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Alternative all’incenerimento dei rifiuti
- fondamento e motivazioni FONDAMENTO
Il rifiuto urbano è il prodotto finale della catena del consumo dei beni
(rifiuto = materiale post-consumo).
Il nostro obiettivo primario deve basarsi su:
1.
Prevezione/riduzione (nella produzione e fruizione dei beni)
2.
Recupero della materia (nella gestione del rifiuto prodotto).

MOTIVAZIONI
Il “principio dell’incenerimento” del rifiuto urbano deve essere abbandonato
perché:
A.
B.
C.

Altamente inquinante per l’ambiente (aria, acqua e suolo)
Pericoloso per la salute umana (perché viviamo in un ambiente inquinato)
Anti-economico (bruciamo materia ottenendone solo il 25% dell’energia
necessaria a produrre gli stessi materiali bruciati)
IL CICLO “5R” NELLA STRATEGIA RIFIUTI-ZERO

L’obbiettivo finale della strategia internazionale “Rifiuti-Zero” è quello di eliminare
la produzione del rifiuto indifferenziato nel ciclo di vita dei beni di consumo.

Cio’ si traduce in:
• riciclo totale della materia
• nessun bisogno di discariche e inceneritori.
LA STRATEGIA 5R VERSO “RIFIUTI ZERO”:
I passi fondamentali e gli attori coinvolti
(produttori, amministrazioni e consumatori)
•

riduzione dei rifiuti: NO all’“usa e getta” (ritorno del vuoto a rendere) e NO“obsolescenza
programmata”, riduzione imballaggi (x legge), acquisti “alla spina”,
{tutti gli attori}

•

raccolta porta a porta: alte % RD (70%) con contenitori specifici per materiale e condominio
{amministrazioni e consumatori}

•

tariffazione puntuale: pago solo l’indifferenziato prodotto {amministrazioni}

•

compostaggio: incentivo il domestico e impianti in aree agricole. {amministrazioni e
consumatori}

•

riciclaggio: impianti di riciclaggio/recupero per supporto produzione beni {amministrazioni}

•

recupero dei rifiuti residui: realizzazione impianti di “trattamento a freddo TMB
{amministrazioni}

•

centro di ricerca e riprogettazione: ripensare” gli oggetti non riciclabili dei produttori
(Responsabilità Estesa del Produttore) e promuovere pratiche di acquisto, produzione e
consumo.
{tutti gli attori}
3
LA NOSTRA ALTERNATIVA ALL’INCENERITORE….
Basata sull’attuazione progressiva del ciclo delle 5R “rifiutizero” si concentra inizialmente sui seguenti aspetti:
1.

Riduzione dei rifiuti

2.

Estensione della Raccolta differenziata (Porta a Porta)

3.

Trattamento rifiuti indifferenziato con impianti a freddo TMB
(Trattamento meccanico biologico)

I tre punti seguono esattamente, nel loro ordine di importanza, le
direttive della Comunità Europea (riduzione, riciclo, valorizzazione
energetica)
COSA PROPONIAMO PER RIDURRE I RIFIUTI….
Ognuno di noi produce in media più 530 kg/annui di rifiuti; la loro riduzione è l’arma più
efficace ed economica che abbiamo.
In concreto proponiamo di perseguire due strade parallele:
MISURE PREVENTIVE DI CARATTERE NORMATIVO (leggi e regolamenti)
Cauzionamento dei contenitori (vuoto a rendere)
Standardizzazione degli imballaggi (riduzione del peso e delle tipologie)
Responsabilità estesa del produttore (sulla vita media e la riciclabilità del prodotto)

DIFFUSIONE DI CORRETTE POLITICHE DI ACQUISTO/CONSUMO
Acquisto di beni sfusi senza imballaggio
Acquisto di beni riusabili e riciclabili (es: pile/spazzolini ricaricabili, pannolini lavabili, beni con
imballaggio monomateriale, ecc..)
Utilizzo acqua del rubinetto
Utilizzo di sporte per la spesa di stoffa
Compostaggio domestico per abitazioni unifamiliari e case con giardino
……
PERCHE’ PUNTIAMO SULLA RD PORTA A PORTA..
Innumerevoli studi hanno evidenziato che questo sistema di raccolta
del materiale differenziato, unitamente ad una tariffa puntuale è il più
efficace.
VEDIAMO DEGLI ESEMPI CONCRETI DI “PORTA A
PORTA”….

