2. William JamesWilliam James
II “Principi di Psicologia”“Principi di Psicologia” (1890)(1890) di William James contengono alcunedi William James contengono alcune
descrizioni dei processi cognitivi che sono ancora oggi degne didescrizioni dei processi cognitivi che sono ancora oggi degne di
considerazione.considerazione.
James delinea alcuni di quelli che sono i problemi fondamentaliJames delinea alcuni di quelli che sono i problemi fondamentali
dello studio dell’attenzione.dello studio dell’attenzione.
– A quante cose è possibile prestare attenzione allo stessoA quante cose è possibile prestare attenzione allo stesso
tempo?tempo?
– Qual è la relazione tra l’attenzione e la percezione?Qual è la relazione tra l’attenzione e la percezione?
– In che modo l’attenzione influenza la memoria?In che modo l’attenzione influenza la memoria?
– Che cos’è l’inattenzione?Che cos’è l’inattenzione?
Inoltre individua nell’attenzione due caratteristiche principali:
– focalizzazione: processo selettivo mediante il quale decidiamo
quale stimolo, tra i tanti, prendere in considerazione.
– concentrazione: la quantità di sforzo cognitivo richiesto per
mantenere l’attenzione focalizzata sullo stimolo.
3. Effetto StroopEffetto Stroop
Uno dei fenomeni più noti in psicologia sperimentale èUno dei fenomeni più noti in psicologia sperimentale è
l'«Effetto Stroop». In una delle sue tante versioni, all'«Effetto Stroop». In una delle sue tante versioni, al
soggetto vengono mostrate delle parole scritte con colorisoggetto vengono mostrate delle parole scritte con colori
diversi.diversi.
Il compito consiste nel pronunciare a voce alta il nomeIl compito consiste nel pronunciare a voce alta il nome
del colore e viene misurata la latenza della risposta. Ildel colore e viene misurata la latenza della risposta. Il
colore è l'informazione rilevante per lo svolgimento delcolore è l'informazione rilevante per lo svolgimento del
compito, mentre il significato della parola (che non devecompito, mentre il significato della parola (che non deve
essere letta) è l'informazione non rilevante.essere letta) è l'informazione non rilevante.
Alcune delle parole sono in realtà il nome di un colore edAlcune delle parole sono in realtà il nome di un colore ed
il nome può essere congruente o incongruente rispetto alil nome può essere congruente o incongruente rispetto al
colore. Per esempio, si ha congruenza quando la parolacolore. Per esempio, si ha congruenza quando la parola
«rosso» è scritta in rosso, mentre si ha incongruenza«rosso» è scritta in rosso, mentre si ha incongruenza
quando la parola «rosso» è scritta in verde.quando la parola «rosso» è scritta in verde.
5. Attenzione ed elaborazioneAttenzione ed elaborazione
automaticaautomatica
Neisser (1976) ha fatto presente il fatto che alcuniNeisser (1976) ha fatto presente il fatto che alcuni
processi sono in grado di acquisire informazioni inprocessi sono in grado di acquisire informazioni in
maniera più o meno automatica.maniera più o meno automatica.
Un processo automatico è altamente autonomo: èUn processo automatico è altamente autonomo: è
possibile eseguirlo senza prestarvi attenzione.possibile eseguirlo senza prestarvi attenzione.
Vi sono attività in cui è necessario prestare attenzioneVi sono attività in cui è necessario prestare attenzione
affinché vengano eseguite propriamente.affinché vengano eseguite propriamente.
Tali processi sono chiamatiTali processi sono chiamati controllaticontrollati (Shiffrin e(Shiffrin e
Schneider 1977).Schneider 1977).
Mentre nell’Effetto Stroop la tendenza a leggere i nomi diMentre nell’Effetto Stroop la tendenza a leggere i nomi di
colori deve essere deliberatamente inibita se si vuolecolori deve essere deliberatamente inibita se si vuole
nominare il nome dell’inchiostro con cui le parole sononominare il nome dell’inchiostro con cui le parole sono
state stampate, in questo caso la lettura diventa unstate stampate, in questo caso la lettura diventa un
processo automatico.processo automatico.
6. Elaborazione preattentivaElaborazione preattentiva
Anne Treisman ha elaborato una teoria riguardanteAnne Treisman ha elaborato una teoria riguardante
l’integrazione di caratteristiche (feature integrationl’integrazione di caratteristiche (feature integration
theory).theory).
