SlideShare uma empresa Scribd logo
1 de 12
Baixar para ler offline
MENSILE A CURA DELL’ASSOCIAZIONE CULTURALE “ZENIT”




    - Anno III
                                                 FEBBRAIO
    - Numero VI




I                                                  Ciclinpro 2009
PREMESSA FISSA
     E’ ormai giunto alla terza stagione d’attività questo nostro impegno che fa sì
     che ogni mese venga prodotto un lavoro editoriale contraddistinto
     dall’umiltà e dall’orgoglio della perseveranza. Non ci appartengono i mezzi
     per una promulgazione più ad ampio raggio rispetto a quanto riusciamo a
     sostenere, ma francamente possiamo ritenerci soddisfatti dei circuiti che ci
     permettono di farlo attualmente, fieri di quanti ci sostengono e ci
     apprezzano perché consapevoli di un comune sentire. Come potrà esser
     facilmente constatato, l’aspetto grafico, l’esteriorità del giornalino sono
     rimasti pressochè invariati da quel dì in cui decidemmo d’iniziare. Ciò è
     dovuto ad una categorica scelta di campo che propende per uno stile asciutto
     e sobrio, di contro a scenografie eccessive che fungono da specchietti per
     allodole e celano dunque contenuti vuoti. Nostro fine non è certo colpire la
     curiosità altrui servendoci di effetti speciali, nostro fine è curare una forma
     rigorosa che sappia armonizzarsi con dei contenuti schietti e lineari.
     Utilizzare a tal fine elementi semplici che colgano nel profondo dell’animo
     quanti abbiano, più o meno consciamente, una predisposizione attitudinale
     ad approcciarsi ai nostri scritti. Il Martello è dunque un impegno, anche se
     piccolo, che si somma ad altri sacrifici che per noi sono la panacea della
     militanza. Fatica, stanchezza e privazione sono i nostri tre alfieri che
     fedelmente ci accompagnano e ci donano l’orgoglio di sentirci testimoni di
     un passato di cui fregiarsi e lontani da quanti trascinano le ossa in
     alienanti centri commerciali o si consumano dietro a paradisi artificiali,
     badando solo ad effimeri piaceri materiali. Ma noi no; noi ci siamo assunti
     la responsabilità di cogliere una fiaccola che ha sulla cima una ardente
     fiamma, necessita d’esser alimentata nonostante le avversità, è questo il
     nostro impegno da dover adempiere e la nostra sfida da accettare per poterci
     sentire dentro di vivere davvero qualcosa di preziosamente trascendente…




                                            2

II
in modo lampante dalla parte dei carnefici
      Sull’aggressione                                         sionisti, senza se e senza ma. L’alzata di
                                                               scudi è stata trasversale e severa nel
      sionista a Gaza…                                         momento in cui un’inchiesta giornalistica di
                                                               Santoro durante il suo programma RAI
                                                               Anno Zero ha tentato di far luce sulle
                                                               sofferenze della popolazione di Gaza. Un
      Per ventitrè giorni si è vissuta la stessa
                                                               disimpegno dalla censura che ha provocato
      abitudine quotidiana: i media che ci
                                                               un inverecondo coro unanime di condanna.
      aggiornavano del costante aumento delle
                                                               Per meglio capire e stanare il subdolo
      vittime dell’operazione militare israeliana
                                                               meccanismo mediatico messo in atto al fine
      Piombo Fuso. Un rituale quotidiano che ci
                                                               di legittimare la prepotenza criminale di Sion
      ha colpiti per la cinica ripetitività con cui si è
                                                               proviamo a ricostruire la vicenda, partendo
      innestato tra gli agi della vita borghese dei
                                                               dagli antefatti. Nell’agosto 2005 il governo
      fruitori d’informazione, senza dar
                                                               israeliano decide per il ritiro dei propri coloni
      impressione di smuovere alcuna coscienza,
                                                               dalla Striscia di Gaza, ivi stanziatisi dopo
      di provocare alcuno sdegno. Desolante
                                                               l’occupazione a seguito della Guerra dei Sei
      verso l’emergenza umanitaria l’indifferenza
                                                               Giorni (1967). Un lembo di terra passa così
      di chi è maggiormente coinvolto dall’inizio
                                                               tra le mani palestinesi che possono godere
      dell’ennesima edizione del Grande Fratello;
                                                               di sovranità, seppur limitata dalla minaccia
      patetiche le tavole rotonde in cui esimi
                                                               militare israeliana sempre viva, da parte dei
      intellettuali si rincorrevano in inutili
                                                               rappresentati di Al-Fatah, partito fondato da
      discussioni; addirittura raccapriccianti le
                                                               Arafat nel ‘59. Dopo due anni di governo
      solerti prese di posizione al fianco dei
                                                               vengono indette nuove elezioni che vedono
      carnefici sionisti da parte dei soliti esperti
                                                               la netta vittoria del partito paramilitare
      carrieristi della politica di partito.
                                                               Hamas, adorato evidentemente dalla
      In merito a questi ventitrè giorni di orrore ed
                                                               popolazione che l’ha eletto a sua guida, ma
      ipocrisia, ci riesce difficile mantenere una
                                                               inviso e dalle potenze occidentali filo-
      lucidità tale da poterne scrivere a riguardo,
                                                               sioniste e dallo stesso Al-Fatah, oramai
      tanto è lo sgomento di cui siamo rimasti
                                                               divenuto un fido strumento del “popolo
      oggetto. Sgomento che non può che
                                                               eletto” dopo lo sdoganamento dagli originari
      tangere le nostre coscienze colpite
                                                               propositi rivoluzionari. Avversione che si
      innanzitutto dalle cifre nude e crude di
                                                               traduce fin da subito in ostilità bellica da
      questa feroce aggressione ai danni della
                                                               parte di Al-Fatah prima e di Israele in modo
      popolazione di Gaza: 1320 palestinesi morti
                                                               autoritario dopo, rendendo difficile la
      (ai quali vanno aggiunti svariati dispersi i cui
                                                               governabilità ad un movimento
      cadaveri stanno pian piano riemergendo
                                                               democraticamente al potere, e in embargo
      dalle macerie) dei quali ben 410 sono
                                                               da parte dell’Unione Europea, così da
      bambini; ben 16 strutture ospedaliere
                                                               lasciare ad uno stato di grave difficoltà la
      colpite e diverse strutture dell’ONU, oltre
                                                               popolazione di Gaza.
      5350 i feriti. Tutto ciò in 23 giorni…
      Da sole queste cifre basterebbero per farci
      indignare, per farci condannare un
      atteggiamento così eccessivamente violento
      e indiscriminato, al di là d’ogni analisi
      politica e culturale. Ma c’è dell’altro, c’è
      della carne vergognosamente grassa che
      alimenta ulteriormente le fiamme della
      nostra rabbia: la dimostrazione palese,
      incontrovertibile dell’unilateralità mediatica
      che, insensibile all’emergenza umanitaria
      causata da questo attacco, si è schierata                         Logo ufficiale di Hamas

                                                           3

III
Il 1 marzo 2008, a seguito di una massiccia           subito un’atroce carneficina ai danni di civili,
     offensiva sionista contro Gaza, viene                 vuoi per l’assenza di rifugi, vuoi per quelli
     mediata dall’Egitto una tregua tra Hamas ed           che ufficialmente vengono definiti errori. Ma
     Israele consistente nella fine del lancio di          nessuno può giustificare, pur con la
     razzi Qassam da parte palestinese e                   massima predisposizione, l’utilizzo di armi
     l’alleggerimento del blocco di viveri da parte        non convenzionali rispetto agli accordi di
     israeliana. L’osservanza di questi patti è            Ginevra che regolano le operazioni belliche:
     stato il primo motivo di discussione su chi           il fosforo bianco, consentito solo per
     fosse la causa della recente operazione               illuminare i bombardamenti data l’eccessiva
     Piombo Fuso. Per diversi giorni stampa e              infiammabilità degli obiettivi che colpisce, è
     TV ci hanno tentato di convincere che la              stato invece gettato sulla popolazione civile.
     tregua fosse stata rotta da Hamas                     Ma c’è qualcosa che è ancora più
     attraverso il ripristino dei lanci di razzi.          abominevole dei limiti oltrepassati di una
     Grave affronto a cui il fiero Israele non             convenzione. E’ l’utilizzo delle cosiddette
     avrebbe potuto sottostare e a cui avrebbe             Dense Inert Metal Esplosive (DIME), quelle
     deciso di rispondere furiosamente per poter           bombe di recente scoperta (per questo non
     sfiancare gli scorretti terroristi di Hamas.          ancora vietate ufficialmente) sperimentate
     Nulla di più falso. Dopo giorni in cui questa         sulla popolazione palestinese: hanno
     menzogna è stata elargita su vasta scala,             l’atroce capacità di spezzare corpi
     l’opera di controinformazione iniziata via            rendendoli brandelli anche a distanza di
     internet ha potuto godere di una                      metri e di provocare ingenti ferite a distanza
     consistenza tale da rendersi manifesta e              di lunghi raggi. Gli effetti di questi efferati
     inoppugnabile, costringendo Israele                   strumenti di morte sono quelle immagini che
     all’ammissione. E’ bene premettere                    ci hanno scossi profondamente e la cui
     innanzitutto che durante l’arco di questa             pubblica denuncia è stata censurata dai
     tregua 49 palestinesi sono rimasti uccisi dal         media. Una strage di bambini così violenta
     fuoco israeliano. Inoltre Israele non ha              e ingiustificata ha goduto del sostegno dei
     rispettato il blocco promesso: invece dei             politici di tutto il mondo o quasi (a
     450 camion di aiuti umanitari giornalieri             condannare Israele, soltanto la Bolivia di
     promessi, ne faceva passare solo qualche              Morales ed il Venezuela di Chavez), tramite
     decina, aggravando le condizioni di vita di           la loro complice copertura che stride
     una popolazione che sopravvive in gran                terribilmente con i valori di pace,
     parte grazie agli aiuti umanitari. Ma il non          democrazia e via via cianciando su questa
     plus ultra della scorrettezza avviene il 4            linea di cui si sciacquano la bocca ad ogni
     novembre, quando l’attacco di Israele                 occasione ritenuta opportuna i venditori di
     muove all’interno della striscia uccidendo            fumo che celano dietro le tante patetiche
     sei miliziani di Hamas teoricamente                   sigle politiche il loro trasversale
     impegnati a far passare armi attraverso un            asservimento a Sion. Non ci siamo mai
     tunnel collegato con l’Egitto. A seguito              vergognati di esprimere la nostra fiera
     dell’ennesimo sopruso, di una tregua non              estraneità a quel sudicio coacervo di
     rispettata che rende allo stremo un popolo            squallida ipocrisia e di appiattimento verso il
     già straziato da fame e umiliazione, Hamas            basso qual è la democrazia; ma ora
     decide lo scorso dicembre di non rinnovare            sentiamo di gridarla ancora più forte, al
     questo fallace accordo e di riprendere il             cospetto di quanti continuano
     lancio di razzi verso Israele. La minaccia            ignominiosamente ad enfatizzare Israele
     rappresentata da missili che in nove anni             quale “unica democrazia del medio-oriente”
     hanno ucciso 10 persone a seguito di 8621             o, peggio, a presentarlo quale avamposto di
     lanci (proporzione ridicola), ha spinto Israele       civiltà europea, dissipando quei valori di
     ad iniziare l’operazione militare Piombo              solare gerarchia ed alta spiritualità che
     Fuso. Mirata ufficialmente verso obiettivi            contraddistinguono il retroterra culturale del
     militari, quest’offensiva si è rivelata fin da        Vecchio Continente.