Nessuno però si ricorda degli obblighi di legge (dlgs152/2006); al 31/12/2012 Rd 65%...
COSA PROPONIAMO NOI PER LA RACCOLTA
DIFFERENZIATA??
Per ogni comune della provincia di Torino chiediamo …. .IL RISPETTO DELLA
LEGGE (RD 65% entro fine 2012) con iniziative quali:

Forte campagna di sensibilizzazione sull’utilità e le modalità di gestione della raccolta
differenziata (partecipata da associazioni e comitati locali)
Estensione del metodo di raccolta porta a porta su tutto il territorio comunale
Introduzione della tariffazione puntuale premiante, basata sulla quantità di rifiuto
indifferenziato prodotto (pago per quanto produco di INDIFFERENZIATO)
Utilizzo di appositi sistemi a trasponder da applicare ai cassonetti per la misurazione
dell’indifferenziato prodotto
Utilizzo di sistemi di verifica e comunicazione alla popolazione della qualità della loro
raccolta differenziata
Introduzione di ammende sanzionatorie nei casi di prolungata inadempienza alle
verifiche effettuate
UN ESEMPIO POSITIVO NELLA REALTA’
DELLA PROVINCIA…….
Dal 2006, il Consorzio Chierese per i Servizi
applica a circa l’85% degli oltre 120.000 abitanti
residenti nell’area una una TIA puntuale che
premia chi produce meno rifiuti indifferenziati. I
risultati di questa politica virtuosa sono:

Confronto produzione rifiuti
% RD

Rifiuti. Tot
kg/ab. giorno

Rifiuti Indiff.
kg/ab. giorno

Cons.
Chierese

66,4%

1,120

0,376

COVAR 14

61,9 %

1,210 (+8%)

0,461 (+23%)

Com. Torino

42,4%

1,494 (+33%)

0,86 (+129%)

Provincia TO

49,7 %

1,342 (+20%)

0,675 (+79%)

Altre Province con inceneritori
(fonte Oss. Prov. Berescia rifiuti 2010)

% RD

Prov. Bologna
(2010)
Prov. Brescia
(2009)

Rifiuti. Tot kg/ab.
giorno

Rifiuti Indiff.
kg/ab. giorno

40,7%

1,61 (+20%)

0,96 (+42%)

41,3%

1,79 (+33%)

0,96 (+42%)
COME GESTIAMO IL RIFIUTO INDIFFERENZIATO??
TRATTAMENTO MECCANICO BIOLOGICO
Da più di 15 anni esiste una terza via (alternativa a discarica e inceneritori) per la
gestione del rifiuto indifferenziato.
Gli impianti TMB hanno come obiettivo quello di recuperare materia ed energia dal
trattamento dei rifiuti SENZA DISTRUZIONE con processi di combustione.
Essi si basano sulla suddivisione secco/umido del rifiuto in ingresso e sulla successiva
valorizzazione delle due frazioni:

A. FRAZIONE SECCA (carta-cartoni-metalli ferrosi e non ferrosi, vetro, plastiche, ecc..)
si recupera in media:
95% dei metalli ferrosi, 85% dei metalli non ferrosi, 85% della plastica, il 90% del vetro

