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Le grandi nazioni occidentali
 verso l’età contemporanea
        (1850 – 1890)
L’Europa al termine dei moti del 1848
La regina Vittoria
                        e Benjamin Disraeli




La Gran Bretagna, 1850 - 1886
La Gran Bretagna a metà dell’800
   La Gran Bretagna era alla metà dell’800 la nazione
    europea più progredita
   Circa la metà della popolazione attiva era
    impiegata nell’industria
   produceva i due terzi del carbone e la metà del ferro a
    livello mondiale
   la rete ferroviaria era la più sviluppata in relazione al
    territorio
   la flotta mercantile rappresentava la metà di quella
    europea nel suo complesso
   Il tasso di analfabetismo era basso
Monarchia e Parlamento

                                   Il punto di forza della Gran Bretagna
                                    era il sistema politico liberale,
                                    imperniato sul Parlamento

                                   Il Parlamento determinava la durata del
                                    governo attraverso il voto di fiducia

                                   La monarchia aveva un importante
                                    ruolo di carattere simbolico,
                                    personificava l’identità nazionale

                                   Per cinquantaquattro anni sovrano
La regina Vittoria nel giorno       del paese fu la regina Vittoria
del suo matrimonio, 1840
Il sistema parlamentare inglese

                      Il sistema parlamentare aveva nella
                       Camera dei Lords, i cui membri
                       erano di nomina regia, il ramo più
                       forte in quanto a esso spettavano
                       molti più poteri rispetto alla
                      Camera dei Comuni, elettiva, che
                       però rappresentava solo 1.300.000
      Camera
                       persone (15 % dei maschi adulti)
      dei Lords
      (sopra) e
      Camera
      dei Comuni      Proprio questi numeri ristretti
      (sin)            determinarono una forte
                       mobilitazione nell’opinione pubblica
                       a favore dell’allargamento del
                       suffragio
L’azione politica di Benjamin Disraeli


                       Fu un primo ministro conservatore,
                        Benjamin Disraeli, a attuare una
                        riforma elettorale che allargò il
                        suffragio elettorale di oltre un milione di
                        persone (1867)
                       I nuovi ammessi al voto erano i
                        lavoratori urbani a reddito più
                        elevato
                       Questa politica di Disraeli fu motivata dalla
                        constatazione che i lavoratori
                        dell’industria erano una parte ormai
                        molto significativa della società
Benjamin Disraeli       inglese, quindi il Primo ministro voleva
                        allargare il bacino elettorale del suo
                        schieramento politico
Le riforme di Lord Gladstone

                    La politica britannica seguiva la prassi
                     dell’alternanza al potere tra liberali e
                     conservatori
                    Nel 1874, lord Gladstone, leader
                     liberale, salì al potere avviando una
                     politica di riforme: incremento
                     dell’istruzione pubblica,
                     ridimensionamento del ruolo pubblico
                     della Chiesa anglicana nella scuola,
                     concorsi per la pubblica amministrazione,
                     nessuna compravendita dei gradi
                     nell’esercito
                    Il suo governo eliminò la pratica del
                     voto palese, che nelle campagne
Lord Gladstone       condizionava fortemente i contadini nelle
                     loro libere scelte elettorali
L’impero delle Indie e il conservatorismo popolare

                                                      Disraeli, tornato al potere nel 1874,
                                                       avviò una politica estera fortemente
                                                       orientata al rafforzamento dei
                                                       domini coloniali, in particolare in
                                                       India.
                                                      Per questo motivo, la regina Vittoria
                                                       fu proclamata imperatrice
                                                       dell’India

                                                      Il primo ministro attuò anche una
                                                       politica di “conservatorismo
                                                       popolare”
                                                      Furono approvati provvedimenti per
                                                       l’assistenza ai lavoratori (salute
John Tenniel, Disraeli and Queen Victoria              pubblica e case operaie)
Exchanging Gifts (Punch Magazine, 1876):
in questa stampa satirica antisemita, Disraeli        Le Trade Unions ebbero maggiori libertà
vestito da furbo mercante ebreo compie un
baratto, dando alla regina Vittoria la corona di
                                                       relativamente al diritto di sciopero
imperatrice dell’India in cambio di quella, ben
più importante, di sovrana britannica
La crisi irlandese

   Quando Gladstone giunse di nuovo al governo, dovette
    affrontare la crisi interna più grave del secondo Ottocento,
    quella relativa all’Irlanda.
   L’isola era in maggioranza abitata da contadini poveri, di
    religione cattolica, che lavoravano in modi assai arretrati le
    terre che appartenevano in gran parte a proprietari inglesi
    protestanti e assenteisti
   La crisi agricola che colpì l’Europa negli anni ‘70 ebbe
    gravissime ricadute sull’Irlanda, scatenando rivolte nate
    dall’insopportabilità del dominio inglese
   Si verificarono attentati terroristici
   In Parlamento i rappresentanti irlandesi chiesero con forza di
    concedere l’autonomia all’isola
Fallimento dell’ Home Rule act

                                    Gladstone , dopo avere tentato senza
                                     successo una riforma agraria per
                                     l’Irlanda, decise di aprire alle posizioni
                                     degli autonomisti
                                    Propose al parlamento un
                                     progetto di Home rule, che
                                     concedeva all’Irlanda una
                                     autonomia ampia
                                    Inaspettatamente, però, l’Home rule
                                     act fu avversato, oltre che dai
                                     conservatori, anche da una parte
                                     dei liberali stessi, soprattutto i
                                     deputati più vicini all’elettorato
                                     operaio, contrario a concedere
“Erin”, dea celtica irlandese        autonomia all’isola
e emblema dell’isola, sventola
Il vessillo dell’Home rule
                                    Il governo Gladstone cadde nel 1886
In una stampa del 1884
La Francia di Napoleone III,
       1848 - 1870
La presidenza di Luigi Napoleone

                                 Luigi Napoleone salito al potere
                                  come presidente della Repubblica
                                  nel 1848 attuò una politica
                                  decisamente conservatrice nei
                                  due anni successivi, favorì la presenza
                                  della chiesa nelle scuole e nelle
                                  università; represse i tentativi di
                                  manifestazioni operaie; tolse il diritto
                                  di voto a tre milioni di persone, in
                                  quanto nullatenenti.
                                 Bonaparte era però visto con
                                  sospetto crescente dal
                                  Parlamento, che temeva ulteriori
                                  tentativi di allargare il suo potere
                                  personale e respinse la proposta di
Luigi Napoleone Bonaparte,        rieleggere il presidente al termine del
Presidente della Repubblica
francese
                                  suo mandato
Colpo di stato e impero di Napoleone III

                                      Il Presidente della Repubblica
                                       concertò allora con l’esercito
                                       l’attuazione di un colpo di stato per
                                       liberarsi sia dell’opposizione democratica
                                       sia della sua maggioranza riottosa
                                      Il 2 dicembre 1851 truppe
                                       dell’esercito occuparono la Camera
                                       che fu sciolta d’autorità.
Il decreto di
                                      Migliaia di oppositori furono esiliati o
scioglimento                           deportati nelle colonie d’oltremare
dell’Assemblea                        Due plebisciti successivi sancirono con
nazionale
                                       maggioranze schiaccianti il potere assoluto
                                       di Luigi Napoleone Bonaparte
                                      Il secondo di questi plebisciti approvò
                                       la restaurazione dell’impero, di cui
                                       Luigi Napoleone assunse la guida con
                 Luigi Napoleone       il nome di Napoleone III (2 dicembre
                 in veste di           1852)
                 imperatore
Il “bonapartismo” del Secondo Impero

   Il Secondo Impero era un sistema politico anomalo,
    né regime liberal – parlamentare, né monarchia
    tradizionale

   Esso esprimeva invece un nuovo modello politico, il
    “bonapartismo,” caratterizzato da:
        potere assoluto legittimato dalla sovranità
                popolare (attraverso i plebisciti)
                  centralismo autoritario
               moderato riformismo sociale
                conservatorismo borghese
                         demagogia
Una dittatura apparentemente morbida

   Il modo di governare di Napoleone III era caratterizzato
    da un atteggiamento paternalistico e dalla ricerca del
    sostegno da parte del popolo: tale sostegno era
    espresso attraverso le elezioni della Camera, a
    suffragio universale
   L’imperatore era fortemente sostenuto dai contadini,
    che erano la maggioranza della popolazione francese
   Egli, inoltre, ottenne anche il sostegno della borghesia
    cittadina, del mondo della finanza e della banca, e
    degli industriali
   Durante il Secondo Impero, banche, finanza, industria,
    ferrovie e opere pubbliche crebbero con grande intensità
La trasformazione di Parigi grazie a Hausmann




Demolizioni nel cuore di Parigi, zona dell’Opéra     Uno dei boulevards creati dalla ristrutturazione di Hausmann

Napoleone III incaricò il prefetto di Parigi barone Hausmann di ristrutturare la città, tra gli anni ‘50 e ’60 del
XIX secolo
Hausmann modificò il tessuto urbano sventrando buona parte del centro della città, ancora
medievale e fatto di un intrico di strade piccole e strette.
Vennero aperti larghi viali, i boulevards, con lo scopo di rendere più piacevole e meglio percorribile il
centro cittadino, ma anche per rendere più agevoli gli spostamenti dei drappelli di polizia e impedire
la costruzione di barricate.
Hausmann fece costruire anche quindici nuovi ponti sulla Senna, quattro stazioni ferroviarie, un nuovo sistema
fognario, parchi e altri edifici pubblici
Un impero tecnocratico

                             Durante gli anni del suo impero,
                              Napoleone III diede molti poteri
                              e responsabilità a tecnici di alto
                              livello: uomini di scienza, ingegneri,
                              esperti di economia e finanze
                             L’imperatore capì con più lucidità di
                              altri sovrani e uomini politici
                              contemporanei quanto contasse lo
                              sviluppo economico per la forza
                              interna e internazionale di uno
                              Stato moderno

                             Per affermare il ruolo della
                              Francia a livello internazionale,
                              tuttavia, non bastava il prestigio del
Ritratto imperiale di         progresso, ma ritenne che fosse
Napoleone III, di Franz       necessario anche l’uso della forza
Xaver Winterhalter
La guerra di Crimea


                             Occasione per affermare il ruolo
                              internazionale della Francia fu la guerra in
                              Crimea
                             La Russia voleva espandere il proprio
                              controllo territoriale verso il mar
                              Nero e i Balcani, che appartenevano
                              al debole impero ottomano
                             Per evitare di modificare gli equilibri
                              geopolitici dell’area, la Gran Bretagna
                              sostenne l’impero ottomano
                             La Francia si associò ai britannici in
                              funzione antirussa, con l’obiettivo di
                              affermare la sua presenza nel Mediterraneo
La penisola di Crimea        Una flotta mista di britannici e inglesi
                              penetrò nel Mar Nero e un esercito di
                              quattrocentomila uomini, in
                              maggioranza francesi, sbarcò nella penisola
                              di Crimea: 1854
Prestigiosa vittoria in Crimea

