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L’OSSERVAZIONE NELL’ASILO 
NIDO: 
METODOLOGIE, TECNICHE E 
STRUMENTI 
CORSO DI 
PREPARAZIONE AL 
CONCORSO PER EDUCATORI 
DI ASILI NIDO 
Prof. Salvatore Sasso 
(alcune diapositive sono tratte da Stefano Zucca)
La comunicazione: una definizione 
La comunicazione 
è un processo di scambio di 
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che si realizza in un contesto 
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Principi di comunicazione 
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linea dello sguardo dell’altro) 
posture (posizionamento del corpo: aperto - teso - 
disponibile) avvicinamento 
aspetto esteriore 
capi d’abbigliamento
COSA SIGNIFICA OSSERVARE 
Osservare è Guardare e Ascoltare 
NNOONN 
solamente Vedere e Udire.
LE METODOLOGIE OSSERVATIVE 
l’osservazione spontanea e occasionale 
l’osservazione sistematica 
l’osservazione naturalistica 
l’osservazione diretta 
l’osservazione indiretta 
l’osservazione partecipante 
l’osservazione non partecipante
L’osservazione spontanea e 
occasionale 
Soggettiva 
Asistematica 
Poco attendibile
L’osservazione sistematica 
Scelta di un approccio teorico 
Scelta di una tipologia osservativa 
Osservazione 
raccolta dati 
elaborazione 
interpretazione
CCoonnffrroonnttoo ffrraa ttiippii ddii 
oosssseerrvvaazziioonnee 
Nell’oosssseerrvvaazziioonnee 
ooccccaassiioonnaallee la 
focalizzazione dei 
dati è affidata alla 
deformazione 
arbitraria della 
memoria. 
Nell’oosssseerrvvaazziioonnee 
ssiisstteemmaattiiccaa colui 
che osserva raccoglie 
intenzionalmente, 
organizza e registra i 
dati rapportandoli a 
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riferimento.
L’osservazione naturalistica 
L’osservatore registra ciò che sta 
rilevando 
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osservative: la stesura del protocollo 
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Le fasi ddeellll’’oosssseerrvvaazziioonnee 
LLaa pprroocceedduurraa oosssseerrvvaattiivvaa ssii aarrttiiccoollaa nneeii 
sseegguueennttii ppaassssii ooppeerraattiivvii:: 
- llaa ffooccaalliizzzzaazziioonnee ddeeii ffaattttii,, ddeeii ccoommppoorrttaammeennttii oo 
ddeeii ssooggggeettttii ddaa oosssseerrvvaarree;; 
- llaa rreeggiissttrraazziioonnee ;; 
- llaa ccooddiiffiiccaa;; 
- ll’’aannaalliissii,, 
- ll’’iinntteerrpprreettaazziioonnee ddeeii ddaattii..
LLaa ffooccaalliizzzzaazziioonnee 
Consente di: 
- cciirrccoossccrriivveerree il problema; 
- operare una ddeeffiinniizziioonnee accurata degli eelleemmeennttii 
da osservare e rilevare; 
- rreennddeerree eesspplliicciittòò cciiòò cchhee ssii ccoonnoossccee ddeell 
pprroobblleemmaa; 
- pprreecciissaarree ggllii aassppeettttii cchhee ssffuuggggoonnoo aallllaa nostra 
ccoommpprreennssiioonnee..
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CChheecckk--lliisstt 
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TTeeccnniicchhee nnaarrrraattiivvee 
Rientrano in questi tipo di 
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Tra le forme di registrazione diaristica rientra il ddiiaarriioo ddii 
bboorrddoo, particolarmente usato in campo scolastico, dove 
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LLee rreeggiissttrraazziioonnii aa 
Il comportamecnctaoa dmma oppsseiiroovannre eeè descritto 
minuziosamente per un determinato periodo 
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da ottenere una registrazione di una parte 
rappresentativa (campione) del 
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LLee rreeggiissttrraazziioonnee 
aanneeddddoottiicchhee 
L’attenzione è rivolta a 
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LLaa ccooddiiffiiccaa 
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viene effettuata con strumenti carta- matita è 
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LLaa ccooddiiffiiccaa 
I criteri usati nella codifica dei 
fenomeni possono essere di tipo 
qualitativo (avvalendosi di 
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(rilevazione di frequenza, 
durata e intensità).
