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Il lavoro subordinato
La costituzione del rapporto di lavoro
              La retribuzione
Fonti giuridiche nell’amministrazione
              del personale
 L’insieme delle Leggi che regolano il rapporto di lavoro costituisce il Diritto del
 Lavoro. Obiettivo è regolamentare in maniera rigorosa un rapporto in cui la parte
 avente maggiore bisogno di tutela è il lavoratore

• Costituzione (Titolo III) – Enunciazione principi
• Leggi Ordinarie (Libro V del Cod. Civile, Statuto dei Lavoratori,
  Legge di parità uomo-donna, ecc)
• Atti di organi comunitari ed internazionali
• Contratti Collettivi: tra sindacati e ass.ni dat. Lavoro. Possono
  essere solo migliorativi nel caso ci siano già leggi per
  l’argomento trattato
• Contratti Individuali: aspetti particolari in relazione al tipo di
  lavoro                                                             2
La nozione di lavoro subordinato
                        1/2


Costituzione: Art. 35 “tutela il lavoro in tutte le
  sue forme ed applicazioni” (autonomo,
  subordinato)
Codice Civile: Art. 2094 definizione di lavoro
  subordinato.      Sancisce       il     principio
  dell’assoggettamento del lavoratore al potere
  direttivo, organizzativo e disciplinare del
  datore di lavoro

                                                  3
La nozione di lavoro subordinato
                                     2/2

                   Indici sintomatici della subordinazione

Qualora gli indici della subordinazione non siano agevolmente riscontrabili si
fa riferimento ad alcuni criteri complementari e sussidiari che costituiscano
indizi che un dato rapporto di lavoro è di tipo subordinato:

•   Inserimento coordinato dell’attività nell’organizzazione
•   La continuità temporale
•   Orario di lavoro rigido e predeterminato
•   Retribuzione a scadenze fisse
•   Assenza del rischio d’impresa per il lavoratore
•   Assenza di una struttura imprenditoriale in capo al lavoratore (la
    prestazione viene eseguita con attrezzature che sono proprie de datore di
    lavoro)


                                                                             4
Tipologia dei rapporti di lavoro
                               1/4

Il modello tipico di lavoro subordinato impartito dal Codice
Civile è costituito dal lavoro a tempo pieno e indeterminato.

Schemi di lavoro flessibile vanno aggiunti in base a:

•   Durata del rapporto (lavoro a tempo determinato)
•   Riduzione della prestazione (lavoro a tempo parziale)
•   Ad altre specifiche esigenze di flessibilità (D.Lgs n.
    279/2003 - Legge Biagi come nel caso del contratto di
    apprendistato, del contratto di formazione e lavoro ora
    sostituito dal contratto di inserimento. Vi sono poi altre
    applicazioni di flessibilità: lavoro a domicilio, contratto di
    somministrazione, lavoro a progetto)
                                                                 5
Tipologia dei rapporti di lavoro
                                          2/4

                         Rapporti di lavoro flessibile
Contratto a tempo determinato

Le ragioni devono essere esplicitate, verificabili e sussistere al momento della stipula
del contratto
Deve essere stipulato in forma scritta (pena la nullità) e il considerare il rapporto a
tempo indeterminato. L’atto scritto non è richiesto se la durata è inferiore a 12 giorni,
la proroga è ammessa 1 sola volta; la durata massima è 3 anni; vengono inoltre assunti
tutti i tipi di garanzia di un qualsiasi altro lavoratore a tempo indeterminato.

Contratto a tempo parziale

1. Orizzontale: riduzione orario giornaliero (part time orizzontale)
2. Verticale: tempo pieno ma limitato a determinati periodi (part time verticale)
3. Misto
Viene stipulato in forma scritta, la Legge non stabilisce durata minima e massima ma
lo possono fare i contratti collettivi.
Il datore di lavoro può richiedere Lavoro supplementare. I contratti ne regolano il
massimo ed il minimo. La forma scritta è richiesta anche per la trasformazione del 6
rapporto da tempo pieno a tempo parziale
Tipologia dei rapporti di lavoro
                                               3/4

        Rapporti di lavoro con agevolazioni - Apprendistato

L’apprendistato e disciplinato da: L. 25/1955, 56/1987, D.Lgs n.267 2003 (tipologia di
contratto e regolamentazione dei profili formativi da parte delle Regioni)

Tipi di Apprendistato

•Per espletamento del diritto-dovere di istruzione formazione (giovani adolescenti)

•Professionalizzante (soggetti di età compresa tra i 18 e i 29 anni)

•Per l’acquisizione di un diploma o per percorsi di alta formazione (acquisizione tit. di II livello)

Esiste una disciplina comune di cui si segnala: la forma scritta del contratto con
indicazione della prestazione lavorativa, del piano formativo individuale e della
qualifica che verrà acquisita e che costituirà credito formativo nei percorsi di
formazione-istruzione. L’apprendista potrà essere inquadrato in una categoria    7
inferiore di 2 livelli rispetto alla qualifica da conseguire.
Tipologia dei rapporti di lavoro
                              3/4 - Continua

      Rapporti di lavoro con agevolazioni - Apprendistato

• Formazione dell’apprendista: tramite addestramento pratico e formazione
  esterna (durata minima 120 ore). Assegnazione di un tutore

