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[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],CONTAMINAZIONE MICROBIOLOGICA I microrganismi presentano un alto grado di adattabilità (ubiquitari). Le caratteristiche chimiche e chimico-fisiche  degli alimenti permettono la colonizzazione  e lo sviluppo di un gran numero di microrganismi. Naturalmente ogni  alimento  possiede una Microflora   dipendente dalla natura delle  materie prime e dall’ambiente in cui esse vengono prodotte (coltivazione, allevamento). Tuttavia possono verificarsi diverse circostanze (cicli trasfermazione, contatto con uomo) che possono determinare  modificazioni quantitative e/o qualitative dei microrganismi .
GRUPPO RUOLO ESEMPI MICRORGANISMI DI  TRASFORMAZIONE Produzione Conservazione Sicurezza Batteri lattici; Micrococcaceae; Propionibatteri; Acetobatteri; Bifidobatteri; Lieviti; Muffe MICRORGANISMI  PATOGENI Infezioni Intossicazioni Salmonella spp; Yersinia enterocolitica; Escherichia coli; Shigella  spp; Campylobacter spp ; Aeromonas spp ; Vibrio spp; Bacillus cereus; Clostridium botulinum; Clostridium perfringens; Staphylococcus aureus; Listeria monocytogenes; Mycobacterium tubercolosis; Mycobacterium bovis; Brucella abortus; Brucella melitensis; Corynebacterium diphtheriae FUNGHI; ALGHE; PARASSITI; VIRUS MICRORGANISMI  ALTERATIVI Alterazioni ( Modificazioni fisico-chimiche e/o biologiche inaccettabili ) Pseudomonas spp.; Aeromonas spp.; Photobacterium spp.; Achromobacter spp.; Shewanella spp.; Xanthomonas spp.; Vibrio spp.; Flavobacterium spp.; Enterobacteriaceae; Bacillus spp.; Clostridium spp. ; Brochothrix thermosphacta; Micrococcus spp.; Batteri lattici LIEVITI MUFFE MICRORGANISMI  MARKER Indicatori di situazioni di pericolo CMT, Enterobacteriaceae, Coliformi, Enterococchi, Clostridi
I)  Agenti di trasformazione e conservazione ; produzione di vari  alimenti fermentati , come derivati del latte; carne, vegetali, prodotti da forno, contribuendo in vari modi nel determinare le loro  caratteristiche  e la loro  stabilità ,[object Object],[object Object],II) Le malattie causate dall’ingestione di alimenti contaminati rappresentano ancora un problema  molto diffuso  nel mondo contemporaneo, malgrado l’applicazione di  moderne procedure  di accertamento e controllo delle possibili deviazioni dagli standard di sicurezza delle produzioni alimentari. Tra i vari agenti causali i batteri risultano quelli maggiormente implicati nelle malattie alimentari.  IV) In generale, non è praticabile analizzare ogni alimento per la presenza di microrganismi indesiderati. Gli “organismi marker” sono organismi in grado di  indicare eventi potenzialmente pericolosi  nel corso della produzione, conservazione e distribuzione di un alimento.
CARATTERISTICHE DEI BATTERI ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],FOTO I microrganismi: visibili solo con ingrandimento al microscopio, ottico o elettronico protozoi, alghe unicellulari, muffe, lieviti, batteri virus
Forme cellule sferiche  appaiate o diplocchi (es.:enterococchi); “  “  in catenella (es.: streptococchi); “  “  in ammassi disordinati, a grappolo (es.: stafilococchi); “  “  in ammassi tetraedrici; cellule a forma di bastoncello o  bacilli  (es.: lattobacilli); cellule a forma di bastoncello corto, rigonfio, a margini arrotondati o coccobacilli
[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],COLORAZIONE DI GRAM
SPORE Processo sporulazione: materiale genetico viene racchiuso da  rivestimenti proteici resistenti  al caldo, all’essiccamento, a molti reagenti chimici. Inizia se carenza di sostanze nutritive, la cellula  si divide in modo asimmetrico , con cellula piccola prima all’interno della più grande, in  stato di quiescenza  (x attività DNA, ribosomi) e infine liberata. Germinazione :  passaggio dalla spora alla  forma vegetativa , metabolicamente attiva – quando condizioni idonee o trattamenti (danneggiato strato esterno)  –  attività rigenerative che richiedono 1-3 ore    emerge la prima cellula vegetativa che cresce e si moltiplica
PATOGENICITA’ ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],Se difese insufficienti o estesa colonizzazione batterica i patogeni possono penetrare nel torrente circolatorio e raggiungere altri tessuti
[object Object],[object Object],[object Object],- cellule secernenti ( Cm, Cc ) secernenti muco; lamina propria ( Lp ) ; muscolaris mucosae ( mm ); tonaca sottomucosa ( SM ): connettivo lasso, ricca di vasi e di nervi ;  fibrocellule (Mc) dello strato di muscolatura intermedio
MECCANISMI D'AZIONE DELLE TOSSINE BATTERICHE Tossine batteriche: sostanze di origine proteica prodotte con lo scopo di penetrare e proliferare nell'organismo ospitante. AZIONE SULLE MEMBRANE CELLULARI Queste tossine attraversano la membrana cellulare grazie alla formazione di un  canale   il liquido extracellulare può riversarsi all'interno della cellula, causando un rigonfiamento ed una  lisi  della cellula stessa.  Altre tossine vanno ad agire su degli  enzimi  che modificano l' assetto fosfolipidico  della membrana, creando una breccia nella membrana stessa  una  fuoriuscita dei componenti  cellulari ed un'eccessiva entrata di liquido extracellulare. Es : Clostridium Perfringens  e lo  Stafilococcus Aureus   Alcune tossine agiscono su dei  lipidi di membrana delle  cellule nervose , chiamati gangliosidi, quindi agiscono in maniera specifica sulle cellule del SNC.
