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La Riforma protestante
1. Tendenze riformatrici prima di Lutero




    Il papa rappresentato in vesti    La Chiesa ha in mano una borsa per
    guerriere senza segni cristiani   l’elemosina e non bada ai simboli di
                                      fede che la circondano
Movimenti riformatori nel Medioevo

   I movimenti di riforma della chiesa cristiana in Occidente
    assunsero importanza e ebbero un forte seguito a partire
    dall’anno 1000, quando ebbero origine i movimenti come la
    patarìa (XI-XII secolo), che proponeva un ritorno della
    Chiesa troppo mondana e secolarizzata alla purezza e alla
    fedeltà del messaggio evangelico
   Alcuni movimenti riformatori, come quello dei càtari (in
    Provenza) e dei valdesi (tra Piemonte e Svizzera) furono
    dichiarati eretici e perseguitati violentemente dalla
    Chiesa cristiana e dalle autorità politiche nel XIII
    secolo
   Ciò che accomunava tutte i gruppi riformatori era la richiesta
    che la Chiesa cristiana si liberasse dal pesante intreccio
    tra potere spirituale e potere temporale che nei secoli si
    era rafforzato e approfondito, e che appariva come
    assolutamente antitetico rispetto agli ideali evangelici
Riforma religiosa
               e ricadute sociali e politici
   I movimenti di riforma religiosa spesso si intrecciavano con
    forme di protesta sociale e politica, che mettevano sotto
    accusa la Chiesa come struttura di potere
   Queste correnti di protesta anticlericale si
    rafforzarono nel corso del XIV secolo, quando si
    verificarono fatti cruciali: la grave crisi economica, che
    provocò una crisi morale estremamente profonda; e
    l’affermazione delle monarchie nazionali, che volevano
    tenere separate le due sfere di potere: temporale (dei re) e
    spirituale (del papa e delle gerarchie ecclesiastiche)
   Nel caso della Francia, più volte i monarchi cercarono di
    rendere la Chiesa più nazionale e meno vincolata all’azione
    religiosa e soprattutto politica di Roma
John Wycliff
                  In questo clima maturarono movimenti di dissidenza
                   religiosa in Inghilterra e in Boemia
                  In Inghilterra, il filosofo e teologo John Wycliff, vissuto
                   nel cuore del Trecento (1320 – 1384) mise in dubbio la
                   convinzione secondo la quale gli uomini si salvano
                   sia per la propria fede, sia grazie alle loro opere
                  Egli sosteneva che solo la fede, resa viva dalla lettura
                   e dalla meditazione sulle Sacre Scritture, può
                   salvare l’uomo, sottoposto all’onnipotenza di Dio
                  La Chiesa, secondo Wycliff, aveva un ruolo
                   importante, ma non decisivo per l’uomo: la sua
                   funzione di mediazione tra Dio e l’uomo era meno
                   importante di quanto lo fosse la fede viva
John Wycliff      Inoltre, lo Stato, imponendo all’uomo il rispetto
                   delle leggi, era capace di guidare l’uomo a
                   comportamenti adeguati alla volontà di Dio
                  Il vero cristiano doveva vivere la sua fede nella
                   dimensione interiore, mentre la liturgia e i suoi riti
                   rischiavano di essere solo manifestazioni esteriori, ma
                   poco sentite della fede
L‟azione riformatrice di Jan Hus
                        Le idee di Wycliff influirono molto su un altro
                         dissidente, il boemo Jan Hus, animatore di gruppi
                         misti di laici e ecclesiastici tra la fine del XIV e
                         l’inizio del XV secolo
                        Hus insisteva, come Wycliff, sull’importanza
                         preponderante della fede rispetto alle opere
                         per la salvezza dell’uomo
                        Inoltre si schierò, in modo più deciso di Wycliff,
                         contro il potere politico della Chiesa, affermando
                         che spettasse allo Stato mantenere l’ordine cristiano
                        Inoltre egli condannava anche il mercato delle
                         indulgenze, cioè il fatto che la salvezza degli uomini
                         passasse attraverso la carità pagata a caro prezzo per
                         ottenere l’indulgenza, cioè il perdono dei peccati per i
                         già morti per accelerarne il percorso di salvezza
                        Hus fu presente nel 1414 al Concilio di
                         Costanza, in Germania, dove la Chiesa pose fine al
                         cosiddetto Scisma d’Occidente, provocato dalla
Il rogo di Jan Hus       presenza di un papa e di due antipapi
                        Il Concilio condannò Hus per le sue idee al
                         rogo come eretico, condanna che fu eseguita a
                         Praga nel 1415
Il movimento della Devotio moderna

   Le iniziative riformatrici non si interruppero, anche se fino
    alla fine del XV secolo nessuna di esse assunse un
    carattere apertamente condannato dalla Chiesa come
    eretico
   Ebbe un particolare seguito il movimento chiamato della
    Devotio moderna, che nacque in Olanda a fine Trecento e
    poi si espanse nelle Fiandre e nei territori tedeschi
   Esso basava la sua esperienza religiosa, che si svolgeva in gruppi
    di laici, sull’imitazione di Cristo
   Il gruppo praticava il modello di vita proposto dai Vangeli:
    lavoro in comune, raccoglimento e meditazione sui testi sacri
    erano i cardini dell’esistenza nelle comunità ispirate alla
    Devotio moderna
Erasmo da Rotterdam
                          Il più importante pensatore cristiano dell’epoca fu
                           Erasmo da Rotterdam
                          Egli professava una filosofia di Cristo
                          La sapienza del cristiano doveva basarsi sulla
                           parola divina, in particolare sul Vangelo dentro
                           il quale esisteva il più ampio patrimonio di
                           conoscenza
                          Il cristiano per impadronirsi della parola
                           divina doveva cancellare dalle Sacre Scritture
                           le interpretazioni e i commenti prodotti da
                           secoli di ignoranza e di superstizione
                          Erasmo, in conformità alle sue convinzioni morali,
                           aveva curato un’edizione stampata del Vangelo,
                           per mettere i lettori a diretto contatto con il
Erasmo da Rotterdam        testo sacro
                          Inoltre curò edizioni anche di opere di Padri della
                           Chiesa, come Girolamo, Ambrogio e Agostino, in
                           modo che le vere interpretazioni del messaggio di
                           Cristo fossero disponibili per tutti i cristiani
Una Chiesa di potere
                   Di fronte a questi movimenti e a questi uomini
                    dediti alla riforma della Chiesa si presentava una
                    Chiesa che sembrava avere perso autorità
                    morale,anche per responsabilità dei papi che
                    la guidavano,molto mondani e poco spirituali
Alessandro VI
                   Alessandro VI Borgia, papa tra 1492 e 1503, fu
                    un politico abile e preso soprattutto dalla volontà di
                    assicurare un dominio politico adeguato al figlio
                    Cesare
                   Il suo successore Giulio II della Rovere, che
                    governò la Chiesa dal 1503 al 1513, trascorreva
Giulio II           più tempo sui campi di battaglia che nella cura
                    della sua missione sacerdotale, al fine di dare
                    saldezza allo Stato della Chiesa
                   Infine Leone X, pontefice dal 1513 al 1521, fu un
                    grande e generoso mecenate di opere artistiche e
                    culturali di prim’ordine, tra cui la Basilica di S. Pietro
 Leone X
La Riforma
di Martin Luther
Martin Luther, un cristiano tormentato
                   Il sentimento di insofferenza e scandalo verso
                    la Chiesa di Roma e i suoi metodi di cura delle
                    anime e della fede favorì la diffusione delle idee di
                    un monaco agostiniano di Erfurt (Sassonia),
                    nei territori tedeschi, di nome Martin Luther
                    (italianizzato come Lutero)
                   Luther era figlio di un piccolo imprenditore
                    minerario, che gli diede una buona educazione,
                    finché, mentre stava frequentando
                    l’università di giurisprudenza, sentì la
                    vocazione al monachesimo e entrò
                    nell’ordine degli agostiniani
                   Fin dagli anni dell’entrata in convento Luther era
                    angosciato dall’idea del peccato
                   L’uomo pecca spesso e si dimentica della colpa
Martin Luther       commessa
                   A sua volta la legge divina era così perfetta
                    che l’uomo, creatura imperfetta nata con il
                    peccato originale, non avrebbe potuto
                    adeguarsi alla sua perfezione
La dottrina delle indulgenze

                                    Luther aveva riposto qualche fiducia per la
                                     salvezza degli uomini peccatori nella
                                     dottrina delle indulgenze, il tesoro
                                     costituito dai meriti che i santi
                                     avevano accumulato e che andavano al di là
                                     di quanto fosse necessario per la loro
                                     salvezza.
                                    Dio aveva lasciato questo tesoro da
                                     amministrare a favore dei peccatori
                                     che compissero opere di bene, e
                                     questo insieme di beni era inesauribile
                                     perché aumentato dai meriti infiniti di
                                     Cristo
La vendita delle indulgenze,
di Jorg Breu il Vecchio (1530)      Si pensava che le pene delle anime
                                     del Purgatorio potessero essere
                                     ridotte o annullate se un vivente
                                     avesse acquistato le indulgenze a loro
                                     favore
Luther a Roma e Witterberg
                                Luther nel 1511 andò a Roma e qui
                                 visitò santuari, venerò reliquie, salì in
                                 ginocchio la Scala santa, che secondo la
                                 tradizione era quella del palazzo di Ponzio
                                 Pilato, percorsa allo stesso modo da Cristo
                                Questi atti avrebbero dovuto procurargli
                                 indulgenze, ma in realtà Luther rimase
                                 deluso dal mercato del sacro che vide
                                 a Roma e cominciò a dubitare anche
Witterberg, localizzazione       della dottrina delle indulgenze
e panorama della città al       Tornato in Germania, continuò nei suoi
tempo di Martin Luther           tormenti, fino a che il suo superiore, von
                                 Staupitz, lo mandò a Witterberg, dove
                                 esisteva un’università, per distoglierlo
                                 dall’ossessione del peccato. spingendolo a
                                 approfondire gli studi teologici
                                A Witterberg, Luther divenne dottore in
                                 teologia e cominciò a tenere le prime lezioni
La Giustizia di Dio