• Trattamento economico normativo: viene regolato dai contratti collettivi

• Trattamento contributivo: in misura ridotta rispetto alla generalità dei
  lavoratori. Assoggettamento a tutte le forme di assicurazione (escluso CIG,
  disoccupazione, fondo di garanzia TFR)

• Apprendisti qualificati: il versamento dei contributi avviene secondo le
  norme previste per l’apprendista per una durata di 12 mesi, qualora il
  rapporto venga trasformato in contratto a tempo indeterminato

                                                                             8
Tipologia dei rapporti di lavoro
                                       4/4
 Rapporti di lavoro con agevolazioni – Contratto di Inserimento
Introdotto dal D.Lgs n. 276/2003 in sostituzione del contratto di formazione e
lavoro, il contratto di inserimento è diretto a realizzare, mediante un progetto
individuale di adattamento delle competenze professionali del lavoratore a un
determinato contesto lavorativo, l’inserimento ovvero il reinserimento nel
mercato del lavoro di alcune categorie di persone:

A.   Soggetti di età compresa tra i 18 e i 29 anni
B.   Disoccupati di lunga durata (>12 mesi) da 29 fino a 32 anni
C.   Lavoratori con più di 50 anni privi di un posto di lavoro
D.   Lavoratori che non abbiano lavorato per almeno 2 anni e desiderino
     riprendere una attività
E.   Donne di qualsiasi età residenti in aree geografiche con particolari tassi di
     disoccupazione
F.   Persone affette da grave handicap fisico, mentale o psichico
                                                                                 9
Tipologia dei rapporti di lavoro
                                   4/4- continua
 Rapporti di lavoro con agevolazioni – Contratto di Inserimento
Condizioni
•   Condizione per l’applicazione: mantenere in servizio almeno il 60% dei
    lavoratori il cui contratto è scaduto nei 18 mesi precedenti
•   Progetto individuale di inserimento:
•   Durata da 9 a 18 mesi (fino a 36 per portatori di handicap)
•   Definizione di un progetto per garantire competenze professionali al
    lavoratore
•   Formazione teorica di almeno 16 ore ripartita in nozioni di
    antinfortunistica (da impartire all’inizio), disciplina del rapporto di lavoro
    ed Organizzazione Aziendale
Trattamento economico normativo
Inquadramento fino a 2 livelli più bassi rispetto al trattamento di fine progetto
Trattamento contributivo
Decontribuzione secondo tipo di impresa (100% per imprese artigiane
                                                                                     10
ovunque ubicate)
Categorie di lavoratori con assunzioni agevolate
             (le imprese possono beneficiare di decontribuzione)


• Lavoratore iscritto nelle liste di mobilità assunto a tempo
  indeterminato e pieno
• Lavoratore iscritto nelle liste di mobilità assunto a tempo
  determinato
• Lavoratore disoccupato da oltre 24 mesi ed iscritto nella prima
  classe delle liste di collocamento anche se assunto part-time
• Lavoratore proveniente da aziende in CIGS da almeno 6 mesi e
  che presso di essa ha goduto dell’indennità per almeno 3 mesi
  anche se non consecutivi in qualità di assunto a tempo pieno e
  indeterminato
• Lavoratore sospeso (zero ore) in CIGS da almeno 24 mesi
  assunto a tempo indeterminato
                                                                   11
Tipi di agevolazioni e riferimenti normativi




                                               12
Adempimenti preliminari alla
  costituzione di un rapporto di lavoro
• Inquadramento assicurativo e previdenziale INAIL
La Legge stabilisce che l’azienda aderisca ad un sistema assicurativo
obbligatorio in regime di monopolio. L’azienda deve pertanto presentare una
denuncia di esercizio in cui siano presenti la determinazione del premio e gli
elementi necessari alla valutazione del rischio. In caso di infortunio vengono
garantite, qualora siano state prese tutte le misure necessarie: 1) una
indennità giornaliera per invalidità temporanea 2) una rendita vitalizia per
invalidità permanente 3) prestazioni in caso di morte erogate ai superstiti e/o
una cifra una tantum. Gli infortuni non sul lavoro o in itinere non riconosciuti
dall’INAIL ma sono assistiti dall’INPS
• I.N.P.S.
E’ l’ente di diritto pubblico a cui è affidata la gestione di forme di
assicurazione sociale che riguardano gran parte dei lavoratori dipendenti nel
settore privato
                                                                              13
Fondi amministrati dall’INPS
Con la costituzione del rapporto di lavoro si instaura per legge il rapporto assicurativo che lega 3
soggetti: il datore di lavoro (assicurante), il lavoratore (assicurato) e l’ente gestore delle assicurazioni
sociali obbligatorie. L’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale è l’ente di diritto pubblico a cui è
affidata la gestione di forme di assicurazione sociale che riguardano gran parte dei lavoratori
dipendenti del settore privato, la riscossione dei contributi e l’erogazione delle relative prestazioni.

