2. RVMs
Progetto aziendale
La Stazione automatica è il sistema evoluto per la raccolta differenziata dei contenitori per bevande. Il sistema permette di differenziarli
e compattarli per tipologia (plastica PET, alluminio e acciaio) e per colore (PET trasparente e colorato), e di raccoglierne grandi quantità
in contenitori interrati. RVMs favorisce e incentiva la raccolta differenziata erogando un “bonus” economico in Euro che potrà essere
speso presso i negozi e i supermercati convenzionati.
Resa ecologica ed economica RVMs assicura la corretta selezione e il corretto recupero dei materiali. Elimina gli elevati costi dei servizi di
raccolta e i costi di selezione negli impianti di recupero. Il “bonus” fa risparmiare sulla spesa e premia l'impegno di chi adotta questa
nuova modalità di raccolta differenziata.Un solo viaggio, tanti vantaggi RVMs favorisce un atteggiamento responsabile e attento
all’ambiente in quanto consente di ottimizzare i trasporti riducendo anche l’impatto ambientale. L’utente fa un viaggio e due servizi: porta
i materiali riciclabili da conferire alla RVMs e rientra a casa con i prodotti acquistati al supermercato. In questo modo si riducono da una
parte gli elevati costi di raccolta da parte del Gestore, si riduce l’inquinamento acustico e ambientale nonché il traffico a favore della
raccolta di un prodotto di elevata qualità che trova una collocazione diretta sul mercato del recupero.
3. RVMs
Progetto aziendale
Descrizione tecnica e funzionamento della RVMs
La RVMs ha un design studiato in ogni dettaglio non solo dal punto di vista estetico, ma anche dal punto di
vista pratico per rendere agevole il conferimento dei materiali a cura del cliente. E’ una macchina realizzata in
acciaio inox, secondo standard germanici di produzione molto rigorosi e certificati dal punto di vista della
meccanica e dell’elettronica. Può essere installata in qualsiasi realtà territoriale E’ molto robusta, ed è stata
sviluppata ed ottimizzata in modo tale da rendere semplice la manutenzione ordinaria e straordinaria grazie
alla gestione compatta e modulare delle attrezzature meccaniche ed elettroniche. L’interfaccia verso l’utente
avviene tramite un monitor che guida l'utente al corretto conferimento degli imballaggi che avviene su due
lati: da una parte sono conferite solo le bottiglie in PET, dall'altra le lattine e a scelta anche le bottiglie in PET
trasparente (ottimizzazione dei conferimenti su due linee). RVMs consente la separazione automatica fino a
3 tipologie di imballaggi mediante una sistema elettronico di riconoscimento della tipologia di materiale e
del colore, nonché la compattazione o triturazione che può essere definita in modo indipendente per singolo
materiale (flessibilità di gestione operativa). Il materiale conferito, dopo essere stato selezionato e ridotto di
volume, viene raccolto per gravità in appositi contenitori di grandi volumetrie che sono posizionati sotto la
macchina. In base alla tipologia di imballaggio (materiale) conferito e alla relativa volumetria, viene
riconosciuto al cliente un bonus che viene stampato su carta, o registrato su apposito dispositivo elettronico,
dopo ogni conferimento. L’entità del bonus viene definita dalla catena commerciale che gestirà l’attrezzatura
e/o dal Gestore dei servizi di raccolta rifiuti. Il bonus può esser utilizzato dall'utente per gli acquisti nei negozi
o nei pubblici esercizi convenzionati nei quali può "scaricare" il corrispettivo in Euro degli imballi conferiti in
RVMs Dal momento che la qualità del materiale è garantita da una prima selezione a casa dell’utente e da
una seconda selezione elettronica garantita dalla RVMs, a monte del processo (o l’imballaggio è “buono” o lo
rifiuta), il materiale raccolto ha senz'altro un valore di mercato più elevato perché non deve subire i costi per
il trattamento preventivo nell’impianto di selezione, come invece succede con la plastica “mista” (estesa)
raccolta con i sistemi tradizionali porta a porta o stradali.
