C.Maranelli G.Salvemini - La questione dell'Adriatico (1918)
Febbraio 2009
1. MENSILE A CURA DELL’ASSOCIAZIONE CULTURALE “ZENIT”
- Anno III
FEBBRAIO
- Numero VI
I Ciclinpro 2009
2. PREMESSA FISSA
E’ ormai giunto alla terza stagione d’attività questo nostro impegno che fa sì
che ogni mese venga prodotto un lavoro editoriale contraddistinto
dall’umiltà e dall’orgoglio della perseveranza. Non ci appartengono i mezzi
per una promulgazione più ad ampio raggio rispetto a quanto riusciamo a
sostenere, ma francamente possiamo ritenerci soddisfatti dei circuiti che ci
permettono di farlo attualmente, fieri di quanti ci sostengono e ci
apprezzano perché consapevoli di un comune sentire. Come potrà esser
facilmente constatato, l’aspetto grafico, l’esteriorità del giornalino sono
rimasti pressochè invariati da quel dì in cui decidemmo d’iniziare. Ciò è
dovuto ad una categorica scelta di campo che propende per uno stile asciutto
e sobrio, di contro a scenografie eccessive che fungono da specchietti per
allodole e celano dunque contenuti vuoti. Nostro fine non è certo colpire la
curiosità altrui servendoci di effetti speciali, nostro fine è curare una forma
rigorosa che sappia armonizzarsi con dei contenuti schietti e lineari.
Utilizzare a tal fine elementi semplici che colgano nel profondo dell’animo
quanti abbiano, più o meno consciamente, una predisposizione attitudinale
ad approcciarsi ai nostri scritti. Il Martello è dunque un impegno, anche se
piccolo, che si somma ad altri sacrifici che per noi sono la panacea della
militanza. Fatica, stanchezza e privazione sono i nostri tre alfieri che
fedelmente ci accompagnano e ci donano l’orgoglio di sentirci testimoni di
un passato di cui fregiarsi e lontani da quanti trascinano le ossa in
alienanti centri commerciali o si consumano dietro a paradisi artificiali,
badando solo ad effimeri piaceri materiali. Ma noi no; noi ci siamo assunti
la responsabilità di cogliere una fiaccola che ha sulla cima una ardente
fiamma, necessita d’esser alimentata nonostante le avversità, è questo il
nostro impegno da dover adempiere e la nostra sfida da accettare per poterci
sentire dentro di vivere davvero qualcosa di preziosamente trascendente…
2
II
3. in modo lampante dalla parte dei carnefici
Sull’aggressione sionisti, senza se e senza ma. L’alzata di
scudi è stata trasversale e severa nel
sionista a Gaza… momento in cui un’inchiesta giornalistica di
Santoro durante il suo programma RAI
Anno Zero ha tentato di far luce sulle
sofferenze della popolazione di Gaza. Un
Per ventitrè giorni si è vissuta la stessa
disimpegno dalla censura che ha provocato
abitudine quotidiana: i media che ci
un inverecondo coro unanime di condanna.
aggiornavano del costante aumento delle
Per meglio capire e stanare il subdolo
vittime dell’operazione militare israeliana
meccanismo mediatico messo in atto al fine
Piombo Fuso. Un rituale quotidiano che ci
di legittimare la prepotenza criminale di Sion
ha colpiti per la cinica ripetitività con cui si è
proviamo a ricostruire la vicenda, partendo
innestato tra gli agi della vita borghese dei
dagli antefatti. Nell’agosto 2005 il governo
fruitori d’informazione, senza dar
israeliano decide per il ritiro dei propri coloni
impressione di smuovere alcuna coscienza,
dalla Striscia di Gaza, ivi stanziatisi dopo
di provocare alcuno sdegno. Desolante
l’occupazione a seguito della Guerra dei Sei
verso l’emergenza umanitaria l’indifferenza
Giorni (1967). Un lembo di terra passa così
di chi è maggiormente coinvolto dall’inizio
tra le mani palestinesi che possono godere
dell’ennesima edizione del Grande Fratello;
di sovranità, seppur limitata dalla minaccia
patetiche le tavole rotonde in cui esimi
militare israeliana sempre viva, da parte dei
intellettuali si rincorrevano in inutili
rappresentati di Al-Fatah, partito fondato da
discussioni; addirittura raccapriccianti le
Arafat nel ‘59. Dopo due anni di governo
solerti prese di posizione al fianco dei
vengono indette nuove elezioni che vedono
carnefici sionisti da parte dei soliti esperti
la netta vittoria del partito paramilitare
carrieristi della politica di partito.
