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1
SVILUPPO COGNITIVO = è UN PROCESSO DI
ACQUISIZIONE DELLA CONOSCENZA
NELL’INFANZIA
Sono implicati:
-la comprensione;
-il ragionamento;
- la soluzione di problemi;
- l’apprendimento;
- la concettualizzazione;
- la classificazione ;
- la memoria.
Teoria “calda” vs. “fredda”
2
La teoria dello sviluppo cognitivo di Jean Piaget
(1896-1980)(1896-1980):
il bambino come SCIENZIATO
3
OBIETTIVI E METODI
OBIETTIVI:
- studiare la natura dello sviluppo;
- scoprire i processi mentali che sono alla base delle risposte
dei soggetti  COME il b/o arriva alla risposta;
- studiare il carattere generale dell’intelligenza  scarso
interesse per le differenze individuali.
METODI/TECNICHE PER LA RACCOLTA DATI:
- Metodo clinico di intervista = svolte in termini di intervista
strutturata. Ad es., domande per studiare la comprensione
della causalità nel b/o.
- Osservazione spontanea del comportamento infantile;
- Osservazione quasi-sperimentale = uso di quasi-
esperimenti predisponendo situazioni strutturate. Ad es.,
selezione di oggetti ed immagini per studiare la capacità di
classificare del b/o.
4
Teoria organismica
L’individuo non è un passivo recettore di influenze ambientali,
né un veicolo di idee innate, ma un attivo COSTRUTTORE delle
proprie conoscenze
COSTRUTTIVISMOCOSTRUTTIVISMO
Ipotesi
innatista
Le strutture
cognitive hanno
un’origine
esclusivamente
interna
PiagetPiaget
respingerespinge
Ipotesi
ambientalista
Le strutture
cognitive hanno
un’origine
esclusivamente
ambientale
PiagetPiaget
proponepropone
Gli assunti base della teoria di Piaget
5
L’organismo è attivo e si modifica attraverso gli scambi con
l’ambiente = AMBIENTE BAMBINO =
INTERAZIONE dinamica e continua tra b/o e ambiente
• Lo sviluppo cognitivo è un processo basato all’inizio
sull’esplorazione attiva e direttamente osservabile delle cose
(AZIONI) e più tardi evolve in una forma di esplorazione più
complessa e non direttamente evidente (le operazioni
mentali)
Gli assunti base della teoria di Piaget
A ogni età il bambino è dotato di una modalità cognitiva di
adattamento alla realtà
6
COSA CAMBIA NELLO SVILUPPO DELLA
CONOSCENZA?
• Cambia la STRUTTURA della conoscenza o STRUTTURA MENTALE
o SCHEMA
• Lo schema evolve attraverso l’interazione del b/o con l’ambiente => la
sua natura si modifica dalla nascita all’adolescenza.
• Organizzazione delle strutture mentali: intelligenza
- I primi schemi del b/o sono SCHEMI COMPORTAMENTALI ad es., i
RIFLESSI (stadio senso-motorio = nascita – 2 anni circa);
- SCHEMI SIMBOLICI (durante il 2° anno);
- SCHEMI OPERAZIONALI = insieme di compiti mentali che segue
regole logiche.
7
ADATTAMENTO DELL’ORGANISMO ALL’AMBIENTE =ADATTAMENTO DELL’ORGANISMO ALL’AMBIENTE =
DISEQUILIBRIO - EQUILIBRIODISEQUILIBRIO - EQUILIBRIO = il b/o assimila gli ogg.= il b/o assimila gli ogg.
esterni ai propri schemi e questi nel contempo vengonoesterni ai propri schemi e questi nel contempo vengono
ad accomodarsi alle caratteristiche di tali ogg.ad accomodarsi alle caratteristiche di tali ogg.
PROCESSODI SVILUPPO DELL’INTELLIGENZA:PROCESSODI SVILUPPO DELL’INTELLIGENZA:
ADATTAMENTO SEMPRE PIU’ PRECISO ALL’AMBIENTEADATTAMENTO SEMPRE PIU’ PRECISO ALL’AMBIENTE
ASSIMILAZIONEASSIMILAZIONE
Incorpora nei propri schemi i
dati dell’esperienza
Conservazione
ACCOMODAMENTOACCOMODAMENTO
Modifica i propri schemi per
adattarli ai nuovi dati
Novità
COME SI VERIFICA LO SVILUPPO DELLA CONOSCENZA?