                            La guerra tra anglo – francesi (alleati con
                             il Piemonte dei Savoia), sostenitori
                             degli ottomani, e la Russia si svolse con
                             pochi scontri in campo aperto, molti
                             soldati morirono per le epidemie
                            Il fatto centrale fu l’assedio della città
                             di Sebastopoli, controllata dai russi,
                             un’azione che durò circa un anno e che
                             fu seguita quasi in tempo reale
                             dall’opinione pubblica europea grazie alle
                             informazioni che arrivarono via telegrafo
                            Sebastopoli fu presa dagli alleati nel
                             febbraio 1855. Il Mar Nero rimase
                             sotto controllo ottomano e divenne
                             area chiusa alle flotte di tutti i paesi
Le operazioni militari      La Francia non ottenne risultati
     in Crimea               territoriali, ma si propose come arbitro
                             delle vicende continentali alla
                             conferenza di pace di Parigi
Scelte infelici di politica estera

                                                     Le scelte successive di Napoleone III in
                                                      politica estera si rivelarono poco
                                                      lungimiranti e indebolirono la Francia
                                                     In Italia, egli appoggiò il processo di
                                                      liberazione della penisola dagli
                                                      austriaci, sostenendo i Savoia, ma
                                                      avendo contro buona parte della
                                                      pubblica opinione francese
                                                     In Messico, Napoleone III aiutò
                                                      l’arciduca Massimiliano d’Asburgo a
                                                      diventare imperatore del paese:
                                                      l’obiettivo, fallito, fu quello di creare uno
Nonostante nel 1864 l'arciduca Massimiliano           stato satellite della Francia nel centro –
d'Asburgo fosse stato proclamato
imperatore del Messico per volere di
                                                      America
Napoleone III, nel 1867 fu da questi lasciato        Lo scontro tra impero Asburgo e
solo con pochi fedeli a a difendersi dai              Prussia del 1866,vide l’imperatore
messicani a lui contrari, sobillati dagli Stati       francese schierato con la Prussia,
Uniti e dai sostenitori del presidente Juarez.
Dopo due mesi di resistenza e uno di
                                                      scelta errata perché rafforzò quest’ultima,
prigionia, fu processato e condannato a               che poi diverrà nemica acerrima e vincente
morte da un tribunale militare. Fu fucilato il        della Francia nel conflitto del 1870
19 giugno.
Elisabetta di Baviera, “Sissi”, imperatrice d’Austria   Il cancelliere Otto von Bismarck
                                                                     nel 1873


      I diversi destini di Austria e Prussia
L’impero asburgico, un sistema plurinazionale
                       bloccato
   L’impero asburgico cercò di recuperare autorità, dopo il
    1848, rafforzando la sua struttura burocratica e amministrativa,
    sempre più “germanizzata” (l’unica lingua ufficiale dell’impero fu il
    tedesco)
   Inoltre si appoggiò decisamente sulla Chiesa cattolica, e
    cercò di mantenere il sostegno dei contadini, che erano la
    maggioranza delle popolazioni che abitava nei diversi territori
    dell’impero.
   Il problema principale era però il grande numero di etnie e
    culture che convivevano in una struttura plurinazionale, in
    cui i diversi popoli aspiravano all’autonomia
   Per controllarli, l’impero Asburgo sacrificò le esigenze della
    borghesia produttiva, che dovette pagare i costi fiscali
    dell’apparato amministrativo, e non fu sostenuto negli sforzi di
    modernizzazione economica e produttiva
La Prussia dal 1815 al 1848
La Prussia, conservazione e sviluppo

   La Prussia si avviava ad essere la zona più evoluta di
    lingua e cultura germanica
   La regione in cui lo sviluppo industriale e della borghesia
    fu più accentuato fu la Renania Westfalia (occidente del
    regno)
   La classe sociale dominante erano gli Junker, grandi
    proprietari terrieri, poco numerosi (25.000),
    conservatori per mentalità e idee politiche,
    controllavano esercito e burocrazia, e erano la
    maggioranza anche nel Landtag, il Parlamento nato
    dai fatti del ’48,
Uno stato moderno
   Essi, pur autoritari e conservatori, sostennero lo sviluppo
    prussiano, in quanto la Germania possedeva forti
    elementi di modernità
   un sistema di comunicazioni interne efficiente che
    favoriva l’interscambio commerciale (strade e canali)
   una rete ferroviaria discretamente sviluppata
   un’istruzione elementare piuttosto diffusa, che fu
    una componente fondamentale dell’eccellenza tedesca in
    campo economico e militare
   Elemento immateriale, ma di grande peso, era lo spirito
    nazionalistico tedesco che le guerre contro
    Napoleone e le idee romantiche avevano rafforzato
Guglielmo I e Otto von Bismarck

                            Politicamente fu decisiva la tensione tra il re
                             Guglielmo I e il Landtag, quando il re volle
                             riformare l’esercito, rendendolo più
                             numeroso e stabile, riducendo la
                             cosiddetta “Milizia territoriale” (la parte
                             dell’esercito reclutata su base territoriale con
                             il compito di difendere il paese da invasioni
                             esterne)
                            Guglielmo I decise di forzare la mano al
                             Parlamento con la nomina di un nuovo
                             cancelliere(primo ministro), il conte
                             Otto von Bismarck, esponente degli
                             Junker, un deciso conservatore (1862)
                            Bismarck era favorevole al progetto di
                             una unificazione germanica, ma non
                             voleva cedere alle rivendicazioni del
Otto von Bismarck al
                             Landtag, che considerava il prodotto dei
                             “disvalori” del 1848
tempo della sua nomina
a cancelliere
La politica di Bismarck

   In un discorso tenuto dopo la nomina, Bismarck affermò di
    volere risolvere il problema dell’unità nazionale “non con
    discorsi né con deliberazioni della maggioranza bensì
    col sangue e col ferro”
   La strategia del “cancelliere di ferro” era fatta di uso della
    forza e abilità diplomatica, soprattutto nella gestione della
    politica estera
   Primo esempio della politica spregiudicata di Bismarck fu il
    modo con cui portò avanti un’azione di alleanza e poi di
    guerra con l’impero Asburgo, in particolare con
    l’Austria.
   L’Austria era infatti centro dell’impero, ma anche stato della
    Confederazione germanica, e con essa era inevitabile lo
    scontro in vista dell’unificazione germanica.
La guerra tra Impero Asburgo e Prussia
                         Il pretesto della guerra tra Austria e Prussia fu la rivalità
                          dei due Paesi per la spartizione dei ducati di Schleswig,
                          Holstein e Lauenburg (di lingua e cultura tedesca),
                          che le due nazioni alleate avevano sottratto alla
                          Danimarca nel 1864 con una guerra rapida
                         La Prussia controllava lo Schleswig, l’Austria
                          l’Holstein, ma Bismarck puntava a prendere entrambi
                         Il cancelliere prussiano lavorò diplomaticamente per
                          ottenere la neutralità della Francia e l’appoggio
                          dell’Italia, a cui promise che avrebbe ottenuto il
                          Veneto in caso di vittoria, quindi creò il casus belli
                          invadendo l’Holstein
                         La guerra cominciò il 16 giugno 1866. La Prussia, al
                          comando di Moltke, vinse gli Austriaci a Sadowa
                          (Rep. Ceca) il 3 luglio, giungendo quasi fino a Vienna.
                         Vi fu quindi la Pace di Praga (23 agosto 1866) per
                          cui l’Austria cedette i suoi diritti su Schlewig ed
                          Holstein e la Prussia si annetté diversi Stati con
                          cui formò la Confederazione della Germania
Battaglia di Sadowa       settentrionale e ne escluse l’Austria. Essa perdeva
                          inoltre il Veneto a favore dell’Italia
Domini Prussiani 1866-1871




 L’Austria dovette accettare lo scioglimento della Confederazione germanica e perse ogni
influenza sull’Europa centro-settentrionale.

La Confederazione della Germania settentrionale era uno Stato federale presieduto dal
re di Prussia.

In questo modo la Prussia controllava i due terzi dei territori tedeschi e integrava
socialmente le due classi dominanti, nobiltà e borghesia. La nobiltà deteneva il controllo
politico , ma la borghesia vedeva garantiti i propri traffici e interessi economici
Il “nuovo” impero austro - ungarico




L’impero asburgico fu costretto a concentrare la sua politica nell’area danubiano – balcanica
Nel 1867, l’impero fu diviso in due Stati, austriaco e ungherese, che formarono
l’impero austro – ungarico: ognuno aveva un Parlamento e un governo proprio, e erano uniti dal
sovrano, mentre gli unici ministeri comuni erano Esteri, Guerra e Finanze
Gli Asburgo si accordavano così con il gruppo nazionale ungherese, il più forte e compatto
Erano però scontenti in tal modo gli slavi, che diventarono la spina nel fianco dell’impero
Prussia, il “ritiro” del Parlamento e della
                          borghesia
   In Prussia un fatto decisivo avvenne il 3 settembre 1866
   Il gruppo dei liberali del Landtag subì una scissione, quando una
    parte di essi formò un nuovo gruppo nazional – liberale
   Il Parlamento decise di approvare le spese che il governo
    aveva effettuato fino allora senza il consenso dei
    deputati
   Questo voto aveva un significato preciso:
   la borghesia liberale prussiana si astenne dalla guida del
    processo di unificazione nazionale tedesca e decise di
    porsi in una “posizione subalterna nei confronti della
    monarchia e dell’aristocrazia terriera” (Sabbatucci –
    Vidotto)
   In Prussia accadde il contrario di quanto avvenuto in Gran
    Bretagna e Francia : la corona ebbe la meglio sul Parlamento
Il progetto del Reich e l’opposizione francese

   La Prussia puntava a rendere la Confederazione germanica uno
    stato tedesco unitario, un regno→Reich guidato dagli
    Hohenzollern
   Per realizzare il progetto, la monarchia prussiana doveva
    temere l’opposizione della Francia, che confinava a sud est
    con la Confederazione
   Napoleone III cominciò a pentirsi dell’errore commesso
    garantendo a Bismarck la neutralità nel conflitto tra Prussia e
    Asburgo
   I francesi temevano che si risvegliasse il pericolo, che
    in conseguenza della Guerra dei trent’anni (1648)
    sembrava scongiurato: una Germania unita ai confini
    di casa, forte economicamente e soprattutto
    militarmente
La questione spagnola
                    Il casus belli cercato dai prussiani nacque dalla
                     successione al regno di Spagna,vacante
                     dal 1868 per un colpo di stato dell’esercito
                    Il governo provvisorio spagnolo offrì la
                     corona a un parente del re di Prussia,
                     Leopoldo
                    L’opinione pubblica e il governo
 Leopoldo di         francese reagirono con grande ostilità a
Hohenzollern
                     questa offerta, temendo un accerchiamento
                     prussiano
                    Leopoldo decise di rinunciare, in
                     accordo con il re prussiano, dopo che
                     quest’ultimo ricevette una specie di
                     ultimatum da parte del governo francese
Il “telegramma di Ems” e la dichiarazione di guerra