SSiisstteemmaa ddii ccaatteeggoorriiee 
- permette di ccooddiiffiiccaarree ll’’iinntteerraa ggaammmmaa ddeeii 
ccoommppoorrttaammeennttii osservati all’interno di un’unità o di un 
segmento di analisi prescelto; 
- è cchhiiuussoo, poiché presenta un certo numero di 
comportamenti che sono tra loro incompatibili; 
- necessita di uunnaa ssoollaa rreeggiissttrraazziioonnee, effettuata ogni 
volta per l’intera durata dell’unità osservativa; 
- è eessaauussttiivvoo, in quanto le categorie di cui si compone 
devono esaurire tutte possibili manifestazioni del 
fenomeno indagato.
L’analisi 
- può essere attuata a diversi livelli di 
complessità; 
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comportamenti stabilendo, mediante 
scale, il grado di intensità e la 
frequenza con i quali certi fenomeni 
si manifestano.
LL’’iinntteerrpprreettaazziioonnee 
Rappresenta il mmoommeennttoo 
ccoonncclluussiivvoo del lavoro e 
l’aappeerrttuurraa aa nnuuoovvee pprroossppeettttiivvee 
di ricerca che possono essere 
emerse sotto forma di idee o di 
problemi in tutte le fasi 
dell’osservazione.
ll gruppo di osservazione: 
esercitazione 
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LA PROCEDURA OSSERVATIVA 2 
Osservazione e 
registrazione macroanalitica 
ossia trascritta in maniera 
stenografica con la tecnica 
“carta e matita”
Il gruppo di osservazione: 
applicazione 
La procedura osservativa 3 
osservazione microanalitica ossia il 
raggruppamento di tutti i dati 
(comunicativi, sensoriali, 
percettivo motori, grafico-pittorici, 
ecc., linguistici, logico-matematici) 
attraverso categorie prefissate
Il gruppo di osservazione: 
applicazione 
La procedura osservativa 4 
Sintesi dei dati, attraverso l’iniziale 
confronto dei dati raccolti tra due o 
più osservatori (attendibilità)
APPROCCIO 
METODOLOGICO 
METODOLOGIE 
OSSERVAZIONE 
DIRETTA O 
INDIRETTA 
OSSERVATIVE 
OSSERVAZIONE 
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PARTECIPANTE 
STRUMENTI DI 
REGISTRAZIONE 
AREA DI 
OSSERVAZIONE 
SISTEMATICA 
UMANISTICO 
ESPERIENZIALE 
Diretta 
Indiretta 
Indiretta 
Partecipante 
- resoconto 
descrittivo 
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- checklist 
- intervista 
- scale di 
valutazione 
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ETOLOGICO Diretta Non partecipante - carta e matita 
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ECOLOGICO Diretta 
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valutazione 
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PSICOANALITICO Diretta Partecipante - resoconto 
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PIAGETIANO Indiretta Partecipante - resoconto 
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PRAGMATICA 
DELLA 
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lezione osservazione nido

  • 1. L’OSSERVAZIONE NELL’ASILO NIDO: METODOLOGIE, TECNICHE E STRUMENTI CORSO DI PREPARAZIONE AL CONCORSO PER EDUCATORI DI ASILI NIDO Prof. Salvatore Sasso (alcune diapositive sono tratte da Stefano Zucca)
  • 2. La comunicazione: una definizione La comunicazione è un processo di scambio di informazioni e comportamenti che si realizza in un contesto finalizzato al raggiungimento di un obiettivo relazionale
  • 3. Principi di comunicazione In ogni evento comunicativo vi sono componenti: verbali e non-verbali l’aspetto di contenuto è rappresentato dalla componente verbale l’aspetto di relazione è veicolato da componenti non-verbali
  • 4. Principi di comunicazione Le componenti della comunicazione non-verbale gestualità (di affermazione o negazione - di apertura o di chiusura - di automanipolazione: noia, disagio) espressioni facciali e sguardo (occhiata - sguardo attento - rivolto da un’altra parte - sorriso - preoccupazione - attenzione:essere posti sulla stessa linea dello sguardo dell’altro) posture (posizionamento del corpo: aperto - teso - disponibile) avvicinamento aspetto esteriore capi d’abbigliamento
  • 5. COSA SIGNIFICA OSSERVARE Osservare è Guardare e Ascoltare NNOONN solamente Vedere e Udire.