[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
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ORIGINE DEI MICRORGANISMI NEGLI ALIMENTI Inizialmente le  materie prime  possono essere contaminate da microrganismi provenienti dall’aria, dall’acqua, dal suolo, dalla superficie di vegetali e animali ( contaminazione primaria ).  Nel corso della loro trasformazione, gli alimenti possono essere nuovamente contaminati da  microrganismi derivanti  dagli ambienti di lavorazione  e conservazione , dalle superfici, dagli utensili e attrezzature, dal  personale  impegnato nelle attività produttive.  Inoltre, lo specifico  processo tecnologico  cui l’alimento viene  sottoposto, determinerà variazioni quanti-qualitative della microflora presente naturalmente o aggiunta, come conseguenza delle  modificazioni delle caratteristiche chimico-fisiche  dell’alimento stesso. Infine, l’alimento potrà subire contaminazioni e/o variazioni del contenuto microbico nelle successive  fasi di magazzinaggio, trasporto, distribuzione e di consumo .
[object Object],FONTI ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
temperatura   di conservazione del cibo tempo  che trascorre  tra la preparazione ed il consumo deperibilità  dell’alimento In qualsiasi modo ed in qualsiasi fase avvenga la contaminazione microbica degli alimenti, la pericolosità dipende da Contaminazione crociata. E’ legata al trasferimento dei microrganismi da alimenti contaminati ad altri che non lo sono.  - in genere sono coinvolte le  materie prime  contaminate che a loro volta possono contaminare le  superfici di lavoro. - anche le modalità di manipolazione delle materie prime o la  conservazione nello stesso ambiente
[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
Accorgimenti ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],A temperatura ambiente, in particolare nell’intervallo di temperatura che va da 10°C a 65°C, gli alimenti debbono sostare il minor tempo possibile Alimenti divisi in 4 categorie: 1)  Frutta e verdura fresche  lontano da altri tipi di cibo 2)  Pane, scatolame e cereali  temperatura ambiente in scaffali, ambienti asciutti e protetti da insetti 3)  Surgelati   -18°C ; il tempo di conservazione nel congelatore è diverso dal surgelatore 4)   Cibi deperibili : carne, pollame, pesce, latte  in frigo a 4°C
[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],CONSERVAZIONE ALIMENTI CONSERVE : prodotti stabili, conservazione per lungo periodo (anche anni) in seguito a trattamento termico che assicura denaturazione enzimatica (prodotti in scatola, per l’infanzia) SEMICONSERVE : non stabili a lungo tempo, conservazione a 4°C (burro, yogurt) ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
LA TEMPERATURA intervallo  t. ottimale  di crescita Psicrofili  0°C-30°C  20°C Mesofili  20-45°C  32-37°C Termofili  45-75°C  55°C I vari tipi di microrganismi prediligono temperature diverse per il proprio habitat ottimale 17 milioni 8 1 miliardo 10 69 miliardi 12 260000 6 4000 4 64 2 1 0 ore Numero batteri Moltiplicazione dei batteri in condizioni favorevoli
LIOFILIZZAZIONE Disidratazione – si conservano tutte le proprietà dell’alimento, anche quelle organolettiche- no eliminazione flora microbica * in campo commerciale 120° 100° 60° 20° 0° - 40° - 20° 40° 80° Zona di massimo sviluppo per i batteri termofili PASTORIZZAZIONE (65°C-80°C per 5’ vengono distrutti i patogeni asporigeni ma no carica totale- conservazione in frigo )- per carne, latte, uova PUNTO DI EBOLLIZIONE Distruzione rapida di tutti i batteri ad eccezione degli sporigeni Zona di massimo sviluppo per i batteri mesofili Sviluppo attenuato degli psicrofili Sviluppo massimo psicrofili, attenuato dei mesofili STERILIZZAZIONE*: distruzione delle spore in 10’-20’; C.per 1, 2 anni senza modificazione organolettiche (prodotti in scatola) CONGELAMENTO Cessazione progressiva dello sviluppo microbico
