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MAIRE TECNIMONT spa
PERFORMANCE MEASUREMENT 20161
Gruppo:
Ferrara Alfredo
Ferrari Sofia
Luisetto Alessandro
Micaletti Francesco
Savina Paola
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INDICE
1) Presentazione dell’azienda
2) Riclassificazione SP e CE
3) Valutazione delle performance aziendali (solidità, redditività
e sviluppo)
4) Strategia e Struttura Organizzativa
5) SWOT Analysis
6) Confronto strategia-performance
7) Introduzione comparable: Tecnicas Reunidas
8) Valutazione delle performance aziendali
9) Differenze strategiche
10) Confronto delle performance
Maire Tecnimont è una società italiana quotata in Borsa, a capo di un Gruppo di
Engineering, Main Contracting e Licensing, attivo sul mercato nazionale ed
internazionale nei settori: Oil, Gas & Petrolchimico, Energia, Infrastrutture ed
Ingegneria Civile. Vanta inoltre competenze distintive nell’ Intellectual Property ed è
attiva nel settore delle rinnovabili.
Nasce nel 2005 dalla fusione di due aziende chiave nell’industria italiana: Fiat Engineering,
acquisita nel Febbraio 2004 e diventata in seguito Maire Engineering, e Tecnimont, di
proprietà di Montedison, nel 2005.
PRESENTAZIONE DELL’AZIENDA
EVENTI STORICI
RILEVANTI:
- 2007 IPO
- 2008: acquisizoine
Tecnimont ICB
- 2009: acquisizione
Stamicarbon, nascita
Met NewEn
- 2010: acquisisce TKT
- 2011: nascita
Tecnimont CC
IMPIEGHI 2006 2007 2008 2009 2010
ATTIVITA' CORRENTI OPERATIVE 751.547 988.858 1.331.890 1.302.180 1.640.795
Liquidità differite: 617.404 868.251 1.162.267 1.096.617 1.293.572
Crediti commerciali 311.543 512.489 475.024 415.815 592.822
Attività fiscali correnti 26.454 35.587 70.417 92.239 131.966
Attività destinate alla vendita 0 0 0 3.741 0
Contratti di costruzione attivi 202.148 215.707 488.916 477.146 461.431
Altre attività correnti 77.259 104.468 127.910 107.676 107.353
Disponibilità: 134.143 120.607 169.623 205.563 347.223
Rimanenze 134143 120607 169623 205563 347223
PASSIVITA' CORRENTI OPERATIVE -731.293 -1.037.484 -1.148.099 -1.244.447 -1.363.005
Debiti commerciali -460.950 -735.771 -772.304 -530.676 -873.221
Debiti tributari -36.764 -47.921 -47.989 -48.293 -63.673
Fondi rischi e oneri (<12 mesi) 0 -8 -12.071 -13.998 -2.557
Altre passività correnti -64.470 -75.907 -71.384 -51.984 -61.485
Contratti di costruzione passivi -169.109 -177.877 -244.351 -599.496 -362.069
CCNO 20.254 -48.626 183.791 57.733 277.790
ATTIVO FISSO NETTO 265.887 297.364 402.513 443.479 540.026
Immobili/impianti/macchinari 13.003 35.335 56.151 55.163 64.335
Avviamento 217.798 217.798 273.219 275.403 301.754
Altre imm. immateriali 15.479 13.002 23.170 38.828 44.393
Partecipazioni imprese collegate 537 592 2.934 3.063 9.837
Altre attività fin. non correnti * 10.662 11.014 9.116 11.957 12.877
Altre attività non correnti 25.527 39.652 75.245 83.626 106.040
Passività fiscali differite -17.119 -20.029 -7.522 0 -19.617
Attività fiscali differite 0 0 0 13.135 44.265
Altre passività non correnti 0 0 -29.800 -37.696 -23.858
TFR -28.457 -19.395 -23.408 -27.854 -21.146
Fondi rischi e oneri (>12mesi) -24.771 -25.022 -24.022 -22.978 -14.064
CIN 232.913 204.321 538.874 450.380 782.606
Le riclassificazioni dello SP (secondo
il criterio gestionale semplificato) e
del CE divergono rispetto a quelle
adoperate dall’azienda e dagli
analisti finanziari in quanto, per
garantire coerenza dal punto di vista
gestionale, abbiamo ritenuto
opportuno considerare in modo
differente determinate voci. Di
conseguenza divergeranno anche
indici e rispettive valutazioni.
* Altre attività finanziarie non
correnti: Nel bilancio redatto
dall'azienda tale voce viene inserita
nella PFN.
L'abbiamo inserita nell'AFN in
quanto rappresenta (come
specificato nella nota integrativa)
partecipazioni e crediti in imprese
controllate che svolgono attività
funzionali al core business.
STATO PATRIMONIALE RICLASSIFICATO: IMPIEGHI
(dati in migliaia di euro)
4
FONTI 2006 2007 2008 2009 2010
PFN DI BREVE TERMINE -46.462 -160.348 71.576 -45.054 185.642
Strumenti fin. derivati (attivi) -17.272 -44.109 -10.060 -2.336 -21.273
Altre attività fin. correnti -29.866 -52.297 -11.544 -3.312 -47.279
Cassa ed equivalenti ** -359.025 -490.160 -531.412 -464.629 -563.380
Debiti finanziari a breve 88.734 76.953 75.660 68.609 232.914
Strumenti fin. derivati (passivi) 7.024 2.706 1.000 12.325 30.825
Altre passività fin. correnti 0 309 0 5.047 0
Investimenti temp. di liquidità 0 0 0 -7.417 0
Anticipi da committenti ** 263.943 346.250 547.932 346.659 553.835
PFN DI LUNGO TERMINE 163.446 99.800 136.714 134.871 165.044
Debiti finanziari a lungo termine 163.446 99.800 131.667 134.871 158.233
Altre passività fin. non correnti 0 0 5.047 0 6.811
PFN 116.984 -60.548 208.290 89.817 350.686
PATRIMONIO NETTO 115.929 264.869 330.584 360.563 431.920
Capitale sociale 15.000 16.125 16.125 16.125 16.125
Totale riserve 43.680 124.995 91.889 119.917 160.551
Utile (perdita) es. precedente 18.332 48.453 99.622 143.244 187.125
Utile (perdita) esercizio 30.073 73.188 117.346 76.874 61.963
Patrimonio netto di terzi 8.844 2.108 5.602 4.403 6.156
TOTALE FONTI 232.913 204.321 538.874 450.380 782.606
** Anticipi da committenti:
Poiché l’azienda opera su commesse
pluriennali, al momento della
stipulazione del contratto, riceve
ingenti liquidità dai committenti
(anticipi). Per una corretta
valutazione, abbiamo ritenuto
opportuno considerare i committenti
come se fossero “finanziatori”, quindi
al positivo nella PFN.
Gli anticipi, infatti, rappresentano la
maggior parte del valore della cassa,
da considerare però vincolata
all’esecuzione della commessa.
Considerando questa voce come
passività corrente operativa, si
determinerebbe un CCNO negativo,
quindi un CIN negativo. La cassa
sarebbe eccessivamente elevata
rendendo la PFN negativa.
In questo caso un aumento degli
anticipi sarebbe valutato
negativamente, quando in realtà è
conseguenza di un aumento delle
commesse acquisite.
(dati in migliaia di euro)
STATO PATRIMONIALE RICLASSIFICATO: FONTI
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6
CONTO ECONOMICO
** Nel bilancio redatto dall'azienda, ai ricavi e ai costi operativi, sono state aggiunte le voci "altri
ricavi operativi“ e “altri costi operativi”. Dalla nota integrativa emerge che si riferiscono a:
proventi/oneri g. finanziaria, proventi/oneri g. accessoria, proventi/oneri straordinari e voci
relative alla gestione fiscale.
Imputando correttamente le voci alle diverse gestioni, l’EBIT si riduce rispetto alle valutazioni
dell’azienda.
