SlideShare a Scribd company logo
1 of 36
Download to read offline
ENERGY CHIT "Valutazione del carico termico"



                   Proprietà dei materiali
                                  DINAMICA

                             GIORNATA II


                      COMO 18 LUGLIO 2011
                     ing. Stefano Rugginenti
                rugginentiingstefano@virgilio.it
Lo scambio termico                                                      CONDUZIONE
                                                                        (in solidi e fluidi in
                                       DIFFUSIONE                             quiete)
                                        (attraverso un
                                            mezzo)
       SCAMBIO                                                          CONVEZIONE
       TERMICO                      IRRAGGIAMENT                          (fluidi in moto)
                                      O (anche in
                                       assenza di un
                                      mezzo materiale)
Ciascun meccanismo del trasporto si basa su una legge fenomenologica semplice che permette di
determinare la densità di flusso termico ϕ (W/m2) o la potenza termica φ (W):


                        ϕ = −λ grad (T )          Postulato di Fourier :
CONDUZIONE
                                                  λ conduttività termica del mezzo (W/mK)

                        ϕ = h (Tc − T∞ )          Legge di Newton:
CONVEZIONE
                                                  h coefficiente convettivo o liminare (W/m2K)

                                                   Legge di Stefan-Boltzman per un corpo nero:
IRRAGGIAMENTO           ϕ = σ (T14 − T24 )
                                                   σ=5,67 .10-8 W/m2K4 costante di Stefan-Boltzman
La conduzione termica
Se valgono le seguenti ipotesi,
all’interno di un solido monostrato la
                                                  T1
distribuzione delle temperature è
lineare:                                                                                   φ cond
• regime stazionario
• nessuna generazione di potenza                                           T2
termica interna al solido
                                                                s
• monodimensionalità di flusso termico
• caratteristiche termofisiche                                      Dove:
indipendenti da temperatura e spazio                                C = λ/s Conduttanza della
                                                                    parete [W/m2K]
       Conduttività termica del         Differenza di temperatura   R = s/λ Resistenza termica
            materiale [W/mK]            [K o °C]
                                                                    della parete al passaggio del
                                                                    calore [m2K/W]
      Potenza                     λ
       termica        φcond =         A (Ts1 − Ts 2 )                            φcond s
 trasmessa per                    s                                 Ts 2 = Ts1 −             [°C ]
conduzione [W]
                                                                                   A λ
              Spessore [m]        Superficie normale alla direzione
                                  di trasmissione del calore [m2]
La conduttività termica λ (W/mK)                                                 cristalli
                                                                                non met.
                                                                                     met.
                                                                  metalli
        1000
                                                          leghe puri
                                                solidi    metall.               Diamante
                                                                      Argento
        100                                    non met.
                                                   met.                          Quarzo
                                                           Lega di     Ferro
  [W/mK]
  [W/mK]



                                                          alluminio
           10                         liquidi    Ossidi
    λ




                                       Acqua     Roccia
           1                isolant
                                         Oli    Gomma
                    gas        i
                             Fibre
           0,1               Legno
                            Schiume
                    Aria


        0,01
         La conduttività termica è la quantità di calore trasferito in una direzione
       perpendicolare ad una superficie di area unitaria, a causa di un gradiente di
         temperatura di un grado, nell'unità di tempo e in condizioni stazionarie.
  In altri termini, è l'attitudine di una sostanza a trasmettere il calore per conduzione.
La resistenza termica per conduzione R (m2K/W)
                                                              λ
 La relazione                                       φ=A           (Ts1 − Ts 2 )
                                                              s
                                                          s
 definito la resistenza termica unitaria R           R≡
                                                          λ
 può anche essere espressa nella forma:                    1
                                                     φ=A     (Ts1 − Ts 2 )
                                                           R

 dalla quale si evidenzia come φcond sia inversamente proporzionale alla resistenza
 termica unitaria del materiale

  La resistenza termica unitaria a sua volta è:

  • direttamente proporzionale allo spessore della parete
  • inversamente proporzionale alla conduttività λ della parete

  A parità di spessore, offriranno una maggiore resistenza termica al passaggio di
  calore la pareti costituite da materiali con λ più piccola (ad esempio i materiali
  isolanti …)
La convezione termica hc (W/m2K)
La convezione dipende principalmente dai seguenti fattori:
• differenza di temperatura tra la superficie ed il fluido
• velocità e direzione del fluido
• caratteristiche fisiche del fluido (conduttività, densità, viscosità, …)
• forma e rugosità della superficie lambita
                Coefficiente di scambio                 Temperatura dell’aria [°C]
                    convettivo [W/m2K]
                                                                    Temperatura superficiale
                                                                    della parete [°C]

                                Φ = h c A (t amb − t sup )
        Potenza termica
         trasmessa per
                                                Superficie frontale
        conduzione [W]
                                                dello strato [m2]
 Resistenza termica convettiva della parete al passaggio del calore [m2K/W]          R = 1/hc
 In genere si distingue la convezione:
 - naturale (movimento dell’aria dovuto solamente al gradiente di temperatura dell’aria)
 - forzata (il movimento dell’aria è dovuto prevalentemente a forze esterne: vento, impianti
 di climatizzazione, etc.)
L’irraggiamento hr (W/m2K)
La trasmissione del calore per irraggiamento avviene per propagazione di onde
elettromagnetiche nel vuoto o attraverso sostanze almeno parzialmente trasparenti.
È un fenomeno che si presenta ad ogni temperatura ed interessa ogni aggregato
materiale, non importa se solido, liquido o gassoso.