Hamas, adorato evidentemente dalla
In merito a questi ventitrè giorni di orrore ed
popolazione che l’ha eletto a sua guida, ma
ipocrisia, ci riesce difficile mantenere una
inviso e dalle potenze occidentali filo-
lucidità tale da poterne scrivere a riguardo,
sioniste e dallo stesso Al-Fatah, oramai
tanto è lo sgomento di cui siamo rimasti
divenuto un fido strumento del “popolo
oggetto. Sgomento che non può che
eletto” dopo lo sdoganamento dagli originari
tangere le nostre coscienze colpite
propositi rivoluzionari. Avversione che si
innanzitutto dalle cifre nude e crude di
traduce fin da subito in ostilità bellica da
questa feroce aggressione ai danni della
parte di Al-Fatah prima e di Israele in modo
popolazione di Gaza: 1320 palestinesi morti
autoritario dopo, rendendo difficile la
(ai quali vanno aggiunti svariati dispersi i cui
governabilità ad un movimento
cadaveri stanno pian piano riemergendo
democraticamente al potere, e in embargo
dalle macerie) dei quali ben 410 sono
da parte dell’Unione Europea, così da
bambini; ben 16 strutture ospedaliere
lasciare ad uno stato di grave difficoltà la
colpite e diverse strutture dell’ONU, oltre
popolazione di Gaza.
5350 i feriti. Tutto ciò in 23 giorni…
Da sole queste cifre basterebbero per farci
indignare, per farci condannare un
atteggiamento così eccessivamente violento
e indiscriminato, al di là d’ogni analisi
politica e culturale. Ma c’è dell’altro, c’è
della carne vergognosamente grassa che
alimenta ulteriormente le fiamme della
nostra rabbia: la dimostrazione palese,
incontrovertibile dell’unilateralità mediatica
che, insensibile all’emergenza umanitaria
causata da questo attacco, si è schierata Logo ufficiale di Hamas
3
III
4. Il 1 marzo 2008, a seguito di una massiccia subito un’atroce carneficina ai danni di civili,
offensiva sionista contro Gaza, viene vuoi per l’assenza di rifugi, vuoi per quelli
mediata dall’Egitto una tregua tra Hamas ed che ufficialmente vengono definiti errori. Ma
Israele consistente nella fine del lancio di nessuno può giustificare, pur con la
razzi Qassam da parte palestinese e massima predisposizione, l’utilizzo di armi
l’alleggerimento del blocco di viveri da parte non convenzionali rispetto agli accordi di
israeliana. L’osservanza di questi patti è Ginevra che regolano le operazioni belliche:
stato il primo motivo di discussione su chi il fosforo bianco, consentito solo per
fosse la causa della recente operazione illuminare i bombardamenti data l’eccessiva
Piombo Fuso. Per diversi giorni stampa e infiammabilità degli obiettivi che colpisce, è
TV ci hanno tentato di convincere che la stato invece gettato sulla popolazione civile.
tregua fosse stata rotta da Hamas Ma c’è qualcosa che è ancora più
attraverso il ripristino dei lanci di razzi. abominevole dei limiti oltrepassati di una
Grave affronto a cui il fiero Israele non convenzione. E’ l’utilizzo delle cosiddette
avrebbe potuto sottostare e a cui avrebbe Dense Inert Metal Esplosive (DIME), quelle
deciso di rispondere furiosamente per poter bombe di recente scoperta (per questo non
sfiancare gli scorretti terroristi di Hamas. ancora vietate ufficialmente) sperimentate
Nulla di più falso. Dopo giorni in cui questa sulla popolazione palestinese: hanno
menzogna è stata elargita su vasta scala, l’atroce capacità di spezzare corpi
l’opera di controinformazione iniziata via rendendoli brandelli anche a distanza di
internet ha potuto godere di una metri e di provocare ingenti ferite a distanza
consistenza tale da rendersi manifesta e di lunghi raggi. Gli effetti di questi efferati
inoppugnabile, costringendo Israele strumenti di morte sono quelle immagini che
all’ammissione. E’ bene premettere ci hanno scossi profondamente e la cui
innanzitutto che durante l’arco di questa pubblica denuncia è stata censurata dai
tregua 49 palestinesi sono rimasti uccisi dal media. Una strage di bambini così violenta
fuoco israeliano. Inoltre Israele non ha e ingiustificata ha goduto del sostegno dei
rispettato il blocco promesso: invece dei politici di tutto il mondo o quasi (a
450 camion di aiuti umanitari giornalieri condannare Israele, soltanto la Bolivia di
promessi, ne faceva passare solo qualche Morales ed il Venezuela di Chavez), tramite
decina, aggravando le condizioni di vita di la loro complice copertura che stride
una popolazione che sopravvive in gran terribilmente con i valori di pace,
parte grazie agli aiuti umanitari. Ma il non democrazia e via via cianciando su questa
plus ultra della scorrettezza avviene il 4 linea di cui si sciacquano la bocca ad ogni