  • 6. LE METODOLOGIE OSSERVATIVE l’osservazione spontanea e occasionale l’osservazione sistematica l’osservazione naturalistica l’osservazione diretta l’osservazione indiretta l’osservazione partecipante l’osservazione non partecipante
  • 7. L’osservazione spontanea e occasionale Soggettiva Asistematica Poco attendibile
  • 8. L’osservazione sistematica Scelta di un approccio teorico Scelta di una tipologia osservativa Osservazione raccolta dati elaborazione interpretazione
  • 9. CCoonnffrroonnttoo ffrraa ttiippii ddii oosssseerrvvaazziioonnee Nell’oosssseerrvvaazziioonnee ooccccaassiioonnaallee la focalizzazione dei dati è affidata alla deformazione arbitraria della memoria. Nell’oosssseerrvvaazziioonnee ssiisstteemmaattiiccaa colui che osserva raccoglie intenzionalmente, organizza e registra i dati rapportandoli a precisi schemi di riferimento.
  • 10. L’osservazione naturalistica L’osservatore registra ciò che sta rilevando È necessario: - controllo intersoggettivo (qualità degli strumenti di registrazione e formazione degli operatori) - quantificazione - validità ecologica (esistenza di comportamenti nella vita reale) Integrazione tra oss. natur. e oss. in laboratorio (validità ecologica)
  • 11. Osservazione diretta Non richiede strumenti o dispositivi tra osservatore e osservato Si svolge senza una dilazione temporale Si escludono test o interviste Si esclude la descrizione retrospettiva Uso di checklist: intensità, frequenza, durata dei tratti comportamentali o fenomenici Teoria dell’attaccamento Infant observation
  • 12. Osservazioni indirette Questionari con risposte: - aperte - strutturate (Scala Likert) - chiuse (si/no) Interviste: - strutturate (risposte aperte, chiuse, strutturate) - semi-strutturate - direttive (risposte aperte) - focalizzate - in profondità - non strutturate (colloquio clinico)
  • 13. Osservazione partecipe Osservazione diaristica Bambini in posa fotografica
  • 14. LLee rreeggiissttrraazziioonnii ddiiaarriissttiicchhee Permettono di condurre osservazioni sia a carattere bbiiooggrraaffiiccoo sia a carattere aauuttoobbiiooggrraaffiiccoo. Tra le forme di registrazione diaristica rientra il ddiiaarriioo ddii bboorrddoo, particolarmente usato in campo scolastico, dove vengono annotati obiettivi, procedure, comportamenti ecc.
  • 15. Osservazione non partecipe Specchio unidirezionale Familiarizzazione con i soggetti (osservatore-tappezzeria)
  • 16. Le teorie di riferimento L’approccio Etologico L’approccio Ecologico L’approccio Psicoanalitico L’approccio Piagetiano La Teoria dell’attaccamento La Pragmatica della Comunicazione L’approccio Umanistico L’approccio Gardneriano
  • 17. L’approccio etologico 1 Vantaggio: - osservare i soggetti che non potrebbero collaborare con il ricercatore per la giovane età o per una patologia - prerequisito per la sperimentazione Finalità - dimostrare la funzione adattiva di un comportamento - far emergere la relazione tra comportamento e ambiente - esaltare i meccanismi causali
  • 18. L’approccio etologico 2 Nello studio dello sviluppo del comportamento umano: - l’importanza dei fattori biologici (nell’attaccamento madre-bambino) - l’organizzazione sociale dei bambini in età prescolare
  • 19. L’approccio etologico 3 Utilizza: - osservazione diretta - osservazione naturalistica Non utilizza: - il flusso comportamentale per inferire motivazioni, intenzioni o emozioni dietro un dato comportamento
  • 20. L’approccio etologico 4 Le fasi osservative: 1. Fase descrittiva: a. osservazione naive (indicatori); b. elaborazione della lista descrittiva c. organizzazione della lista descrittiva (categorie o classi) 2. Fase esplorativa: - Dalla descrizione alla valutazione sistematica delle relazioni tra individui – gruppi – ambiente - Formulazione di ipotesi - Indagine pilota - Modalità di registrazione (comportamenti – eventi – sequenze) 3. Valutazione sistematica: - scelta del campione - accordo tra gli osservatori