A tal fine l’INPS amministra i seguenti fondi:


•    Fondo pensioni lavoratori (anzianità, vecchiaia, invalidità non derivante da
     infortunio o malattia professionale)
•    Fondo assicurazione contro la disoccupazione involontaria (licenziamento,
     riduzione del personale)
•    Cassa unica assegni familiari (CUAF). La stessa interviene per il congedo
     matrimoniale
•    Cassa Integrazione guadagni
•    Assistenza economica di malattia
•    Tutela economica delle lavoratrici madri
•    Fondo garanzia del trattamento di fine rapporto (in caso di insolvenza del datore di
     lavoro)
                                                                                                          14
Iscrizione dell’azienda all’I.N.P.S.
• Obbligo di iscrizione per tutte le aziende che abbiano alle loro dipendenze
  lavoratori soggetti ad almeno una delle assicurazioni sociali obbligatorie

• L’iscrizione va effettuata mediante il modello DM/68 entro 30 giorni
  dall’inizio dell’attività e comunque non oltre il giorno 16 del mese
  successivo.

• L’INPS inquadrerà l’azienda a seconda dell’attività denunciata in uno dei
  cinque settori in cui è suddiviso il reparto contributivo (industria,
  artigianato, agricoltura, terziario, credito e assicurazione)

• Ogni volta che ci sia una variazione nell’attività esercitata che comporti
  anche un diverso inquadramento, l’azienda deve darne comunicazione
  entro 30 giorni. La sospensione o la cessazione dell’attività deve essere
  comunicata sempre entro 30 giorni.                                      15
Il collocamento
• Assunzione: è disciplinata dalla legge. Accanto al collocamento ordinario è
  stato istituito il collocamento obbligatorio che impone quote di lavoratori
  svantaggiati alle aziende con determinate dimensioni
• Assunzioni ordinarie: le aziende procedono all’assunzione diretta per
  qualsiasi tipologia di lavoratori. Diritto di precedenza spetta a:
  - dipendenti con la stessa qualifica licenziati nei 12 mesi precedenti
  per riduzione del personale
  - dipendenti part time che vogliono tornare full time
  - lavoratori della stessa qualifica in CIGS
• Comunicazioni: va effettuata il giorno precedente per via telematica al
  C.O. Veneto tramite il modello UNI-LAV. Successivamente al lavoratore
  verrà consegnata copia del contratto di lavoro nel quale si comunicano le
  condizioni contrattuali. Nella lettera si chiederà liberatoria per il
  trattamento dei dati personali
                                                                           16
I libri obligatori
• Libro unico del lavoro

• Registro degli infortuni

• Registro delle visite mediche (per particolari attività)




                                                             17
Il libro unico del lavoro
Sostituisce il libri paga e matricola ed è costituito sulla base di due elementi:
le presenze del lavoratore e lo sviluppo del trattamento retributivo. Equivale
quindi al cedolino paga con il dettaglio delle presenza ed assolve alla funzione
di documentare lo stato del proprio rapporto di lavoro al lavoratore nonché lo
stato occupazionale dell’impresa agli organi di vigilanza. Con la consegna al
lavoratore di copia delle scritturazioni effettuate nel libro unico, il datore
adempie all’obbligo di corrispondere la retribuzione ai lavoratori a mezzo di
busta paga
Contenuto: nome e cognome, codice fiscale, qualifica e livello, retribuzione
base (contrattuale + elementi fissi continuativi), data di assunzione, posizioni
assicurative, detrazioni fiscali, dati relativi all’assegno del nucleo familiare.

Tenuta e conservazione: Il libro unico deve contenere un calendario delle
presenze, da cui risultino, per ogni giorno il numero di ore lavorate, gli
straordinari, le assenze (anche se non retribuite), le ferie e i permessi.
Compilazione: entro il 16 del mese successivo. Conservazione: nella sede
legale del datore di lavoro o presso lo studio del consulente abilitato e
incaricato o presso le associazioni di cat. Va conservato per 5 anni dalla data
dell’ultima registrazione                                                    18
Il registro degli infortuni
Tutti i datori di lavoro devono tenere il registro degli infortuni, nel quale sono
annotati cronologicamente tutti gli infortuni accaduti ai lavoratori che
comportino un’assenza di almeno un giorno (escluso il giorno dell’evento),
indipendentemente che l’infortunio sia o meno soggetto all’assicurazione
INAIL. Prima di essere utilizzato il registro deve essere vidimato dallASL
competente per territorio

Contenuto: vanno annotati entro un giorno: nome, cognome qualifica, cause
e circostanze dell’infortunio, data di abbandono del lavoro. Entro un giorno va
annotata la ripresa del lavoro.

Tenuta e conservazione: il registro va numerato in ogni pagina, va tenuto
senza spazi bianchi tra i contenuti, va utilizzato inchiostro indelebile. Non
sono ammessa abrasioni ed eventuali correzioni devono consentire di leggere
il testo sostituito. Il registro va conservato per 4 anni dall’ultima registrazione
e, se non usato, dalla data della vidimazione. Deve essere disponibile ai
controlli degli ispettori sul luogo del lavoro (unità produttiva)

                                                                                  19
La retribuzione
• Corrispettivo della prestazione del lavoratore
• Determinata sulla base dei minimi fissati dai
  contatti collettivi
• Commisurata al tempo: ore (retribuzione
  oraria), mese (retribuzione mensilizzata). Nel
  primo caso vi è un divisore per determinare le
  quote orarie, nel secondo vi è un divisore per
  trovare la paga giornaliera necessaria per
  trattenere eventuali giorni di assenza
                                               20
Retribuzione diretta
è dovuta all’effettiva prestazione del lavoratore.
Si divide in:
Elementi fissi: dovuti costantemente in ogni
   periodo sia in denaro (elementi contrattuali)
   che in natura (fringe benefit – vitto e alloggio)
                                               1




