2. • Il Bilancio d’esercizio
• Il Bilancio d’esercizio della s.p.a.
• I postulati del bilancio
• I criteri di valutazione
• Lo Stato patrimoniale
Indice • Il Conto economico
• La Nota integrativa
• Gli allegati al bilancio
• Formazione, approvazione e pubblicazione
• Il Bilancio in forma abbreviata
10.33 • I principi contabili nazionali e internazionali 2
3. IL BILANCIO D’ESERCIZIO
(art. 2423, 2423 bis, 2423 ter C.c.)
Documento, redatto dagli amministratori alla fine dell’esercizio, con cui si
rappresentano la situazione patrimoniale e finanziaria dell’azienda e il
risultato economico
FINALITA’ OBBLIGATORIETA’
- Rappresentare il quadro del patrimonio - La compilazione del bilancio è
aziendale alla chiusura dell’esercizio disciplinata dal Codice Civile
- Evidenziare l’andamento della gestione - La normativa fiscale si basa sui
economica (costi e ricavi) risultati del bilancio per il calcolo delle
imposte
STATO PATRIMONIALE CONTO ECONOMICO NOTA INTEGRATIVA
(art. 2424, 2424 bis C.c.) (art. 2425, 2425 bis C.c.) (art. 2427 C.c.)
situazione patrimoniale e componenti positivi e informazioni aggiuntive,
finanziaria negativi del reddito esplicative e complementari
10.33 3
4. REDAZIONE DEL BILANCIO D’ESERCIZIO - 1
E’ un documento di DERIVAZIONE CONTABILE
SCRITTURE D’ESERCIZIO
Rilevano tutti e soli i fatti di gestione che hanno avuto la
loro manifestazione finanziaria nel corso dell’esercizio
INVENTARIO al 31/12 SITUAZIONE CONTABILE
obbligatorio (art. 2217 C.c.) pre-assestamento
Indica e valuta le attività e le passività
• scopo conoscitivo e di controllo
(sulla base dei criteri di valutazione
• i fatti di gestione compaiono con
indicati all’art. 2426 C.c e dei principi
riferimento all’aspetto finanziario che
contabili)
misura l’aspetto economico
SCRITTURE DI ASSESTAMENTO
• scopo: determinare la competenza economica dei componenti positivi e negativi di
reddito e gli elementi del patrimonio di funzionamento
• traducono in contabilità le operazioni dell’inventario
10.33 4
5. REDAZIONE DEL BILANCIO D’ESERCIZIO - 2
SCRITTURE DI ASSESTAMENTO
SITUAZIONE CONTABILE FINALE
SITUAZIONE PATRIMONIALE SITUAZIONE ECONOMICA
espone il patrimonio di funzionamento espone i componenti positivi e negativi
del risultato economico d’esercizio
STATO NOTA CONTO
PATRIMONIALE INTEGRATIVA ECONOMICO
10.33 5
6. DESTINATARI DEL BILANCIO
Tutti coloro che hanno un “interesse” nei confronti dell’azienda (stakeholders)
UTILIZZATORI
INTERNI
INTERNI ESTERNI
ESTERNI
•• Imprenditore oosoci di maggioranza
Imprenditore soci di maggioranza •• Soci di minoranza
Soci di minoranza
•• Amministratori
Amministratori •• Finanziatori (banche, obbligazionisti,
Finanziatori (banche, obbligazionisti,
•• Alta direzione
Alta direzione enti previdenziali, …)
enti previdenziali, …)
•• Personale dipendente
Personale dipendente •• Fornitori
Fornitori
•• Clienti
Clienti
•• Amministrazione Fiscale
Amministrazione Fiscale
•• Comunità Locale
Comunità Locale
•• Comunità Nazionale
Comunità Nazionale
•• Comunità Internazionale
Comunità Internazionale
Sono interessati alla
Sono interessati al valore del dividendo,
redditività degli investimenti
alla puntualità nelle scadenze contrattuali,
e alla stabilità dell’ attività
alla continuità dell’ attività aziendale,
aziendale
al valore del reddito realizzato
10.33 6
7. OBBLIGO DI REDAZIONE DEL BILANCIO - 1
Scopo:
STATO fornire una
PATRIMONIALE conoscenza
Forma
CONTO dell’andamento della
SOCIETA’ DI OBBLIGATORIA
ECONOMICO gestione aziendale ai
CAPITALI (art. 2423, 2423 soci e ai terzi
bis, 2423 ter C.c.) NOTA Documento
INTEGRATIVA PUBBLICO
AZIENDE
INDIVIDUALI STATO PATRIMONIALE
E SOCIETA’ = Situazione patrimoniale
Forma LIBERA
DI PERSONE
CONTO ECONOMICO
Tuttavia è opportuno che tali aziende adottino le = Situazione economica
strutture previste per le società di capitali: Scopo:
• per la loro maggiore chiarezza fornire una conoscenza dell’andamento
della gestione aziendale al proprietario o
• perché la legge istitutiva dell’IRAP richiede che ai soci
la base imponibile venga determinata sulla base Documento INTERNO
della classificazione prevista dall’art. 2425 C.c.