B. FRAZIONE UMIDA (materiali organici come scarti alimentari, sfalci, la carta
contaminata)
si recupera in media:
Biogas (1m3 ogni 15 tonn) , materiale x ripristini ambientali e copertura discariche (15% del
rifiuto)
Il residuo finale da inviare in discarica varia tra il 35-40% (15% umido + 20-25% secco),
IMPIANTI TMB NEL MONDO
Gli impianti MBT che dispongono di separazione della parte secca e di digestione anaerobica,
con produzione di biogas ed aerobica della parte umida sono 180. Di questi soltanto 24 erano
presenti prima del 1996. Dei rimanenti, 50 sono stati realizzati dopo il 2005
GERMANIA : 85 impianti (gestiscono il 35% dei rifiuti indifferenziati)
SVIZZERA: 15 impianti
AUSTRIA: 27 impianti
ITALIA: 12 impianti
SPAGNA: 20 impianti OLANDA (6), GRAN BRETAGNA (3), FINLANDIA (4)

Elenco degli impianti a più alta capacità ricettiva
Impianti

Capacità produttiva

Paese

Tecnologia Principale

Prodotto finale

Madrid

(Tpa)
480.000

Spagna

Horstmann

Suolo

Barcellona (Ecoparc I)

300.000

Spagna

Linde

Biogas, suolo

Caivano

270.000

Italia

VKW

Discarica, CDR

Barcellona (Ecoparc II)

265.000

Spagna

Horstmann + RosRoca +

Biogas, suolo

principale

Valorga
Groningen

230.000

Olanda

Grontmij

Biogas

Friesland

220.000

Olanda

SBI Friesland + Grontmij

Biogas

Léon

217.000

Spagna

Horstmann + Haase

Suolo, biogas

Valladolid

210.000

Spagna

Horstmann + Linde

Suolo, biogas

Cadiz

210.000

Spagna

Valorga

Biogas

Neuss

206.000

Germania

Sucto

Discarica

12
PRINCIPALI VANTAGGI DEGLI IMPIANTI TMB RISPETTO
AGLI INCENERITORI
Possono suddividersi in 3 categorie:
ECONOMICI
Impianti flessibili per una migliore gestione in base al variare degli scenari
Costo di realizzazione e gestione inferiori dell’ 80%
Ritorno dell’investimento in tempi brevi (3-5 anni contro i 20 dell’inceneritore)

AMBIENTALI
Emissioni gassose inferiori (-50% CO/SO2, -80% Nox/Polveri, -99.9% diossine)
Bilancio Gas Serra minore (-90% C02)
Scarti solidi INERTI a bassa tossicità

OCCUPAZIONALI
Numero di addetti impiegabili superiore di almeno 5 volte (NON SPECIALIZZATI)
13
UN IMPIANTO A FREDDO SPECIALE: VEDELAGO
Impianto che tratta la parte secca dei rifiuti differenziati
provenienti da comuni con RD “spinte” (min 65%) .
Vengono selezionati: vetro, metalli, carta e plastiche da mandare a recupero
La frazione rimanente, viene estrusa e tritata generando un granulato
plastico utilizzato per;
sabbia da cantiere, riempitivo di mattoni/pali per edilizia e
per creare panchine, bancali, sedie altri manufatti.
Tale impianto riesce a riciclare fino al 98% del materiale in ingresso

(http://www.centroriciclo.com)
14
LA NOSTRA ALTERNATIVA NELLA PRATICA…..
La provincia di Reggio Emilia (530 mila abitanti), a fine 2011, ha emanato
tramite l’ATO, un piano di gestione che prevede:

Chiusura nel 2012 dell’attuale inceneritore di Cavazzoli (50 mila tonn/anno)

Estensione della Rd porta a porta a tutti i comuni in pianura (210 mila abit.)

Obbiettivo Rd al 67% per il 2015 (ora 58% come Prov. Torino)

Polo di Recupero (3 impianti x recupero carta/compostaggio organico/biogas)

Polo del Trattamento ( 1 impianto TMB per indifferenziato)

Polo dello smaltimento (1 sito x stoccare la frazione biostabilizzata secca)
15
LA NOSTRA ALTERNATIVA NEI NUMERI…..
Applicando la nostra strategia sulla provincia di Torino e rispettando gli obblighi di
legge avremmo:
DATO DI PARTENZA
RIFIUTO PRODOTTO: 1.130.000 tonn/annue
OBBIETTIVO RIDUZIONE ENTRO 2015 (-10%)
RIFIUTO RESIDUO: 1.017.000 tonn/annue
OBBIETTIVO RD ENTRO IL 2015 (65%)
RIFIUTO RESIDUO: 356.000 tonn/annue
UTILIZZO TMB ENTRO IL 2015 (40% Scarto)
SCARTO INERTE FINALE: 142.000 tonn/annue (come inceneritore ma non nocivo!!)