novembre, quando l’attacco di Israele occasione ritenuta opportuna i venditori di
muove all’interno della striscia uccidendo fumo che celano dietro le tante patetiche
sei miliziani di Hamas teoricamente sigle politiche il loro trasversale
impegnati a far passare armi attraverso un asservimento a Sion. Non ci siamo mai
tunnel collegato con l’Egitto. A seguito vergognati di esprimere la nostra fiera
dell’ennesimo sopruso, di una tregua non estraneità a quel sudicio coacervo di
rispettata che rende allo stremo un popolo squallida ipocrisia e di appiattimento verso il
già straziato da fame e umiliazione, Hamas basso qual è la democrazia; ma ora
decide lo scorso dicembre di non rinnovare sentiamo di gridarla ancora più forte, al
questo fallace accordo e di riprendere il cospetto di quanti continuano
lancio di razzi verso Israele. La minaccia ignominiosamente ad enfatizzare Israele
rappresentata da missili che in nove anni quale “unica democrazia del medio-oriente”
hanno ucciso 10 persone a seguito di 8621 o, peggio, a presentarlo quale avamposto di
lanci (proporzione ridicola), ha spinto Israele civiltà europea, dissipando quei valori di
ad iniziare l’operazione militare Piombo solare gerarchia ed alta spiritualità che
Fuso. Mirata ufficialmente verso obiettivi contraddistinguono il retroterra culturale del
militari, quest’offensiva si è rivelata fin da Vecchio Continente.
4
IV
5. Ora è tutto finito, l’operazione Piombo Fuso democratica. Noi continueremo a ricordare,
è terminata, i militari israeliani che avevano non limitandoci ad azioni tese a
occupato Gaza City si sono ritirati in sensibilizzare le coscienze su quanto
contempo con un importante avvenimento. avvenuto e ad invitare ad aiutare Gaza
Oltreoceano, in un contesto scenico e kitsch concretamente, ma estendendo la nostra
tipicamente americano, il nuovo presidente attività alla semplice quanto opportuna
del maggior alleato israeliano, l’Obama battaglia di civiltà che risponde al nome di
tanto agognato, può insediarsi quindi senza controinformazione. Al fianco di Gaza, dei
imbarazzi di sorta e spostare con la palestinesi, delegittimati con la prepotenza
massima serenità i riflettori sulla propria ad una sovranità nazionale che
persona e sulle aspettative che le vengono orgogliosamente reclamano con le armi
riposte. Possono ricominciare gli asfissianti nonostante l’inferiorità, ed ai suoi degni
sermoni conditi dall’artificiosa quanto rappresentanti di Hamas che, al di là della
inattendibile patina di speranza. Il tempo menzogna mediatica, appaiono come angeli
scorre inflessibile e nuovi succinti motivi a difesa della propria patria. Pronti ad
d’interesse catturano le attenzioni accorrere in soccorso dei connazionali
dell’opinione pubblica. Il sangue, i morti, le anche a costo della vita. Esemplari
sofferenze a Gaza restano un ricordo di sacerdoti di zelo militante (Hamas significa
questi giorni di cui si può anche perder appunto “zelo”), figli del popolo e garanti
memoria lungo il frenetico susseguirsi di delle sue esigenze. Coraggiosi guerrieri ma
mere preoccupazioni cui ci pone innanzi la anche lucidi politici che hanno dimostrato
progredita civiltà capitalista. In piena regola sapersi sedere ad un tavolo a trattare una
col principio usa e getta, domani ci verrà tregua e rispettarla. Fedeli alla parola data,
servito un nuovo prodotto di cui da uomini d’onore. Uomini d’onore appunto,
scandalizzarci. Magari un bel prodotto di proprio come uno dei loro capi che ha
storia piuttosto che d’attualità, un dogma preferito morire in un bombardamento aereo
intriso di emotività che possa pesarci sulle piuttosto che lasciare la propria abitazione
coscienze come un grosso monolite, tale da dove viveva con quattro mogli e numerosi
strappar lacrime e da renderci figli. Nizar Rayyan ha scagliato così la
estremamente cauti nel condannare le coerenza di un miliziano di Hamas al
azioni criminali, genocida di Israele, quale cospetto dei volantini d’avvertimento di
legittimo focolaio del “popolo eletto”. Azioni Israele e delle sue bombe. Anche
che persistono da sessantuno anni di raccontare di questi gesti d’onore e martirio
occupazione del suolo di Palestina, azioni è controinformazione da tener viva…
su cui ora il grande Luna Park
dell’informazione ha spento i riflettori, ma
che potrebbero ripetersi in un futuro più o
meno prossimo nella loro medesima atrocità
e causare un olocausto dei palestinesi
poiché impunite, prodotto scellerato di una
prepotenza esclusivista che non conosce
condanna. Nessun tribunale internazionale
prenderà provvedimenti contro Israele.