8
• Necessità logica = nessun stadio può essere saltato, cioè
un b/o NON può funzionare a uno stadio superiore senza
aver superato gli stadi precedenti
• Ogni stadio rappresenta un modo qualitativamente diverso di
funzionamento intellettivo, dunque di acquisizione della
conoscenza
• Le acquisizioni di uno stadio non si perdono con il passaggio
allo stadio successivo, ma vengono integrate in strutture più
evolute (integrazione gerarchica tra stadi)
Gli stadi di sviluppo secondo Piaget
• Universalità = la sequenza degli stadi è INVARIABILE,
cioè è la medesima in tutti i b/i ciò che può variare è l’età
cui vengono raggiunti i diversi stadi
9
Età
Sensomotorio
Stadio Descrizione
0-2 anni
Il b/o “comprende” il mondo in base a ciò che
può fare con gli oggetti e con le
informazioni sensoriali
Preoperatorio 2-7 anni
Si rappresenta mentalmente gli oggetti e
comincia a comprendere la loro
classificazione in gruppi
Operatorio
concreto
7-11
anni
Emergenza delle operazioni mentali
(addizione, sottrazione, ecc.):
“manipolazione mentale” della realtà
Operatorio
formale
Da 11
anni
È capace di organizzare le informazioni in
modo sistematico e pensa in termini
ipotetico-deduttivi
Stadi dello sviluppo cognitivo secondo Piaget
10
I sottostadi dello stadio sensomotorio
• Pattern di azione rigidi vs pattern di azione flessibili: il b/o
rafforza, generalizza e differenzia comportamenti che hanno
inizio sotto forma di riflessi = esempi di adattamento.
Ad es., succhiare solo il capezzolo vs succhiare anche altri
oggetti
Es. dal riflesso di prensione alla capacità di affetrrare oggetti
con forme diverse
• Pattern di azione isolati vs pattern di azione coordinati
simultaneamente o in sequenza: il b/o arriva a compiere
alcune coordinazioni dei suoi schemi con stesso oggetto. Ad
es, coordinazione oculo-motoria: osservare l’oggetto,
afferrarlo e portarlo alla bocca. Sequenza del rilasciare un
oggetto per afferrarne un altro
11
I sottostadi dello stadio sensomotorio
• Dal comportamento reattivo a quello intenzionale: l’attività
del b/o all’inizio non è pianificata, non è intenzionale, il b/o
NON è consapevole della connessione azione-effetto.
Verso fine 1° anno compare il comportamento intenzionale:
ad es. tirare la coperta per avere l’oggetto posto su di esso
• Dalle azioni manifeste alle rappresentazioni mentali: mettere
in atto con tentativi ed errori le azioni per raggiungere lo
scopo vs elaborare mentalmente il nuovo comportamento da
mettere in atto (es. uso strumentale del bastone) non
procedendo per prove ed errori ma anticipando mentalmente
l’effetto delle proprie azioni  USO DELLE
RAPPRESENTAZIONI MENTALI (verso il termine del
periodo)
12
LA PERMANENZA DELL’OGGETTO = il b/o
comprende che gli oggetti esterni sono entità
autonome e quindi hanno un’esistenza propria e
continuano ad esistere anche quando non sono più
visibili o non possono essere rilevati dagli altri
organi di senso (non consapevolezza). Ogg hanno
una propria realtà indipendentemente dalle azioni
e dalla percezione del b/o
Ciò implica per Piaget:
la capacità del b/o di svincolare l’oggetto dalla sua
presenza sensibile e rappresentarlo mentalmente
 comparsa funzione simbolica (18-24ms)
13
• Osservazione del comp del b/o nel compito/test dell’OGGETTO
NASCOSTO:
 Mostrare al b/o un ogg interessante;
 Coprire l’ogg alla vista del b/o nel momento in cui è sul punto di
raggiungerlo
Risultati:
 nei primi 4ms il b/o perde interesse per un ogg che viene
nascosto o parzialmente nascosto, non lo cerca, rivolge
l’attenzione altrove;
 4-8ms circa: lo cerca solo se parzialmente nascosto; ritrova
l’ogg nascosto purché non sia stato spostato dal nascondiglio
precedente
 solo vs 12ms ritrova anche l’ogg spostato, se gli spostamenti
sono visibili;
 tra i 18-24ms ricerca e ritrova anche l’ogg nascosto attravs
spostamenti invisibili cioè non percepiti
LA PERMANENZA DELL’OGGETTO
14
PrincipaliPrincipali
manifestazionimanifestazioni
Conquista del PENSIERO RAPPRESENTAZIONALE =
il b/o è in grado di usare le rappresentazioni mentali
dell’ambiente e di interagire con esse
Imitazione
differita
Gioco
Simbolico
Linguaggio
Si riferiscono a una
realtà non percepita in
quel momento e la
evocano
Stadio preoperatorio (2-7 anni)
15
• STADIO PRE-OPERATORIO: perché?
OPERAZIONE = azione interiorizzata o schema mentale che
permette al b/o di organizzare le inf provenienti dall’ambiente;
 è “qualcosa di più” dell’azione  ha un’organizzazione
complessa, implica un’azione mentale su un ogg
MA
 le rappresentazioni mentali sono ancora limitati agli ogg e
alle azioni sperimentate dal b/o nella realtà e non sono
ancora coordinati tra di loro
 OSTACOLI ALL’USO DELLE OPERAZIONI MENTALI =
EGOCENTRISMO, ANIMISMO, IRREVERSIBILITA’,
PENSIERO PRE-LOGICO
16
EGOCENTRISMO
COS’E’?
