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La Genesi
                  Personaggi




         Breve storia dell’ottica

                    E. Modica
                erasmo@galois.it
Istituto Provinciale di Cultura e Lingue “Ninni Cassarà”


                   A.S. 2010/2011



  E. Modica erasmo@galois.it   Breve storia dell’ottica
La Genesi
                                                   Osservazioni
                                      Personaggi




  La Genesi
“In principio Dio creò il cielo e la terra. La terra era informe e
deserta e le tenebre ricoprivano l’abisso e lo spirito di Dio
aleggiava sulle acque. Dio disse: “Sia la luce!” E la luce fu. Dio
vide che la luce era cosa buona e separò la luce dalle tenebre e
chiamò la luce giorno e le tenebre notte. [. . .] Dio disse: “Ci
siano le luci nel firmamento del cielo, per distinguere il giorno
dalla notte; servano da segni per le stagioni, per i giorni e gli
anni e servano da luci nel firmamento del cielo per illuminare la
terra”. E così avvenne: dio fece le due luci grandi, la luce
maggiore per regolare il giorno e la luce minore per regolare la
notte, e le stelle. Dio le pose nel firmamento del cielo per
illuminare la terra e per regolare giorno e notte e per separare la
luce dalle tenebre”.
                      E. Modica erasmo@galois.it   Breve storia dell’ottica
La Genesi
                                            Osservazioni
                               Personaggi




Osservazioni


      La luce e le tenebre sono create il primo giorno, il sole e la
      luna il quarto giorno.
      Luce e tenebre esistono a prescindere dalle sorgenti di luce e a
      prescindere da chi le vede (l’uomo).
      Non sembra che ci sia una propagazione della luce.
      Luce e tenebre hanno un significato metaforico: essere nella
      luce vuol dire essere in grazia di Dio.



               E. Modica erasmo@galois.it   Breve storia dell’ottica
Aristotele
                                              Epicuro
                                              Lucrezio
                                              Euclide
                                  La Genesi
                                              Abu’Ali ibn al-Hàitham (965-1040)
                                 Personaggi
                                              Giovanni Battista Della Porta (ca 1535-1615)
                                              Johannes Kepler (1571-1630)
                                              René Descartes (1596-1650)
                                              Willebrord Snell (1580-1626)


Aristotele (384-322 a.C.)

  Non tratta la visione nel suo libro di fisica ma nel De
  Anima e nel De sensu.
  Propose come causa della visione un “movimento”
  che si propaga dall’oggetto all’occhio modificando lo
  stato di un mezzo trasparente alla luce che non si
  vede, il diafano.
  Il colore muove il diafano e questo fa si che si vedano
  tutte le cose; quindi il colore non è visibile senza la
  luce.
  Non chiarisce il rapporto tra luce e diafano.
                 E. Modica erasmo@galois.it   Breve storia dell’ottica
Aristotele
                                                 Epicuro
                                                 Lucrezio
                                                 Euclide
                                     La Genesi
                                                 Abu’Ali ibn al-Hàitham (965-1040)
                                    Personaggi
                                                 Giovanni Battista Della Porta (ca 1535-1615)
                                                 Johannes Kepler (1571-1630)
                                                 René Descartes (1596-1650)
                                                 Willebrord Snell (1580-1626)


 Epicuro (341-270 a.C.)



Formula la teoria dei simulacra secondo la quale:
    le immagini si staccano dagli oggetti e ne
    conservano sia la forma che l’aspetto;
    la visione delle cose è resa possibile dall’urto fra
    tali immagini e l’occhio.




                    E. Modica erasmo@galois.it   Breve storia dell’ottica
Aristotele
                                           Epicuro
                                           Lucrezio
                                           Euclide
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                                           Abu’Ali ibn al-Hàitham (965-1040)
                              Personaggi
                                           Giovanni Battista Della Porta (ca 1535-1615)
                                           Johannes Kepler (1571-1630)
                                           René Descartes (1596-1650)
                                           Willebrord Snell (1580-1626)


Lucrezio (98-54 a.C.)