TOTALE RIFIUTO RICICLATO: 892.000 tonn/anno (RD FINALE 88%!!!)
RICAVI STIMABILI DA RICICLO/BIOGAS: 70 MILIONI DI EURO
16
CONSIGLI PER APPROFONDIRE LE
CONOSCENZE…
Alcuni testi esplicativi sulle tematiche affrontate
“Rifiuti Zero una rivoluzione in corso”
Di Paul Connet con Rossano Ercolini e Patrizia Lo Sciuto. Editore Dissensi
“Meno 100 chili”
Di Roberto Cavallo. Editore Edizioni Ambiente
“Zero Rifiuti”
Di Marinella Correggia. Edizione Altraeconomia

Sugerimenti x amministratori locali…
“Guida ACR+ su prevenzione e riduzione rifiuti”
ACR+: Associazione internazionale di Città e Regioni per il Riciclo e la
gestione sostenibile delle risorse

17
REALIZZIAMO L’ALTERNATIVA INSIEME!!!
Se non vuoi fare la CAVIA INERME aiutaci a
realizzarla con le nostre iniziative:
• Sensibilizzazione della popolazione
(con banchetti, volantinaggio, serate di approfondimento, via
web)
AIUTACI A INFORMARE 

• Proposte a livello amministrativo-locale
(petizioni, proposte di legge rifiutizero, consulte sull’ambiente )
INTERROGA LE AMMINISTRAZIONI 
18
SEGUICI SUL WEB…E NELLA REALTA’!!

Internet

WWW.RIFIUTIZEROTORINO.IT
Posta

rifiutizerotorino@gmail.com
Gruppi Facebook

No inceneritore Torino – Aria bene Comune
19

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Alternative incenerimento dei rifiuti by rifiutizerotorino