           Coefficiente di scambio per                Temperatura dell’aria [°C]
               irraggiamento [W/m2K]
                                                                    Temperatura superficiale
                                                                    della parete [°C]

                               Φ = h r A(t amb − t sup )
         Potenza termica
          trasmessa per
                                              Superficie frontale
      irraggiamento [W]
                                              dello strato [m2]




Resistenza termica per irraggiamento della parete al passaggio del calore [m2K/W] R = 1/hr
L’adduzione h (W/m2K): convezione + irraggiamento

                                   Φa = Φc + Φr

                      Φ a = (h c + h r ) A (t amb − t sup )
           Coefficiente di scambio per               Temperatura dell’aria [°C]
                   adduzione [W/m2K]
                                                                   Temperatura superficiale
                                                                   della parete [°C]

                               Φ = h A (t amb − t sup )
        Potenza termica
         trasmessa per
                                             Superficie frontale
         adduzione [W]
                                             dello strato [m2]



Resistenza termica per adduzione della parete al passaggio del calore [m2K/W] R = 1/h
L’adduzione h (W/m2K): convezione + irraggiamento


            L’analisi del fenomeno adduttivo si riduce alla determinazione di
                        hi adduzione interna e he adduzione esterna




 Fonte: UNI EN ISO 6946
Propagazione del calore (2)

Consideriamo una parete piana sotto particolari ipotesi
semplificative (supponendo il flusso termico di tipo
sinusoidale e di direzione perpendicolare alla
superficie, il mezzo isotropo e omogeneo) e imponiamo
una temperatura esterna forzante del tipo:

        Te (τ ) = θ 0 + ϑ sin(ωτ )
ove si è indicato con τ il tempo e si suppone
che la temperatura esterna vari in modo sinusoidale con
pulsazione ω attorno ad un valore medio θo
Propagazione del calore (2)

Consideriamo una parete piana sotto particolari ipotesi
semplificative (supponendo il flusso termico di tipo
sinusoidale e di direzione perpendicolare alla
superficie, il mezzo isotropo e omogeneo) e imponiamo
una temperatura esterna forzante del tipo:

        Te (τ ) = θ 0 + ϑ sin(ωτ )
ove si è indicato con τ il tempo e si suppone
che la temperatura esterna vari in modo sinusoidale con
pulsazione ω attorno ad un valore medio θo
Propagazione del calore (3)
                                − γx
           Ti (τ ) = θ 0 + ϑe          sin(ωτ − γx)
Propagazione del calore (4)
 L’onda termica sinusoidale in ingresso viene in uscita
 modificata dalla parete con gli effetti di smorzamento (cioè
 con una minore ampiezza di oscillazione rispetto al suo
 valor medio e con un ritardo rispetto all'onda incidente) e
 sfasamento sopra calcolati che risultano funzioni delle
 caratteristiche geometriche e termofisiche del mezzo
 stesso.
 Indicativamente si può sostenere che l'attenuazione è
 principalmente affetta dalla conducibilità e lo sfasamento
 dalla capacità termica del mezzo. Tuttavia il
 comportamento complessivo dipende essenzialmente dal
 rapporto caratteristico (conducibilità/capacità termica) che
 prende il nome di "diffusività termica"
Propagazione del calore (5)

 Nel caso di pareti con diversi strati, la risposta alla
 sollecitazione esterna dipende, oltre che dai comuni
 parametri termofisici e geometrici (conducibilità, spessori,
 coefficienti liminari di convezione sulle facce estreme)
 anche dalla particolare stratigrafia della parete, cioè
 dall'ordine con cui i vari strati di materiale si
 susseguono rispetto alla direzione del flusso termico.

 Risulta infatti che una parete con materiali di uguale
 spessore ma disposti in ordine diverso dà luogo a un
 diverso comportamento in transitorio.
Propagazione del calore (6)

 Ciò ha in particolare un riflesso immediato ai finì del
 benessere termico, nel senso che sebbene nell'arco di un
 ciclo giornaliero completo (per esempio 24 ore) il valor
 medio della temperatura interna si mantenga ad un livello
 di comfort (per es. 20 °C in inverno e 26 °C in estate) le
 oscillazioni attorno a tale valore producono tanto
 più acuto disagio termico quanto maggiore è la loro
 ampiezza.

 Risulta quindi di grande interesse per il progettista la
 previsione teorica del comportamento in transitorio non
 solo degli elementi murari ma anche, più in generale,
 dell'intero ambiente.
Propagazione del calore (7)
              R2             Rw                  R1




    Text                                                   Tin
                              Φ




 Parete omogenea immersa in aria (senza e con massa termica )
                                       Φ




                   R2             Rw                  R1




                        Tc2                Tc1

       Text                                                      Tin

                        C2             C1
Propagazione del calore (7)


         Risoluzione
                                         d 2T ( x, t ) 1 dT ( x, t )
         analitica del                          2
                                                      =
         problema                           dx          a dt

              dTc1           1         1  Tc 2        Tin
                     = −Tc1 
                             RC + R C + R C + RC
                                              
              dt             1 1      w 1      w 1     1 1
             
              dTc 2 = Tc1 − −T  1 + 1  + Text
                                                      
                                  c2 
              dt
                      Rw C 2         R 2 C 2 R w C 2  R2 C 2
                                                       

risolvibile con operatori matematici e trattabile con approccio matriciale
Transitorio termico (1)
 Si consideri il raffreddamento di un corpo a resistenza
 interna trascurabile avente temperatura iniziale Ti per il
 quale si ha il seguente andamento della temperatura
 interna del corpo immerso in un fluido con temperatura Ta:
                                              (
                                            − hA        )τ
                     T = Ta + (Ti − Ta )e          mc
Transitorio termico (2)