forte inibizione della crescita dei microrganismi -  pochi giorni pesce; qualche settimana: burro; qualche mese: uova; frutta, alcuni ortaggi Blocco attività enzimatiche Blocco sviluppo microbico  ma no enzimatico da 0°C a 4°C T 15-18°C Raggiunta T< 50°C Conservazione T ≤ 18°C si formano cristalli piccolissimi che non danneggiano l’alimento REFRIGERAZIONE CONGELAMENTO SURGELAZIONE Il freddo non distrugge i microrganismi ma arresto attività enzimatiche
raffreddarli nel più breve tempo possibile prima di metterli in cella non mettere mai in cella alimenti in grandi pentole ancora calde Cibi appena cucinati: massimo qualità e sicurezza igienica I cibi già cotti ed ancora caldi non devono essere mantenuti a lungo a temperatura ambiente per evitare la crescita dei germi contaminanti.   E’ indispensabile refrigerarli, seguendo due regole: Tramite apparecchiature  apposite (abbattitori) o  con sistemi “casalinghi”: raffreddamento dei contenitori  sotto acqua corrente fredda o in “bagno” di ghiaccio ABBATTIMENTO DELLA TEMPERATURA raffreddamento troppo lento aumenta la temperatura della cella frigorifera
[object Object],[object Object],[object Object],immersione diretta nell’acqua di cottura in ebollizione Prodotti ittici in filetti in acqua fredda corrente cottura diretta del prodotto deve essere effettuato in frigorifero Vegetali Carn i SCONGELAMENTO MODALITA’
ACQUA LIBERA  (Aw - activity water) I microrganismi necessitano di acqua per il loro metabolismo - solvente per le sostanze nutritive  L’aqua libera rappresenta la quota d’acqua del substrato che i microrganismi possono utilizzare Via via che l’aw si abbassa diminuisce  la possibilità di sviluppo microbico fino al blocco della moltiplicazione
Alofilo :   capace di vivere ad alte concentrazioni saline Xerofilo : capace di vivere a basse Aw e ad alte conc. saline Osmofilo : capace di vivere ad alte concentrazioni di zuccheri Valori minimi approssimativi di Aw  per la crescita dei microrganismi Batteri Lieviti Muffe Batteri alofili Muffe xerofile Lieviti osmofili 0.91 0.88 0.80 0.75 0.65 0.60
 
Valori minimi e massimi di  pH  per lo sviluppo dei microrganismi Microrganismi (esempi) Minimo pH Massimo pH Acido-resistenza Micrococcus sp. Pseudomonas aeruginosa Bacillus stearothermophilus 5,6 5,6 5,2 8,1 8,0 9,2 Bassa acido-resistenza  pH min > 5,0 Clostridium botulinum Tipo E Clostridium sporogens Bacillus cereus Vibrio Parahaemolyticus Clostridium botulinum Tipo A, B Staphylococcus aureus Salmonelle Escherichia coli Proteus vulgaris Streptococcus lactis Becillus cereus 5,0-5,2 5,0 4,9 4,8 4,5 4,0 4,0-4,5 4,4 4,4 4,3-4,8 4,3-4,9 9,0 9,3 11,0 8,5 9,8 8-9,6 9,0 9,2 9,2 Media acido-resistenza pH min  5,0-4,0 Lactobacillus spp. Acetobacter acidophilus Saccharomices cerevisiae Penicillium italicum Aspergillus oryzae 3,8-4,4 2,6 2,3 1,9 1,6 7,2 4,3 8,6 9,3 9,3 Forte acido-resistenza pH min 4,0
[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
ACETO Azione battericida se concentrazione pari al 5-6% O minore combinata con pretrattamento al calore: bollire i vegetali in soluzione contente aceto bollente OLIO Assicura solo anaerobiosi, tutelando da sviluppo muffe Di solito si associa a preventivo trattamento termico e/o salamoia e aceto  azione batteriostatica ZUCCHERO Marmellate Gelatine  dal 50% al 65% zucchero confetture ADDITIVI CHIMICI Antimicrobici, antiossidanti, gelificanti, addensanti, sostanze aromatizzanti, coloranti. Impiego giustificato se permette di conservare valore nutritivo - Sostanze innocue in base a studi tossicologici
POSSIBILI VALORI PER VALUTARE LA QUALITA’  MICROBIOLOGICA DI ALIMENTI ufc/gr Prodotti Freschi Cotti <1.000 Ottima <10.000 Ottima Buona <100.000 Buona Discreta <500.000 Discreta Scadente <5.000.000 Scadente Cattiva >5.000.000 Cattiva
SALMONELLA spp Famiglia  Enterobacteriaceae bastoncellari gram negativi  spesso dotati di flagelli, generalmente mobili anaerobi facoltativi* termolabili ,[object Object],[object Object],Nell’uomo:  gastroenterite , febbre, setticemia, tifo Andamento prevalentemente estivo (moltiplicazione) * Con cottura resta condizione tra aerobiosi e anaerobiosi
