4. - Caratteristiche a confronto - Conservativa rispetto all’organigramma Separazione netta tra produttori e consumatori di comunicazione Fonti limitate a pochi enti istituzionali interni (H.R, Comunicazione, IT) Una “ voce unica ” per un’azienda unica. Comunicazione broadcast Comunicazione impersonale e senza passione,slegata dai problemi “veri” Comunicazione istituzionale : comunicati stampa, lettere e comunicati formali Trasversale rispetto all’organigramma Mescolamento tra produttori e consumatori di comunicazione Le fonti sono in tutta l’organizzazione , nei diversi settori operativi Tante voci per tante comunità professionali diverse. Comunicazione narrowcast Passione, valorizzazione dell’individualità, scambio disinteressato Comunicazione più informale, con voce umana Comunicazione interna tradizionale Intranet
5. Notizie Formazione Gestione Conoscenza Applicativi Community documenti Servizi e utility Campagne al personale - L’insieme dei contenuti - Aepw s- asdlò Aepw s- asdlò Aepw s- asdlò
6. - I contenuti strutturati - Notizie Formazione Forum e Bacheche Applicativi Community Spazi documentali Servizi e utility Gestione della conoscenza
7. Considerare la intranet solo come un’ulteriore strumento broadcast (TV) o come una vetrina autopromozionale Non tenere conto delle esigenze operative, dei vissuti, delle pratiche preesistenti e delle diverse culture organizzative dell’azienda Affidarsi troppo al solo artefatto tecnologico e non al modello editoriale e di governance Limitare la produzione dei contenuti a pochi enti “certificati” e competenti (marketing, relazioni esterne, uffici stampa…) Controllare eccessivamente la produzione di contenuti e la libera discussione dei dipendenti sullo spazio del sito Errore del Vertice Errore dell’informatico Errore del giornalista Errore dell’uomo H.R. Errore del “teorico” dell’intranet - Intranet: errori tipici -
8. Possibilità di commentare e integrare le notizie Possibilità di arricchire i tool di formazione con materiale autoprodotto Segnalazioni e feed-back rispetto agli applicativi Form di feed-back in ogni parte del sito Possibilità di inviare documentazione e articoli Community distribuita Spazi ludici e di espressione Bacheche annunci Scambi nei forum di gestione della conoscenza Vertice in linea Community “classica” Community progettuale Lavoro di analisi collettivo Redazione allargata e publishing distribuito Referenti e sensori distribuiti Rete di “appassionati” da coinvolgere in primis Questionari e indagini di feed-back - Community: tre sensi possibili -
9. “ E’ stata scarsamente pubblicizzata. L’idea era quella di qualcosa che stava nascendo e al quale si poteva contribuire, non come qualcosa di già fatta, già pronto, già in linea. ” “ (…) Avevamo chiesto uno spazio nostro e non ci è stato dato perché dovevano gestirla loro (i sistemisti). Quindi che ci vai a fare? (…) ” “ Non vedo una grande partecipazione (…). Se l’obiettivo è quello di coinvolgere e far crescere le persone sulle nuove tecnologie ci vuole un coinvolgimento più diretto, le persone devono farle le cose. ” - Dalle interviste di Giuseppina Pellegrino -
10. Le informazioni provenienti da punti diversi dell’azienda vengono integrate. Lo staff centralizzato ha funzioni puramente di facilitazione, organizzazione e content management. Staff Tutto il personale - Publishing distribuito - Aepw s- asdlò Aepw s- asdlò Aepw s- asdlò Tra le linee e i dipartimenti Tra i Capi progetto Tra il personale in genere Redazione allargata
11. Top manager e dirigenti Uomini delle Risorse Umane Settori strategici come contenuto Colleghi specializzati Viste le caratteristiche particolare del progetto, vanno trovati alleati e sponsor interni all’organizzazione. Tipicamente: Visibilità Credibilità Rompere il ghiaccio Gestione aspetti relazionali Sitemi incentivanti Risposte gestionali ai problemi Arricchimento contenuti Creazione di “massa-critica” CO-gestione intranet Contenuti divergenti e insoliti Creazione community - Alleati -
12. Relazioni esterne Organizzazione del lavoro Gestione Risorse Umane Formazione Marketing strategico Sistemi Informativi Aree operative di coordinamento Reparti operativi - Fornitori strategici tipici -
13. - Che cosa significa community distribuita? - Il personale è continuamente stimolato a dare feed-back e a partecipare Il personale contribuisce al mantenimento di alcuni spazi Il personale collabora al miglioramento di alcuni applicativi Il personale può commentare e integrare le informazioni Il personale può proporre e scrivere articoli
14. ludiche utilitaristiche Di discussione Ricette, fotografia, recensioni musicali, recensioni cinematografiche e letterarie, concorsi interni… Bacheca annunci, scambio di case, segnalazione alberghi e ristoranti Forum di discussione “valoriale” sull’azienda, sulla carriera, sul volontariato… - La gamma degli oggetti di community - Scambio di conoscenze Tutorial autoprodotti, Forum tecnici, espero in linea, brainstorming
15. Tempo Quantità e qualità dei Contenuti - E’ la comunità a generare contenuti - La redazione La community
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17. Settori e gruppi pro- fessionali Tutta l’organizzaizone impegno reciproco - repertorio condiviso - obiettivo comune - La mappa delle conversazioni - Conversazioni tecniche ( knowledge ) Conversazioni su appartenenze e competenze extra-ruolo (es. informatica) Conversazioni su temi aziendali trasversali ( appartenenza- valori )
18.
19.
20. Di solito le aziende impongono l’intranet dall’alto , per distribuire documenti sulla politica del personale e altre informazioni aziendali che i dipendenti fanno del loro meglio per ignorare. Le intranet emanano noia . Le migliori sono quelle costruite dal basso da singole persone che si impegnano per dare vita a qualcosa di molto più valido: una conversazione aziendale in rete. “ Cluetrain manifesto”