Sexual tourism against minors is a world plague that encompasses mainly the south east Asian region, Latin America, Africa and eastern Europe. Western countries are those which register the biggest outgoing fluxes. Sexual tourists abuse of the common channels and networks of tourism to reach their victims. Companies and workers in the sector may play an important role in the prevention and struggle against this practice. To be able to do this, they must learn how to identify and prevent it, they need to possess the knowledge and skills to identify it and have the tools to actively prevent those who exploit and those that make use of this practice from making use of tourist services to reach their victims. To Favor the establishment of a permanent social dialogue platform for tourism, encouraging the exchange and synergies between social parts throughout the whole supply chain, starting from the exchange of actions for the fight against child exploitation in the tourism sector, and the adoption of Directive 2011/92/EU. Analyze the ways in which services and tourism channels are used for illegal aims and identify changes linked with use of information and communication technologies. Evaluate good practices that social parts, individually or jointly, have enacted to prevent and fight against this phenomenon. Equip the tourism industry with innovative and practical tools for the struggle against child sexual exploitation throughout the whole supply chain.
Il turismo sessuale a danno dei minori è una piaga mondiale che attanaglia in modo particolare Sud-est asiatico, America Latina, Africa ed Europa orientale. I paesi occidentali sono quelli da cui si registrano i maggiori flussi in partenza. I turisti sessuali abusano dei canali e delle reti del turismo per raggiungere le loro vittime. Imprese e lavoratori del settore possono giocare un ruolo prezioso per prevenire e contrastare il fenomeno. Per farlo essi devono imparare a riconoscerlo e a prevenirlo, devono cioè avere le conoscenze e le competenze per identificarlo ed essere dotati di strumenti concreti per impedire a sfruttatori e clienti di utilizzare i servizi turistici per raggiungere le loro vittime. Favorire l’istituzione del tavolo di dialogo sociale europeo del turismo incoraggiando gli scambi e le sinergie tra gli attori sociali di tutta la filiera, a partire dalla condivisione di azioni per la lotta allo sfruttamento sessuale dei minori nel turismo e l’attuazione della Direttiva 2011/92/UE sul tema.Analizzare le modalità con cui i servizi e i canali del turismo vengono utilizzati per scopi impropri e identificare i cambiamenti legati all’uso delle tecnologie di informazione e comunicazione Censire le buone pratiche che le parti sociali individualmente o collegialmente hanno messo in campo per prevenire e contrastare il fenomeno. Dotare l’industria del turismo di strumenti innovativi e pratici per il contrasto allo sfruttamento sessuale dei minori lungo tutta la filiera
2. Contorni del fenomeno SSCM
• Dati generali – Centro Studi ECPAT Italia
• Criminogenesi
• Filiere
• Chi è la vittima
• Chi è l’offender
• Normativa di riferimento
3. DIFFUSIONE DEL TURISMO SESSUALE CON MINORI
PRINCIPALI CAUSE
MOTIVAZIONI OGGETTIVE
• aumento del numero di compagnie aeree private, ampia offerta,
concorrenza, generale abbassamento delle tariffe
• boom del turismo di massa, facilità di raggiungere mete lontane
• connivenza dei governi di alcuni Paesi, disposti a tollerare il
fenomeno pur di favorire l’afflusso di valuta pregiata
• forti interessi della criminalità organizzata
• corruzione di chi dovrebbe esercitare il controllo: autorità
giudiziarie, forze di polizia, burocrazia
4. DIFFUSIONE DEL TURISMO SESSUALE CON MINORI
PRINCIPALI CAUSE
MOTIVAZIONI SOGGETTIVE
• fuoriuscita dal contesto abituale, nessun controllo sociale,
sensazione di impunità, trasgressione condivisa
• scarsa o nulla percezione di compiere un reato
• atteggiamento discriminante, spinto oltre la soglia del razzismo
“non sono bambini come i nostri”
• errata convinzione che il sesso con bambini elimini il rischio di
contrarre l’AIDS
5. stime del business criminale, su base annua
Trafficking, prostituzione minorile, produzione
e commercio di materiale pedopornografico
80/100.000.000.000 $
Nord America 31%
Europa 39%
Asia 12%
Africa 2%
Oceania 16%
BUSINESS WEB – FLUSSI
I dati indicano l’ultimo step tracciabile,
che potrebbe non corrispondere alla
destinazione conclusiva:
per le caratteristiche stesse del web
è impossibile risalire alla nazionalità
del soggetto che opera attraverso un
server estero
8. PROFILO VITTIMA
FASCIA D’ETÀ
0 – 6* 10%
7 - 12 30%
13 - 17 60%
* La fascia d’età 0 – 6 anni viene
utilizzata principalmente per la
produzione di immagini e filmati da
immettere nel mercato della
pedopornografia
GENERE
M 25%
F 75%
COSTI
La prestazione sessuale di un minore
ha costi medi di 25-30 dollari USA.