[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],alterano il metabolismo delle cellule intestinali stimolano l’ingresso di acqua nel lume intestinale
[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
CLOSTRIDIUM PERFRIGENS ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],E’ necessario che una notevole quantità di batteri raggiungano l’intestino e rilascino l’ enterotossina :  enzima lecitinasi, in grado di scindere la lecitina (fosfolipide) in isolecitina, che ha un'azione emolitica (diarrea) ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],Appartiene a clostridi solfitoriduttori della  flora intestinale  di uomo e animali, ma solo il 30% della popolazione presenta il sottotipo enterotossico
VIBRIO PARAHAEMOLYTICUS ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],A rischio CONSERVE : in particolare a livello artigianale o familiare, con olio a temperatura ambiente  o prodotti preparati in ambito domestico e  consumati 48-72 h dopo - concentrazione sale ≥ 10 %, aceto 2%, zucchero 50% Danno al carico del  sistema nervoso : blocco impulso nervoso (rilascio di acetilcolina) Tipi responsabili di intossicazioni nell’uomo: A (soprattutto origine vegetale), B (origine animale), E (origine marina)
[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
L’ uomo  è il principale responsabile della  contaminazione  degli alimenti, in particolare quelli che subiscono manipolazioni; può essere saprofita su cute e mucose, prime vie respiratorie. Anche animali sorgenti di infezione ; Pericolosi  alimenti   ricchi di sostanze proteiche : latte e derivati (formaggi); creme (maionese), gelato, alimenti carnei e ittici Determinato  periodo di tempo tra attacco dell’alimento e ingestione A 7-8°C si moltiplica (frigoriferi di casa); a 4°C maggiore tutela Catena del freddo (impedire moltiplicazione) – pastorizzazione del latte ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
  LIVELLI  SOGLIA  PER  L'INSORGENZA  DI  MTA    Agente causale   Livello soglia   Tossina stafilococcica  > 10 - 13   g  Tossina botulinica  >  1   g  Salmonella  typhi  >  10 2  u.f.c Salmonelle minori  10 2  - 10 4  u.f.c E.coli   &quot;enteropatogeno&quot;  >  10 8   u.f.c  Clostridium perfringens  >  10 5  u.f.c/g di alimento Vibrio parahaemolyticus  >  10 5   u.f.c
COLTIVAZIONE DEI BATTERI processo mediante il quale si cerca di ottenere la riproduzione dei microrganismi in un ambiente artificiale fornendo loro le sostanze nutritizie necessarie e adatte condizioni ambientali: - Temperatura - Acidità (pH) - Pressione osmotica - Luce ecc. I terreni di coltura devono avere una Pressione Osmotica leggermente più bassa della cellula batterica in modo da consentire all’acqua di fluire meglio nella cellula favorendo così gli scambi con l’ambiente esterno e mantenendo il turgore cellulare . Stato fisico dei terreni  batteriologici •  Liquido •  Semi-Solido (+Agar 0,5%) •  Solido (+Agar 1-2%)
SOSTANZE NUTRITIVE Macroelementi = sostanze nutritive necessarie in notevole quantità Micronutrienti  o elementi in tracce (Fe) Riboflavina; Tiamina (B1). Biotina; Acido pantotenico;  Acido folico; Cobalamina  (B12); Vitamina K. In genere ad una base minerale viene aggiunto un  estratto di lievito , che soddisfa richieste generali di N e fattori di crescita PEPTONI e TRIPTONI Idrolizzati enzimatici  di  proteine animali
dell’accrescimento  in Agar inclinato o a becco di clarino : •  quantità, margine o bordo dell’accrescimento. •  consistenza della massa di accrescimento. •  cromogenesi o pigmentazione. L’Agar a becco di clarino facilita molto la semina con anse ed aghi . CARATTERISTICHE MORFOLOGICHE  OSSERVABILI  dell’Accrescimento  in brodo nutritizio : •  quantità di accrescimento. •  distribuzione dell’accrescimento in tutto il brodo. •  odore