   Durante il 1515-1516, tenendo un corso sull’Epistula ad
    Romanos di S. Paolo, Luther giunse all’interpretazione del
    testo sacro che gli sembrò la più adeguata a risolvere il
    problema della salvezza
   Un passo della lettera che diceva, “La giustizia di Dio è
    rivelata nel Vangelo, secondo come sta scritto «Il
    giusto vivrà di fede»” lo portò a formulare una
    riflessione decisiva
   La giustizia divina andava interpretata, secondo Luther,
    non come giudizio e punizione, ma come il dono della
    grazia di Dio offerto, grazie al sacrificio di Cristo,
    al peccatore che ammetta la propria indegnità e si
    affidi alla misericordia di Lui
Sola fide
   Luther ribaltava la visione tradizionale della teologia, in base
    alla quale la Grazia era indispensabile per la salvezza dell’uomo,
    ma egli doveva meritarsi l’azione della Grazia per la sua
    salvezza facendo buone opere
   Per Luther, invece, la natura umana è intrinsecamente
    corrotta dal peccato originale e quindi le opere non
    sono decisive per la sua salvezza, che si deve solo a Dio
    che salva l’uomo per la fede che esso ha in Lui
   Il giusto farà il bene per amore di Dio e del prossimo, ma
    questa opera di bene è una conseguenza del suo stato
    di Grazia, e non la via che porta alla Grazia
      Questo è il principio che Luther esprimerà con la formula


                               sola fide
Sola scriptura

   In base a questa idea, anche i testi sacri, Antico e Nuovo
    Testamento, avrebbero assunto un significato diverso
    rispetto a quello tradizionale
   La Sacra Scrittura doveva essere letta e interpretata
    personalmente dal fedele abbandonando le spiegazioni
    ufficiali. La Sacra Scrittura è in gradi di parlare da sé al
    fedele senza la mediazione della teologia ufficiale
   «Un semplice laico armato della Bibbia, affermò Luther,
    deve essere creduto più del papa o del Concilio che ne
    siano privi»
   Questo era il principio indicato da Luther come
                          sola scriptura
Il ridimensionamento del ruolo della Chiesa

                         In sostanza l’interpretazione teologica
                          del monaco di Erfurt escludeva il
                          ruolo della Chiesa nei due ambiti
                          fondamentali in cui esso si esercitava
                         1. la Chiesa non aveva più la
                          funzione di intermediaria tra uomo
                          e Dio, perché solo la fede salva →sola
                          fide
                         II. la Chiesa non rivestiva più alcuna
Emblema dei               autorità nell’interpretazione
Riformati luterani,       teologica delle Sacre Scritture,
con i principi di         perché all’uomo bastava la Rivelazione
fede elaborati da
Lutero                    per comprenderne il significato →sola
                          scriptura
Battesimo e eucarestia
             Inutilità del sacramento dell‟Ordine

   Luther nel corso degli anni successivi sottopose a critica
    anche la dottrina dei sette sacramenti, dei quali, secondo
    la sua teologia, solo due erano effettivamente validi per la
    salvezza dell’uomo, perché istituiti da Cristo come
    dimostrava il Vangelo
   1. il battesimo, cerimonia con cui si diventa cristiani
   II. l’eucarestia, commemorazione dell’Ultima Cena del
    Signore, rito in cui vi è la presenza reale di Cristo nel pane e
    nel vino offerti ai fedeli
   In particolare, Luther riteneva inutile il sacramento
    dell’Ordine: visto che il fedele era in grado di
    interpretare da sé il testo sacro senza
    l’intermediazione sacerdotale e si salvava con la sola fede,
    si sarebbe compiuto il principio del
           sacerdozio universale dei laici
                  cioè l’idea che chiunque potesse essere chiamato
                  a celebrare le funzioni religiose
La lotta contro le indulgenze
   L’opinione pubblica tedesca venne a conoscenza delle idee di Luther
    il 31 ottobre 1517, quando con un gesto clamoroso il riformatore
    tedesco inchiodò sulla porta della chiesa del castello di
    Witterberg le sue 95 tesi, che erano contenute in una
    lettera indirizzata a Albert di Hohenzollern, arcivescovo di
    Magonza
   Albert, nobile fratello del governatore di Magdeburgo, deteneva a
    poco più di vent’anni due vescovadi, ma voleva anche la carica di
    arcivescovo di Magonza, ricchissima e di grande prestigio dentro
    la Chiesa.
   Tuttavia, per il principio dell’accumulo delle cariche, Albert non
    avrebbe dovuto occupare quella carica, salvo che per una dispensa
    papale
   Il papa Leone X accettò di conferirgli la carica dietro il
    pagamento di una fortissima somma di denaro, perché ne
    aveva bisogno per costruire la basilica di S. Pietro
   Leone X permise a Albert di vendere indulgenze in tutta la
    Germania, a patto che metà del ricavato previsto venisse
    versato alla Camera Apostolica
Le 95 tesi
             Le 95 tesi di Luther                            -
                 condannavano il mercato delle
                     indulgenze                              -
                 negavano la facoltà del papa di
                     perdonare i peccati
                     eccetto per le pene inflitte da lui
                 stesso
                     - affermavano che era empia
                 l’idea di acquistare beni spirituali
                 con mezzi          materiali
              Le tesi si diffusero con grande
               rapidità nei territori tedeschi, all’insaputa
               di Luther, grazie alla stampa che venne
               fatta di esse
              In tutta la Germania esse ottennero
               grande consenso, a causa
               dell’insofferenza sentita da molti per la
  Alberto      rapacità e la corruzione della Chiesa
di Magonza
L‟avvio del processo di eresia
   La Chiesa di Roma reagì avviando un processo di eresia per
    Luther
   La procedura durò due anni, 1518 – 1520, quando a Luther
    arrivò la bolla (lettera) di scomunica papale
   In quei due anni Luther approfondì il suo contrasto con la
    Chiesa pubblicando tre scritti importanti
   a. Alla nobiltà cristiana di nazione tedesca, in cui sollecitava
    i nobili tedeschi e l’imperatore a avviare la riforma della Chiesa
   b. La cattività babilonese della Chiesa, in cui criticava con
    forza la dottrina dei sacramenti e accusava la Chiesa di avere
    falsato il senso delle Sacre Scritture
   c. La libertà del cristiano, in cui Luther affermava che il fedele
    era libero spiritualmente, ma come uomo era subordinato
    all’autorità politica
Luther brucia la bolla papale

                                   La bolla papale imponeva a Luther di
                                    ritrattare in sessanta giorni o sarebbe
                                    scattata per lui la scomunica
                                   Egli la bruciò insieme ai libri di diritto
                                    canonico
Luther brucia la bolla papale      Il papa chiese allora all’imperatore Carlo V
                                    di prendere anch’egli posizione contro
                                    Luther
                                   Il riformatore fu convocato a Worms,
                                    in una Dieta, nel 1521 per ritrattare di
                                    fronte all’imperatore e ai principi tedeschi



         Carlo V
   A Worms Luther si rifiutò di ritrattare e questo
    aggiunse alla scomunica anche la condanna
    dell’autorità civile
   Egli fu bandito da parte di Carlo V dalle terre imperiali, e se
    non si fosse allontanato, sarebbe stato arrestato e bruciato
   Federico il Saggio, elettore di Sassonia, di cui Luther era
    suddito, lo fece rapire per salvarlo da ogni tentativo di toglierlo
    di mezzo
La traduzione della Bibbia in tedesco
                                  Luther fu trasportato in una
                                   fortezza di Federico il Saggio, dove
                                   studiò gli aspetti dottrinali della
                                   sua riforma ma soprattutto
                                  avviò la traduzione del Nuovo
                                   Testamento in tedesco, con lo
   Federico il Saggio
                                   scopo di permettere la lettura
                                   del testo anche a chi non
                                   conosceva il latino, o almeno
                                   l’ascolto consapevole del
                                   Vangelo
                                  La traduzione fu pubblicata a
                                   Witterberg nel 1522, e grazie
                                   alla stampa il testo tradotto da
La Bibbia tradotta da Luther
                                   Luther ebbe un’ampia diffusione
Sintesi delle tesi di Luther

         Tesi di Luther                       Teologia cattolica
Solo la grazia di Dio salva l’uomo    L’uomo si salva con la Grazia e le
                                                    opere
     Due sacramenti validi:                   Sette sacramenti
     battesimo e eucarestia
      Sacerdozio universale                Distinzione clero - laici
  Libero esame delle Scritture       Le Scritture sono interpretabili solo
                                         dalle autorità ecclesiastiche
  Condanna del monachesimo              Diffusione del monachesimo


Condanna del celibato sacerdotale     Obbligo del celibato sacerdotale


Critiche al potere mondano della      Supremazia e infallibilità del papa
        Chiesa e del papa
La diffusione e gli effetti della Riforma
La diffusione delle idee di Luther

   Le idee di Luther si diffusero molto rapidamente
    grazie alla stampa, e questo determinò effetti dirompenti
    sulla società tedesca
   In molte città i fedeli vollero l’applicazione dei principi
    della Riforma, imponendoli anche con la forza ai
    sacerdoti che vi si opponevano. Spesso queste
    imposizioni erano appoggiate dai principi e dai governi
    municipali
   In molti centri si verificarono episodi di iconoclastìa, cioè
    distruzione di reliquie, immagini e arredi sacri, in linea con le
    idee di Luther, che aveva definito idolatrici i ricchi arredi
    ecclesiastici
   In diversi luoghi i principi e i governi cittadini
    aderirono alle idee riformatrici e vendettero i beni di
    chiese, conventi e monasteri
La Riforma e i “cavalieri”