                  Bismarck decise di creare il casus belli,approfittando
                    dell’incontro tra l’ambasciatore francese e il re
                    prussiano, Guglielmo I, a Ems.
                   Dopo un primo colloquio, il re non volle
                    incontrare di nuovo con l’ambasciatore
                    francese,affermando di non avere più niente da dirgli. A
                    quanto sembra, però, il re non intendeva far precipitare
                    la situazione fino alla guerra
                   Il cancelliere comunicò alla stampa che il re gli
                    aveva mandato un telegramma con il quale gli
                    annunciava (fatto non vero) di aver rifiutato
                    sdegnosamente di incontrare l’emissario di
Il re prussiano     Napoleone III [telegramma di Ems]
Guglielmo I        La Francia si ritenne offesa dal trattamento
                    subito dal suo ambasciatore, e la reazione
                    dell’opinione pubblica spinse Napoleone III, fino allora
                    esitante, alla dichiarazione di guerra contro la
                    Prussia: 19 luglio 1870
Da Sedan all’armistizio

                                 I francesi affrontarono la guerra con un esercito
                                  e una preparazione inadeguati a reggere l’urto
                                  della potenza prussiana
                                 Il momento decisivo della guerra fu l’1
                                  settembre 1870, quando metà esercito
                                  francese fu bloccato nella fortezza di Metz, e
                                  l’altra metà fu accerchiata a Sedan e si arrese
  Battaglia di Sedan
                                 Come umiliazione ulteriore anche
                                  Napoleone III fu fatto prigioniero dai
                                  tedeschi
                                 A Parigi , assediata dai prussiani, si formò un
                                  governo provvisorio composto soprattutto da
                                  repubblicani
                                 Dopo una resistenza disperata, il governo fu
Firma dell’armistizio,            costretto a lasciare Parigi e firmare
28 gennaio 1871
                                  l’armistizio: 28 gennaio 1871
Il 18 gennaio 1871 Guglielmo I fu incoronato Deutscher Kaiser
(imperatore tedesco), a Versailles, luogo simbolico della potenza
della monarchia francese.
Il titolo di “Imperatore di Germania” fu evitato per non suscitare
malumori dei vecchi stati e principati tedeschi [quadro di A.von Werner]
Il significato dell’unificazione
                     tedesca

   “Un’unità calata dall’alto, attuata, in seguito a una guerra
    combattuta fuori dai confini nazionali, soprattutto per
    l’iniziativa di uno statista geniale e dispotico, mai
    ratificata da un plebiscito o da una qualsiasi forma di
    consultazione popolare” (Sabbatucci – Vidotto)
   Il quadro di von Werner ha un significato simbolico
    fondamentale: “l’impianto cerimoniale sostituisce la
    convocazione di un plebiscito di unificazione:ciò perché non è
    tanto la dichiarazione di volontà espressa dal popolo in
    un rituale elettorale a legittimare la fondazione
    dell’impero tedesco, quanto la sua diretta
    partecipazione alla «guerra di fondazione» nella sua
    qualità di «popolo in armi» “(A.M.Banti)
Il trattato di Francoforte: Alsazia e Lorena
                      La Francia dovette anche firmare il trattato di
                       Francoforte (10 maggio 1871): prevedeva
                       che pagasse una pesante indennità di
                       guerra, e mantenesse truppe tedesche sul
                       suo territorio fino al completo assolvimento
                       del debito
                      Inoltre le due regioni dell’Alsazia e della
                       Lorena furono cedute al neonato
                       reich,che se le annesse.
Alsazia e Lorena      Tale decisione fu motivata dai tedeschi con il
                       fatto che queste due regioni erano abitate da
                       popolazioni di lingua e cultura tedesca
                      Questa annessione, non sancita da
                       un’approvazione popolare (plebiscito), apparve
                       ai francesi un atto di forza umiliante
Il processo di unificazione tedesco
Crisi politica e istituzionale in Francia

   Il processo di unificazione tedesco fu la causa di una
    durissima crisi politica e istituzionale in Francia
   L’impero di Napoleone III era finito, a causa della
    sconfitta militare, ma anche perché, in conseguenza di
    essa, il popolo di Parigi insorse e costituì una Guardia
    Nazionale, per resistere ai prussiani
   Mentre però a Parigi le idee repubblicane più radicali
    erano largamente diffuse, le tendenze conservatrici e
    la volontà di finire il conflitto con i prussiani al più
    presto erano idee e sentimenti assai presenti nelle
    campagne e nelle città più piccole
La Comune di Parigi
Elezioni e governo di Thiers
                          Le elezioni tenutesi l’8 febbraio 1871 videro
                           l’ampia vittoria di moderati e
                           conservatori
                          Il nuovo primo ministro fu l’ultramoderato
                           Thiers, che era stato ministro anche con Luigi
                           Filippo d’Orleans più di vent’anni prima
                          Thiers volle concludere al più presto la
                           pace con i tedeschi e ripristinare l’ordine
                           nella situazione politica di Parigi
                          Il tentativo del nuovo governo di
Il primo ministro
                           riprendere il controllo di Parigi con
      Thiers               l’azione dell’esercito fu un fallimento
                          la città rimase sotto il controllo degli insorti e
                           della Guardia Nazionale
La Commune a Parigi (28 marzo 1871)
                il 28 marzo 1871, i parigini elessero il
                 Consiglio per il Comune della città, la
                 Commune, che diventò l’organo con cui
                 Parigi si autogovernò in alternativa e
                 contro il governo di Thiers
                I moderati e i conservatori presenti anche
                 all’interno della capitale francese avevano già
                 abbandonato la città o astennero e la
                 Commune fu controllata da repubblicani,
                 democratico-giacobini, socialisti,
                 comunisti, anarchici
                I leader politici della Commune erano in
                 perenne conflitto interno, ma comunque
                 riuscirono per due mesi a realizzare
                 l’esperimento più radicale di democrazia
                 diretta fino allora tentato in Europa
Un esperimento socialista ?

 La Commune abolì la distinzione tra potere esecutivo e
  legislativo
 Tutti i funzionari erano elettivi e continuamente revocabili
 Milizie popolari armate sostituirono l’esercito
L’esperimento politico di Parigi spaventò moderati e
  conservatori e suscitò gli entusiasmi dei leader
  socialista Marx e anarchico Bakunin, che videro in
  esso un modello per la società socialista
 In realtà, la Commune non fu socialista: vennero
  parificati gli stipendi di operai e impiegati, cooperative di
  operai gestirono alcune aziende, ma non si andò oltre
Epilogo della Commune

                                           La Commune avrebbe avuto bisogno del
                                            sostegno del resto della Francia per
                                            sopravvivere all’attacco portato dal governo
                                            che intendeva ristabilire l’ordine
                                           I comunardi chiesero aiuto agli altri comuni
                                            francesi, ma senza ottenere alcun appoggio
  La repressione dei comunardi
                                           Thiers, in due mesi, raccolse l’esercito
                                            necessario per entrare a Parigi e prendere la
                                            città, con il sostegno “passivo” degli occupanti
                                            tedeschi
                                           Tra 21 e 28 maggio 1871, i governativi
                                            penetrarono in città, che fu difesa
                                            strenuamente dai comunardi
                                           Ci furono massacri da entrambe le parti
                                            (20.000 comunardi uccisi durante la presa della
                                            città). Alla fine il governo riprese Parigi.
Barricate distrutte dalla repressione
governativa
La Russia tra arretratezza e novità
La Russia a metà 800
La potenza europea più arretrata

   La Russia era la più arretrata tra le grandi potenze europee
   il 90% della sua popolazione lavorava nell’agricoltura
   Venti milioni erano i servi della gleba: vincolati alla terra
    che lavoravano e ai proprietari, ai quali dovevano pagare canoni
    in denaro o prestare corvèes sulle terre padronali
   La base dell’economia agricola era la mir, comunità di villaggio
    che regolava lavoro e imposte
   La classe sociale dominante era l’aristocrazia terriera,
    padrona di fondi vastissimi e per lo più assenteista
   La Russia era l’unico stato europeo senza istituzioni
    rappresentative
Occidentalisti e slavofili
                                  Paradossalmente, questa società arretrata
                                   aveva una delle culture più avanzate e
                                   vivaci: scrittori come Gogol, Dostoěvskij,
                                   Tolstoj erano noti in tutta Europa
                                  La nobiltà russa, ricca e colta, viaggiava
                                   per l’Europa e usavano il francese come
                                   propria lingua
                                  Gli intellettuali russi dibattevano di grandi
N. Gogol
                                   temi come liberalismo, democrazia,
              F. Dostoěvskij
                                   socialismo, nonostante la presenza di una
                                   pesante censura
                                  Tra di loro si divisero tra occidentalisti e
                                   slavofili: i primi avrebbero voluto che il paese
                                   adottasse i modelli di società e sviluppo
                                   occidentale; i secondi erano propensi a
                                   mantenere la “Grande Madre Russia” fedele
                                   alle proprie tradizioni, alla propria cultura e
 L. Tolstoj                        alla propria religione
Le riforme di Alessandro II

         Lo zar Alessandro II, salito al trono nel
          1855, sembrò realizzare le speranze degli
          occidentalisti, introducendo riforme
          modernizzatrici
          nell’amministrazione, nella giustizia,
          nella scuola
         Ebbe un valore epocale soprattutto
          l’abolizione della servitù della gleba
         I servi ebbero la libertà personale;
          l’eguaglianza giuridica con gli altri
          cittadini; potevano riscattare, se in
          possesso del denaro necessario, le
          terre che lavoravano e trasformarsi in
          piccoli proprietari terrieri
Il fallimento delle riforme agrarie
   In realtà le riforme non furono in grado di modificare
    profondamente la società russa
   Gli ex servi poterono acquistare solo lotti di terra più
    piccoli rispetto all’estensione di quelli che coltivavano, e
    dovettero spendere cifre superiori al vero valore dei
    fondi
   In tal modo coloro che rinunciarono all’acquisto divennero
    proletariato rurale
   I nuovi piccoli proprietari, invece, per fronteggiare le spese
    dovute al nuovo onere, dovettero ridurre i loro consumi, e
    contribuirono a deprimere il mercato
   Dopo gli entusiasmi iniziali, le campagne diventarono
    turbolente, e spesso l’esercito represse le ribellioni nel
    sangue
Nichilismo e populismo