10.33 7
8. OBBLIGO DI REDAZIONE DEL BILANCIO - 2
SOCIETA’ DI allegare il bilancio alla
allegare il bilancio alla
CAPITALI DICHIARAZIONE DEI
DICHIARAZIONE DEI
REDDITI
REDDITI
Tutte le aziende
AZIENDE devono:
INDIVIDUALI E applicare iiCRITERI DI
applicare CRITERI DI
SOCIETA’ DI VALUTAZIONE stabiliti
VALUTAZIONE stabiliti
PERSONE dall’art. 2426 C.c.
dall’art. 2426 C.c.
10.33 8
9. IL BILANCIO D’ESERCIZIO DELLA S.P.A.
REDAZIONE
• postulati del bilancio
BILANCIO
• composizione del
D’ESERCIZIO
fascicolo di bilancio
• criteri di valutazione
REVISIONE Allegati del • Stato
Procedure di auditing bilancio patrimoniale
• Conto
Società quotate Società non economico
• Collegio quotate • Nota
sindacale • Collegio integrativa
• Società di sindacale
revisione
10.33 9
10. IL BILANCIO D’ESERCIZIO DELLA S.P.A.
Assolve a due importanti funzioni:
Offre informazioni sulla gestione, sul
Funzione conoscitiva Offre informazioni sulla gestione, sul
patrimonio, sulle scelte strategiche
patrimonio, sulle scelte strategiche
E’ lo strumento con cui i isoci controllano
E’ lo strumento con cui soci controllano
Funzione di controllo l’operato degli amministratori
l’operato degli amministratori
le caratteristiche che il bilancio d’esercizio deve possedere per consentire il
raggiungimento di finalità di interesse pubblico sono:
• garantire un minimo di informazione ai soggetti interessati
• essere attendibile riguardo alle informazioni sulla situazione finanziaria,
patrimoniale ed economica dell’impresa
• essere neutrale riguardo alle informazioni fornite
il legislatore ha stabilito con esattezza e in modo uniforme contenuto e struttura del
bilancio per tutte le imprese costituite nella forma giuridica di società di capitali
• fanno eccezione le imprese che svolgono determinate attività per le quali
sono previsti contenuti e strutture specifici che meglio si adattano alle loro
10.33 particolari realtà aziendali 10
11. I POSTULATI DI BILANCIO
I postulati di bilancio sono principi fondamentali di carattere generale, linee guida che
gli amministratori devono assumere come riferimento nella redazione del bilancio
d’esercizio con lo scopo di fornire informazioni compiute e corrette sulla situazione
patrimoniale, finanziaria ed economica dell’azienda
POSTULATI
clausole generali
DI BILANCIO
principi di redazione
Le clausole generali “governano” tutta la normativa del bilancio, nel senso che qualora
l’applicazione delle norme specifiche non consenta di ottenere una rappresentazione
veritiera e corretta, le clausole generali assumono una prevalenza assoluta sulle regole
specifiche.
I principi di redazione sono gerarchicamente subordinati alle clausole generali e
costituiscono il quadro entro il quale devono essere effettuate le valutazioni.
I criteri di valutazione impongono delle norme di comportamento a chi redige il
bilancio, al fine di limitarne il potere discrezionale nell’effettuare stime e congetture.