4. RVMs
Progetto aziendale
Punti di forza del nuovo e innovativo progetto SISEED:
• stimolo dell’utente ad attivarsi nella raccolta differenziata degli imballaggi leggeri perché percepisce chequesti
hanno un valore.
• sensibilizzazione: questo nuovo messaggio di promozione della raccolta differenziata di queste tipologie di rifiuti
avrà senz’altro un "effetto domino" anche sulla quantità e la qualità delle raccolta differenziata degli altri materiali
(sensibilizzazione indiretta)
• importante contributo per la salvaguardia dell’ambiente: vengono drasticamente ridotti l’inquinamento dell’aria,
l’inquinamento acustico grazie alla riduzione dei servizi di raccolta pubblici e all’ottimizzazione dei viaggi
dell’utente (un viaggio due servizi: conferire gli imballaggi nella RVMs e fare la spesa nel supermercato)
• elevata qualità del materiale raccolto dalla RVMs in quanto subisce due livelli di selezione: la prima domestica
(per tipologia di imballo) e la seconda della RVMs che scarta gli imballi non conformi, e quelli buoni li separa
perfettamente in tre tipologie (PET trasparente, PET colorato, lattine in alluminio o acciaio)
• elevato grado di compattazione/riduzione volumetrica: grazie a compattatori indipendenti (fino a 4), consente di
raggiungere elevati pesi specifici e quindi lo stoccaggio di decine di migliaia di imballaggi
• riduzione dei costi dei servizi di raccolta: il "Bringsystem" (conferimento diretto da parte del cittadino degli
imballaggi in un punto di raccolta centralizzato, che a regime annulla i costi di raccolta stradali o porta a porta che,
per queste tipologie di materiali a basso peso specifico, sono molto alti e saranno nel tempo sempre più onerosi.
• il sistema elettronico di controllo in remoto della macchina consente di avere un elevato grado di affidabilità e
qualità di funzionamento
• le soluzioni software all’avanguardia installate nella RVMs, combinate con speciali sensori consentono di gestire
il controllo totale dell’attrezzatura (anomalie e guasti) come pure la gestione ottimale delle chiamate per gli
svuotamenti (SMS – mail)
5. RVMs
Progetto aziendale
• flessibilità di gestione della macchina: con una semplice impostazione software è possibile trasformare e
adattare la macchina alle diverse esigenze del Gestore o alle prossime normative sull’applicazione della
cauzione: oggi il bonus per la raccolta differenziata, domani il bonus per lo scarico della cauzione
• strategia di marketing combinata con una soluzione gestionale ottimale per il futuro: gli esercizi
commerciali convenzionati allo scarico del bonus, non solo contribuiranno attivamente alla salvaguardia
dell’ambiente, ma con una interessante campagna di marketing, promuoveranno il proprio marchio con una
soluzione che oggi è funzionale alla raccolta differenziata e domani diventerà una necessità operativa.
.
9. RVMs revenue
Progetto aziendale
single RVMs (size M)
PET/ 2l
PET / 500 ml
AL/Still CAN
Amount removed/day Weight
2500 65g
1600 30g
160 23g
Tot weight
162,5 kg
48 kg
36.8 kg
quotazione
PET 0,35€/kg
ALL 0,7€/kg
TOTALE daily value
ToTALE mouth value
Amount removed/day Euro
costs RVMs for mouth
210,5 kg
€
73,67 utenze
36,8 kg
€
25,76 raccolta
€
99,43 TOTALE
(99.43 X 30 gg)
€ 2.982,90
Revenue/Costs
€2782.9 *mouth
Euro
€
€
€
30,00
170,00
200,00
È stata presa in esame una stazione RMVs di medie dimensioni con capacità operativa all’80 % del massimo possibile. Il prezzo del PET e
dell’alluminio sono stati estrapolati dalla media aritmetica dei prezzi dell’anno 2011.
Il peso dei singoli imballaggi è stato calcolato in base a prove empiriche.
Per quanto riguarda i costi di gestione essi comprendono anche una quota di possibili rischi e oneri futuri, quali ad esempio guasti o
Necessità di sostituzione delle macchine.
Tali ricavi possono essere implementati tramite una politica di canoni per lo sfruttamento della macchina da parte degli esercizi aderenti
all’iniziativa.