                      Luther si schierò decisamente contro le
                       iniziative che in nome delle sue tesi
                       avessero come obiettivo il rovesciamento
                       dei poteri politici e economici
                      Un primo episodio importante si svolse tra
                       1522 e 1523,quando i “cavalieri”, piccoli
                       feudatari esperti di arte militare,ma che i
 U. von Hutten
                       mercenari e le armi da fuoco avevano messo
                       fuori gioco, videro nella Riforma la
                       possibilità di lottare contro il potere di
                       Roma e per affermare la “nazione
                       tedesca”.
                      Essi guidati da von Sickingen, un cavaliere, e
                       von Hutten, attaccarono il ricco dominio
F.von Sickingen        dell’arcivescovo di Treviri, ma furono respinti
La “guerra dei contadini”
       L’episodio storico di maggiore importanza si verificò nelle
        campagne tedesche, dove nel 1524 si rivoltarono
        non solo in nome delle idee di Lutlher, ma anche per
        recuperare i diritti comuni sulle terre, di cui i
        principi e i feudatari si erano impadroniti
       Il movimento cominciò in Svevia e lungo il Reno, poi si
        estese a Nord in Turingia, che divenne il centro del
        movimento, e Sassonia, e a sud in Tirolo e Carinzia
       I contadini combattevano sulla base delle idee
        evangeliche sull’uguaglianza tra gli uomini, e della
        lotta contro i grandi e i ricchi della terra
       L’azione nelle campagne era sostenuta dalla predicazione di
        coloro che sostenevano la Riforma non solo come lotta
        contro clero e Chiesa di Roma, ma anche come
        rivolta contro tutte le ingiustizie e le oppressioni
       Tra di essi vi era anche un compagno di università di Luther,
        chiamato Karlstadt (Carlostadio)
Le iniziative di Thomas Münzer,

                   Il proposito dei capi della rivolta era
                    l’instaurazione del regno di Dio sulla
                    terra, sulla base della fratellanza e dei
                    principi evangelici
                   Inoltre secondo alcuni Dio continuava a
                    parlare agli uomini non solo dalle pagine della
                    Bibbia, ma si rivelava anche agli spiriti eletti
                    per mezzo dell’illuminazione interiore
                   Il più importante esponente di tali idee fu
                    Thomas Münzer, un sacerdote boemo che
Thomas Münzer       nella zona della Turingia guidò un movimento
                    che formò un governo cittadino basato
                    sull’uguaglianza totale e sulla comunione dei
                    beni
La sconfitta dei contadini
                                I contadini scrissero anche un loro
                                 programma in dodici punti pubblicato
                                 all’inizio del 1525 (programma di Memmingen)
                                Gli avversari del movimento si
                                 coalizzarono: principi, nobili, alte gerarchie
                                 ecclesiastiche, ceti urbani ricchi si armarono per
                                 reprimere il movimento
                                Il fatto che i contadini non avessero una
                                 effettiva unità tra loro, in quanto ogni gruppo
                                 operava nel proprio territorio, facilitò gli
                                 oppositori
                                Nel maggio 1525, i rivoltosi furono
                                 sconfitti in una battaglia decisiva dai loro
                                 nemici coalizzati a Frankenhausen
Battaglia di Frankenhausen
                                Thomas Münzer fu catturato e ucciso, dopo
                                 essere stato torturato atrocemente
Luther si schierò contro i contadini
   Luther sostenne la repressione del movimento
    contadino in un suo scritto, che pubblicò in prossimità
    della battaglia decisiva: Contro le bande brigantesche e
    assassine dei contadini
   In questo scritto aveva chiesto ai principi di prendere la spada
    e di agire senza pietà
   Luther riteneva che principi e magistrati avessero
    autorità da Dio stesso,che li aveva scelti per
    mantenere l’ordine e reprimere i peccatori
   Inoltre, secondo lui, libertà interiore e obbedienza alle leggi e
    all’autorità erano necessari
   Tuttavia Luther temeva anche che la sua Riforma
    potesse essere messa a repentaglio dal fatto di essere
    sostenuta da rivoltosi e violenti
La comunità anabattista di Munster
   Le correnti più radicali della Riforma non si arresero alla sconfitta di
    Frankenhausen
   Esse furono rappresentate dagli anabattisti →ribattezzatori, che
    sostenevano la necessità che il battesimo fosse
    somministrato agli adulti, perché il sacramento doveva
    essere reso valido dalla volontà consapevole del battezzato
   Gli anabattisti fondarono comunità basate sulla fratellanza e
    sull’aiuto reciproco; queste comunità non riconoscevano le
    autorità politiche e ritenevano di essere illuminate
    direttamente dallo Spirito Santo
   Per quanto fossero tendenzialmente contrari all’uso della violenza, a
    Munster, nel 1534, conquistarono il controllo della città e
    imposero con la forza i loro principi, tra cui la comunione dei beni e
    la poligamia
   Per circa un anno e mezzo gli anabattisti di Munster furono
    assediati da truppe radunate dal principe vescovo e da
    luterani e cattolici uniti, fino alla capitolazione finale in cui
    subirono un massacro sanguinoso
La Riforma secondo Ulrich Zwingli
                    Un’esperienza parallela a quella riformatrice di Luther
                     fu realizzata da Ulrich Zwingli a Zurigo
                    Cappellano presso la cattedrale di quella città, Zwingli
                     a partire dal 1518 si staccò dalla fede cattolica sia per
                     una crisi personale, sia per influsso del messaggio
                     luterao
                    Zwingli andò oltre le idee di Luther, rifiutando
                     tutti i riti, e l’idea stessa di sacramento, perché
                     la grazia divina non poteva essere trasmessa
                     da oggetti materiali
                    Negava che Cristo fosse presente nel pane e
                     vino dell’eucarestia, che era solo una
Ulrich Zwingli
                     commemorazione del sacrificio
                    Il battesimo era solo un segno di adesione alla
                     comunità cristiana
                    Affermava che l’altare nel tempio andava
                     rimosso, perché i fedeli dovevano riunirsi solo per
                     leggere il Vangelo e ascoltare il commento che il
                     pastore avrebbe fatto nel suo sermone
Epilogo della vicenda di Zwingli
   Zwingli riuscì a convincere il Consiglio cittadino a abolire la
    messa, riformare la liturgia, imporre la Bibbia come unica fonte
    di autorità religiosa e eliminare la immagini religiose perché
    idolatriche
   Grazie all’opera di Zwingli la Riforma si estese in molti cantoni
    svizzeri, anche se non in quelli più importanti, che rifiutarono
    di appoggiarlo perché esigeva di abolire il servizio militare
    mercenario, fonte di ricchezza per quelle zone
   In difficoltà a causa di questa divisione, Zwingli e i suoi seguaci
    cercarono il sostegno di Luther e dei suoi fedeli tedeschi
   L’incontro di Marburgo del 1529 tra Zwingli e Luther
    determinò tuttavia una profonda frattura tra i due, a causa
    della questione dell’eucarestia
   Gli zwingliani rimasero sempre più isolati e subirono l’attacco
    militare di un esercito cattolico che a Zurigo entrò in città e
    provocò molti morti tra cui lo stesso riformatore (1531)
Divisioni religiose e divisioni politiche




Enrico VIII

                Carlo V
La situazione dell‟Inghilterra
                        In Inghilterra le idee di Erasmo avevano
                         trovato il sostegno di personalità di
                         primo piano come Thomas More, filosofo
                         e cancelliere di Enrico VIII, il re Tudor che
                         governò dal 1509 al 1547
                        Enrico VIII inizialmente si schierò contro
                         la “ribellione” di Luther, tanto che nel 1521
   Enrico VIII
                         si impegnò in una polemica diretta contro la
                         Riforma scrivendo un trattato in difesa dei
                         sacramenti, grazie al quale il papa Leone X lo
                         nominò “defensor fidei”
                        I rapporti tra Chiesa di Roma e corona inglese
                         si incrinarono a causa di una questione nata
                         dall’intromissione considerata indebita
                         del papa negli affari interni inglesi

Thomas More
Il dissenso tra Enrico VIII e
                           la Chiesa di Roma
                          Enrico VIII aveva sposato nel 1509 Caterina d’Aragona,
                           figlia dei monarchi di Spagna e vedova del fratello.
                          Il matrimonio, dinastico, aveva portato una sola figlia,
                           femmina, Maria, (gli altri erano morti) mentre Enrico voleva
                           assolutamente un erede maschio
                          Verso il 1527 il re inglese si invaghì di una dama di
                           corte, Anna Bolena e chiese al cardinale di corte se
                           fosse possibile sciogliere il matrimonio con
Caterina d’Aragona         Caterina d’Aragona anche per motivi morali, visto che
                           era stata sua cognata
                          Il cardinale sottopose il caso al papa Clemente VII,
                           confidando che, come era avvenuto in passato per altri
                           sovrani, la Chiesa avrebbe deciso lo scioglimento del
                           matrimonio
                          Ma a complicare il quadro era la parentela tra Caterina
                           e l’imperatore Carlo V, di cui era nipote, e con il quale
                           il papa si era appena riconciliato dopo il sacco di Roma
                          Se il matrimonio fosse stato sciolto, l’imperatore
                           avrebbe subito un’offesa politica forte

 Anna Bolena
Lo scisma anglicano, 1531-1533
                    Il papa rifiutò il consenso a Enrico VIII e da qui si
                     aprì un conflitto diplomatico e soprattutto religioso tra il
                     monarca inglese e Roma
                    Il re decise allora il distacco della Chiesa inglese
                     dalla Chiesa di Roma: il Parlamento votò la nomina di
                     Enrico VIII a protettore della Chiesa anglicana e
                     suo capo supremo nel 1531.
Clemente VII        Questo significò che tutte le norme di carattere religioso
                     dovevano essere sottoposte al all’approvazione del
                     monarca
                    Nel 1533 la massima autorità ecclesiastica
                     inglese, l’arcivescovo di Canterbury Thomas
                     Cranmer, a capo di un’assemblea di vescovi e
                     teologi, decise l’autonomia della Chiesa anglicana
                     da Roma e sciolse il matrimonio tra Enrico VIII e
                     Caterina d’Aragona
                    Enrico VIII e Anna Bolena, sposatisi in segreto nel gennaio
                     1533, resero pubblico il loro matrimonio e Anna fu
Thomas Cranmer       incoronata regina d’Inhilterra
                    Dal canto suo Clemente VII scomunicò Enrico VIII
Persecuzioni anticattoliche in Inghilterra