10.33 11
12. LE CLAUSOLE GENERALI
Il bilancio deve essere redatto con chiarezza e deve rappresentare in
modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria della
società e il risultato economico (art. 2423 C.c.)
con tale norma il legislatore ha voluto indicare due
CHIAREZZA
= intelligibilità - comprensibilità
POSTULATI
FONDAMENTAL
I
RAPPRESENTAZIONE VERITIERA E CORRETTA
= quadro fedele
10.33 12
13. CHIAREZZA
Il postulato della CHIAREZZA trova conferma nell’art.2423 ter e viene
inteso nel seguente modo:
• obbligo di rispettare gli schemi di bilancio (previsti dagli art. 2424 e 2425
C.C.);
• divieto di raggruppamenti di voci; le voci possono essere raggruppate
soltanto quando ciò sia irrilevante ai fini della comprensione o quando
favorisca la chiarezza del bilancio;
• divieto di compensi di partite: non vanno effettuate compensazioni tra
valori di bilancio di segno opposto.
10.33 13
14. VERITÀ E CORRETTEZZA
RAPPRESENTAZIONE VERITIERA E CORRETTA = quadro fedele
• No verità assoluta e oggettiva (che è impossibile).
• Gli amministratori devono operare correttamente le stime e le iscrizioni in
bilancio, rispettando le norme di legge e i principi contabili.
Al fine di dare una rappresentazione veritiera e corretta
OBBLIGO di fornire DEROGA OBBLIGATORIA
INFORMAZIONI COMPLEMENTARI (art. 2423)
quando quelle previste dalla legge non siano
Obbligo di derogare dalle disposizioni
sufficienti (art. 2423)
stabilite negli articoli successivi, con
• PROSPETTO DELLE VARIAZIONI indicazione nella Nota integrativa dei
NELLE VOCI DEL PATRIMONIO motivi e degli effetti sul reddito e sul
NETTO patrimonio, quando queste siano
incompatibili con le clausole generali
• RENDICONTO FINANZIARIO
10.33 14
15. I PRINCIPI DI REDAZIONE DEL BILANCIO (art. 2432 bis)
1) la valutazione deve essere fatta secondo
principio della
principio della
prudenza e nella prospettiva della
CONTINUITÀ
CONTINUITÀ
continuazione dell’attività
2) si possono indicare solo gli utili realizzati alla
data di chiusura del bilancio d’esercizio
principio
principio 3) si deve tenere conto dei proventi e degli oneri
della
della di competenza dell’esercizio,
PRUDENZA
PRUDENZA indipendentemente dalla data dell’incasso o
principio della
principio della
del pagamento
COMPETENZA
COMPETENZA
4) si deve tenere conto
dei rischi e delle perdite di competenza
dell’esercizio, anche se conosciuti dopo la
5)chiusura di questo
gli elementi eterogenei ricompresi nelle principio della
principio della
singole voci devono essere VALUTAZIONE
VALUTAZIONE
valutati separatamente SEPARATA
SEPARATA
principio
principio 6) i criteri di valutazione non possono essere
della
della modificati da un esercizio all’altro
COSTANZA
COSTANZA Deroghe facoltative sono consentite in casi
eccezionali (da motivare nella Nota integrativa, con
10.33 indicazione degli effetti sul reddito e sul patrimonio) 15
16. I CRITERI DI VALUTAZIONE PREVISTI
DAL CODICE CIVILE (art. 2426)
1. valore delle immobilizzazioni
2. ammortamento delle immobilizzazioni
3. svalutazione delle immobilizzazioni
4. valore delle immobilizzazioni costituite da partecipazioni
5. valore e ammortamento dei costi pluriennali
6. valore e ammortamento dell’avviamento
7. valore e ammortamento del disaggio su prestiti
8. valore dei crediti
9. valore delle rimanenze di magazzino, dei titoli e delle
attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni
10. costo dei beni fungibili
11. valore dei lavori in corso su ordinazione
12. valore dei beni di scarsa rilevanza
10.33 Prof. Roberto Garzulli 18
17. CRITERI DI VALUTAZIONE
il principio generale è quello del COSTO, inteso come insieme degli oneri sostenuti
dall’azienda per l’acquisizione o la produzione di un determinato bene
• tale valore viene considerato come limite massimo
• risulta di semplice applicazione ed attuazione, inoltre lascia poco spazio a stime
e apprezzamenti di carattere soggettivo
A
criterio del costo B
d’acquisto o di produzione valore d’uso
- eventuale ammortamento se A > B valore di presunto realizzo
in base al principio
oppure della prudenza
CRITERI ALTERNATIVI PREVISTI
• patrimonio netto (per le partecipazioni in imprese controllate o collegate)
• corrispettivi maturati (per i lavori in corso su ordinazione)
• valore costante (attrezzature e materie costantemente rinnovate e di scarsa importanza)
C
criterio del valore presumibile di realizzazione
(per i crediti)
10.33 Prof. Roberto Garzulli 19
18. IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI E IMMATERIALI
(punto 2)
(punto 1) AMMORTAMENTO SISTEMATICO
in relazione alla residua possibilità di
COSTO DI ACQUISTO
utilizzazione
• costi di acquisto
(se l’utilizzazione è limitata nel tempo)
• costi accessori
oppure se durevolmente inferiore (a causa di
oppure danneggiamenti derivanti da eventi particolari, di
COSTO DI PRODUZIONE fenomeni di obsolescenza imprevisti, di imprevisti
• costi direttamente imputabili mutamenti nella domanda dei prodotti, ecc.)