E’ LA TENDENZA DEL B/O A PERCEPIRE IL MONDO SOLO
IN BASE ALLA PROPRIA PROSPETTIVA => il b/o NON è
capace di adottare il punto di vista percettivo e concettuale di
un’altra persona e non è capace di comprendere che l’altro
può avere un punto di vista diverso;
 l’egocentrismo NON è egoismo come tratto di
personalità;
 per studiare lo sviluppo della capacità di assumere punti di
vista diversi dal proprio Piaget ha ideato l’ESPERIMENTO del
PAESAGGIO DELLE 3 MONTAGNE
17
a b
1.b/o seduto di fronte al plastico – vede una serie di foto del plastico
2.2.Scegli la foto che mostra come le 3 montagne appaionoScegli la foto che mostra come le 3 montagne appaiono
Compito delle 3 montagne di Piaget
18
a b
IN SINTESI: si chiede al bambino di scegliere, da una serie di
fotografie del panorama, quella che corrisponde a una
prospettiva diversa dalla propria. Fino a 8 anni i bambini NON
sono capaci di immaginare quale potrebbe essere la
prospettiva di un’altra persona
EGOCENTRISMO INTELLETTUALEEGOCENTRISMO INTELLETTUALE
Compito delle 3 montagne di Piaget
Ricadute a livello sociale:
•LIMITATA CAPACITA’ DI COMPRENDERE LA NATURA
DELLE RELAZIONI
•LINGUAGGIO EGOCENTRICO = monologhi collettivi in cui
il b/o non riesce a spostare il focus della conversazione e non
adatta il linguaggio alle necessità dell’ascoltatore
19
L’ANIMISMO
OBIETTIVO: studiare la concezione del b/o del mondo fisico
METODO: interviste strutturate
COS’E’?
E’ LA TENDENZA DEL B/O AD ESTENDERE LE
CARATTERISTICHE DEGLI ESSERI VIVENTI AGLI
OGGETTI INANIMATI
RISULTATI:
o i b/i prescolari NON sono in grado di distinguere cose vive vs
inanimate;
o nel corso del periodo preoperatorio questa capacità evolve
progressivamente (sono considerati vivi solo gli oggetti che si
muovono, poi quelli dotati di moto spontaneo).
20
LA RIGIDITA’ DI PENSIERO
2 MODI DI MANIFESTARSI:
1. PENSIERO IRREVERSIBILE = tendenza a pensare
oggetti/eventi nell’ordine in cui sono stati inizialmente
percepiti e sperimentati  incapacità di invertire
mentalmente le sequenze (sottrazione è l’inverso
dell’addizione): è un pensiero PRE-LOGICO O
INTUITIVO;
2. RIGIDITA’ DI PENSIERO = focalizzazione sugli stati,
piuttosto che sui processi. Incapacità del b/o prescolare di
adattarsi ai cambiamenti dell’aspetto manifesto delle cose
 il pensiero è dominato dai tratti percettivi delle cose
(esperimento del cane con la maschera di gatto)
Il pensiero è vincolato al dato percettivo immediatoIl pensiero è vincolato al dato percettivo immediato
21
IL REAGIONAMENTO TRASDUTTIVO
 Solo perché 2 eventi si verificano insieme allora il b/o
riconosce una relazione causale tra i 2 eventi concreti
anche se in realtà essa non esiste;
 Inversione causa ed effetto. Ad es., “L’uomo è caduto
dalla bici perché si è rotto il braccio”
MANCATA COMPRENSIONE DELLE
SEQUENZA DI CAUSA-EFFETTO
22
OperazioniOperazioni
Cambiamento QUALITATIVO nello sviluppo cognitivo del
b/o = le AZIONI mentali isolate si coordinano tra loro e
diventano OPERAZIONI concrete
Reversibilità
Ad ogni
operazione
corrisponde
un’operazione
inversa
Segna la genesi del
pensiero logico in
quanto permette la
coordinazione dei
diversi punti di vista
tra loro
Lo stadio operatorio concreto (7-11 anni)
23
Lo stadio operatorio concreto (7-11 anni)
Perché è CONCRETO?
Le operazioni mentali vengono esercitate solo su
oggetti ed eventi concreti, il b/o NON è ancora capace
di riflettere su nozioni astratte e ipotetiche
Le CONQUISTE raggiunte dal b/o durante qs stadio:
 la SERIAZIONE = abilità di organizzare mentalmente
gli oggetti/eventi sulla base di criteri (es. dal più alto al
più basso)=> capacità di fare INFERENZE TRANSITIVE
(< o > tra A, B, C);
La CLASSIFICAZIONE = capacità di classificare gli
ogg in diversi gruppi in base a certi criteri e di individuare
la relazione tra i gruppi  fenomeno dell’INCLUSIONE
IN CATEGORIE = comprensione della relazione tra una
parte e il tutto
24
Lo stadio operatorio concreto (7-11 anni)
Da seriazione e classificazione:
 l’IDEA DI NUMERO = il b/o comprende
che la numerazione è un processo arbitrario;
che i numeri possono essere organizzati in
categorie e sottocategorie;
invariabilità del numero = quantità rimane
invariata al di là dei cambiamenti percettivi
25
Lo stadio operatorio concreto (7-11 anni)
la CONSERVAZIONE = il b/o comprende che certe
caratteristiche di base di un oggetto (es., quantità, peso,
massa) rimangono costanti anche quando l’oggetto si è
trasformato dal punto di vista percettivo, dunque nel suo
aspetto superficiale.