2006 2007 2008 2009 2010
val. assoluto Δ % val. assoluto Δ % val. assoluto Δ % val. assoluto Δ % val. assoluto
Ricavi 1.046.798 84,2% 1.928.213 24,5% 2.401.417 -11,0% 2.137.738 16,4% 2.488.864
Costo materie prime -328.875 -969.396 -929.050 -503.517 -1.004.768
Costo servizi -495.749 -669.295 -1.076.428 -1.219.522 -1.050.397
Altri costi operativi * -12774 -24.845 -26.303 -28.651 -32.173
Costo personale -123.024 -162.670 -219.240 -249.161 -250.732
MARGINE OPERATIVO LORDO (EBITDA) 86.376 18,1% 102.007 47,4% 150.396 -9,0% 136.887 10,2% 150.794
Ammort. e svalutazioni (imm. mat e imm) -7.143 -7.696 -14.807 -17.122 -27.289
Accantonamenti a f.do sval. Crediti -2.771 -2.933 -1.659 -2.104 -575
Accantonamenti a f.do rischi e oneri -12.332 -4.664 -4.077 0 -1.263
REDDITO OPERATIVO G. CARATTERISTICA 64.130 35,2% 86.714 49,7% 129.853 -9,4% 117.661 3,4% 121.667
Risultato g. accessoria * 3656 2.780 23.282 1.598 2.668
REDDITO OPERATIVO (EBIT) 67.786 32,0% 89.494 71,1% 153.135 -22,1% 119.259 4,3% 124.335
Risultato g. finanziaria * -10621 26.321 38.182 6.706 -8.898
REDDITO DI COMPETENZA 57.165 102,6% 115.815 65,2% 191.317 -34,2% 125.965 -8,4% 115.437
Risultato g. straordinaria * 2909 2.532 -8.911 -15.269 -19.457
REDDITO ANTE IMPOSTE (EBT) 60.074 97,0% 118.347 54,1% 182.406 -39,3% 110.696 -13,3% 95.980
Imposte * -29.562 -44.901 -59.781 -31.530 -32.184
REDDITO NETTO 30.512 140,7% 73.446 67,0% 122.625 -35,4% 79.166 -19,4% 63.796
Prima di valutare le performance è opportuno considerare alcune caratteristiche del business dell'azienda:
- Il ciclo economico-produttivo è lungo perché opera su commesse pluriennali: la maggior parte dei
risultati delle commesse acquisite oggi, sono visibili in esercizi futuri.
- I settori in cui opera sono ciclici ed esposti a dinamiche congiunturali: trend del prezzo del petrolio, trend
dei tassi di cambio. La crisi ha influito notevolmente sulle performance aziendali.
PRINCIPALI INDICI DI PERFORMANCE
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INDICI METODO DI CALCOLO 2006 2007 2008 2009 2010
Indici di solidità patrimoniale
Grado di indebitamento oneroso PFN/MP 1,01 -0,23 0,63 0,25 0,81
Tasso di incremento dei Mezzi Propri (FineAnno-InizioAnno)/InizioAnno 0 128,5% 24,8% 9,1% 19,8%
Tasso di incremento del CIN (FineAnno-InizioAnno)/InizioAnno 0 -12,3% 163,7% -16,4% 73,8%
Tasso di incremento del fatturato (FineAnno-InizioAnno)/InizioAnno 0 84,2% 24,5% -11,0% 16,4%
Indici di liquidità
Indice di liquidità generale AC/PC 1,06 1,08 1,06 1,06 1,04
Indice di liquidità primaria (acid test) (AC-magazzino)/PC 0,94 0,99 0,97 0,94 0,88
Indici di redditività
ROE netto RN/MP 0,26 0,28 0,37 0,22 0,15
ROE lordo RdC/MP 0,45 0,39 0,50 0,27 0,16
RONA RO/CIN 0,27 0,38 0,24 0,20 0,07
• Solidità patrimoniale: Gli indici mostrano una solidità patrimoniale piuttosto rassicurante, anche se i trend non sono
stabili. I 5 anni considerati sono caratterizzati da due eventi fondamentali: nel 2007 la quotazione accompagnata da una
crescita del business, nel 2009 lo scoppio della crisi. Questi due eventi sono chiaramente visibili nel tasso di incremento
del CIN, dei MP e del fatturato.
• Liquidità: Gli indici non mostrano problemi rilevanti e il trend nei 5 anni è piuttosto stabile.
• Redditività: Gli indici mostrano valori elevati (beta medio di settore pari a 1,65, gennaio 2011 database USA) e
rassicuranti per gli azionisti. I due eventi sopracitati incidono anche sulla redditività, comportando un aumento fino al
2008 e una flessione negli anni successivi.
8
VALUTAZIONE TRIENNIO 06-07-08 “PRE-CRISI” (1)
2006 2007 2008
FATTORI
CONTESTUALI
• Rallentamento settore
costruzioni in Italia (cambio
governo).
• Trend favorevole settore
impiantistica.
• Riduzione domanda
impianti nel settore
energia.
• Aumento domanda
impianti industriali (chimico-
petrolchimico).
• Aumento prezzo del
greggio (aumentano gli
investimenti dei paesi
produttori).
• 1° metà. Aumento del
prezzo del greggio (raggiunto
record storico).
• 2° metà. Riduzione prezzo
del petrolio, riduzione
domanda impianti industriali
(inizio crisi).
EVENTI
PRINCIPALI
• Acquisizione quota
restante di Tecnimont
(chimico-petrolchimico).
• Problema: necessità di
maggiore liquidità.
• Quotazione (Borsa
Italiana).
• Acquisizione commessa
Borouge 2 (chimico-
petrolchimico)
• Aumento volume d’affari
all’estero (Medio-Oriente)
• Aumento volume d’affari
settore energia.
• Acquisizioni: Tecnimont
ICB e Noy (chimico-
petrolchimico).
• Fusione di Maire
Engineering spa in Tecnimont
spa
SOLIDITA’ PATRIMONIALE:
- Dal 2006 al 2008 il grado di indebitamento si è
notevolmente ridotto (addirittura negativo nel 2007):
quotazione e autofinanziamento dovuto a un aumento
del giro d’affari (↑MP).
- Nel 2007 i debiti commerciali aumentano fortemente:
nuove commesse (↓CCNO) che produrranno effetti nel
2008 (↑CIN).
- Il fatturato aumenta notevolmente nel 2007:
acquisizioni e nuove commesse (settore chimico-
petrolchimico) e resta stabile nel 2008.
INDICI 2006 2007 2008
Indici di solidità patrimoniale
Grado di indebitamento on. 1,01 -0,23 0,63
Tasso di incremento dei MP 0 128,5% 24,8%
Tasso di incremento del CIN 0 -12,3% 163,7%
Tasso di incremento del fatt. 0 84,2% 24,5%
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VALUTAZIONE TRIENNIO 06-07-08 “PRE-CRISI” (2)
INDICI 2006 2007 2008
Indici di redditività
ROEnetto 0,26 0,28 0,37
ROElordo 0,49 0,44 0,58
RONA 0,29 0,44 0,28
Redditività:
Il ROE netto soddisfa pienamente gli interessi degli
azionisti: è crescente e superiore a 5,46%
(β settore E&C * i fr USA, dati 2011)
Gli scostamenti di ROE netto nel triennio sono imputabili principalmente a ΔROE lordo. La gest.
fiscale (che migliora dal 2007) e straordinaria non hanno un impatto rilevante.
2006-2007: Nel 2007 il ROE lordo diminuisce (-6%) non a causa di una cattiva gestione del business
e finanziaria (RONA↑ e PFN↓), ma causa di un forte aumento dei MP (quotazione e
autofinanziamento).
Il RONA aumenta causa di un forte incremento nella rotazione del CIN (trainato da un aumenta della
rotazione dell’AFN da 3,9 a 6,5), con una rotazione piuttosto stabile.