Nessuna Carla Del Ponte, lo scrupoloso
giudice che condannò e tutt’oggi perseguita
i vertici della Serbia di Milosevic, potrà
muovere accuse verso quei generali dalla
stella di Davide che hanno causato questo
crudele eccidio ai danni di civili. Due pesi
due misure, questa la vostra infida giustizia
piena fin dal midollo di ipocrisia sedicente
5
V
6. Il Kalevala
quot;Terra di Kalevaquot;, la Finlandia, o meglio l'
area tra la Finlandia centrale e la Carelia. Era
usanza di questa gente, ritrovarsi nelle
fredde e buie sere invernali ad ascoltare le
La civiltà di milioni di europei accomunati
gesta dei vari eroi, creatori del mondo e della
da origini e storia è oggi messa a serio
cultura del loro popolo. Questo poema ha
repentaglio da una situazione storica che,
contribuito a stabilire la lingua finnica, il
forte della cultura dominante ormai assunta
racconto viene cantato dall'aedo aiutato dal
dai più per riflesso condizionato, propende
ritmo battuto su un tamburo col bordo di
chiaramente per la promiscuità tra genti,
betulla e la pelle di renna. L'effetto era
divenute così prive di retroterra ed allineate
al basso livello d’uniformità della società dei ipnotico ed atto a riprodurre uno stato di
trance, c'è chi sostiene che l'incontro
consumi. E’ per riflesso condizionato dalle
portasse in se valenze sciamaniche e
pubblicità, dalle mode che innumerevoli
contenuti esoterici; il riferimento è al
giovani riscoprono oggi la festività di
Kalevala antico, così come era cantato e non
Halloween soltanto perché da oltre oceano
ce ne è giunta una sua versione volgarmente edulcorato dallo spirito moralistico luterano
ottocentesco. Sulle origini di questo poema,
commerciale, ma ne ignorano l’ancestrale
è stato calcolato che la struttura metrica
significato così come ignorano tante altre
risale a circa 2500-3000 anni fa, periodo in
festività di cui dovremmo esserne fieri
cui tribù proto-finniche abitavano già nei
tribuni. Questo piccolo esempio è uno dei
pressi del Golfo di Finlandia. Il canto
tanti sintomi di questo deprimente stato di
tradizionale rimase un elemento vitale della
cose, in cui la superficialità e l’ignoranza
sono di gran lunga più in auge dell’interesse cultura finnica fino a quando, dopo il 500, la
riforma luterana decise di spezzare le radici
per la salvaguardia di noi stessi in quanto
vivaci e devoti testimoni di un passato che ci tra i finlandesi e i loro padri dichiarandolo
proibito perché pagano; iniziò a scomparire
appartiene quanto il sangue che ci scorre
prima nelle regioni occidentali, poi in gran
nelle vene. E’ da parte di chi come noi ama
parte della Finlandia, resistendo quasi solo in
la propria terra e rispetta la specificità di
ogni popolo, con particolare considerazione Carelia. Nell'ottocento invece la Finlandia
era considerato uno dei centri europei più
verso quelli d’Europa, che deve partire un
importanti per gli studi sul folklore, grazie
lavoro di riscoperta delle radici e di
anche agli ideali del Romanticismo che si
rivendicazione culturale. Può essere
sono fatti strada nell'università di Turku,
considerato poco, ma è già qualcosa e và
dove un piccolo gruppo di studenti aveva
fatto poiché fortemente sentito; non farlo
iniziato ad interessarsi di folklore come
sarebbe un delitto verso noi stessi, proprio
strumento dell'affermazione dell'identità
per quello che siamo. Approfittiamo in tal
senso delle origini per metà finlandesi di un nazionale. E’ in questo periodo di fermento
nostro camerata per chiedergli un contributo culturale che avviene una riscoperta del
Kalevala che lo conduce fino a noi. Nella
su quello che è il poema nazionale della
Finlandia, il Kalevala. Composto nella metà visione nazionalistica Kaleva è ancora oggi
visto come una personificazione della
dell’ottocento, si tratta di un ciclo di
avventure degli eroi mitologici finlandesi, vi Finlandia.