Esperimento/Compito sulla conservazione della quantità
Risultati: a e c contengono la stessa quantità di acqua?
 b/i prescolari  “NO, c ne contiene di più”  giudizio
influenzato dalle caratteristiche percettive salienti ma
irrilevanti ed incapacità a pensare in modo reversibile;
 b/i operatorio concreti  “SI’, a e c contengono la
stessa quantità  pensiero reversibile = pensiero
LOGICO
Basi operazionali della conservazione: identità,Basi operazionali della conservazione: identità,
compensazione e reversibilitàcompensazione e reversibilità
26
Si mostrano al bambino un recipiente (a) contenente acqua e gli si
chiede di versarla da un boccale in un secondo recipiente di forma
identica (b) finché c’è la medesima quantità di acqua del primo
recipiente. Il bambino riconosce che la quantità di acqua è identica nei
due recipienti.
a b
a b c
Si mostra al bambino un recipiente alto e stretto e gli si chiede di versare
in esso il contenuto di uno dei due recipienti originari. Poi gli si chiede:
“C’è tanto latte in (c) quanto ce n’è in (a)?”
Compito della conservazione della quantità
27
Si mostrano al bambino 2 palline identiche di plastilina e gli si
chiede: “Queste 2 palline sono uguali?”
Una delle due palline viene allungata in una salsiccia. Si chiede
al bambino: “In questa salsiccia c’è ancora tanta plastilina
quanta ce n’era nella pallina?”
Compito della conservazione della massa
28
Lo stadio operatorio formale (da 11-12 anni in poi)
OPERAZIONI FORMALI ≠ OPERAZIONI
CONCRETE:
 sono applicate a nozioni ipotetiche ed astratte;
 sono alla base del ragionamento DEDUTTIVO “se-
allora” = le informazioni specifiche vengono dedotte
da una informazione generale. Es. il sillogismo:
“l’uomo è mortale; Socrate è un uomo allora S. è
mortale”
 sono alla base di un processo di soluzione di
problemi basato su un approccio IPOTETICO-
DEDUTTIVO  costruzione di ipotesi, elaborazione
mentale dei diversi risultati, individuazione di varie
soluzioni possibili.
29
Il pensiero è di tipo ipotetico-deduttivo
Ipotetico-
deduttivo
Consente di compiere operazioni
logiche su premesse ipotetiche e di
ricavarne le conseguenze appropriate
Una volta individuati i potenziali fattori
coinvolti in un fenomeno, li varia in
modo sistematico per verificare quali
causino quel fenomeno
Lo stadio operatorio formale (da 11-12 anni in poi)
30
Si danno al bambino una serie di pesi e una
cordicella appesa a un gancio e gli si dice
che può variare la lunghezza della cordicella,
cambiare il peso e variare la forza della
“spinta”. Il compito consiste nello scoprire
quale di questi fattori determina la durata di
una oscillazione del pendolo.
Nello stadio operatorio formale l’adolescente
verifica ogni fattore in maniera sistematica.
Egli formula un’ipotesi su quale sia il fattore
determinante e la mette alla prova finché tutte
le possibilità sono state indagate.