2007-2008: Nel 2008 Il RONA diminuisce perché l’incremento del CIN (aumento dei contratti di
costruzione attivi ↑CCNO e aumento delle acquisizioni ↑AFN) è molto superiore all’incremento del
reddito operativo; d’altra parte l’ingente liquidità dell’anno precedente ha permesso un’ottima
gestione finanziaria (proventi finanziari). Il ROE lordo di conseguenza aumenta (+14%) perché a
fronte di una crescita del 25% dei MP, il RdC aumenta del 65%. La riduzione del RONA è dovuta a un
peggioramento della rotazione del CIN (causa forti investimenti).
NB: le valutazioni devono considerare che l’azienda opera con un ciclo economico-produttivo lungo, in cui gli
investimenti non generano benefici nel breve termine.
10
VALUTAZIONE TRIENNIO 08-09-10 “CRISI” (1)
2009 2010
FATTORI DI
CONTESTO
• Scoppia la crisi e diminuisce il prezzo
del petrolio.
• Aumenta il livello di concorrenza nel
settore E&C.
• Apprezzamento del petrolio
(prospettive di ripresa nel settore oil)
• Aumento della domanda nel settore
energia.
EVENTI
PRINCIPALI
• Riduzione e perdita di commesse
acquisite.
• Dilazione nei pagamenti da parte di
clienti.
• Acquisizione Stamicarbon (leader
settore licensing dell’urea).
• Aumento investimento settore
energia (rinnovabili).
• Aggiudicazione progetto GASCO
(settore gas, 4,7 mld $ in joint venture)
• Orientamento verso commesse di
piccole-medie dimensioni.
• Acquisizioni: Technip KTI (know-how
specifici E&C).
• Nasce il MT Innovation Centre
(orientare le iniziative strategiche).
• Aumento investimenti settore Energia.
SOLIDITA’ PATRIMONIALE:
- Nel 2009 il grado di indebitamento si riduce
notevolmente: in realtà è dovuto a una diminuzione degli
anticipi da committenti, i nostri “finanziatori” principali
(non si acquisiscono nuove commesse causa crisi) + un
reinvestimento degli utili precedenti. Nel 2010 aumenta
grazie alla ripresa delle commesse (↑anticipi).
- Stessa valutazione per il CIN e fatturato. Si riducono nel
2009 perché si riducono i crediti e i contratti di
costruzione attivi: perdita di commesse e gestione
compromessa dalla crisi.
INDICI 2008 2009 2010
Indici di solidità patrimoniale
Grado di indebitamento on. 0,63 0,25 0,81
Tasso di incremento dei MP 24,8% 9,1% 19,8%
Tasso di incremento del CIN 163,7% -16,4% 73,8%
Tasso di incremento del fatt. 24,5% -11,0% 16,4%
11
INDICI 2008 2008 2010
Indici di redditività
ROEnetto 0,37 0,22 0,15
ROElordo 0,58 0,35 0,27
RONA 0,28 0,26 0,16
Redditività:
Il ROE netto continua a soddisfare gli interessi degli
azionisti, nonostante la crisi e la conseguente riduzione
del triennio (-22%): rimane superiore a 5,46%
(β settore E&C * i fr USA, dati 2011).
Gli scostamenti di ROE netto nel triennio sono imputabili principalmente a ΔROE lordo. La
gest. fiscale e straordinaria non hanno un impatto rilevante.
2008-2009: Nel 2009 il ROE lordo diminuisce (-13%): la crisi impatta negativamente sul
RONA (↓↓reddito operativo,↓CIN) e la mancanza di liquidità (↓anticipi da
committenti) non permette una buona gestione finanziaria.
La riduzione minima di RONA è dovuta a una perdita di marginalità (il business con
marginalità storicamente superiore, Oil-Gas-Petrolchemical, subisce gli effetti della crisi).
2009-2010: Nel 2010 Il RONA diminuisce (-11%) perché, in fase di ripresa dalla crisi,
aumenta fortemente il CIN (aumentano gli investimenti,↑AFN). I benefici si potranno
valutare solo successivamente; d’altra parte la gestione finanziaria peggiora a causa di un
incremento del grado di indebitamento oneroso (il valore assoluto non è comunque
preoccupante). Il ROE lordo di conseguenza diminuisce (-8%). La riduzione del RONA è
dovuta a un peggioramento della rotazione del CCNO: il CCNO aumenta grazie all’uscita
dalla crisi, ma i ricavi aumentano a un tasso inferiore.
VALUTAZIONE TRIENNIO 08-09-10 “CRISI” (2)
12
ANALISI DELLO SVILUPPO
i 2010 2,54%
RONA 2010 15,89%
PFN/MP 2010 81,19%
(1-t) 2010 66,47%
r medio 70,00%
g(CI) 12,44%
g(s) 16,43%
Il tasso di crescita risultante al 2010 non è sostenibile
(considerando il tasso di ritenzione degli utili medio
dei 5 anni pari a 70%).
• nell’ipotesi in cui il tasso di ritenzione degli utili
fosse pari a 100%, il tasso di crescita sarebbe uguale
a 17,71%, risultando quindi sostenibile.
La valutazione della crescita non risulta essere molto significativa, in quanto il 2010 è
un anno di parziale ripresa dalla crisi.
Perspective
• Essere una Società leader nell’Engineering, Main Contracting e Licensing, orientata a
costruire un ampio portafoglio di servizi e prodotti di ingegneria, per settori di business
selezionati in tutto il mondo. L’integrità è il concetto fondamentale alla base della filosofia
del Gruppo, che si traduce in un incessante impegno nel garantire qualità, coerenza e
valori etici e professionali.
Position
Strategia di differenziazione :
• Offerta di processi integrati ad alta innovazione tecnologica (da sviluppo e
finanziamento a Procurement&Commitioning, Operation&Maintenance)
• Sfruttamento sinergie e sviluppo interdipendenze tra Business Unit
• Capacità di rispondere in modo efficace a domanda di grandi progetti “chiavi in mano”
• Investimenti in innovazione tramite acquisizioni di aziende specializzate.
Plan
• Mantenimento quota di mercato (40% chimico e petrolchimico, infrastrutture) o
consolidamento della posizione competitiva (energia)
• Focalizzazione su settori con alte prospettive di crescita.
• Gestione integrata degli approviggionamenti (riduzione delle inefficienze).
• Sostenibilità finanziaria, ambientale e sociale.
Pattern
• Potenziamento funzione commerciale e Engineering
• Gestione integrata delle commesse tramite project manager.
• Specializzazione nella preparazione delle offerte per le gare d’appalto.
• Gestione standardizzata delle attività (obj: aumentare l’efficienza)
• Minimizzazione prezzi di trasferimento.
• Focalizzazione su progetti più redditizi.
• Continui investimenti e sviluppo aree commerciali in Medio Oriente, Brasile, Europa
dell’Est
MODELLO DELLE 4 P
•La struttura organizzativa è divisionale “spuria”. Le Business Unit sono:
chemical&petrolchemical, oil&gas, power, infrastrutture.
• È caratterizzata da una forte integrazione orizzontale: ogni progetto viene gestito
da project manager che integrano risorse e competenze delle diverse BU.
STRUTTURA ORGANIZZATIVA
• Il coordinamento e l’orientamento
strategico sono stabiliti dalla
capogruppo, che opera attraverso
organi di staff: AFC, Iniziative
Corporate, Risorse Umane,
Organizzazione e ICT, Marketing
Strategico, Risk Management e
Comunicazione.
Alle divisioni si associano due funzioni
critiche: Approvvigionamenti e R&S
(dal 2011, con Maire Tecnimon
Innovation Centre).
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PUNTI DI FORZA:
• Forte integrazione delle competenze tra le
diverse business unit.
• Diversificazione geografica: delocalizzazione
funzioni ed attività.
• Capacità di instaurare rapporti duraturi con
istituzioni locali.
• Diversificazione business: riduzione del rischio
operativo.
• Profonda conoscenza dei settori in cui opera
grazie a numerose acquisizioni e joint venture.