  • 1. Alternative all’incenerimento dei rifiuti - fondamento e motivazioni FONDAMENTO Il rifiuto urbano è il prodotto finale della catena del consumo dei beni (rifiuto = materiale post-consumo). Il nostro obiettivo primario deve basarsi su: 1. Prevezione/riduzione (nella produzione e fruizione dei beni) 2. Recupero della materia (nella gestione del rifiuto prodotto). MOTIVAZIONI Il “principio dell’incenerimento” del rifiuto urbano deve essere abbandonato perché: A. B. C. Altamente inquinante per l’ambiente (aria, acqua e suolo) Pericoloso per la salute umana (perché viviamo in un ambiente inquinato) Anti-economico (bruciamo materia ottenendone solo il 25% dell’energia necessaria a produrre gli stessi materiali bruciati)
  • 2. IL CICLO “5R” NELLA STRATEGIA RIFIUTI-ZERO L’obbiettivo finale della strategia internazionale “Rifiuti-Zero” è quello di eliminare la produzione del rifiuto indifferenziato nel ciclo di vita dei beni di consumo. Cio’ si traduce in: • riciclo totale della materia • nessun bisogno di discariche e inceneritori.
  • 3. LA STRATEGIA 5R VERSO “RIFIUTI ZERO”: I passi fondamentali e gli attori coinvolti (produttori, amministrazioni e consumatori) • riduzione dei rifiuti: NO all’“usa e getta” (ritorno del vuoto a rendere) e NO“obsolescenza programmata”, riduzione imballaggi (x legge), acquisti “alla spina”, {tutti gli attori} • raccolta porta a porta: alte % RD (70%) con contenitori specifici per materiale e condominio {amministrazioni e consumatori} • tariffazione puntuale: pago solo l’indifferenziato prodotto {amministrazioni} • compostaggio: incentivo il domestico e impianti in aree agricole. {amministrazioni e consumatori} • riciclaggio: impianti di riciclaggio/recupero per supporto produzione beni {amministrazioni} • recupero dei rifiuti residui: realizzazione impianti di “trattamento a freddo TMB {amministrazioni} • centro di ricerca e riprogettazione: ripensare” gli oggetti non riciclabili dei produttori (Responsabilità Estesa del Produttore) e promuovere pratiche di acquisto, produzione e consumo. {tutti gli attori} 3
  • 4. LA NOSTRA ALTERNATIVA ALL’INCENERITORE…. Basata sull’attuazione progressiva del ciclo delle 5R “rifiutizero” si concentra inizialmente sui seguenti aspetti: 1. Riduzione dei rifiuti 2. Estensione della Raccolta differenziata (Porta a Porta) 3. Trattamento rifiuti indifferenziato con impianti a freddo TMB (Trattamento meccanico biologico) I tre punti seguono esattamente, nel loro ordine di importanza, le direttive della Comunità Europea (riduzione, riciclo, valorizzazione energetica)
  • 5. COSA PROPONIAMO PER RIDURRE I RIFIUTI…. Ognuno di noi produce in media più 530 kg/annui di rifiuti; la loro riduzione è l’arma più efficace ed economica che abbiamo. In concreto proponiamo di perseguire due strade parallele: MISURE PREVENTIVE DI CARATTERE NORMATIVO (leggi e regolamenti) Cauzionamento dei contenitori (vuoto a rendere) Standardizzazione degli imballaggi (riduzione del peso e delle tipologie) Responsabilità estesa del produttore (sulla vita media e la riciclabilità del prodotto) DIFFUSIONE DI CORRETTE POLITICHE DI ACQUISTO/CONSUMO Acquisto di beni sfusi senza imballaggio Acquisto di beni riusabili e riciclabili (es: pile/spazzolini ricaricabili, pannolini lavabili, beni con imballaggio monomateriale, ecc..) Utilizzo acqua del rubinetto Utilizzo di sporte per la spesa di stoffa Compostaggio domestico per abitazioni unifamiliari e case con giardino ……
  • 6. PERCHE’ PUNTIAMO SULLA RD PORTA A PORTA.. Innumerevoli studi hanno evidenziato che questo sistema di raccolta del materiale differenziato, unitamente ad una tariffa puntuale è il più efficace.