Compito del pendolo di Piaget
31
Novità della teoria di Piaget
1. Il pensiero dei bambini è qualitativamente diverso da quello
degli adulti
2. Lo sviluppo intellettuale è continuo a partire dalla nascita
3. I bambini sono apprendisti attivi
4. Descrizione dettagliate delle modalità di pensiero infantile
Implicazione applicative
nella pratica scolastica
32
Le capacità del
bambino risultano
più avanzate
rispetto a quelle
valutate da Piaget
1. Piaget ha sottovalutato le competenze infantili?
I compiti piagetiani sono troppo difficili per il bambino
Riformulando la consegna e le
domande
Presentando compiti semplificati
Critiche ai compiti piagetiani
Presentando situazioni più
realistiche
33
BA
DC
Poliziotti
Bambino
Il 90% dei bambini in età
prescolare è capace di
collocare correttamente il
pupazzo “ragazzo” in modo
che nessun poliziotto possa
vederlo
Rispetto al compito
delle 3 montagne di
Piaget:
• Situazione realistica
• Stimola l’immaginazione
ES2: Compito su “il ragazzo e il poliziotto” di
Hughes
ES1: Compito su permanenza dell’oggetto di Bower
Sostituendo il criteriol della ricerca motoria
con la ricerca visiva: segni di permanenza già a 3 mesi
34
2. Non vi è stabilità e sistematicità nelle risposte che uno
stesso individuo fornisce in diversi compiti, che pur
appartengono al medesimo stadio: sviluppo dominio specifico,
piuttosto che dominio globale
3. Piaget sottovaluta il ruolo dell’esperienza sociale e dedica
un’attenzione esclusiva all’esperienza fisica e logico-
matematica nel bambino
Sequenza evolutiva nella conservazione:
• 7 anni: massa; 9 anni: peso; 11 anni: volume
Sequenza evolutiva nell’assunzione della prospettiva dell’altro:
• percettiva (già 2 anni), affettiva (già 3-4 anni), cognitiva (già a
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  • 1. 1 SVILUPPO COGNITIVO = è UN PROCESSO DI ACQUISIZIONE DELLA CONOSCENZA NELL’INFANZIA Sono implicati: -la comprensione; -il ragionamento; - la soluzione di problemi; - l’apprendimento; - la concettualizzazione; - la classificazione ; - la memoria. Teoria “calda” vs. “fredda”
  • 2. 2 La teoria dello sviluppo cognitivo di Jean Piaget (1896-1980)(1896-1980): il bambino come SCIENZIATO
  • 3. 3 OBIETTIVI E METODI OBIETTIVI: - studiare la natura dello sviluppo; - scoprire i processi mentali che sono alla base delle risposte dei soggetti  COME il b/o arriva alla risposta; - studiare il carattere generale dell’intelligenza  scarso interesse per le differenze individuali. METODI/TECNICHE PER LA RACCOLTA DATI: - Metodo clinico di intervista = svolte in termini di intervista strutturata. Ad es., domande per studiare la comprensione della causalità nel b/o. - Osservazione spontanea del comportamento infantile; - Osservazione quasi-sperimentale = uso di quasi- esperimenti predisponendo situazioni strutturate. Ad es., selezione di oggetti ed immagini per studiare la capacità di classificare del b/o.
  • 4. 4 Teoria organismica L’individuo non è un passivo recettore di influenze ambientali, né un veicolo di idee innate, ma un attivo COSTRUTTORE delle proprie conoscenze COSTRUTTIVISMOCOSTRUTTIVISMO Ipotesi innatista Le strutture cognitive hanno un’origine esclusivamente interna PiagetPiaget respingerespinge Ipotesi ambientalista Le strutture cognitive hanno un’origine esclusivamente ambientale PiagetPiaget proponepropone Gli assunti base della teoria di Piaget
  • 5. 5 L’organismo è attivo e si modifica attraverso gli scambi con l’ambiente = AMBIENTE BAMBINO = INTERAZIONE dinamica e continua tra b/o e ambiente • Lo sviluppo cognitivo è un processo basato all’inizio sull’esplorazione attiva e direttamente osservabile delle cose (AZIONI) e più tardi evolve in una forma di esplorazione più complessa e non direttamente evidente (le operazioni mentali) Gli assunti base della teoria di Piaget A ogni età il bambino è dotato di una modalità cognitiva di adattamento alla realtà
  • 6. 6 COSA CAMBIA NELLO SVILUPPO DELLA CONOSCENZA? • Cambia la STRUTTURA della conoscenza o STRUTTURA MENTALE o SCHEMA • Lo schema evolve attraverso l’interazione del b/o con l’ambiente => la sua natura si modifica dalla nascita all’adolescenza. • Organizzazione delle strutture mentali: intelligenza - I primi schemi del b/o sono SCHEMI COMPORTAMENTALI ad es., i RIFLESSI (stadio senso-motorio = nascita – 2 anni circa); - SCHEMI SIMBOLICI (durante il 2° anno); - SCHEMI OPERAZIONALI = insieme di compiti mentali che segue regole logiche.
  • 7. 7 ADATTAMENTO DELL’ORGANISMO ALL’AMBIENTE =ADATTAMENTO DELL’ORGANISMO ALL’AMBIENTE = DISEQUILIBRIO - EQUILIBRIODISEQUILIBRIO - EQUILIBRIO = il b/o assimila gli ogg.= il b/o assimila gli ogg. esterni ai propri schemi e questi nel contempo vengonoesterni ai propri schemi e questi nel contempo vengono ad accomodarsi alle caratteristiche di tali ogg.ad accomodarsi alle caratteristiche di tali ogg. PROCESSODI SVILUPPO DELL’INTELLIGENZA:PROCESSODI SVILUPPO DELL’INTELLIGENZA: ADATTAMENTO SEMPRE PIU’ PRECISO ALL’AMBIENTEADATTAMENTO SEMPRE PIU’ PRECISO ALL’AMBIENTE ASSIMILAZIONEASSIMILAZIONE Incorpora nei propri schemi i dati dell’esperienza Conservazione ACCOMODAMENTOACCOMODAMENTO Modifica i propri schemi per adattarli ai nuovi dati Novità COME SI VERIFICA LO SVILUPPO DELLA CONOSCENZA?