   Le conseguenze di questo scisma furono negative per i
    cattolici e per i luterani
   I luterani continuarono a essere perseguitati
   Ma anche i cattolici furono accusati di preparare
    sedizioni e tradimenti contro lo stato
   Fu condannanto a morte anche Thomas More, che
    aveva lasciato la carica di cancelliere in disaccordo con lo
    scisma
   Nel 1537 la monarchia inglese decise la
    soppressione dei conventi e la confisca di buona
    parte delle proprietà ecclesiastiche, e anche in
    questo caso si verificarono molte violenze e uccisioni
Origine del termine
                       “protestanti”
   Dopo che a Spira, una Dieta aveva sospeso la proibizione della
    diffusione delle teorie di Luther nei territori dell’impero
    (1526) , la Dieta di Worms del 1529, convocata da Carlo V,
    decise che il bando delle idee di Luther fosse rinnovato fino al
    concilio ecumenico che si sarebbe occupato del problema.
   I principi della Germania, in particolare Federico di Sassonia,
    che sostenevano la Riforma di Luther redassero un
    documento comune che dichiarava come inviolabili i diritti
    della coscienza e della parola di Dio, di cui i principi
    avrebbero garantito la libera predicazione nel Sacro Romano
    Impero.
   Il documento iniziava con la parola protestamur, cioè
    'dichiariamo solennemente', e questo termine indicò da
    allora le chiese che ebbero fondamento ed origine dalla
    riforma protestante, e il cui diritto di esistenza veniva
    riconosciuto proprio grazie a quel protestamur.
La mediazione di Carlo V
               La Confessio augustana
                  Di fronte alla diffusione della Riforma nei territori
                   tedeschi, l’imperatore Carlo V cercò di risolvere la
                   questione religiosa
                  L’imperatore era poco propenso a usare la forza
                   e sperava che un Concilio universale potesse
                   risolvere la questione religiosa
                  Per questo nel 1530 Carlo V convocò una Dieta (dal
                   latino dies, significa assemblea rappresentativa di tutti i
                   principi tedeschi e delle città libere, nella quale si
                   coordinava l’attività politica e venivano discusse le
                   controversie tra le realtà politiche nel territorio
                   imperiale) a Augusta, che doveva porre le basi per il
                   superamento della divisione religiosa in atto da tredici
                   anni
La Confessio      A Augusta Filippo Melantone, collaboratore di Luther,
augustana          che non era ammesso alla discussione, presentò una
                   professione di fede, chiamata Confessio Augustana
                  Essa proponeva i capisaldi del pensiero di Luther in
                   termini moderati e concilianti
Il fallimento della Confessio augustana
L‟ultimo tentativo di mediazione a Ratisbona
   La Confessio augustana fu sostenuta dai prìncipi e dalle città
    che avevano aderito alla Riforma e che erano presenti a
    Augusta
   I teologi cattolici, tuttavia, rifiutarono qualsiasi mediazione
    e spinsero Carlo V a chiedere la sottomissione dei riformati, che
    avrebbero dovuto ripristinare i vescovi nella loro autorità e
    restituire i beni confiscati a chiese, conventi e monasteri
   I riformati rifiutarono e si congiunsero in una alleanza anche
    militare, che fu chiamata Lega di Smalcalda (1530)
   Nel 1541 a Ratisbona ci fu il tentativo estremo di trovare un
    compromesso tra cattolici e riformati, che dopo un avvio
    promettente sulla questione della sola fide, di nuovo riconfermò la
    lontananza tra le parti
   Solo un Concilio poteva rimettere in discussione questa frattura
   Il Concilio fu convocato a Trento nel 1545, ma i riformati
    decisero di disertarlo in quanto era uno strumento che la Chiesa
    di Roma avrebbe usato contro di loro
Scontro militare tra Carlo V e i riformati
    Alleanza tra riformati e monarchia francese
                              Il rifiuto dei riformati verso il Concilio, rese legittimo
                               per Carlo a combatterli con le armi
                              Nell’aprile del 1547 l’esercito imperiale batté i
                               riformati della Lega di Smalcalda a Mühlberg, ma la
                               battaglia non ebbe esiti sul piano della ricsotituzione
                               dell’unità cristiana
                              Il principale alleato di Carlo V, il principe di
                               Sassoni Maurizio, temendo che l’imperatore
  Maurizio di Sassonia
                               acquisisse un potere eccessivo, si avvicinò alla Lega
                               dei riformati, che a loro volta fecero un accordo
                               segreto con il re di Francia Enrico II
                              Enrico garantì ai riformati appoggio finanziario e
                               militare in cambio di tre vescovati, Metz, Toul e
                               Verdun
                              L’esercito protestante, sostenuto dai francesi, si
                               rafforzò al punto tale da costringere le truppe
                               imperiali a fuggire da Innsbruck nel 1552
Enrico II, re di Francia
La pace di Augusta
                “cuius regio, eius religio”
   La guerra che nacque non ebbe esiti militari di rilievo
   I principi riformati non volevano condurre il conflitto alle
    estreme conseguenze, ma piuttosto raggiungere con Carlo
    V un accordo che desse loro autonomia politica e
    religiosa
   Per questo iniziarono fitte trattative tra impero e riformati che
    portarono nel 1555 alla
          pace di Augusta
   Essa riconosceva l’esistenza in Germania di due diverse
    fedi religiose, cattolica e riformata luterana
   I principi potevano imporre il proprio credo ai loro
    sudditi, che in caso contrario avrebbero dovuto
    emigrare
   Questo principio fu denominato cuius regio, eius religio
La Riforma di Calvino




         Una chiesa calviniana olandese in un
         dipinto del 1658
Giovanni Calvino
                        Insitutio christianae religionis
                                      La Riforma trovò una nuova interpretazione
                                       più radicale nelle idee e nelle tesi di Jean
                                       Cauvin, un intellettuale di origine francese,
                                       conosciuto poi come Giovanni Calvino
                                      Dopo avere studiato filosofia e diritto,
                                       Calvino aderì alla Riforma prima del
                                       1534, fuggendo da Parigi in seguito alle
                                       persecuzioni antieretiche da parte del re
   Giovanni Calvino                    Francesco I
                                      Andò prima a Strasburgo, città aperta alle
                                       diverse posizioni religiose e in cui le idee di
                                       Luther erano molto seguite, quindi a Basilea,
                                       nei cantoni svizzeri
                                      A Basilea nel 1536 pubblicò Institutio
                                       christianae religionis, un’opera molto
                                       importante come guida alla lettura e alla
                                       comprensione della Bibbia
Instiutio christianae religionis
Le tesi di Calvino
   Calvino condivideva i principi luterani sola scriptura e sola fides
   La sua concezione di Dio è tuttavia molto severa
   Dio è maestoso e inaccessibile, e ha predestinato fin
    dall’inizio dei tempi ogni uomo alla salvezza o alla
    dannazione
   «Chiamiamo predestinazione l’eterno decreto di Dio
    mediante il quale egli ha stabilito che cosa debba avvenire
    di ciascun uomo. Infatti non tutti sono creati in eguale
    condizione, ma agli uni è stata predestinata la vita eterna,
    agli altri la dannazione eterna»

   La dottrina della predestinazione non elimina, però, la piena
    responsabilità dell’uomo: «L’uomo inciampa per volontà di Dio,
    ma l’inciampo è causato dal suo vizio»
   Il cristiano deve rendere sempre gloria a Dio e lo fa compiendo nel
    modo migliore possibile la funzioni a cui Dio lo ha destinato
La predestinazione
                       e i suoi segni
   La chiesa è la società dei fedeli che Dio ha predestinato
    alla vita eterna, e comprende non solo i credenti attuali
    tutti gli eletti sin dall’inizio dei tempi
   La comunità dei “santi”, cioè i predestinati alla salvezza, si
    riconosce da alcuni segni:
   la fede, intesa come fede-fiducia in Dio
   la rettitudine di vita
   il desiderio di partecipare alla santa cena
Cristianesimo,
                        fede e politica

   Il cristiano diventa santo anche nell’ambito della vita politica
   Il lavoro è una vocazione religiosa attraverso cui si
    realizza nel mondo il progetto di Dio
   Lo stato ha deve garantire la convivenza pacifica tra gli
    uomini, combattere l’idolatria e il riconoscimento
    della vera religione
   I cristiani devono partecipare alla vita pubblica e obbedire
    alle autorità, a meno che esse non siano avverse alla parola
    di Dio
   Se le autorità non rispettassero la parola di Dio, la
    resistenza sarebbe inevitabile, anche una resistenza
    violenta
L‟azione di Calvino a Ginevra
                                    Calvino si stabilì dal 1536 a Ginevra, dove era presente
                                     Guillaume Farel, che era stato sostenitore di Zwingli
                                    Farel spinse Calvino a rimanere a Ginevra, che diventò il
                                     centro della sua azione religiosa
                                    Ginevra era una città nella quale dal 1533 lòe autorità
                                     cittadine avevano deciso la libertà di coscienza e che per
                                     questo era stata assediata dal duca di Savoia, che aiutava il
                                     vescovo cattolico a riconquistarla.
                                    Nel 1536 Ginevra fu liberata dall’assedio e divenne una
                                     città riformata
                                    Qui Calvino organizzò la comunità ispirata alle sue idee:
La cattedrale di St. Pierre, a      i dottori erano responsabili dell’insegnamento
   Ginevra, dove Calvino
predicò a partire dal 1536 a        i diaconi si dovevano occupare di poveri e malati
                                    gli anziani avevano il compito di sorvegliare la vita
                                     religiosa e morale dei fedeli
                                    Il governo della comunità era affidato ai dodici anziani,
                                     coadiuvati dai pastori, che insieme formavano il
                                     concistoro
                                    Essi avevano funzioni civili, e resero Ginevra una
                                     città-chiesa
La Chiesa di Ginevra