                                                       4

IV
Ora è tutto finito, l’operazione Piombo Fuso          democratica. Noi continueremo a ricordare,
    è terminata, i militari israeliani che avevano        non limitandoci ad azioni tese a
    occupato Gaza City si sono ritirati in                sensibilizzare le coscienze su quanto
    contempo con un importante avvenimento.               avvenuto e ad invitare ad aiutare Gaza
    Oltreoceano, in un contesto scenico e kitsch          concretamente, ma estendendo la nostra
    tipicamente americano, il nuovo presidente            attività alla semplice quanto opportuna
    del maggior alleato israeliano, l’Obama               battaglia di civiltà che risponde al nome di
    tanto agognato, può insediarsi quindi senza           controinformazione. Al fianco di Gaza, dei
    imbarazzi di sorta e spostare con la                  palestinesi, delegittimati con la prepotenza
    massima serenità i riflettori sulla propria           ad una sovranità nazionale che
    persona e sulle aspettative che le vengono            orgogliosamente reclamano con le armi
    riposte. Possono ricominciare gli asfissianti         nonostante l’inferiorità, ed ai suoi degni
    sermoni conditi dall’artificiosa quanto               rappresentanti di Hamas che, al di là della
    inattendibile patina di speranza. Il tempo            menzogna mediatica, appaiono come angeli
    scorre inflessibile e nuovi succinti motivi           a difesa della propria patria. Pronti ad
    d’interesse catturano le attenzioni                   accorrere in soccorso dei connazionali
    dell’opinione pubblica. Il sangue, i morti, le        anche a costo della vita. Esemplari
    sofferenze a Gaza restano un ricordo di               sacerdoti di zelo militante (Hamas significa
    questi giorni di cui si può anche perder              appunto “zelo”), figli del popolo e garanti
    memoria lungo il frenetico susseguirsi di             delle sue esigenze. Coraggiosi guerrieri ma
    mere preoccupazioni cui ci pone innanzi la            anche lucidi politici che hanno dimostrato
    progredita civiltà capitalista. In piena regola       sapersi sedere ad un tavolo a trattare una
    col principio usa e getta, domani ci verrà            tregua e rispettarla. Fedeli alla parola data,
    servito un nuovo prodotto di cui                      da uomini d’onore. Uomini d’onore appunto,
    scandalizzarci. Magari un bel prodotto di             proprio come uno dei loro capi che ha
    storia piuttosto che d’attualità, un dogma            preferito morire in un bombardamento aereo
    intriso di emotività che possa pesarci sulle          piuttosto che lasciare la propria abitazione
    coscienze come un grosso monolite, tale da            dove viveva con quattro mogli e numerosi
    strappar lacrime e da renderci                        figli. Nizar Rayyan ha scagliato così la
    estremamente cauti nel condannare le                  coerenza di un miliziano di Hamas al
    azioni criminali, genocida di Israele, quale          cospetto dei volantini d’avvertimento di
    legittimo focolaio del “popolo eletto”. Azioni        Israele e delle sue bombe. Anche
    che persistono da sessantuno anni di                  raccontare di questi gesti d’onore e martirio
    occupazione del suolo di Palestina, azioni            è controinformazione da tener viva…
    su cui ora il grande Luna Park
    dell’informazione ha spento i riflettori, ma
    che potrebbero ripetersi in un futuro più o
    meno prossimo nella loro medesima atrocità
    e causare un olocausto dei palestinesi
    poiché impunite, prodotto scellerato di una
    prepotenza esclusivista che non conosce
    condanna. Nessun tribunale internazionale
    prenderà provvedimenti contro Israele.
    Nessuna Carla Del Ponte, lo scrupoloso
    giudice che condannò e tutt’oggi perseguita
    i vertici della Serbia di Milosevic, potrà
    muovere accuse verso quei generali dalla
    stella di Davide che hanno causato questo
    crudele eccidio ai danni di civili. Due pesi
    due misure, questa la vostra infida giustizia
    piena fin dal midollo di ipocrisia sedicente

                                                      5

V
Il Kalevala
                                                     quot;Terra di Kalevaquot;, la Finlandia, o meglio l'
                                                     area tra la Finlandia centrale e la Carelia. Era
                                                     usanza di questa gente, ritrovarsi nelle
                                                     fredde e buie sere invernali ad ascoltare le
     La civiltà di milioni di europei accomunati
                                                     gesta dei vari eroi, creatori del mondo e della
     da origini e storia è oggi messa a serio
                                                     cultura del loro popolo. Questo poema ha
     repentaglio da una situazione storica che,
                                                     contribuito a stabilire la lingua finnica, il
     forte della cultura dominante ormai assunta
                                                     racconto viene cantato dall'aedo aiutato dal
     dai più per riflesso condizionato, propende
                                                     ritmo battuto su un tamburo col bordo di
     chiaramente per la promiscuità tra genti,
                                                     betulla e la pelle di renna. L'effetto era
     divenute così prive di retroterra ed allineate
     al basso livello d’uniformità della società dei ipnotico ed atto a riprodurre uno stato di
                                                     trance, c'è chi sostiene che l'incontro
     consumi. E’ per riflesso condizionato dalle
                                                     portasse in se valenze sciamaniche e
     pubblicità, dalle mode che innumerevoli
                                                     contenuti esoterici; il riferimento è al
     giovani riscoprono oggi la festività di
                                                     Kalevala antico, così come era cantato e non
     Halloween soltanto perché da oltre oceano
     ce ne è giunta una sua versione volgarmente edulcorato dallo spirito moralistico luterano
                                                     ottocentesco. Sulle origini di questo poema,
     commerciale, ma ne ignorano l’ancestrale
                                                     è stato calcolato che la struttura metrica
     significato così come ignorano tante altre
                                                     risale a circa 2500-3000 anni fa, periodo in
     festività di cui dovremmo esserne fieri
                                                     cui tribù proto-finniche abitavano già nei
     tribuni. Questo piccolo esempio è uno dei
                                                     pressi del Golfo di Finlandia. Il canto
     tanti sintomi di questo deprimente stato di
                                                     tradizionale rimase un elemento vitale della
     cose, in cui la superficialità e l’ignoranza
     sono di gran lunga più in auge dell’interesse cultura finnica fino a quando, dopo il 500, la
                                                     riforma luterana decise di spezzare le radici
     per la salvaguardia di noi stessi in quanto
     vivaci e devoti testimoni di un passato che ci tra i finlandesi e i loro padri dichiarandolo
                                                     proibito perché pagano; iniziò a scomparire
     appartiene quanto il sangue che ci scorre
                                                     prima nelle regioni occidentali, poi in gran
     nelle vene. E’ da parte di chi come noi ama
                                                     parte della Finlandia, resistendo quasi solo in
     la propria terra e rispetta la specificità di
     ogni popolo, con particolare considerazione Carelia. Nell'ottocento invece la Finlandia
                                                     era considerato uno dei centri europei più
     verso quelli d’Europa, che deve partire un
                                                     importanti per gli studi sul folklore, grazie
     lavoro di riscoperta delle radici e di
                                                     anche agli ideali del Romanticismo che si
     rivendicazione culturale. Può essere
                                                     sono fatti strada nell'università di Turku,
     considerato poco, ma è già qualcosa e và
                                                     dove un piccolo gruppo di studenti aveva
     fatto poiché fortemente sentito; non farlo
                                                     iniziato ad interessarsi di folklore come
     sarebbe un delitto verso noi stessi, proprio
                                                     strumento dell'affermazione dell'identità
     per quello che siamo. Approfittiamo in tal
     senso delle origini per metà finlandesi di un nazionale. E’ in questo periodo di fermento
     nostro camerata per chiedergli un contributo culturale che avviene una riscoperta del
                                                     Kalevala che lo conduce fino a noi. Nella
     su quello che è il poema nazionale della
     Finlandia, il Kalevala. Composto nella metà visione nazionalistica Kaleva è ancora oggi
                                                     visto come una personificazione della
     dell’ottocento, si tratta di un ciclo di
     avventure degli eroi mitologici finlandesi, vi Finlandia.
     vengono quindi raccontate le gesta dei
     popoli finnici. L’epopea finnica prende il
     nome dal mitico fondatore della stirpe dei
     Finni, Kaleva, ma più specificamente il
     termine Kalevala significa letteralmente