Elementi variabili: positivi (straordinario,
   indennità di trasferta), negativi (permessi non
   retribuiti, scioperi, aspettativa)
 1. Dall’ Inglese: fringe – beneficio aggiuntivo. Esempio: l’auto aziendale   21
Retribuzione indiretta
Costituita da elementi dovuti in determinate
  situazioni, anche durante le assenze o in caso
  di mancata prestazione lavorativa.
Possono essere a carico del datore di lavoro
  (ferie, festività, permessi) oppure a carico
  degli istituti di previdenza con o senza
  integrazione da parte dell’ azienda (assenze
  per malattia, maternità, infortunio)

                                                   22
Retribuzione differita
E’ la retribuzione maturata sempre in ciascun
  periodo di paga, ma accantonata in quote
  mensili e corrisposta ad una diversa scadenza
  prevista dalla legge o dai contratti collettivi
  (tredicesima, quattordicesima, T.F.R)




                                                    23
Elementi fissi della retribuzione
La loro somma costituisce la “paga lorda” ovvero la paga spettante se il datore di
lavoro non fosse costretto ad effettuare le ritenute INPS e all’Erario

  • Minimo contrattuale
  Paga base o minimo tabellare stabilito dai contratti collettivi di categoria, che ne determinano la
  misura in relazione alla qualifica e alla categoria o livello in cui rientra la mansione svolta dal
  dipendente

  • Contingenza
  Fino al 31/12/91 veniva calcolata sulla base dell’andamento del costo della vita. Dal 01/01/92
  cessa tale meccanismo di adeguamento e viene pagata l’indennità maturata fino a quella data, in
  molti contratti è conglobata nel minimo

  • Elemento distinto della retribuzione (EDR)
  In seguito alla soppressione del meccanismo della contingenza si è stabilito di erogare, un
  importo pari a 10,33 . In molti contratti è conglobato nel minimo

  • Scatti di anzianità
  I contratti collettivi stabiliscono: la misura, la periodicità, il numero massimo, il tipo di anzianità

  • Indennità di vacanza contrattuale (IVC)
  Spetta alla scadenza del biennio di validità della parte economica del CCNL non viene concluso
  l’accordo di rinnovo del contratto                                                                        24
Imponibile previdenziale
Costituisce la base di calcolo per le ritenute
previdenziali data in linea di massima dalla
somma degli elementi erogati dal datore di
lavoro nel mese, dedotte eventuali voci che la
Legge stabilisce non soggette, ed in rispetto del
minimo contributivo stabilito dall’INPS




                                                25
Ritenute previdenziali
Si calcolano sull’imponibile previdenziale
applicando le seguenti aliquote:
•9,19% aliquota ordinaria
•9.49% per dipendenti soggetti a CIGS
•5,84 per gli apprendisti




                                             26
Tassazione ordinaria
L’imponibile fiscale:
Paga lorda – oneri deducibili (contributi prev.li)

Ritenute fiscali:
Vengono calcolate in via provvisoria per ciascun periodo di paga e,
successivamente tramite conguaglio in via definitiva a fine anno o rapporto,
tenendo conto di tutti i compensi ricevuti.
Nel periodo di paga ai fini della tassazione occorre:

•Calcolare l’imposta lorda applicando le aliquote progressive
•Calcolare le detrazioni per lavoro dipendente e per familiari a carico
•Sottrarre le detrazioni dall’imposta lorda

Nota: a fine anno o fine rapporto si dovrà ricalcolare quanto effettivamente dovuto
applicando questa volta gli scaglioni annui e sottraendo le detrazioni spettanti      27
Elementi della contribuzione esenti
Gli elementi non soggetti, totalmente o parzialmente, a contributi previdenziali e ritenute fiscali
sono:

-   Indennità di trasferta fuori dal comune della sede di lavoro
-   Fringe benefit: autovettura aziendale
-   Buoni pasto fino a Euro 5,19
-   Compensi legati alla produttività

Non sono soggetti a contributi previdenziali ma fanno parte dell’imponibile fiscale:

•L’incentivo all’esodo risultante dalla volontà di entrambi le parti
•Il trattamento di fine rapporto che, ai fini fiscali, è soggetto a un regime di tassazione particolare
detto “tassazione separata”




                                                                                                      28
Tabella per il calcolo dell’imposta fiscale




                                              29
Detrazioni d’imposta
Permettono di pagare meno IRPEF e vengono concesse tenendo conto del reddito
dichiarato al netto di quello derivante dalla prima casa. Le detrazioni vengono concesse
per 365 giorni all’anno o per i giorni per cui il dipendente ha prodotto reddito




                                                                                       30
Detrazioni per familiari a carico
Vengono concesse per i familiari che, nell’anno di riferimento, non hanno avuto un reddito
superiore a Euro 2840,51 al lordo degli oneri deducibili e comprensivo del reddito per abitazione
principale


Possono essere a carico:

•Il coniuge non legalmente ed effettivamente separato anche se non convivente
•I figli indipendentemente dallo stato occupazionale e dall’età anche se non conviventi
•Altri familiari a carico (previsti dall’art.. 433 del c.c1) e il coniuge separato purché siano conviventi