  • 21. L’approccio psicoanalitico 1 L’osservatore deve utilizzare, come nel setting analitico, un’attenzione libera e fluttuante Osservazione diretta A. Freud: - i dati acquisiti dall’osservazione come elementi di confronto e di integrazione con i dati ricavati dalla ricostruzione nel setting analitico S. Isaacs: - tre principi metodologici: 1. Osservazione dei dettagli 2. Osservazione nell’ambiente naturale 3. Continuità genetica dei comportamenti
  • 22. L’approccio psicoanalitico 2 E. Bick: - Importanza del contesto emotivo nella situazione osservativa - osservazione parte integrante della formazione psicologica: - esperienze infantili precoci (non verbali e ludiche) - comprensione dei resoconti materni - nascita e sviluppo della relazione primaria - confronto tra studenti - Infant observation: - scelta della famiglia - modalità di svolgimento del primo incontro - frequenza e durata dell’osservazione
  • 23. L’approccio piagetiano 1 Osservazione “quasi-sperimentale”: evidenzia i livelli dello sviluppo cognitivo del bambino attraverso l’osservazione di come egli manipola gli oggetti forniti dall’adulto in circostanze controllate o provocate. 1. È sorretta da ipotesi di carattere generale (evita casualità); 2. È un vero e proprio esperimento 3. Ha i requisiti di sistematicità e continuità
  • 24. L’approccio piagetiano 2 Qual è l’ipotesi? 1. gradualità e continuità fra le diverse forme di condotta: - Riflessi – abitudini – intelligenza intuitiva e rappresentativa: - imitazione differita - gioco simbolico - linguaggio 2. L’intelligenza si sviluppa e si organizza mediante l’adattamento dell’organismo all’ambiente
  • 25. L’approccio piagetiano 3 Critiche: - atteggiamento scientifico e sistematicità non sempre presenti (prevale il momento teorico su quello osservativo) - comunicazione dei dati non statisticamente significativi (gli aspetti qualitativi attraverso lo stile descrittivo e diaristico) Valutazione dello sviluppo (Scale qualitative ordinali, come, ad esempio, l’Uzgiris-Hunt)
  • 26. Le tecniche osservative LA RILEVAZIONE “CARTA E MATITA” Registrazione di brevi episodi Registrazione di comportamenti a intervalli di tempo Registrazione dell’osservazione partecipante Registrazione di uno Specimen Le scale di valutazione LA REGISTRAZIONE AUDIO LA VIDEOREGISTRAZIONE LA CHECK-LIST
  • 27. Come sviluppare le competenze osservative: premessa per osservare 1 Lo scopo dell’osservazione è favorire lo sviluppo dell’osservato, la sua autonomia, l’identità personale, la sua autovalutazione; L’osservazione non è un “esperimento”; Meglio “tenersi a distanza”! Se si è in un’osservazione partecipante, è necessario comunicare che si sta comunicando, ma non cosa; Bisogna esercitare la propria attenzione e concentrazione;
  • 28. Come sviluppare le competenze osservative: premessa per osservare 2 Non bisogna aver paura di sbagliare; Le azioni e le parole dell’osservato vanno colte come informazioni importanti; Bisogna distinguere le descrizioni dalle valutazioni; Attraverso l’osservazione dell’altro bisogna ri-conoscere il proprio stile percettivo, le proprie strutturazioni cognitive, la propria reattività emotivo-affettiva, i giudizi impliciti;
  • 29. Come sviluppare le competenze osservative: la stesura del protocollo osservativo 1 Descrivere quello che si riesce e si sa vedere, quello che la nostra esperienza ci ha condotto a vedere; Registrare quello che si vede, non quello che si ha in testa. Le idee non vengono prima dei fatti: esse sono a nostro servizio; Descrivere il più analiticamente possibile; Limitare aggettivi e avverbi; usare un linguaggio meno personale possibile; Distinguere su colonne differenti la rilevazione delle azioni e quella dell’interazione verbale;
  • 30. Come sviluppare le competenze osservative: la stesura del protocollo osservativo 2 Se si incontrano difficoltà, riportarle su una terza colonna “altro”; Riportare la codifica, che consiste nel raccogliere in classi descrittive i fatti o le comunicazioni rilevate durante l’osservazione; Sul protocollo si può aggiungere la voce “interpretazione”, ossia l’espressione del significato di ciò che si è osservato; Domandarsi a quale teoria obbedisce la propria interpretazione.