                        La chiesa di Ginevra fu caratterizzata da una
                         disciplina molto severa
                        Partecipare a balli, banchetti, feste e
                         spettacoli; ostentare lusso nell’abbigliamento;
                         assentarsi dalle riunioni di culto erano
                         comportamenti sbagliati che venivano puniti
                         con l’esclusione dalla santa cena, la
                         scomunica o anche con pene corporali
                        I “dissidenti”, cioè coloro che dall’interno
                         della comunità chiedevano mutamenti
Il rogo di Michele       all’azione calviniana furono trattati con
Serveto                  grande rigidità: il medico spagnolo Michele
                         Cerveto fu condannato al rogo
I cambiamenti nella liturgia

                                                 In ambito liturgico i calvinisti
                                                  vollero attuare una profonda
                                                  semplicità: niente suono
                                                  dell’organo; nessuna cerimonia
                                                  fastosa; rinuncia a paramenti
                                                  sacerdotali, sculture e opere
                                                  pittoriche nei luoghi di culto
                                                 La musica si limitava al canto dei
                                                  salmi, mentre il canto corale era
                                                  escluso dalle celebrazioni
                                                 La comunità di Ginevra fu la
                                                  prima tappa di un percorso con il
L’edificio di culto protestante raffigurato       quale Calvino avrebbe voluto
nel dipinto fu costruito a Lione, in              costruire il Regno di Dio sulla
Francia, nel 1564                                 terra e tale comunità diventò il
Al centro del dipinto, il pastore predica
                                                  modello per le altre comunità
in un ambiente sobrio e senza ricchi
arredi sacri, secondo i dettami di
                                                  riformate
Calvino (Bibliotèche Publique et
Universitaire, Geneve)
Mappa delle confessioni religiose in Europa
            nel corso del „500
Bibliografia


   R. Bainton, La Riforma protestante, Torino, Einaudi
   F.Benigno, L’età moderna. Dalla scoperta dell’America alla
    restaurazione, Roma - Bari, Laterza
   Carlo Capra, Storia moderna, Firenze, Le Monnier
   Aa.Vv., Enciclopedia Garzanti della filosofia, Milano, Garzanti,
    voci “calvinismo” e “Calvino”

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La Riforma: Lutero, Zwingli, Calvino

