato il b. deve avere sviluppato una buona
padronanza sia delle abilità di conteggio, sia dei
processi semantici, lessicali, sintattici di
elaborazione del numero.
 Il progetto ‘intelligenza numerica’ differenzia i
processi e prende in considerazione le diverse
modalità di accesso di codifica del numero.
Tutto il percorso è focalizzato a sviluppare le
componenti metacognitive.
 La scelta metodologica può fare in tanti casi la
differenza.
- la didattica analogica parte dal concetto che il b.
possiede competenze relative al numero
- il materiale di ‘intelligenza numerica’ propone
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l’intelligenza numerica

  • 2.  In ricerca ‘intelligenza numerica’ significa : - mettere in rilievo la capacità di capire - interpretare e ragionare attorno ai numeri e alle quantità.  E’ importante educare e accompagnare lo sviluppo delle capacità numeriche come per lo sviluppo del linguaggio verbale.
  • 3.  La maggior parte dei ricercatori è concorde nel sostenere che le abilità numeriche ,dipendono da principi matematici innati ,che vengono ampliati attraverso l’insegnamento e l’esperienza.  Ricerche sui neonati hanno messo in evidenza la loro capacità: - di categorizzare il mondo esterno in numerosità - di discriminare piccole quantità numeriche - di eseguire semplici ragionamenti sui calcoli.
  • 4. TEORIE  Piaget fa dipendere la conoscenza numerica dallo sviluppo dell’intelligenza  Gelmann e Gallistel elaborano un concetto innato di numero  Fuson parla di competenza numerica legata all’educazione
  • 5.  Si evidenzia la presenza di concetto di numerosità precedente al riconoscimento del lessico corrispondente.  La capacità di discriminare quantità e quindi l’elaborazione attraverso il meccanismo semantico precedono la scolarizzazione e sono innati.
  • 6. AREA SEMANTICA DEL NUMERO  La comprensione del numero consiste nella capacità di rappresentarsi in maniera astratta la numerosità di un determinato numero  Bambini di pochi mesi sono capaci di percepire la numerosità di un insieme visivo di oggetti in modo immediato, senza contare.
  • 7.
  • 8.
  • 9.
  • 10. PROCESSI NUMERICI  Subitizing - consente di cogliere in modo preciso e immediato,un insieme visivo, piccole numerosità di elementi (3 -4) senza contare  Stima – consiste in un apprezzamento di numerosità.  Conteggio – è la capacità che riesce a mettere in relazione le competenze preverbali del b. con tutti gli apprendimenti aritmetici successivi
  • 11. I processi numerici di subitazing e di stima sono entrambi automatici.  il primo consente di cogliere in maniera precisa piccole numerosità di elementi in qualsiasi modo sono disposti, grazie a un circuito visivo molto specializzato  il secondo ci permette di cogliere una grande numerosità in maniera sfumata
  • 12.  Per la gran parte dei b. la conoscenza dei principi del contare comincia verso i 2/3 anni e si completa ai 5 anni.  Contare è il primo ponte tra le competenze innate del b. rispetto alla numerosità e le conoscenze matematiche più elaborate della cultura in cui è nato.
  • 13. I PRINCIPI DEL CONTARE  Stabilità dell’ordine della serie: per contare bisogna rispettare un determinato ordine di enunciazione  Univocità della conta:ogni oggetto va toccato una sola volta e per ogni oggetto deve essere utilizzata una sola etichetta  Irrilevanza dell’ordine:non importa dove comincio a contare,l’importante è rispettare i primi due principi  Astrattezza del numero: posso contare qualsiasi entità, concreta e astratta.  Cardinalità: l’ultimo numero contato esprime la quantità,poiché contiene tutti gli altri
  • 14.  Alla scuola materna per rinforzare la numerazione progressiva e renderla automatica, bisogna proporre filastrocche, canzoncine e giochi di sequenza numerica verbale.  In prima elementare è importante verificare queste abilità di conteggio, perché se uno dei principi è debole, bisogna rinforzarlo.
  • 15.