Secondo la Treisman, prima di essere in grado diSecondo la Treisman, prima di essere in grado di
prestare attenzione agli oggetti nell’ambiente, èprestare attenzione agli oggetti nell’ambiente, è
necessario estrarre le loro caratteristichenecessario estrarre le loro caratteristiche (features)(features)
costituenti.costituenti.
Il processo di estrazione delle caratteristiche sembraIl processo di estrazione delle caratteristiche sembra
operare al di fuori della consapevolezza e per questaoperare al di fuori della consapevolezza e per questa
ragione è chiamatoragione è chiamato elaborazione preattentiva.elaborazione preattentiva.
I processi preattentivi estraggono le caratteristiche comeI processi preattentivi estraggono le caratteristiche come
la forma, il colore, la profondità e il movimento deglila forma, il colore, la profondità e il movimento degli
eventi del mondo esternoeventi del mondo esterno
7. Elaborazione preattentivaElaborazione preattentiva
La percezione del margine tra le lettereLa percezione del margine tra le lettere TT verticali e le lettereverticali e le lettere TT
inclinate è immediatamente evidente. Invece il margine tra le lettereinclinate è immediatamente evidente. Invece il margine tra le lettere
TT e le letteree le lettere LL è molto meno evidente e potrebbe anche passareè molto meno evidente e potrebbe anche passare
del tutto inosservato.del tutto inosservato.
8. Attenzione selettiva e attenzioneAttenzione selettiva e attenzione
divisadivisa
Secondo alcune teorie l’attenzione costituisce un ‘processo cheSecondo alcune teorie l’attenzione costituisce un ‘processo che
dipende da un elaboratore centrale, per cui dovrebbe esseredipende da un elaboratore centrale, per cui dovrebbe essere
possibile prestare attenzione soltanto ad una cosa per volta.possibile prestare attenzione soltanto ad una cosa per volta.
Il processo centrale, infatti, può controllare soltanto un compito perIl processo centrale, infatti, può controllare soltanto un compito per
volta e, se vi sono due compiti, il processore centrale dovràvolta e, se vi sono due compiti, il processore centrale dovrà
dedicarsi in maniera alternata a ciascuno di essi.dedicarsi in maniera alternata a ciascuno di essi.
Per eseguire simultaneamente due compiti gli individui dovrebberoPer eseguire simultaneamente due compiti gli individui dovrebbero
alternare rapidamente la loro attenzione nei loro confronti e prestarealternare rapidamente la loro attenzione nei loro confronti e prestare
attenzione in manieraattenzione in maniera selettivaselettiva soltanto ad uno di essi alla volta.soltanto ad uno di essi alla volta.
Questo punto di vista si contrappone all’ipotesi secondo cui èQuesto punto di vista si contrappone all’ipotesi secondo cui è
possibile prestare attenzione contemporaneamente a più di unapossibile prestare attenzione contemporaneamente a più di una
cosa per volta.cosa per volta.
Questa capacità viene chiamataQuesta capacità viene chiamata attenzione divisa.attenzione divisa.
9. Attenzione come risorsaAttenzione come risorsa
L’attenzione è stata talvolta caratterizzata come unaL’attenzione è stata talvolta caratterizzata come una
risorsa limitatarisorsa limitata (Norman e Bobrow 1975).(Norman e Bobrow 1975).
Secondo Hirst (1986) e Hirst e Kalmar (1987), l’ipotesiSecondo Hirst (1986) e Hirst e Kalmar (1987), l’ipotesi
che l’attenzione sia una risorsa può significare molteche l’attenzione sia una risorsa può significare molte
cose diverse:cose diverse:
– l’attenzione è simile ad una riserva di energia (Kahneman 1973);l’attenzione è simile ad una riserva di energia (Kahneman 1973);
– l’attenzione è dotata di limiti di carattere strutturale;l’attenzione è dotata di limiti di carattere strutturale;
– l’attenzione è costituita da un insieme di abilità di cui si è dotatil’attenzione è costituita da un insieme di abilità di cui si è dotati
(Hirst e Kalmar ).Hirst e Kalmar(Hirst e Kalmar ).Hirst e Kalmar
Hirst e Kalmar sono giunti alla conclusione cheHirst e Kalmar sono giunti alla conclusione che
l’attenzione può essere divisa facilmente se i compitil’attenzione può essere divisa facilmente se i compiti
utilizzano risorse diverse, per cui essa può essereutilizzano risorse diverse, per cui essa può essere
caratterizzata nella maniera più semplice facendocaratterizzata nella maniera più semplice facendo
riferimento alla sua capacità di utilizzareriferimento alla sua capacità di utilizzare risorse multiple.risorse multiple.