  • 2. 1. Tendenze riformatrici prima di Lutero Il papa rappresentato in vesti La Chiesa ha in mano una borsa per guerriere senza segni cristiani l’elemosina e non bada ai simboli di fede che la circondano
  • 3. Movimenti riformatori nel Medioevo  I movimenti di riforma della chiesa cristiana in Occidente assunsero importanza e ebbero un forte seguito a partire dall’anno 1000, quando ebbero origine i movimenti come la patarìa (XI-XII secolo), che proponeva un ritorno della Chiesa troppo mondana e secolarizzata alla purezza e alla fedeltà del messaggio evangelico  Alcuni movimenti riformatori, come quello dei càtari (in Provenza) e dei valdesi (tra Piemonte e Svizzera) furono dichiarati eretici e perseguitati violentemente dalla Chiesa cristiana e dalle autorità politiche nel XIII secolo  Ciò che accomunava tutte i gruppi riformatori era la richiesta che la Chiesa cristiana si liberasse dal pesante intreccio tra potere spirituale e potere temporale che nei secoli si era rafforzato e approfondito, e che appariva come assolutamente antitetico rispetto agli ideali evangelici
  • 4. Riforma religiosa e ricadute sociali e politici  I movimenti di riforma religiosa spesso si intrecciavano con forme di protesta sociale e politica, che mettevano sotto accusa la Chiesa come struttura di potere  Queste correnti di protesta anticlericale si rafforzarono nel corso del XIV secolo, quando si verificarono fatti cruciali: la grave crisi economica, che provocò una crisi morale estremamente profonda; e l’affermazione delle monarchie nazionali, che volevano tenere separate le due sfere di potere: temporale (dei re) e spirituale (del papa e delle gerarchie ecclesiastiche)  Nel caso della Francia, più volte i monarchi cercarono di rendere la Chiesa più nazionale e meno vincolata all’azione religiosa e soprattutto politica di Roma
  • 5. John Wycliff  In questo clima maturarono movimenti di dissidenza religiosa in Inghilterra e in Boemia  In Inghilterra, il filosofo e teologo John Wycliff, vissuto nel cuore del Trecento (1320 – 1384) mise in dubbio la convinzione secondo la quale gli uomini si salvano sia per la propria fede, sia grazie alle loro opere  Egli sosteneva che solo la fede, resa viva dalla lettura e dalla meditazione sulle Sacre Scritture, può salvare l’uomo, sottoposto all’onnipotenza di Dio  La Chiesa, secondo Wycliff, aveva un ruolo importante, ma non decisivo per l’uomo: la sua funzione di mediazione tra Dio e l’uomo era meno importante di quanto lo fosse la fede viva John Wycliff  Inoltre, lo Stato, imponendo all’uomo il rispetto delle leggi, era capace di guidare l’uomo a comportamenti adeguati alla volontà di Dio  Il vero cristiano doveva vivere la sua fede nella dimensione interiore, mentre la liturgia e i suoi riti rischiavano di essere solo manifestazioni esteriori, ma poco sentite della fede
  • 6. L‟azione riformatrice di Jan Hus  Le idee di Wycliff influirono molto su un altro dissidente, il boemo Jan Hus, animatore di gruppi misti di laici e ecclesiastici tra la fine del XIV e l’inizio del XV secolo  Hus insisteva, come Wycliff, sull’importanza preponderante della fede rispetto alle opere per la salvezza dell’uomo  Inoltre si schierò, in modo più deciso di Wycliff, contro il potere politico della Chiesa, affermando che spettasse allo Stato mantenere l’ordine cristiano  Inoltre egli condannava anche il mercato delle indulgenze, cioè il fatto che la salvezza degli uomini passasse attraverso la carità pagata a caro prezzo per ottenere l’indulgenza, cioè il perdono dei peccati per i già morti per accelerarne il percorso di salvezza  Hus fu presente nel 1414 al Concilio di Costanza, in Germania, dove la Chiesa pose fine al cosiddetto Scisma d’Occidente, provocato dalla Il rogo di Jan Hus presenza di un papa e di due antipapi  Il Concilio condannò Hus per le sue idee al rogo come eretico, condanna che fu eseguita a Praga nel 1415
  • 7. Il movimento della Devotio moderna  Le iniziative riformatrici non si interruppero, anche se fino alla fine del XV secolo nessuna di esse assunse un carattere apertamente condannato dalla Chiesa come eretico  Ebbe un particolare seguito il movimento chiamato della Devotio moderna, che nacque in Olanda a fine Trecento e poi si espanse nelle Fiandre e nei territori tedeschi  Esso basava la sua esperienza religiosa, che si svolgeva in gruppi di laici, sull’imitazione di Cristo  Il gruppo praticava il modello di vita proposto dai Vangeli: lavoro in comune, raccoglimento e meditazione sui testi sacri erano i cardini dell’esistenza nelle comunità ispirate alla Devotio moderna
  • 8. Erasmo da Rotterdam  Il più importante pensatore cristiano dell’epoca fu Erasmo da Rotterdam  Egli professava una filosofia di Cristo  La sapienza del cristiano doveva basarsi sulla parola divina, in particolare sul Vangelo dentro il quale esisteva il più ampio patrimonio di conoscenza  Il cristiano per impadronirsi della parola divina doveva cancellare dalle Sacre Scritture le interpretazioni e i commenti prodotti da secoli di ignoranza e di superstizione  Erasmo, in conformità alle sue convinzioni morali, aveva curato un’edizione stampata del Vangelo, per mettere i lettori a diretto contatto con il Erasmo da Rotterdam testo sacro  Inoltre curò edizioni anche di opere di Padri della Chiesa, come Girolamo, Ambrogio e Agostino, in modo che le vere interpretazioni del messaggio di Cristo fossero disponibili per tutti i cristiani
  • 9. Una Chiesa di potere  Di fronte a questi movimenti e a questi uomini dediti alla riforma della Chiesa si presentava una Chiesa che sembrava avere perso autorità morale,anche per responsabilità dei papi che la guidavano,molto mondani e poco spirituali Alessandro VI  Alessandro VI Borgia, papa tra 1492 e 1503, fu un politico abile e preso soprattutto dalla volontà di assicurare un dominio politico adeguato al figlio Cesare  Il suo successore Giulio II della Rovere, che governò la Chiesa dal 1503 al 1513, trascorreva Giulio II più tempo sui campi di battaglia che nella cura della sua missione sacerdotale, al fine di dare saldezza allo Stato della Chiesa  Infine Leone X, pontefice dal 1513 al 1521, fu un grande e generoso mecenate di opere artistiche e culturali di prim’ordine, tra cui la Basilica di S. Pietro Leone X
  • 11. Martin Luther, un cristiano tormentato  Il sentimento di insofferenza e scandalo verso la Chiesa di Roma e i suoi metodi di cura delle anime e della fede favorì la diffusione delle idee di un monaco agostiniano di Erfurt (Sassonia), nei territori tedeschi, di nome Martin Luther (italianizzato come Lutero)  Luther era figlio di un piccolo imprenditore minerario, che gli diede una buona educazione, finché, mentre stava frequentando l’università di giurisprudenza, sentì la vocazione al monachesimo e entrò nell’ordine degli agostiniani  Fin dagli anni dell’entrata in convento Luther era angosciato dall’idea del peccato  L’uomo pecca spesso e si dimentica della colpa Martin Luther commessa  A sua volta la legge divina era così perfetta che l’uomo, creatura imperfetta nata con il peccato originale, non avrebbe potuto adeguarsi alla sua perfezione
  • 12. La dottrina delle indulgenze  Luther aveva riposto qualche fiducia per la salvezza degli uomini peccatori nella dottrina delle indulgenze, il tesoro costituito dai meriti che i santi avevano accumulato e che andavano al di là di quanto fosse necessario per la loro salvezza.  Dio aveva lasciato questo tesoro da amministrare a favore dei peccatori che compissero opere di bene, e questo insieme di beni era inesauribile perché aumentato dai meriti infiniti di Cristo La vendita delle indulgenze, di Jorg Breu il Vecchio (1530)  Si pensava che le pene delle anime del Purgatorio potessero essere ridotte o annullate se un vivente avesse acquistato le indulgenze a loro favore
  • 13. Luther a Roma e Witterberg  Luther nel 1511 andò a Roma e qui visitò santuari, venerò reliquie, salì in ginocchio la Scala santa, che secondo la tradizione era quella del palazzo di Ponzio Pilato, percorsa allo stesso modo da Cristo  Questi atti avrebbero dovuto procurargli indulgenze, ma in realtà Luther rimase deluso dal mercato del sacro che vide a Roma e cominciò a dubitare anche Witterberg, localizzazione della dottrina delle indulgenze e panorama della città al  Tornato in Germania, continuò nei suoi tempo di Martin Luther tormenti, fino a che il suo superiore, von Staupitz, lo mandò a Witterberg, dove esisteva un’università, per distoglierlo dall’ossessione del peccato. spingendolo a approfondire gli studi teologici  A Witterberg, Luther divenne dottore in teologia e cominciò a tenere le prime lezioni
  • 14. La Giustizia di Dio  Durante il 1515-1516, tenendo un corso sull’Epistula ad Romanos di S. Paolo, Luther giunse all’interpretazione del testo sacro che gli sembrò la più adeguata a risolvere il problema della salvezza  Un passo della lettera che diceva, “La giustizia di Dio è rivelata nel Vangelo, secondo come sta scritto «Il giusto vivrà di fede»” lo portò a formulare una riflessione decisiva  La giustizia divina andava interpretata, secondo Luther, non come giudizio e punizione, ma come il dono della grazia di Dio offerto, grazie al sacrificio di Cristo, al peccatore che ammetta la propria indegnità e si affidi alla misericordia di Lui
  • 15. Sola fide  Luther ribaltava la visione tradizionale della teologia, in base alla quale la Grazia era indispensabile per la salvezza dell’uomo, ma egli doveva meritarsi l’azione della Grazia per la sua salvezza facendo buone opere  Per Luther, invece, la natura umana è intrinsecamente corrotta dal peccato originale e quindi le opere non sono decisive per la sua salvezza, che si deve solo a Dio che salva l’uomo per la fede che esso ha in Lui  Il giusto farà il bene per amore di Dio e del prossimo, ma questa opera di bene è una conseguenza del suo stato di Grazia, e non la via che porta alla Grazia  Questo è il principio che Luther esprimerà con la formula sola fide
  • 16. Sola scriptura  In base a questa idea, anche i testi sacri, Antico e Nuovo Testamento, avrebbero assunto un significato diverso rispetto a quello tradizionale  La Sacra Scrittura doveva essere letta e interpretata personalmente dal fedele abbandonando le spiegazioni ufficiali. La Sacra Scrittura è in gradi di parlare da sé al fedele senza la mediazione della teologia ufficiale  «Un semplice laico armato della Bibbia, affermò Luther, deve essere creduto più del papa o del Concilio che ne siano privi»  Questo era il principio indicato da Luther come sola scriptura
  • 17. Il ridimensionamento del ruolo della Chiesa  In sostanza l’interpretazione teologica del monaco di Erfurt escludeva il ruolo della Chiesa nei due ambiti fondamentali in cui esso si esercitava  1. la Chiesa non aveva più la funzione di intermediaria tra uomo e Dio, perché solo la fede salva →sola fide  II. la Chiesa non rivestiva più alcuna Emblema dei autorità nell’interpretazione Riformati luterani, teologica delle Sacre Scritture, con i principi di perché all’uomo bastava la Rivelazione fede elaborati da Lutero per comprenderne il significato →sola scriptura
  • 18. Battesimo e eucarestia Inutilità del sacramento dell‟Ordine  Luther nel corso degli anni successivi sottopose a critica anche la dottrina dei sette sacramenti, dei quali, secondo la sua teologia, solo due erano effettivamente validi per la salvezza dell’uomo, perché istituiti da Cristo come dimostrava il Vangelo  1. il battesimo, cerimonia con cui si diventa cristiani  II. l’eucarestia, commemorazione dell’Ultima Cena del Signore, rito in cui vi è la presenza reale di Cristo nel pane e nel vino offerti ai fedeli  In particolare, Luther riteneva inutile il sacramento dell’Ordine: visto che il fedele era in grado di interpretare da sé il testo sacro senza l’intermediazione sacerdotale e si salvava con la sola fede, si sarebbe compiuto il principio del sacerdozio universale dei laici cioè l’idea che chiunque potesse essere chiamato a celebrare le funzioni religiose