L’andamento del transitorio di raffreddamento (Ti > Ta) e
di riscaldamento (Ti < Ta) dipende dalla costante di
tempo:

Una maggiore massa e quindi una maggiore capacità
termica comporta un maggior tempo di
raffreddamento o di riscaldamento, a parità di
resistenza termica. Questo è proprio quel che avviene
anche negli edifici. Maggiore è la loro capacità
termica maggiore sarà il tempo di riscaldamento
e/o di raffreddamento e quindi minore saranno le
oscillazioni termiche.
Transitorio termico (3)
La costante di tempo può ancora scriversi in forma più usuale
utilizzando l’analogia con i transitori dei circuiti elettrici resistenza –
capacità nella forma:




ove R è la resistenza termica e C è la capacità termica del corpo. Per
fare un esempio, se la costante di tempo è pari a RC=5 h dopo 5 x
5=25 ore (poco più di un giorno) l’edificio si raffredderà del tutto o si
riscalderà del tutto. Se la sua costante di tempo è RC =24 h allora il
transitorio ha bisogno di 5 x 24=120 ore, cioè 5 giorni, e pertanto se
andiamo a vedere le oscillazioni di temperatura nell’arco di una
giornata (di giorno si ha riscaldamento e al tramonto si ha
raffreddamento) si vede bene come in quest’ultimo caso le oscillazioni
di temperatura siano di gran lunga inferiori rispetto al caso precedente.
Transitorio termico (4)




L’ultimo membro ci dice che la costante di tempo è tanto
maggiore (per cui si hanno periodi di raffreddamento e di
riscaldamento lunghi) quanto maggiore è, a parità del
rapporto ρc/h, il rapporto V/A cioè il rapporto di forma
dell’oggetto.
Transitorio termico (5)
Esempi:
- l’iglù esquimese ha la forma emisferica e per questo solido
il rapporto V/A è il massimo possibile: la sfera, infatti, ha il
maggior volume a parità di superficie disperdente o, se si
vuole, la minor superficie disperdente a parità di volume.
Pertanto la forma di quest’abitazione è geometricamente
ottimizzata per la minima dispersione energetica e quindi per
un maggior transitorio di raffreddamento;
- forma dei forni di cottura a legna: anch’essi hanno forma
emisferica che consente loro di immagazzinare meglio il
calore nella massa muraria e di disperderla il più lentamente
possibile, a parità di condizioni esterne, rispetto ad altre
forme geometriche.
Transitorio termico (6)


  Quest’osservazione giustifica l’attenzione che le
  normative vigenti sui consumi energetici negli edifici
  danno sul rapporto A/V ai fini della verifica delle
  dispersioni.

  Un edificio che, a pari volume V, ha grande
  superficie A ha maggiori dispersioni rispetto
  ad un edificio con superficie esterna minore.
Grandezze caratteristiche (1)
Flusso termico per trasmissione
Φ/A è proporzionale a: fa U (Te,t-ϕ – Ti)

Condizioni al contorno di temperatura:
Ti: Temperatura dell’aria interna
Te: Temperatura terra-cielo:
Te,t-ϕ: Temperatura terra-cielo all’ora t-ϕ
     ϕ                                    ϕ

Parametri termofisici di involucro:
U: trasmittanza [W/(m2 K)]
fa: fattore di attenuazione [-]
ϕ: sfasamento [h]
Parete senza capacità termica: fa = 1 ; ϕ = 0
Φ/A = U (Te,t – Ti)

Riferimenti normativi:
EN ISO 13786 Caratteristiche termiche dinamiche
UNI 10375 Metodo di calcolo della temperatura interna estiva degli
ambienti
Grandezze caratteristiche (2)

Significato fisico:

U: funzione di spessore (s), conducibilità (λ)
fa, ϕ: funzione di spessore (s), conducibilità (λ),
    ϕ
Capacità termica massica (c), densità (ρ)

Attenuazione: Riduzione dei picchi di potenza

Sfasamento: Flussi termici in ingresso nelle ore serali
quando la ventilazione può contribuire al raffrescamento
Grandezze caratteristiche (3)
Grandezze caratteristiche (4)

Riduzione del flusso termico scambiato per trasmissione
                       fa U (Te,t-ϕ – Ti)
                                              Aumento
                                              dello
                                              sfasamento
 Riduzione                   Riduzione
 della                       del fattore di
 trasmittanza                attenuazione


 Attenuazione e Sfasamento sono correlati fra loro!!!!!
Grandezze caratteristiche (5)




 – fa=1 – fa=0,8 – fa=0,6 – fa=0,4 – fa=0,2 – fa=0
Caso test (1)
Caso test (2)




       Tipo materiale   Conduttività   Diffusività   Densità ρ
                         termica λ     termica α                 Permeabilità π

       [Descrizione]     [W/(m °K)]     [m2/(s)]       [kg/m3]   [kg/(s m Pa)]