PUNTI DI DEBOLEZZA:
• Business ciclico in contesto dinamico (fase
congiunturale di crisi).
• Forte dipendenza dai fornitori (possono
compromettere puntualità consegne) e da
istituzioni territoriali (bandi per gare d’appalto e
finanziamenti).
• Dimensioni ridotte rispetto ai principali
competitor (per ogni mercato in cui opera
esistono competitor molto specializzati).
MINACCE:
• Aumento del livello di concentrazione e
concorrenza nel settore EPC.
• Infrastrutture: difficoltà nel doing business in
Italia (procedimenti gare d’appalto).
• Energia: nascita e sviluppo di nuovi e numerosi
competitors internazionali.
• Chimico e Petrolchimico: business influenzato da
andamento del prezzo del petrolio.
OPPORTUNITA’:
• Infrastrutture: internazionalizzazione dovuta ad
aumento della domanda.
• Energia: aumento della domanda di impianti per
energie rinnovabili.
• Chimico e Petrolchimico: forte crescita del
mercato in Medio Oriente.
SWOT ANALYSIS
16
CONFRONTO STRATEGIA - PERFORMANCE
• Nel primo triennio considerato il giro d’affari è aumentato notevolmente grazie a un
incremento delle commesse acquisite e ad un incremento degli investimenti: sono
aumentate fortemente le acquisizioni che hanno permesso di ottenere competenze
specifiche nel settore Oil, Chemical and Petrochemical. Gli incrementi di ROE (netto e
lordo) ne sono la dimostrazione.
Punto critico: hanno puntato quasi esclusivamente sul settore Oil and Petrochemical,
settore in forte crescita, collegato strettamente al trend del prezzo del petrolio. Quindi
bassa diversificazione del business.
• Nel secondo semestre, con lo scoppio della crisi, il prezzo del petrolio è sceso,
mettendo in crisi il business principale dell’azienda. Dal 2010 grazie ad una maggiore
diversificazione (investimento nel settore energia) le performance evidenziano segnali di
ripresa.
L’azienda dovrebbe/potrebbe: continuare a diversificare i business (ciclici ed esposti ad
fattori congiunturali), puntare sulla leva finanziaria visto che la liquidità non risulta
essere un problema rilevante, investire maggiormente in R&S sviluppando risorse
all’interno e investire maggiormente sulla diversificazione geografica delle attività, per
aumentare le dimensioni e diventare più competitivi sul mercato internazionale.
A causa della disomogeneità del contesto competitivo (competitors differenti per ogni mercato)
abbiamo ritenuto opportuno confrontare Maire Tecnimont con una sua comparable: Tecnicas
Reunidas. Società spagnola, nata nel 1960, attiva nella progettazione e costruzione di impianti
industriali nel settore Oil, Chimico, Petrolchimico, Gas, Energia e Infrastrutture, a livello
internazionale.
ELEMENTI IN COMUNE:
• Operano negli stessi settori (Chimico e Petrolchimico, Energia, Oil&Gas, Infrastrutture)
• Internazionalizzazione delle attività e delle funzioni
• Forte sinergia tra i diversi business
• Offerta di servizi e prodotti ad alto contenuto innovativo
• Strategia di differenziazione: realizzazione progetti seguendo tutte le fasi del processo, dalla
ricerca dei finanziatori alla manutenzione finale.
• Business ciclici ed esposti a fattori congiunturali (grafico andamento titoli di Borsa):
MAIRE TECNIMONT vs TECNICAS REUNIDAS (comparable)
PRINCIPALI INDICI DI PERFORMANCE
• Solidità patrimoniale: Gli indici mostrano una solidità patrimoniale rassicurante. Il grado di indebitamento oneroso si
mantiene al di sotto dello zero, con ampie variazioni nel triennio, dovute alle oscillazioni di cassa.
• Liquidità: Gli indici di liquidità mostrano una situazione di cassa più che rassicurante.
• Redditività: Gli indici mostrano valori elevatissimi (beta medio di settore pari a 1,65, gennaio 2011 database USA) e
rassicuranti per gli azionisti. La riduzione repentina del ROE per l’anno 2010 è dovuta ad una maggiore incidenza fiscale.
INDICI METODO DI CALCOLO 2008 2009 2010
Indici di solidità patrimonale
Grado di indebitamento oneroso PFN/MP -0,91 -1,89 -1,20
Tasso di incremento dei Mezzi Propri (FineAnno-InizioAnno)/InizioAnno -0,027 0,407 0,075
Tasso di incremento del CIN (FineAnno-InizioAnno)/InizioAnno 0,000 -14,293 0,754
Tasso di incremento del fatturato (FineAnno-InizioAnno)/InizioAnno 0,238 0,068 0,047
Indici di liquidità
Indice di liquidità generale AC/PC 1,09 1,14 1,12
Indice di liquidità primaria (acid test) (AC-magazzino)/PC 1,09 1,13 1,11
Indici di redditività
ROEnetto RN/MP 0,62 0,46 0,29
ROElordo RdC/MP 0,66 0,51 0,47
RONA RO/CIN 6,71 -0,53 -2,24
Dopo aver riclassificato SP e CE con gli stessi criteri utilizzati per Maire, procediamo alla
valutazione delle performance.
INDICI 2008 2009 2010
Indici di redditività
ROEnetto 0,62 0,46 0,29
ROElordo 0,66 0,51 0,47
RONA 6,71 -0,53 -2,24
VALUTAZIONE REDDITIVITA’ TRIENNIO 08-09-10
2008-2009: Il differenziale di ROE netto è imputabile principalmente ad una
variazione negativa del ROE lordo (-13,50%) dato da aumento dei MP
superiore all’aumento del RDC). Le gestione straordinaria e fiscale rimangono
costanti ed hanno un’incidenza irrilevante. Il crollo del RONA deriva
esclusivamente da una riduzione del CIN (CCNO↓).
2009-2010: Il differenziale di ROE netto è imputabile principalmente alla
gestione fiscale (-14,78% dato da un aumento dell’aliquota fiscale dal 10% al
16% e dalla rivalutazione dei profitti derivati da transazioni infragruppo
riferiti al periodo 2004-2007).
Il trend negativo della redditività è quindi dovuto a cause non imputabili alla
gestione caratteristica.
Maire Tecnimont:
• Finanziamento tramite la
voce “Anticipi” da clienti
• Investimenti iniziali in
Medio Oriente e Brasile
• Incremento del know-how
tramite le numerose fusioni
ed acquisizioni (valore
elevato Avviamento).
Tecnicas Reunidas:
• Autofinanziamento
attraverso elevati livelli di
liquidità
• Investimenti iniziali in Cina,
Vietnam e Cile
• Incremento del know-how
tramite investimenti in R&D
(valore elevato
Immobilizzazioni
Immateriali)
DIFFERENZE STRATEGICHE
CONFRONTO PERFORMANCE (MT vs TR)
Solidità patrimoniale: Entrambe hanno un grado di indebitamento oneroso sostenibile ma la
situazione è relativamente migliore per TR che presenta un valore addirittura negativo. Tale
differenza è dovuta alle ingenti liquidità di cui dispone TR e ad una conseguente PFN negativa.
Liquidità: Situazione positiva per entrambe le aziende. La maggiore incidenza del magazzino
per MT rende l’indice di liquidità (acid test) leggermente inferiore.
Redditività: A causa degli eventi straordinari relativi all’ultimo anno e alla diversa imposizione
fiscale, decidiamo di concentrare la nostra analisi sui divari di ROE lordo e RONA. Nel 2010,
anno di uscita dalla crisi, il RONA di MT (16%) diminuisce a causa di un aumento degli
investimenti e di un peggioramento della rotazione del CCNO (che aumenta ad un tasso
superiore rispetto ai ricavi). Il ROE lordo (27%) di conseguenza diminuisce.
Il RONA di MT è negativo a causa di un CCNO negativo. Anche in questo caso si registra un
incremento dell’ AFN: nuovi investimenti che auspicabilmente si tradurranno in maggiori flussi
di cassa futuri.
