1. Le s tatistiche nazionali confermano che l’età in cui si manifestano i primi sintomi del disturbo
de lla condotta risulta sempre più precoce,si parla di e pisodi di violenza già a partire dalla scuola
de ll’infanzia.
Chi sono i bulli?
I bulli sono dei bambini e ragazzi che attuano un comportamento aggressivo nei confronti di chi
reputano e sentono inferiore per qualche motivo.
Pe rché s i diventa bulli?
Perché ognuno reagisce diversamente alle brutture della vita. Alcuni bambini o ragazzi a cui è
capitato qualcosa che emotivamente hanno percepito come estremamente distruttivo per se
stessi, si chiudono in un guscio e diventano aggressivi con gli altri, soprattutto con chi gli
ricorda la loro debolezza.
Molti, troppi sono i motivi per cui la scelta di chiudersi in se stessi: percosse subite, abuso
infantile, paura di non essere amati, non essere amati, l'abbandono, la morte di un genitore in
tenera età,eccessivi rifiuti, svalutazione , relazioni con gli adulti basate sul potere, esperienze di
scene di violenza tra i genitori, che hanno provocato un senso di impotenza e di colpa
profonda...
Quando l'amore di cui si ha bisogno diventa una esperienza fortemente dolorosa (come quelle
appena sopra elencate), molti bambini e ragazzi scelgono di affrontare la vita con odio e rabbia,
autoconvincendosi di non aver bisogno di quell'amore (invece vitale), desiderato nella loro testa,
solo dai più deboli.
Cosa scatena il comportamento aggressivo?
Il comportamento aggressivo nasce come difesa da un profondo dolore, quindi può succedere che
il ragazzo che ha fatto il bullo incontri un coetaneo che gli ricorda le sue emozioni dolorose
esperite nell’infanzia, la sua voglia di essere amato che, nella sua testa, ora associa a sentimenti
di debolezza. Per non 'ascoltare' questo, può picchiarlo o prenderlo in giro.
La stessa cosa potrebbe accadere perché il ragazzo aggressivo prova invidia per suo fratello o
per un suo compagno di scuola perché crede che gli abbia rubato l'amore della mamma o della
maestra. Così lo picchia. Anche se ciò non corrisponde a realtà, conta ciò che egli percepisce.
Ed anche in questo caso la richiesta ultima è proprio quella di essere amati.
A volte, odiare qualcuno e colpirlo o comportarsi male con lui è un modo per esprimere un
intenso bisogno di quella persona, da cui molto probabilmente non riceve l'amore e le attenzioni
di cui ha bisogno per crescere sano. Come accade quando un figlio si comporta male con il
genitore.
Quali conseguenze?
La scelta del tutto inconsapevole di questi bambini o ragazzi di chiudersi alle emozioni e di
diventare aggressivi procura loro non poche conseguenze che, purtroppo, alimentano la loro
scelta creando un circolo vizioso difficile da rompere.
Sono esseri umani che non solo hanno limitato la loro capacità di sentire emozioni proprie, così
da non poter essere più in grado di provare empatia verso i propri compagni o amici, ma
stimolano negli altri e soprattutto negli adulti dei sentimenti di repulsione e di aggressività.
Molte maestre che hanno a che fare con bambini aggressivi raccontano di essere molto più
punitive con loro piuttosto che con gli altri alunni.
La conseguenza è che avendo ricevuto una risposta aggressiva, il bullo si sente ancor più
incentivato ad avere pensieri del tipo "non mi vuole bene, ma io non ho bisogno di nessuno",
2. aumentando il grado di frustrazione, di rifiuto, di impotenza che accresce l'aggressività verso se
stesso e quindi verso gli altri.
Ciò rende sempre più impossibile l'accorgersi che questi soggetti hanno un grande bisogno di
amore.
Che cosa s i può fare?
Un adulto che sa il vero motivo per cui il bambino o il ragazzo attua un comportamento
aggressivo, dovrebbe essere paziente, cercare di accettarlo, lavorare su di sé per capire le
motivazioni che stanno dietro a comportamenti violenti.
Chi fa il bullo, non è cattivo, è solo disperatamente ferito e chiede disperatamente amore.
La pazienza è sicuramente l'arma più in grado di sconfiggere il muro di cemento che si è creato
intorno.
L'importante è agire velocemente perché se il cemento si solidifica troppo sarà poi impossibile
romperlo, con il rischio non solo di avere la responsabilità di non essere stati in grado di offrire
amore sincero, ma anche di aver promosso un comportamento talmente distruttivo che quando il
bambino crescerà e diventerà un adulto, non sarà in grado di accogliere l'amore, rifiuterà
rapporti troppo intimi, rimanendo fondamentalmente solo con la sua rabbia.
I principi s ull’uso della forza del Wing Tsun (sottoelencati) possono contribuire a trasformare
l’ag g re s s iv it à in e ne rg ia pos it iv a favorendo un’armonica int e razione con la re alt à .
Liberati della tua forza. Dobbiamo rilassare completamente il nostro corpo per muoverci con
fluidità e reagire in modo immediato e istintivo alle azioni del nostro aggressore.
Liberati della forza dell'avversario. Quando il nostro aggressore tenta di usare la forza per avere
la meglio, non ci opponiamo, bensì ci svuotiamo della sua energia per usarla successivamente
contro di lui.
Restituisci all'avversario la sua forza. Il nostro corpo rilassato assorbe la forza dell'avversario
lasciandosi comprimere come una molla che, una volta rilasciata, restituisce tutta l'energia
incamerata precedentemente.
Aggiungi la tua forza a quella dell 'avversario. Durante il nostro contrattacco usiamo, oltre
all'energia incamerata dal contatto con l'aggressore, anche tutta quella da noi generata.
( a cura della dott.ssa Iva Martini)