      Nel libro IV del suo De rerum natura riprende la teoria
      epicurea dei simulacra.
      Non si basa su deduzioni logiche ma su analogie e differenze
      con altri fenomeni.
      Tutti i corpi emanano continuamente tenue immagini che si
      aggirano nell’aria mantenendo aspetto e forma dei corpi dai
      quali provengono.
      Gli oggetti emanano elementi anche dalla loro superficie,
      quindi, emanano il loro colore, di conseguenza, quest’ultimo
      risulta essere una proprietà dell’oggetto.

              E. Modica erasmo@galois.it   Breve storia dell’ottica
Aristotele
                                           Epicuro
                                           Lucrezio
                                           Euclide
                               La Genesi
                                           Abu’Ali ibn al-Hàitham (965-1040)
                              Personaggi
                                           Giovanni Battista Della Porta (ca 1535-1615)
                                           Johannes Kepler (1571-1630)
                                           René Descartes (1596-1650)
                                           Willebrord Snell (1580-1626)


Il comportamento dei simulacra


      Se incontrano superfici di vetro le attraversano.
      Se incontrano una roccia si frantumano non rendendo alcuna
      immagine.
      Se incontrano uno specchio non l’attraversa né si frantuma,
      ma viene riflesso con una velocità superiore a quella della luce
      solare.




              E. Modica erasmo@galois.it   Breve storia dell’ottica
Aristotele
                                            Epicuro
                                            Lucrezio
                                            Euclide
                                La Genesi
                                            Abu’Ali ibn al-Hàitham (965-1040)
                               Personaggi
                                            Giovanni Battista Della Porta (ca 1535-1615)
                                            Johannes Kepler (1571-1630)
                                            René Descartes (1596-1650)
                                            Willebrord Snell (1580-1626)


Osservazioni
      Causa della visione: le immagini, senza di esse nessuna cosa può
      essere veduta.
      Meccanismo della visione: le immagini, entrando in contatto con i
      nostri occhi, producono la vista che si configura come una
      sensazione tattile (una certa forma toccata al buio risulta identica a
      quella che si vede alla luce).
      Percezione della distanza: è opera dei simulacra che spingono
      l’aria frapposta fra noi e l’oggetto detergendo le pupille; cioè più a
      lungo l’aria deterge i nostri occhi, tanto più lontano è collocato
      l’oggetto, quindi l’aria risulta essere il mezzo per determinare
      quanto un corpo sia distante da noi.
      Non siamo in grado di vedere i simulacra a causa della rapidità di
      tutte le operazioni descritte.
               E. Modica erasmo@galois.it   Breve storia dell’ottica
Aristotele
                                           Epicuro
                                           Lucrezio
                                           Euclide
                               La Genesi
                                           Abu’Ali ibn al-Hàitham (965-1040)
                              Personaggi
                                           Giovanni Battista Della Porta (ca 1535-1615)
                                           Johannes Kepler (1571-1630)
                                           René Descartes (1596-1650)
                                           Willebrord Snell (1580-1626)


Euclide (365-300 a.C.)
      Il suo approccio al problema della visione è di tipo
      matematico.
      Nei due libri Ottica e Catottrica egli pone dei postulati dai
      quali poter dedurre tutta la sua teoria.
      Tre esempi di postulati sono i seguenti:
                P1 I raggi emessi dall’occhio si propagano in linea
                    retta.
                P2 Quello che noi vediamo è un cono che ha come
                    base il contorno dell’oggetto (quindi non si vede
                    il colore, ma solo il contorno).
                P3 Si vedono gli oggetti sui quali cadono i raggi
                    visuali.
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Aristotele
                                              Epicuro
                                              Lucrezio
                                              Euclide
                                  La Genesi
                                              Abu’Ali ibn al-Hàitham (965-1040)
                                 Personaggi
                                              Giovanni Battista Della Porta (ca 1535-1615)
                                              Johannes Kepler (1571-1630)
                                              René Descartes (1596-1650)
                                              Willebrord Snell (1580-1626)


Euclide (365-300 a.C.)




  Ritiene che i raggi luminosi si propagano
  dall’occhio verso gli oggetti osservati.
  Dato l’approccio scelto, non si pose il problema
  della natura della luce.