   Alessandro II irrigidì la sua azione politica, la censura e
    l’uso della polizia divennero sempre più pesanti
   In questo modo il rapporto tra lo zar e la borghesia
    colta, vero pensatoio del paese, si fece sempre più freddo
   I giovani, dal canto loro, si diedero a atteggiamenti di rifiuto
    sempre più accentuato dell’ordine costituito
   Questo rifiuto prese due forme diverse: l’individualismo
    anarchico e pessimista dei cosiddetti “nichilisti”
   Oppure l’attenzione verso le condizioni delle classi subalterne,
    secondo la parola d’ordine “andare verso il popolo”, che
    determinò il nome di narodnicki (“populisti”)
I populisti, dall’azione alla
                    cospirazione
                    Il movimento populista fu un fenomeno complesso, nel
                     quale si mescolavano elementi ideologici diversi
                    Anarchia, sulla base dell’ideologo Michail Bakunin;
                     democratismo occidentale; socialismo, sul modello di
                     Marx
                    Il populismo aveva un nucleo ideale costituito dall’
                     utopia di costruire un socialismo agrario, che
                     doveva essere realizzato dai contadini, come
                     evoluzione della tradizione comunitaria tipica
                     dell’universo agrario russo
                    I populisti furono però sempre più isolati sia dalla
M. Bakunin           repressione poliziesca dall’ incomprensione dei
                     contadini
                    Per questo passarono all’ azione cospirativa, che a
                     sua volta subì forti repressioni poliziesche
Gli Stati (molto poco) Uniti, 1800-1866
Gli USA nel 1850: stati abolizionisti, stati
     schiavisti,territori da assegnare
Gli Stati Uniti a metà ‘800

   Gli Stati Uniti alla metà del 1800 erano un paese in
    espansione tumultuosa
   Una forte immigrazione proveniente dall’Europa
    contribuiva alla crescita degli abitanti (30 milioni nel 1860)
   Le strade e le vie ferrate contribuivano agli
    spostamenti di centinaia di migliaia di persone dalla costa
    orientale verso Ovest
   L’agricoltura era in fortissima crescita, grazie alla
    messa a coltura di grandi aree e all’organizzazione
    capitalistica del settore agrario nel Midwest (Vicino
    Ovest)
   Il Nord Est era invece la zona industriale della nazione
Gli Stati del Nord

                                Il paese era però diviso
                                 sostanzialmente in tre zone,
                                 geograficamente, economicamente
                                 e socialmente ben definite
                                Il Nord Est era la zona più
                                 moderna,ricca e progredita,
Manhattan a metà 800
                                 dove sorgevano le industrie e le
                                 città più grandi (New York,
                                 Boston, Philadelphia).
                                Esse erano anche i mercati più
                                 grandi, sui quali si indirizzavano
                                 l’import – export con l’Europa e
                                 l’emigrazione
   New York alla fine
   dell’800
Gli Stati del Sud
                                               Gli Stati del Sud erano profondamente
                                                agricoli, come vocazione produttiva, e
                                                tradizionalisti, come mentalità
                                               Qui la risorsa principale erano le
                                                coltivazioni di cotone, di cui gli Usa
                                                coprivano il 75% della produzione
                                                mondiale
Schiavi nelle piantagioni di cotone (anni
‘50 dell’800)                                  I campi di cotone erano coltivati da
                                                manodopera di colore, costituita da schiavi,
                                                discendenti da quelli arrivati in Nord America
                                                dal ‘700 (gli schiavi erano 4 milioni circa)
                                               I bianchi erano in maggioranza piccoli e
                                                medi coltivatori, ma la minoranza
                                                dominante era costituita dall’alta
                                                borghesia dei grandi proprietari, che era
                                                l’equivalente sociale dell’aristocrazia europea
Gli Stati del Sud
                                         I grandi proprietari vivevano in ville,
                                          avevano il culto della tradizione,
                                          del buon gusto, delle buone
                                          maniere, e una mentalità
                                          fortemente paternalistica
                                         Secondo le loro concezioni, la
                                          schiavitù aveva un significato
Immagini tratte dal film
“Via col vento”, di K. Vidor (1939)
                                          positivo: lo schiavo che viveva nella
                                          piantagione in essa aveva
                                          un’abitazione sicura, cibo,
                                          istruzione religiosa, a differenza
                                          della miseria e della brutalità che
                                          regnavano dentro il sistema del
                                          capitalismo industriale
Gli Stati dell’Ovest

   Gli Stati dell’Ovest erano abitati soprattutto da liberi
    coltivatori e allevatori di bestiame
   Progressivamente, lo spostamento della frontiera a
    Ovest determinò cambiamenti profondi in questi
    territori: dal pioniere isolato si passò agli allevamenti
    stabili e alle aziende agricole strutturate; dal baratto
    e dall’autoconsumo si andò verso l’agricoltura di
    mercato; che produceva cereali per il ricco Nord Est
   La società dell’Ovest era legata agli ideali della conquista
    e della frontiera: individualismo, indipendenza, eguaglianza
    delle opportunità
La questione dello schiavismo
   Il contrasto fondamentale tra queste “tre Americhe”
    stava nel modo di considerare lo schiavismo
   L’idea della schiavitù era decisamente rifiutata
    dalla mentalità democratica del Nord,
    industrializzato, in cui esisteva dai primi anni dell’800 un
    movimento abolizionista
   Lo schiavismo era però incompatibile soprattutto
    con la volontà diffusa sia nel Nord, sia nell’Ovest,
    di costruire un capitalismo moderno
   Un’organizzazione socio-economica capitalistica aveva
    bisogno di una manodopera mobile e di un
    mercato interno sempre più ampio, fattori per i
    quali la schiavitù era un ostacolo importante
Nuovi equilibri tra Nord, Sud e Ovest

                              Gli equilibri tra il Nord industriale e il
                               Sud agricolo cambiarono a partire
                               dagli anni ‘40 e ‘50, quando l’industria
                               americana si sviluppò nei settori “nuovi”,
                               come il meccanico
                              Contemporaneamente, il peso della
                               produzione di cotone e della sua
                               lavorazione industriale nell’economia
                               statunitense si ridusse, quindi i rapporti
                               di reciproca interdipendenza tra le due parti
Uno dei primi trattori a       del paese si allentarono
vapore, anni ‘40              Il Nord approfondì invece le relazioni
                               economiche con l’Ovest: la produzione
                               cerealicola dell’Ovest aveva il suo
                               mercato di sbocco nel Nord, che
                               piazzava le sue macchine agricole nei
                               mercati del West
Lo scontro sulla schiavitù
   A metà ‘800 si acutizzò lo scontro culturale e politico
    sulla schiavitù
   Il perno della discussione fu relativo sull’opportunità di
    introdurla nei territori non ancora sfruttati, che il
    governo federale doveva assegnare
   I grandi proprietari terrieri del Sud volevano allargare
    la coltura del cotone alle nuove terre, prevedendo
    rese agricole più ampie
   l’opinione pubblica del Nord e dell’Ovest era
    contraria
   In particolare i coloni dell’Ovest volevano che le terre
    fossero cedute dal governo a canoni bassi o
    gratuitamente per coltivarle a cereali
Nuovi schieramenti politici
   Si crearono anche nuovi schieramenti politici
   Il Partito Democratico legato agli interessi agricoli,
    liberista e autonomista, era rappresentativo dei
    piccoli e medi proprietari agricoli, degli immigrati
    del Nord-Est e dei grandi proprietari del Sud
   Il Partito Whig era invece lo schieramento dei grandi
    interessi industriali del Nord e voleva un
    rafforzamento del potere centrale diminuendo le
    autonomie federali
   A metà del1800, il Partito democratico divenne
    decisamente schiavista e perse consensi a Nord e Ovest
Il successo del repubblicano Lincoln
                         Il Partito whig cambiò pelle e si divise
                          in due schieramenti,
                          conservatore,che sparì rapidamente, e
                          progressista
                         Il nuovo schieramento progressista diede
                          vita nel 1854 al Partito Repubblicano,
                          antischiavista, favorevole alle
                          richieste degli industriali (dazi
                          doganali più elevati) e dei farmers
                          dell’Ovest (lo Stato avrebbe distribuito i
Abraham Lincoln,          terreni gratuitamente)
presidente dal 1860
                         Esso riuscì a portare il suo candidato
                          Abraham Lincoln alla vittoria nelle
                          elezioni presidenziali del 1860
La Guerra civile,
  1861 - 1865
Schieramenti nella guerra civile
Gli Stati del Sud si dividono dal Nord

                                                 Lincoln non era un abolizionista
                                                  radicale, ma gli Stati del Sud videro la
                                                  sua vittoria come l’inizio di un
                                                  percorso che avrebbe portato gli
                                                  Usa a privilegiare lo sviluppo
                                                  industriale; a diventare uno stato
                                                  centralizzato; a deprimere gli
Jefferson Davis, presidente dei Confederati       stati schiavistici del Sud
                                                 Undici Stati del Sud decisero quindi di
                                                  staccarsi dall’Unione e costituirono
                                                  una “Confederazione”
                                                  indipendente, la cui capitale era a
                                                  Richmond in Virginia
                                              
il palazzo del governo a Richmond
Inizio della guerra civile
                                “L’Unione si fondava in teoria su un libero
                                 contratto fra Stati sovrani, ma il rifiuto di
                                 una parte del paese di accettare il responso
                                 della maggioranza avrebbe distrutto le basi
                                 stesse dello Stato” (Sabbatucci – Vidotto)
                                La Guerra civile fu dunque inevitabile e si aprì
                                 nel 1861, quando l’esercito dei confederati
                                 attaccò la piazzaforte unionista di Fort Sumter,
                                 nella Carolina del Sud
                                I Confederati avevano forze armate migliori e
                                 speravano che la Gran Bretagna li
                                 supportasse, in quanto principale acquirente del
Rovine di Fort Sumter
dopo l’attacco confederato       cotone americano e contraria al protezionismo
                                 dei repubblicani
Il governo dei “Confederati” in riunione a Richmond: al centro il presidente
Davis(sn) e il generale Lee (dx), comandante delle truppe degli stati sudisti
Iniziale prevalenza dei Confederati

                                  Per due anni i Confederati ebbero la
                                   prevalenza, grazie alle qualità del loro
                                   esercito e alle doti del generale Robert
                                   Lee, comandante in capo delle truppe
                                   sudiste
                                  Quando però la guerra si prolungò e i
                                   Confederati non ebbero alcun aiuto da
                                   parte della Gran Bretagna, le sorti del
                                   conflitto si rovesciarono
                                  Gli “Unionisti” (Stati del Nord) contavano
                                   su una popolazione numericamente
                                   superiore tra cui reclutare i soldati e su un
              Eserciti
                                   potenziale economico, e tecnologico,
Confederati                        maggiore
                   Unionisti
1,064,000
                   2.200.00
La ripresa degli Unionisti

                                           Gli Unionisti cominciarono a
                                            recuperare terreno a partire dal
                                            1863, sotto il comando del generale
                                            Grant
                                           Avanzarono lentamente, ma decisamente
I morti della battaglia di Gettysburg
                                            lungo il corso del fiume Mississippi
furono 50.000 in tre giorni
                                           Nel luglio di quell’anno, ebbe un valore
                                            strategico e simbolico centrale la
                                            battaglia di Gettysburg, dove il
                                            tentativo dei Confederati di penetrare in
                                            Pennsylvania fu bloccato dagli Unionisti
                                            in una sanguinosa battaglia durata tre
                                            giorni
  Prigionieri sudisti a Gettysburg
La fine della guerra civile, 1865