  • 7. VEDIAMO DEGLI ESEMPI CONCRETI DI “PORTA A PORTA”…. Nessuno però si ricorda degli obblighi di legge (dlgs152/2006); al 31/12/2012 Rd 65%...
  • 8. COSA PROPONIAMO NOI PER LA RACCOLTA DIFFERENZIATA?? Per ogni comune della provincia di Torino chiediamo …. .IL RISPETTO DELLA LEGGE (RD 65% entro fine 2012) con iniziative quali: Forte campagna di sensibilizzazione sull’utilità e le modalità di gestione della raccolta differenziata (partecipata da associazioni e comitati locali) Estensione del metodo di raccolta porta a porta su tutto il territorio comunale Introduzione della tariffazione puntuale premiante, basata sulla quantità di rifiuto indifferenziato prodotto (pago per quanto produco di INDIFFERENZIATO) Utilizzo di appositi sistemi a trasponder da applicare ai cassonetti per la misurazione dell’indifferenziato prodotto Utilizzo di sistemi di verifica e comunicazione alla popolazione della qualità della loro raccolta differenziata Introduzione di ammende sanzionatorie nei casi di prolungata inadempienza alle verifiche effettuate
  • 9. UN ESEMPIO POSITIVO NELLA REALTA’ DELLA PROVINCIA……. Dal 2006, il Consorzio Chierese per i Servizi applica a circa l’85% degli oltre 120.000 abitanti residenti nell’area una una TIA puntuale che premia chi produce meno rifiuti indifferenziati. I risultati di questa politica virtuosa sono: Confronto produzione rifiuti % RD Rifiuti. Tot kg/ab. giorno Rifiuti Indiff. kg/ab. giorno Cons. Chierese 66,4% 1,120 0,376 COVAR 14 61,9 % 1,210 (+8%) 0,461 (+23%) Com. Torino 42,4% 1,494 (+33%) 0,86 (+129%) Provincia TO 49,7 % 1,342 (+20%) 0,675 (+79%) Altre Province con inceneritori (fonte Oss. Prov. Berescia rifiuti 2010) % RD Prov. Bologna (2010) Prov. Brescia (2009) Rifiuti. Tot kg/ab. giorno Rifiuti Indiff. kg/ab. giorno 40,7% 1,61 (+20%) 0,96 (+42%) 41,3% 1,79 (+33%) 0,96 (+42%)
  • 10. COME GESTIAMO IL RIFIUTO INDIFFERENZIATO?? TRATTAMENTO MECCANICO BIOLOGICO Da più di 15 anni esiste una terza via (alternativa a discarica e inceneritori) per la gestione del rifiuto indifferenziato. Gli impianti TMB hanno come obiettivo quello di recuperare materia ed energia dal trattamento dei rifiuti SENZA DISTRUZIONE con processi di combustione. Essi si basano sulla suddivisione secco/umido del rifiuto in ingresso e sulla successiva valorizzazione delle due frazioni: A. FRAZIONE SECCA (carta-cartoni-metalli ferrosi e non ferrosi, vetro, plastiche, ecc..) si recupera in media: 95% dei metalli ferrosi, 85% dei metalli non ferrosi, 85% della plastica, il 90% del vetro B. FRAZIONE UMIDA (materiali organici come scarti alimentari, sfalci, la carta contaminata) si recupera in media: Biogas (1m3 ogni 15 tonn) , materiale x ripristini ambientali e copertura discariche (15% del rifiuto) Il residuo finale da inviare in discarica varia tra il 35-40% (15% umido + 20-25% secco),
  • 11.
  • 12. IMPIANTI TMB NEL MONDO Gli impianti MBT che dispongono di separazione della parte secca e di digestione anaerobica, con produzione di biogas ed aerobica della parte umida sono 180. Di questi soltanto 24 erano presenti prima del 1996. Dei rimanenti, 50 sono stati realizzati dopo il 2005 GERMANIA : 85 impianti (gestiscono il 35% dei rifiuti indifferenziati) SVIZZERA: 15 impianti AUSTRIA: 27 impianti ITALIA: 12 impianti SPAGNA: 20 impianti OLANDA (6), GRAN BRETAGNA (3), FINLANDIA (4) Elenco degli impianti a più alta capacità ricettiva Impianti Capacità produttiva Paese Tecnologia Principale Prodotto finale Madrid (Tpa) 480.000 Spagna Horstmann Suolo Barcellona (Ecoparc I) 300.000 Spagna Linde Biogas, suolo Caivano 270.000 Italia VKW Discarica, CDR Barcellona (Ecoparc II) 265.000 Spagna Horstmann + RosRoca + Biogas, suolo principale Valorga Groningen 230.000 Olanda Grontmij Biogas Friesland 220.000 Olanda SBI Friesland + Grontmij Biogas Léon 217.000 Spagna Horstmann + Haase Suolo, biogas Valladolid 210.000 Spagna Horstmann + Linde Suolo, biogas Cadiz 210.000 Spagna Valorga Biogas Neuss 206.000 Germania Sucto Discarica 12