vengono quindi raccontate le gesta dei
popoli finnici. L’epopea finnica prende il
nome dal mitico fondatore della stirpe dei
Finni, Kaleva, ma più specificamente il
termine Kalevala significa letteralmente
6
VI
7. Una gran parte dei canti presenti nel Luna. Da ricordare come il Kalevala sia stata
Kalevala sono prestiti fatti ai Finni dai loro una delle fonti usate da Tolkien come
vicini svedesi e russi, ma è altrettanto ispirazione per la composizione dell'opera il
interessante notare che molte leggende Silmarillion. Tolkien era affascinato da
cristiane sono state inserite nel metro questo strano popolo e questi nuovi dei,
nazionale e che a queste si siano adottati questa razza di eroi scandalosi, genuini e non
antichi racconti ed antichi eroi di Runot ipocriti; per questo creò una delle sue lingue
pagani. Ciò è riscontrabile per esempio nel elfiche proprio a partire dalla fonetica
runo ( ossia pensiero segreto, mistero) 47-49, finlandese. A curare l'unica traduzione
dove la liberazione del sole è in origine italiana in metrica del Kalevala invece è
opera quot;del figlio unigenito di Dio, Gesùquot; il quella di Paolo Emilio Pavolini (1864-1942)
quale lo tolse dal nascondiglio di Pohja, padre di Alessandro Pavolini. Egli era
sfuggendo poi ai suoi persecutori con mezzi docente all'università di Firenze dal 1901 al
simili a quelli adoperanti da Lemminkäinen 1935, fu linguista, traduttore e conoscitore,
in una delle sue avventure. Il Kalevala tra le tante, anche della lingua e della
racconta della lotta dei tre personaggi, letteratura finnica. Tramanderà questa sua
definiti quot;figli di Kalevaquot;, Väinämoinen, passione per i popoli baltici anche al figlio
appunto Lemminkäinen e Ilmarinen contro Alessandro, che in occasione di un suo
Louhi, signora del paese di Pohjola ( la Terra viaggio in quelle terre gli dedicherà anche un
del Nord, rivale di Kalevala, la terra del Sud) libro a tema. Il Kalevala, poi, rappresenta il
per il possesso del Sampo. Quest’ultimo, tentativo riuscito di trasformare i canti della
oggetto magico della mitologia finnica, tradizione popolare nella più importante
capace di macinare ricchezza e gioia per opera letteraria del paese, rappresentante
chiunque la possieda, è forgiato dal Dio dell'alto grado di civilizzazione di un popolo
fabbro Ilmaren. Il Sampo viene favoleggiato ed importante anche perché rese nota la
da Väinämöinen alla strega Louhi per cultura finlandese all'estero e incoraggiò i
ottenere la mano della fanciulla di Pohjola, il finlandesi a valorizzare la propria lingua e il
vecchio vate promette alla strega di inviarle proprio patrimonio culturale da sempre
un fabbro in grado di forgiare lo strumento, chiusa tra due potenze imperanti quali quella
ed una volta tornato a casa, invia a Pohjola della Corona svedese e degli Zar russi. Altra
Ilmarinen che viene accolto con onori ed componente importante è il vivo sentimento
esortato a mettersi al lavoro. Terminata della natura che fa gli uccelli interpreti del
l'opera, la strega nasconde il Sampo sotto un pensiero dell'uomo, la familiarità con cui gli
colle con nove lucchetti per nasconderlo, animali parlano all'uomo e gli danno
mentre Ilmarinen chiedeva la stessa fanciulla ammonimenti e consigli; così come anche gli
di Pohjola come ricompensa. Per la alberi, le pietre della strada, le spade nel
riconquista del Sampo, Väinämöinen pugno dell'eroe, le barche inoperose che nel
ingaggia una battaglia sul mare con le genti cantiere parlano, soffrono, gioiscono e
di Pohjola, dove il Sampo stesso viene sperano. Nel Kalevala, la natura è il
distrutto, ma alcune parti naufragano proprio personaggio onnipresente.