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Aristotele
                                            Epicuro
                                            Lucrezio
                                            Euclide
                                La Genesi
                                            Abu’Ali ibn al-Hàitham (965-1040)
                               Personaggi
                                            Giovanni Battista Della Porta (ca 1535-1615)
                                            Johannes Kepler (1571-1630)
                                            René Descartes (1596-1650)
                                            Willebrord Snell (1580-1626)


Abu’Ali ibn al-Hàitham


      Scrisse diverse opere sui fenomeni ottici:
          Epistola sulla luce.
          Libro dell’ottica.
      Teoria di Alhazen:
          l’occhio “sente” l’oggetto per mezzo di raggi che questo gli
          invia con velocità finita;
          i raggi luminosi devono avere un’esistenza reale perché la luce
          intensa danneggia gli occhi.



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Aristotele
                                                 Epicuro
                                                 Lucrezio
                                                 Euclide
                                     La Genesi
                                                 Abu’Ali ibn al-Hàitham (965-1040)
                                    Personaggi
                                                 Giovanni Battista Della Porta (ca 1535-1615)
                                                 Johannes Kepler (1571-1630)
                                                 René Descartes (1596-1650)
                                                 Willebrord Snell (1580-1626)


 Abu’Ali ibn al-Hàitham


La sua analisi dell’aspetto geometrico della formazione
delle immagini lo portò a scoprire come le immagini
degli oggetti si formino capovolte sulla retina: ciò lo
lasciò perplesso e per risolvere il dilemma abbandonò
l’esperienza e invocò una ipotesi del tutto errata, cioè
il nostro sistema visivo sentirebbe l’immagine quando
essa si forma sulla prima superficie del cristallino.



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Aristotele
                                              Epicuro
                                              Lucrezio
                                              Euclide
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                                              Abu’Ali ibn al-Hàitham (965-1040)
                                 Personaggi
                                              Giovanni Battista Della Porta (ca 1535-1615)
                                              Johannes Kepler (1571-1630)
                                              René Descartes (1596-1650)
                                              Willebrord Snell (1580-1626)


Giovanni Battista Della Porta (ca 1535-1615)

  Nella seconda metà del Cinquecento pubblica le
  opere:
      Magiae Naturalis libri IV (1589): miscuglio di
      argomenti vari quali la camera oscura, gli occhiali
      con lenti, etc.
      De Refractione (1593): tenta una teoria delle
      lenti ma introduce una terminologia molto
      confusa.
  L’importanza del lavoro di Della Porta consiste
  nell’avere stimolato l’interesse di Keplero.

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Aristotele
                                           Epicuro
                                           Lucrezio
                                           Euclide
                               La Genesi
                                           Abu’Ali ibn al-Hàitham (965-1040)
                              Personaggi
                                           Giovanni Battista Della Porta (ca 1535-1615)
                                           Johannes Kepler (1571-1630)
                                           René Descartes (1596-1650)
                                           Willebrord Snell (1580-1626)


Johannes Kepler (1571-1630)

      Pubblica nel 1604 il saggio Ad Vitellionem Paralipomeni, la
      sua prima opera riguardante l’ottica.
      Il titolo vuol dire “Aggiunte a Witelo”, un astronomo
      polacco del XIII secolo che eseguì traduzioni di testi arabi e
      che riporta idee di Alhazen senza citare la fonte.
      In tale opera ci sono alcuni fondamenti dell’ottica
      geometrica.
      Conquiste riportate in tale opera:
          descrizione e giustificazione delle immagini virtuali generate da
          specchi piani
          spiegazione di come gli occhiali correggano i difetti della vista.
              E. Modica erasmo@galois.it   Breve storia dell’ottica
Aristotele
                                            Epicuro
                                            Lucrezio
                                            Euclide
                                La Genesi
                                            Abu’Ali ibn al-Hàitham (965-1040)
                               Personaggi
                                            Giovanni Battista Della Porta (ca 1535-1615)
                                            Johannes Kepler (1571-1630)
                                            René Descartes (1596-1650)
                                            Willebrord Snell (1580-1626)