1- Soggetti indicati dal Codice Civile: il coniuge; i figli legittimi o legittimati o naturali o adottivi, e, in loro mancanza, i discendenti prossimi,
anche natural, i genitori e, in loro mancanza, gli ascendenti prossimi, anche naturali; gli adottanti; i generi e le nuore il suocero e la suocera; i
fratelli e le sorelle germani o unilaterali, con precedenza dei germani sugli unilaterali




                                                                                                                                                     31
Tabella detrazioni




                     32

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Il lavoro subordinato la costituzione del rapporto di lavoro e la retribuzione

  • 1. Il lavoro subordinato La costituzione del rapporto di lavoro La retribuzione
  • 2. Fonti giuridiche nell’amministrazione del personale L’insieme delle Leggi che regolano il rapporto di lavoro costituisce il Diritto del Lavoro. Obiettivo è regolamentare in maniera rigorosa un rapporto in cui la parte avente maggiore bisogno di tutela è il lavoratore • Costituzione (Titolo III) – Enunciazione principi • Leggi Ordinarie (Libro V del Cod. Civile, Statuto dei Lavoratori, Legge di parità uomo-donna, ecc) • Atti di organi comunitari ed internazionali • Contratti Collettivi: tra sindacati e ass.ni dat. Lavoro. Possono essere solo migliorativi nel caso ci siano già leggi per l’argomento trattato • Contratti Individuali: aspetti particolari in relazione al tipo di lavoro 2
  • 3. La nozione di lavoro subordinato 1/2 Costituzione: Art. 35 “tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni” (autonomo, subordinato) Codice Civile: Art. 2094 definizione di lavoro subordinato. Sancisce il principio dell’assoggettamento del lavoratore al potere direttivo, organizzativo e disciplinare del datore di lavoro 3
  • 4. La nozione di lavoro subordinato 2/2 Indici sintomatici della subordinazione Qualora gli indici della subordinazione non siano agevolmente riscontrabili si fa riferimento ad alcuni criteri complementari e sussidiari che costituiscano indizi che un dato rapporto di lavoro è di tipo subordinato: • Inserimento coordinato dell’attività nell’organizzazione • La continuità temporale • Orario di lavoro rigido e predeterminato • Retribuzione a scadenze fisse • Assenza del rischio d’impresa per il lavoratore • Assenza di una struttura imprenditoriale in capo al lavoratore (la prestazione viene eseguita con attrezzature che sono proprie de datore di lavoro) 4
  • 5. Tipologia dei rapporti di lavoro 1/4 Il modello tipico di lavoro subordinato impartito dal Codice Civile è costituito dal lavoro a tempo pieno e indeterminato. Schemi di lavoro flessibile vanno aggiunti in base a: • Durata del rapporto (lavoro a tempo determinato) • Riduzione della prestazione (lavoro a tempo parziale) • Ad altre specifiche esigenze di flessibilità (D.Lgs n. 279/2003 - Legge Biagi come nel caso del contratto di apprendistato, del contratto di formazione e lavoro ora sostituito dal contratto di inserimento. Vi sono poi altre applicazioni di flessibilità: lavoro a domicilio, contratto di somministrazione, lavoro a progetto) 5
  • 6. Tipologia dei rapporti di lavoro 2/4 Rapporti di lavoro flessibile Contratto a tempo determinato Le ragioni devono essere esplicitate, verificabili e sussistere al momento della stipula del contratto Deve essere stipulato in forma scritta (pena la nullità) e il considerare il rapporto a tempo indeterminato. L’atto scritto non è richiesto se la durata è inferiore a 12 giorni, la proroga è ammessa 1 sola volta; la durata massima è 3 anni; vengono inoltre assunti tutti i tipi di garanzia di un qualsiasi altro lavoratore a tempo indeterminato. Contratto a tempo parziale 1. Orizzontale: riduzione orario giornaliero (part time orizzontale) 2. Verticale: tempo pieno ma limitato a determinati periodi (part time verticale) 3. Misto Viene stipulato in forma scritta, la Legge non stabilisce durata minima e massima ma lo possono fare i contratti collettivi. Il datore di lavoro può richiedere Lavoro supplementare. I contratti ne regolano il massimo ed il minimo. La forma scritta è richiesta anche per la trasformazione del 6 rapporto da tempo pieno a tempo parziale
  • 7. Tipologia dei rapporti di lavoro 3/4 Rapporti di lavoro con agevolazioni - Apprendistato L’apprendistato e disciplinato da: L. 25/1955, 56/1987, D.Lgs n.267 2003 (tipologia di contratto e regolamentazione dei profili formativi da parte delle Regioni) Tipi di Apprendistato •Per espletamento del diritto-dovere di istruzione formazione (giovani adolescenti) •Professionalizzante (soggetti di età compresa tra i 18 e i 29 anni) •Per l’acquisizione di un diploma o per percorsi di alta formazione (acquisizione tit. di II livello) Esiste una disciplina comune di cui si segnala: la forma scritta del contratto con indicazione della prestazione lavorativa, del piano formativo individuale e della qualifica che verrà acquisita e che costituirà credito formativo nei percorsi di formazione-istruzione. L’apprendista potrà essere inquadrato in una categoria 7 inferiore di 2 livelli rispetto alla qualifica da conseguire.