Il ROE lordo di TR (47%) è di gran lunga maggiore rispetto a quello di MT. Ciò però non è dovuto
esclusivamente ad una gestione caratteristica più redditizia ma anche all’incremento dei MP
registrato da MT.

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Performance Measurement: Maire Tecnimont spa

  • 1. 1 MAIRE TECNIMONT spa PERFORMANCE MEASUREMENT 20161 Gruppo: Ferrara Alfredo Ferrari Sofia Luisetto Alessandro Micaletti Francesco Savina Paola
  • 2. 2 INDICE 1) Presentazione dell’azienda 2) Riclassificazione SP e CE 3) Valutazione delle performance aziendali (solidità, redditività e sviluppo) 4) Strategia e Struttura Organizzativa 5) SWOT Analysis 6) Confronto strategia-performance 7) Introduzione comparable: Tecnicas Reunidas 8) Valutazione delle performance aziendali 9) Differenze strategiche 10) Confronto delle performance
  • 3. Maire Tecnimont è una società italiana quotata in Borsa, a capo di un Gruppo di Engineering, Main Contracting e Licensing, attivo sul mercato nazionale ed internazionale nei settori: Oil, Gas & Petrolchimico, Energia, Infrastrutture ed Ingegneria Civile. Vanta inoltre competenze distintive nell’ Intellectual Property ed è attiva nel settore delle rinnovabili. Nasce nel 2005 dalla fusione di due aziende chiave nell’industria italiana: Fiat Engineering, acquisita nel Febbraio 2004 e diventata in seguito Maire Engineering, e Tecnimont, di proprietà di Montedison, nel 2005. PRESENTAZIONE DELL’AZIENDA EVENTI STORICI RILEVANTI: - 2007 IPO - 2008: acquisizoine Tecnimont ICB - 2009: acquisizione Stamicarbon, nascita Met NewEn - 2010: acquisisce TKT - 2011: nascita Tecnimont CC
  • 4. IMPIEGHI 2006 2007 2008 2009 2010 ATTIVITA' CORRENTI OPERATIVE 751.547 988.858 1.331.890 1.302.180 1.640.795 Liquidità differite: 617.404 868.251 1.162.267 1.096.617 1.293.572 Crediti commerciali 311.543 512.489 475.024 415.815 592.822 Attività fiscali correnti 26.454 35.587 70.417 92.239 131.966 Attività destinate alla vendita 0 0 0 3.741 0 Contratti di costruzione attivi 202.148 215.707 488.916 477.146 461.431 Altre attività correnti 77.259 104.468 127.910 107.676 107.353 Disponibilità: 134.143 120.607 169.623 205.563 347.223 Rimanenze 134143 120607 169623 205563 347223 PASSIVITA' CORRENTI OPERATIVE -731.293 -1.037.484 -1.148.099 -1.244.447 -1.363.005 Debiti commerciali -460.950 -735.771 -772.304 -530.676 -873.221 Debiti tributari -36.764 -47.921 -47.989 -48.293 -63.673 Fondi rischi e oneri (<12 mesi) 0 -8 -12.071 -13.998 -2.557 Altre passività correnti -64.470 -75.907 -71.384 -51.984 -61.485 Contratti di costruzione passivi -169.109 -177.877 -244.351 -599.496 -362.069 CCNO 20.254 -48.626 183.791 57.733 277.790 ATTIVO FISSO NETTO 265.887 297.364 402.513 443.479 540.026 Immobili/impianti/macchinari 13.003 35.335 56.151 55.163 64.335 Avviamento 217.798 217.798 273.219 275.403 301.754 Altre imm. immateriali 15.479 13.002 23.170 38.828 44.393 Partecipazioni imprese collegate 537 592 2.934 3.063 9.837 Altre attività fin. non correnti * 10.662 11.014 9.116 11.957 12.877 Altre attività non correnti 25.527 39.652 75.245 83.626 106.040 Passività fiscali differite -17.119 -20.029 -7.522 0 -19.617 Attività fiscali differite 0 0 0 13.135 44.265 Altre passività non correnti 0 0 -29.800 -37.696 -23.858 TFR -28.457 -19.395 -23.408 -27.854 -21.146 Fondi rischi e oneri (>12mesi) -24.771 -25.022 -24.022 -22.978 -14.064 CIN 232.913 204.321 538.874 450.380 782.606 Le riclassificazioni dello SP (secondo il criterio gestionale semplificato) e del CE divergono rispetto a quelle adoperate dall’azienda e dagli analisti finanziari in quanto, per garantire coerenza dal punto di vista gestionale, abbiamo ritenuto opportuno considerare in modo differente determinate voci. Di conseguenza divergeranno anche indici e rispettive valutazioni. * Altre attività finanziarie non correnti: Nel bilancio redatto dall'azienda tale voce viene inserita nella PFN. L'abbiamo inserita nell'AFN in quanto rappresenta (come specificato nella nota integrativa) partecipazioni e crediti in imprese controllate che svolgono attività funzionali al core business. STATO PATRIMONIALE RICLASSIFICATO: IMPIEGHI (dati in migliaia di euro) 4
  • 5. FONTI 2006 2007 2008 2009 2010 PFN DI BREVE TERMINE -46.462 -160.348 71.576 -45.054 185.642 Strumenti fin. derivati (attivi) -17.272 -44.109 -10.060 -2.336 -21.273 Altre attività fin. correnti -29.866 -52.297 -11.544 -3.312 -47.279 Cassa ed equivalenti ** -359.025 -490.160 -531.412 -464.629 -563.380 Debiti finanziari a breve 88.734 76.953 75.660 68.609 232.914 Strumenti fin. derivati (passivi) 7.024 2.706 1.000 12.325 30.825 Altre passività fin. correnti 0 309 0 5.047 0 Investimenti temp. di liquidità 0 0 0 -7.417 0 Anticipi da committenti ** 263.943 346.250 547.932 346.659 553.835 PFN DI LUNGO TERMINE 163.446 99.800 136.714 134.871 165.044 Debiti finanziari a lungo termine 163.446 99.800 131.667 134.871 158.233 Altre passività fin. non correnti 0 0 5.047 0 6.811 PFN 116.984 -60.548 208.290 89.817 350.686 PATRIMONIO NETTO 115.929 264.869 330.584 360.563 431.920 Capitale sociale 15.000 16.125 16.125 16.125 16.125 Totale riserve 43.680 124.995 91.889 119.917 160.551 Utile (perdita) es. precedente 18.332 48.453 99.622 143.244 187.125 Utile (perdita) esercizio 30.073 73.188 117.346 76.874 61.963 Patrimonio netto di terzi 8.844 2.108 5.602 4.403 6.156 TOTALE FONTI 232.913 204.321 538.874 450.380 782.606 ** Anticipi da committenti: Poiché l’azienda opera su commesse pluriennali, al momento della stipulazione del contratto, riceve ingenti liquidità dai committenti (anticipi). Per una corretta valutazione, abbiamo ritenuto opportuno considerare i committenti come se fossero “finanziatori”, quindi al positivo nella PFN. Gli anticipi, infatti, rappresentano la maggior parte del valore della cassa, da considerare però vincolata all’esecuzione della commessa. Considerando questa voce come passività corrente operativa, si determinerebbe un CCNO negativo, quindi un CIN negativo. La cassa sarebbe eccessivamente elevata rendendo la PFN negativa. In questo caso un aumento degli anticipi sarebbe valutato negativamente, quando in realtà è conseguenza di un aumento delle commesse acquisite. (dati in migliaia di euro) STATO PATRIMONIALE RICLASSIFICATO: FONTI 5