Oscilla da un minimo di 5 $ (Filippine,
Vietnam, Brasile) ad un massimo di
90-100 $ (Taiwan)
9. FLUSSI TURISTICI
partenze
Europa Germania, Olanda, Regno Unito, Francia, Belgio, Spagna, Italia
Americhe Stati Uniti, Canada, Brasile
Asia Cina, Giappone, Taiwan
Africa Repubblica Sudafricana
Oceania Australia
destinazioni prevalenti
Asia
Thailandia, Vietnam, Laos, Cambogia, Filippine, Nepal, Pakistan,
Russia, Taiwan, Cina, Sri Lanka, India, Indonesia
America
Latina
Brasile, Repubblica Dominicana, Cuba, Colombia, Messico,
Venezuela
Considerevole domanda interna, fino a quote del 50%. In particolare in Kenia il
38% dei clienti di minori sono locali, seguiti da: italiani 18%; tedeschi 14%;
svizzeri 12%; francesi 8%.
10. PROFILO OFFENDER
TIPOLOGIA
pedofilo 5%
turista abituale 30%
turista occasionale 65%
FASCIA D’ETÀ
da 18 a 30 anni 24%
da 31 a 40 anni 37%
da 41 a 50 anni 20%
da 51 a 60 anni 8%
oltre 11%
FASCIA DI REDDITO
medio - basso 45%
medio - alto 50%
alto 5%
11. ALIBI
Le più frequenti
giustificazioni del
fruitore
di prostituzione
minorile …
Tanto è una bambina in vendita, se non ci vado io ci
andrà qualcun altro
In fondo sto aiutando lei e la sua famiglia, per me sono
pochi dollari ma per loro sono una fortuna
Non l’ho costretta, non le ho fatto del male, non l’ho
stordita con droghe o alcool: era consenziente
Sono io la vittima, è lei che mi ha adescato
Non potevo sapere che fosse minorenne
È un fatto culturale, nel loro Paese è normale
… di immagini e
filmati
pedopornografici
È una perversione voyeuristica.
Mi accontento dell’autoerotismo, in vita mia non ho mai
toccato un bambino
12. NUOVE TENDENZE
• Materiale in loco
• Spostamento progressivo del fenomeno
verso i confini UE
• Female offender
– Flussi circoscritti UE + USA
– La turista differisce per tipologia di richiesta
– Età della vittima orientamento sessuale
– Partners plurimi baby - partner
13. United Nations Office on Drugs and Crime
Global Report on
TRAFFICKINGTRAFFICKINGTRAFFICKINGTRAFFICKING
ININININ
PERSONSPERSONSPERSONSPERSONS
2009
16. offender profile - CONCLUSIONI
- prevalentemente di sesso maschile
- prevalentemente eterosessuale, con percentuali di soggetti
omosex e bisex più alte rispetto al normale spaccato sociale
- piuttosto giovane, mediamente attorno ai 30 anni
- ha spesso un buon titolo di studio, ma non appartiene a
specifiche classi sociali
- ha mediamente discrete possibilità economiche, pur senza
appartenere alle fasce più alte di reddito
- peculiarità ricorrente: il contatto tra pari. Cerca persone con
le quali condividere gusti sessuali, esperienze, indirizzi,
materiali
18. COLLECTORS
collezionano, conservano ed amano
pornografia minorile e pedopornografia
CLOSED
COLLECTOR
ISOLATED
COLLECTOR
COTTAGE
COLLECTOR
Nasconde il suo
“interesse” e non
ha rapporti con
minori.
Consapevole della
gravità delle sue
azioni.
Non nasconde il
suo “interesse” ed
abusa segretamente
Convinto di agire
per amore, solo
dopo aver estorto il
consenso
Induzione
Sfrutta i minori, non
per profitto ma per
condividere
esperienze con altri
collectors.
Giustifica le sue
azioni attribuendo la
colpa al sistema: è
incapace di tutelare
i minori.
19. CIRCUITI
Produzione di immagini e filmati per uso privato o attività commerciali
SINGOLO TRANSITORIO COMMERCIALE
Un adulto (raro
un/a partner)
unisce bambini in
gruppi o si serve
di gruppi pre-
esistenti.
Coinvolti più adulti
I bambini vengono
“testati” per avere un
ruolo nella
prostituzione
È il circuito più
complesso da
identificare
Attività commerciale ben
strutturata. Le sue
componenti
organizzative sono: i
materiali prodotti, i
meccanismi di
circolazione, i fornitori, il
sistema di commercio, il
profitto
20. Classificazione Internet CSO
TRADER TRAVELER
Scambia o colleziona materiale
pedopornografico online:
•Produce
•Distribuisce
•Detiene
Comunica con il bambino -
online - lo manipola
psicologicamente per
arrivare ad ottenere un
incontro diretto
21. Grooming
Dall’inglese “groom”= brush
and clean the coat of an horse,
dog, or other animals, clean
the fur or skin
(itself or by another animal).
Si tratta di un comportamento
osservato in diversi primati.
La pratica sembra avere una
importante valenza sociale:
rafforza la struttura sociale di
un gruppo o nelle unioni tra
animali.
22. = adescamento
Il potenziale abusante e/o sfruttatore mette in atto
delle tecniche di manipolazione psicologica:
attenzioni, dimostra di prendersi cura - grooming -
della potenziale vittima.
Obiettivo: avere il controllo totale sul minore
Questa tecnica si presta particolarmente ad
essere adottata sul web in quanto, l’abusante e/o
lo sfruttatore, si sentono protetti dall’anonimato:
graduale conquista online, per un controllo offline