                                     A partire dall’estate del 1864, i
                                      nordisti penetrarono nel territorio
                                      dei nemici dal Mississippi verso
                                      l’Atlantico
                                     La lunga marcia degli Unionisti fu
                                      devastante e lasciò dietro di sé, specie in
                                      Tennessee e Georgia, morti e distruzioni.
                                      Si concluse con successo nel dicembre
                                      del 1864
                                     I Confederati ormai stremati e inferiori,
                                      quando buona parte del Sud era occupata
Unionisti          Confederati        dall’esercito Unionista, si arresero il 9
110.000 morti    93.000 morti         aprile 1865
in battaglia     in battaglia
                                     Lincoln, presidente e simbolo della
360.000 totali   258.000 totali
275.200 feriti   137.000 feriti       vittoria Unionista, fu ucciso qualche
                                      giorno dopo in un teatro da un sudista
                                      fanatico
La prima guerra totale dell’età contemporanea
                                 La “Guerra di secessione” durò quattro anni,
                                  coinvolse tre milioni di soldati e provocò 600.000
                                  morti
                                 Fu la prima guerra totale del mondo
                                  contemporaneo: coinvolse lungamente la
                                  popolazione civile di un paese intero, utilizzò i mezzi
                                  prodotti dallo sviluppo tecnologico e industriale, tra cui
                                  telegrafo e ferrovia, per non parlare delle armi
Armi di lunga gittata usate      Gli Unionisti dovettero ricorrere a tutti i mezzi anche
durante la Guerra di
Secessione
                                  politici possibili per vincere: in particolare, una legge
                                  assegnò gratuitamente lotti di demanio statale
                                  a ogni cittadino che li chiedesse (1862)
                                 Nel 1863 il governo di Lincoln decise la
                                  liberazione di tutti gli schiavi negli Stati del Sud
                                  (anche per arruolarli)
                                 Tale liberazione non ebbe però effetti significativi per la
                                  condizione degli ex schiavi: le diseguaglianze sociali
                                  e i pregiudizi razziali rimasero forti
Bibliografia
   Alberto Mario Banti, Il senso del tempo. Manuale di storia.
    1650 – 1870, Roma – Bari, Laterza, 2008

   G.Galasso,Storia d’Europa,Roma – Bari, Laterza, 1996

   Reid Mitchell, La guerra civile americana, Bologna, il Mulino,
    2003

   G.Sabbatucci – V.Vidotto, Storia contemporanea,
    “L’Ottocento”, Roma – Bari, Laterza, 2002

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L’Europa di Bismarck, gli Usa della Guerra di secessione (1850-1880)