  • 8. 8 • Necessità logica = nessun stadio può essere saltato, cioè un b/o NON può funzionare a uno stadio superiore senza aver superato gli stadi precedenti • Ogni stadio rappresenta un modo qualitativamente diverso di funzionamento intellettivo, dunque di acquisizione della conoscenza • Le acquisizioni di uno stadio non si perdono con il passaggio allo stadio successivo, ma vengono integrate in strutture più evolute (integrazione gerarchica tra stadi) Gli stadi di sviluppo secondo Piaget • Universalità = la sequenza degli stadi è INVARIABILE, cioè è la medesima in tutti i b/i ciò che può variare è l’età cui vengono raggiunti i diversi stadi
  • 9. 9 Età Sensomotorio Stadio Descrizione 0-2 anni Il b/o “comprende” il mondo in base a ciò che può fare con gli oggetti e con le informazioni sensoriali Preoperatorio 2-7 anni Si rappresenta mentalmente gli oggetti e comincia a comprendere la loro classificazione in gruppi Operatorio concreto 7-11 anni Emergenza delle operazioni mentali (addizione, sottrazione, ecc.): “manipolazione mentale” della realtà Operatorio formale Da 11 anni È capace di organizzare le informazioni in modo sistematico e pensa in termini ipotetico-deduttivi Stadi dello sviluppo cognitivo secondo Piaget
  • 10. 10 I sottostadi dello stadio sensomotorio • Pattern di azione rigidi vs pattern di azione flessibili: il b/o rafforza, generalizza e differenzia comportamenti che hanno inizio sotto forma di riflessi = esempi di adattamento. Ad es., succhiare solo il capezzolo vs succhiare anche altri oggetti Es. dal riflesso di prensione alla capacità di affetrrare oggetti con forme diverse • Pattern di azione isolati vs pattern di azione coordinati simultaneamente o in sequenza: il b/o arriva a compiere alcune coordinazioni dei suoi schemi con stesso oggetto. Ad es, coordinazione oculo-motoria: osservare l’oggetto, afferrarlo e portarlo alla bocca. Sequenza del rilasciare un oggetto per afferrarne un altro
  • 11. 11 I sottostadi dello stadio sensomotorio • Dal comportamento reattivo a quello intenzionale: l’attività del b/o all’inizio non è pianificata, non è intenzionale, il b/o NON è consapevole della connessione azione-effetto. Verso fine 1° anno compare il comportamento intenzionale: ad es. tirare la coperta per avere l’oggetto posto su di esso • Dalle azioni manifeste alle rappresentazioni mentali: mettere in atto con tentativi ed errori le azioni per raggiungere lo scopo vs elaborare mentalmente il nuovo comportamento da mettere in atto (es. uso strumentale del bastone) non procedendo per prove ed errori ma anticipando mentalmente l’effetto delle proprie azioni  USO DELLE RAPPRESENTAZIONI MENTALI (verso il termine del periodo)
  • 12. 12 LA PERMANENZA DELL’OGGETTO = il b/o comprende che gli oggetti esterni sono entità autonome e quindi hanno un’esistenza propria e continuano ad esistere anche quando non sono più visibili o non possono essere rilevati dagli altri organi di senso (non consapevolezza). Ogg hanno una propria realtà indipendentemente dalle azioni e dalla percezione del b/o Ciò implica per Piaget: la capacità del b/o di svincolare l’oggetto dalla sua presenza sensibile e rappresentarlo mentalmente  comparsa funzione simbolica (18-24ms)
  • 13. 13 • Osservazione del comp del b/o nel compito/test dell’OGGETTO NASCOSTO:  Mostrare al b/o un ogg interessante;  Coprire l’ogg alla vista del b/o nel momento in cui è sul punto di raggiungerlo Risultati:  nei primi 4ms il b/o perde interesse per un ogg che viene nascosto o parzialmente nascosto, non lo cerca, rivolge l’attenzione altrove;  4-8ms circa: lo cerca solo se parzialmente nascosto; ritrova l’ogg nascosto purché non sia stato spostato dal nascondiglio precedente  solo vs 12ms ritrova anche l’ogg spostato, se gli spostamenti sono visibili;  tra i 18-24ms ricerca e ritrova anche l’ogg nascosto attravs spostamenti invisibili cioè non percepiti LA PERMANENZA DELL’OGGETTO
  • 14. 14 PrincipaliPrincipali manifestazionimanifestazioni Conquista del PENSIERO RAPPRESENTAZIONALE = il b/o è in grado di usare le rappresentazioni mentali dell’ambiente e di interagire con esse Imitazione differita Gioco Simbolico Linguaggio Si riferiscono a una realtà non percepita in quel momento e la evocano Stadio preoperatorio (2-7 anni)
  • 15. 15 • STADIO PRE-OPERATORIO: perché? OPERAZIONE = azione interiorizzata o schema mentale che permette al b/o di organizzare le inf provenienti dall’ambiente;  è “qualcosa di più” dell’azione  ha un’organizzazione complessa, implica un’azione mentale su un ogg MA  le rappresentazioni mentali sono ancora limitati agli ogg e alle azioni sperimentate dal b/o nella realtà e non sono ancora coordinati tra di loro  OSTACOLI ALL’USO DELLE OPERAZIONI MENTALI = EGOCENTRISMO, ANIMISMO, IRREVERSIBILITA’, PENSIERO PRE-LOGICO