                                                    6

VI
Una gran parte dei canti presenti nel                 Luna. Da ricordare come il Kalevala sia stata
      Kalevala sono prestiti fatti ai Finni dai loro        una delle fonti usate da Tolkien come
      vicini svedesi e russi, ma è altrettanto              ispirazione per la composizione dell'opera il
      interessante notare che molte leggende                Silmarillion. Tolkien era affascinato da
      cristiane sono state inserite nel metro               questo strano popolo e questi nuovi dei,
      nazionale e che a queste si siano adottati            questa razza di eroi scandalosi, genuini e non
      antichi racconti ed antichi eroi di Runot             ipocriti; per questo creò una delle sue lingue
      pagani. Ciò è riscontrabile per esempio nel           elfiche proprio a partire dalla fonetica
      runo ( ossia pensiero segreto, mistero) 47-49,        finlandese. A curare l'unica traduzione
      dove la liberazione del sole è in origine             italiana in metrica del Kalevala invece è
      opera quot;del figlio unigenito di Dio, Gesùquot; il          quella di Paolo Emilio Pavolini (1864-1942)
      quale lo tolse dal nascondiglio di Pohja,             padre di Alessandro Pavolini. Egli era
      sfuggendo poi ai suoi persecutori con mezzi           docente all'università di Firenze dal 1901 al
      simili a quelli adoperanti da Lemminkäinen            1935, fu linguista, traduttore e conoscitore,
      in una delle sue avventure. Il Kalevala               tra le tante, anche della lingua e della
      racconta della lotta dei tre personaggi,              letteratura finnica. Tramanderà questa sua
      definiti quot;figli di Kalevaquot;, Väinämoinen,              passione per i popoli baltici anche al figlio
      appunto Lemminkäinen e Ilmarinen contro               Alessandro, che in occasione di un suo
      Louhi, signora del paese di Pohjola ( la Terra        viaggio in quelle terre gli dedicherà anche un
      del Nord, rivale di Kalevala, la terra del Sud)       libro a tema. Il Kalevala, poi, rappresenta il
      per il possesso del Sampo. Quest’ultimo,              tentativo riuscito di trasformare i canti della
      oggetto magico della mitologia finnica,               tradizione popolare nella più importante
      capace di macinare ricchezza e gioia per              opera letteraria del paese, rappresentante
      chiunque la possieda, è forgiato dal Dio              dell'alto grado di civilizzazione di un popolo
      fabbro Ilmaren. Il Sampo viene favoleggiato           ed importante anche perché rese nota la
      da Väinämöinen alla strega Louhi per                  cultura finlandese all'estero e incoraggiò i
      ottenere la mano della fanciulla di Pohjola, il       finlandesi a valorizzare la propria lingua e il
      vecchio vate promette alla strega di inviarle         proprio patrimonio culturale da sempre
      un fabbro in grado di forgiare lo strumento,          chiusa tra due potenze imperanti quali quella
      ed una volta tornato a casa, invia a Pohjola          della Corona svedese e degli Zar russi. Altra
      Ilmarinen che viene accolto con onori ed              componente importante è il vivo sentimento
      esortato a mettersi al lavoro. Terminata              della natura che fa gli uccelli interpreti del
      l'opera, la strega nasconde il Sampo sotto un         pensiero dell'uomo, la familiarità con cui gli
      colle con nove lucchetti per nasconderlo,             animali parlano all'uomo e gli danno
      mentre Ilmarinen chiedeva la stessa fanciulla         ammonimenti e consigli; così come anche gli
      di Pohjola come ricompensa. Per la                    alberi, le pietre della strada, le spade nel
      riconquista del Sampo, Väinämöinen                    pugno dell'eroe, le barche inoperose che nel
      ingaggia una battaglia sul mare con le genti          cantiere parlano, soffrono, gioiscono e
      di Pohjola, dove il Sampo stesso viene                sperano. Nel Kalevala, la natura è il
      distrutto, ma alcune parti naufragano proprio         personaggio onnipresente.
      nella terra di Kaleva, dandole prosperità è il        Infatti il filnadese è la lingua di un popolo
      seme dell’orgoglio dell’appartenenza.                 che vive a contatto con la natura, che ha
      Nell'ultima parte del Kalevala è Kaleva               familiarità con gli animali selvatici, gli
      stessa, difesa da Väinämöinen a doversi               uccelli, il vento, i boschi, le acque, la neve,
      riparare dalle devastazioni della strega Louhi        la roccia, ecc. Per il popolo finnico, quindi,
      nel cercare di vendicarsi prima con un                la natura è il centro dell'esistenza, essi erano
      grande orso, poi con il furto del Sole e della        infatti cacciatori, ma l'incontro con la preda

                                                        7

VII
era regolato da formule propiziatorie con
                                                              FOIBE ED ESODO
       parole di rispetto. In definitiva, possiamo
                                                             Merita spazio un contributo mirato a
       sintetizzare l’essenza del Kalevala attraverso
                                                             chiarire quella che fu la posizione di
       le parole usate da Pavolini: quot;L'intero poema
                                                             sedicenti patrioti innanzi i destini delle
       è colmo del folklore più interessante sui
                                                             terre d’Italia. Per non dimenticare…
       misteri della natura, l'origine delle cose, gli
                                                             Nuovamente siamo chiamati a ricordare, con
       enigmi della sofferenza umana; e, secondo il
                                                             una Legge dello Stato, la “Giornata del
       canone di un'epica nazionale, rappresenta
                                                             ricordo”, dedicata alla tragedia delle Foibe e
       non solo la poesia ma l'insieme di saggezza e
                                                             dell’Esodo e mi sento chiedere nei convegni
       di esperienza accumulata da un popolo. C'è
                                                             e negli incontri con gli studenti, come mai il
       un tratto profondamente filosofico nel
                                                             “silenzio dei vivi” ha soffocato, per oltre 50
       poema, indicativo di uno sguardo acuto nei
                                                             anni il ricordo degli orrori e delle tragedie
       meandri della mente umana e nelle forze
                                                             del nostro confine orientale. Oltre 20000
       della natura. Ogni volta che uno degli eroi
                                                             scomparsi, dei quali quasi 5000, secondo i
       del Kalevala vuole vincere il potere
                                                             dati del Governo Militare Alleato, finiti nelle
       distruttivo di una forza negativa, una
                                                             foibe, voragini di origine carsica, riempite
       malattia, un animale feroce, o un serpente
                                                             dei corpi di uomini e donne rei di essere
       velenoso, intona un canto sulle origini del
                                                             italiani, vittime di un progetto di pulizia
       suo nemico. L'idea di fondo è che ogni male
                                                             etnica, unito al disegno del comunismo
       può essere neutralizzato se sappiamo come e
                                                             internazionalista di Stalin, condiviso dai
       da dove è venutoquot;. Ad inizio articolo
                                                             “compagni” comunisti italiani.
       abbiamo accennato alla commercializzazione
                                                             Un disegno che siamo in condizioni di
       delle festività citando l’esempio Halloween.
                                                             provare nei suoi passaggi fondamentali: gli
       Ebbene, ancora oggi in Finlandia viene
                                                             accordi segreti, i cedimenti inconsapevoli del
       festeggiato il 28 febbraio il Kalevala day;
                                                             CLNAI, l’eliminazione dei nemici, partigiani
       con grande trasporto emotivo ed orgoglio
                                                             dell’Osoppo, a Porzus , il 7 febbraio 1945, o
       d’appartenenza i suoi versi vengono cantati e
                                                             dei difensori dei confini della Patria, i militi
       conosciuti a memoria dagli anziani della
                                                             del Reggimento “Tagliamento” o i
       suggestiva area dei laghi, in cui il Kalevala è
                                                             Bersaglieri del “Mussolini” o i marò della X
       nato e si è diffuso nel tempo. Quando si dice
                                                             MAS . Un disegno perseguito con tenacia ed
       apprendere dagli anziani, coglierne la
                                                             ambiguità dal PCI e da Palmiro Togliatti,
       saggezza popolare per costruire un futuro
                                                             attraverso la complicità con Padri della
       dalle solide basi.
                                                             Patria, che vendettero la sovranità nazionale
                                                             e condannarono ad un esodo senza ritorno
                                                             oltre 350000 uomini e donne.
                                                             Già nell’Ottobre 1942, come riferito dal
                                                             Prof. Tone Ferenc, professore universitario
                                                             sloveno, nella sua pubblicazione La
                                                             capitolazione dell’Italia (Maror, 1967),
                                                             eminenti personaggi friulani trattavano con
                                                             gli sloveni per la creazione di formazioni
                                                             militari unificate…poi nell’ottobre del 1943,
                                                             convocato dai partigiani veneti, Urban
                                                             Vratusa, futuro Ministro della Repubblica
                                                             Federativa di Jugoslavia, formò a Vicenza la
       Il leone di Finlandia, stemma nazionale un
                                                             Missione Slovena, con il compito di
       tempo presente anche sulla bandiera
                                                             stipulare accordi militari trai partigiani
                                                         8

VIII
comunisti del nord est ed il IX Corpus                  ostile…” (Lubiana IZDG.b.251,fasc.I/4). Il
     Sloveno del Maresciallo Tito. La Missione               resto lo conosciamo: migliaia di uomini e
     Slovena “Berto”, come da documento dello                donne italiani, percossi, seviziati, infoibati,
     stesso Vratusa, prot.2269/77, incontrò                  fatti sparire, trascinati nei campi di sterminio
     LUIGI LONGO, FERRUCCIO PARRI,                           di Borovnica, Lepoglava, Maribor, Skofia
     LEO VALIANI, MARIO LIZZERO, e                           Loka, Aidussina , aperti sino al Febbraio del
     riuscì, dopo un lungo colloquio diplomatico,            1950 ( rif: Testimonianza Freddi Luigi ).
     a fare dare l’approvazione a questo progetto            Tutta la documentazione, decine di fogli
     dal CLNAI, come da documento, tenuto                    ingialliti, non comunicati al popolo italiano,
     riservato per decenni, e riportato alla luce,           sono pubblicati insieme nella ristampa del
     dopo lunghe ricerche, negli archivi preclusi            volume Sognare una Patria edito dal Centro
     ai ricercatori della VERITA’, datato                    Studi e Ricerche Storiche “Silentes
     17.7.1944. Nel documento il CLNAI                       Loquimur” di Pordenone. E poi 350.000
     “prende atto con soddisfazione degli accordi            esuli, privati con la violenza dei loro beni e
     stipulati tra il Comando Generale delle                 del loro futuro, costretti ad andarsene e a
     Brigate Garibaldi ed il Comitato del IX                 subire il ludibrio dei comunisti italiani a
     Corpo d’Armata dell’Esercito di Liberazione             Bologna, a Venezia, ad Ancona ed ovunque
     Nazionale Jugoslavo (NOVJ). L’accordo                   arrivarono con le loro poche cose, raccolte in
     determinerà il passaggio delle Divisioni                voluminosi fazzoletti. Una storia
     garibaldine comuniste “Natisone” e                      vergognosa, sancita da un vergognoso
     “Triestina” nel IX Corpus e la creazione di             trattato di pace, chiamato in ballo, nella data
     un Comando paritetico, costituito da due                scelta per il ricordo, un ricordo che non può
     Comandanti militari, di cui uno italiano,               appartenere solo agli istriani, ai fiumani, ai
     “Sasso” Mario Fantin e di due Commissari                dalmati ed ai giuliani, ma che resta una
     Politici, di cui uno italiano, “Vanni”                  pagina poco conosciuta, per gli aspetti
     Giovanni Padoan, coinvolto nel processo di              rimossi dal silenzio dei vivi o dei vincitori.
     Porzus, scomparso nel dicembre 2007, e darà                                                Marco Pirina
     in qualche modo il via libera ai gappisti di                     Direttore del Centro Studi e Ricerche
     “Giacca” Mario Toffanin, della Federazione                Storiche “Silentes Loquimur” di Pordenone
     del PCI di Udine di compiere la strage dei
     partigiani osovani, a Porzus e a Bosco
     Romagno, con l’accusa di essere riluttanti
     all’annessione non solo della Venezia Giulia
     ma anche del Friuli, sino al Tagliamento.
     Una serie di passaggi formali, per
     riconoscere i diritti degli jugoslavi sulle
     nostre terre, trai quali l’ordine del giorno, del
     18 APRILE 1945, della Divisione Garibaldi
     “Natisone” che recita “…Trieste ed il
     Litorale appartengono per diritto naturale e
     per decisione del popolo alla nuova
     Jugoslavia democratica e popolare e
     chiunque osasse tentare di spezzare questa
     unione sorta dalla lotta comune, sappia che
     noi garibaldini del glorioso IX Corpo
     dell’Armata Jugoslava, la difenderemo sino
     alla completa distruzione di ogni forza