  • 1. Le grandi nazioni occidentali verso l’età contemporanea (1850 – 1890)
  • 2. L’Europa al termine dei moti del 1848
  • 3. La regina Vittoria e Benjamin Disraeli La Gran Bretagna, 1850 - 1886
  • 4. La Gran Bretagna a metà dell’800  La Gran Bretagna era alla metà dell’800 la nazione europea più progredita  Circa la metà della popolazione attiva era impiegata nell’industria  produceva i due terzi del carbone e la metà del ferro a livello mondiale  la rete ferroviaria era la più sviluppata in relazione al territorio  la flotta mercantile rappresentava la metà di quella europea nel suo complesso  Il tasso di analfabetismo era basso
  • 5. Monarchia e Parlamento  Il punto di forza della Gran Bretagna era il sistema politico liberale, imperniato sul Parlamento  Il Parlamento determinava la durata del governo attraverso il voto di fiducia  La monarchia aveva un importante ruolo di carattere simbolico, personificava l’identità nazionale  Per cinquantaquattro anni sovrano La regina Vittoria nel giorno del paese fu la regina Vittoria del suo matrimonio, 1840
  • 6. Il sistema parlamentare inglese  Il sistema parlamentare aveva nella Camera dei Lords, i cui membri erano di nomina regia, il ramo più forte in quanto a esso spettavano molti più poteri rispetto alla  Camera dei Comuni, elettiva, che però rappresentava solo 1.300.000 Camera persone (15 % dei maschi adulti) dei Lords (sopra) e Camera dei Comuni  Proprio questi numeri ristretti (sin) determinarono una forte mobilitazione nell’opinione pubblica a favore dell’allargamento del suffragio
  • 7. L’azione politica di Benjamin Disraeli  Fu un primo ministro conservatore, Benjamin Disraeli, a attuare una riforma elettorale che allargò il suffragio elettorale di oltre un milione di persone (1867)  I nuovi ammessi al voto erano i lavoratori urbani a reddito più elevato  Questa politica di Disraeli fu motivata dalla constatazione che i lavoratori dell’industria erano una parte ormai molto significativa della società Benjamin Disraeli inglese, quindi il Primo ministro voleva allargare il bacino elettorale del suo schieramento politico
  • 8. Le riforme di Lord Gladstone  La politica britannica seguiva la prassi dell’alternanza al potere tra liberali e conservatori  Nel 1874, lord Gladstone, leader liberale, salì al potere avviando una politica di riforme: incremento dell’istruzione pubblica, ridimensionamento del ruolo pubblico della Chiesa anglicana nella scuola, concorsi per la pubblica amministrazione, nessuna compravendita dei gradi nell’esercito  Il suo governo eliminò la pratica del voto palese, che nelle campagne Lord Gladstone condizionava fortemente i contadini nelle loro libere scelte elettorali
  • 9. L’impero delle Indie e il conservatorismo popolare  Disraeli, tornato al potere nel 1874, avviò una politica estera fortemente orientata al rafforzamento dei domini coloniali, in particolare in India.  Per questo motivo, la regina Vittoria fu proclamata imperatrice dell’India  Il primo ministro attuò anche una politica di “conservatorismo popolare”  Furono approvati provvedimenti per l’assistenza ai lavoratori (salute John Tenniel, Disraeli and Queen Victoria pubblica e case operaie) Exchanging Gifts (Punch Magazine, 1876): in questa stampa satirica antisemita, Disraeli  Le Trade Unions ebbero maggiori libertà vestito da furbo mercante ebreo compie un baratto, dando alla regina Vittoria la corona di relativamente al diritto di sciopero imperatrice dell’India in cambio di quella, ben più importante, di sovrana britannica
  • 10. La crisi irlandese  Quando Gladstone giunse di nuovo al governo, dovette affrontare la crisi interna più grave del secondo Ottocento, quella relativa all’Irlanda.  L’isola era in maggioranza abitata da contadini poveri, di religione cattolica, che lavoravano in modi assai arretrati le terre che appartenevano in gran parte a proprietari inglesi protestanti e assenteisti  La crisi agricola che colpì l’Europa negli anni ‘70 ebbe gravissime ricadute sull’Irlanda, scatenando rivolte nate dall’insopportabilità del dominio inglese  Si verificarono attentati terroristici  In Parlamento i rappresentanti irlandesi chiesero con forza di concedere l’autonomia all’isola
  • 11. Fallimento dell’ Home Rule act  Gladstone , dopo avere tentato senza successo una riforma agraria per l’Irlanda, decise di aprire alle posizioni degli autonomisti  Propose al parlamento un progetto di Home rule, che concedeva all’Irlanda una autonomia ampia  Inaspettatamente, però, l’Home rule act fu avversato, oltre che dai conservatori, anche da una parte dei liberali stessi, soprattutto i deputati più vicini all’elettorato operaio, contrario a concedere “Erin”, dea celtica irlandese autonomia all’isola e emblema dell’isola, sventola Il vessillo dell’Home rule  Il governo Gladstone cadde nel 1886 In una stampa del 1884
  • 12. La Francia di Napoleone III, 1848 - 1870
  • 13. La presidenza di Luigi Napoleone  Luigi Napoleone salito al potere come presidente della Repubblica nel 1848 attuò una politica decisamente conservatrice nei due anni successivi, favorì la presenza della chiesa nelle scuole e nelle università; represse i tentativi di manifestazioni operaie; tolse il diritto di voto a tre milioni di persone, in quanto nullatenenti.  Bonaparte era però visto con sospetto crescente dal Parlamento, che temeva ulteriori tentativi di allargare il suo potere personale e respinse la proposta di Luigi Napoleone Bonaparte, rieleggere il presidente al termine del Presidente della Repubblica francese suo mandato
  • 14. Colpo di stato e impero di Napoleone III  Il Presidente della Repubblica concertò allora con l’esercito l’attuazione di un colpo di stato per liberarsi sia dell’opposizione democratica sia della sua maggioranza riottosa  Il 2 dicembre 1851 truppe dell’esercito occuparono la Camera che fu sciolta d’autorità. Il decreto di  Migliaia di oppositori furono esiliati o scioglimento deportati nelle colonie d’oltremare dell’Assemblea  Due plebisciti successivi sancirono con nazionale maggioranze schiaccianti il potere assoluto di Luigi Napoleone Bonaparte  Il secondo di questi plebisciti approvò la restaurazione dell’impero, di cui Luigi Napoleone assunse la guida con Luigi Napoleone il nome di Napoleone III (2 dicembre in veste di 1852) imperatore
  • 15. Il “bonapartismo” del Secondo Impero  Il Secondo Impero era un sistema politico anomalo, né regime liberal – parlamentare, né monarchia tradizionale  Esso esprimeva invece un nuovo modello politico, il “bonapartismo,” caratterizzato da:  potere assoluto legittimato dalla sovranità popolare (attraverso i plebisciti)  centralismo autoritario  moderato riformismo sociale  conservatorismo borghese  demagogia
  • 16. Una dittatura apparentemente morbida  Il modo di governare di Napoleone III era caratterizzato da un atteggiamento paternalistico e dalla ricerca del sostegno da parte del popolo: tale sostegno era espresso attraverso le elezioni della Camera, a suffragio universale  L’imperatore era fortemente sostenuto dai contadini, che erano la maggioranza della popolazione francese  Egli, inoltre, ottenne anche il sostegno della borghesia cittadina, del mondo della finanza e della banca, e degli industriali  Durante il Secondo Impero, banche, finanza, industria, ferrovie e opere pubbliche crebbero con grande intensità
  • 17. La trasformazione di Parigi grazie a Hausmann Demolizioni nel cuore di Parigi, zona dell’Opéra Uno dei boulevards creati dalla ristrutturazione di Hausmann Napoleone III incaricò il prefetto di Parigi barone Hausmann di ristrutturare la città, tra gli anni ‘50 e ’60 del XIX secolo Hausmann modificò il tessuto urbano sventrando buona parte del centro della città, ancora medievale e fatto di un intrico di strade piccole e strette. Vennero aperti larghi viali, i boulevards, con lo scopo di rendere più piacevole e meglio percorribile il centro cittadino, ma anche per rendere più agevoli gli spostamenti dei drappelli di polizia e impedire la costruzione di barricate. Hausmann fece costruire anche quindici nuovi ponti sulla Senna, quattro stazioni ferroviarie, un nuovo sistema fognario, parchi e altri edifici pubblici
  • 18. Un impero tecnocratico  Durante gli anni del suo impero, Napoleone III diede molti poteri e responsabilità a tecnici di alto livello: uomini di scienza, ingegneri, esperti di economia e finanze  L’imperatore capì con più lucidità di altri sovrani e uomini politici contemporanei quanto contasse lo sviluppo economico per la forza interna e internazionale di uno Stato moderno  Per affermare il ruolo della Francia a livello internazionale, tuttavia, non bastava il prestigio del Ritratto imperiale di progresso, ma ritenne che fosse Napoleone III, di Franz necessario anche l’uso della forza Xaver Winterhalter
  • 19. La guerra di Crimea  Occasione per affermare il ruolo internazionale della Francia fu la guerra in Crimea  La Russia voleva espandere il proprio controllo territoriale verso il mar Nero e i Balcani, che appartenevano al debole impero ottomano  Per evitare di modificare gli equilibri geopolitici dell’area, la Gran Bretagna sostenne l’impero ottomano  La Francia si associò ai britannici in funzione antirussa, con l’obiettivo di affermare la sua presenza nel Mediterraneo La penisola di Crimea  Una flotta mista di britannici e inglesi penetrò nel Mar Nero e un esercito di quattrocentomila uomini, in maggioranza francesi, sbarcò nella penisola di Crimea: 1854
  • 20. Prestigiosa vittoria in Crimea  La guerra tra anglo – francesi (alleati con il Piemonte dei Savoia), sostenitori degli ottomani, e la Russia si svolse con pochi scontri in campo aperto, molti soldati morirono per le epidemie  Il fatto centrale fu l’assedio della città di Sebastopoli, controllata dai russi, un’azione che durò circa un anno e che fu seguita quasi in tempo reale dall’opinione pubblica europea grazie alle informazioni che arrivarono via telegrafo  Sebastopoli fu presa dagli alleati nel febbraio 1855. Il Mar Nero rimase sotto controllo ottomano e divenne area chiusa alle flotte di tutti i paesi Le operazioni militari  La Francia non ottenne risultati in Crimea territoriali, ma si propose come arbitro delle vicende continentali alla conferenza di pace di Parigi
  • 21. Scelte infelici di politica estera  Le scelte successive di Napoleone III in politica estera si rivelarono poco lungimiranti e indebolirono la Francia  In Italia, egli appoggiò il processo di liberazione della penisola dagli austriaci, sostenendo i Savoia, ma avendo contro buona parte della pubblica opinione francese  In Messico, Napoleone III aiutò l’arciduca Massimiliano d’Asburgo a diventare imperatore del paese: l’obiettivo, fallito, fu quello di creare uno Nonostante nel 1864 l'arciduca Massimiliano stato satellite della Francia nel centro – d'Asburgo fosse stato proclamato imperatore del Messico per volere di America Napoleone III, nel 1867 fu da questi lasciato  Lo scontro tra impero Asburgo e solo con pochi fedeli a a difendersi dai Prussia del 1866,vide l’imperatore messicani a lui contrari, sobillati dagli Stati francese schierato con la Prussia, Uniti e dai sostenitori del presidente Juarez. Dopo due mesi di resistenza e uno di scelta errata perché rafforzò quest’ultima, prigionia, fu processato e condannato a che poi diverrà nemica acerrima e vincente morte da un tribunale militare. Fu fucilato il della Francia nel conflitto del 1870 19 giugno.
  • 22. Elisabetta di Baviera, “Sissi”, imperatrice d’Austria Il cancelliere Otto von Bismarck nel 1873 I diversi destini di Austria e Prussia
  • 23. L’impero asburgico, un sistema plurinazionale bloccato  L’impero asburgico cercò di recuperare autorità, dopo il 1848, rafforzando la sua struttura burocratica e amministrativa, sempre più “germanizzata” (l’unica lingua ufficiale dell’impero fu il tedesco)  Inoltre si appoggiò decisamente sulla Chiesa cattolica, e cercò di mantenere il sostegno dei contadini, che erano la maggioranza delle popolazioni che abitava nei diversi territori dell’impero.  Il problema principale era però il grande numero di etnie e culture che convivevano in una struttura plurinazionale, in cui i diversi popoli aspiravano all’autonomia  Per controllarli, l’impero Asburgo sacrificò le esigenze della borghesia produttiva, che dovette pagare i costi fiscali dell’apparato amministrativo, e non fu sostenuto negli sforzi di modernizzazione economica e produttiva
  • 24. La Prussia dal 1815 al 1848
  • 25. La Prussia, conservazione e sviluppo  La Prussia si avviava ad essere la zona più evoluta di lingua e cultura germanica  La regione in cui lo sviluppo industriale e della borghesia fu più accentuato fu la Renania Westfalia (occidente del regno)  La classe sociale dominante erano gli Junker, grandi proprietari terrieri, poco numerosi (25.000), conservatori per mentalità e idee politiche, controllavano esercito e burocrazia, e erano la maggioranza anche nel Landtag, il Parlamento nato dai fatti del ’48,
  • 26. Uno stato moderno  Essi, pur autoritari e conservatori, sostennero lo sviluppo prussiano, in quanto la Germania possedeva forti elementi di modernità  un sistema di comunicazioni interne efficiente che favoriva l’interscambio commerciale (strade e canali)  una rete ferroviaria discretamente sviluppata  un’istruzione elementare piuttosto diffusa, che fu una componente fondamentale dell’eccellenza tedesca in campo economico e militare  Elemento immateriale, ma di grande peso, era lo spirito nazionalistico tedesco che le guerre contro Napoleone e le idee romantiche avevano rafforzato