  • 6. 6 CONTO ECONOMICO ** Nel bilancio redatto dall'azienda, ai ricavi e ai costi operativi, sono state aggiunte le voci "altri ricavi operativi“ e “altri costi operativi”. Dalla nota integrativa emerge che si riferiscono a: proventi/oneri g. finanziaria, proventi/oneri g. accessoria, proventi/oneri straordinari e voci relative alla gestione fiscale. Imputando correttamente le voci alle diverse gestioni, l’EBIT si riduce rispetto alle valutazioni dell’azienda. 2006 2007 2008 2009 2010 val. assoluto Δ % val. assoluto Δ % val. assoluto Δ % val. assoluto Δ % val. assoluto Ricavi 1.046.798 84,2% 1.928.213 24,5% 2.401.417 -11,0% 2.137.738 16,4% 2.488.864 Costo materie prime -328.875 -969.396 -929.050 -503.517 -1.004.768 Costo servizi -495.749 -669.295 -1.076.428 -1.219.522 -1.050.397 Altri costi operativi * -12774 -24.845 -26.303 -28.651 -32.173 Costo personale -123.024 -162.670 -219.240 -249.161 -250.732 MARGINE OPERATIVO LORDO (EBITDA) 86.376 18,1% 102.007 47,4% 150.396 -9,0% 136.887 10,2% 150.794 Ammort. e svalutazioni (imm. mat e imm) -7.143 -7.696 -14.807 -17.122 -27.289 Accantonamenti a f.do sval. Crediti -2.771 -2.933 -1.659 -2.104 -575 Accantonamenti a f.do rischi e oneri -12.332 -4.664 -4.077 0 -1.263 REDDITO OPERATIVO G. CARATTERISTICA 64.130 35,2% 86.714 49,7% 129.853 -9,4% 117.661 3,4% 121.667 Risultato g. accessoria * 3656 2.780 23.282 1.598 2.668 REDDITO OPERATIVO (EBIT) 67.786 32,0% 89.494 71,1% 153.135 -22,1% 119.259 4,3% 124.335 Risultato g. finanziaria * -10621 26.321 38.182 6.706 -8.898 REDDITO DI COMPETENZA 57.165 102,6% 115.815 65,2% 191.317 -34,2% 125.965 -8,4% 115.437 Risultato g. straordinaria * 2909 2.532 -8.911 -15.269 -19.457 REDDITO ANTE IMPOSTE (EBT) 60.074 97,0% 118.347 54,1% 182.406 -39,3% 110.696 -13,3% 95.980 Imposte * -29.562 -44.901 -59.781 -31.530 -32.184 REDDITO NETTO 30.512 140,7% 73.446 67,0% 122.625 -35,4% 79.166 -19,4% 63.796
  • 7. Prima di valutare le performance è opportuno considerare alcune caratteristiche del business dell'azienda: - Il ciclo economico-produttivo è lungo perché opera su commesse pluriennali: la maggior parte dei risultati delle commesse acquisite oggi, sono visibili in esercizi futuri. - I settori in cui opera sono ciclici ed esposti a dinamiche congiunturali: trend del prezzo del petrolio, trend dei tassi di cambio. La crisi ha influito notevolmente sulle performance aziendali. PRINCIPALI INDICI DI PERFORMANCE 7 INDICI METODO DI CALCOLO 2006 2007 2008 2009 2010 Indici di solidità patrimoniale Grado di indebitamento oneroso PFN/MP 1,01 -0,23 0,63 0,25 0,81 Tasso di incremento dei Mezzi Propri (FineAnno-InizioAnno)/InizioAnno 0 128,5% 24,8% 9,1% 19,8% Tasso di incremento del CIN (FineAnno-InizioAnno)/InizioAnno 0 -12,3% 163,7% -16,4% 73,8% Tasso di incremento del fatturato (FineAnno-InizioAnno)/InizioAnno 0 84,2% 24,5% -11,0% 16,4% Indici di liquidità Indice di liquidità generale AC/PC 1,06 1,08 1,06 1,06 1,04 Indice di liquidità primaria (acid test) (AC-magazzino)/PC 0,94 0,99 0,97 0,94 0,88 Indici di redditività ROE netto RN/MP 0,26 0,28 0,37 0,22 0,15 ROE lordo RdC/MP 0,45 0,39 0,50 0,27 0,16 RONA RO/CIN 0,27 0,38 0,24 0,20 0,07 • Solidità patrimoniale: Gli indici mostrano una solidità patrimoniale piuttosto rassicurante, anche se i trend non sono stabili. I 5 anni considerati sono caratterizzati da due eventi fondamentali: nel 2007 la quotazione accompagnata da una crescita del business, nel 2009 lo scoppio della crisi. Questi due eventi sono chiaramente visibili nel tasso di incremento del CIN, dei MP e del fatturato. • Liquidità: Gli indici non mostrano problemi rilevanti e il trend nei 5 anni è piuttosto stabile. • Redditività: Gli indici mostrano valori elevati (beta medio di settore pari a 1,65, gennaio 2011 database USA) e rassicuranti per gli azionisti. I due eventi sopracitati incidono anche sulla redditività, comportando un aumento fino al 2008 e una flessione negli anni successivi.
  • 8. 8 VALUTAZIONE TRIENNIO 06-07-08 “PRE-CRISI” (1) 2006 2007 2008 FATTORI CONTESTUALI • Rallentamento settore costruzioni in Italia (cambio governo). • Trend favorevole settore impiantistica. • Riduzione domanda impianti nel settore energia. • Aumento domanda impianti industriali (chimico- petrolchimico). • Aumento prezzo del greggio (aumentano gli investimenti dei paesi produttori). • 1° metà. Aumento del prezzo del greggio (raggiunto record storico). • 2° metà. Riduzione prezzo del petrolio, riduzione domanda impianti industriali (inizio crisi). EVENTI PRINCIPALI • Acquisizione quota restante di Tecnimont (chimico-petrolchimico). • Problema: necessità di maggiore liquidità. • Quotazione (Borsa Italiana). • Acquisizione commessa Borouge 2 (chimico- petrolchimico) • Aumento volume d’affari all’estero (Medio-Oriente) • Aumento volume d’affari settore energia. • Acquisizioni: Tecnimont ICB e Noy (chimico- petrolchimico). • Fusione di Maire Engineering spa in Tecnimont spa SOLIDITA’ PATRIMONIALE: - Dal 2006 al 2008 il grado di indebitamento si è notevolmente ridotto (addirittura negativo nel 2007): quotazione e autofinanziamento dovuto a un aumento del giro d’affari (↑MP). - Nel 2007 i debiti commerciali aumentano fortemente: nuove commesse (↓CCNO) che produrranno effetti nel 2008 (↑CIN). - Il fatturato aumenta notevolmente nel 2007: acquisizioni e nuove commesse (settore chimico- petrolchimico) e resta stabile nel 2008. INDICI 2006 2007 2008 Indici di solidità patrimoniale Grado di indebitamento on. 1,01 -0,23 0,63 Tasso di incremento dei MP 0 128,5% 24,8% Tasso di incremento del CIN 0 -12,3% 163,7% Tasso di incremento del fatt. 0 84,2% 24,5%
  • 9. 9 VALUTAZIONE TRIENNIO 06-07-08 “PRE-CRISI” (2) INDICI 2006 2007 2008 Indici di redditività ROEnetto 0,26 0,28 0,37 ROElordo 0,49 0,44 0,58 RONA 0,29 0,44 0,28 Redditività: Il ROE netto soddisfa pienamente gli interessi degli azionisti: è crescente e superiore a 5,46% (β settore E&C * i fr USA, dati 2011) Gli scostamenti di ROE netto nel triennio sono imputabili principalmente a ΔROE lordo. La gest. fiscale (che migliora dal 2007) e straordinaria non hanno un impatto rilevante. 2006-2007: Nel 2007 il ROE lordo diminuisce (-6%) non a causa di una cattiva gestione del business e finanziaria (RONA↑ e PFN↓), ma causa di un forte aumento dei MP (quotazione e autofinanziamento). Il RONA aumenta causa di un forte incremento nella rotazione del CIN (trainato da un aumenta della rotazione dell’AFN da 3,9 a 6,5), con una rotazione piuttosto stabile. 2007-2008: Nel 2008 Il RONA diminuisce perché l’incremento del CIN (aumento dei contratti di costruzione attivi ↑CCNO e aumento delle acquisizioni ↑AFN) è molto superiore all’incremento del reddito operativo; d’altra parte l’ingente liquidità dell’anno precedente ha permesso un’ottima gestione finanziaria (proventi finanziari). Il ROE lordo di conseguenza aumenta (+14%) perché a fronte di una crescita del 25% dei MP, il RdC aumenta del 65%. La riduzione del RONA è dovuta a un peggioramento della rotazione del CIN (causa forti investimenti). NB: le valutazioni devono considerare che l’azienda opera con un ciclo economico-produttivo lungo, in cui gli investimenti non generano benefici nel breve termine.