Johannes Kepler (1571-1630)
      Nel 1610 ottiene un cannocchiale costruito da Galileo che gli
      fa finalmente apprezzare l’importanza delle lenti.
      Nell’arco di pochi mesi mette a punto la teoria delle lenti quali
      diottri per ingrandimento e manda alle stampe la Dioptrice
      (1611) che può essere considerato il primo trattato di ottica
      geometrica.
      La Dioptrice si basa su un sistema di assiomi, quali:
            la luce è emessa dalle sorgenti;
            un punto emette in tutte le direzioni;
            un raggio si comporta come una linea della geometria euclidea.
      Considera la luce dotata di velocità infinita dato che, nell’ambito
      dell’ottica geometrica, questa assunzione non crea problemi.
               E. Modica erasmo@galois.it   Breve storia dell’ottica
Aristotele
                                                Epicuro
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                                                Euclide
                                    La Genesi
                                                Abu’Ali ibn al-Hàitham (965-1040)
                                   Personaggi
                                                Giovanni Battista Della Porta (ca 1535-1615)
                                                Johannes Kepler (1571-1630)
                                                René Descartes (1596-1650)
                                                Willebrord Snell (1580-1626)


René Descartes (1596-1650)
  I suoi contributi alla natura della luce e all’ottica li troviamo
  nei seguenti scritti:
        la Dioptrique;
        le Météores;
        Le Monde ou Traité de la Lumière.
  Nella Dioptrique espone la corretta formulazione
  quantitativa della legge della rifrazione a cui egli giunse in
  base a un presupposto del tutto errato: per spiegare
  l’avvicinamento alla normale del raggio rifratto da un vetro o
  dall’acqua egli conclude che la componente parallela alla
  superficie rifrangente rimane inalterata dopo la rifrazione,
  mentre quella perpendicolare aumenta, il che implicherebbe
  che la luce viaggia più velocemente nei mezzi più densi.
                   E. Modica erasmo@galois.it   Breve storia dell’ottica
Aristotele
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                                                 Lucrezio
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                                     La Genesi
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 René Descartes (1596-1650)


Elabora tre modelli contraddittori della luce:
    la luce è composta da particelle in movimento
    vorticoso;
    la luce è una specie di fluido che passa attraverso
    i pori di un mezzo;
    la luce è costituita da onde che esercitano
    pressione su un mezzo elastico che pervade tutto.



                    E. Modica erasmo@galois.it   Breve storia dell’ottica
Aristotele
                                               Epicuro
                                               Lucrezio
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                                               Giovanni Battista Della Porta (ca 1535-1615)
                                               Johannes Kepler (1571-1630)
                                               René Descartes (1596-1650)
                                               Willebrord Snell (1580-1626)


Willebrord Snell (1580-1626)
  Non si avvalse di alcuna teoria sulla natura dei raggi
  luminosi ma si basò semplicemente sui risultati
  raccolti da diversi sperimentatori e in particolare da
  Keplero per pervenire alla legge della rifrazione:
                           sin i
                                 =k
                           sin r
  Non si sa se Cartesio conoscesse tale legge, ma è chiaro
  che i due scienziati sono arrivati alla corretta
  formulazione con premesse e ragionamenti del tutto
  indipendenti e pertanto è corretto chiamare la legge della
  rifrazione col nome di legge di Snell-Cartesio.
                  E. Modica erasmo@galois.it   Breve storia dell’ottica