     Intonaco                 0,700    4,90E-07          1150      1,875E-11
     Laterizio                0,766    1,28E-06            900     3,125E-11
     Polistirene              0,040    1,07E-06             35     4,110E-12
Caso test (3)

                Fattore di decremento (smorzamento) [ - ]


    0,70


    0,60


    0,50


    0,40


    0,30


    0,20


    0,10


    0,00
           2A   2B              2C                2D        2E   2F
                                       Parete
Caso test (4)

                Ritardo del fattore di smorzamento (sfasamento) [h]



    9,00

    8,00

    7,00

    6,00

    5,00

    4,00

    3,00

    2,00

    1,00

    0,00
           2A     2B               2C               2D                2E   2F
                                           Parete
Caso test (5)
                    Temperatura interna             Te [°C]
                                                    Ti_2A [°C]
                                                    Ti_2B [°C]
31,00
                                                    Ti_2C [°C]
                                                    Ti_2D [°C]
29,00
                                                    Ti_2E [°C]
                                                    Ti_2F [°C]
27,00

25,00

23,00

21,00

19,00
        0   4   8      ora
                         12       16      20   24
UNI EN ISO 13786:2001 “Prestazione termica dei componenti per
                        Inerzia termica                                                                                               edilizia - Caratteristiche termiche dinamiche - Metodi di calcolo”.


                    Il fattore di attenuazione o fattore di decremento, f, è il rapporto tra la trasmittanza
                    termica dinamica e la trasmittanza termica in condizioni stazionarie U calcolata
                    considerando l’ipotesi che la capacità termica della parete sia nulla.
                    È il rapporto tra la percentuale di flusso di calore che attraversa la struttura in funzione
                    della temperatura ambientale nello spazio per ogni variazione di temperatura rispetto al
                    suo valore medio e rispetto al flusso di calore in condizioni stazionarie.
                    Per strutture sottili con basse capacità termiche, l’ampiezza del fattore di decremento è
                    associata ad un fattore di ritardo pari a zero. L’ampiezza decresce e il fattore di ritardo
                    aumenta con l’aumentare dello spessore e/o della capacità termica del materiale.
                   34                                                                                  34
                                                  ψ
                   32                                                                                  32


                   30                                                                                  30

                                ϑext
                   28                                         ϑint                                     28
Temperatura [°C]




                                                                                   Temperatura [°C ]




                   26                                                                                  26


                   24                                                                                  24


                   22                                                                                  22

                   20                                                                                  20
                            Temperatura esterna
                                                                                                                Temperatura esterna
                   18       Temperatura interna                                                        18       Temperatura interna (parete leggera)
                            Tmedia                                                                              Temperatura interna (parete pesante)
                   16                                                                                  16
                     6.00               12.00         18.00          0.00   6.00                         6.00               12.00                  18.00     0.00   6.00
                                                      ore                                                                                              ore
Inerzia termica – parete ‘leggera’




                 Massa frontale            mf    53 kg/m2
                 Fattore di sfasamento     φ     5,2 h
                 Fattore di attenuazione   f    0,70 -
Inerzia termica – parete ‘pesante’
                                                              Onda dello sfasamento
                                                 3

                                               2.5

                                                 2

                                               1.5




                               Flusso (W/m2)
                                                 1

                                               0.5

                                                 0

                                               -0.5

                                                -1

                                               -1.5
                                                      0   5     10                15       20      25
                                                                      Tempo (h)




                  Massa frontale                                mf                     282 kg/m2
                  Fattore di sfasamento                          φ                16,8 h
                  Fattore di attenuazione                         f           0,098 -

More Related Content

Similar to Energy chit valutazione-carico_termico2b_18-7-2011_proprietà_materiali_e_dinamica

Similar to Energy chit valutazione-carico_termico2b_18-7-2011_proprietà_materiali_e_dinamica (9)

17 gestione del calore
17 gestione del calore17 gestione del calore
17 gestione del calore
 
Energy chit valutazione-carico_termico1_11-7-2011
Energy chit valutazione-carico_termico1_11-7-2011Energy chit valutazione-carico_termico1_11-7-2011
Energy chit valutazione-carico_termico1_11-7-2011
 
Proprietà dei materiali
Proprietà dei materialiProprietà dei materiali
Proprietà dei materiali
 
termoMu-Ray
termoMu-RaytermoMu-Ray
termoMu-Ray
 
Propagazione del calore
Propagazione del calorePropagazione del calore
Propagazione del calore
 
Chimica power point
Chimica power pointChimica power point
Chimica power point
 
Vibrazioni Reticolari
Vibrazioni ReticolariVibrazioni Reticolari
Vibrazioni Reticolari
 
La corrente elettrica
La corrente elettricaLa corrente elettrica
La corrente elettrica
 
4B FisicaApprofondimento.pptx
4B FisicaApprofondimento.pptx4B FisicaApprofondimento.pptx
4B FisicaApprofondimento.pptx
 

More from Francesca Romeo

Sicurezza fv conti 2011 11-16 b
Sicurezza fv conti 2011 11-16 bSicurezza fv conti 2011 11-16 b
Sicurezza fv conti 2011 11-16 b
Francesca Romeo
 
Energy chit valutazione-carico_termico2a_18-7-2011_fabbisogno_estivo
Energy chit valutazione-carico_termico2a_18-7-2011_fabbisogno_estivoEnergy chit valutazione-carico_termico2a_18-7-2011_fabbisogno_estivo
Energy chit valutazione-carico_termico2a_18-7-2011_fabbisogno_estivo
Francesca Romeo
 