  • 27. Guglielmo I e Otto von Bismarck  Politicamente fu decisiva la tensione tra il re Guglielmo I e il Landtag, quando il re volle riformare l’esercito, rendendolo più numeroso e stabile, riducendo la cosiddetta “Milizia territoriale” (la parte dell’esercito reclutata su base territoriale con il compito di difendere il paese da invasioni esterne)  Guglielmo I decise di forzare la mano al Parlamento con la nomina di un nuovo cancelliere(primo ministro), il conte Otto von Bismarck, esponente degli Junker, un deciso conservatore (1862)  Bismarck era favorevole al progetto di una unificazione germanica, ma non voleva cedere alle rivendicazioni del Otto von Bismarck al Landtag, che considerava il prodotto dei “disvalori” del 1848 tempo della sua nomina a cancelliere
  • 28. La politica di Bismarck  In un discorso tenuto dopo la nomina, Bismarck affermò di volere risolvere il problema dell’unità nazionale “non con discorsi né con deliberazioni della maggioranza bensì col sangue e col ferro”  La strategia del “cancelliere di ferro” era fatta di uso della forza e abilità diplomatica, soprattutto nella gestione della politica estera  Primo esempio della politica spregiudicata di Bismarck fu il modo con cui portò avanti un’azione di alleanza e poi di guerra con l’impero Asburgo, in particolare con l’Austria.  L’Austria era infatti centro dell’impero, ma anche stato della Confederazione germanica, e con essa era inevitabile lo scontro in vista dell’unificazione germanica.
  • 29. La guerra tra Impero Asburgo e Prussia  Il pretesto della guerra tra Austria e Prussia fu la rivalità dei due Paesi per la spartizione dei ducati di Schleswig, Holstein e Lauenburg (di lingua e cultura tedesca), che le due nazioni alleate avevano sottratto alla Danimarca nel 1864 con una guerra rapida  La Prussia controllava lo Schleswig, l’Austria l’Holstein, ma Bismarck puntava a prendere entrambi  Il cancelliere prussiano lavorò diplomaticamente per ottenere la neutralità della Francia e l’appoggio dell’Italia, a cui promise che avrebbe ottenuto il Veneto in caso di vittoria, quindi creò il casus belli invadendo l’Holstein  La guerra cominciò il 16 giugno 1866. La Prussia, al comando di Moltke, vinse gli Austriaci a Sadowa (Rep. Ceca) il 3 luglio, giungendo quasi fino a Vienna.  Vi fu quindi la Pace di Praga (23 agosto 1866) per cui l’Austria cedette i suoi diritti su Schlewig ed Holstein e la Prussia si annetté diversi Stati con cui formò la Confederazione della Germania Battaglia di Sadowa settentrionale e ne escluse l’Austria. Essa perdeva inoltre il Veneto a favore dell’Italia
  • 30. Domini Prussiani 1866-1871 L’Austria dovette accettare lo scioglimento della Confederazione germanica e perse ogni influenza sull’Europa centro-settentrionale. La Confederazione della Germania settentrionale era uno Stato federale presieduto dal re di Prussia. In questo modo la Prussia controllava i due terzi dei territori tedeschi e integrava socialmente le due classi dominanti, nobiltà e borghesia. La nobiltà deteneva il controllo politico , ma la borghesia vedeva garantiti i propri traffici e interessi economici
  • 31. Il “nuovo” impero austro - ungarico L’impero asburgico fu costretto a concentrare la sua politica nell’area danubiano – balcanica Nel 1867, l’impero fu diviso in due Stati, austriaco e ungherese, che formarono l’impero austro – ungarico: ognuno aveva un Parlamento e un governo proprio, e erano uniti dal sovrano, mentre gli unici ministeri comuni erano Esteri, Guerra e Finanze Gli Asburgo si accordavano così con il gruppo nazionale ungherese, il più forte e compatto Erano però scontenti in tal modo gli slavi, che diventarono la spina nel fianco dell’impero
  • 32. Prussia, il “ritiro” del Parlamento e della borghesia  In Prussia un fatto decisivo avvenne il 3 settembre 1866  Il gruppo dei liberali del Landtag subì una scissione, quando una parte di essi formò un nuovo gruppo nazional – liberale  Il Parlamento decise di approvare le spese che il governo aveva effettuato fino allora senza il consenso dei deputati  Questo voto aveva un significato preciso:  la borghesia liberale prussiana si astenne dalla guida del processo di unificazione nazionale tedesca e decise di porsi in una “posizione subalterna nei confronti della monarchia e dell’aristocrazia terriera” (Sabbatucci – Vidotto)  In Prussia accadde il contrario di quanto avvenuto in Gran Bretagna e Francia : la corona ebbe la meglio sul Parlamento
  • 33. Il progetto del Reich e l’opposizione francese  La Prussia puntava a rendere la Confederazione germanica uno stato tedesco unitario, un regno→Reich guidato dagli Hohenzollern  Per realizzare il progetto, la monarchia prussiana doveva temere l’opposizione della Francia, che confinava a sud est con la Confederazione  Napoleone III cominciò a pentirsi dell’errore commesso garantendo a Bismarck la neutralità nel conflitto tra Prussia e Asburgo  I francesi temevano che si risvegliasse il pericolo, che in conseguenza della Guerra dei trent’anni (1648) sembrava scongiurato: una Germania unita ai confini di casa, forte economicamente e soprattutto militarmente
  • 34. La questione spagnola  Il casus belli cercato dai prussiani nacque dalla successione al regno di Spagna,vacante dal 1868 per un colpo di stato dell’esercito  Il governo provvisorio spagnolo offrì la corona a un parente del re di Prussia, Leopoldo  L’opinione pubblica e il governo Leopoldo di francese reagirono con grande ostilità a Hohenzollern questa offerta, temendo un accerchiamento prussiano  Leopoldo decise di rinunciare, in accordo con il re prussiano, dopo che quest’ultimo ricevette una specie di ultimatum da parte del governo francese
  • 35. Il “telegramma di Ems” e la dichiarazione di guerra Bismarck decise di creare il casus belli,approfittando dell’incontro tra l’ambasciatore francese e il re prussiano, Guglielmo I, a Ems.  Dopo un primo colloquio, il re non volle incontrare di nuovo con l’ambasciatore francese,affermando di non avere più niente da dirgli. A quanto sembra, però, il re non intendeva far precipitare la situazione fino alla guerra  Il cancelliere comunicò alla stampa che il re gli aveva mandato un telegramma con il quale gli annunciava (fatto non vero) di aver rifiutato sdegnosamente di incontrare l’emissario di Il re prussiano Napoleone III [telegramma di Ems] Guglielmo I  La Francia si ritenne offesa dal trattamento subito dal suo ambasciatore, e la reazione dell’opinione pubblica spinse Napoleone III, fino allora esitante, alla dichiarazione di guerra contro la Prussia: 19 luglio 1870
  • 36. Da Sedan all’armistizio  I francesi affrontarono la guerra con un esercito e una preparazione inadeguati a reggere l’urto della potenza prussiana  Il momento decisivo della guerra fu l’1 settembre 1870, quando metà esercito francese fu bloccato nella fortezza di Metz, e l’altra metà fu accerchiata a Sedan e si arrese Battaglia di Sedan  Come umiliazione ulteriore anche Napoleone III fu fatto prigioniero dai tedeschi  A Parigi , assediata dai prussiani, si formò un governo provvisorio composto soprattutto da repubblicani  Dopo una resistenza disperata, il governo fu Firma dell’armistizio, costretto a lasciare Parigi e firmare 28 gennaio 1871 l’armistizio: 28 gennaio 1871
  • 37. Il 18 gennaio 1871 Guglielmo I fu incoronato Deutscher Kaiser (imperatore tedesco), a Versailles, luogo simbolico della potenza della monarchia francese. Il titolo di “Imperatore di Germania” fu evitato per non suscitare malumori dei vecchi stati e principati tedeschi [quadro di A.von Werner]
  • 38. Il significato dell’unificazione tedesca  “Un’unità calata dall’alto, attuata, in seguito a una guerra combattuta fuori dai confini nazionali, soprattutto per l’iniziativa di uno statista geniale e dispotico, mai ratificata da un plebiscito o da una qualsiasi forma di consultazione popolare” (Sabbatucci – Vidotto)  Il quadro di von Werner ha un significato simbolico fondamentale: “l’impianto cerimoniale sostituisce la convocazione di un plebiscito di unificazione:ciò perché non è tanto la dichiarazione di volontà espressa dal popolo in un rituale elettorale a legittimare la fondazione dell’impero tedesco, quanto la sua diretta partecipazione alla «guerra di fondazione» nella sua qualità di «popolo in armi» “(A.M.Banti)
  • 39. Il trattato di Francoforte: Alsazia e Lorena  La Francia dovette anche firmare il trattato di Francoforte (10 maggio 1871): prevedeva che pagasse una pesante indennità di guerra, e mantenesse truppe tedesche sul suo territorio fino al completo assolvimento del debito  Inoltre le due regioni dell’Alsazia e della Lorena furono cedute al neonato reich,che se le annesse. Alsazia e Lorena  Tale decisione fu motivata dai tedeschi con il fatto che queste due regioni erano abitate da popolazioni di lingua e cultura tedesca  Questa annessione, non sancita da un’approvazione popolare (plebiscito), apparve ai francesi un atto di forza umiliante
  • 40. Il processo di unificazione tedesco
  • 41. Crisi politica e istituzionale in Francia  Il processo di unificazione tedesco fu la causa di una durissima crisi politica e istituzionale in Francia  L’impero di Napoleone III era finito, a causa della sconfitta militare, ma anche perché, in conseguenza di essa, il popolo di Parigi insorse e costituì una Guardia Nazionale, per resistere ai prussiani  Mentre però a Parigi le idee repubblicane più radicali erano largamente diffuse, le tendenze conservatrici e la volontà di finire il conflitto con i prussiani al più presto erano idee e sentimenti assai presenti nelle campagne e nelle città più piccole
  • 42. La Comune di Parigi
  • 43. Elezioni e governo di Thiers  Le elezioni tenutesi l’8 febbraio 1871 videro l’ampia vittoria di moderati e conservatori  Il nuovo primo ministro fu l’ultramoderato Thiers, che era stato ministro anche con Luigi Filippo d’Orleans più di vent’anni prima  Thiers volle concludere al più presto la pace con i tedeschi e ripristinare l’ordine nella situazione politica di Parigi  Il tentativo del nuovo governo di Il primo ministro riprendere il controllo di Parigi con Thiers l’azione dell’esercito fu un fallimento  la città rimase sotto il controllo degli insorti e della Guardia Nazionale
  • 44. La Commune a Parigi (28 marzo 1871)  il 28 marzo 1871, i parigini elessero il Consiglio per il Comune della città, la Commune, che diventò l’organo con cui Parigi si autogovernò in alternativa e contro il governo di Thiers  I moderati e i conservatori presenti anche all’interno della capitale francese avevano già abbandonato la città o astennero e la Commune fu controllata da repubblicani, democratico-giacobini, socialisti, comunisti, anarchici  I leader politici della Commune erano in perenne conflitto interno, ma comunque riuscirono per due mesi a realizzare l’esperimento più radicale di democrazia diretta fino allora tentato in Europa
  • 45. Un esperimento socialista ?  La Commune abolì la distinzione tra potere esecutivo e legislativo  Tutti i funzionari erano elettivi e continuamente revocabili  Milizie popolari armate sostituirono l’esercito L’esperimento politico di Parigi spaventò moderati e conservatori e suscitò gli entusiasmi dei leader socialista Marx e anarchico Bakunin, che videro in esso un modello per la società socialista  In realtà, la Commune non fu socialista: vennero parificati gli stipendi di operai e impiegati, cooperative di operai gestirono alcune aziende, ma non si andò oltre
  • 46. Epilogo della Commune  La Commune avrebbe avuto bisogno del sostegno del resto della Francia per sopravvivere all’attacco portato dal governo che intendeva ristabilire l’ordine  I comunardi chiesero aiuto agli altri comuni francesi, ma senza ottenere alcun appoggio La repressione dei comunardi  Thiers, in due mesi, raccolse l’esercito necessario per entrare a Parigi e prendere la città, con il sostegno “passivo” degli occupanti tedeschi  Tra 21 e 28 maggio 1871, i governativi penetrarono in città, che fu difesa strenuamente dai comunardi  Ci furono massacri da entrambe le parti (20.000 comunardi uccisi durante la presa della città). Alla fine il governo riprese Parigi. Barricate distrutte dalla repressione governativa
  • 47. La Russia tra arretratezza e novità
  • 48. La Russia a metà 800
  • 49. La potenza europea più arretrata  La Russia era la più arretrata tra le grandi potenze europee  il 90% della sua popolazione lavorava nell’agricoltura  Venti milioni erano i servi della gleba: vincolati alla terra che lavoravano e ai proprietari, ai quali dovevano pagare canoni in denaro o prestare corvèes sulle terre padronali  La base dell’economia agricola era la mir, comunità di villaggio che regolava lavoro e imposte  La classe sociale dominante era l’aristocrazia terriera, padrona di fondi vastissimi e per lo più assenteista  La Russia era l’unico stato europeo senza istituzioni rappresentative