                                                         9

IX
“Crucifige! Crucifige!“
    Di grossa attualità le disquisizioni in merito alla vicenda legata a Cesare Battisti,
    l’ex militante dell’estrema sinistra a cui il Brasile ha deciso recentemente di
    convalidare lo status di rifugiato politico, negando così la richiesta
    d’estradizione pervenuta da parte italiana. Ignazio La Russa, riferendosi alla
    partita di calcio amichevole Italia-Brasile in programma prossimamente,
    sostiene: quot;Io questa partita l'abolirei e rilancio con forza l'invito. Qui lo sport
    non c'entra, non mi pare il caso, in questo momento, di fare nulla di amichevole
    con chi fa circolare un terrorista assassino sulle spiagge di Rio.” . E la sua
    collega di partito e di governo Giorgia Meloni ha un’altra soluzione ancora:
    “L'iniziativa piu' giusta sarebbe quella di far indossare ai nostri calciatori il lutto
    al braccio in ricordo delle vittime di Cesare Battisti e come gesto di solidarieta'
    nei confronti dei loro familiari''. A questo punto, ci viene sinceramente da
    chiederci se i due ministri possano aver confuso, per affinità anagrafica, Cesare
    Battisti con Julio Baptista, granitico attaccante carioca che probabilmente verrà
    convocato dalla nazionale verdeoro per questa partita. Dubbio tutt’altro che
    ironico il nostro; legittimo se si pensa che a voler strumentalizzare un incontro
    sportivo siano proprio due rappresentanti di quelle istituzioni che non hanno
    mai lesinato dure condanne, spessissimo repressive e premeditate, ai danni di
    quel sottobosco giovanile che dell’aggregazione spontanea e talvolta
    politicizzata delle curve degli stadi ne ha fatto il proprio testamento. Non c’è
    certo da stupirsi che queste uscite provengano da politici, evidentemente
    esperti in materia di ipocrisia e demagogia. Avviene così che ai giovani
    genuinamente accomunati da passioni vive non venga concesso di coltivare
    liberamente i loro ideali, mentre è invece consentito ai loro denigratori di
    esercitare autorità politica su un incontro di calcio, per giunta amichevole.
    Ipocrisia, demagogia, ma anche faziosità, meschinità. Parole chiave queste, che
    servono per comprendere al meglio l’ambiente dei politici imbellettati che
    siedono comodamente le proprie natiche a Montecitorio ed a Palazzo Madama.
    D’altronde, questa persecuzione giudiziaria ai danni di Battisti da cosa nasce se
    non da quel clima demagogico, in auge tra i politici parlamentari di entrambi gli
    schieramenti, che fa della demonizzazione dell’avversario il proprio cavallo di
    battaglia? Per loro Battisti va estradato dal Brasile non in quanto comune
    assassino di innocenti, come vorrebbe farci credere una certa retorica, ma in
    quanto ex militante eversivo comunista che ha portato alle estreme
    conseguenze la propria esperienza politica effettuando omicidi. Il cappio viene
    minacciosamente agitato soltanto verso coloro i quali debbono rappresentare,
    nell’immaginario collettivo dell’elettore italiano, la materializzazione estrema di
    un soggetto politico da dover puntualmente screditare, al fine di coprire in tal
    modo i propri vuoti argomentativi. Un modo di fare tristemente noto e
    schifosamente ignobile, irrispettoso innanzitutto nei riguardi delle vittime di
    tutti gli omicidi commessi sul nostro suolo e per i quali nessuno ha pagato. Il
    coacervo politico ci è sembrato tutt’altro che solerte in medesimi casi in cui
    l’estradizione sarebbe dovuta essere richiesta con egual o maggior verve. Uno
    dei riferimenti a cui alludiamo risale al 3 febbraio del 1998: sul monte trentino
    del Cermis, laddove l’ala di un aereo militare statunitense impegnato in
    esercitazione tagliò accidentalmente il cavo di una funivia causando la morte di

                                              10

X
ben 20 innocenti, tutti cittadini di Stati europei. L’accusa di omicidio colposo
     mossa ai militari americani che stavano palesemente violando i limiti di altezza
     di volo minima (forse per un idiota gioco), si concluse con un risarcimento in
     danaro verso i familiari delle vittime e il processo venne ignominiosamente
     contraddistinto dal lampante tentativo da parte statunitense di coprire la
     malafatta dei suoi soldati. L’Italia si proibì senza fiatare di poter giudicare
     secondo la propria legge questi assassini per via di una Convenzione Nato ed
     oggi, grazie alla complicità degli USA, i due aviatori accusati si trovano a piede
     libero nel loro paese. Questo iter giudiziario non fu accompagnato nel belpaese
     dalla stessa litania piagnucolosa che reclamasse pene severe così come avviene
     oggi per Battisti, tuttalpiù qualche appena accennato sintomo di dissenso.
     Evidentemente il tornaconto in demagogia politica non aveva lo stesso peso di
     un terrorista rosso mangiatore di bambini, anzi… In quel caso gli assassini
     vestivano la divisa militare verdastra della U.S. Army e recriminare poteva
     ritenersi un gesto fin troppo insolente verso lo Zio Sam. Il medesimo timore ha
     evidentemente lasciato che gli statunitensi conducessero in un groviglio di
     processi, di mistificazioni, di impedimenti l’inchiesta sull’uccisione dell’agente
     segreto italiano Calipari, il quale fu colpito a morte da un proiettile americano
     ad un check point di Baghdad mentre scortava con altri colleghi la giornalista
     italiana Giuliana Sgrena poco prima liberata da un sequestro. A sparare, è stato
     appurato, fu l’ormai arcinoto marine Mario Lozano, il quale tutt’oggi presta
     servizio nell’esercito americano poiché assolto dall’accusa. Potremmo citare
     tanti altri casi analoghi e rinfrescare qualche memoria sclerotizzata a causa dei
     condizionamenti mediatici, oltre a dissuadere qualcuno dal riempirsi la bocca di
     principi morali da farneticare all’indirizzo del governo brasiliano. Casi ancora più
     eclatanti di stragi avvenute in Italia e sui cui nomi dei mandanti restano cupi
     veli di mistero. Ma non ci dilunghiamo, preferiamo limitarci a registrare quanto
     sia ipocrita questo stonato belare di pecore matte per l’estradizione di Battisti.
     Non entriamo nel merito delle sue azioni, di quella stagione politica violenta tra
     i cui protagonisti figurano troppi innocenti ammazzati. Chiediamo ai più giovani
     lettori del nostro mensile, anche giustamente avversi all’ideologia comunista e
     dunque facilmente suggestionabili su questo tema, di non lasciarsi però
     abbindolare dai millantatori dell’ ”anti” che vorrebbero acquisire in tal mediocre
     modo i consensi. Gli stessi forcaioli di ieri e di oggi che - è bene ricordarlo
     sempre - hanno costruito le proprie carriere politiche sulla pelle di quei ribelli
     che, brandendo bandiere di colori diversi ed opposti politicamente, sacrificavano
     la propria gioventù per un’idea. Leggasi logica degli opposti estremismi. Quella
     logica infame che riserva il cappio solo alle ingenue pedine di più losche trame…




                                              11

XI
12

XII

Mais conteúdo relacionado

Mais procurados

Ancheibibliotecarileggono feb2011
Ancheibibliotecarileggono feb2011Ancheibibliotecarileggono feb2011
Ancheibibliotecarileggono feb2011BibliotecaQC
 
Manifesto per-la -liberta-di-stampa
Manifesto per-la -liberta-di-stampaManifesto per-la -liberta-di-stampa
Manifesto per-la -liberta-di-stampaVittorio Pasteris
 
Luigi Cadorna - La Guerra alla fronte italiana fino all'arresto sulla linea d...
Luigi Cadorna - La Guerra alla fronte italiana fino all'arresto sulla linea d...Luigi Cadorna - La Guerra alla fronte italiana fino all'arresto sulla linea d...
Luigi Cadorna - La Guerra alla fronte italiana fino all'arresto sulla linea d...Movimento Irredentista Italiano
 
Orizzonti di guerra storie di trincea nei libri per ragazzi
Orizzonti di guerra   storie di trincea nei libri per ragazziOrizzonti di guerra   storie di trincea nei libri per ragazzi
Orizzonti di guerra storie di trincea nei libri per ragazziGiuseppe Bartorilla
 

Mais procurados (13)

Nar 02 2014
Nar 02 2014Nar 02 2014
Nar 02 2014
 
Sag 02 2011
Sag 02 2011Sag 02 2011
Sag 02 2011
 
Ancheibibliotecarileggono feb2011
Ancheibibliotecarileggono feb2011Ancheibibliotecarileggono feb2011
Ancheibibliotecarileggono feb2011
 
Sagg 3-2012
Sagg 3-2012Sagg 3-2012
Sagg 3-2012
 
Sag 07 2011
Sag 07 2011Sag 07 2011
Sag 07 2011
 
Sag 01 2011
Sag 01 2011Sag 01 2011
Sag 01 2011
 
Nar 04 2012
Nar 04 2012Nar 04 2012
Nar 04 2012
 
Narr 11
Narr 11Narr 11
Narr 11
 
Sag 03 2013
Sag 03 2013Sag 03 2013
Sag 03 2013
 
Manifesto per-la -liberta-di-stampa
Manifesto per-la -liberta-di-stampaManifesto per-la -liberta-di-stampa
Manifesto per-la -liberta-di-stampa
 
Sag 05 2011
Sag 05 2011Sag 05 2011
Sag 05 2011
 
Luigi Cadorna - La Guerra alla fronte italiana fino all'arresto sulla linea d...
Luigi Cadorna - La Guerra alla fronte italiana fino all'arresto sulla linea d...Luigi Cadorna - La Guerra alla fronte italiana fino all'arresto sulla linea d...
Luigi Cadorna - La Guerra alla fronte italiana fino all'arresto sulla linea d...
 