Convegno edilizia energia_milano 8 -06
Convegno edilizia energia_milano 8 -06Convegno edilizia energia_milano 8 -06
Convegno edilizia energia_milano 8 -06
Francesca Romeo
 
Come caricare un video in youtube
Come caricare un video in youtubeCome caricare un video in youtube
Come caricare un video in youtube
Francesca Romeo
 
Presentazione riscaldamento elettrico in fibra di carbonio
Presentazione riscaldamento elettrico in fibra di carbonioPresentazione riscaldamento elettrico in fibra di carbonio
Presentazione riscaldamento elettrico in fibra di carbonio
Francesca Romeo
 
Delegazione olandese presentazione
Delegazione olandese    presentazioneDelegazione olandese    presentazione
Delegazione olandese presentazione
Francesca Romeo
 
Intervento dott. Moretti
Intervento dott. MorettiIntervento dott. Moretti
Intervento dott. Moretti
Francesca Romeo
 
Guida sessionilive connect_partecipanti
Guida sessionilive connect_partecipantiGuida sessionilive connect_partecipanti
Guida sessionilive connect_partecipanti
Francesca Romeo
 
Cartolina settimana energia
Cartolina settimana energiaCartolina settimana energia
Cartolina settimana energia
Francesca Romeo
 
Cartolina settimana energia
Cartolina settimana energiaCartolina settimana energia
Cartolina settimana energia
Francesca Romeo
 

More from Francesca Romeo (20)

Slide m.match14
Slide m.match14Slide m.match14
Slide m.match14
 
Sicurezza fv conti 2011 11-16 b
Sicurezza fv conti 2011 11-16 bSicurezza fv conti 2011 11-16 b
Sicurezza fv conti 2011 11-16 b
 
Energy chit valutazione-carico_termico2a_18-7-2011_fabbisogno_estivo
Energy chit valutazione-carico_termico2a_18-7-2011_fabbisogno_estivoEnergy chit valutazione-carico_termico2a_18-7-2011_fabbisogno_estivo
Energy chit valutazione-carico_termico2a_18-7-2011_fabbisogno_estivo
 
Convegno edilizia energia_milano 8 -06
Convegno edilizia energia_milano 8 -06Convegno edilizia energia_milano 8 -06
Convegno edilizia energia_milano 8 -06
 
Come caricare un video in youtube
Come caricare un video in youtubeCome caricare un video in youtube
Come caricare un video in youtube
 
Presentazione riscaldamento elettrico in fibra di carbonio
Presentazione riscaldamento elettrico in fibra di carbonioPresentazione riscaldamento elettrico in fibra di carbonio
Presentazione riscaldamento elettrico in fibra di carbonio
 
Delegazione olandese presentazione
Delegazione olandese    presentazioneDelegazione olandese    presentazione
Delegazione olandese presentazione
 
W2w sl2
W2w sl2W2w sl2
W2w sl2
 
W2w sl2
W2w sl2W2w sl2
W2w sl2
 
W2w realizzare un blog
W2w realizzare un blogW2w realizzare un blog
W2w realizzare un blog
 
Obiettivo del corso
Obiettivo del corsoObiettivo del corso
Obiettivo del corso
 
La bussola
La bussola La bussola
La bussola
 
Intervento dott. Moretti
Intervento dott. MorettiIntervento dott. Moretti
Intervento dott. Moretti
 
Intervento dott.Pansa
Intervento dott.PansaIntervento dott.Pansa
Intervento dott.Pansa
 
Guida sessionilive connect_partecipanti
Guida sessionilive connect_partecipantiGuida sessionilive connect_partecipanti
Guida sessionilive connect_partecipanti
 
101110043847 invito
101110043847 invito101110043847 invito
101110043847 invito
 
Invito evento
Invito evento Invito evento
Invito evento
 
Poster 60x100 def
Poster 60x100 defPoster 60x100 def
Poster 60x100 def
 
Cartolina settimana energia
Cartolina settimana energiaCartolina settimana energia
Cartolina settimana energia
 
Cartolina settimana energia
Cartolina settimana energiaCartolina settimana energia
Cartolina settimana energia
 

Energy chit valutazione-carico_termico2b_18-7-2011_proprietà_materiali_e_dinamica