10. Start up costs
Progetto aziendale
START UP COSTS
EURO
EQUPMENT/CAPITAL COSTS
Spese di costituzione
€
2.000
Accordi di programma
€
500
Adversating
€
16.000
Sito internet
€
500
Volantini
€
Depliant
EURO
Capitale sociale
€
10.000
RVMs (n 10)
€
100.000
Veicolo industriale
€
35.000
Macchinari di stoccaggio
€
30.000
1.100
Office Assets
€
10.000
€
1.600
Fitto locali
€
60.000
Manifesti
€
2.800
Utenze
€
50.000
Spese personale
€
10.000
Costo del personale
€
100.000
Utenze
€
1.000
TOTALE
€
19.500
TOTALE
€
395.000
Nella tabella a sinistra sono riportate le spese vive immediate di costituzione della società. Mentre nella tabella a
destra ci sono gli assets e le principali spese annuali di gestione del business.
Per quanto concerne le 4 voci di assets si è ipotizzato un ammortamento a quote costanti da attuare in 5 anni.
Le stime ovviamente sono forfettarie e arrotondate con un notevole margine d’eccesso. Inoltre la voce relativa ai fitti
Passivi, potrebbe essere trasformata in una quota capitale di fianziamento per l?acquisizione fisica dell’immobile
adibito all’attività aziendale, sfruttando anche i costi contenuti del mercato immobiliare attuale.
11. Sales Forecast
Progetto aziendale
Product/service
Tasso di crescita
PET
Tasso di Crescita
ALLUMINIO
Tasso di crescita
ADVERSATING
TOTALE
x1
x2
x3
10%
250.000,0
10%
262.500,0
275.625,0
5%
€
70.000,0
€
73.500,0
5%
€
77.175,0
15%
€
10.000,0
330.000,0
€
11.500,0
347.500,0
25%
€
14.375,0
367.175,0
La tabella evidenzia una proiezione di ricavi provenienti dalla vendita all’asta del PET, alluminio raccolto e dei
possibili
ricavi rivenienti da azioni di adversating. Per le prime due voci di ricavi si è ipotizzato un modello di incremento dei
costi progressivo e una capacità potenziale di raccolta al 70% del possibile. Sono stati presi a modello casi simili di
raccolta
sia in Italia che in Korea, Germania e GB.
Per quanto concerne l’adversating, questa voce è stata volutamente sottovalutata, limitandosi a stimare ricavi solo
da azioni
Dirette quali sfruttamento dei monitor sopra le macchine RVMs e del corpo macchina quale cartellone pubblicitario.
In realtà un business come questo si pone come volano per iniziative commerciali più strutturate , quali
valorizzazione green
di brands.
Nota Tecnica:
Per la valorizzazione del customer raccoglitore si è pensato ad un cambio utile di 5 centesi a bottiglia spendibile al
raggiungimento
di un totale di 15 euro. Tale bonus sarà spendibile su un valore di spesa del singolo scontrino di minimo 70 euro
13. Market analysis
Progetto aziendale
Valutazione del contesto di mercato internazionale
Le caratteristiche principali della plastica, fra cui, in primis, il ridotto peso e la facile lavorabilità, l’hanno resa il materiale più diffuso
per l’imballaggio dei beni di consumo. Attualmente questi materiali detengono una quota di mercato superiore al 60% all’interno
del settore alimentare e vengono utilizzati per confezionare oltre il 45% delle merci europee (In Europa, gli imballaggi rappresentano
il principale utilizzo delle materie plastiche (40,1% del totale della plastica trasformata nel 2009) e contribuiscono in modo
determinante all’industria del riciclo della plastica (il 30,5% degli imballaggi immessi a consumo sono stati avviati a riciclo nel 2009).
I materiali utilizzati per la realizzazione degli imballaggi sono principalmente i termoplastici (PE, PET, PP, PS, PVC), polimeri che
possono essere riscaldati, modellati e raffreddati per mantenere la forma, attraverso un processo reversibile che garantisce alta
riciclabilità. In particolare, in Italia, il Polietilene (PE) risulta il polimero più utilizzato, soprattutto nell’imballaggio flessibile, mentre il
Polietilene Tereftalato (PET) e il Polipropilene (PP) sono i più usati per gli imballaggi rigidi.