Orizzonti di guerra storie di trincea nei libri per ragazzi
Orizzonti di guerra   storie di trincea nei libri per ragazziOrizzonti di guerra   storie di trincea nei libri per ragazzi
Orizzonti di guerra storie di trincea nei libri per ragazzi
 

Destaque

Presentatie Boijmans van Beuningen
Presentatie Boijmans van BeuningenPresentatie Boijmans van Beuningen
Presentatie Boijmans van Beuningenniekdekker
 
In House Zone Presentation 2008 .
In House Zone Presentation   2008 .In House Zone Presentation   2008 .
In House Zone Presentation 2008 .guest411f9
 
The Social Web in an Educational Perspective
The Social Web in an Educational PerspectiveThe Social Web in an Educational Perspective
The Social Web in an Educational PerspectiveFlorian Semle
 
Estrofas (RocíO PéRez Y J. A. Ramos)
Estrofas (RocíO PéRez Y J. A. Ramos)Estrofas (RocíO PéRez Y J. A. Ramos)
Estrofas (RocíO PéRez Y J. A. Ramos)cotic21700642
 
Talent Resource
Talent ResourceTalent Resource
Talent ResourceYvettems31
 
Talent Resource Repatriation Services
Talent Resource Repatriation ServicesTalent Resource Repatriation Services
Talent Resource Repatriation ServicesYvettems31
 
Estrofas ( Rocío Pérez Y J
Estrofas ( Rocío  Pérez Y  JEstrofas ( Rocío  Pérez Y  J
Estrofas ( Rocío Pérez Y Jcotic21700642
 
The Social Web in an Educational Perspective
The Social Web in an Educational PerspectiveThe Social Web in an Educational Perspective
The Social Web in an Educational PerspectiveFlorian Semle
 

Destaque (9)

Presentatie Boijmans van Beuningen
Presentatie Boijmans van BeuningenPresentatie Boijmans van Beuningen
Presentatie Boijmans van Beuningen
 
In House Zone Presentation 2008 .
In House Zone Presentation   2008 .In House Zone Presentation   2008 .
In House Zone Presentation 2008 .
 
The Social Web in an Educational Perspective
The Social Web in an Educational PerspectiveThe Social Web in an Educational Perspective
The Social Web in an Educational Perspective
 
Estrofas (RocíO PéRez Y J. A. Ramos)
Estrofas (RocíO PéRez Y J. A. Ramos)Estrofas (RocíO PéRez Y J. A. Ramos)
Estrofas (RocíO PéRez Y J. A. Ramos)
 
Talent Resource
Talent ResourceTalent Resource
Talent Resource
 
Talent Resource Repatriation Services
Talent Resource Repatriation ServicesTalent Resource Repatriation Services
Talent Resource Repatriation Services
 
Estrofas ( Rocío Pérez Y J
Estrofas ( Rocío  Pérez Y  JEstrofas ( Rocío  Pérez Y  J
Estrofas ( Rocío Pérez Y J
 
Settembre 2006
Settembre 2006Settembre 2006
Settembre 2006
 
The Social Web in an Educational Perspective
The Social Web in an Educational PerspectiveThe Social Web in an Educational Perspective
The Social Web in an Educational Perspective
 

Semelhante a Febbraio 2009

Alcune domande sulla questione israelo palestinese (2)
Alcune domande sulla questione israelo palestinese (2)Alcune domande sulla questione israelo palestinese (2)
Alcune domande sulla questione israelo palestinese (2)legalmentepor
 
Mao ZeDong diario 16102004
Mao ZeDong diario 16102004Mao ZeDong diario 16102004
Mao ZeDong diario 16102004giamp_s
 
Ero diverso: ufficiale ed ebreo (di Silvio Ortona)
Ero diverso: ufficiale ed ebreo (di Silvio Ortona)Ero diverso: ufficiale ed ebreo (di Silvio Ortona)
Ero diverso: ufficiale ed ebreo (di Silvio Ortona)INSMLI
 
"Montanelli: l'uomo e il giornalista"
"Montanelli: l'uomo e il giornalista""Montanelli: l'uomo e il giornalista"
"Montanelli: l'uomo e il giornalista"Georgie333
 
Riassunto della situazione Palestina
Riassunto della situazione PalestinaRiassunto della situazione Palestina
Riassunto della situazione Palestinahqazx
 
1866 anno della vergogna italiana
1866 anno della vergogna italiana1866 anno della vergogna italiana
1866 anno della vergogna italianalibriveneti
 
C.Maranelli G.Salvemini - La questione dell'Adriatico (1918)
C.Maranelli G.Salvemini - La questione dell'Adriatico (1918)C.Maranelli G.Salvemini - La questione dell'Adriatico (1918)
C.Maranelli G.Salvemini - La questione dell'Adriatico (1918)Movimento Irredentista Italiano
 

Semelhante a Febbraio 2009 (13)

Bas
BasBas
Bas
 
Alcune domande sulla questione israelo palestinese (2)
Alcune domande sulla questione israelo palestinese (2)Alcune domande sulla questione israelo palestinese (2)
Alcune domande sulla questione israelo palestinese (2)
 
PRIMO VISENTIN, IL COMANDANTE MASACCIO: VIVE
PRIMO VISENTIN, IL COMANDANTE MASACCIO: VIVEPRIMO VISENTIN, IL COMANDANTE MASACCIO: VIVE
PRIMO VISENTIN, IL COMANDANTE MASACCIO: VIVE
 
Mao ZeDong diario 16102004
Mao ZeDong diario 16102004Mao ZeDong diario 16102004
Mao ZeDong diario 16102004
 
Ero diverso: ufficiale ed ebreo (di Silvio Ortona)
Ero diverso: ufficiale ed ebreo (di Silvio Ortona)Ero diverso: ufficiale ed ebreo (di Silvio Ortona)
Ero diverso: ufficiale ed ebreo (di Silvio Ortona)
 
Generazione senza futuro
Generazione senza futuroGenerazione senza futuro
Generazione senza futuro
 
"Montanelli: l'uomo e il giornalista"
"Montanelli: l'uomo e il giornalista""Montanelli: l'uomo e il giornalista"
"Montanelli: l'uomo e il giornalista"
 
Leggi
LeggiLeggi
Leggi
 
LA GUERRA DEI MEMI
LA GUERRA DEI MEMILA GUERRA DEI MEMI
LA GUERRA DEI MEMI
 
Riassunto della situazione Palestina
Riassunto della situazione PalestinaRiassunto della situazione Palestina
Riassunto della situazione Palestina
 
Resistenza veneta, la strage dei comandanti laici Introduzione rev. 03
Resistenza veneta, la strage dei comandanti laici   Introduzione rev. 03Resistenza veneta, la strage dei comandanti laici   Introduzione rev. 03
Resistenza veneta, la strage dei comandanti laici Introduzione rev. 03
 
1866 anno della vergogna italiana
1866 anno della vergogna italiana1866 anno della vergogna italiana
1866 anno della vergogna italiana
 
C.Maranelli G.Salvemini - La questione dell'Adriatico (1918)
C.Maranelli G.Salvemini - La questione dell'Adriatico (1918)C.Maranelli G.Salvemini - La questione dell'Adriatico (1918)
C.Maranelli G.Salvemini - La questione dell'Adriatico (1918)
 