  • 1. ENERGY CHIT "Valutazione del carico termico" Proprietà dei materiali DINAMICA GIORNATA II COMO 18 LUGLIO 2011 ing. Stefano Rugginenti rugginentiingstefano@virgilio.it
  • 2. Lo scambio termico CONDUZIONE (in solidi e fluidi in DIFFUSIONE quiete) (attraverso un mezzo) SCAMBIO CONVEZIONE TERMICO IRRAGGIAMENT (fluidi in moto) O (anche in assenza di un mezzo materiale) Ciascun meccanismo del trasporto si basa su una legge fenomenologica semplice che permette di determinare la densità di flusso termico ϕ (W/m2) o la potenza termica φ (W): ϕ = −λ grad (T ) Postulato di Fourier : CONDUZIONE λ conduttività termica del mezzo (W/mK) ϕ = h (Tc − T∞ ) Legge di Newton: CONVEZIONE h coefficiente convettivo o liminare (W/m2K) Legge di Stefan-Boltzman per un corpo nero: IRRAGGIAMENTO ϕ = σ (T14 − T24 ) σ=5,67 .10-8 W/m2K4 costante di Stefan-Boltzman
  • 3. La conduzione termica Se valgono le seguenti ipotesi, all’interno di un solido monostrato la T1 distribuzione delle temperature è lineare: φ cond • regime stazionario • nessuna generazione di potenza T2 termica interna al solido s • monodimensionalità di flusso termico • caratteristiche termofisiche Dove: indipendenti da temperatura e spazio C = λ/s Conduttanza della parete [W/m2K] Conduttività termica del Differenza di temperatura R = s/λ Resistenza termica materiale [W/mK] [K o °C] della parete al passaggio del calore [m2K/W] Potenza λ termica φcond = A (Ts1 − Ts 2 ) φcond s trasmessa per s Ts 2 = Ts1 − [°C ] conduzione [W] A λ Spessore [m] Superficie normale alla direzione di trasmissione del calore [m2]
  • 4. La conduttività termica λ (W/mK) cristalli non met. met. metalli 1000 leghe puri solidi metall. Diamante Argento 100 non met. met. Quarzo Lega di Ferro [W/mK] [W/mK] alluminio 10 liquidi Ossidi λ Acqua Roccia 1 isolant Oli Gomma gas i Fibre 0,1 Legno Schiume Aria 0,01 La conduttività termica è la quantità di calore trasferito in una direzione perpendicolare ad una superficie di area unitaria, a causa di un gradiente di temperatura di un grado, nell'unità di tempo e in condizioni stazionarie. In altri termini, è l'attitudine di una sostanza a trasmettere il calore per conduzione.
  • 5. La resistenza termica per conduzione R (m2K/W) λ La relazione φ=A (Ts1 − Ts 2 ) s s definito la resistenza termica unitaria R R≡ λ può anche essere espressa nella forma: 1 φ=A (Ts1 − Ts 2 ) R dalla quale si evidenzia come φcond sia inversamente proporzionale alla resistenza termica unitaria del materiale La resistenza termica unitaria a sua volta è: • direttamente proporzionale allo spessore della parete • inversamente proporzionale alla conduttività λ della parete A parità di spessore, offriranno una maggiore resistenza termica al passaggio di calore la pareti costituite da materiali con λ più piccola (ad esempio i materiali isolanti …)
  • 6. La convezione termica hc (W/m2K) La convezione dipende principalmente dai seguenti fattori: • differenza di temperatura tra la superficie ed il fluido • velocità e direzione del fluido • caratteristiche fisiche del fluido (conduttività, densità, viscosità, …) • forma e rugosità della superficie lambita Coefficiente di scambio Temperatura dell’aria [°C] convettivo [W/m2K] Temperatura superficiale della parete [°C] Φ = h c A (t amb − t sup ) Potenza termica trasmessa per Superficie frontale conduzione [W] dello strato [m2] Resistenza termica convettiva della parete al passaggio del calore [m2K/W] R = 1/hc In genere si distingue la convezione: - naturale (movimento dell’aria dovuto solamente al gradiente di temperatura dell’aria) - forzata (il movimento dell’aria è dovuto prevalentemente a forze esterne: vento, impianti di climatizzazione, etc.)
  • 7. L’irraggiamento hr (W/m2K) La trasmissione del calore per irraggiamento avviene per propagazione di onde elettromagnetiche nel vuoto o attraverso sostanze almeno parzialmente trasparenti. È un fenomeno che si presenta ad ogni temperatura ed interessa ogni aggregato materiale, non importa se solido, liquido o gassoso. Coefficiente di scambio per Temperatura dell’aria [°C] irraggiamento [W/m2K] Temperatura superficiale della parete [°C] Φ = h r A(t amb − t sup ) Potenza termica trasmessa per Superficie frontale irraggiamento [W] dello strato [m2] Resistenza termica per irraggiamento della parete al passaggio del calore [m2K/W] R = 1/hr
  • 8. L’adduzione h (W/m2K): convezione + irraggiamento Φa = Φc + Φr Φ a = (h c + h r ) A (t amb − t sup ) Coefficiente di scambio per Temperatura dell’aria [°C] adduzione [W/m2K] Temperatura superficiale della parete [°C] Φ = h A (t amb − t sup ) Potenza termica trasmessa per Superficie frontale adduzione [W] dello strato [m2] Resistenza termica per adduzione della parete al passaggio del calore [m2K/W] R = 1/h
  • 9. L’adduzione h (W/m2K): convezione + irraggiamento L’analisi del fenomeno adduttivo si riduce alla determinazione di hi adduzione interna e he adduzione esterna Fonte: UNI EN ISO 6946