  • 19. La lotta contro le indulgenze  L’opinione pubblica tedesca venne a conoscenza delle idee di Luther il 31 ottobre 1517, quando con un gesto clamoroso il riformatore tedesco inchiodò sulla porta della chiesa del castello di Witterberg le sue 95 tesi, che erano contenute in una lettera indirizzata a Albert di Hohenzollern, arcivescovo di Magonza  Albert, nobile fratello del governatore di Magdeburgo, deteneva a poco più di vent’anni due vescovadi, ma voleva anche la carica di arcivescovo di Magonza, ricchissima e di grande prestigio dentro la Chiesa.  Tuttavia, per il principio dell’accumulo delle cariche, Albert non avrebbe dovuto occupare quella carica, salvo che per una dispensa papale  Il papa Leone X accettò di conferirgli la carica dietro il pagamento di una fortissima somma di denaro, perché ne aveva bisogno per costruire la basilica di S. Pietro  Leone X permise a Albert di vendere indulgenze in tutta la Germania, a patto che metà del ricavato previsto venisse versato alla Camera Apostolica
  • 20. Le 95 tesi Le 95 tesi di Luther - condannavano il mercato delle indulgenze - negavano la facoltà del papa di perdonare i peccati eccetto per le pene inflitte da lui stesso - affermavano che era empia l’idea di acquistare beni spirituali con mezzi materiali  Le tesi si diffusero con grande rapidità nei territori tedeschi, all’insaputa di Luther, grazie alla stampa che venne fatta di esse  In tutta la Germania esse ottennero grande consenso, a causa dell’insofferenza sentita da molti per la Alberto rapacità e la corruzione della Chiesa di Magonza
  • 21. L‟avvio del processo di eresia  La Chiesa di Roma reagì avviando un processo di eresia per Luther  La procedura durò due anni, 1518 – 1520, quando a Luther arrivò la bolla (lettera) di scomunica papale  In quei due anni Luther approfondì il suo contrasto con la Chiesa pubblicando tre scritti importanti  a. Alla nobiltà cristiana di nazione tedesca, in cui sollecitava i nobili tedeschi e l’imperatore a avviare la riforma della Chiesa  b. La cattività babilonese della Chiesa, in cui criticava con forza la dottrina dei sacramenti e accusava la Chiesa di avere falsato il senso delle Sacre Scritture  c. La libertà del cristiano, in cui Luther affermava che il fedele era libero spiritualmente, ma come uomo era subordinato all’autorità politica
  • 22. Luther brucia la bolla papale  La bolla papale imponeva a Luther di ritrattare in sessanta giorni o sarebbe scattata per lui la scomunica  Egli la bruciò insieme ai libri di diritto canonico Luther brucia la bolla papale  Il papa chiese allora all’imperatore Carlo V di prendere anch’egli posizione contro Luther  Il riformatore fu convocato a Worms, in una Dieta, nel 1521 per ritrattare di fronte all’imperatore e ai principi tedeschi Carlo V
  • 23. A Worms Luther si rifiutò di ritrattare e questo aggiunse alla scomunica anche la condanna dell’autorità civile  Egli fu bandito da parte di Carlo V dalle terre imperiali, e se non si fosse allontanato, sarebbe stato arrestato e bruciato  Federico il Saggio, elettore di Sassonia, di cui Luther era suddito, lo fece rapire per salvarlo da ogni tentativo di toglierlo di mezzo
  • 24. La traduzione della Bibbia in tedesco  Luther fu trasportato in una fortezza di Federico il Saggio, dove studiò gli aspetti dottrinali della sua riforma ma soprattutto  avviò la traduzione del Nuovo Testamento in tedesco, con lo Federico il Saggio scopo di permettere la lettura del testo anche a chi non conosceva il latino, o almeno l’ascolto consapevole del Vangelo  La traduzione fu pubblicata a Witterberg nel 1522, e grazie alla stampa il testo tradotto da La Bibbia tradotta da Luther Luther ebbe un’ampia diffusione
  • 25. Sintesi delle tesi di Luther Tesi di Luther Teologia cattolica Solo la grazia di Dio salva l’uomo L’uomo si salva con la Grazia e le opere Due sacramenti validi: Sette sacramenti battesimo e eucarestia Sacerdozio universale Distinzione clero - laici Libero esame delle Scritture Le Scritture sono interpretabili solo dalle autorità ecclesiastiche Condanna del monachesimo Diffusione del monachesimo Condanna del celibato sacerdotale Obbligo del celibato sacerdotale Critiche al potere mondano della Supremazia e infallibilità del papa Chiesa e del papa
  • 26. La diffusione e gli effetti della Riforma
  • 27. La diffusione delle idee di Luther  Le idee di Luther si diffusero molto rapidamente grazie alla stampa, e questo determinò effetti dirompenti sulla società tedesca  In molte città i fedeli vollero l’applicazione dei principi della Riforma, imponendoli anche con la forza ai sacerdoti che vi si opponevano. Spesso queste imposizioni erano appoggiate dai principi e dai governi municipali  In molti centri si verificarono episodi di iconoclastìa, cioè distruzione di reliquie, immagini e arredi sacri, in linea con le idee di Luther, che aveva definito idolatrici i ricchi arredi ecclesiastici  In diversi luoghi i principi e i governi cittadini aderirono alle idee riformatrici e vendettero i beni di chiese, conventi e monasteri
  • 28. La Riforma e i “cavalieri”  Luther si schierò decisamente contro le iniziative che in nome delle sue tesi avessero come obiettivo il rovesciamento dei poteri politici e economici  Un primo episodio importante si svolse tra 1522 e 1523,quando i “cavalieri”, piccoli feudatari esperti di arte militare,ma che i U. von Hutten mercenari e le armi da fuoco avevano messo fuori gioco, videro nella Riforma la possibilità di lottare contro il potere di Roma e per affermare la “nazione tedesca”.  Essi guidati da von Sickingen, un cavaliere, e von Hutten, attaccarono il ricco dominio F.von Sickingen dell’arcivescovo di Treviri, ma furono respinti
  • 29. La “guerra dei contadini”  L’episodio storico di maggiore importanza si verificò nelle campagne tedesche, dove nel 1524 si rivoltarono non solo in nome delle idee di Lutlher, ma anche per recuperare i diritti comuni sulle terre, di cui i principi e i feudatari si erano impadroniti  Il movimento cominciò in Svevia e lungo il Reno, poi si estese a Nord in Turingia, che divenne il centro del movimento, e Sassonia, e a sud in Tirolo e Carinzia  I contadini combattevano sulla base delle idee evangeliche sull’uguaglianza tra gli uomini, e della lotta contro i grandi e i ricchi della terra  L’azione nelle campagne era sostenuta dalla predicazione di coloro che sostenevano la Riforma non solo come lotta contro clero e Chiesa di Roma, ma anche come rivolta contro tutte le ingiustizie e le oppressioni  Tra di essi vi era anche un compagno di università di Luther, chiamato Karlstadt (Carlostadio)
  • 30. Le iniziative di Thomas Münzer,  Il proposito dei capi della rivolta era l’instaurazione del regno di Dio sulla terra, sulla base della fratellanza e dei principi evangelici  Inoltre secondo alcuni Dio continuava a parlare agli uomini non solo dalle pagine della Bibbia, ma si rivelava anche agli spiriti eletti per mezzo dell’illuminazione interiore  Il più importante esponente di tali idee fu Thomas Münzer, un sacerdote boemo che Thomas Münzer nella zona della Turingia guidò un movimento che formò un governo cittadino basato sull’uguaglianza totale e sulla comunione dei beni
  • 31. La sconfitta dei contadini  I contadini scrissero anche un loro programma in dodici punti pubblicato all’inizio del 1525 (programma di Memmingen)  Gli avversari del movimento si coalizzarono: principi, nobili, alte gerarchie ecclesiastiche, ceti urbani ricchi si armarono per reprimere il movimento  Il fatto che i contadini non avessero una effettiva unità tra loro, in quanto ogni gruppo operava nel proprio territorio, facilitò gli oppositori  Nel maggio 1525, i rivoltosi furono sconfitti in una battaglia decisiva dai loro nemici coalizzati a Frankenhausen Battaglia di Frankenhausen  Thomas Münzer fu catturato e ucciso, dopo essere stato torturato atrocemente
  • 32. Luther si schierò contro i contadini  Luther sostenne la repressione del movimento contadino in un suo scritto, che pubblicò in prossimità della battaglia decisiva: Contro le bande brigantesche e assassine dei contadini  In questo scritto aveva chiesto ai principi di prendere la spada e di agire senza pietà  Luther riteneva che principi e magistrati avessero autorità da Dio stesso,che li aveva scelti per mantenere l’ordine e reprimere i peccatori  Inoltre, secondo lui, libertà interiore e obbedienza alle leggi e all’autorità erano necessari  Tuttavia Luther temeva anche che la sua Riforma potesse essere messa a repentaglio dal fatto di essere sostenuta da rivoltosi e violenti
  • 33. La comunità anabattista di Munster  Le correnti più radicali della Riforma non si arresero alla sconfitta di Frankenhausen  Esse furono rappresentate dagli anabattisti →ribattezzatori, che sostenevano la necessità che il battesimo fosse somministrato agli adulti, perché il sacramento doveva essere reso valido dalla volontà consapevole del battezzato  Gli anabattisti fondarono comunità basate sulla fratellanza e sull’aiuto reciproco; queste comunità non riconoscevano le autorità politiche e ritenevano di essere illuminate direttamente dallo Spirito Santo  Per quanto fossero tendenzialmente contrari all’uso della violenza, a Munster, nel 1534, conquistarono il controllo della città e imposero con la forza i loro principi, tra cui la comunione dei beni e la poligamia  Per circa un anno e mezzo gli anabattisti di Munster furono assediati da truppe radunate dal principe vescovo e da luterani e cattolici uniti, fino alla capitolazione finale in cui subirono un massacro sanguinoso
  • 34. La Riforma secondo Ulrich Zwingli  Un’esperienza parallela a quella riformatrice di Luther fu realizzata da Ulrich Zwingli a Zurigo  Cappellano presso la cattedrale di quella città, Zwingli a partire dal 1518 si staccò dalla fede cattolica sia per una crisi personale, sia per influsso del messaggio luterao  Zwingli andò oltre le idee di Luther, rifiutando tutti i riti, e l’idea stessa di sacramento, perché la grazia divina non poteva essere trasmessa da oggetti materiali  Negava che Cristo fosse presente nel pane e vino dell’eucarestia, che era solo una Ulrich Zwingli commemorazione del sacrificio  Il battesimo era solo un segno di adesione alla comunità cristiana  Affermava che l’altare nel tempio andava rimosso, perché i fedeli dovevano riunirsi solo per leggere il Vangelo e ascoltare il commento che il pastore avrebbe fatto nel suo sermone
  • 35. Epilogo della vicenda di Zwingli  Zwingli riuscì a convincere il Consiglio cittadino a abolire la messa, riformare la liturgia, imporre la Bibbia come unica fonte di autorità religiosa e eliminare la immagini religiose perché idolatriche  Grazie all’opera di Zwingli la Riforma si estese in molti cantoni svizzeri, anche se non in quelli più importanti, che rifiutarono di appoggiarlo perché esigeva di abolire il servizio militare mercenario, fonte di ricchezza per quelle zone  In difficoltà a causa di questa divisione, Zwingli e i suoi seguaci cercarono il sostegno di Luther e dei suoi fedeli tedeschi  L’incontro di Marburgo del 1529 tra Zwingli e Luther determinò tuttavia una profonda frattura tra i due, a causa della questione dell’eucarestia  Gli zwingliani rimasero sempre più isolati e subirono l’attacco militare di un esercito cattolico che a Zurigo entrò in città e provocò molti morti tra cui lo stesso riformatore (1531)
  • 36. Divisioni religiose e divisioni politiche Enrico VIII Carlo V
  • 37. La situazione dell‟Inghilterra  In Inghilterra le idee di Erasmo avevano trovato il sostegno di personalità di primo piano come Thomas More, filosofo e cancelliere di Enrico VIII, il re Tudor che governò dal 1509 al 1547  Enrico VIII inizialmente si schierò contro la “ribellione” di Luther, tanto che nel 1521 Enrico VIII si impegnò in una polemica diretta contro la Riforma scrivendo un trattato in difesa dei sacramenti, grazie al quale il papa Leone X lo nominò “defensor fidei”  I rapporti tra Chiesa di Roma e corona inglese si incrinarono a causa di una questione nata dall’intromissione considerata indebita del papa negli affari interni inglesi Thomas More