Febbraio 2009

  • 1. MENSILE A CURA DELL’ASSOCIAZIONE CULTURALE “ZENIT” - Anno III FEBBRAIO - Numero VI I Ciclinpro 2009
  • 2. PREMESSA FISSA E’ ormai giunto alla terza stagione d’attività questo nostro impegno che fa sì che ogni mese venga prodotto un lavoro editoriale contraddistinto dall’umiltà e dall’orgoglio della perseveranza. Non ci appartengono i mezzi per una promulgazione più ad ampio raggio rispetto a quanto riusciamo a sostenere, ma francamente possiamo ritenerci soddisfatti dei circuiti che ci permettono di farlo attualmente, fieri di quanti ci sostengono e ci apprezzano perché consapevoli di un comune sentire. Come potrà esser facilmente constatato, l’aspetto grafico, l’esteriorità del giornalino sono rimasti pressochè invariati da quel dì in cui decidemmo d’iniziare. Ciò è dovuto ad una categorica scelta di campo che propende per uno stile asciutto e sobrio, di contro a scenografie eccessive che fungono da specchietti per allodole e celano dunque contenuti vuoti. Nostro fine non è certo colpire la curiosità altrui servendoci di effetti speciali, nostro fine è curare una forma rigorosa che sappia armonizzarsi con dei contenuti schietti e lineari. Utilizzare a tal fine elementi semplici che colgano nel profondo dell’animo quanti abbiano, più o meno consciamente, una predisposizione attitudinale ad approcciarsi ai nostri scritti. Il Martello è dunque un impegno, anche se piccolo, che si somma ad altri sacrifici che per noi sono la panacea della militanza. Fatica, stanchezza e privazione sono i nostri tre alfieri che fedelmente ci accompagnano e ci donano l’orgoglio di sentirci testimoni di un passato di cui fregiarsi e lontani da quanti trascinano le ossa in alienanti centri commerciali o si consumano dietro a paradisi artificiali, badando solo ad effimeri piaceri materiali. Ma noi no; noi ci siamo assunti la responsabilità di cogliere una fiaccola che ha sulla cima una ardente fiamma, necessita d’esser alimentata nonostante le avversità, è questo il nostro impegno da dover adempiere e la nostra sfida da accettare per poterci sentire dentro di vivere davvero qualcosa di preziosamente trascendente… 2 II
  • 3. in modo lampante dalla parte dei carnefici Sull’aggressione sionisti, senza se e senza ma. L’alzata di scudi è stata trasversale e severa nel sionista a Gaza… momento in cui un’inchiesta giornalistica di Santoro durante il suo programma RAI Anno Zero ha tentato di far luce sulle sofferenze della popolazione di Gaza. Un Per ventitrè giorni si è vissuta la stessa disimpegno dalla censura che ha provocato abitudine quotidiana: i media che ci un inverecondo coro unanime di condanna. aggiornavano del costante aumento delle Per meglio capire e stanare il subdolo vittime dell’operazione militare israeliana meccanismo mediatico messo in atto al fine Piombo Fuso. Un rituale quotidiano che ci di legittimare la prepotenza criminale di Sion ha colpiti per la cinica ripetitività con cui si è proviamo a ricostruire la vicenda, partendo innestato tra gli agi della vita borghese dei dagli antefatti. Nell’agosto 2005 il governo fruitori d’informazione, senza dar israeliano decide per il ritiro dei propri coloni impressione di smuovere alcuna coscienza, dalla Striscia di Gaza, ivi stanziatisi dopo di provocare alcuno sdegno. Desolante l’occupazione a seguito della Guerra dei Sei verso l’emergenza umanitaria l’indifferenza Giorni (1967). Un lembo di terra passa così di chi è maggiormente coinvolto dall’inizio tra le mani palestinesi che possono godere dell’ennesima edizione del Grande Fratello; di sovranità, seppur limitata dalla minaccia patetiche le tavole rotonde in cui esimi militare israeliana sempre viva, da parte dei intellettuali si rincorrevano in inutili rappresentati di Al-Fatah, partito fondato da discussioni; addirittura raccapriccianti le Arafat nel ‘59. Dopo due anni di governo solerti prese di posizione al fianco dei vengono indette nuove elezioni che vedono carnefici sionisti da parte dei soliti esperti la netta vittoria del partito paramilitare carrieristi della politica di partito. Hamas, adorato evidentemente dalla In merito a questi ventitrè giorni di orrore ed popolazione che l’ha eletto a sua guida, ma ipocrisia, ci riesce difficile mantenere una inviso e dalle potenze occidentali filo- lucidità tale da poterne scrivere a riguardo, sioniste e dallo stesso Al-Fatah, oramai tanto è lo sgomento di cui siamo rimasti divenuto un fido strumento del “popolo oggetto. Sgomento che non può che eletto” dopo lo sdoganamento dagli originari tangere le nostre coscienze colpite propositi rivoluzionari. Avversione che si innanzitutto dalle cifre nude e crude di traduce fin da subito in ostilità bellica da questa feroce aggressione ai danni della parte di Al-Fatah prima e di Israele in modo popolazione di Gaza: 1320 palestinesi morti autoritario dopo, rendendo difficile la (ai quali vanno aggiunti svariati dispersi i cui governabilità ad un movimento cadaveri stanno pian piano riemergendo democraticamente al potere, e in embargo dalle macerie) dei quali ben 410 sono da parte dell’Unione Europea, così da bambini; ben 16 strutture ospedaliere lasciare ad uno stato di grave difficoltà la colpite e diverse strutture dell’ONU, oltre popolazione di Gaza. 5350 i feriti. Tutto ciò in 23 giorni… Da sole queste cifre basterebbero per farci indignare, per farci condannare un atteggiamento così eccessivamente violento e indiscriminato, al di là d’ogni analisi politica e culturale. Ma c’è dell’altro, c’è della carne vergognosamente grassa che alimenta ulteriormente le fiamme della nostra rabbia: la dimostrazione palese, incontrovertibile dell’unilateralità mediatica che, insensibile all’emergenza umanitaria causata da questo attacco, si è schierata Logo ufficiale di Hamas 3 III
  • 4. Il 1 marzo 2008, a seguito di una massiccia subito un’atroce carneficina ai danni di civili, offensiva sionista contro Gaza, viene vuoi per l’assenza di rifugi, vuoi per quelli mediata dall’Egitto una tregua tra Hamas ed che ufficialmente vengono definiti errori. Ma Israele consistente nella fine del lancio di nessuno può giustificare, pur con la razzi Qassam da parte palestinese e massima predisposizione, l’utilizzo di armi l’alleggerimento del blocco di viveri da parte non convenzionali rispetto agli accordi di israeliana. L’osservanza di questi patti è Ginevra che regolano le operazioni belliche: stato il primo motivo di discussione su chi il fosforo bianco, consentito solo per fosse la causa della recente operazione illuminare i bombardamenti data l’eccessiva Piombo Fuso. Per diversi giorni stampa e infiammabilità degli obiettivi che colpisce, è TV ci hanno tentato di convincere che la stato invece gettato sulla popolazione civile. tregua fosse stata rotta da Hamas Ma c’è qualcosa che è ancora più attraverso il ripristino dei lanci di razzi. abominevole dei limiti oltrepassati di una Grave affronto a cui il fiero Israele non convenzione. E’ l’utilizzo delle cosiddette avrebbe potuto sottostare e a cui avrebbe Dense Inert Metal Esplosive (DIME), quelle deciso di rispondere furiosamente per poter bombe di recente scoperta (per questo non sfiancare gli scorretti terroristi di Hamas. ancora vietate ufficialmente) sperimentate Nulla di più falso. Dopo giorni in cui questa sulla popolazione palestinese: hanno menzogna è stata elargita su vasta scala, l’atroce capacità di spezzare corpi l’opera di controinformazione iniziata via rendendoli brandelli anche a distanza di internet ha potuto godere di una metri e di provocare ingenti ferite a distanza consistenza tale da rendersi manifesta e di lunghi raggi. Gli effetti di questi efferati inoppugnabile, costringendo Israele strumenti di morte sono quelle immagini che all’ammissione. E’ bene premettere ci hanno scossi profondamente e la cui innanzitutto che durante l’arco di questa pubblica denuncia è stata censurata dai tregua 49 palestinesi sono rimasti uccisi dal media. Una strage di bambini così violenta fuoco israeliano. Inoltre Israele non ha e ingiustificata ha goduto del sostegno dei rispettato il blocco promesso: invece dei politici di tutto il mondo o quasi (a 450 camion di aiuti umanitari giornalieri condannare Israele, soltanto la Bolivia di promessi, ne faceva passare solo qualche Morales ed il Venezuela di Chavez), tramite decina, aggravando le condizioni di vita di la loro complice copertura che stride una popolazione che sopravvive in gran terribilmente con i valori di pace, parte grazie agli aiuti umanitari. Ma il non democrazia e via via cianciando su questa plus ultra della scorrettezza avviene il 4 linea di cui si sciacquano la bocca ad ogni novembre, quando l’attacco di Israele occasione ritenuta opportuna i venditori di muove all’interno della striscia uccidendo fumo che celano dietro le tante patetiche sei miliziani di Hamas teoricamente sigle politiche il loro trasversale impegnati a far passare armi attraverso un asservimento a Sion. Non ci siamo mai tunnel collegato con l’Egitto. A seguito vergognati di esprimere la nostra fiera dell’ennesimo sopruso, di una tregua non estraneità a quel sudicio coacervo di rispettata che rende allo stremo un popolo squallida ipocrisia e di appiattimento verso il già straziato da fame e umiliazione, Hamas basso qual è la democrazia; ma ora decide lo scorso dicembre di non rinnovare sentiamo di gridarla ancora più forte, al questo fallace accordo e di riprendere il cospetto di quanti continuano lancio di razzi verso Israele. La minaccia ignominiosamente ad enfatizzare Israele rappresentata da missili che in nove anni quale “unica democrazia del medio-oriente” hanno ucciso 10 persone a seguito di 8621 o, peggio, a presentarlo quale avamposto di lanci (proporzione ridicola), ha spinto Israele civiltà europea, dissipando quei valori di ad iniziare l’operazione militare Piombo solare gerarchia ed alta spiritualità che Fuso. Mirata ufficialmente verso obiettivi contraddistinguono il retroterra culturale del militari, quest’offensiva si è rivelata fin da Vecchio Continente. 4 IV