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Breve storia dell'ottica

  • 1. La Genesi Personaggi Breve storia dell’ottica E. Modica erasmo@galois.it Istituto Provinciale di Cultura e Lingue “Ninni Cassarà” A.S. 2010/2011 E. Modica erasmo@galois.it Breve storia dell’ottica
  • 2. La Genesi Osservazioni Personaggi La Genesi “In principio Dio creò il cielo e la terra. La terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l’abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque. Dio disse: “Sia la luce!” E la luce fu. Dio vide che la luce era cosa buona e separò la luce dalle tenebre e chiamò la luce giorno e le tenebre notte. [. . .] Dio disse: “Ci siano le luci nel firmamento del cielo, per distinguere il giorno dalla notte; servano da segni per le stagioni, per i giorni e gli anni e servano da luci nel firmamento del cielo per illuminare la terra”. E così avvenne: dio fece le due luci grandi, la luce maggiore per regolare il giorno e la luce minore per regolare la notte, e le stelle. Dio le pose nel firmamento del cielo per illuminare la terra e per regolare giorno e notte e per separare la luce dalle tenebre”. E. Modica erasmo@galois.it Breve storia dell’ottica
  • 3. La Genesi Osservazioni Personaggi Osservazioni La luce e le tenebre sono create il primo giorno, il sole e la luna il quarto giorno. Luce e tenebre esistono a prescindere dalle sorgenti di luce e a prescindere da chi le vede (l’uomo). Non sembra che ci sia una propagazione della luce. Luce e tenebre hanno un significato metaforico: essere nella luce vuol dire essere in grazia di Dio. E. Modica erasmo@galois.it Breve storia dell’ottica
  • 4. Aristotele Epicuro Lucrezio Euclide La Genesi Abu’Ali ibn al-Hàitham (965-1040) Personaggi Giovanni Battista Della Porta (ca 1535-1615) Johannes Kepler (1571-1630) René Descartes (1596-1650) Willebrord Snell (1580-1626) Aristotele (384-322 a.C.) Non tratta la visione nel suo libro di fisica ma nel De Anima e nel De sensu. Propose come causa della visione un “movimento” che si propaga dall’oggetto all’occhio modificando lo stato di un mezzo trasparente alla luce che non si vede, il diafano. Il colore muove il diafano e questo fa si che si vedano tutte le cose; quindi il colore non è visibile senza la luce. Non chiarisce il rapporto tra luce e diafano. E. Modica erasmo@galois.it Breve storia dell’ottica
  • 5. Aristotele Epicuro Lucrezio Euclide La Genesi Abu’Ali ibn al-Hàitham (965-1040) Personaggi Giovanni Battista Della Porta (ca 1535-1615) Johannes Kepler (1571-1630) René Descartes (1596-1650) Willebrord Snell (1580-1626) Epicuro (341-270 a.C.) Formula la teoria dei simulacra secondo la quale: le immagini si staccano dagli oggetti e ne conservano sia la forma che l’aspetto; la visione delle cose è resa possibile dall’urto fra tali immagini e l’occhio. E. Modica erasmo@galois.it Breve storia dell’ottica
  • 6. Aristotele Epicuro Lucrezio Euclide La Genesi Abu’Ali ibn al-Hàitham (965-1040) Personaggi Giovanni Battista Della Porta (ca 1535-1615) Johannes Kepler (1571-1630) René Descartes (1596-1650) Willebrord Snell (1580-1626) Lucrezio (98-54 a.C.) Nel libro IV del suo De rerum natura riprende la teoria epicurea dei simulacra. Non si basa su deduzioni logiche ma su analogie e differenze con altri fenomeni. Tutti i corpi emanano continuamente tenue immagini che si aggirano nell’aria mantenendo aspetto e forma dei corpi dai quali provengono. Gli oggetti emanano elementi anche dalla loro superficie, quindi, emanano il loro colore, di conseguenza, quest’ultimo risulta essere una proprietà dell’oggetto. E. Modica erasmo@galois.it Breve storia dell’ottica
  • 7. Aristotele Epicuro Lucrezio Euclide La Genesi Abu’Ali ibn al-Hàitham (965-1040) Personaggi Giovanni Battista Della Porta (ca 1535-1615) Johannes Kepler (1571-1630) René Descartes (1596-1650) Willebrord Snell (1580-1626) Il comportamento dei simulacra Se incontrano superfici di vetro le attraversano. Se incontrano una roccia si frantumano non rendendo alcuna immagine. Se incontrano uno specchio non l’attraversa né si frantuma, ma viene riflesso con una velocità superiore a quella della luce solare. E. Modica erasmo@galois.it Breve storia dell’ottica
