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La visita proctologica ,[object Object],[object Object],[object Object]
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Le emorroidi sono la patologia proctologica  di più frequente riscontro.  Si stima che circa il 50% della popolazione al di sopra dei 50 anni, nei paesi industrializzati, soffra o abbia sofferto di sintomi ricorrenti legati alla malattia emorroidaria. Emorroidi
STORIA Antica Grecia Ipocrite (V  A.C.): Cauterizzazione   Escissione Legatura “ Si può tagliare, resecare, legare, suturare o bruciare le emorroidi. Questi trattamenti sembrano terribili, ma non causano alcun danno”
STORIA Celso (30 A.D.):  Legatura Escissione (non più di tre cuscinetti allo stesso tempo) Galeno (138-201 A.D.):   Legatura Ezio di Amida (502-575 A.D.):  Escissione Paolo di Egina (VII sec.A.D.):  Legatura Guglielmo da Saliceto (1210-1280):  Escissione + cauterizzazione Girolamo Fabrici d’Acquapendente : Cauterizzazione (1533-1619)
Anatomia
[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],Anatomia
Anatomia I plessi emorroidari sono strutture formate da lacune vascolari ed anastomosi artero-venose, chiamate anche   “ corpus cavernosum recti” (CCR).   Esso ha anche caratteristiche erettili che sembrerebbero avere un ruolo nella continenza Stelzner et al. 1962; Staubesand et al. 1963; Thulesius et al 1973 L’arteria rettale superiore (SRA) contribuisce esclusivamente all’apporto ematico del CCR. Questo è di tipo funzionale e non nutritizio. Widmer 1955; Thomson 1975; Patricio et al 1988; Sun et al.1992; Shafik 1996; Aigner et al 2004 Superior rectal artery Dentate line CCR
[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],Anatomia
FISIOPATOLOGIA Il muscolo ha una lunghezza finita, anche sotto contrazione massimale non è in grado di chiudere completamente il lume del canale anale.
I cuscinetti anali sono responsabili per circa il 15-20% della pressione basale.  Il loro ruolo più importante è tuttavia quello di espandersi nel canale anale per assicurarne la completa chiusur a e la perfetta tenuta ai liquidi e ai gas. Frenckner-Von Euler. 1995; Gibbons et al. 1986, Lestar et al. 1989; Selzner  1992; Lestar et al. 1992; Pennickx et al. 1992 FISIOPATOLOGIA
Le anastomosi artero-venose all’interno della sottomucosa contribuiscono all’aumento del volume dei cuscinetti anali, serrando perfettamente il canale anale. Stieve 1928; Widmer 1955, Stelzner 1962; Thomson 1975 FISIOPATOLOGIA
L’aumento della pressione vascolare all’interno dei cuscinetti anali è stata riconosciuta come una delle cause principali dell’alta pressione a riposo del canale anale Sun et al. BJS, 1990 FISIOPATOLOGIA
FISIOPATOLOGIA Durante la defecazione, quando gli sfinteri sono rilasciati, se i cuscinetti anali sono dilatati si crea una resistenza che viene superata soltanto da un   notevole aumento della pressione addominale   (straining/ponzamento).  Questa pressione, assieme all’impatto delle feci, su   queste strutture,   tende a creare una forza in senso longitudinale, cranio-caudale ,   che ostacola il deflusso venoso, grava sul tessuto connettivo di supporto e tende, alla fine, a favorirne lo scivolamento ed il prolasso Hancock 1977; Hancock 1981; Shafik 1984; Gibbons et  al.1986; Sun et al. 1990
FISIOPATOLOGIA Negli individui sani, il calibro medio delle branche terminali dell’arteria rettale superiore è stato rilevato in  0,92 mm , con un flusso medio di  11,9 cm/sec.   Nei pazienti con emorroidi, tale calibro è risultato  1,87 mm , con un flusso medio di  33,9 cm/sec. Aigner et al. J Gastrointest. Surg. 2006