Semina per strisciamento :
ATTREZZATURA
Pre-arricchimento non selettivo,  seguito dall’arricchimento selettivo in 2 terreni liquidi  e dall’isolamento su terreni in piastra Possibile impiego di terreno cromogeno  CHROMOGENIC SALMONELLA AGAR   RICERCA DI SALMONELLA
IDENTIFICAZIONE Se si osservano crescite scarse o nessuna crescita, reincubare le piastre per altre 18-24 ore. Sottoporre a conferma almeno 1 colonia sospetta per piastra.  Se il test di conferma risultasse negativo ripetere il test di conferma  con almeno 4 colonie
CSA : piastra di sinistra  S.enteritidis,  destra  Enterobacter aeroogenes XYLOSE LYSINE DESOXYCHOLATE  (XLD) AGAR
CONTROLLO DELLE SUPERFICI ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],Classe A: rischio elevato: zone di riempimento. Di norma queste zone sono provviste  di aria filtrata da stazioni a flusso laminare. Classe B: ambienti di servizio delle aree di classe A (trasferimento e la conservazione dei contenitori dei prodotti e i componenti per il riempimento) Classe C: zona meno critica dove ad esempio vengono preparate le soluzioni ed i componenti per le successive operazioni di sterilizzazione. Classe D: zona meno critica dove ad esempio vengono preparate le soluzioni ed i componenti per prodotti destinati a sterilizzazione.
Per cariche microbiche superiori ai limiti  avviare un programma di sanificazione degli ambienti  e di miglioramento delle procedure di pulizia ed igienizzazione  e verificarne l'efficacia.
TAMPONE prelievo tramite la punta di un tampone delle cellule microbiche rimaste vitali su una superficie definita e successivo conteggio delle stesse, eluite negli idonei terreni colturali Strofinare  roteando la punta del tampone. Se la superficie è asciutta pre-bagnare il tampone nella soluzione della provetta. Immergere  e spezzare il tampone nella provetta contenente il diluente. Effettuare gli esami microbiologici entro 24 ore. Omogeneizzare  la provetta contenente il tampone, vortexando x 30 sec. Trasferire in piastre Petri, in duplicato,  1 ml di campione e 1 ml delle diluizioni. Trasferire nelle piastre il terreno di coltura pre-raffreddato a 46-49°C, in rapporto alla determinazione prescelta: ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
 
Numero di unità formanti colonia (UFC) per cm 2  di superficie analizzata: N x F 100 N : media del numero di colonie contate sulle piastre seminata con 1 ml di sospensione campione F : volume del diluente nella provetta. Se prima della semina, la sospensione è stata diluita 1:1000 la formula risulta essere la seguente: N x 1000 x F 100 Il giudizio sul grado d’igiene delle superfici, dipende in gran parte dal tipo di ambiente esaminato.  Ambienti ed attrezzature delle industrie alimentari

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Contaminazione microbiologica

  • 1.
  • 2. GRUPPO RUOLO ESEMPI MICRORGANISMI DI TRASFORMAZIONE Produzione Conservazione Sicurezza Batteri lattici; Micrococcaceae; Propionibatteri; Acetobatteri; Bifidobatteri; Lieviti; Muffe MICRORGANISMI PATOGENI Infezioni Intossicazioni Salmonella spp; Yersinia enterocolitica; Escherichia coli; Shigella spp; Campylobacter spp ; Aeromonas spp ; Vibrio spp; Bacillus cereus; Clostridium botulinum; Clostridium perfringens; Staphylococcus aureus; Listeria monocytogenes; Mycobacterium tubercolosis; Mycobacterium bovis; Brucella abortus; Brucella melitensis; Corynebacterium diphtheriae FUNGHI; ALGHE; PARASSITI; VIRUS MICRORGANISMI ALTERATIVI Alterazioni ( Modificazioni fisico-chimiche e/o biologiche inaccettabili ) Pseudomonas spp.; Aeromonas spp.; Photobacterium spp.; Achromobacter spp.; Shewanella spp.; Xanthomonas spp.; Vibrio spp.; Flavobacterium spp.; Enterobacteriaceae; Bacillus spp.; Clostridium spp. ; Brochothrix thermosphacta; Micrococcus spp.; Batteri lattici LIEVITI MUFFE MICRORGANISMI MARKER Indicatori di situazioni di pericolo CMT, Enterobacteriaceae, Coliformi, Enterococchi, Clostridi
  • 3.