nella terra di Kaleva, dandole prosperità è il Infatti il filnadese è la lingua di un popolo
seme dell’orgoglio dell’appartenenza. che vive a contatto con la natura, che ha
Nell'ultima parte del Kalevala è Kaleva familiarità con gli animali selvatici, gli
stessa, difesa da Väinämöinen a doversi uccelli, il vento, i boschi, le acque, la neve,
riparare dalle devastazioni della strega Louhi la roccia, ecc. Per il popolo finnico, quindi,
nel cercare di vendicarsi prima con un la natura è il centro dell'esistenza, essi erano
grande orso, poi con il furto del Sole e della infatti cacciatori, ma l'incontro con la preda
7
VII
8. era regolato da formule propiziatorie con
FOIBE ED ESODO
parole di rispetto. In definitiva, possiamo
Merita spazio un contributo mirato a
sintetizzare l’essenza del Kalevala attraverso
chiarire quella che fu la posizione di
le parole usate da Pavolini: quot;L'intero poema
sedicenti patrioti innanzi i destini delle
è colmo del folklore più interessante sui
terre d’Italia. Per non dimenticare…
misteri della natura, l'origine delle cose, gli
Nuovamente siamo chiamati a ricordare, con
enigmi della sofferenza umana; e, secondo il
una Legge dello Stato, la “Giornata del
canone di un'epica nazionale, rappresenta
ricordo”, dedicata alla tragedia delle Foibe e
non solo la poesia ma l'insieme di saggezza e
dell’Esodo e mi sento chiedere nei convegni
di esperienza accumulata da un popolo. C'è
e negli incontri con gli studenti, come mai il
un tratto profondamente filosofico nel
“silenzio dei vivi” ha soffocato, per oltre 50
poema, indicativo di uno sguardo acuto nei
anni il ricordo degli orrori e delle tragedie
meandri della mente umana e nelle forze
del nostro confine orientale. Oltre 20000
della natura. Ogni volta che uno degli eroi
scomparsi, dei quali quasi 5000, secondo i
del Kalevala vuole vincere il potere
dati del Governo Militare Alleato, finiti nelle
distruttivo di una forza negativa, una
foibe, voragini di origine carsica, riempite
malattia, un animale feroce, o un serpente
dei corpi di uomini e donne rei di essere
velenoso, intona un canto sulle origini del
italiani, vittime di un progetto di pulizia
suo nemico. L'idea di fondo è che ogni male
etnica, unito al disegno del comunismo
può essere neutralizzato se sappiamo come e
internazionalista di Stalin, condiviso dai
da dove è venutoquot;. Ad inizio articolo
“compagni” comunisti italiani.
abbiamo accennato alla commercializzazione
Un disegno che siamo in condizioni di
delle festività citando l’esempio Halloween.
provare nei suoi passaggi fondamentali: gli
Ebbene, ancora oggi in Finlandia viene
accordi segreti, i cedimenti inconsapevoli del
festeggiato il 28 febbraio il Kalevala day;
CLNAI, l’eliminazione dei nemici, partigiani
con grande trasporto emotivo ed orgoglio
dell’Osoppo, a Porzus , il 7 febbraio 1945, o
d’appartenenza i suoi versi vengono cantati e
dei difensori dei confini della Patria, i militi
conosciuti a memoria dagli anziani della
del Reggimento “Tagliamento” o i
suggestiva area dei laghi, in cui il Kalevala è
Bersaglieri del “Mussolini” o i marò della X
nato e si è diffuso nel tempo. Quando si dice
MAS . Un disegno perseguito con tenacia ed
apprendere dagli anziani, coglierne la
ambiguità dal PCI e da Palmiro Togliatti,
saggezza popolare per costruire un futuro
attraverso la complicità con Padri della
dalle solide basi.
Patria, che vendettero la sovranità nazionale
e condannarono ad un esodo senza ritorno
oltre 350000 uomini e donne.
Già nell’Ottobre 1942, come riferito dal
Prof. Tone Ferenc, professore universitario
sloveno, nella sua pubblicazione La
capitolazione dell’Italia (Maror, 1967),
eminenti personaggi friulani trattavano con
gli sloveni per la creazione di formazioni
militari unificate…poi nell’ottobre del 1943,
convocato dai partigiani veneti, Urban
Vratusa, futuro Ministro della Repubblica
Federativa di Jugoslavia, formò a Vicenza la
Il leone di Finlandia, stemma nazionale un
Missione Slovena, con il compito di
tempo presente anche sulla bandiera
stipulare accordi militari trai partigiani
8
VIII
9. comunisti del nord est ed il IX Corpus ostile…” (Lubiana IZDG.b.251,fasc.I/4). Il
Sloveno del Maresciallo Tito. La Missione resto lo conosciamo: migliaia di uomini e
Slovena “Berto”, come da documento dello donne italiani, percossi, seviziati, infoibati,
stesso Vratusa, prot.2269/77, incontrò fatti sparire, trascinati nei campi di sterminio
LUIGI LONGO, FERRUCCIO PARRI, di Borovnica, Lepoglava, Maribor, Skofia
LEO VALIANI, MARIO LIZZERO, e Loka, Aidussina , aperti sino al Febbraio del
riuscì, dopo un lungo colloquio diplomatico, 1950 ( rif: Testimonianza Freddi Luigi ).