  • 10. Propagazione del calore (2) Consideriamo una parete piana sotto particolari ipotesi semplificative (supponendo il flusso termico di tipo sinusoidale e di direzione perpendicolare alla superficie, il mezzo isotropo e omogeneo) e imponiamo una temperatura esterna forzante del tipo: Te (τ ) = θ 0 + ϑ sin(ωτ ) ove si è indicato con τ il tempo e si suppone che la temperatura esterna vari in modo sinusoidale con pulsazione ω attorno ad un valore medio θo
  • 11. Propagazione del calore (2) Consideriamo una parete piana sotto particolari ipotesi semplificative (supponendo il flusso termico di tipo sinusoidale e di direzione perpendicolare alla superficie, il mezzo isotropo e omogeneo) e imponiamo una temperatura esterna forzante del tipo: Te (τ ) = θ 0 + ϑ sin(ωτ ) ove si è indicato con τ il tempo e si suppone che la temperatura esterna vari in modo sinusoidale con pulsazione ω attorno ad un valore medio θo
  • 12. Propagazione del calore (3) − γx Ti (τ ) = θ 0 + ϑe sin(ωτ − γx)
  • 13. Propagazione del calore (4) L’onda termica sinusoidale in ingresso viene in uscita modificata dalla parete con gli effetti di smorzamento (cioè con una minore ampiezza di oscillazione rispetto al suo valor medio e con un ritardo rispetto all'onda incidente) e sfasamento sopra calcolati che risultano funzioni delle caratteristiche geometriche e termofisiche del mezzo stesso. Indicativamente si può sostenere che l'attenuazione è principalmente affetta dalla conducibilità e lo sfasamento dalla capacità termica del mezzo. Tuttavia il comportamento complessivo dipende essenzialmente dal rapporto caratteristico (conducibilità/capacità termica) che prende il nome di "diffusività termica"
  • 14. Propagazione del calore (5) Nel caso di pareti con diversi strati, la risposta alla sollecitazione esterna dipende, oltre che dai comuni parametri termofisici e geometrici (conducibilità, spessori, coefficienti liminari di convezione sulle facce estreme) anche dalla particolare stratigrafia della parete, cioè dall'ordine con cui i vari strati di materiale si susseguono rispetto alla direzione del flusso termico. Risulta infatti che una parete con materiali di uguale spessore ma disposti in ordine diverso dà luogo a un diverso comportamento in transitorio.
  • 15. Propagazione del calore (6) Ciò ha in particolare un riflesso immediato ai finì del benessere termico, nel senso che sebbene nell'arco di un ciclo giornaliero completo (per esempio 24 ore) il valor medio della temperatura interna si mantenga ad un livello di comfort (per es. 20 °C in inverno e 26 °C in estate) le oscillazioni attorno a tale valore producono tanto più acuto disagio termico quanto maggiore è la loro ampiezza. Risulta quindi di grande interesse per il progettista la previsione teorica del comportamento in transitorio non solo degli elementi murari ma anche, più in generale, dell'intero ambiente.
  • 16. Propagazione del calore (7) R2 Rw R1 Text Tin Φ Parete omogenea immersa in aria (senza e con massa termica ) Φ R2 Rw R1 Tc2 Tc1 Text Tin C2 C1
  • 17. Propagazione del calore (7) Risoluzione d 2T ( x, t ) 1 dT ( x, t ) analitica del 2 = problema dx a dt  dTc1  1 1  Tc 2 Tin  = −Tc1  RC + R C + R C + RC   dt  1 1 w 1  w 1 1 1   dTc 2 = Tc1 − −T  1 + 1  + Text   c2   dt  Rw C 2  R 2 C 2 R w C 2  R2 C 2  risolvibile con operatori matematici e trattabile con approccio matriciale
  • 18. Transitorio termico (1) Si consideri il raffreddamento di un corpo a resistenza interna trascurabile avente temperatura iniziale Ti per il quale si ha il seguente andamento della temperatura interna del corpo immerso in un fluido con temperatura Ta: ( − hA )τ T = Ta + (Ti − Ta )e mc
  • 19. Transitorio termico (2) L’andamento del transitorio di raffreddamento (Ti > Ta) e di riscaldamento (Ti < Ta) dipende dalla costante di tempo: Una maggiore massa e quindi una maggiore capacità termica comporta un maggior tempo di raffreddamento o di riscaldamento, a parità di resistenza termica. Questo è proprio quel che avviene anche negli edifici. Maggiore è la loro capacità termica maggiore sarà il tempo di riscaldamento e/o di raffreddamento e quindi minore saranno le oscillazioni termiche.
  • 20. Transitorio termico (3) La costante di tempo può ancora scriversi in forma più usuale utilizzando l’analogia con i transitori dei circuiti elettrici resistenza – capacità nella forma: ove R è la resistenza termica e C è la capacità termica del corpo. Per fare un esempio, se la costante di tempo è pari a RC=5 h dopo 5 x 5=25 ore (poco più di un giorno) l’edificio si raffredderà del tutto o si riscalderà del tutto. Se la sua costante di tempo è RC =24 h allora il transitorio ha bisogno di 5 x 24=120 ore, cioè 5 giorni, e pertanto se andiamo a vedere le oscillazioni di temperatura nell’arco di una giornata (di giorno si ha riscaldamento e al tramonto si ha raffreddamento) si vede bene come in quest’ultimo caso le oscillazioni di temperatura siano di gran lunga inferiori rispetto al caso precedente.