  • 8. Aristotele Epicuro Lucrezio Euclide La Genesi Abu’Ali ibn al-Hàitham (965-1040) Personaggi Giovanni Battista Della Porta (ca 1535-1615) Johannes Kepler (1571-1630) René Descartes (1596-1650) Willebrord Snell (1580-1626) Osservazioni Causa della visione: le immagini, senza di esse nessuna cosa può essere veduta. Meccanismo della visione: le immagini, entrando in contatto con i nostri occhi, producono la vista che si configura come una sensazione tattile (una certa forma toccata al buio risulta identica a quella che si vede alla luce). Percezione della distanza: è opera dei simulacra che spingono l’aria frapposta fra noi e l’oggetto detergendo le pupille; cioè più a lungo l’aria deterge i nostri occhi, tanto più lontano è collocato l’oggetto, quindi l’aria risulta essere il mezzo per determinare quanto un corpo sia distante da noi. Non siamo in grado di vedere i simulacra a causa della rapidità di tutte le operazioni descritte. E. Modica erasmo@galois.it Breve storia dell’ottica
  • 9. Aristotele Epicuro Lucrezio Euclide La Genesi Abu’Ali ibn al-Hàitham (965-1040) Personaggi Giovanni Battista Della Porta (ca 1535-1615) Johannes Kepler (1571-1630) René Descartes (1596-1650) Willebrord Snell (1580-1626) Euclide (365-300 a.C.) Il suo approccio al problema della visione è di tipo matematico. Nei due libri Ottica e Catottrica egli pone dei postulati dai quali poter dedurre tutta la sua teoria. Tre esempi di postulati sono i seguenti: P1 I raggi emessi dall’occhio si propagano in linea retta. P2 Quello che noi vediamo è un cono che ha come base il contorno dell’oggetto (quindi non si vede il colore, ma solo il contorno). P3 Si vedono gli oggetti sui quali cadono i raggi visuali. E. Modica erasmo@galois.it Breve storia dell’ottica
  • 10. Aristotele Epicuro Lucrezio Euclide La Genesi Abu’Ali ibn al-Hàitham (965-1040) Personaggi Giovanni Battista Della Porta (ca 1535-1615) Johannes Kepler (1571-1630) René Descartes (1596-1650) Willebrord Snell (1580-1626) Euclide (365-300 a.C.) Ritiene che i raggi luminosi si propagano dall’occhio verso gli oggetti osservati. Dato l’approccio scelto, non si pose il problema della natura della luce. E. Modica erasmo@galois.it Breve storia dell’ottica
  • 11. Aristotele Epicuro Lucrezio Euclide La Genesi Abu’Ali ibn al-Hàitham (965-1040) Personaggi Giovanni Battista Della Porta (ca 1535-1615) Johannes Kepler (1571-1630) René Descartes (1596-1650) Willebrord Snell (1580-1626) Abu’Ali ibn al-Hàitham Scrisse diverse opere sui fenomeni ottici: Epistola sulla luce. Libro dell’ottica. Teoria di Alhazen: l’occhio “sente” l’oggetto per mezzo di raggi che questo gli invia con velocità finita; i raggi luminosi devono avere un’esistenza reale perché la luce intensa danneggia gli occhi. E. Modica erasmo@galois.it Breve storia dell’ottica
  • 12. Aristotele Epicuro Lucrezio Euclide La Genesi Abu’Ali ibn al-Hàitham (965-1040) Personaggi Giovanni Battista Della Porta (ca 1535-1615) Johannes Kepler (1571-1630) René Descartes (1596-1650) Willebrord Snell (1580-1626) Abu’Ali ibn al-Hàitham La sua analisi dell’aspetto geometrico della formazione delle immagini lo portò a scoprire come le immagini degli oggetti si formino capovolte sulla retina: ciò lo lasciò perplesso e per risolvere il dilemma abbandonò l’esperienza e invocò una ipotesi del tutto errata, cioè il nostro sistema visivo sentirebbe l’immagine quando essa si forma sulla prima superficie del cristallino. E. Modica erasmo@galois.it Breve storia dell’ottica
  • 13. Aristotele Epicuro Lucrezio Euclide La Genesi Abu’Ali ibn al-Hàitham (965-1040) Personaggi Giovanni Battista Della Porta (ca 1535-1615) Johannes Kepler (1571-1630) René Descartes (1596-1650) Willebrord Snell (1580-1626) Giovanni Battista Della Porta (ca 1535-1615) Nella seconda metà del Cinquecento pubblica le opere: Magiae Naturalis libri IV (1589): miscuglio di argomenti vari quali la camera oscura, gli occhiali con lenti, etc. De Refractione (1593): tenta una teoria delle lenti ma introduce una terminologia molto confusa. L’importanza del lavoro di Della Porta consiste nell’avere stimolato l’interesse di Keplero. E. Modica erasmo@galois.it Breve storia dell’ottica