• altri costi per la quota (punto 3)
ragionevolmente imputabile MINOR VALORE: il bene deve essere
• oneri relativi al finanziamento della svalutato
fabbricazione (principio generale della rappresentazione
veritiera e corretta)
relativi al periodo di fabbricazione e
fino al momento a partire dal quale Tale minor valore non può essere
il bene può essere utilizzato mantenuto nei successivi bilanci se sono
venuti meno i motivi della rettifica
effettuata: il bene deve essere rivalutato.
10.33 20
19. ALTRE IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI
non sono
distribuibili
dividendi in
mancanza di
copertura con
riserve disponibili
(punto 5)
COSTI DI IMPIANTO E DI AMPLIAMENTO ammortamento entro
un periodo non
COSTI DI RICERCA, DI SVILUPPO E DI superiore a cinque
iscrizione con il PUBBLICITA’ anni
consenso del
aventi utilità pluriennale
collegio sindacale ammortamento entro
un periodo di cinque
(punto 6) anni; è consentito
AVVIAMENTO
anche un periodo
se acquisito a titolo oneroso
superiore da motivare
nella Nota integrativa
Prof. Roberto Garzulli
10.33 21
20. IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE
PARTECIPAZIONI IN IMPRESE CONTROLLATE E COLLEGATE
(punto 1) oppure (punto 4)
COSTO FRAZIONE DEL
PATRIMONIO NETTO
plusvalenze negli
se il costo è maggiore del valore della frazione del patrimonio netto esercizi successivi a
RISERVA NON
DISTRIBUIBILE
LA DIFFERENZA PUÒ ESSERE ISCRITTA
(punto 3) NELL’ATTIVO
LA DIFFERENZA DEVE ESSERE indicando le ragioni nella Nota integrativa.
MOTIVATA NELLA NOTA Detta differenza deve essere
INTEGRATIVA.
AMMORTIZZATA per la parte attribuibile a
beni ammortizzabili o all’avviamento.
(punto 8)
CREDITI VALORE PRESUMIBILE DI REALIZZAZIONE
Prof. Roberto Garzulli
10.33 22
21. RIMANENZE DI MATERIE, PRODOTTI IN CORSO DI (punto 9)
LAVORAZIONE, SEMILAVORATI, PRODOTTI FINITI E MERCI
TITOLI E ALTRE ATTIVITÀ FINANZIARIE CHE
NON COSTITUISCONO IMMOBILIZZAZIONI
COSTO DI
ACQUISTO O DI VALORE DI
PRODUZIONE oppure se REALIZZAZIONE
(esclusi i costi di minore del DESUMIBILE
distribuzione) DALL’ANDAMENTO
costo al
DEL MERCATO
(punto 10) Tale minor valore non può essere
METODO DI CALCOLO DEL COSTO mantenuto nei successivi bilanci
se ne sono venuti meno i motivi.