  • 50. Occidentalisti e slavofili  Paradossalmente, questa società arretrata aveva una delle culture più avanzate e vivaci: scrittori come Gogol, Dostoěvskij, Tolstoj erano noti in tutta Europa  La nobiltà russa, ricca e colta, viaggiava per l’Europa e usavano il francese come propria lingua  Gli intellettuali russi dibattevano di grandi N. Gogol temi come liberalismo, democrazia, F. Dostoěvskij socialismo, nonostante la presenza di una pesante censura  Tra di loro si divisero tra occidentalisti e slavofili: i primi avrebbero voluto che il paese adottasse i modelli di società e sviluppo occidentale; i secondi erano propensi a mantenere la “Grande Madre Russia” fedele alle proprie tradizioni, alla propria cultura e L. Tolstoj alla propria religione
  • 51. Le riforme di Alessandro II  Lo zar Alessandro II, salito al trono nel 1855, sembrò realizzare le speranze degli occidentalisti, introducendo riforme modernizzatrici nell’amministrazione, nella giustizia, nella scuola  Ebbe un valore epocale soprattutto l’abolizione della servitù della gleba  I servi ebbero la libertà personale; l’eguaglianza giuridica con gli altri cittadini; potevano riscattare, se in possesso del denaro necessario, le terre che lavoravano e trasformarsi in piccoli proprietari terrieri
  • 52. Il fallimento delle riforme agrarie  In realtà le riforme non furono in grado di modificare profondamente la società russa  Gli ex servi poterono acquistare solo lotti di terra più piccoli rispetto all’estensione di quelli che coltivavano, e dovettero spendere cifre superiori al vero valore dei fondi  In tal modo coloro che rinunciarono all’acquisto divennero proletariato rurale  I nuovi piccoli proprietari, invece, per fronteggiare le spese dovute al nuovo onere, dovettero ridurre i loro consumi, e contribuirono a deprimere il mercato  Dopo gli entusiasmi iniziali, le campagne diventarono turbolente, e spesso l’esercito represse le ribellioni nel sangue
  • 53. Nichilismo e populismo  Alessandro II irrigidì la sua azione politica, la censura e l’uso della polizia divennero sempre più pesanti  In questo modo il rapporto tra lo zar e la borghesia colta, vero pensatoio del paese, si fece sempre più freddo  I giovani, dal canto loro, si diedero a atteggiamenti di rifiuto sempre più accentuato dell’ordine costituito  Questo rifiuto prese due forme diverse: l’individualismo anarchico e pessimista dei cosiddetti “nichilisti”  Oppure l’attenzione verso le condizioni delle classi subalterne, secondo la parola d’ordine “andare verso il popolo”, che determinò il nome di narodnicki (“populisti”)
  • 54. I populisti, dall’azione alla cospirazione  Il movimento populista fu un fenomeno complesso, nel quale si mescolavano elementi ideologici diversi  Anarchia, sulla base dell’ideologo Michail Bakunin; democratismo occidentale; socialismo, sul modello di Marx  Il populismo aveva un nucleo ideale costituito dall’ utopia di costruire un socialismo agrario, che doveva essere realizzato dai contadini, come evoluzione della tradizione comunitaria tipica dell’universo agrario russo  I populisti furono però sempre più isolati sia dalla M. Bakunin repressione poliziesca dall’ incomprensione dei contadini  Per questo passarono all’ azione cospirativa, che a sua volta subì forti repressioni poliziesche
  • 55. Gli Stati (molto poco) Uniti, 1800-1866
  • 56. Gli USA nel 1850: stati abolizionisti, stati schiavisti,territori da assegnare
  • 57. Gli Stati Uniti a metà ‘800  Gli Stati Uniti alla metà del 1800 erano un paese in espansione tumultuosa  Una forte immigrazione proveniente dall’Europa contribuiva alla crescita degli abitanti (30 milioni nel 1860)  Le strade e le vie ferrate contribuivano agli spostamenti di centinaia di migliaia di persone dalla costa orientale verso Ovest  L’agricoltura era in fortissima crescita, grazie alla messa a coltura di grandi aree e all’organizzazione capitalistica del settore agrario nel Midwest (Vicino Ovest)  Il Nord Est era invece la zona industriale della nazione
  • 58. Gli Stati del Nord  Il paese era però diviso sostanzialmente in tre zone, geograficamente, economicamente e socialmente ben definite  Il Nord Est era la zona più moderna,ricca e progredita, Manhattan a metà 800 dove sorgevano le industrie e le città più grandi (New York, Boston, Philadelphia).  Esse erano anche i mercati più grandi, sui quali si indirizzavano l’import – export con l’Europa e l’emigrazione New York alla fine dell’800
  • 59. Gli Stati del Sud  Gli Stati del Sud erano profondamente agricoli, come vocazione produttiva, e tradizionalisti, come mentalità  Qui la risorsa principale erano le coltivazioni di cotone, di cui gli Usa coprivano il 75% della produzione mondiale Schiavi nelle piantagioni di cotone (anni ‘50 dell’800)  I campi di cotone erano coltivati da manodopera di colore, costituita da schiavi, discendenti da quelli arrivati in Nord America dal ‘700 (gli schiavi erano 4 milioni circa)  I bianchi erano in maggioranza piccoli e medi coltivatori, ma la minoranza dominante era costituita dall’alta borghesia dei grandi proprietari, che era l’equivalente sociale dell’aristocrazia europea
  • 60. Gli Stati del Sud  I grandi proprietari vivevano in ville, avevano il culto della tradizione, del buon gusto, delle buone maniere, e una mentalità fortemente paternalistica  Secondo le loro concezioni, la schiavitù aveva un significato Immagini tratte dal film “Via col vento”, di K. Vidor (1939) positivo: lo schiavo che viveva nella piantagione in essa aveva un’abitazione sicura, cibo, istruzione religiosa, a differenza della miseria e della brutalità che regnavano dentro il sistema del capitalismo industriale
  • 61. Gli Stati dell’Ovest  Gli Stati dell’Ovest erano abitati soprattutto da liberi coltivatori e allevatori di bestiame  Progressivamente, lo spostamento della frontiera a Ovest determinò cambiamenti profondi in questi territori: dal pioniere isolato si passò agli allevamenti stabili e alle aziende agricole strutturate; dal baratto e dall’autoconsumo si andò verso l’agricoltura di mercato; che produceva cereali per il ricco Nord Est  La società dell’Ovest era legata agli ideali della conquista e della frontiera: individualismo, indipendenza, eguaglianza delle opportunità
  • 62. La questione dello schiavismo  Il contrasto fondamentale tra queste “tre Americhe” stava nel modo di considerare lo schiavismo  L’idea della schiavitù era decisamente rifiutata dalla mentalità democratica del Nord, industrializzato, in cui esisteva dai primi anni dell’800 un movimento abolizionista  Lo schiavismo era però incompatibile soprattutto con la volontà diffusa sia nel Nord, sia nell’Ovest, di costruire un capitalismo moderno  Un’organizzazione socio-economica capitalistica aveva bisogno di una manodopera mobile e di un mercato interno sempre più ampio, fattori per i quali la schiavitù era un ostacolo importante
  • 63. Nuovi equilibri tra Nord, Sud e Ovest  Gli equilibri tra il Nord industriale e il Sud agricolo cambiarono a partire dagli anni ‘40 e ‘50, quando l’industria americana si sviluppò nei settori “nuovi”, come il meccanico  Contemporaneamente, il peso della produzione di cotone e della sua lavorazione industriale nell’economia statunitense si ridusse, quindi i rapporti di reciproca interdipendenza tra le due parti Uno dei primi trattori a del paese si allentarono vapore, anni ‘40  Il Nord approfondì invece le relazioni economiche con l’Ovest: la produzione cerealicola dell’Ovest aveva il suo mercato di sbocco nel Nord, che piazzava le sue macchine agricole nei mercati del West
  • 64. Lo scontro sulla schiavitù  A metà ‘800 si acutizzò lo scontro culturale e politico sulla schiavitù  Il perno della discussione fu relativo sull’opportunità di introdurla nei territori non ancora sfruttati, che il governo federale doveva assegnare  I grandi proprietari terrieri del Sud volevano allargare la coltura del cotone alle nuove terre, prevedendo rese agricole più ampie  l’opinione pubblica del Nord e dell’Ovest era contraria  In particolare i coloni dell’Ovest volevano che le terre fossero cedute dal governo a canoni bassi o gratuitamente per coltivarle a cereali
  • 65. Nuovi schieramenti politici  Si crearono anche nuovi schieramenti politici  Il Partito Democratico legato agli interessi agricoli, liberista e autonomista, era rappresentativo dei piccoli e medi proprietari agricoli, degli immigrati del Nord-Est e dei grandi proprietari del Sud  Il Partito Whig era invece lo schieramento dei grandi interessi industriali del Nord e voleva un rafforzamento del potere centrale diminuendo le autonomie federali  A metà del1800, il Partito democratico divenne decisamente schiavista e perse consensi a Nord e Ovest
  • 66. Il successo del repubblicano Lincoln  Il Partito whig cambiò pelle e si divise in due schieramenti, conservatore,che sparì rapidamente, e progressista  Il nuovo schieramento progressista diede vita nel 1854 al Partito Repubblicano, antischiavista, favorevole alle richieste degli industriali (dazi doganali più elevati) e dei farmers dell’Ovest (lo Stato avrebbe distribuito i Abraham Lincoln, terreni gratuitamente) presidente dal 1860  Esso riuscì a portare il suo candidato Abraham Lincoln alla vittoria nelle elezioni presidenziali del 1860
  • 67. La Guerra civile, 1861 - 1865
  • 69. Gli Stati del Sud si dividono dal Nord  Lincoln non era un abolizionista radicale, ma gli Stati del Sud videro la sua vittoria come l’inizio di un percorso che avrebbe portato gli Usa a privilegiare lo sviluppo industriale; a diventare uno stato centralizzato; a deprimere gli Jefferson Davis, presidente dei Confederati stati schiavistici del Sud  Undici Stati del Sud decisero quindi di staccarsi dall’Unione e costituirono una “Confederazione” indipendente, la cui capitale era a Richmond in Virginia  il palazzo del governo a Richmond
  • 70. Inizio della guerra civile  “L’Unione si fondava in teoria su un libero contratto fra Stati sovrani, ma il rifiuto di una parte del paese di accettare il responso della maggioranza avrebbe distrutto le basi stesse dello Stato” (Sabbatucci – Vidotto)  La Guerra civile fu dunque inevitabile e si aprì nel 1861, quando l’esercito dei confederati attaccò la piazzaforte unionista di Fort Sumter, nella Carolina del Sud  I Confederati avevano forze armate migliori e speravano che la Gran Bretagna li supportasse, in quanto principale acquirente del Rovine di Fort Sumter dopo l’attacco confederato cotone americano e contraria al protezionismo dei repubblicani
  • 71. Il governo dei “Confederati” in riunione a Richmond: al centro il presidente Davis(sn) e il generale Lee (dx), comandante delle truppe degli stati sudisti
  • 72. Iniziale prevalenza dei Confederati  Per due anni i Confederati ebbero la prevalenza, grazie alle qualità del loro esercito e alle doti del generale Robert Lee, comandante in capo delle truppe sudiste  Quando però la guerra si prolungò e i Confederati non ebbero alcun aiuto da parte della Gran Bretagna, le sorti del conflitto si rovesciarono  Gli “Unionisti” (Stati del Nord) contavano su una popolazione numericamente superiore tra cui reclutare i soldati e su un Eserciti potenziale economico, e tecnologico, Confederati maggiore Unionisti 1,064,000 2.200.00
  • 73. La ripresa degli Unionisti  Gli Unionisti cominciarono a recuperare terreno a partire dal 1863, sotto il comando del generale Grant  Avanzarono lentamente, ma decisamente I morti della battaglia di Gettysburg lungo il corso del fiume Mississippi furono 50.000 in tre giorni  Nel luglio di quell’anno, ebbe un valore strategico e simbolico centrale la battaglia di Gettysburg, dove il tentativo dei Confederati di penetrare in Pennsylvania fu bloccato dagli Unionisti in una sanguinosa battaglia durata tre giorni Prigionieri sudisti a Gettysburg
  • 74. La fine della guerra civile, 1865  A partire dall’estate del 1864, i nordisti penetrarono nel territorio dei nemici dal Mississippi verso l’Atlantico  La lunga marcia degli Unionisti fu devastante e lasciò dietro di sé, specie in Tennessee e Georgia, morti e distruzioni. Si concluse con successo nel dicembre del 1864  I Confederati ormai stremati e inferiori, quando buona parte del Sud era occupata Unionisti Confederati dall’esercito Unionista, si arresero il 9 110.000 morti 93.000 morti aprile 1865 in battaglia in battaglia  Lincoln, presidente e simbolo della 360.000 totali 258.000 totali 275.200 feriti 137.000 feriti vittoria Unionista, fu ucciso qualche giorno dopo in un teatro da un sudista fanatico
  • 75. La prima guerra totale dell’età contemporanea  La “Guerra di secessione” durò quattro anni, coinvolse tre milioni di soldati e provocò 600.000 morti  Fu la prima guerra totale del mondo contemporaneo: coinvolse lungamente la popolazione civile di un paese intero, utilizzò i mezzi prodotti dallo sviluppo tecnologico e industriale, tra cui telegrafo e ferrovia, per non parlare delle armi Armi di lunga gittata usate  Gli Unionisti dovettero ricorrere a tutti i mezzi anche durante la Guerra di Secessione politici possibili per vincere: in particolare, una legge assegnò gratuitamente lotti di demanio statale a ogni cittadino che li chiedesse (1862)  Nel 1863 il governo di Lincoln decise la liberazione di tutti gli schiavi negli Stati del Sud (anche per arruolarli)  Tale liberazione non ebbe però effetti significativi per la condizione degli ex schiavi: le diseguaglianze sociali e i pregiudizi razziali rimasero forti
  • 76. Bibliografia  Alberto Mario Banti, Il senso del tempo. Manuale di storia. 1650 – 1870, Roma – Bari, Laterza, 2008  G.Galasso,Storia d’Europa,Roma – Bari, Laterza, 1996  Reid Mitchell, La guerra civile americana, Bologna, il Mulino, 2003  G.Sabbatucci – V.Vidotto, Storia contemporanea, “L’Ottocento”, Roma – Bari, Laterza, 2002