  • 31. Le fasi ddeellll’’oosssseerrvvaazziioonnee LLaa pprroocceedduurraa oosssseerrvvaattiivvaa ssii aarrttiiccoollaa nneeii sseegguueennttii ppaassssii ooppeerraattiivvii:: - llaa ffooccaalliizzzzaazziioonnee ddeeii ffaattttii,, ddeeii ccoommppoorrttaammeennttii oo ddeeii ssooggggeettttii ddaa oosssseerrvvaarree;; - llaa rreeggiissttrraazziioonnee ;; - llaa ccooddiiffiiccaa;; - ll’’aannaalliissii,, - ll’’iinntteerrpprreettaazziioonnee ddeeii ddaattii..
  • 32. LLaa ffooccaalliizzzzaazziioonnee Consente di: - cciirrccoossccrriivveerree il problema; - operare una ddeeffiinniizziioonnee accurata degli eelleemmeennttii da osservare e rilevare; - rreennddeerree eesspplliicciittòò cciiòò cchhee ssii ccoonnoossccee ddeell pprroobblleemmaa; - pprreecciissaarree ggllii aassppeettttii cchhee ssffuuggggoonnoo aallllaa nostra ccoommpprreennssiioonnee..
  • 33. LLaa rreeggiissttrraazziioonnee -- Consente di fissare, come in un fermo-immagine, la realtà realtà osservata. - Può essere effettuata mediante il sussidio di mezzi tecnologici audio/video.
  • 34. CChheecckk--lliisstt - si compone di un elenco di comportamenti è ha la funzione di guidare l’organizzazione sistematica della raccolta dei dati; - consente di registrare immediatamente i comportamenti; - focalizza l’attenzione su aspetti specifici di essi; - presenta una definizione delle abilità prese in considerazione; - facilita la comunicazione tra i diversi operatori.
  • 35. TTeeccnniicchhee nnaarrrraattiivvee Rientrano in questi tipo di strumenti: - i Diari; - le Registrazioni a campione; - le Registrazioni aneddotiche
  • 36. LLee rreeggiissttrraazziioonnii Perddmiieaattrroiinssott iidcci hhceoendurre osservazioni sia a carattere bbiiooggrraaffiiccoo sia a carattere aauuttoobbiiooggrraaffiiccoo. Tra le forme di registrazione diaristica rientra il ddiiaarriioo ddii bboorrddoo, particolarmente usato in campo scolastico, dove vengono annotati obiettivi, procedure, comportamenti ecc.
  • 37. LLee rreeggiissttrraazziioonnii aa Il comportamecnctaoa dmma oppsseiiroovannre eeè descritto minuziosamente per un determinato periodo di tempo, stabilito precedentemente, in modo da ottenere una registrazione di una parte rappresentativa (campione) del comportamento stesso, della situazione in cui si realizza e delle relazioni che il comportamento in esame ha con quelli antecedenti e conseguenti.
  • 38. LLee rreeggiissttrraazziioonnee aanneeddddoottiicchhee L’attenzione è rivolta a comportamenti isolati, episodi specifici che assumono una certa rilevanza nel contesto in cui si realizzano.
  • 39. LLaa ccooddiiffiiccaa Gli eventi vengono selezionati e classificati secondo un sistema predefinito. La registrazione e la codifica avvengono in fasi successive; nel caso in cui la rilevazione viene effettuata con strumenti carta- matita è possibile registrare e codificare contemporaneamente.