Aumento della pressione intraddominale:  gravidanza, o besità, stipsi  (Stern 1964; Burkitt 1974; Hyams 1970; Thomson 1975, Haas et al. 1984) Predisposizione genetica :  correlazione tra emorroidi, ernia  e prolasso genitourinario) (Stelzner 1962, Burkitt 1975; Loder et al 1994) Eziologia Degerazione del tessuto connettivo di supporto   (Gass-Adams 1955, Thomson 1975, Haas  et al. 1980. Loder et al.1994) A lterazioni del flusso vascolare (Sun et al. 1990; Holzheimer, 2004;  Aigner et al. 2006)
Eziopatogenesi Degenerazione del tessuto connettivo di supporto con l’età Fibre nella sottomucosa di bambino di 9 anni Degenerazione delle fibre in uomo di 70 anni (non forniscono  supporto  ai vasi ematici) Vasi Tessuto connettivo Haas 1980
Eziopatogenesi Ipertono sfinterico Hancok 1977; Teramoto et al. 1981; Lane 1982 Ipertensione dei cuscinetti anali da iperafflusso  Sun et al.1990; Aigner et al,2006 Ostacolo al deflusso venoso. Aumento della pressione all’interno del plesso.  Stress sul connettivo di supporto Aumento della pressione endoanale Aumentato sforzo defecatorio Aumento della congestione e scivolamento dei cuscinetti anali Degenerazione del connettivo di supporto Gass-Adams 1955, Thomson 1975,  Haas et al. 1980. Loder et al.1994
CLASSIFICAZIONE Banov l Jr. et al:J S C Med Assoc. 1985 Jul;81(7):398-401   ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
Legenda:  P : Emorroidi  interne  A : Eventi acuti  T : Tono sfinteriale  E : Emorroidi esterne Classificazione : PATE Sorrento 2000 Società Italiana di Chirurgia Colorettale Sorrento 2000    non classif.    n.v. Non Classificabile    assenza    presenza    later. sn    anteriore    poster. dx    n.v. Emorroidi Esterne Noduli E    ipotono    normotono    ipertono    n.v. Tono Sfinteriale T    no    edema P    edema E    trombosi P    trombosi E    n.v. Eventi Acuti A IV III II I Circonferenza IV III II I Posteriore dx IV III II I Anteriore IV III II I Laterale sn grado Emorroidi Interne    sì    no P
[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],Emorroidi I grado: management
[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],Emorroidi II grado: management
[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],Emorroidi III grado: management
Emorroidi IV grado: management ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
TERAPIA MEDICA ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
Vantaggi: Non necessitano ricovero Ripetibili Poco dolorosi Svantaggi:     Non sempre indicati Non sempre efficaci Necessitano più sedute Trattamenti ambulatoriali
SCLEROTERAPIA ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
Emorroidi  terapia ambulatoriale
Legatura elastica delle emorroidi ,[object Object],[object Object]
Escissione del tessuto emorroidario Escissione di mucosa rettale Non escissionale Chirurgia emorroidaria Chirurgia tradizionale Emorroidoplessi con stapler  (PPH) Dearterialezziazione emorroidaria transanale  (THD) PIÙ INVASIVA MENO INVASIVA
Tecniche chirurgiche tradizionali: Escissione  “ Aperte” Milligan Morgan, Lentini-Phillips Ultracision Ligasure Laser
“ Chiuse” Ferguson Parks Whitehead-Rand Tecniche chirurgiche tradizionali: Escissione del tessuto emorroidario
Longo,   1993   PPH   La Prolassectomia con stapler consiste nel rimuovere un anello di mucosa rettale ridondante creando un “lifting” emorroidario
[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],Dearterializzazione emorroidaria transanale Morinaga 1995 THD Device Doppler probe Doppler signal Ligation SRA 2-3 cm to Dentate line
Tecnica chirurgica Tecnica modificata (2002) per il trattamento di emorroidi prolassate Le suture creano inoltre una fissazione della mucosa agli strati sottostanti e creano un  “lifting”  dei cuscinetti emorroidari prolassati.
THD Dopo la legatura, il flusso arterioso al plesso emorroidario viene a cessare ed il cuscinetto collassa. La diminuita pressione al suo interno e l’associata   “pessia”   chirurgica   facilitano la riduzione del prolasso emorroidario .