media ponderata primo entrato, primo ultimo entrato, primo
uscito (FIFO) uscito (LIFO)
se il valore ottenuto differisce il misura apprezzabile dai costi correnti
alla chiusura dell’esercizio, indicare la differenza per categorie di beni
nellaSIRIO Bitonto Prof. Paolo Intini
ITC NOTA INTEGRATIVA
10.33 23
22. Criteri alternativi a quelli indicati in precedenza
(punto 11) (punto 12)
LAVORI IN CORSO SU ATTREZZATURE, MATERIE PRIME,
ORDINAZIONE SUSSIDIARIE E DI CONSUMO
iscrizione sulla base dei iscrizione ad un VALORE
CORRISPETTIVI COSTANTE, qualora siano
CONTRATTUALI maturati costantemente rinnovate
con ragionevole certezza
purché
ragionevole certezza: la determinazione
della percentuale di maturazione dei di scarsa senza variazioni
corrispettivi deve essere effettuata con importanza sensibili nella
prudenza, tenendo anche presenti le
possibili contestazioni dei committenti
entità valore composizione
ITC SIRIO Bitonto Prof. Paolo Intini
10.33 24
23. SCHEMA DI SINTESI DELLO STATO PATRIMONIALE
ATTIVO PASSIVO
A CREDITI VERSO SOCI A PATRIMONIO NETTO
FONDI PER RISCHI E
B
ONERI
B IMMOBILIZZAZIONI C TRATTAMENTO DI FINE
RAPPORTO DI LAVORO
SUBORDINATO
C ATTIVO CIRCOLANTE
D DEBITI
D RATEI E RISCONTI
E RATEI E RISCONTI
FORMA A
SEZIONI
ITC SIRIO Bitonto Prof. Paolo Intini
10.33 CONTRAPPOSTE 25
24. Gli impieghi sono inseriti
secondo la loro
destinazione economica.
Criterio di
liquidità Le fonti sono inserite
al secondo la provenienza.
E’ redatto in unità di euro.
contrario Non c’è distinzione netta
Differenze tra valori di bilancio
tra fonti a breve e
e valori contabili vanno
fonti a medio
iscritti in una
lungo termine.
RISERVA DA ARROTONDAMENTO
(Gruppo VII Altre Riserve)
L’attivo e il passivo sono suddivisi in:
• raggruppamenti, contraddistinti da lettere maiuscole;
Gli importi esposti • sottoraggruppamenti, individuati da numeri romani;
nell’attivo sono al netto
• categorie analitiche, contraddistinte da numeri arabi.
delle poste di rettifica
10.33 26
25. SCHEMA DI SINTESI DEL CONTO ECONOMICO
A VALORE DELLA PRODUZIONE
– COSTI DELLA PRODUZIONE
B
___________________________________________________________
= DIFFERENZA TRA VALORE E COSTI DELLA PRODUZIONE (A-B)
C +/– PROVENTI E ONERI FINANZIARI
D +/– RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITÀ FINANZIARIE
+/– PROVENTI E ONERI STRAORDINARI
E
___________________________________________________________
= RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE (A-B+/-C+/-D+/-E)
– Imposte sul reddito dell’esercizio
___________________________________________________________
= UTILE (PERDITA) DELL’ESERCIZIO
FORMA SCALARE
10.33 27
26. Utilizza la
configurazione Lo schema evidenzia:
a valore e costi il risultato della gestione operativa (A-B)
della produzione. il risultato della gestione finanziaria
Classificazione il risultato della gestione straordinaria
dei componenti il risultato prima delle imposte • I ricavi e i proventi sono
negativi e positivi al netto dei resi, degli
del reddito per sconti mercantili, degli
natura abbuoni e premi
• I componenti ordinari e
straordinari sono
differenziati in relazione
E’ redatto in unità di euro. all’estraneità della fonte
Le differenze tra valori di che li ha generati
bilancio rispetto all’attività
e valori contabili vanno ordinaria
iscritte nei
PROVENTI E ONERI • Le rettifiche di valore di
STRAORDINARI attività finanziarie
(Gruppo E – voce 20 - 21 devono essere separate
dai proventi e dagli
oneri straordinari
ITC SIRIO Bitonto Prof. Paolo Intini
10.33 28
27. LA NOTA INTEGRATIVA (art. 2427)
= chiave di lettura delle parti contabili di bilancio
La Nota integrativa ha la funzione di ampliare la comprensibilità e la chiarezza dello
Stato patrimoniale e del Conto economico, attraverso informazioni complementari
inerenti le voci e i valori in essi esposti e le motivazioni delle scelte operate
- motivazione delle eventuali deroghe operate a tutela della rappresentazione veritiera e
corretta
C - informazioni integrative (stabilito da altri articoli)
o
n - illustrazione dei criteri di valutazione adottati (punto 1)
t - movimenti verificatisi nell’esercizio nelle voci di Stato patrimoniale (punti 2 e 4)
e
n - dettagli e informazioni su alcune voci di Stato patrimoniale (punti 3 e punti da 5 a
u 9)
t - dettagli e informazioni su alcune voci di Conto economico (punti da 10 a 14)
o
- informazioni supplementari utili per la corretta e completa lettura del bilancio (punti
da 15 a 18)
La Nota integrativa può essere redatta in migliaia di Euro, sempre che ciò
non sia in contrasto con la clausola generale del bilancio, che pone il
principio inderogabile della chiarezza e della rappresentazione veritiera e
10.33 29
corretta della situazione della società.