  • 10. 10 VALUTAZIONE TRIENNIO 08-09-10 “CRISI” (1) 2009 2010 FATTORI DI CONTESTO • Scoppia la crisi e diminuisce il prezzo del petrolio. • Aumenta il livello di concorrenza nel settore E&C. • Apprezzamento del petrolio (prospettive di ripresa nel settore oil) • Aumento della domanda nel settore energia. EVENTI PRINCIPALI • Riduzione e perdita di commesse acquisite. • Dilazione nei pagamenti da parte di clienti. • Acquisizione Stamicarbon (leader settore licensing dell’urea). • Aumento investimento settore energia (rinnovabili). • Aggiudicazione progetto GASCO (settore gas, 4,7 mld $ in joint venture) • Orientamento verso commesse di piccole-medie dimensioni. • Acquisizioni: Technip KTI (know-how specifici E&C). • Nasce il MT Innovation Centre (orientare le iniziative strategiche). • Aumento investimenti settore Energia. SOLIDITA’ PATRIMONIALE: - Nel 2009 il grado di indebitamento si riduce notevolmente: in realtà è dovuto a una diminuzione degli anticipi da committenti, i nostri “finanziatori” principali (non si acquisiscono nuove commesse causa crisi) + un reinvestimento degli utili precedenti. Nel 2010 aumenta grazie alla ripresa delle commesse (↑anticipi). - Stessa valutazione per il CIN e fatturato. Si riducono nel 2009 perché si riducono i crediti e i contratti di costruzione attivi: perdita di commesse e gestione compromessa dalla crisi. INDICI 2008 2009 2010 Indici di solidità patrimoniale Grado di indebitamento on. 0,63 0,25 0,81 Tasso di incremento dei MP 24,8% 9,1% 19,8% Tasso di incremento del CIN 163,7% -16,4% 73,8% Tasso di incremento del fatt. 24,5% -11,0% 16,4%
  • 11. 11 INDICI 2008 2008 2010 Indici di redditività ROEnetto 0,37 0,22 0,15 ROElordo 0,58 0,35 0,27 RONA 0,28 0,26 0,16 Redditività: Il ROE netto continua a soddisfare gli interessi degli azionisti, nonostante la crisi e la conseguente riduzione del triennio (-22%): rimane superiore a 5,46% (β settore E&C * i fr USA, dati 2011). Gli scostamenti di ROE netto nel triennio sono imputabili principalmente a ΔROE lordo. La gest. fiscale e straordinaria non hanno un impatto rilevante. 2008-2009: Nel 2009 il ROE lordo diminuisce (-13%): la crisi impatta negativamente sul RONA (↓↓reddito operativo,↓CIN) e la mancanza di liquidità (↓anticipi da committenti) non permette una buona gestione finanziaria. La riduzione minima di RONA è dovuta a una perdita di marginalità (il business con marginalità storicamente superiore, Oil-Gas-Petrolchemical, subisce gli effetti della crisi). 2009-2010: Nel 2010 Il RONA diminuisce (-11%) perché, in fase di ripresa dalla crisi, aumenta fortemente il CIN (aumentano gli investimenti,↑AFN). I benefici si potranno valutare solo successivamente; d’altra parte la gestione finanziaria peggiora a causa di un incremento del grado di indebitamento oneroso (il valore assoluto non è comunque preoccupante). Il ROE lordo di conseguenza diminuisce (-8%). La riduzione del RONA è dovuta a un peggioramento della rotazione del CCNO: il CCNO aumenta grazie all’uscita dalla crisi, ma i ricavi aumentano a un tasso inferiore. VALUTAZIONE TRIENNIO 08-09-10 “CRISI” (2)
  • 12. 12 ANALISI DELLO SVILUPPO i 2010 2,54% RONA 2010 15,89% PFN/MP 2010 81,19% (1-t) 2010 66,47% r medio 70,00% g(CI) 12,44% g(s) 16,43% Il tasso di crescita risultante al 2010 non è sostenibile (considerando il tasso di ritenzione degli utili medio dei 5 anni pari a 70%). • nell’ipotesi in cui il tasso di ritenzione degli utili fosse pari a 100%, il tasso di crescita sarebbe uguale a 17,71%, risultando quindi sostenibile. La valutazione della crescita non risulta essere molto significativa, in quanto il 2010 è un anno di parziale ripresa dalla crisi.
  • 13. Perspective • Essere una Società leader nell’Engineering, Main Contracting e Licensing, orientata a costruire un ampio portafoglio di servizi e prodotti di ingegneria, per settori di business selezionati in tutto il mondo. L’integrità è il concetto fondamentale alla base della filosofia del Gruppo, che si traduce in un incessante impegno nel garantire qualità, coerenza e valori etici e professionali. Position Strategia di differenziazione : • Offerta di processi integrati ad alta innovazione tecnologica (da sviluppo e finanziamento a Procurement&Commitioning, Operation&Maintenance) • Sfruttamento sinergie e sviluppo interdipendenze tra Business Unit • Capacità di rispondere in modo efficace a domanda di grandi progetti “chiavi in mano” • Investimenti in innovazione tramite acquisizioni di aziende specializzate. Plan • Mantenimento quota di mercato (40% chimico e petrolchimico, infrastrutture) o consolidamento della posizione competitiva (energia) • Focalizzazione su settori con alte prospettive di crescita. • Gestione integrata degli approviggionamenti (riduzione delle inefficienze). • Sostenibilità finanziaria, ambientale e sociale. Pattern • Potenziamento funzione commerciale e Engineering • Gestione integrata delle commesse tramite project manager. • Specializzazione nella preparazione delle offerte per le gare d’appalto. • Gestione standardizzata delle attività (obj: aumentare l’efficienza) • Minimizzazione prezzi di trasferimento. • Focalizzazione su progetti più redditizi. • Continui investimenti e sviluppo aree commerciali in Medio Oriente, Brasile, Europa dell’Est MODELLO DELLE 4 P
  • 14. •La struttura organizzativa è divisionale “spuria”. Le Business Unit sono: chemical&petrolchemical, oil&gas, power, infrastrutture. • È caratterizzata da una forte integrazione orizzontale: ogni progetto viene gestito da project manager che integrano risorse e competenze delle diverse BU. STRUTTURA ORGANIZZATIVA • Il coordinamento e l’orientamento strategico sono stabiliti dalla capogruppo, che opera attraverso organi di staff: AFC, Iniziative Corporate, Risorse Umane, Organizzazione e ICT, Marketing Strategico, Risk Management e Comunicazione. Alle divisioni si associano due funzioni critiche: Approvvigionamenti e R&S (dal 2011, con Maire Tecnimon Innovation Centre).