RAGADE ANALE dilatazione anale idropneumatica con palloncino -1994
ASCESSI E FISTOLE ANALI ,[object Object],[object Object]
ASCESSI E FISTOLE Infezione  delle ghiandole   il cui orifizio è solitamente in una cripta del Morgagni e i serbatoi nello spazio intersfinterico Ghiandole descritte da Chiari,  Hermann e Desfosses (epitelio colonnare stratificato con capacità secretoria)   L’ipertono sfinteriale secondario  all’infiammazione chiude gli sbocchi ed amplifica la sepsi
Ascessi e Fistole ,[object Object],fase acuta   fase cronica
DEFINIZIONE  FISTOLA ,[object Object],[object Object],[object Object]
SEDI DEGLI ASCESSI E DELLE FISTOLE * * classificazione di Parks 1976 in base ai rapporti con lo sfintere esterno   ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
FISTOLE ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
Diagnostica strumentale   MRI   :  affidabile, costosa  Pochi radiologi dedicati  Ecografia   :   transanale, 3D Fistolografia : in declino
Diagnostica strumentale di ascessi e fistole:  defecografia
GESTIONE ASCESSO sec  B. Roche ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
Ascesso perianale
Fistole anali nel M. di Crohn
TERAPIA CHIRURGICA   ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
FISTULOTOMIA ,[object Object],sacrificabile fino a 1/3 dello sfintere esterno  non sezionare ANTERIORMENTE  lo AES (specie nelle donne pluripare  > rischio  di incontinenza )
PROPEDEUTICA ALLA  FISTOLECTOMIA +FLAP   ,[object Object],[object Object],[object Object]
FISTOLECTOMIA  + FLAP ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
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de Matthaeis Marina. Patologia del canale anale

  • 1. HOT TOPICS IN MEDICINA E GASTROENTEROLOGIA 2008 OSPEDALE S. EUGENIO 13 DICEMBRE 2008 LA PATOLOGIA DEL CANALE ANALE: SE LA CONOSCI NON LA EVITI Marina de Matthaeis Ospedale San Giacomo Roma
  • 2.
  • 3.
  • 4.
  • 5.
  • 6.
  • 9. CONDILOMI ANALI e tumore di Bruschke-Loewenstein
  • 10.
  • 11. Le emorroidi sono la patologia proctologica di più frequente riscontro. Si stima che circa il 50% della popolazione al di sopra dei 50 anni, nei paesi industrializzati, soffra o abbia sofferto di sintomi ricorrenti legati alla malattia emorroidaria. Emorroidi
  • 12. STORIA Antica Grecia Ipocrite (V A.C.): Cauterizzazione Escissione Legatura “ Si può tagliare, resecare, legare, suturare o bruciare le emorroidi. Questi trattamenti sembrano terribili, ma non causano alcun danno”
  • 13. STORIA Celso (30 A.D.): Legatura Escissione (non più di tre cuscinetti allo stesso tempo) Galeno (138-201 A.D.): Legatura Ezio di Amida (502-575 A.D.): Escissione Paolo di Egina (VII sec.A.D.): Legatura Guglielmo da Saliceto (1210-1280): Escissione + cauterizzazione Girolamo Fabrici d’Acquapendente : Cauterizzazione (1533-1619)
  • 15.
  • 16. Anatomia I plessi emorroidari sono strutture formate da lacune vascolari ed anastomosi artero-venose, chiamate anche “ corpus cavernosum recti” (CCR). Esso ha anche caratteristiche erettili che sembrerebbero avere un ruolo nella continenza Stelzner et al. 1962; Staubesand et al. 1963; Thulesius et al 1973 L’arteria rettale superiore (SRA) contribuisce esclusivamente all’apporto ematico del CCR. Questo è di tipo funzionale e non nutritizio. Widmer 1955; Thomson 1975; Patricio et al 1988; Sun et al.1992; Shafik 1996; Aigner et al 2004 Superior rectal artery Dentate line CCR
  • 17.
  • 18. FISIOPATOLOGIA Il muscolo ha una lunghezza finita, anche sotto contrazione massimale non è in grado di chiudere completamente il lume del canale anale.