  • 8. Tipologia dei rapporti di lavoro 3/4 - Continua Rapporti di lavoro con agevolazioni - Apprendistato • Formazione dell’apprendista: tramite addestramento pratico e formazione esterna (durata minima 120 ore). Assegnazione di un tutore • Trattamento economico normativo: viene regolato dai contratti collettivi • Trattamento contributivo: in misura ridotta rispetto alla generalità dei lavoratori. Assoggettamento a tutte le forme di assicurazione (escluso CIG, disoccupazione, fondo di garanzia TFR) • Apprendisti qualificati: il versamento dei contributi avviene secondo le norme previste per l’apprendista per una durata di 12 mesi, qualora il rapporto venga trasformato in contratto a tempo indeterminato 8
  • 9. Tipologia dei rapporti di lavoro 4/4 Rapporti di lavoro con agevolazioni – Contratto di Inserimento Introdotto dal D.Lgs n. 276/2003 in sostituzione del contratto di formazione e lavoro, il contratto di inserimento è diretto a realizzare, mediante un progetto individuale di adattamento delle competenze professionali del lavoratore a un determinato contesto lavorativo, l’inserimento ovvero il reinserimento nel mercato del lavoro di alcune categorie di persone: A. Soggetti di età compresa tra i 18 e i 29 anni B. Disoccupati di lunga durata (>12 mesi) da 29 fino a 32 anni C. Lavoratori con più di 50 anni privi di un posto di lavoro D. Lavoratori che non abbiano lavorato per almeno 2 anni e desiderino riprendere una attività E. Donne di qualsiasi età residenti in aree geografiche con particolari tassi di disoccupazione F. Persone affette da grave handicap fisico, mentale o psichico 9
  • 10. Tipologia dei rapporti di lavoro 4/4- continua Rapporti di lavoro con agevolazioni – Contratto di Inserimento Condizioni • Condizione per l’applicazione: mantenere in servizio almeno il 60% dei lavoratori il cui contratto è scaduto nei 18 mesi precedenti • Progetto individuale di inserimento: • Durata da 9 a 18 mesi (fino a 36 per portatori di handicap) • Definizione di un progetto per garantire competenze professionali al lavoratore • Formazione teorica di almeno 16 ore ripartita in nozioni di antinfortunistica (da impartire all’inizio), disciplina del rapporto di lavoro ed Organizzazione Aziendale Trattamento economico normativo Inquadramento fino a 2 livelli più bassi rispetto al trattamento di fine progetto Trattamento contributivo Decontribuzione secondo tipo di impresa (100% per imprese artigiane 10 ovunque ubicate)
  • 11. Categorie di lavoratori con assunzioni agevolate (le imprese possono beneficiare di decontribuzione) • Lavoratore iscritto nelle liste di mobilità assunto a tempo indeterminato e pieno • Lavoratore iscritto nelle liste di mobilità assunto a tempo determinato • Lavoratore disoccupato da oltre 24 mesi ed iscritto nella prima classe delle liste di collocamento anche se assunto part-time • Lavoratore proveniente da aziende in CIGS da almeno 6 mesi e che presso di essa ha goduto dell’indennità per almeno 3 mesi anche se non consecutivi in qualità di assunto a tempo pieno e indeterminato • Lavoratore sospeso (zero ore) in CIGS da almeno 24 mesi assunto a tempo indeterminato 11
  • 12. Tipi di agevolazioni e riferimenti normativi 12
  • 13. Adempimenti preliminari alla costituzione di un rapporto di lavoro • Inquadramento assicurativo e previdenziale INAIL La Legge stabilisce che l’azienda aderisca ad un sistema assicurativo obbligatorio in regime di monopolio. L’azienda deve pertanto presentare una denuncia di esercizio in cui siano presenti la determinazione del premio e gli elementi necessari alla valutazione del rischio. In caso di infortunio vengono garantite, qualora siano state prese tutte le misure necessarie: 1) una indennità giornaliera per invalidità temporanea 2) una rendita vitalizia per invalidità permanente 3) prestazioni in caso di morte erogate ai superstiti e/o una cifra una tantum. Gli infortuni non sul lavoro o in itinere non riconosciuti dall’INAIL ma sono assistiti dall’INPS • I.N.P.S. E’ l’ente di diritto pubblico a cui è affidata la gestione di forme di assicurazione sociale che riguardano gran parte dei lavoratori dipendenti nel settore privato 13
  • 14. Fondi amministrati dall’INPS Con la costituzione del rapporto di lavoro si instaura per legge il rapporto assicurativo che lega 3 soggetti: il datore di lavoro (assicurante), il lavoratore (assicurato) e l’ente gestore delle assicurazioni sociali obbligatorie. L’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale è l’ente di diritto pubblico a cui è affidata la gestione di forme di assicurazione sociale che riguardano gran parte dei lavoratori dipendenti del settore privato, la riscossione dei contributi e l’erogazione delle relative prestazioni. A tal fine l’INPS amministra i seguenti fondi: • Fondo pensioni lavoratori (anzianità, vecchiaia, invalidità non derivante da infortunio o malattia professionale) • Fondo assicurazione contro la disoccupazione involontaria (licenziamento, riduzione del personale) • Cassa unica assegni familiari (CUAF). La stessa interviene per il congedo matrimoniale • Cassa Integrazione guadagni • Assistenza economica di malattia • Tutela economica delle lavoratrici madri • Fondo garanzia del trattamento di fine rapporto (in caso di insolvenza del datore di lavoro) 14