  • 15. 15 PUNTI DI FORZA: • Forte integrazione delle competenze tra le diverse business unit. • Diversificazione geografica: delocalizzazione funzioni ed attività. • Capacità di instaurare rapporti duraturi con istituzioni locali. • Diversificazione business: riduzione del rischio operativo. • Profonda conoscenza dei settori in cui opera grazie a numerose acquisizioni e joint venture. PUNTI DI DEBOLEZZA: • Business ciclico in contesto dinamico (fase congiunturale di crisi). • Forte dipendenza dai fornitori (possono compromettere puntualità consegne) e da istituzioni territoriali (bandi per gare d’appalto e finanziamenti). • Dimensioni ridotte rispetto ai principali competitor (per ogni mercato in cui opera esistono competitor molto specializzati). MINACCE: • Aumento del livello di concentrazione e concorrenza nel settore EPC. • Infrastrutture: difficoltà nel doing business in Italia (procedimenti gare d’appalto). • Energia: nascita e sviluppo di nuovi e numerosi competitors internazionali. • Chimico e Petrolchimico: business influenzato da andamento del prezzo del petrolio. OPPORTUNITA’: • Infrastrutture: internazionalizzazione dovuta ad aumento della domanda. • Energia: aumento della domanda di impianti per energie rinnovabili. • Chimico e Petrolchimico: forte crescita del mercato in Medio Oriente. SWOT ANALYSIS
  • 16. 16 CONFRONTO STRATEGIA - PERFORMANCE • Nel primo triennio considerato il giro d’affari è aumentato notevolmente grazie a un incremento delle commesse acquisite e ad un incremento degli investimenti: sono aumentate fortemente le acquisizioni che hanno permesso di ottenere competenze specifiche nel settore Oil, Chemical and Petrochemical. Gli incrementi di ROE (netto e lordo) ne sono la dimostrazione. Punto critico: hanno puntato quasi esclusivamente sul settore Oil and Petrochemical, settore in forte crescita, collegato strettamente al trend del prezzo del petrolio. Quindi bassa diversificazione del business. • Nel secondo semestre, con lo scoppio della crisi, il prezzo del petrolio è sceso, mettendo in crisi il business principale dell’azienda. Dal 2010 grazie ad una maggiore diversificazione (investimento nel settore energia) le performance evidenziano segnali di ripresa. L’azienda dovrebbe/potrebbe: continuare a diversificare i business (ciclici ed esposti ad fattori congiunturali), puntare sulla leva finanziaria visto che la liquidità non risulta essere un problema rilevante, investire maggiormente in R&S sviluppando risorse all’interno e investire maggiormente sulla diversificazione geografica delle attività, per aumentare le dimensioni e diventare più competitivi sul mercato internazionale.
  • 17. A causa della disomogeneità del contesto competitivo (competitors differenti per ogni mercato) abbiamo ritenuto opportuno confrontare Maire Tecnimont con una sua comparable: Tecnicas Reunidas. Società spagnola, nata nel 1960, attiva nella progettazione e costruzione di impianti industriali nel settore Oil, Chimico, Petrolchimico, Gas, Energia e Infrastrutture, a livello internazionale. ELEMENTI IN COMUNE: • Operano negli stessi settori (Chimico e Petrolchimico, Energia, Oil&Gas, Infrastrutture) • Internazionalizzazione delle attività e delle funzioni • Forte sinergia tra i diversi business • Offerta di servizi e prodotti ad alto contenuto innovativo • Strategia di differenziazione: realizzazione progetti seguendo tutte le fasi del processo, dalla ricerca dei finanziatori alla manutenzione finale. • Business ciclici ed esposti a fattori congiunturali (grafico andamento titoli di Borsa): MAIRE TECNIMONT vs TECNICAS REUNIDAS (comparable)
  • 18. PRINCIPALI INDICI DI PERFORMANCE • Solidità patrimoniale: Gli indici mostrano una solidità patrimoniale rassicurante. Il grado di indebitamento oneroso si mantiene al di sotto dello zero, con ampie variazioni nel triennio, dovute alle oscillazioni di cassa. • Liquidità: Gli indici di liquidità mostrano una situazione di cassa più che rassicurante. • Redditività: Gli indici mostrano valori elevatissimi (beta medio di settore pari a 1,65, gennaio 2011 database USA) e rassicuranti per gli azionisti. La riduzione repentina del ROE per l’anno 2010 è dovuta ad una maggiore incidenza fiscale. INDICI METODO DI CALCOLO 2008 2009 2010 Indici di solidità patrimonale Grado di indebitamento oneroso PFN/MP -0,91 -1,89 -1,20 Tasso di incremento dei Mezzi Propri (FineAnno-InizioAnno)/InizioAnno -0,027 0,407 0,075 Tasso di incremento del CIN (FineAnno-InizioAnno)/InizioAnno 0,000 -14,293 0,754 Tasso di incremento del fatturato (FineAnno-InizioAnno)/InizioAnno 0,238 0,068 0,047 Indici di liquidità Indice di liquidità generale AC/PC 1,09 1,14 1,12 Indice di liquidità primaria (acid test) (AC-magazzino)/PC 1,09 1,13 1,11 Indici di redditività ROEnetto RN/MP 0,62 0,46 0,29 ROElordo RdC/MP 0,66 0,51 0,47 RONA RO/CIN 6,71 -0,53 -2,24 Dopo aver riclassificato SP e CE con gli stessi criteri utilizzati per Maire, procediamo alla valutazione delle performance.
  • 19. INDICI 2008 2009 2010 Indici di redditività ROEnetto 0,62 0,46 0,29 ROElordo 0,66 0,51 0,47 RONA 6,71 -0,53 -2,24 VALUTAZIONE REDDITIVITA’ TRIENNIO 08-09-10 2008-2009: Il differenziale di ROE netto è imputabile principalmente ad una variazione negativa del ROE lordo (-13,50%) dato da aumento dei MP superiore all’aumento del RDC). Le gestione straordinaria e fiscale rimangono costanti ed hanno un’incidenza irrilevante. Il crollo del RONA deriva esclusivamente da una riduzione del CIN (CCNO↓). 2009-2010: Il differenziale di ROE netto è imputabile principalmente alla gestione fiscale (-14,78% dato da un aumento dell’aliquota fiscale dal 10% al 16% e dalla rivalutazione dei profitti derivati da transazioni infragruppo riferiti al periodo 2004-2007). Il trend negativo della redditività è quindi dovuto a cause non imputabili alla gestione caratteristica.
  • 20. Maire Tecnimont: • Finanziamento tramite la voce “Anticipi” da clienti • Investimenti iniziali in Medio Oriente e Brasile • Incremento del know-how tramite le numerose fusioni ed acquisizioni (valore elevato Avviamento). Tecnicas Reunidas: • Autofinanziamento attraverso elevati livelli di liquidità • Investimenti iniziali in Cina, Vietnam e Cile • Incremento del know-how tramite investimenti in R&D (valore elevato Immobilizzazioni Immateriali) DIFFERENZE STRATEGICHE
  • 21. CONFRONTO PERFORMANCE (MT vs TR) Solidità patrimoniale: Entrambe hanno un grado di indebitamento oneroso sostenibile ma la situazione è relativamente migliore per TR che presenta un valore addirittura negativo. Tale differenza è dovuta alle ingenti liquidità di cui dispone TR e ad una conseguente PFN negativa. Liquidità: Situazione positiva per entrambe le aziende. La maggiore incidenza del magazzino per MT rende l’indice di liquidità (acid test) leggermente inferiore. Redditività: A causa degli eventi straordinari relativi all’ultimo anno e alla diversa imposizione fiscale, decidiamo di concentrare la nostra analisi sui divari di ROE lordo e RONA. Nel 2010, anno di uscita dalla crisi, il RONA di MT (16%) diminuisce a causa di un aumento degli investimenti e di un peggioramento della rotazione del CCNO (che aumenta ad un tasso superiore rispetto ai ricavi). Il ROE lordo (27%) di conseguenza diminuisce. Il RONA di MT è negativo a causa di un CCNO negativo. Anche in questo caso si registra un incremento dell’ AFN: nuovi investimenti che auspicabilmente si tradurranno in maggiori flussi di cassa futuri. Il ROE lordo di TR (47%) è di gran lunga maggiore rispetto a quello di MT. Ciò però non è dovuto esclusivamente ad una gestione caratteristica più redditizia ma anche all’incremento dei MP registrato da MT.