  • 19. I cuscinetti anali sono responsabili per circa il 15-20% della pressione basale. Il loro ruolo più importante è tuttavia quello di espandersi nel canale anale per assicurarne la completa chiusur a e la perfetta tenuta ai liquidi e ai gas. Frenckner-Von Euler. 1995; Gibbons et al. 1986, Lestar et al. 1989; Selzner 1992; Lestar et al. 1992; Pennickx et al. 1992 FISIOPATOLOGIA
  • 20. Le anastomosi artero-venose all’interno della sottomucosa contribuiscono all’aumento del volume dei cuscinetti anali, serrando perfettamente il canale anale. Stieve 1928; Widmer 1955, Stelzner 1962; Thomson 1975 FISIOPATOLOGIA
  • 21. L’aumento della pressione vascolare all’interno dei cuscinetti anali è stata riconosciuta come una delle cause principali dell’alta pressione a riposo del canale anale Sun et al. BJS, 1990 FISIOPATOLOGIA
  • 22. FISIOPATOLOGIA Durante la defecazione, quando gli sfinteri sono rilasciati, se i cuscinetti anali sono dilatati si crea una resistenza che viene superata soltanto da un notevole aumento della pressione addominale (straining/ponzamento). Questa pressione, assieme all’impatto delle feci, su queste strutture, tende a creare una forza in senso longitudinale, cranio-caudale , che ostacola il deflusso venoso, grava sul tessuto connettivo di supporto e tende, alla fine, a favorirne lo scivolamento ed il prolasso Hancock 1977; Hancock 1981; Shafik 1984; Gibbons et al.1986; Sun et al. 1990
  • 23. FISIOPATOLOGIA Negli individui sani, il calibro medio delle branche terminali dell’arteria rettale superiore è stato rilevato in 0,92 mm , con un flusso medio di 11,9 cm/sec. Nei pazienti con emorroidi, tale calibro è risultato 1,87 mm , con un flusso medio di 33,9 cm/sec. Aigner et al. J Gastrointest. Surg. 2006
  • 24. Aumento della pressione intraddominale: gravidanza, o besità, stipsi (Stern 1964; Burkitt 1974; Hyams 1970; Thomson 1975, Haas et al. 1984) Predisposizione genetica : correlazione tra emorroidi, ernia e prolasso genitourinario) (Stelzner 1962, Burkitt 1975; Loder et al 1994) Eziologia Degerazione del tessuto connettivo di supporto (Gass-Adams 1955, Thomson 1975, Haas et al. 1980. Loder et al.1994) A lterazioni del flusso vascolare (Sun et al. 1990; Holzheimer, 2004; Aigner et al. 2006)
  • 25. Eziopatogenesi Degenerazione del tessuto connettivo di supporto con l’età Fibre nella sottomucosa di bambino di 9 anni Degenerazione delle fibre in uomo di 70 anni (non forniscono supporto ai vasi ematici) Vasi Tessuto connettivo Haas 1980
  • 26. Eziopatogenesi Ipertono sfinterico Hancok 1977; Teramoto et al. 1981; Lane 1982 Ipertensione dei cuscinetti anali da iperafflusso Sun et al.1990; Aigner et al,2006 Ostacolo al deflusso venoso. Aumento della pressione all’interno del plesso. Stress sul connettivo di supporto Aumento della pressione endoanale Aumentato sforzo defecatorio Aumento della congestione e scivolamento dei cuscinetti anali Degenerazione del connettivo di supporto Gass-Adams 1955, Thomson 1975, Haas et al. 1980. Loder et al.1994
  • 27.
  • 28. Legenda: P : Emorroidi interne A : Eventi acuti T : Tono sfinteriale E : Emorroidi esterne Classificazione : PATE Sorrento 2000 Società Italiana di Chirurgia Colorettale Sorrento 2000  non classif.  n.v. Non Classificabile  assenza  presenza  later. sn  anteriore  poster. dx  n.v. Emorroidi Esterne Noduli E  ipotono  normotono  ipertono  n.v. Tono Sfinteriale T  no  edema P  edema E  trombosi P  trombosi E  n.v. Eventi Acuti A IV III II I Circonferenza IV III II I Posteriore dx IV III II I Anteriore IV III II I Laterale sn grado Emorroidi Interne  sì  no P
  • 29.
  • 30.
  • 31.
  • 32.
  • 33.
  • 34. Vantaggi: Non necessitano ricovero Ripetibili Poco dolorosi Svantaggi: Non sempre indicati Non sempre efficaci Necessitano più sedute Trattamenti ambulatoriali
  • 35.