  • 5. Ora è tutto finito, l’operazione Piombo Fuso democratica. Noi continueremo a ricordare, è terminata, i militari israeliani che avevano non limitandoci ad azioni tese a occupato Gaza City si sono ritirati in sensibilizzare le coscienze su quanto contempo con un importante avvenimento. avvenuto e ad invitare ad aiutare Gaza Oltreoceano, in un contesto scenico e kitsch concretamente, ma estendendo la nostra tipicamente americano, il nuovo presidente attività alla semplice quanto opportuna del maggior alleato israeliano, l’Obama battaglia di civiltà che risponde al nome di tanto agognato, può insediarsi quindi senza controinformazione. Al fianco di Gaza, dei imbarazzi di sorta e spostare con la palestinesi, delegittimati con la prepotenza massima serenità i riflettori sulla propria ad una sovranità nazionale che persona e sulle aspettative che le vengono orgogliosamente reclamano con le armi riposte. Possono ricominciare gli asfissianti nonostante l’inferiorità, ed ai suoi degni sermoni conditi dall’artificiosa quanto rappresentanti di Hamas che, al di là della inattendibile patina di speranza. Il tempo menzogna mediatica, appaiono come angeli scorre inflessibile e nuovi succinti motivi a difesa della propria patria. Pronti ad d’interesse catturano le attenzioni accorrere in soccorso dei connazionali dell’opinione pubblica. Il sangue, i morti, le anche a costo della vita. Esemplari sofferenze a Gaza restano un ricordo di sacerdoti di zelo militante (Hamas significa questi giorni di cui si può anche perder appunto “zelo”), figli del popolo e garanti memoria lungo il frenetico susseguirsi di delle sue esigenze. Coraggiosi guerrieri ma mere preoccupazioni cui ci pone innanzi la anche lucidi politici che hanno dimostrato progredita civiltà capitalista. In piena regola sapersi sedere ad un tavolo a trattare una col principio usa e getta, domani ci verrà tregua e rispettarla. Fedeli alla parola data, servito un nuovo prodotto di cui da uomini d’onore. Uomini d’onore appunto, scandalizzarci. Magari un bel prodotto di proprio come uno dei loro capi che ha storia piuttosto che d’attualità, un dogma preferito morire in un bombardamento aereo intriso di emotività che possa pesarci sulle piuttosto che lasciare la propria abitazione coscienze come un grosso monolite, tale da dove viveva con quattro mogli e numerosi strappar lacrime e da renderci figli. Nizar Rayyan ha scagliato così la estremamente cauti nel condannare le coerenza di un miliziano di Hamas al azioni criminali, genocida di Israele, quale cospetto dei volantini d’avvertimento di legittimo focolaio del “popolo eletto”. Azioni Israele e delle sue bombe. Anche che persistono da sessantuno anni di raccontare di questi gesti d’onore e martirio occupazione del suolo di Palestina, azioni è controinformazione da tener viva… su cui ora il grande Luna Park dell’informazione ha spento i riflettori, ma che potrebbero ripetersi in un futuro più o meno prossimo nella loro medesima atrocità e causare un olocausto dei palestinesi poiché impunite, prodotto scellerato di una prepotenza esclusivista che non conosce condanna. Nessun tribunale internazionale prenderà provvedimenti contro Israele. Nessuna Carla Del Ponte, lo scrupoloso giudice che condannò e tutt’oggi perseguita i vertici della Serbia di Milosevic, potrà muovere accuse verso quei generali dalla stella di Davide che hanno causato questo crudele eccidio ai danni di civili. Due pesi due misure, questa la vostra infida giustizia piena fin dal midollo di ipocrisia sedicente 5 V
  • 6. Il Kalevala quot;Terra di Kalevaquot;, la Finlandia, o meglio l' area tra la Finlandia centrale e la Carelia. Era usanza di questa gente, ritrovarsi nelle fredde e buie sere invernali ad ascoltare le La civiltà di milioni di europei accomunati gesta dei vari eroi, creatori del mondo e della da origini e storia è oggi messa a serio cultura del loro popolo. Questo poema ha repentaglio da una situazione storica che, contribuito a stabilire la lingua finnica, il forte della cultura dominante ormai assunta racconto viene cantato dall'aedo aiutato dal dai più per riflesso condizionato, propende ritmo battuto su un tamburo col bordo di chiaramente per la promiscuità tra genti, betulla e la pelle di renna. L'effetto era divenute così prive di retroterra ed allineate al basso livello d’uniformità della società dei ipnotico ed atto a riprodurre uno stato di trance, c'è chi sostiene che l'incontro consumi. E’ per riflesso condizionato dalle portasse in se valenze sciamaniche e pubblicità, dalle mode che innumerevoli contenuti esoterici; il riferimento è al giovani riscoprono oggi la festività di Kalevala antico, così come era cantato e non Halloween soltanto perché da oltre oceano ce ne è giunta una sua versione volgarmente edulcorato dallo spirito moralistico luterano ottocentesco. Sulle origini di questo poema, commerciale, ma ne ignorano l’ancestrale è stato calcolato che la struttura metrica significato così come ignorano tante altre risale a circa 2500-3000 anni fa, periodo in festività di cui dovremmo esserne fieri cui tribù proto-finniche abitavano già nei tribuni. Questo piccolo esempio è uno dei pressi del Golfo di Finlandia. Il canto tanti sintomi di questo deprimente stato di tradizionale rimase un elemento vitale della cose, in cui la superficialità e l’ignoranza sono di gran lunga più in auge dell’interesse cultura finnica fino a quando, dopo il 500, la riforma luterana decise di spezzare le radici per la salvaguardia di noi stessi in quanto vivaci e devoti testimoni di un passato che ci tra i finlandesi e i loro padri dichiarandolo proibito perché pagano; iniziò a scomparire appartiene quanto il sangue che ci scorre prima nelle regioni occidentali, poi in gran nelle vene. E’ da parte di chi come noi ama parte della Finlandia, resistendo quasi solo in la propria terra e rispetta la specificità di ogni popolo, con particolare considerazione Carelia. Nell'ottocento invece la Finlandia era considerato uno dei centri europei più verso quelli d’Europa, che deve partire un importanti per gli studi sul folklore, grazie lavoro di riscoperta delle radici e di anche agli ideali del Romanticismo che si rivendicazione culturale. Può essere sono fatti strada nell'università di Turku, considerato poco, ma è già qualcosa e và dove un piccolo gruppo di studenti aveva fatto poiché fortemente sentito; non farlo iniziato ad interessarsi di folklore come sarebbe un delitto verso noi stessi, proprio strumento dell'affermazione dell'identità per quello che siamo. Approfittiamo in tal senso delle origini per metà finlandesi di un nazionale. E’ in questo periodo di fermento nostro camerata per chiedergli un contributo culturale che avviene una riscoperta del Kalevala che lo conduce fino a noi. Nella su quello che è il poema nazionale della Finlandia, il Kalevala. Composto nella metà visione nazionalistica Kaleva è ancora oggi visto come una personificazione della dell’ottocento, si tratta di un ciclo di avventure degli eroi mitologici finlandesi, vi Finlandia. vengono quindi raccontate le gesta dei popoli finnici. L’epopea finnica prende il nome dal mitico fondatore della stirpe dei Finni, Kaleva, ma più specificamente il termine Kalevala significa letteralmente 6 VI
  • 7. Una gran parte dei canti presenti nel Luna. Da ricordare come il Kalevala sia stata Kalevala sono prestiti fatti ai Finni dai loro una delle fonti usate da Tolkien come vicini svedesi e russi, ma è altrettanto ispirazione per la composizione dell'opera il interessante notare che molte leggende Silmarillion. Tolkien era affascinato da cristiane sono state inserite nel metro questo strano popolo e questi nuovi dei, nazionale e che a queste si siano adottati questa razza di eroi scandalosi, genuini e non antichi racconti ed antichi eroi di Runot ipocriti; per questo creò una delle sue lingue pagani. Ciò è riscontrabile per esempio nel elfiche proprio a partire dalla fonetica runo ( ossia pensiero segreto, mistero) 47-49, finlandese. A curare l'unica traduzione dove la liberazione del sole è in origine italiana in metrica del Kalevala invece è opera quot;del figlio unigenito di Dio, Gesùquot; il quella di Paolo Emilio Pavolini (1864-1942) quale lo tolse dal nascondiglio di Pohja, padre di Alessandro Pavolini. Egli era sfuggendo poi ai suoi persecutori con mezzi docente all'università di Firenze dal 1901 al simili a quelli adoperanti da Lemminkäinen 1935, fu linguista, traduttore e conoscitore, in una delle sue avventure. Il Kalevala tra le tante, anche della lingua e della racconta della lotta dei tre personaggi, letteratura finnica. Tramanderà questa sua definiti quot;figli di Kalevaquot;, Väinämoinen, passione per i popoli baltici anche al figlio appunto Lemminkäinen e Ilmarinen contro Alessandro, che in occasione di un suo Louhi, signora del paese di Pohjola ( la Terra viaggio in quelle terre gli dedicherà anche un del Nord, rivale di Kalevala, la terra del Sud) libro a tema. Il Kalevala, poi, rappresenta il per il possesso del Sampo. Quest’ultimo, tentativo riuscito di trasformare i canti della oggetto magico della mitologia finnica, tradizione popolare nella più importante capace di macinare ricchezza e gioia per opera letteraria del paese, rappresentante chiunque la possieda, è forgiato dal Dio dell'alto grado di civilizzazione di un popolo fabbro Ilmaren. Il Sampo viene favoleggiato ed importante anche perché rese nota la da Väinämöinen alla strega Louhi per cultura finlandese all'estero e incoraggiò i ottenere la mano della fanciulla di Pohjola, il finlandesi a valorizzare la propria lingua e il vecchio vate promette alla strega di inviarle proprio patrimonio culturale da sempre un fabbro in grado di forgiare lo strumento, chiusa tra due potenze imperanti quali quella ed una volta tornato a casa, invia a Pohjola della Corona svedese e degli Zar russi. Altra Ilmarinen che viene accolto con onori ed componente importante è il vivo sentimento esortato a mettersi al lavoro. Terminata della natura che fa gli uccelli interpreti del l'opera, la strega nasconde il Sampo sotto un pensiero dell'uomo, la familiarità con cui gli colle con nove lucchetti per nasconderlo, animali parlano all'uomo e gli danno mentre Ilmarinen chiedeva la stessa fanciulla ammonimenti e consigli; così come anche gli di Pohjola come ricompensa. Per la alberi, le pietre della strada, le spade nel riconquista del Sampo, Väinämöinen pugno dell'eroe, le barche inoperose che nel ingaggia una battaglia sul mare con le genti cantiere parlano, soffrono, gioiscono e di Pohjola, dove il Sampo stesso viene sperano. Nel Kalevala, la natura è il distrutto, ma alcune parti naufragano proprio personaggio onnipresente. nella terra di Kaleva, dandole prosperità è il Infatti il filnadese è la lingua di un popolo seme dell’orgoglio dell’appartenenza. che vive a contatto con la natura, che ha Nell'ultima parte del Kalevala è Kaleva familiarità con gli animali selvatici, gli stessa, difesa da Väinämöinen a doversi uccelli, il vento, i boschi, le acque, la neve, riparare dalle devastazioni della strega Louhi la roccia, ecc. Per il popolo finnico, quindi, nel cercare di vendicarsi prima con un la natura è il centro dell'esistenza, essi erano grande orso, poi con il furto del Sole e della infatti cacciatori, ma l'incontro con la preda 7 VII
  • 8. era regolato da formule propiziatorie con FOIBE ED ESODO parole di rispetto. In definitiva, possiamo Merita spazio un contributo mirato a sintetizzare l’essenza del Kalevala attraverso chiarire quella che fu la posizione di le parole usate da Pavolini: quot;L'intero poema sedicenti patrioti innanzi i destini delle è colmo del folklore più interessante sui terre d’Italia. Per non dimenticare… misteri della natura, l'origine delle cose, gli Nuovamente siamo chiamati a ricordare, con enigmi della sofferenza umana; e, secondo il una Legge dello Stato, la “Giornata del canone di un'epica nazionale, rappresenta ricordo”, dedicata alla tragedia delle Foibe e non solo la poesia ma l'insieme di saggezza e dell’Esodo e mi sento chiedere nei convegni di esperienza accumulata da un popolo. C'è e negli incontri con gli studenti, come mai il un tratto profondamente filosofico nel “silenzio dei vivi” ha soffocato, per oltre 50 poema, indicativo di uno sguardo acuto nei anni il ricordo degli orrori e delle tragedie meandri della mente umana e nelle forze del nostro confine orientale. Oltre 20000 della natura. Ogni volta che uno degli eroi scomparsi, dei quali quasi 5000, secondo i del Kalevala vuole vincere il potere dati del Governo Militare Alleato, finiti nelle distruttivo di una forza negativa, una foibe, voragini di origine carsica, riempite malattia, un animale feroce, o un serpente dei corpi di uomini e donne rei di essere velenoso, intona un canto sulle origini del italiani, vittime di un progetto di pulizia suo nemico. L'idea di fondo è che ogni male etnica, unito al disegno del comunismo può essere neutralizzato se sappiamo come e internazionalista di Stalin, condiviso dai da dove è venutoquot;. Ad inizio articolo “compagni” comunisti italiani. abbiamo accennato alla commercializzazione Un disegno che siamo in condizioni di delle festività citando l’esempio Halloween. provare nei suoi passaggi fondamentali: gli Ebbene, ancora oggi in Finlandia viene accordi segreti, i cedimenti inconsapevoli del festeggiato il 28 febbraio il Kalevala day; CLNAI, l’eliminazione dei nemici, partigiani con grande trasporto emotivo ed orgoglio dell’Osoppo, a Porzus , il 7 febbraio 1945, o d’appartenenza i suoi versi vengono cantati e dei difensori dei confini della Patria, i militi conosciuti a memoria dagli anziani della del Reggimento “Tagliamento” o i suggestiva area dei laghi, in cui il Kalevala è Bersaglieri del “Mussolini” o i marò della X nato e si è diffuso nel tempo. Quando si dice MAS . Un disegno perseguito con tenacia ed apprendere dagli anziani, coglierne la ambiguità dal PCI e da Palmiro Togliatti, saggezza popolare per costruire un futuro attraverso la complicità con Padri della dalle solide basi. Patria, che vendettero la sovranità nazionale e condannarono ad un esodo senza ritorno oltre 350000 uomini e donne. Già nell’Ottobre 1942, come riferito dal Prof. Tone Ferenc, professore universitario sloveno, nella sua pubblicazione La capitolazione dell’Italia (Maror, 1967), eminenti personaggi friulani trattavano con gli sloveni per la creazione di formazioni militari unificate…poi nell’ottobre del 1943, convocato dai partigiani veneti, Urban Vratusa, futuro Ministro della Repubblica Federativa di Jugoslavia, formò a Vicenza la Il leone di Finlandia, stemma nazionale un Missione Slovena, con il compito di tempo presente anche sulla bandiera stipulare accordi militari trai partigiani 8 VIII