  • 13. PRINCIPALI VANTAGGI DEGLI IMPIANTI TMB RISPETTO AGLI INCENERITORI Possono suddividersi in 3 categorie: ECONOMICI Impianti flessibili per una migliore gestione in base al variare degli scenari Costo di realizzazione e gestione inferiori dell’ 80% Ritorno dell’investimento in tempi brevi (3-5 anni contro i 20 dell’inceneritore) AMBIENTALI Emissioni gassose inferiori (-50% CO/SO2, -80% Nox/Polveri, -99.9% diossine) Bilancio Gas Serra minore (-90% C02) Scarti solidi INERTI a bassa tossicità OCCUPAZIONALI Numero di addetti impiegabili superiore di almeno 5 volte (NON SPECIALIZZATI) 13
  • 14. UN IMPIANTO A FREDDO SPECIALE: VEDELAGO Impianto che tratta la parte secca dei rifiuti differenziati provenienti da comuni con RD “spinte” (min 65%) . Vengono selezionati: vetro, metalli, carta e plastiche da mandare a recupero La frazione rimanente, viene estrusa e tritata generando un granulato plastico utilizzato per; sabbia da cantiere, riempitivo di mattoni/pali per edilizia e per creare panchine, bancali, sedie altri manufatti. Tale impianto riesce a riciclare fino al 98% del materiale in ingresso (http://www.centroriciclo.com) 14
  • 15. LA NOSTRA ALTERNATIVA NELLA PRATICA….. La provincia di Reggio Emilia (530 mila abitanti), a fine 2011, ha emanato tramite l’ATO, un piano di gestione che prevede: Chiusura nel 2012 dell’attuale inceneritore di Cavazzoli (50 mila tonn/anno) Estensione della Rd porta a porta a tutti i comuni in pianura (210 mila abit.) Obbiettivo Rd al 67% per il 2015 (ora 58% come Prov. Torino) Polo di Recupero (3 impianti x recupero carta/compostaggio organico/biogas) Polo del Trattamento ( 1 impianto TMB per indifferenziato) Polo dello smaltimento (1 sito x stoccare la frazione biostabilizzata secca) 15
  • 16. LA NOSTRA ALTERNATIVA NEI NUMERI….. Applicando la nostra strategia sulla provincia di Torino e rispettando gli obblighi di legge avremmo: DATO DI PARTENZA RIFIUTO PRODOTTO: 1.130.000 tonn/annue OBBIETTIVO RIDUZIONE ENTRO 2015 (-10%) RIFIUTO RESIDUO: 1.017.000 tonn/annue OBBIETTIVO RD ENTRO IL 2015 (65%) RIFIUTO RESIDUO: 356.000 tonn/annue UTILIZZO TMB ENTRO IL 2015 (40% Scarto) SCARTO INERTE FINALE: 142.000 tonn/annue (come inceneritore ma non nocivo!!) TOTALE RIFIUTO RICICLATO: 892.000 tonn/anno (RD FINALE 88%!!!) RICAVI STIMABILI DA RICICLO/BIOGAS: 70 MILIONI DI EURO 16
  • 17. CONSIGLI PER APPROFONDIRE LE CONOSCENZE… Alcuni testi esplicativi sulle tematiche affrontate “Rifiuti Zero una rivoluzione in corso” Di Paul Connet con Rossano Ercolini e Patrizia Lo Sciuto. Editore Dissensi “Meno 100 chili” Di Roberto Cavallo. Editore Edizioni Ambiente “Zero Rifiuti” Di Marinella Correggia. Edizione Altraeconomia Sugerimenti x amministratori locali… “Guida ACR+ su prevenzione e riduzione rifiuti” ACR+: Associazione internazionale di Città e Regioni per il Riciclo e la gestione sostenibile delle risorse 17
  • 18. REALIZZIAMO L’ALTERNATIVA INSIEME!!! Se non vuoi fare la CAVIA INERME aiutaci a realizzarla con le nostre iniziative: • Sensibilizzazione della popolazione (con banchetti, volantinaggio, serate di approfondimento, via web) AIUTACI A INFORMARE  • Proposte a livello amministrativo-locale (petizioni, proposte di legge rifiutizero, consulte sull’ambiente ) INTERROGA LE AMMINISTRAZIONI  18
  • 19. SEGUICI SUL WEB…E NELLA REALTA’!! Internet WWW.RIFIUTIZEROTORINO.IT Posta rifiutizerotorino@gmail.com Gruppi Facebook No inceneritore Torino – Aria bene Comune 19