  • 4.
  • 5. Forme cellule sferiche appaiate o diplocchi (es.:enterococchi); “ “ in catenella (es.: streptococchi); “ “ in ammassi disordinati, a grappolo (es.: stafilococchi); “ “ in ammassi tetraedrici; cellule a forma di bastoncello o bacilli (es.: lattobacilli); cellule a forma di bastoncello corto, rigonfio, a margini arrotondati o coccobacilli
  • 6.
  • 7. SPORE Processo sporulazione: materiale genetico viene racchiuso da rivestimenti proteici resistenti al caldo, all’essiccamento, a molti reagenti chimici. Inizia se carenza di sostanze nutritive, la cellula si divide in modo asimmetrico , con cellula piccola prima all’interno della più grande, in stato di quiescenza (x attività DNA, ribosomi) e infine liberata. Germinazione : passaggio dalla spora alla forma vegetativa , metabolicamente attiva – quando condizioni idonee o trattamenti (danneggiato strato esterno) – attività rigenerative che richiedono 1-3 ore  emerge la prima cellula vegetativa che cresce e si moltiplica
  • 8.
  • 9.
  • 10. MECCANISMI D'AZIONE DELLE TOSSINE BATTERICHE Tossine batteriche: sostanze di origine proteica prodotte con lo scopo di penetrare e proliferare nell'organismo ospitante. AZIONE SULLE MEMBRANE CELLULARI Queste tossine attraversano la membrana cellulare grazie alla formazione di un canale il liquido extracellulare può riversarsi all'interno della cellula, causando un rigonfiamento ed una lisi della cellula stessa. Altre tossine vanno ad agire su degli enzimi che modificano l' assetto fosfolipidico della membrana, creando una breccia nella membrana stessa una fuoriuscita dei componenti cellulari ed un'eccessiva entrata di liquido extracellulare. Es : Clostridium Perfringens e lo Stafilococcus Aureus Alcune tossine agiscono su dei lipidi di membrana delle cellule nervose , chiamati gangliosidi, quindi agiscono in maniera specifica sulle cellule del SNC.
  • 11.
  • 12.
  • 13.
  • 14. ORIGINE DEI MICRORGANISMI NEGLI ALIMENTI Inizialmente le materie prime possono essere contaminate da microrganismi provenienti dall’aria, dall’acqua, dal suolo, dalla superficie di vegetali e animali ( contaminazione primaria ). Nel corso della loro trasformazione, gli alimenti possono essere nuovamente contaminati da microrganismi derivanti dagli ambienti di lavorazione e conservazione , dalle superfici, dagli utensili e attrezzature, dal personale impegnato nelle attività produttive. Inoltre, lo specifico processo tecnologico cui l’alimento viene sottoposto, determinerà variazioni quanti-qualitative della microflora presente naturalmente o aggiunta, come conseguenza delle modificazioni delle caratteristiche chimico-fisiche dell’alimento stesso. Infine, l’alimento potrà subire contaminazioni e/o variazioni del contenuto microbico nelle successive fasi di magazzinaggio, trasporto, distribuzione e di consumo .
  • 15.
  • 16. temperatura di conservazione del cibo tempo che trascorre tra la preparazione ed il consumo deperibilità dell’alimento In qualsiasi modo ed in qualsiasi fase avvenga la contaminazione microbica degli alimenti, la pericolosità dipende da Contaminazione crociata. E’ legata al trasferimento dei microrganismi da alimenti contaminati ad altri che non lo sono. - in genere sono coinvolte le materie prime contaminate che a loro volta possono contaminare le superfici di lavoro. - anche le modalità di manipolazione delle materie prime o la conservazione nello stesso ambiente
  • 17.
  • 18.
  • 19.
  • 20.