a fare dare l’approvazione a questo progetto Tutta la documentazione, decine di fogli
dal CLNAI, come da documento, tenuto ingialliti, non comunicati al popolo italiano,
riservato per decenni, e riportato alla luce, sono pubblicati insieme nella ristampa del
dopo lunghe ricerche, negli archivi preclusi volume Sognare una Patria edito dal Centro
ai ricercatori della VERITA’, datato Studi e Ricerche Storiche “Silentes
17.7.1944. Nel documento il CLNAI Loquimur” di Pordenone. E poi 350.000
“prende atto con soddisfazione degli accordi esuli, privati con la violenza dei loro beni e
stipulati tra il Comando Generale delle del loro futuro, costretti ad andarsene e a
Brigate Garibaldi ed il Comitato del IX subire il ludibrio dei comunisti italiani a
Corpo d’Armata dell’Esercito di Liberazione Bologna, a Venezia, ad Ancona ed ovunque
Nazionale Jugoslavo (NOVJ). L’accordo arrivarono con le loro poche cose, raccolte in
determinerà il passaggio delle Divisioni voluminosi fazzoletti. Una storia
garibaldine comuniste “Natisone” e vergognosa, sancita da un vergognoso
“Triestina” nel IX Corpus e la creazione di trattato di pace, chiamato in ballo, nella data
un Comando paritetico, costituito da due scelta per il ricordo, un ricordo che non può
Comandanti militari, di cui uno italiano, appartenere solo agli istriani, ai fiumani, ai
“Sasso” Mario Fantin e di due Commissari dalmati ed ai giuliani, ma che resta una
Politici, di cui uno italiano, “Vanni” pagina poco conosciuta, per gli aspetti
Giovanni Padoan, coinvolto nel processo di rimossi dal silenzio dei vivi o dei vincitori.
Porzus, scomparso nel dicembre 2007, e darà Marco Pirina
in qualche modo il via libera ai gappisti di Direttore del Centro Studi e Ricerche
“Giacca” Mario Toffanin, della Federazione Storiche “Silentes Loquimur” di Pordenone
del PCI di Udine di compiere la strage dei
partigiani osovani, a Porzus e a Bosco
Romagno, con l’accusa di essere riluttanti
all’annessione non solo della Venezia Giulia
ma anche del Friuli, sino al Tagliamento.
Una serie di passaggi formali, per
riconoscere i diritti degli jugoslavi sulle
nostre terre, trai quali l’ordine del giorno, del
18 APRILE 1945, della Divisione Garibaldi
“Natisone” che recita “…Trieste ed il
Litorale appartengono per diritto naturale e
per decisione del popolo alla nuova
Jugoslavia democratica e popolare e
chiunque osasse tentare di spezzare questa
unione sorta dalla lotta comune, sappia che
noi garibaldini del glorioso IX Corpo
dell’Armata Jugoslava, la difenderemo sino
alla completa distruzione di ogni forza
9
IX
10. “Crucifige! Crucifige!“
Di grossa attualità le disquisizioni in merito alla vicenda legata a Cesare Battisti,
l’ex militante dell’estrema sinistra a cui il Brasile ha deciso recentemente di
convalidare lo status di rifugiato politico, negando così la richiesta
d’estradizione pervenuta da parte italiana. Ignazio La Russa, riferendosi alla
partita di calcio amichevole Italia-Brasile in programma prossimamente,
sostiene: quot;Io questa partita l'abolirei e rilancio con forza l'invito. Qui lo sport
non c'entra, non mi pare il caso, in questo momento, di fare nulla di amichevole
con chi fa circolare un terrorista assassino sulle spiagge di Rio.” . E la sua
collega di partito e di governo Giorgia Meloni ha un’altra soluzione ancora:
“L'iniziativa piu' giusta sarebbe quella di far indossare ai nostri calciatori il lutto
al braccio in ricordo delle vittime di Cesare Battisti e come gesto di solidarieta'
nei confronti dei loro familiari''. A questo punto, ci viene sinceramente da
chiederci se i due ministri possano aver confuso, per affinità anagrafica, Cesare
Battisti con Julio Baptista, granitico attaccante carioca che probabilmente verrà
convocato dalla nazionale verdeoro per questa partita. Dubbio tutt’altro che
ironico il nostro; legittimo se si pensa che a voler strumentalizzare un incontro
sportivo siano proprio due rappresentanti di quelle istituzioni che non hanno
mai lesinato dure condanne, spessissimo repressive e premeditate, ai danni di
quel sottobosco giovanile che dell’aggregazione spontanea e talvolta
politicizzata delle curve degli stadi ne ha fatto il proprio testamento. Non c’è
certo da stupirsi che queste uscite provengano da politici, evidentemente
esperti in materia di ipocrisia e demagogia. Avviene così che ai giovani
genuinamente accomunati da passioni vive non venga concesso di coltivare
liberamente i loro ideali, mentre è invece consentito ai loro denigratori di
esercitare autorità politica su un incontro di calcio, per giunta amichevole.
Ipocrisia, demagogia, ma anche faziosità, meschinità. Parole chiave queste, che
servono per comprendere al meglio l’ambiente dei politici imbellettati che
siedono comodamente le proprie natiche a Montecitorio ed a Palazzo Madama.