  • 16. 16 EGOCENTRISMO COS’E’? E’ LA TENDENZA DEL B/O A PERCEPIRE IL MONDO SOLO IN BASE ALLA PROPRIA PROSPETTIVA => il b/o NON è capace di adottare il punto di vista percettivo e concettuale di un’altra persona e non è capace di comprendere che l’altro può avere un punto di vista diverso;  l’egocentrismo NON è egoismo come tratto di personalità;  per studiare lo sviluppo della capacità di assumere punti di vista diversi dal proprio Piaget ha ideato l’ESPERIMENTO del PAESAGGIO DELLE 3 MONTAGNE
  • 17. 17 a b 1.b/o seduto di fronte al plastico – vede una serie di foto del plastico 2.2.Scegli la foto che mostra come le 3 montagne appaionoScegli la foto che mostra come le 3 montagne appaiono Compito delle 3 montagne di Piaget
  • 18. 18 a b IN SINTESI: si chiede al bambino di scegliere, da una serie di fotografie del panorama, quella che corrisponde a una prospettiva diversa dalla propria. Fino a 8 anni i bambini NON sono capaci di immaginare quale potrebbe essere la prospettiva di un’altra persona EGOCENTRISMO INTELLETTUALEEGOCENTRISMO INTELLETTUALE Compito delle 3 montagne di Piaget Ricadute a livello sociale: •LIMITATA CAPACITA’ DI COMPRENDERE LA NATURA DELLE RELAZIONI •LINGUAGGIO EGOCENTRICO = monologhi collettivi in cui il b/o non riesce a spostare il focus della conversazione e non adatta il linguaggio alle necessità dell’ascoltatore
  • 19. 19 L’ANIMISMO OBIETTIVO: studiare la concezione del b/o del mondo fisico METODO: interviste strutturate COS’E’? E’ LA TENDENZA DEL B/O AD ESTENDERE LE CARATTERISTICHE DEGLI ESSERI VIVENTI AGLI OGGETTI INANIMATI RISULTATI: o i b/i prescolari NON sono in grado di distinguere cose vive vs inanimate; o nel corso del periodo preoperatorio questa capacità evolve progressivamente (sono considerati vivi solo gli oggetti che si muovono, poi quelli dotati di moto spontaneo).
  • 20. 20 LA RIGIDITA’ DI PENSIERO 2 MODI DI MANIFESTARSI: 1. PENSIERO IRREVERSIBILE = tendenza a pensare oggetti/eventi nell’ordine in cui sono stati inizialmente percepiti e sperimentati  incapacità di invertire mentalmente le sequenze (sottrazione è l’inverso dell’addizione): è un pensiero PRE-LOGICO O INTUITIVO; 2. RIGIDITA’ DI PENSIERO = focalizzazione sugli stati, piuttosto che sui processi. Incapacità del b/o prescolare di adattarsi ai cambiamenti dell’aspetto manifesto delle cose  il pensiero è dominato dai tratti percettivi delle cose (esperimento del cane con la maschera di gatto) Il pensiero è vincolato al dato percettivo immediatoIl pensiero è vincolato al dato percettivo immediato
  • 21. 21 IL REAGIONAMENTO TRASDUTTIVO  Solo perché 2 eventi si verificano insieme allora il b/o riconosce una relazione causale tra i 2 eventi concreti anche se in realtà essa non esiste;  Inversione causa ed effetto. Ad es., “L’uomo è caduto dalla bici perché si è rotto il braccio” MANCATA COMPRENSIONE DELLE SEQUENZA DI CAUSA-EFFETTO
  • 22. 22 OperazioniOperazioni Cambiamento QUALITATIVO nello sviluppo cognitivo del b/o = le AZIONI mentali isolate si coordinano tra loro e diventano OPERAZIONI concrete Reversibilità Ad ogni operazione corrisponde un’operazione inversa Segna la genesi del pensiero logico in quanto permette la coordinazione dei diversi punti di vista tra loro Lo stadio operatorio concreto (7-11 anni)
  • 23. 23 Lo stadio operatorio concreto (7-11 anni) Perché è CONCRETO? Le operazioni mentali vengono esercitate solo su oggetti ed eventi concreti, il b/o NON è ancora capace di riflettere su nozioni astratte e ipotetiche Le CONQUISTE raggiunte dal b/o durante qs stadio:  la SERIAZIONE = abilità di organizzare mentalmente gli oggetti/eventi sulla base di criteri (es. dal più alto al più basso)=> capacità di fare INFERENZE TRANSITIVE (< o > tra A, B, C); La CLASSIFICAZIONE = capacità di classificare gli ogg in diversi gruppi in base a certi criteri e di individuare la relazione tra i gruppi  fenomeno dell’INCLUSIONE IN CATEGORIE = comprensione della relazione tra una parte e il tutto
  • 24. 24 Lo stadio operatorio concreto (7-11 anni) Da seriazione e classificazione:  l’IDEA DI NUMERO = il b/o comprende che la numerazione è un processo arbitrario; che i numeri possono essere organizzati in categorie e sottocategorie; invariabilità del numero = quantità rimane invariata al di là dei cambiamenti percettivi