  • 21. Transitorio termico (4) L’ultimo membro ci dice che la costante di tempo è tanto maggiore (per cui si hanno periodi di raffreddamento e di riscaldamento lunghi) quanto maggiore è, a parità del rapporto ρc/h, il rapporto V/A cioè il rapporto di forma dell’oggetto.
  • 22. Transitorio termico (5) Esempi: - l’iglù esquimese ha la forma emisferica e per questo solido il rapporto V/A è il massimo possibile: la sfera, infatti, ha il maggior volume a parità di superficie disperdente o, se si vuole, la minor superficie disperdente a parità di volume. Pertanto la forma di quest’abitazione è geometricamente ottimizzata per la minima dispersione energetica e quindi per un maggior transitorio di raffreddamento; - forma dei forni di cottura a legna: anch’essi hanno forma emisferica che consente loro di immagazzinare meglio il calore nella massa muraria e di disperderla il più lentamente possibile, a parità di condizioni esterne, rispetto ad altre forme geometriche.
  • 23. Transitorio termico (6) Quest’osservazione giustifica l’attenzione che le normative vigenti sui consumi energetici negli edifici danno sul rapporto A/V ai fini della verifica delle dispersioni. Un edificio che, a pari volume V, ha grande superficie A ha maggiori dispersioni rispetto ad un edificio con superficie esterna minore.
  • 24. Grandezze caratteristiche (1) Flusso termico per trasmissione Φ/A è proporzionale a: fa U (Te,t-ϕ – Ti) Condizioni al contorno di temperatura: Ti: Temperatura dell’aria interna Te: Temperatura terra-cielo: Te,t-ϕ: Temperatura terra-cielo all’ora t-ϕ ϕ ϕ Parametri termofisici di involucro: U: trasmittanza [W/(m2 K)] fa: fattore di attenuazione [-] ϕ: sfasamento [h] Parete senza capacità termica: fa = 1 ; ϕ = 0 Φ/A = U (Te,t – Ti) Riferimenti normativi: EN ISO 13786 Caratteristiche termiche dinamiche UNI 10375 Metodo di calcolo della temperatura interna estiva degli ambienti
  • 25. Grandezze caratteristiche (2) Significato fisico: U: funzione di spessore (s), conducibilità (λ) fa, ϕ: funzione di spessore (s), conducibilità (λ), ϕ Capacità termica massica (c), densità (ρ) Attenuazione: Riduzione dei picchi di potenza Sfasamento: Flussi termici in ingresso nelle ore serali quando la ventilazione può contribuire al raffrescamento
  • 27. Grandezze caratteristiche (4) Riduzione del flusso termico scambiato per trasmissione fa U (Te,t-ϕ – Ti) Aumento dello sfasamento Riduzione Riduzione della del fattore di trasmittanza attenuazione Attenuazione e Sfasamento sono correlati fra loro!!!!!
  • 28. Grandezze caratteristiche (5) – fa=1 – fa=0,8 – fa=0,6 – fa=0,4 – fa=0,2 – fa=0
  • 30. Caso test (2) Tipo materiale Conduttività Diffusività Densità ρ termica λ termica α Permeabilità π [Descrizione] [W/(m °K)] [m2/(s)] [kg/m3] [kg/(s m Pa)] Intonaco 0,700 4,90E-07 1150 1,875E-11 Laterizio 0,766 1,28E-06 900 3,125E-11 Polistirene 0,040 1,07E-06 35 4,110E-12
  • 31. Caso test (3) Fattore di decremento (smorzamento) [ - ] 0,70 0,60 0,50 0,40 0,30 0,20 0,10 0,00 2A 2B 2C 2D 2E 2F Parete
  • 32. Caso test (4) Ritardo del fattore di smorzamento (sfasamento) [h] 9,00 8,00 7,00 6,00 5,00 4,00 3,00 2,00 1,00 0,00 2A 2B 2C 2D 2E 2F Parete
  • 33. Caso test (5) Temperatura interna Te [°C] Ti_2A [°C] Ti_2B [°C] 31,00 Ti_2C [°C] Ti_2D [°C] 29,00 Ti_2E [°C] Ti_2F [°C] 27,00 25,00 23,00 21,00 19,00 0 4 8 ora 12 16 20 24
  • 34. UNI EN ISO 13786:2001 “Prestazione termica dei componenti per Inerzia termica edilizia - Caratteristiche termiche dinamiche - Metodi di calcolo”. Il fattore di attenuazione o fattore di decremento, f, è il rapporto tra la trasmittanza termica dinamica e la trasmittanza termica in condizioni stazionarie U calcolata considerando l’ipotesi che la capacità termica della parete sia nulla. È il rapporto tra la percentuale di flusso di calore che attraversa la struttura in funzione della temperatura ambientale nello spazio per ogni variazione di temperatura rispetto al suo valore medio e rispetto al flusso di calore in condizioni stazionarie. Per strutture sottili con basse capacità termiche, l’ampiezza del fattore di decremento è associata ad un fattore di ritardo pari a zero. L’ampiezza decresce e il fattore di ritardo aumenta con l’aumentare dello spessore e/o della capacità termica del materiale. 34 34 ψ 32 32 30 30 ϑext 28 ϑint 28 Temperatura [°C] Temperatura [°C ] 26 26 24 24 22 22 20 20 Temperatura esterna Temperatura esterna 18 Temperatura interna 18 Temperatura interna (parete leggera) Tmedia Temperatura interna (parete pesante) 16 16 6.00 12.00 18.00 0.00 6.00 6.00 12.00 18.00 0.00 6.00 ore ore
  • 35. Inerzia termica – parete ‘leggera’ Massa frontale mf 53 kg/m2 Fattore di sfasamento φ 5,2 h Fattore di attenuazione f 0,70 -
  • 36. Inerzia termica – parete ‘pesante’ Onda dello sfasamento 3 2.5 2 1.5 Flusso (W/m2) 1 0.5 0 -0.5 -1 -1.5 0 5 10 15 20 25 Tempo (h) Massa frontale mf 282 kg/m2 Fattore di sfasamento φ 16,8 h Fattore di attenuazione f 0,098 -