  • 21. LA TEMPERATURA intervallo t. ottimale di crescita Psicrofili 0°C-30°C 20°C Mesofili 20-45°C 32-37°C Termofili 45-75°C 55°C I vari tipi di microrganismi prediligono temperature diverse per il proprio habitat ottimale 17 milioni 8 1 miliardo 10 69 miliardi 12 260000 6 4000 4 64 2 1 0 ore Numero batteri Moltiplicazione dei batteri in condizioni favorevoli
  • 22. LIOFILIZZAZIONE Disidratazione – si conservano tutte le proprietà dell’alimento, anche quelle organolettiche- no eliminazione flora microbica * in campo commerciale 120° 100° 60° 20° 0° - 40° - 20° 40° 80° Zona di massimo sviluppo per i batteri termofili PASTORIZZAZIONE (65°C-80°C per 5’ vengono distrutti i patogeni asporigeni ma no carica totale- conservazione in frigo )- per carne, latte, uova PUNTO DI EBOLLIZIONE Distruzione rapida di tutti i batteri ad eccezione degli sporigeni Zona di massimo sviluppo per i batteri mesofili Sviluppo attenuato degli psicrofili Sviluppo massimo psicrofili, attenuato dei mesofili STERILIZZAZIONE*: distruzione delle spore in 10’-20’; C.per 1, 2 anni senza modificazione organolettiche (prodotti in scatola) CONGELAMENTO Cessazione progressiva dello sviluppo microbico
  • 23. forte inibizione della crescita dei microrganismi - pochi giorni pesce; qualche settimana: burro; qualche mese: uova; frutta, alcuni ortaggi Blocco attività enzimatiche Blocco sviluppo microbico ma no enzimatico da 0°C a 4°C T 15-18°C Raggiunta T< 50°C Conservazione T ≤ 18°C si formano cristalli piccolissimi che non danneggiano l’alimento REFRIGERAZIONE CONGELAMENTO SURGELAZIONE Il freddo non distrugge i microrganismi ma arresto attività enzimatiche
  • 24. raffreddarli nel più breve tempo possibile prima di metterli in cella non mettere mai in cella alimenti in grandi pentole ancora calde Cibi appena cucinati: massimo qualità e sicurezza igienica I cibi già cotti ed ancora caldi non devono essere mantenuti a lungo a temperatura ambiente per evitare la crescita dei germi contaminanti. E’ indispensabile refrigerarli, seguendo due regole: Tramite apparecchiature apposite (abbattitori) o con sistemi “casalinghi”: raffreddamento dei contenitori sotto acqua corrente fredda o in “bagno” di ghiaccio ABBATTIMENTO DELLA TEMPERATURA raffreddamento troppo lento aumenta la temperatura della cella frigorifera
  • 25.
  • 26. ACQUA LIBERA (Aw - activity water) I microrganismi necessitano di acqua per il loro metabolismo - solvente per le sostanze nutritive L’aqua libera rappresenta la quota d’acqua del substrato che i microrganismi possono utilizzare Via via che l’aw si abbassa diminuisce la possibilità di sviluppo microbico fino al blocco della moltiplicazione
  • 27. Alofilo : capace di vivere ad alte concentrazioni saline Xerofilo : capace di vivere a basse Aw e ad alte conc. saline Osmofilo : capace di vivere ad alte concentrazioni di zuccheri Valori minimi approssimativi di Aw per la crescita dei microrganismi Batteri Lieviti Muffe Batteri alofili Muffe xerofile Lieviti osmofili 0.91 0.88 0.80 0.75 0.65 0.60
  • 28.  
  • 29. Valori minimi e massimi di pH per lo sviluppo dei microrganismi Microrganismi (esempi) Minimo pH Massimo pH Acido-resistenza Micrococcus sp. Pseudomonas aeruginosa Bacillus stearothermophilus 5,6 5,6 5,2 8,1 8,0 9,2 Bassa acido-resistenza pH min > 5,0 Clostridium botulinum Tipo E Clostridium sporogens Bacillus cereus Vibrio Parahaemolyticus Clostridium botulinum Tipo A, B Staphylococcus aureus Salmonelle Escherichia coli Proteus vulgaris Streptococcus lactis Becillus cereus 5,0-5,2 5,0 4,9 4,8 4,5 4,0 4,0-4,5 4,4 4,4 4,3-4,8 4,3-4,9 9,0 9,3 11,0 8,5 9,8 8-9,6 9,0 9,2 9,2 Media acido-resistenza pH min 5,0-4,0 Lactobacillus spp. Acetobacter acidophilus Saccharomices cerevisiae Penicillium italicum Aspergillus oryzae 3,8-4,4 2,6 2,3 1,9 1,6 7,2 4,3 8,6 9,3 9,3 Forte acido-resistenza pH min 4,0
  • 30.