L’andamento del mercato
A livello europeo, le quotazioni della plastica da riciclo sembrano seguire l’andamento delle materie prime. Durante l’anno si è
registrata una buona disponibilità di materiali PE e HDPE (Polietilene ad alta densità) con conseguenze positive sui trasformatori.
Inoltre, le scorte cinesi si sono ridotte e gli operatori stanno tornando sul mercato europeo per rifornirsi, anche grazie alla riduzione
dei costi di trasporto.
In particolare, per il PE, restano importanti le esportazioni verso il Far East; negli scambi con l’estero dove, però, i prezzi sono
superiori, anche di 10 dollari/tonnellata, rispetto a quelli domestici. Il mercato del PET single-use bottle rimane invece in tensione a
causa delle quotazioni elevate, che creano difficoltà ad alcuni converter e riciclatori. Vista l’offerta ridotta, conseguente alla forte
domanda extra-europea, il materiale viene scambiato anche a 150-160 euro/tonnellata in più rispetto a marzo 2011. Tra le piazze
europee, il mercato tedesco della plastica da riciclo ha vissuto una fase di sostanziale stabilità, dopo un incremento delle quotazioni
a inizio anno; in Germania, i prezzi del PE addirittura hanno registrato un calo .
Nel Regno Unito il prezzo del PET da bottiglie usate ha avuto un andamento crescente a causa della scarsità nell’offerta, registrando
una flessione solo tra settembre e ottobre, per poi risalire a fine anno per la comparsa di nuovi timori di carenza di offerta.
L’incremento dei prezzi è ascrivibile anche alla domanda della spinta estera.
14. Market analysis
Progetto aziendale
2010
Prezzi medi di vendita PET
2011
600
513,64
500
400
539,71
528,42
416,56
393,85 395,05 395,05
387,78
374,34
337,48
300
209,08
208,03
200
167,19
192
190,85
158,13
113,99
100
225,93
98,2
98,2
98,2
133,72
96,52
60,68
0
Gen
Feb
Mar
Apr
Mag
Giu
Lug
Ago
Set
Ott
Nov
Dic
15. Market analysis
Progetto aziendale
Andamento del settore a livello nazionale
L’immesso al consumo
La filiera della plastica presenta, per il terzo anno consecutivo, segnali di contrazione (–1%). Tale calo è anche il risultato delle numerose
attività di prevenzione che hanno riguardato la filiera. Si pensi ad esempio alle iniziative promosse dalle aziende produttrici di imballaggi
in plastica per la vendita di bevande che vanno verso una riduzione del peso medio delle bottiglie, a questo si deve poi aggiungere il
riflesso della crisi globale sul settore alimentrare
La raccolta
La raccolta differenziata degli imballaggi in plastica prosegue con un trend in aumento del 4% rispetto al 2011.
L’incremento della raccolta di soli 4 punti percentuali rispetto all’anno precedente è dovuto a vari fattori quali la crisi economica, la
riduzione dei consumi e la mancata crescita della raccolta in alcune Regioni, anche densamente abitate, Nel 2011 in Italia si sono
raccolte 614.000 tonnellate di plastica, pari a 10,4 chili pro-capite.
Il mercato
In Italia le plastiche da riciclo hanno registrato trend eterogenei durante il 2011. Il PET ha seguito l’andamento osservato sugli altri
mercati europei: le quotazioni sono cresciute per tutto l’anno per la scarsità di materiale, salvo mostrare una contrazione nel terzo
trimestre..
I contenitori per liquidi in PET ed HDPE hanno un mercato ormai consolidato a livello europeo. I prezzi del riciclato dipendono
dall’andamento delle quotazioni delle applicazioni a valle per le quali il riciclato viene impiegato e, in parte, dall’andamento dei prezzi
della relativa materia prima vergine che il riciclato sostituisce. COREPLA monitora l’andamento dei prezzi delle materie prime, del
petrolio e delle materie prime seconde quale indice di
riferimento e confronto con i prezzi raggiunti dalle frazioni selezionate che sono vendute con il meccanismo delle aste telematiche.