10. Cadute di attenzioneCadute di attenzione
D.A. Norman (1981) ha proposto una teoria chiamataD.A. Norman (1981) ha proposto una teoria chiamata
schema dischema di attivazione-produzione (activation-trigger-attivazione-produzione (activation-trigger-
schema)schema) per spiegare quelle cose che sono state definiteper spiegare quelle cose che sono state definite
da Reason (1984) comeda Reason (1984) come cadute di attenzione (lapses ofcadute di attenzione (lapses of
attention).attention).
L’esempio fornito da Norman è quello di una sequenzaL’esempio fornito da Norman è quello di una sequenza
di azioni prolungata all’interno della quale ci sonodi azioni prolungata all’interno della quale ci sono
molteplici azioni specifiche che vengono iniziate inmolteplici azioni specifiche che vengono iniziate in
momenti diversi della sequenza.momenti diversi della sequenza.
Norman e Reason hanno studiato le varie cadute diNorman e Reason hanno studiato le varie cadute di
attenzione , cercando di individuare le fonti dei diversiattenzione , cercando di individuare le fonti dei diversi
errori che possono essere commessi.errori che possono essere commessi.
11. Cadute di attenzioneCadute di attenzione
Il primo tipo di errore considerato da Norman ha luogoIl primo tipo di errore considerato da Norman ha luogo
quando noi formuliamo in maniera inadeguata quello chequando noi formuliamo in maniera inadeguata quello che
è nostra intenzione realizzare. Gliè nostra intenzione realizzare. Gli errori dovuti allaerrori dovuti alla
formulazione erronea delle intenzioniformulazione erronea delle intenzioni possono esserepossono essere
suddivisi in due sottoclassi:suddivisi in due sottoclassi:
– la prima è costituita daglila prima è costituita dagli errori contestualierrori contestuali, che si, che si
verificano quando eseguiamo un’azione che sarebbeverificano quando eseguiamo un’azione che sarebbe
opportuna in un contesto diverso da quello in cuiopportuna in un contesto diverso da quello in cui
l’azione viene effettivamente eseguita;l’azione viene effettivamente eseguita;
– la seconda è costituita daglila seconda è costituita dagli errori di descrizione,errori di descrizione,
dovuti alla formulazione inadeguata delle intenzioni,dovuti alla formulazione inadeguata delle intenzioni,
che si verifica quando non abbiamo unache si verifica quando non abbiamo una
comprensione adeguata della situazione in cui cicomprensione adeguata della situazione in cui ci
troviamo.troviamo.
12. Cadute di attenzioneCadute di attenzione
Un secondo tipo di errore può essere dovutoUn secondo tipo di errore può essere dovuto
all’attivazione erronea di uno schema.all’attivazione erronea di uno schema.
In questa categoria troviamo iIn questa categoria troviamo i lapsus di cattura (capturelapsus di cattura (capture
slips), islips), i quali si verificano quando uno schema familiarequali si verificano quando uno schema familiare
cattura il comportamento sostituendosi ad uno schemacattura il comportamento sostituendosi ad uno schema
non familiare.non familiare.
Questo tipo di errori possono anche avere luogo nelQuesto tipo di errori possono anche avere luogo nel
caso di unacaso di una mancanza di attivazionemancanza di attivazione dello schemadello schema
appropriato.appropriato.
Un terzo tipo di errore si verifica quando uno schemaUn terzo tipo di errore si verifica quando uno schema
appropriato viene eseguito nel momento sbagliato.appropriato viene eseguito nel momento sbagliato.
In questa classe troviamo, inoltre gliIn questa classe troviamo, inoltre gli errori dierrori di
anticipazione.anticipazione.
13. Cadute di attenzioneCadute di attenzione
Norman ha notato che l’esistenza di questiNorman ha notato che l’esistenza di questi
errori mette in evidenza l’importanza delerrori mette in evidenza l’importanza del
monitoraggio del comportamento. Spessomonitoraggio del comportamento. Spesso
gli individui si rendono conto di averegli individui si rendono conto di avere
compiuto un lapsus.compiuto un lapsus.