  • 31. ACETO Azione battericida se concentrazione pari al 5-6% O minore combinata con pretrattamento al calore: bollire i vegetali in soluzione contente aceto bollente OLIO Assicura solo anaerobiosi, tutelando da sviluppo muffe Di solito si associa a preventivo trattamento termico e/o salamoia e aceto azione batteriostatica ZUCCHERO Marmellate Gelatine dal 50% al 65% zucchero confetture ADDITIVI CHIMICI Antimicrobici, antiossidanti, gelificanti, addensanti, sostanze aromatizzanti, coloranti. Impiego giustificato se permette di conservare valore nutritivo - Sostanze innocue in base a studi tossicologici
  • 32. POSSIBILI VALORI PER VALUTARE LA QUALITA’ MICROBIOLOGICA DI ALIMENTI ufc/gr Prodotti Freschi Cotti <1.000 Ottima <10.000 Ottima Buona <100.000 Buona Discreta <500.000 Discreta Scadente <5.000.000 Scadente Cattiva >5.000.000 Cattiva
  • 33.
  • 34.
  • 35.
  • 36.
  • 37.
  • 38.
  • 39.
  • 40.
  • 41.
  • 42.
  • 43.   LIVELLI SOGLIA PER L'INSORGENZA DI MTA   Agente causale Livello soglia   Tossina stafilococcica > 10 - 13  g Tossina botulinica > 1  g Salmonella typhi > 10 2 u.f.c Salmonelle minori 10 2 - 10 4 u.f.c E.coli &quot;enteropatogeno&quot; > 10 8 u.f.c Clostridium perfringens > 10 5 u.f.c/g di alimento Vibrio parahaemolyticus > 10 5 u.f.c
  • 44. COLTIVAZIONE DEI BATTERI processo mediante il quale si cerca di ottenere la riproduzione dei microrganismi in un ambiente artificiale fornendo loro le sostanze nutritizie necessarie e adatte condizioni ambientali: - Temperatura - Acidità (pH) - Pressione osmotica - Luce ecc. I terreni di coltura devono avere una Pressione Osmotica leggermente più bassa della cellula batterica in modo da consentire all’acqua di fluire meglio nella cellula favorendo così gli scambi con l’ambiente esterno e mantenendo il turgore cellulare . Stato fisico dei terreni batteriologici • Liquido • Semi-Solido (+Agar 0,5%) • Solido (+Agar 1-2%)
  • 45. SOSTANZE NUTRITIVE Macroelementi = sostanze nutritive necessarie in notevole quantità Micronutrienti o elementi in tracce (Fe) Riboflavina; Tiamina (B1). Biotina; Acido pantotenico; Acido folico; Cobalamina (B12); Vitamina K. In genere ad una base minerale viene aggiunto un estratto di lievito , che soddisfa richieste generali di N e fattori di crescita PEPTONI e TRIPTONI Idrolizzati enzimatici di proteine animali
  • 46. dell’accrescimento in Agar inclinato o a becco di clarino : • quantità, margine o bordo dell’accrescimento. • consistenza della massa di accrescimento. • cromogenesi o pigmentazione. L’Agar a becco di clarino facilita molto la semina con anse ed aghi . CARATTERISTICHE MORFOLOGICHE OSSERVABILI dell’Accrescimento in brodo nutritizio : • quantità di accrescimento. • distribuzione dell’accrescimento in tutto il brodo. • odore
  • 49. Pre-arricchimento non selettivo, seguito dall’arricchimento selettivo in 2 terreni liquidi e dall’isolamento su terreni in piastra Possibile impiego di terreno cromogeno CHROMOGENIC SALMONELLA AGAR RICERCA DI SALMONELLA
  • 50. IDENTIFICAZIONE Se si osservano crescite scarse o nessuna crescita, reincubare le piastre per altre 18-24 ore. Sottoporre a conferma almeno 1 colonia sospetta per piastra. Se il test di conferma risultasse negativo ripetere il test di conferma con almeno 4 colonie
  • 51. CSA : piastra di sinistra S.enteritidis, destra Enterobacter aeroogenes XYLOSE LYSINE DESOXYCHOLATE (XLD) AGAR
  • 52.
  • 53.
  • 54. Per cariche microbiche superiori ai limiti avviare un programma di sanificazione degli ambienti e di miglioramento delle procedure di pulizia ed igienizzazione e verificarne l'efficacia.
  • 55.
  • 56.  
  • 57. Numero di unità formanti colonia (UFC) per cm 2 di superficie analizzata: N x F 100 N : media del numero di colonie contate sulle piastre seminata con 1 ml di sospensione campione F : volume del diluente nella provetta. Se prima della semina, la sospensione è stata diluita 1:1000 la formula risulta essere la seguente: N x 1000 x F 100 Il giudizio sul grado d’igiene delle superfici, dipende in gran parte dal tipo di ambiente esaminato. Ambienti ed attrezzature delle industrie alimentari