  • 36. Emorroidi terapia ambulatoriale
  • 37.
  • 38. Escissione del tessuto emorroidario Escissione di mucosa rettale Non escissionale Chirurgia emorroidaria Chirurgia tradizionale Emorroidoplessi con stapler (PPH) Dearterialezziazione emorroidaria transanale (THD) PIÙ INVASIVA MENO INVASIVA
  • 39. Tecniche chirurgiche tradizionali: Escissione “ Aperte” Milligan Morgan, Lentini-Phillips Ultracision Ligasure Laser
  • 40. “ Chiuse” Ferguson Parks Whitehead-Rand Tecniche chirurgiche tradizionali: Escissione del tessuto emorroidario
  • 41. Longo, 1993 PPH La Prolassectomia con stapler consiste nel rimuovere un anello di mucosa rettale ridondante creando un “lifting” emorroidario
  • 42.
  • 43. Tecnica chirurgica Tecnica modificata (2002) per il trattamento di emorroidi prolassate Le suture creano inoltre una fissazione della mucosa agli strati sottostanti e creano un “lifting” dei cuscinetti emorroidari prolassati.
  • 44. THD Dopo la legatura, il flusso arterioso al plesso emorroidario viene a cessare ed il cuscinetto collassa. La diminuita pressione al suo interno e l’associata “pessia” chirurgica facilitano la riduzione del prolasso emorroidario .
  • 45. RAGADE ANALE dilatazione anale idropneumatica con palloncino -1994
  • 46.
  • 47. ASCESSI E FISTOLE Infezione delle ghiandole il cui orifizio è solitamente in una cripta del Morgagni e i serbatoi nello spazio intersfinterico Ghiandole descritte da Chiari, Hermann e Desfosses (epitelio colonnare stratificato con capacità secretoria) L’ipertono sfinteriale secondario all’infiammazione chiude gli sbocchi ed amplifica la sepsi
  • 48.
  • 49.
  • 50.
  • 51.
  • 52. Diagnostica strumentale MRI : affidabile, costosa Pochi radiologi dedicati Ecografia : transanale, 3D Fistolografia : in declino
  • 53. Diagnostica strumentale di ascessi e fistole: defecografia
  • 54.
  • 56. Fistole anali nel M. di Crohn
  • 57.
  • 58.
  • 59.
  • 60.
  • 61.

Notas do Editor

  1. haemorrhoids are blood vessels that line the anal canal from inside like cushions (1). Their function is to ensure fine closure of the anus so that even diarrhea-like bowel movements and flatulence cannot pass involuntarily through the anus. If the haemorrhoids are continually damaged, such as by hard stools in chronic constipation, they enlarge (2) and are increasingly pushed outside the anus (3). Usually bleeding, followed by prolapse of the haemorrhoids outside the anus, with a discharge, smearing and soiled underwear, as well as an unpleasant sensation of pressure and a persistent urge to defecate. This is known as ‘piles’. Soft stools should be facilitated (high-fibre diet, bulking preparations such as Mucofalk®, plenty of liquid). Do not strain when passing a bowel motion. Avoid laxatives. Use anal tampons, suppositories or ointments as required. If necessary, other options include medical treatment such as sclerotherapy, banding, or a new nearly painless surgical procedure (like stapler operation by Longo). haemorrhoids? What type of symptoms do haemorrhoids cause? How are haemorrhoids treated? PATOGENESI (http://www.proctologia.unina.it/quesiti.html) Secondo le nuove concezioni scaturite da studi di fisiopatologia sulla malattia emorroidaria, sembra che tre fattori possano spiegare il perché un’emorroide fisiologica evolva in senso patologico : il fattore meccanico di slittamento anale per iperlassità del connettivo di sostegno sottomucoso, il fattore vascolare degli shunt artero-venosi e il fattore sfinteriale di ipertono. Non ci è dato sapere se queste cause agiscano da sole o associate tra loro. Il fattore meccanico si esplica per lassità della sottomucosa anale e degli elementi muscolo legamentosi di sostegno (legamento di Parks). In base a tale lassità verrebbe agevolato lo spostamento verso l’esterno della mucosa anale e della linea dentata. Secondo Thomson esisterebbero tre cuscinetti cellulo fibroelastici di sostegno, contenenti un ricco plesso venoso in posizioni fisse, antero e postero-laterale destra e laterale sinistra ( proprio