  • 25. 25 Lo stadio operatorio concreto (7-11 anni) la CONSERVAZIONE = il b/o comprende che certe caratteristiche di base di un oggetto (es., quantità, peso, massa) rimangono costanti anche quando l’oggetto si è trasformato dal punto di vista percettivo, dunque nel suo aspetto superficiale. Esperimento/Compito sulla conservazione della quantità Risultati: a e c contengono la stessa quantità di acqua?  b/i prescolari  “NO, c ne contiene di più”  giudizio influenzato dalle caratteristiche percettive salienti ma irrilevanti ed incapacità a pensare in modo reversibile;  b/i operatorio concreti  “SI’, a e c contengono la stessa quantità  pensiero reversibile = pensiero LOGICO Basi operazionali della conservazione: identità,Basi operazionali della conservazione: identità, compensazione e reversibilitàcompensazione e reversibilità
  • 26. 26 Si mostrano al bambino un recipiente (a) contenente acqua e gli si chiede di versarla da un boccale in un secondo recipiente di forma identica (b) finché c’è la medesima quantità di acqua del primo recipiente. Il bambino riconosce che la quantità di acqua è identica nei due recipienti. a b a b c Si mostra al bambino un recipiente alto e stretto e gli si chiede di versare in esso il contenuto di uno dei due recipienti originari. Poi gli si chiede: “C’è tanto latte in (c) quanto ce n’è in (a)?” Compito della conservazione della quantità
  • 27. 27 Si mostrano al bambino 2 palline identiche di plastilina e gli si chiede: “Queste 2 palline sono uguali?” Una delle due palline viene allungata in una salsiccia. Si chiede al bambino: “In questa salsiccia c’è ancora tanta plastilina quanta ce n’era nella pallina?” Compito della conservazione della massa
  • 28. 28 Lo stadio operatorio formale (da 11-12 anni in poi) OPERAZIONI FORMALI ≠ OPERAZIONI CONCRETE:  sono applicate a nozioni ipotetiche ed astratte;  sono alla base del ragionamento DEDUTTIVO “se- allora” = le informazioni specifiche vengono dedotte da una informazione generale. Es. il sillogismo: “l’uomo è mortale; Socrate è un uomo allora S. è mortale”  sono alla base di un processo di soluzione di problemi basato su un approccio IPOTETICO- DEDUTTIVO  costruzione di ipotesi, elaborazione mentale dei diversi risultati, individuazione di varie soluzioni possibili.
  • 29. 29 Il pensiero è di tipo ipotetico-deduttivo Ipotetico- deduttivo Consente di compiere operazioni logiche su premesse ipotetiche e di ricavarne le conseguenze appropriate Una volta individuati i potenziali fattori coinvolti in un fenomeno, li varia in modo sistematico per verificare quali causino quel fenomeno Lo stadio operatorio formale (da 11-12 anni in poi)
  • 30. 30 Si danno al bambino una serie di pesi e una cordicella appesa a un gancio e gli si dice che può variare la lunghezza della cordicella, cambiare il peso e variare la forza della “spinta”. Il compito consiste nello scoprire quale di questi fattori determina la durata di una oscillazione del pendolo. Nello stadio operatorio formale l’adolescente verifica ogni fattore in maniera sistematica. Egli formula un’ipotesi su quale sia il fattore determinante e la mette alla prova finché tutte le possibilità sono state indagate. Compito del pendolo di Piaget
  • 31. 31 Novità della teoria di Piaget 1. Il pensiero dei bambini è qualitativamente diverso da quello degli adulti 2. Lo sviluppo intellettuale è continuo a partire dalla nascita 3. I bambini sono apprendisti attivi 4. Descrizione dettagliate delle modalità di pensiero infantile Implicazione applicative nella pratica scolastica
  • 32. 32 Le capacità del bambino risultano più avanzate rispetto a quelle valutate da Piaget 1. Piaget ha sottovalutato le competenze infantili? I compiti piagetiani sono troppo difficili per il bambino Riformulando la consegna e le domande Presentando compiti semplificati Critiche ai compiti piagetiani Presentando situazioni più realistiche
  • 33. 33 BA DC Poliziotti Bambino Il 90% dei bambini in età prescolare è capace di collocare correttamente il pupazzo “ragazzo” in modo che nessun poliziotto possa vederlo Rispetto al compito delle 3 montagne di Piaget: • Situazione realistica • Stimola l’immaginazione ES2: Compito su “il ragazzo e il poliziotto” di Hughes ES1: Compito su permanenza dell’oggetto di Bower Sostituendo il criteriol della ricerca motoria con la ricerca visiva: segni di permanenza già a 3 mesi
  • 34. 34 2. Non vi è stabilità e sistematicità nelle risposte che uno stesso individuo fornisce in diversi compiti, che pur appartengono al medesimo stadio: sviluppo dominio specifico, piuttosto che dominio globale 3. Piaget sottovaluta il ruolo dell’esperienza sociale e dedica un’attenzione esclusiva all’esperienza fisica e logico- matematica nel bambino Sequenza evolutiva nella conservazione: • 7 anni: massa; 9 anni: peso; 11 anni: volume Sequenza evolutiva nell’assunzione della prospettiva dell’altro: • percettiva (già 2 anni), affettiva (già 3-4 anni), cognitiva (già a 5 anni)