Import/export
Nel 2010, più di due terzi della plastica raccolta in Europa è stata esportata, vista la scarsa capacità di riciclo interna. Contrariamente a
quanto avviene per altri comparti, il maggior partner commerciale risulta essere l’India, mentre la Cina riveste un ruolo importante per
quanto riguarda i carichi di migliore qualità. In questo contesto, l’Italia agisce prevalentemente da importatore nei confronti degli altri
Paesi europei, soprattutto Francia, Germania, Belgio e Austria, e da esportatore nei confronti del resto del mondo. La Francia si
conferma il principale Paese d’origine, destinando al mercato italiano più di 53.000 tonnellate di plastica recuperata. Le esportazioni
italiane, invece, sono principalmente indirizzate verso la Cina (165.657 tonnellate) e gli Stati Uniti (15.476 tonnellate), favorite anche
dalla debolezza dell’euro e dai costi di trasporto contenuti.
16. Market analysis
Progetto aziendale
LA FILIERA DELLA PRODUZIONE/RICICLO DELLA PLASTICA
Produzione plastica
Fabbricazione imballaggi
Raccolta
Trattamento per il riciclo
Segmento/caratteristica
plastica
imballaggi
Serv.ambi./industria
operatori
Numero di imprese
=90
>2000
=80
=200
Dimensioni medie
imprese
Medio grande
PMI
Media/PMI
PMI
concentrazione
alta
bassa
media
Medio bassa
Capex/opex
Capex+ opex
Manifatturiero
media
Alto capex
competizione
Medio alta
alta
basa
Alta sopratut. Cont.
polimeri
*Capex (Capital Expenditurex) si riferisce agli investimenti di capitale
Opex (Operating Expenditurex) sono i costi operativi
17. Market analysis
Progetto aziendale
I trend in atto nel 20112
Nel 2012 la fase resta espansiva: dalla raccolta differenziata, che sconta qualcosa sul piano quantitativo a fronte della maggiore
attenzione al fattore qualitativo, ai mercati del riciclo, che faticano però a trovare una loro stabilità, essendo stati soggetti nei primi
mesi dell’anno ad impennate impensabili fino a poco tempo fa.
Certamente l’anomalia della fonte di approvvigionamento, almeno per quanto concerne le tipologie di materiali per i quali la raccolta
differenziata urbana rappresenta la principale fonte (se non l’unica), costituisce sempre una notevole area di incertezza: la curva
d’esperienza insegna infatti che ormai, a fronte di una crescita della domanda, non vi è modo di stimolare al rialzo, soprattutto in
tempi rapidi, la raccolta differenziata.
Eventuali situazioni di scarsità di rifiuto delle tipologie richieste dal mercato per il riciclo non possono quindi che portare ad un rialzo
dei prezzi.
nodi critici
Oltre alle già citate impossibilità a regolare (sia in incremento e, tanto più,in decremento) la raccolta differenziata, una situazione
strutturale che accumuna sostanzialmente tutte le frazioni di rifiuti recuperabile, la plastica denota alcune sue precipue particolarità,
che la rendono forse il materiale con il più alto tasso di complessità. In sintesi:
•eterogeneità crescente delle materie plastiche utilizzate nella produzione originaria di imballaggi e nelle loro forme di
abbinamento/lavorazione: l’imballaggio diviene sempre più complesso e performante rispetto alla sua funzione originaria ma, al
contempo, può presentare maggiori difficoltà ai fini del suo riciclo
•Scelte di marketing da parte delle imprese utilizzatrici di imballaggi incoerenti rispetto alle esigenze tecniche del sistema
raccolta/selezione/riciclo (ad esempio sleeve coprenti in PVC, bottiglie in PLA);
•Necessità di sviluppare tecniche di lavorazione più sofisticate delle plastiche miste, eventualmente in abbinamento con plastiche
vergini, per permetterne l’utilizzo nella produzione di manufatti sempre più avanzati e ad alto valore aggiunto
•permanenza di una certa esitazione (se non di una vera e propria ambiguità) da parte del mercato nell’adozione del “fattore riciclato”
come leva di marketing e di vantaggio competitivo;