2. demenze
• Causa piu’ frequente lesioni estese della corteccia degli
emisferi cerebrali, con prevalenza sulle regioni aventi
funzioni associative polimodali
• Lesioni sottocorticali, bilaterali che interferiscono con
l’attivazione coordinata e coerente della corteccia
cerebrale
• In numerose malattie dementigene si trovano associate lesioni corticali
e sottocorticali
• Quale malattia e’ responsabile della demenza ?
3. Diagnosi di demenza
• Rilievo di un deficit acquisito in domini cognitivi multipli,
comprendenti la memoria, e abbastanza grave da
interferire nelle attività sociali o lavorative
• La diagnosi di demenza si basa sull’esame clinico con
l’usilio di test neuropsicologici
• MMSE
4. Valutazione clinica
• MODIFICAZIONE DELLA PERSONALITA’ E DEL
COMPORTAMENTO
• ORIENTAMENTO SPAZIO TEMPORALE
• MEMORIA
• DEFICIT DI LINGUAGGIO
• FUNZIONI DI RAGIONAMENTO
• CAPACITA’ DI ASTRAZIONE
• PRESENZA DI DISTURBI PRASSICI O GNOSICI
6. Diagnosi differenziale
• Il deterioramento elettivo di una funzione
cognitiva deve essere distinto dal deterioramento
globale che definisce la demenza
• Depressione
• Confusione mentale
8. Malattia di Alzheimer
• Causa piu’ frequente di demenza
• Colpisce dal 2 al 6 % dei soggetti di età maggiore
di 65 anni
• Progressiva alterazione della memoria
• Linguaggio: anomie
• Disturbi prassici (aprassia costruttiva)
• Gnosici soprattutto nel dominio visuale
9. Disturbi della memoria
• Fallimenti di memoria (nella storia e nei test)
• Disorientamenti topografici
• Memoria verbale per fatti remoti integra, in n etta
discrepanza con la rievocabilità delle tracce di piu’
recente deposizione
• Alterato riconsocimento di amici e parenti
quotidianamente frequentati
• ……..
10. Disturbi della prassia
• Fallimenti delle sequenze gestuali complesse, finalizzate
all’uso degli strumenti della vita quotidiana (spazzolino,
posate, penna, chiavi….)
• Piu’ comuni i difetti di tipo aprassico ideomotorio
(imitazione di gesti)
• Attivita’ cognitiva spaziale compromessa (difficolta
destra/sinistra)
• Aprassia dell’abbigliamento, apparecchiare la tavola,
guidare l’auto (test aprassia costruttiva: copia di disegni di
varia difficoltà), disegno su ordine verbale
11. Disturbi visuospaziali
• Difetti di riconoscimento (apercettivi) o di ordine
associativo
• (difficolta’ nel riconoscinento di disegni
incompleti, frammentari o sovrapposti)
• Possono riconoscere un edificio, un volto, un
oggetto ma sfugge il relativo collegamento
mnestico
• Difetto di esplorazione entro il campo di sguardo
(tardivo) con fissazione visiva
12. M di Alzheimer
• TAC/RMN encefalo : atrofia prevalentemente
della regione ippocampale (e permette di escludere
forme di demenza sintomatica)
• Evoluzione lentamente progressiva: riduzione delle
attivita’ quotidiane, comparsa di errori nel riconoscimento
dei familiari e dei luoghi.
• Disturbi psichiatrici:depressione, ideazione
delirante,allucinazioni, alterazioni comportamentali.
• Perdita autonomia, istituzionalizzazione
• Crisi epilettiche o mioclonie
13. neuropatologia
• Rarefazione neuronale
• Lesioni del sistema ippocampo-amigdaloideo.
Neocorteccia associativa parieto-temporale
• Lesioni sottocorticali nucleo del Meynert con proiezioni colinergiche
• Lesioni:degenerazione neurofibrillare, placche senili ed angiopatia
amiloide
14. eziologia
• Causa ignota
• Forme familiari (minoranza di casi).Esordio prima dei 60 anni,
trasmissione autosomica dominante
• ……………………..……..terapia……………………………
• Alcuni farmaci inibitori della colinesterasi centrale (donezepil,
rivastigmina, galantamina) hanno dato prova di una certa efficacia su
sintomi cognitivi e disturbi del comportamento
• memantina un antagonista dei recettori NMDA, sarebbe indicata nelle
frorme moderate e gravi di malattia di Alzheimer
15. Demenza da corpi di Lewy
• Neuropatologia
• Elementi di sospetto per la diagnosi:
• deterioramento cognitivo di tipo frontale con episodi
confusionali, allucinazioni visive, sintomi di tipo
parkinsoniano, grande sensibilità ai neurolettici,
insorgenza di cadute, di episodi sincopali, disturbi
transitori di vigilanza
16. Demenze fronto-temporali
• Degenerrazione frontale e temporale anteriore
• Predominano i disturbi del comportamento: apatia o
aggressività, indifferenza affettiva, disinibizione, disturbi ossessivo-
compulsivi con comportamenti stereotipati, riduzione della produzione
verbale, disturbi delle funzioni esecutive. Memoria e orientamente
relativamente conservati. Memoria :rievocazione immediata
soddisfacente, differita alterata.
• Assenza o scarsita’ di placche senili e
degenerazione neurofibrillare
• Successivamente possono comparire disturbi motori di tipo parkinsoniano,
piramidale o da lesione delle corna anteriori
17. CONFUSIONE MENTALE
• Stato di destrutturazione della coscienza
• Reversibilita’
• Presentazione e comportamento
• Disturbo dell’attenzione
• Disturbi della memoria
• Disorientamento temporo-spaziale
• DD con demenza
• EZIOLOGIA
18. • Afasia non fluente progressiva: atrofia fronto-
temporale prevale a sx. Disturbo di linguaggio
prevalentemente espressivo, comprensione conservata
• Demenza semantica:deficit progressivo della denominazione,
orale e scritta.disturbo della comprensione del significato degli
elementi (parole) e anche degli oggetti). Disturbo della memoria
semantica e conservazione della memoria episodica. Linguaggio
scarsamente informativo, mantiene la fluenza. Conservazione delle
capacita’ percettive e visuo-spaziali, risoluzione problemi non verbali
• Atrofia temporale (polo e regione infero-laterale, spt a sx)