Per rendersi conto di avere fatto un errore,Per rendersi conto di avere fatto un errore,
però, essi devono prestare attenzione aperò, essi devono prestare attenzione a
quello che stanno facendo al giusto livello.quello che stanno facendo al giusto livello.
14. Attenzione, consapevolezza edAttenzione, consapevolezza ed
elaborazione inconscia.elaborazione inconscia.
James (1980) ha osservato che gli individui non sono consapevoli diJames (1980) ha osservato che gli individui non sono consapevoli di
tutto ciò di cui potrebbero essere consapevoli.tutto ciò di cui potrebbero essere consapevoli.
Questa osservazione fa riferimento al fatto che gli individuiQuesta osservazione fa riferimento al fatto che gli individui
codificanocodificano gli eventi in modi differenti.gli eventi in modi differenti.
L’informazione, infatti, può essere codificata in diversi modi.L’informazione, infatti, può essere codificata in diversi modi.
Secondo Wichens il processo di codifica è largamente automatico,Secondo Wichens il processo di codifica è largamente automatico,
non è soltanto inconscio ed è molto rapido.non è soltanto inconscio ed è molto rapido.
Un evento può essere codificato simultaneamente in modi diversi.Un evento può essere codificato simultaneamente in modi diversi.
Per esempio, una parola può essere codificata nei termini della suaPer esempio, una parola può essere codificata nei termini della sua
frequenza d’uso, nei termini delle emozioni che suscita in noi efrequenza d’uso, nei termini delle emozioni che suscita in noi e
anche nei termini delle sue caratteristiche fisiche, come laanche nei termini delle sue caratteristiche fisiche, come la
grandezza, la forma e cosi via.grandezza, la forma e cosi via.
Questo processo è detto codifica multidimensionale.Questo processo è detto codifica multidimensionale.
15. Percezione subliminalePercezione subliminale
La percezione subliminale si riferisce a quella classe diLa percezione subliminale si riferisce a quella classe di
fenomeni in cui uno stimolo è in grado di influenzare ilfenomeni in cui uno stimolo è in grado di influenzare il
comportamento anche se è stato presentato troppocomportamento anche se è stato presentato troppo
velocemente, oppure ad un livello di intensità troppovelocemente, oppure ad un livello di intensità troppo
basso, perché il soggetto sia in grado di identificarlo.basso, perché il soggetto sia in grado di identificarlo.
La percezione sublimale spesso ha a che fare con laLa percezione sublimale spesso ha a che fare con la
semantica (studio del significato). Due parole disemantica (studio del significato). Due parole di
significato simile sono dette semanticamente collegate.significato simile sono dette semanticamente collegate.
Un fenomeno simile alla percezione sublimale puòUn fenomeno simile alla percezione sublimale può
essere descritto per mezzo della distinzione traessere descritto per mezzo della distinzione tra figurafigura ee
sfondosfondo proposta dagli psicologi gestaltisti. Gli individuiproposta dagli psicologi gestaltisti. Gli individui
solitamente articolano la loro esperienza in una parte asolitamente articolano la loro esperienza in una parte a
cui prestano attenzione e in una parte a cui non prestanocui prestano attenzione e in una parte a cui non prestano
attenzione.attenzione.
16. Mascheramento retroattivoMascheramento retroattivo
Il mascheramento retroattivo è una tecnicaIl mascheramento retroattivo è una tecnica
largamente usata.largamente usata.
Neisser (1967) ha recensito un gran numero diNeisser (1967) ha recensito un gran numero di
lavori che hanno usato questa tecnica.lavori che hanno usato questa tecnica.
Essenzialmente, il mascheramento retroattivoEssenzialmente, il mascheramento retroattivo
consiste nella presentazione di uno stimoloconsiste nella presentazione di uno stimolo
(target) e nel mascheramento di questo stimolo(target) e nel mascheramento di questo stimolo
per mezzo di un altro stimolo.per mezzo di un altro stimolo.
La differenza temporale che intercorre tra laLa differenza temporale che intercorre tra la
presentazione del primo stimolo e lapresentazione del primo stimolo e la
presentazione dello stimolo di mascheramentopresentazione dello stimolo di mascheramento
è chiamata stimulus onset asynchrony, o SOA.è chiamata stimulus onset asynchrony, o SOA.