  • 15. Iscrizione dell’azienda all’I.N.P.S. • Obbligo di iscrizione per tutte le aziende che abbiano alle loro dipendenze lavoratori soggetti ad almeno una delle assicurazioni sociali obbligatorie • L’iscrizione va effettuata mediante il modello DM/68 entro 30 giorni dall’inizio dell’attività e comunque non oltre il giorno 16 del mese successivo. • L’INPS inquadrerà l’azienda a seconda dell’attività denunciata in uno dei cinque settori in cui è suddiviso il reparto contributivo (industria, artigianato, agricoltura, terziario, credito e assicurazione) • Ogni volta che ci sia una variazione nell’attività esercitata che comporti anche un diverso inquadramento, l’azienda deve darne comunicazione entro 30 giorni. La sospensione o la cessazione dell’attività deve essere comunicata sempre entro 30 giorni. 15
  • 16. Il collocamento • Assunzione: è disciplinata dalla legge. Accanto al collocamento ordinario è stato istituito il collocamento obbligatorio che impone quote di lavoratori svantaggiati alle aziende con determinate dimensioni • Assunzioni ordinarie: le aziende procedono all’assunzione diretta per qualsiasi tipologia di lavoratori. Diritto di precedenza spetta a: - dipendenti con la stessa qualifica licenziati nei 12 mesi precedenti per riduzione del personale - dipendenti part time che vogliono tornare full time - lavoratori della stessa qualifica in CIGS • Comunicazioni: va effettuata il giorno precedente per via telematica al C.O. Veneto tramite il modello UNI-LAV. Successivamente al lavoratore verrà consegnata copia del contratto di lavoro nel quale si comunicano le condizioni contrattuali. Nella lettera si chiederà liberatoria per il trattamento dei dati personali 16
  • 17. I libri obligatori • Libro unico del lavoro • Registro degli infortuni • Registro delle visite mediche (per particolari attività) 17
  • 18. Il libro unico del lavoro Sostituisce il libri paga e matricola ed è costituito sulla base di due elementi: le presenze del lavoratore e lo sviluppo del trattamento retributivo. Equivale quindi al cedolino paga con il dettaglio delle presenza ed assolve alla funzione di documentare lo stato del proprio rapporto di lavoro al lavoratore nonché lo stato occupazionale dell’impresa agli organi di vigilanza. Con la consegna al lavoratore di copia delle scritturazioni effettuate nel libro unico, il datore adempie all’obbligo di corrispondere la retribuzione ai lavoratori a mezzo di busta paga Contenuto: nome e cognome, codice fiscale, qualifica e livello, retribuzione base (contrattuale + elementi fissi continuativi), data di assunzione, posizioni assicurative, detrazioni fiscali, dati relativi all’assegno del nucleo familiare. Tenuta e conservazione: Il libro unico deve contenere un calendario delle presenze, da cui risultino, per ogni giorno il numero di ore lavorate, gli straordinari, le assenze (anche se non retribuite), le ferie e i permessi. Compilazione: entro il 16 del mese successivo. Conservazione: nella sede legale del datore di lavoro o presso lo studio del consulente abilitato e incaricato o presso le associazioni di cat. Va conservato per 5 anni dalla data dell’ultima registrazione 18
  • 19. Il registro degli infortuni Tutti i datori di lavoro devono tenere il registro degli infortuni, nel quale sono annotati cronologicamente tutti gli infortuni accaduti ai lavoratori che comportino un’assenza di almeno un giorno (escluso il giorno dell’evento), indipendentemente che l’infortunio sia o meno soggetto all’assicurazione INAIL. Prima di essere utilizzato il registro deve essere vidimato dallASL competente per territorio Contenuto: vanno annotati entro un giorno: nome, cognome qualifica, cause e circostanze dell’infortunio, data di abbandono del lavoro. Entro un giorno va annotata la ripresa del lavoro. Tenuta e conservazione: il registro va numerato in ogni pagina, va tenuto senza spazi bianchi tra i contenuti, va utilizzato inchiostro indelebile. Non sono ammessa abrasioni ed eventuali correzioni devono consentire di leggere il testo sostituito. Il registro va conservato per 4 anni dall’ultima registrazione e, se non usato, dalla data della vidimazione. Deve essere disponibile ai controlli degli ispettori sul luogo del lavoro (unità produttiva) 19
  • 20. La retribuzione • Corrispettivo della prestazione del lavoratore • Determinata sulla base dei minimi fissati dai contatti collettivi • Commisurata al tempo: ore (retribuzione oraria), mese (retribuzione mensilizzata). Nel primo caso vi è un divisore per determinare le quote orarie, nel secondo vi è un divisore per trovare la paga giornaliera necessaria per trattenere eventuali giorni di assenza 20
  • 21. Retribuzione diretta è dovuta all’effettiva prestazione del lavoratore. Si divide in: Elementi fissi: dovuti costantemente in ogni periodo sia in denaro (elementi contrattuali) che in natura (fringe benefit – vitto e alloggio) 1 Elementi variabili: positivi (straordinario, indennità di trasferta), negativi (permessi non retribuiti, scioperi, aspettativa) 1. Dall’ Inglese: fringe – beneficio aggiuntivo. Esempio: l’auto aziendale 21