  • 14. Aristotele Epicuro Lucrezio Euclide La Genesi Abu’Ali ibn al-Hàitham (965-1040) Personaggi Giovanni Battista Della Porta (ca 1535-1615) Johannes Kepler (1571-1630) René Descartes (1596-1650) Willebrord Snell (1580-1626) Johannes Kepler (1571-1630) Pubblica nel 1604 il saggio Ad Vitellionem Paralipomeni, la sua prima opera riguardante l’ottica. Il titolo vuol dire “Aggiunte a Witelo”, un astronomo polacco del XIII secolo che eseguì traduzioni di testi arabi e che riporta idee di Alhazen senza citare la fonte. In tale opera ci sono alcuni fondamenti dell’ottica geometrica. Conquiste riportate in tale opera: descrizione e giustificazione delle immagini virtuali generate da specchi piani spiegazione di come gli occhiali correggano i difetti della vista. E. Modica erasmo@galois.it Breve storia dell’ottica
  • 15. Aristotele Epicuro Lucrezio Euclide La Genesi Abu’Ali ibn al-Hàitham (965-1040) Personaggi Giovanni Battista Della Porta (ca 1535-1615) Johannes Kepler (1571-1630) René Descartes (1596-1650) Willebrord Snell (1580-1626) Johannes Kepler (1571-1630) Nel 1610 ottiene un cannocchiale costruito da Galileo che gli fa finalmente apprezzare l’importanza delle lenti. Nell’arco di pochi mesi mette a punto la teoria delle lenti quali diottri per ingrandimento e manda alle stampe la Dioptrice (1611) che può essere considerato il primo trattato di ottica geometrica. La Dioptrice si basa su un sistema di assiomi, quali: la luce è emessa dalle sorgenti; un punto emette in tutte le direzioni; un raggio si comporta come una linea della geometria euclidea. Considera la luce dotata di velocità infinita dato che, nell’ambito dell’ottica geometrica, questa assunzione non crea problemi. E. Modica erasmo@galois.it Breve storia dell’ottica
  • 16. Aristotele Epicuro Lucrezio Euclide La Genesi Abu’Ali ibn al-Hàitham (965-1040) Personaggi Giovanni Battista Della Porta (ca 1535-1615) Johannes Kepler (1571-1630) René Descartes (1596-1650) Willebrord Snell (1580-1626) René Descartes (1596-1650) I suoi contributi alla natura della luce e all’ottica li troviamo nei seguenti scritti: la Dioptrique; le Météores; Le Monde ou Traité de la Lumière. Nella Dioptrique espone la corretta formulazione quantitativa della legge della rifrazione a cui egli giunse in base a un presupposto del tutto errato: per spiegare l’avvicinamento alla normale del raggio rifratto da un vetro o dall’acqua egli conclude che la componente parallela alla superficie rifrangente rimane inalterata dopo la rifrazione, mentre quella perpendicolare aumenta, il che implicherebbe che la luce viaggia più velocemente nei mezzi più densi. E. Modica erasmo@galois.it Breve storia dell’ottica
  • 17. Aristotele Epicuro Lucrezio Euclide La Genesi Abu’Ali ibn al-Hàitham (965-1040) Personaggi Giovanni Battista Della Porta (ca 1535-1615) Johannes Kepler (1571-1630) René Descartes (1596-1650) Willebrord Snell (1580-1626) René Descartes (1596-1650) Elabora tre modelli contraddittori della luce: la luce è composta da particelle in movimento vorticoso; la luce è una specie di fluido che passa attraverso i pori di un mezzo; la luce è costituita da onde che esercitano pressione su un mezzo elastico che pervade tutto. E. Modica erasmo@galois.it Breve storia dell’ottica
  • 18. Aristotele Epicuro Lucrezio Euclide La Genesi Abu’Ali ibn al-Hàitham (965-1040) Personaggi Giovanni Battista Della Porta (ca 1535-1615) Johannes Kepler (1571-1630) René Descartes (1596-1650) Willebrord Snell (1580-1626) Willebrord Snell (1580-1626) Non si avvalse di alcuna teoria sulla natura dei raggi luminosi ma si basò semplicemente sui risultati raccolti da diversi sperimentatori e in particolare da Keplero per pervenire alla legge della rifrazione: sin i =k sin r Non si sa se Cartesio conoscesse tale legge, ma è chiaro che i due scienziati sono arrivati alla corretta formulazione con premesse e ragionamenti del tutto indipendenti e pertanto è corretto chiamare la legge della rifrazione col nome di legge di Snell-Cartesio. E. Modica erasmo@galois.it Breve storia dell’ottica