  • 9. comunisti del nord est ed il IX Corpus ostile…” (Lubiana IZDG.b.251,fasc.I/4). Il Sloveno del Maresciallo Tito. La Missione resto lo conosciamo: migliaia di uomini e Slovena “Berto”, come da documento dello donne italiani, percossi, seviziati, infoibati, stesso Vratusa, prot.2269/77, incontrò fatti sparire, trascinati nei campi di sterminio LUIGI LONGO, FERRUCCIO PARRI, di Borovnica, Lepoglava, Maribor, Skofia LEO VALIANI, MARIO LIZZERO, e Loka, Aidussina , aperti sino al Febbraio del riuscì, dopo un lungo colloquio diplomatico, 1950 ( rif: Testimonianza Freddi Luigi ). a fare dare l’approvazione a questo progetto Tutta la documentazione, decine di fogli dal CLNAI, come da documento, tenuto ingialliti, non comunicati al popolo italiano, riservato per decenni, e riportato alla luce, sono pubblicati insieme nella ristampa del dopo lunghe ricerche, negli archivi preclusi volume Sognare una Patria edito dal Centro ai ricercatori della VERITA’, datato Studi e Ricerche Storiche “Silentes 17.7.1944. Nel documento il CLNAI Loquimur” di Pordenone. E poi 350.000 “prende atto con soddisfazione degli accordi esuli, privati con la violenza dei loro beni e stipulati tra il Comando Generale delle del loro futuro, costretti ad andarsene e a Brigate Garibaldi ed il Comitato del IX subire il ludibrio dei comunisti italiani a Corpo d’Armata dell’Esercito di Liberazione Bologna, a Venezia, ad Ancona ed ovunque Nazionale Jugoslavo (NOVJ). L’accordo arrivarono con le loro poche cose, raccolte in determinerà il passaggio delle Divisioni voluminosi fazzoletti. Una storia garibaldine comuniste “Natisone” e vergognosa, sancita da un vergognoso “Triestina” nel IX Corpus e la creazione di trattato di pace, chiamato in ballo, nella data un Comando paritetico, costituito da due scelta per il ricordo, un ricordo che non può Comandanti militari, di cui uno italiano, appartenere solo agli istriani, ai fiumani, ai “Sasso” Mario Fantin e di due Commissari dalmati ed ai giuliani, ma che resta una Politici, di cui uno italiano, “Vanni” pagina poco conosciuta, per gli aspetti Giovanni Padoan, coinvolto nel processo di rimossi dal silenzio dei vivi o dei vincitori. Porzus, scomparso nel dicembre 2007, e darà Marco Pirina in qualche modo il via libera ai gappisti di Direttore del Centro Studi e Ricerche “Giacca” Mario Toffanin, della Federazione Storiche “Silentes Loquimur” di Pordenone del PCI di Udine di compiere la strage dei partigiani osovani, a Porzus e a Bosco Romagno, con l’accusa di essere riluttanti all’annessione non solo della Venezia Giulia ma anche del Friuli, sino al Tagliamento. Una serie di passaggi formali, per riconoscere i diritti degli jugoslavi sulle nostre terre, trai quali l’ordine del giorno, del 18 APRILE 1945, della Divisione Garibaldi “Natisone” che recita “…Trieste ed il Litorale appartengono per diritto naturale e per decisione del popolo alla nuova Jugoslavia democratica e popolare e chiunque osasse tentare di spezzare questa unione sorta dalla lotta comune, sappia che noi garibaldini del glorioso IX Corpo dell’Armata Jugoslava, la difenderemo sino alla completa distruzione di ogni forza 9 IX
  • 10. “Crucifige! Crucifige!“ Di grossa attualità le disquisizioni in merito alla vicenda legata a Cesare Battisti, l’ex militante dell’estrema sinistra a cui il Brasile ha deciso recentemente di convalidare lo status di rifugiato politico, negando così la richiesta d’estradizione pervenuta da parte italiana. Ignazio La Russa, riferendosi alla partita di calcio amichevole Italia-Brasile in programma prossimamente, sostiene: quot;Io questa partita l'abolirei e rilancio con forza l'invito. Qui lo sport non c'entra, non mi pare il caso, in questo momento, di fare nulla di amichevole con chi fa circolare un terrorista assassino sulle spiagge di Rio.” . E la sua collega di partito e di governo Giorgia Meloni ha un’altra soluzione ancora: “L'iniziativa piu' giusta sarebbe quella di far indossare ai nostri calciatori il lutto al braccio in ricordo delle vittime di Cesare Battisti e come gesto di solidarieta' nei confronti dei loro familiari''. A questo punto, ci viene sinceramente da chiederci se i due ministri possano aver confuso, per affinità anagrafica, Cesare Battisti con Julio Baptista, granitico attaccante carioca che probabilmente verrà convocato dalla nazionale verdeoro per questa partita. Dubbio tutt’altro che ironico il nostro; legittimo se si pensa che a voler strumentalizzare un incontro sportivo siano proprio due rappresentanti di quelle istituzioni che non hanno mai lesinato dure condanne, spessissimo repressive e premeditate, ai danni di quel sottobosco giovanile che dell’aggregazione spontanea e talvolta politicizzata delle curve degli stadi ne ha fatto il proprio testamento. Non c’è certo da stupirsi che queste uscite provengano da politici, evidentemente esperti in materia di ipocrisia e demagogia. Avviene così che ai giovani genuinamente accomunati da passioni vive non venga concesso di coltivare liberamente i loro ideali, mentre è invece consentito ai loro denigratori di esercitare autorità politica su un incontro di calcio, per giunta amichevole. Ipocrisia, demagogia, ma anche faziosità, meschinità. Parole chiave queste, che servono per comprendere al meglio l’ambiente dei politici imbellettati che siedono comodamente le proprie natiche a Montecitorio ed a Palazzo Madama. D’altronde, questa persecuzione giudiziaria ai danni di Battisti da cosa nasce se non da quel clima demagogico, in auge tra i politici parlamentari di entrambi gli schieramenti, che fa della demonizzazione dell’avversario il proprio cavallo di battaglia? Per loro Battisti va estradato dal Brasile non in quanto comune assassino di innocenti, come vorrebbe farci credere una certa retorica, ma in quanto ex militante eversivo comunista che ha portato alle estreme conseguenze la propria esperienza politica effettuando omicidi. Il cappio viene minacciosamente agitato soltanto verso coloro i quali debbono rappresentare, nell’immaginario collettivo dell’elettore italiano, la materializzazione estrema di un soggetto politico da dover puntualmente screditare, al fine di coprire in tal modo i propri vuoti argomentativi. Un modo di fare tristemente noto e schifosamente ignobile, irrispettoso innanzitutto nei riguardi delle vittime di tutti gli omicidi commessi sul nostro suolo e per i quali nessuno ha pagato. Il coacervo politico ci è sembrato tutt’altro che solerte in medesimi casi in cui l’estradizione sarebbe dovuta essere richiesta con egual o maggior verve. Uno dei riferimenti a cui alludiamo risale al 3 febbraio del 1998: sul monte trentino del Cermis, laddove l’ala di un aereo militare statunitense impegnato in esercitazione tagliò accidentalmente il cavo di una funivia causando la morte di 10 X
  • 11. ben 20 innocenti, tutti cittadini di Stati europei. L’accusa di omicidio colposo mossa ai militari americani che stavano palesemente violando i limiti di altezza di volo minima (forse per un idiota gioco), si concluse con un risarcimento in danaro verso i familiari delle vittime e il processo venne ignominiosamente contraddistinto dal lampante tentativo da parte statunitense di coprire la malafatta dei suoi soldati. L’Italia si proibì senza fiatare di poter giudicare secondo la propria legge questi assassini per via di una Convenzione Nato ed oggi, grazie alla complicità degli USA, i due aviatori accusati si trovano a piede libero nel loro paese. Questo iter giudiziario non fu accompagnato nel belpaese dalla stessa litania piagnucolosa che reclamasse pene severe così come avviene oggi per Battisti, tuttalpiù qualche appena accennato sintomo di dissenso. Evidentemente il tornaconto in demagogia politica non aveva lo stesso peso di un terrorista rosso mangiatore di bambini, anzi… In quel caso gli assassini vestivano la divisa militare verdastra della U.S. Army e recriminare poteva ritenersi un gesto fin troppo insolente verso lo Zio Sam. Il medesimo timore ha evidentemente lasciato che gli statunitensi conducessero in un groviglio di processi, di mistificazioni, di impedimenti l’inchiesta sull’uccisione dell’agente segreto italiano Calipari, il quale fu colpito a morte da un proiettile americano ad un check point di Baghdad mentre scortava con altri colleghi la giornalista italiana Giuliana Sgrena poco prima liberata da un sequestro. A sparare, è stato appurato, fu l’ormai arcinoto marine Mario Lozano, il quale tutt’oggi presta servizio nell’esercito americano poiché assolto dall’accusa. Potremmo citare tanti altri casi analoghi e rinfrescare qualche memoria sclerotizzata a causa dei condizionamenti mediatici, oltre a dissuadere qualcuno dal riempirsi la bocca di principi morali da farneticare all’indirizzo del governo brasiliano. Casi ancora più eclatanti di stragi avvenute in Italia e sui cui nomi dei mandanti restano cupi veli di mistero. Ma non ci dilunghiamo, preferiamo limitarci a registrare quanto sia ipocrita questo stonato belare di pecore matte per l’estradizione di Battisti. Non entriamo nel merito delle sue azioni, di quella stagione politica violenta tra i cui protagonisti figurano troppi innocenti ammazzati. Chiediamo ai più giovani lettori del nostro mensile, anche giustamente avversi all’ideologia comunista e dunque facilmente suggestionabili su questo tema, di non lasciarsi però abbindolare dai millantatori dell’ ”anti” che vorrebbero acquisire in tal mediocre modo i consensi. Gli stessi forcaioli di ieri e di oggi che - è bene ricordarlo sempre - hanno costruito le proprie carriere politiche sulla pelle di quei ribelli che, brandendo bandiere di colori diversi ed opposti politicamente, sacrificavano la propria gioventù per un’idea. Leggasi logica degli opposti estremismi. Quella logica infame che riserva il cappio solo alle ingenue pedine di più losche trame… 11 XI