  • 22. Retribuzione indiretta Costituita da elementi dovuti in determinate situazioni, anche durante le assenze o in caso di mancata prestazione lavorativa. Possono essere a carico del datore di lavoro (ferie, festività, permessi) oppure a carico degli istituti di previdenza con o senza integrazione da parte dell’ azienda (assenze per malattia, maternità, infortunio) 22
  • 23. Retribuzione differita E’ la retribuzione maturata sempre in ciascun periodo di paga, ma accantonata in quote mensili e corrisposta ad una diversa scadenza prevista dalla legge o dai contratti collettivi (tredicesima, quattordicesima, T.F.R) 23
  • 24. Elementi fissi della retribuzione La loro somma costituisce la “paga lorda” ovvero la paga spettante se il datore di lavoro non fosse costretto ad effettuare le ritenute INPS e all’Erario • Minimo contrattuale Paga base o minimo tabellare stabilito dai contratti collettivi di categoria, che ne determinano la misura in relazione alla qualifica e alla categoria o livello in cui rientra la mansione svolta dal dipendente • Contingenza Fino al 31/12/91 veniva calcolata sulla base dell’andamento del costo della vita. Dal 01/01/92 cessa tale meccanismo di adeguamento e viene pagata l’indennità maturata fino a quella data, in molti contratti è conglobata nel minimo • Elemento distinto della retribuzione (EDR) In seguito alla soppressione del meccanismo della contingenza si è stabilito di erogare, un importo pari a 10,33 . In molti contratti è conglobato nel minimo • Scatti di anzianità I contratti collettivi stabiliscono: la misura, la periodicità, il numero massimo, il tipo di anzianità • Indennità di vacanza contrattuale (IVC) Spetta alla scadenza del biennio di validità della parte economica del CCNL non viene concluso l’accordo di rinnovo del contratto 24
  • 25. Imponibile previdenziale Costituisce la base di calcolo per le ritenute previdenziali data in linea di massima dalla somma degli elementi erogati dal datore di lavoro nel mese, dedotte eventuali voci che la Legge stabilisce non soggette, ed in rispetto del minimo contributivo stabilito dall’INPS 25
  • 26. Ritenute previdenziali Si calcolano sull’imponibile previdenziale applicando le seguenti aliquote: •9,19% aliquota ordinaria •9.49% per dipendenti soggetti a CIGS •5,84 per gli apprendisti 26
  • 27. Tassazione ordinaria L’imponibile fiscale: Paga lorda – oneri deducibili (contributi prev.li) Ritenute fiscali: Vengono calcolate in via provvisoria per ciascun periodo di paga e, successivamente tramite conguaglio in via definitiva a fine anno o rapporto, tenendo conto di tutti i compensi ricevuti. Nel periodo di paga ai fini della tassazione occorre: •Calcolare l’imposta lorda applicando le aliquote progressive •Calcolare le detrazioni per lavoro dipendente e per familiari a carico •Sottrarre le detrazioni dall’imposta lorda Nota: a fine anno o fine rapporto si dovrà ricalcolare quanto effettivamente dovuto applicando questa volta gli scaglioni annui e sottraendo le detrazioni spettanti 27
  • 28. Elementi della contribuzione esenti Gli elementi non soggetti, totalmente o parzialmente, a contributi previdenziali e ritenute fiscali sono: - Indennità di trasferta fuori dal comune della sede di lavoro - Fringe benefit: autovettura aziendale - Buoni pasto fino a Euro 5,19 - Compensi legati alla produttività Non sono soggetti a contributi previdenziali ma fanno parte dell’imponibile fiscale: •L’incentivo all’esodo risultante dalla volontà di entrambi le parti •Il trattamento di fine rapporto che, ai fini fiscali, è soggetto a un regime di tassazione particolare detto “tassazione separata” 28
  • 29. Tabella per il calcolo dell’imposta fiscale 29
  • 30. Detrazioni d’imposta Permettono di pagare meno IRPEF e vengono concesse tenendo conto del reddito dichiarato al netto di quello derivante dalla prima casa. Le detrazioni vengono concesse per 365 giorni all’anno o per i giorni per cui il dipendente ha prodotto reddito 30
  • 31. Detrazioni per familiari a carico Vengono concesse per i familiari che, nell’anno di riferimento, non hanno avuto un reddito superiore a Euro 2840,51 al lordo degli oneri deducibili e comprensivo del reddito per abitazione principale Possono essere a carico: •Il coniuge non legalmente ed effettivamente separato anche se non convivente •I figli indipendentemente dallo stato occupazionale e dall’età anche se non conviventi •Altri familiari a carico (previsti dall’art.. 433 del c.c1) e il coniuge separato purché siano conviventi 1- Soggetti indicati dal Codice Civile: il coniuge; i figli legittimi o legittimati o naturali o adottivi, e, in loro mancanza, i discendenti prossimi, anche natural, i genitori e, in loro mancanza, gli ascendenti prossimi, anche naturali; gli adottanti; i generi e le nuore il suocero e la suocera; i fratelli e le sorelle germani o unilaterali, con precedenza dei germani sugli unilaterali 31