  • 40. LLaa ccooddiiffiiccaa I criteri usati nella codifica dei fenomeni possono essere di tipo qualitativo (avvalendosi di sistemi aperti) o quantitativo (rilevazione di frequenza, durata e intensità).
  • 41. SSiisstteemmaa ddii ccaatteeggoorriiee - permette di ccooddiiffiiccaarree ll’’iinntteerraa ggaammmmaa ddeeii ccoommppoorrttaammeennttii osservati all’interno di un’unità o di un segmento di analisi prescelto; - è cchhiiuussoo, poiché presenta un certo numero di comportamenti che sono tra loro incompatibili; - necessita di uunnaa ssoollaa rreeggiissttrraazziioonnee, effettuata ogni volta per l’intera durata dell’unità osservativa; - è eessaauussttiivvoo, in quanto le categorie di cui si compone devono esaurire tutte possibili manifestazioni del fenomeno indagato.
  • 42. L’analisi - può essere attuata a diversi livelli di complessità; - è possibile misurare gli eventi o i comportamenti stabilendo, mediante scale, il grado di intensità e la frequenza con i quali certi fenomeni si manifestano.
  • 43. LL’’iinntteerrpprreettaazziioonnee Rappresenta il mmoommeennttoo ccoonncclluussiivvoo del lavoro e l’aappeerrttuurraa aa nnuuoovvee pprroossppeettttiivvee di ricerca che possono essere emerse sotto forma di idee o di problemi in tutte le fasi dell’osservazione.
  • 44. ll gruppo di osservazione: esercitazione Gli elementi da raccogliere riguardano: Una definizione di osservazione Le modalità per condurre un’osservazione Le modalità per la scelta di categorie osservative Le modalità per elaborare un’osservazione
  • 45. Il gruppo di osservazione: riflessioni Qual è lo scopo dell’osservazione Quale teoria lo sostiene Quali strumenti abbiamo per raccogliere i dati osservativi Come si deve procedere per codificare i risultati Come analizzare i risultati
  • 46. Il gruppo di osservazione: applicazione LA PROCEDURA OSSERVATIVA 2 Osservazione e registrazione macroanalitica ossia trascritta in maniera stenografica con la tecnica “carta e matita”
  • 47. Il gruppo di osservazione: applicazione La procedura osservativa 3 osservazione microanalitica ossia il raggruppamento di tutti i dati (comunicativi, sensoriali, percettivo motori, grafico-pittorici, ecc., linguistici, logico-matematici) attraverso categorie prefissate
  • 48. Il gruppo di osservazione: applicazione La procedura osservativa 4 Sintesi dei dati, attraverso l’iniziale confronto dei dati raccolti tra due o più osservatori (attendibilità)
  • 49. APPROCCIO METODOLOGICO METODOLOGIE OSSERVAZIONE DIRETTA O INDIRETTA OSSERVATIVE OSSERVAZIONE PARTECIPANTE O NON PARTECIPANTE STRUMENTI DI REGISTRAZIONE AREA DI OSSERVAZIONE SISTEMATICA UMANISTICO ESPERIENZIALE Diretta Indiretta Indiretta Partecipante - resoconto descrittivo - carta e matita - checklist - intervista - scale di valutazione - relazione educativa - sviluppo emozionale ETOLOGICO Diretta Non partecipante - carta e matita - video registrazione - Audio registrazione - interazione sociale - gioco ECOLOGICO Diretta Indiretta Partecipante Partecipante - resoconto - descrittivo - Carta e matita - Interviste - Scale di valutazione - Interazione sociale e sviluppo cognitivo - Interazione: Genitore-figlio Insegnante-alunno Bambino-bambino Ragazzo- ragazza PSICOANALITICO Diretta Partecipante - resoconto descrittivo successivo - sviluppo affettivo-emozionale PIAGETIANO Indiretta Partecipante - resoconto - descrittivo - intervista - sviluppo cognitivo PRAGMATICA DELLA COMUNICAZIONE Diretta Partecipante Non partecipante - Videoregistrazioni - resoconto - descrittivo - Carta e matita - Comunicazione interpersonale - Relazione d’aiuto Quadro riassuntivo dell’osservazione

Notas do Editor

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