là dove si sviluppano le emorroidi), capaci di modulare la loro dimensione e mobilità al momento della defecazione. Quando la sottomucosa ed il legamento di Parks, che tengono tali cuscinetti e le vene in essi contenute fissi sullo sfintere interno, si sfibrano e divengono lassi sotto lo stimolo degli sforzi della defecazione, allora si verificherebbe lo slittamento di tali strutture verso l’esterno. A questo punto risulterebbe ostacolato il ritorno venoso specie in presenza di uno sfintere interno ipertonico, con peggioramento del prolasso e predisposizione alla formazione di trombosi. Il fattore vascolare è determinato dall’arresto della circolazione capillare negli shunt artero-venosi della sottomucosa. Durante la defecazione, a causa di sforzi prolungati o ponzamento violento, si può creare il cosiddetto "debito arterioso" con susseguente anossia tissutale a livello dei capillari artero-venosi della sottomucosa del canale anale. La conseguenza di ciò è l’apertura del canale preferenziale che porta il sangue ossigenato direttamente nelle vene senza passare per i capillari ed il tessuto di sostegno. Le vene emorroidarie sono allora messe sotto tensione e si dilatano in modo patologico presentando una notevole predisposizione alla formazione di trombi. Per quanto attiene all’ ipertono sfinteriale, lavori recenti hanno dimostrato che la maggior parte dei pazienti affetti da emorroidi presenta una ipertonicità sfinteriale di base. La diminuzione del calibro dell’anello sfinteriale, impedisce la reintegrazione della mucosa nel canale anale dopo la defecazione con aumento della stasi per blocco del ritorno venoso. Questa teoria, se resta valida nei soggetti con ipertono, non spiega la concomitanza di malattia emorroidaria nelle persone con tono normale o addirittura al di sotto della norma. Questo indica probabilmente che tutti e tre i fattori patogenetici descritti possono partecipare indipendentemente al determinismo della malattia. La teoria secondo cui il flusso arterioso attraverso le anastomosi arterovenose del plesso emorroidario fosse importante nella patogenesi della malattia emorroidaria ha portato: Nel 1994 Galkin (4), a eseguire l’embolizzazione dei rami terminali dell’arteria emorroidaria superiore. Nel 1995 Morinaga (12) ha descritto un metodo chirurgico poco traumatico, da eseguirsi ambulatoriamente, per ottenere lo stesso effetto di dearterializzazione, legando le arterie rettali superiori con un punto di sutura. Incoraggiati dai buoni risultati di Morinaga (12) su 116 pazienti, altri chirurghi, quali l’australiano Meintjes (11), hanno adottato la stessa metodica. Quest’ultimo autore su 1241 pazienti ha riportato guarigione nell’87% dei casi. Dal 1995 ad oggi oltre 6000 casi sono stati trattati da diversi chirurghi; tra questi voglio ricordare i 60 pazienti dell’americano Sohn (14), 2001, ed i 40 casi riportati dall’italiano Corno (2), 2001. La sua attuazione trova indicazione nelle emorroidi di secondo grado sanguinanti e di terzo grado, ma anche di quarto grado nell’evenienza di sanguinamento come sintomo principale. Non è indicata nelle ectasie venose esterne del plesso inferiore, situate al margine esterno del canale anale.
  2. Surgical hemorrhoidectomy is usually definitive.
  3. La Dearterializzazione Emorroidaria Transanale (DET) consiste nella legatura delle arterie rettali superiori, 2 cm. al di sopra della linea pettinata, con riduzione del flusso ematico e decongestione, senza dolore, del plesso emorroidario, che non viene escisso. MATERIALI E METODI: abbiamo messo a punto uno speciale proctoscopio, nel quale è possibile inserire una sonda doppler, al di sopra della quale è posta una finestra, per applicare un punto che interrompe l’arteria rettale superiore. Una rotazione del proctoscopio in senso orario permette di rilevare, con il doppler, tutti i rami terminali dell’arteria rettale superiore. Tali rami, in numero da 3 a 6, vengono legati con un punto di Vicryl 00, con un ago 5/8; una volta legati scompare il segnale doppler a valle.