28. GLI ALLEGATI AL BILANCIO D’ESERCIZIO
Relazione sulla gestione
Relazione del collegio sindacale
Relazione della Società di revisione (per le società quotate)
Copie dei bilanci delle società controllate
Prospetto riepilogativo dei dati essenziali dell’ultimo
bilancio delle società collegate
Copia del verbale dell’assemblea che approva il bilancio
Elenco dei soci o azionisti
Informazioni e prospetti richiesti dalle norme tributarie
Informativa complementare prevista o raccomandata
dal CNDC, dal CNR e dalla CONSOB
10.33 30
29. LA RELAZIONE SULLA GESTIONE (art. 2428 C.c.)
La relazione sulla gestione, redatta dagli amministratori, deve contenere informazioni
sulla situazione della società e sull’andamento della gestione, sulle relazioni della società
con il mondo esterno, sulle politiche perseguite, sui piani e i programmi aziendali.
Contenuto:
• attività di ricerca e sviluppo
• rapporti con le imprese collegate e controllate
• informazioni relative al numero e al valore nominale delle azioni proprie e
delle azioni o quote di società controllanti possedute (al fine di assicurare la
massima trasparenza e il rispetto delle norme di legge)
• fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio (che siano significativi
rispetto all’andamento della gestione)
• evoluzione prevedibile della gestione
10.33 31
30. CONTROLLO ANNUALE SUL BILANCIO
Spetta a Devono:
vigilare sull’osservanza della legge e dell’atto
Società non costitutivo
SINDACI
quotate accertare la regolare tenuta della contabilità
verificare la corrispondenza del bilancio alle
scritture contabili
Devono vigilare:
Devono vigilare:
• • sull’osservanza della legge eedell’atto costitutivo
sull’osservanza della legge dell’atto costitutivo
SINDACI • • sul rispetto dei principi di corretta amministrazione
sul rispetto dei principi di corretta amministrazione
• • sull’adeguatezza della struttura organizzativa
sull’adeguatezza della struttura organizzativa
• • sull’adeguatezza delle disposizioni impartite alle
Società sull’adeguatezza delle disposizioni impartite alle
società controllate
società controllate
quotate Devono verificare:
Devono verificare:
SOCIETA’ DI • • la regolare tenuta della contabilità eela corretta
la regolare tenuta della contabilità la corretta
rilevazione dei fatti di gestione
rilevazione dei fatti di gestione
REVISIONE •
• che ililbilancio sia conforme alle scritture contabili ee
che bilancio sia conforme alle scritture contabili
alle norme che lo disciplinano
alle norme che lo disciplinano
10.33 32
31. S
o LA RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE
c La relazione del collegio sindacale ha per oggetto il resoconto
i dell’attività di vigilanza svolta e dei risultati da questa raggiunti
e
Contenuto (dai Principi di comportamento del collegio sindacale elaborati dal CNDC e CNR)
t
norme seguite nell’espletare i controlli e norme e principi di riferimento utilizzati
à
per esprimere il giudizio sul bilancio
osservazioni in merito all’esercizio delle deroghe previste dagli artt. 2423 e 2423
n bis c.c.