  • 16. APPRENDIMENTO STRATEGICO  Memorizzare visivamente configurazioni di numerosità spazialmente ordinate ci permette di fissare istantaneamente numerosità maggiori.
  • 17. SISTEMA NUMERICO  I numeri hanno due componenti di base: - componente di tipo lessicale hanno valenza solo lessicale i numeri dallo 0 al 9, tutte le decine, e quelli da 11 a 19. vanno appresi e riconosciuti individualmente. - componente di tipo sintattico riguarda la scrittura, devo conoscere quale posizione occupano le cifre
  • 18.  I processi lessicali fanno riferimento al nome dei numeri e rappresentano l’aspetto più mediato della cultura - E’ importante distinguere tra il possesso del concetto di numerosità e il possesso della parola che indica la numerosità
  • 19.  Principi alla base dell’apprendimento della parola-numero  - ritmo : facilita la memorizzazione  - coordinazione linguistica, le parole hanno delle caratteristiche comuni
  • 20.  I processi sintattici riguardano le diverse relazioni di ordine di grandezza che si trovano all’interno dei numeri a più cifre.  La struttura sintattica assume e lega, nome e numerosità.  Il sistema posizionale permette di scrivere numeri grandi o piccoli che siano, attraverso un insieme di pochi simboli  La definizione dello zero,segnalatore spaziale al posto di posizioni vuote
  • 21.  Una ANALISI QUALITATIVA del compito numerico è molto importante perché - sapere le tipologie degli errori ci aiuta a intervenire in modo mirato
  • 22. ERRORI LESSICALI  Sotto dettatura o lettura: ottocentouno = 401 506 = cinquecentosette  In lettura: ottantasette = ottantasei novecentocinque = novecentosette
  • 23. ERRORI SINTATTICI  Sotto dettatura o lettura: ottocentouno = 810 506 = cinquantasei  In lettura: ottantasette = ottocentosette novecentocinque = novecentocinquanta
  • 24. SISTEMA DI CALCOLO Sono stati individuati tre percorsi:  AUTOMATISMI  STRATEGIE  PROCEDURE
  • 25.  Automatismo è la capacità di accedere al risultato senza eseguire nessun tipo di calcolo.  Recupero il risultato dell’operazione in memoria  Recupero fatti aritmetici e automatismi sono due modi diversi per dire la stessa cosa.
  • 26.  Gli automatismi di base della scuola primaria sono: - le addizioni e le sottrazioni entro la decina - le tabelline  I criteri di funzionamento dell’automatismo sono la velocità e la correttezza
  • 27.  Per strategie intendiamo tutte le forme mentali di manipolazione dei numeri (scomposizioni, composizioni, proprietà) purché non si ricorra al conteggio.  La procedura è una sequenza di azioni che vengono fatte sempre allo stesso modo, apprese e poi automatizzate.  È molto utile un percorso sulla costruzione di strategie condivise seguito da un percorso di tipo procedurale.
  • 28.  Il b. che arriva alla scuola elementare possiede: - concetto di numerosità - ha acquisito il lessico numerico - sa contare - applica e utilizza spontaneamente semplici strategie di calcolo  Attenzione: la didattica deve sempre tenere in considerazione quelle che sono le competenze sulle quali costruire il potenziamento
  • 29.  Per apprendere a calcolare in modo veloce e accurato il b. deve avere sviluppato una buona padronanza sia delle abilità di conteggio, sia dei processi semantici, lessicali, sintattici di elaborazione del numero.  Il progetto ‘intelligenza numerica’ differenzia i processi e prende in considerazione le diverse modalità di accesso di codifica del numero. Tutto il percorso è focalizzato a sviluppare le componenti metacognitive.
  • 30.  La scelta metodologica può fare in tanti casi la differenza. - la didattica analogica parte dal concetto che il b. possiede competenze relative al numero - il materiale di ‘intelligenza numerica’ propone attività in base ai diversi ambiti di apprendimento.
  • 31.  34x2=36 errore cognitivo 46+7=322  27x3=621 errore didattico  322-36=314 strategia didattica, errore cognitivo ANALISI QUALITATIVA DEGLI ERRORI