D’altronde, questa persecuzione giudiziaria ai danni di Battisti da cosa nasce se
non da quel clima demagogico, in auge tra i politici parlamentari di entrambi gli
schieramenti, che fa della demonizzazione dell’avversario il proprio cavallo di
battaglia? Per loro Battisti va estradato dal Brasile non in quanto comune
assassino di innocenti, come vorrebbe farci credere una certa retorica, ma in
quanto ex militante eversivo comunista che ha portato alle estreme
conseguenze la propria esperienza politica effettuando omicidi. Il cappio viene
minacciosamente agitato soltanto verso coloro i quali debbono rappresentare,
nell’immaginario collettivo dell’elettore italiano, la materializzazione estrema di
un soggetto politico da dover puntualmente screditare, al fine di coprire in tal
modo i propri vuoti argomentativi. Un modo di fare tristemente noto e
schifosamente ignobile, irrispettoso innanzitutto nei riguardi delle vittime di
tutti gli omicidi commessi sul nostro suolo e per i quali nessuno ha pagato. Il
coacervo politico ci è sembrato tutt’altro che solerte in medesimi casi in cui
l’estradizione sarebbe dovuta essere richiesta con egual o maggior verve. Uno
dei riferimenti a cui alludiamo risale al 3 febbraio del 1998: sul monte trentino
del Cermis, laddove l’ala di un aereo militare statunitense impegnato in
esercitazione tagliò accidentalmente il cavo di una funivia causando la morte di
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11. ben 20 innocenti, tutti cittadini di Stati europei. L’accusa di omicidio colposo
mossa ai militari americani che stavano palesemente violando i limiti di altezza
di volo minima (forse per un idiota gioco), si concluse con un risarcimento in
danaro verso i familiari delle vittime e il processo venne ignominiosamente
contraddistinto dal lampante tentativo da parte statunitense di coprire la
malafatta dei suoi soldati. L’Italia si proibì senza fiatare di poter giudicare
secondo la propria legge questi assassini per via di una Convenzione Nato ed
oggi, grazie alla complicità degli USA, i due aviatori accusati si trovano a piede
libero nel loro paese. Questo iter giudiziario non fu accompagnato nel belpaese
dalla stessa litania piagnucolosa che reclamasse pene severe così come avviene
oggi per Battisti, tuttalpiù qualche appena accennato sintomo di dissenso.
Evidentemente il tornaconto in demagogia politica non aveva lo stesso peso di
un terrorista rosso mangiatore di bambini, anzi… In quel caso gli assassini
vestivano la divisa militare verdastra della U.S. Army e recriminare poteva
ritenersi un gesto fin troppo insolente verso lo Zio Sam. Il medesimo timore ha
evidentemente lasciato che gli statunitensi conducessero in un groviglio di
processi, di mistificazioni, di impedimenti l’inchiesta sull’uccisione dell’agente
segreto italiano Calipari, il quale fu colpito a morte da un proiettile americano
ad un check point di Baghdad mentre scortava con altri colleghi la giornalista
italiana Giuliana Sgrena poco prima liberata da un sequestro. A sparare, è stato
appurato, fu l’ormai arcinoto marine Mario Lozano, il quale tutt’oggi presta
servizio nell’esercito americano poiché assolto dall’accusa. Potremmo citare
tanti altri casi analoghi e rinfrescare qualche memoria sclerotizzata a causa dei
condizionamenti mediatici, oltre a dissuadere qualcuno dal riempirsi la bocca di
principi morali da farneticare all’indirizzo del governo brasiliano. Casi ancora più
eclatanti di stragi avvenute in Italia e sui cui nomi dei mandanti restano cupi
veli di mistero. Ma non ci dilunghiamo, preferiamo limitarci a registrare quanto
sia ipocrita questo stonato belare di pecore matte per l’estradizione di Battisti.
Non entriamo nel merito delle sue azioni, di quella stagione politica violenta tra
i cui protagonisti figurano troppi innocenti ammazzati. Chiediamo ai più giovani
lettori del nostro mensile, anche giustamente avversi all’ideologia comunista e
dunque facilmente suggestionabili su questo tema, di non lasciarsi però
abbindolare dai millantatori dell’ ”anti” che vorrebbero acquisire in tal mediocre
modo i consensi. Gli stessi forcaioli di ieri e di oggi che - è bene ricordarlo
sempre - hanno costruito le proprie carriere politiche sulla pelle di quei ribelli
che, brandendo bandiere di colori diversi ed opposti politicamente, sacrificavano
la propria gioventù per un’idea. Leggasi logica degli opposti estremismi. Quella
logica infame che riserva il cappio solo alle ingenue pedine di più losche trame…
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