o consenso o dissenso in merito all’iscrizione nell’attivo di
n costi di impianto e ampliamento
costi di ricerca, sviluppo e pubblicità aventi utilità pluriennale
avviamento
q
risultati dei controlli sulla contabilità, sul bilancio e sulla relazione sulla gestione
u
giudizio sul bilancio e corrispondenza dello stesso alle scritture contabili
o
osservazioni e proposte in merito ai risultati dell’esercizio sociale, al bilancio e
t
alla sua approvazione
a
risultati degli altri controlli prescritti dall’art. 2403 c.c. (verifiche trimestrali della
t
10.33 consistenza di cassa, ecc.) 33
32. S LA RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE
o Contenuto (dai Principi di comportamento del collegio sindacale elaborati dal CNDC e
c CNR)
i indicazione dei principi di riferimento seguiti nell’espletamento dell’attività di
e vigilanza
t sintesi dei risultati dell’attività di vigilanza svolta in merito:
à osservanza delle disposizioni di legge e dell’atto costitutivo
rispetto dei principi di corretta amministrazione
adeguatezza della struttura organizzativa della società
q adeguatezza del sistema di controllo interno
u adeguatezza del sistema amministrativo contabile e della sua affidabilità
o indicazione delle significative omissioni e fatti censurabili riscontrati
t
indicazione delle irregolarità segnalate alla CONSOB, nonché delle denunce al
a
Tribunale di gravi irregolarità commesse dagli amministratori nell’esercizio dei
t propri doveri
e
proposte in ordine al bilancio e alla sua approvazione
10.33 34
33. LA REVISIONE CONTABILE
La revisione consente di esprimere un giudizio sulla
attendibilità del bilancio
Si ricorre a società di revisione che rilasciano una
LEGALE Si ricorre a società di revisione che rilasciano una
relazione sul bilancio. E’ obbligatoria per le società quotate
relazione sul bilancio. E’ obbligatoria per le società quotate
Non è imposta ma è fatta o da personale indipendente (società
Non è imposta ma è fatta o da personale indipendente (società
di revisione) o da personale interno all’azienda.
di revisione) o da personale interno all’azienda.
E’ utile per:
E’ utile per:
VOLONTARIA 1. verificare l’operato degli amministratori
1. verificare l’operato degli amministratori
2. per dare maggiore attendibilità al bilancio nei confronti
2. per dare maggiore attendibilità al bilancio nei confronti
dei terzi
dei terzi
3. per ottenere l’ammissione alla quotazione di borsa
3. per ottenere l’ammissione alla quotazione di borsa
La revisione si conclude con una relazione da parte della
società di revisione preposta.
10.33 35
34. FORMAZIONE, APPROVAZIONE E PUBBLICAZIONE
Al collegio sindacale
Bilancio e almeno 30 giorni prima Il fascicolo da depositare
Il fascicolo da depositare
Relazione della data prevista per comprende iiseguenti documenti:
comprende seguenti documenti:
degli amministratori l’Assemblea
copia del bilancio d’esercizio,
copia del bilancio d’esercizio,
Se quotata relazione sulla gestione,
relazione sulla gestione,
Alla società di revisione almeno 45 giorni prima relazione del Collegio sindacale,
relazione del Collegio sindacale,
Alla Consob almeno 20 giorni prima verbale di approvazione del
verbale di approvazione del
Bilancio, Relazione degli bilancio da parte
bilancio da parte
Bilancio, Relazione degli
amministratori dell’assemblea, relazione della
dell’assemblea, relazione della
amministratori
eeRelazione dei sindaci società di revisione (per le
società di revisione (per le
Relazione dei sindaci
DEPOSITO società quotate in Borsa),
società quotate in Borsa),
DEPOSITO
presso la sede sociale almeno
presso la sede sociale almeno bilancio consolidato eerelazioni
bilancio consolidato relazioni
15 giorni prima accompagnatorie (ove ciò sia
accompagnatorie (ove ciò sia
15 giorni prima
richiesto), elenco dei soci (nel
richiesto), elenco dei soci (nel
Approvato il bilancio, entro 30 giorni deposito presso caso in cui durante l’esercizio
caso in cui durante l’esercizio
UFFICIO DEL REGISTRO DELLE IMPRESE siano intervenute modifiche
siano intervenute modifiche
rispetto aaquello già depositato)
rispetto quello già depositato)
Se quotate anche alla
Se quotate anche alla
10.33 CONSOB in formato digitale
CONSOB in formato digitale 36
35. IL BILANCIO D’ESERCIZIO IN
FORMA ABBREVIATA
(art. 2435 bis C.c.)
possono usufruire di tale opportunità le società di capitali che nel primo esercizio
di vita o, successivamente, per due esercizi consecutivi non abbiano superato due
dei seguenti limiti:
• totale dell’attivo dello Stato patrimoniale: €4.400.000
• totale ricavi delle vendite e delle prestazioni: € 8.800.000
• dipendenti occupati in media nell’esercizio: n. 50 unità
le semplificazioni riguardano:
• STATO PATRIMONIALE
• NOTA INTEGRATIVA
non sono ammesse semplificazioni nella redazione del Conto economico che,
quindi, deve essere sempre strutturato come previsto dall’art. 2425 c.c.
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