  • 38. Il dissenso tra Enrico VIII e la Chiesa di Roma  Enrico VIII aveva sposato nel 1509 Caterina d’Aragona, figlia dei monarchi di Spagna e vedova del fratello.  Il matrimonio, dinastico, aveva portato una sola figlia, femmina, Maria, (gli altri erano morti) mentre Enrico voleva assolutamente un erede maschio  Verso il 1527 il re inglese si invaghì di una dama di corte, Anna Bolena e chiese al cardinale di corte se fosse possibile sciogliere il matrimonio con Caterina d’Aragona Caterina d’Aragona anche per motivi morali, visto che era stata sua cognata  Il cardinale sottopose il caso al papa Clemente VII, confidando che, come era avvenuto in passato per altri sovrani, la Chiesa avrebbe deciso lo scioglimento del matrimonio  Ma a complicare il quadro era la parentela tra Caterina e l’imperatore Carlo V, di cui era nipote, e con il quale il papa si era appena riconciliato dopo il sacco di Roma  Se il matrimonio fosse stato sciolto, l’imperatore avrebbe subito un’offesa politica forte Anna Bolena
  • 39. Lo scisma anglicano, 1531-1533  Il papa rifiutò il consenso a Enrico VIII e da qui si aprì un conflitto diplomatico e soprattutto religioso tra il monarca inglese e Roma  Il re decise allora il distacco della Chiesa inglese dalla Chiesa di Roma: il Parlamento votò la nomina di Enrico VIII a protettore della Chiesa anglicana e suo capo supremo nel 1531. Clemente VII  Questo significò che tutte le norme di carattere religioso dovevano essere sottoposte al all’approvazione del monarca  Nel 1533 la massima autorità ecclesiastica inglese, l’arcivescovo di Canterbury Thomas Cranmer, a capo di un’assemblea di vescovi e teologi, decise l’autonomia della Chiesa anglicana da Roma e sciolse il matrimonio tra Enrico VIII e Caterina d’Aragona  Enrico VIII e Anna Bolena, sposatisi in segreto nel gennaio 1533, resero pubblico il loro matrimonio e Anna fu Thomas Cranmer incoronata regina d’Inhilterra  Dal canto suo Clemente VII scomunicò Enrico VIII
  • 40. Persecuzioni anticattoliche in Inghilterra  Le conseguenze di questo scisma furono negative per i cattolici e per i luterani  I luterani continuarono a essere perseguitati  Ma anche i cattolici furono accusati di preparare sedizioni e tradimenti contro lo stato  Fu condannanto a morte anche Thomas More, che aveva lasciato la carica di cancelliere in disaccordo con lo scisma  Nel 1537 la monarchia inglese decise la soppressione dei conventi e la confisca di buona parte delle proprietà ecclesiastiche, e anche in questo caso si verificarono molte violenze e uccisioni
  • 41. Origine del termine “protestanti”  Dopo che a Spira, una Dieta aveva sospeso la proibizione della diffusione delle teorie di Luther nei territori dell’impero (1526) , la Dieta di Worms del 1529, convocata da Carlo V, decise che il bando delle idee di Luther fosse rinnovato fino al concilio ecumenico che si sarebbe occupato del problema.  I principi della Germania, in particolare Federico di Sassonia, che sostenevano la Riforma di Luther redassero un documento comune che dichiarava come inviolabili i diritti della coscienza e della parola di Dio, di cui i principi avrebbero garantito la libera predicazione nel Sacro Romano Impero.  Il documento iniziava con la parola protestamur, cioè 'dichiariamo solennemente', e questo termine indicò da allora le chiese che ebbero fondamento ed origine dalla riforma protestante, e il cui diritto di esistenza veniva riconosciuto proprio grazie a quel protestamur.
  • 42. La mediazione di Carlo V La Confessio augustana  Di fronte alla diffusione della Riforma nei territori tedeschi, l’imperatore Carlo V cercò di risolvere la questione religiosa  L’imperatore era poco propenso a usare la forza e sperava che un Concilio universale potesse risolvere la questione religiosa  Per questo nel 1530 Carlo V convocò una Dieta (dal latino dies, significa assemblea rappresentativa di tutti i principi tedeschi e delle città libere, nella quale si coordinava l’attività politica e venivano discusse le controversie tra le realtà politiche nel territorio imperiale) a Augusta, che doveva porre le basi per il superamento della divisione religiosa in atto da tredici anni La Confessio  A Augusta Filippo Melantone, collaboratore di Luther, augustana che non era ammesso alla discussione, presentò una professione di fede, chiamata Confessio Augustana  Essa proponeva i capisaldi del pensiero di Luther in termini moderati e concilianti
  • 43. Il fallimento della Confessio augustana L‟ultimo tentativo di mediazione a Ratisbona  La Confessio augustana fu sostenuta dai prìncipi e dalle città che avevano aderito alla Riforma e che erano presenti a Augusta  I teologi cattolici, tuttavia, rifiutarono qualsiasi mediazione e spinsero Carlo V a chiedere la sottomissione dei riformati, che avrebbero dovuto ripristinare i vescovi nella loro autorità e restituire i beni confiscati a chiese, conventi e monasteri  I riformati rifiutarono e si congiunsero in una alleanza anche militare, che fu chiamata Lega di Smalcalda (1530)  Nel 1541 a Ratisbona ci fu il tentativo estremo di trovare un compromesso tra cattolici e riformati, che dopo un avvio promettente sulla questione della sola fide, di nuovo riconfermò la lontananza tra le parti  Solo un Concilio poteva rimettere in discussione questa frattura  Il Concilio fu convocato a Trento nel 1545, ma i riformati decisero di disertarlo in quanto era uno strumento che la Chiesa di Roma avrebbe usato contro di loro
  • 44. Scontro militare tra Carlo V e i riformati Alleanza tra riformati e monarchia francese  Il rifiuto dei riformati verso il Concilio, rese legittimo per Carlo a combatterli con le armi  Nell’aprile del 1547 l’esercito imperiale batté i riformati della Lega di Smalcalda a Mühlberg, ma la battaglia non ebbe esiti sul piano della ricsotituzione dell’unità cristiana  Il principale alleato di Carlo V, il principe di Sassoni Maurizio, temendo che l’imperatore Maurizio di Sassonia acquisisse un potere eccessivo, si avvicinò alla Lega dei riformati, che a loro volta fecero un accordo segreto con il re di Francia Enrico II  Enrico garantì ai riformati appoggio finanziario e militare in cambio di tre vescovati, Metz, Toul e Verdun  L’esercito protestante, sostenuto dai francesi, si rafforzò al punto tale da costringere le truppe imperiali a fuggire da Innsbruck nel 1552 Enrico II, re di Francia
  • 45. La pace di Augusta “cuius regio, eius religio”  La guerra che nacque non ebbe esiti militari di rilievo  I principi riformati non volevano condurre il conflitto alle estreme conseguenze, ma piuttosto raggiungere con Carlo V un accordo che desse loro autonomia politica e religiosa  Per questo iniziarono fitte trattative tra impero e riformati che portarono nel 1555 alla pace di Augusta  Essa riconosceva l’esistenza in Germania di due diverse fedi religiose, cattolica e riformata luterana  I principi potevano imporre il proprio credo ai loro sudditi, che in caso contrario avrebbero dovuto emigrare  Questo principio fu denominato cuius regio, eius religio
  • 46. La Riforma di Calvino Una chiesa calviniana olandese in un dipinto del 1658
  • 47. Giovanni Calvino Insitutio christianae religionis  La Riforma trovò una nuova interpretazione più radicale nelle idee e nelle tesi di Jean Cauvin, un intellettuale di origine francese, conosciuto poi come Giovanni Calvino  Dopo avere studiato filosofia e diritto, Calvino aderì alla Riforma prima del 1534, fuggendo da Parigi in seguito alle persecuzioni antieretiche da parte del re Giovanni Calvino Francesco I  Andò prima a Strasburgo, città aperta alle diverse posizioni religiose e in cui le idee di Luther erano molto seguite, quindi a Basilea, nei cantoni svizzeri  A Basilea nel 1536 pubblicò Institutio christianae religionis, un’opera molto importante come guida alla lettura e alla comprensione della Bibbia Instiutio christianae religionis
  • 48. Le tesi di Calvino  Calvino condivideva i principi luterani sola scriptura e sola fides  La sua concezione di Dio è tuttavia molto severa  Dio è maestoso e inaccessibile, e ha predestinato fin dall’inizio dei tempi ogni uomo alla salvezza o alla dannazione  «Chiamiamo predestinazione l’eterno decreto di Dio mediante il quale egli ha stabilito che cosa debba avvenire di ciascun uomo. Infatti non tutti sono creati in eguale condizione, ma agli uni è stata predestinata la vita eterna, agli altri la dannazione eterna»  La dottrina della predestinazione non elimina, però, la piena responsabilità dell’uomo: «L’uomo inciampa per volontà di Dio, ma l’inciampo è causato dal suo vizio»  Il cristiano deve rendere sempre gloria a Dio e lo fa compiendo nel modo migliore possibile la funzioni a cui Dio lo ha destinato
  • 49. La predestinazione e i suoi segni  La chiesa è la società dei fedeli che Dio ha predestinato alla vita eterna, e comprende non solo i credenti attuali tutti gli eletti sin dall’inizio dei tempi  La comunità dei “santi”, cioè i predestinati alla salvezza, si riconosce da alcuni segni:  la fede, intesa come fede-fiducia in Dio  la rettitudine di vita  il desiderio di partecipare alla santa cena
  • 50. Cristianesimo, fede e politica  Il cristiano diventa santo anche nell’ambito della vita politica  Il lavoro è una vocazione religiosa attraverso cui si realizza nel mondo il progetto di Dio  Lo stato ha deve garantire la convivenza pacifica tra gli uomini, combattere l’idolatria e il riconoscimento della vera religione  I cristiani devono partecipare alla vita pubblica e obbedire alle autorità, a meno che esse non siano avverse alla parola di Dio  Se le autorità non rispettassero la parola di Dio, la resistenza sarebbe inevitabile, anche una resistenza violenta
  • 51. L‟azione di Calvino a Ginevra  Calvino si stabilì dal 1536 a Ginevra, dove era presente Guillaume Farel, che era stato sostenitore di Zwingli  Farel spinse Calvino a rimanere a Ginevra, che diventò il centro della sua azione religiosa  Ginevra era una città nella quale dal 1533 lòe autorità cittadine avevano deciso la libertà di coscienza e che per questo era stata assediata dal duca di Savoia, che aiutava il vescovo cattolico a riconquistarla.  Nel 1536 Ginevra fu liberata dall’assedio e divenne una città riformata  Qui Calvino organizzò la comunità ispirata alle sue idee: La cattedrale di St. Pierre, a  i dottori erano responsabili dell’insegnamento Ginevra, dove Calvino predicò a partire dal 1536 a  i diaconi si dovevano occupare di poveri e malati  gli anziani avevano il compito di sorvegliare la vita religiosa e morale dei fedeli  Il governo della comunità era affidato ai dodici anziani, coadiuvati dai pastori, che insieme formavano il concistoro  Essi avevano funzioni civili, e resero Ginevra una città-chiesa
  • 52. La Chiesa di Ginevra  La chiesa di Ginevra fu caratterizzata da una disciplina molto severa  Partecipare a balli, banchetti, feste e spettacoli; ostentare lusso nell’abbigliamento; assentarsi dalle riunioni di culto erano comportamenti sbagliati che venivano puniti con l’esclusione dalla santa cena, la scomunica o anche con pene corporali  I “dissidenti”, cioè coloro che dall’interno della comunità chiedevano mutamenti Il rogo di Michele all’azione calviniana furono trattati con Serveto grande rigidità: il medico spagnolo Michele Cerveto fu condannato al rogo
  • 53. I cambiamenti nella liturgia  In ambito liturgico i calvinisti vollero attuare una profonda semplicità: niente suono dell’organo; nessuna cerimonia fastosa; rinuncia a paramenti sacerdotali, sculture e opere pittoriche nei luoghi di culto  La musica si limitava al canto dei salmi, mentre il canto corale era escluso dalle celebrazioni  La comunità di Ginevra fu la prima tappa di un percorso con il L’edificio di culto protestante raffigurato quale Calvino avrebbe voluto nel dipinto fu costruito a Lione, in costruire il Regno di Dio sulla Francia, nel 1564 terra e tale comunità diventò il Al centro del dipinto, il pastore predica modello per le altre comunità in un ambiente sobrio e senza ricchi arredi sacri, secondo i dettami di riformate Calvino (Bibliotèche Publique et Universitaire, Geneve)
  • 54. Mappa delle confessioni religiose in Europa nel corso del „500
  • 55. Bibliografia  R. Bainton, La Riforma protestante, Torino, Einaudi  F.Benigno, L’età moderna. Dalla scoperta dell’America alla restaurazione, Roma - Bari, Laterza  Carlo Capra, Storia moderna, Firenze, Le Monnier  Aa.Vv., Enciclopedia Garzanti della filosofia, Milano, Garzanti, voci “calvinismo” e “Calvino”