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Daniel Quinn

      Riguardo gli investimenti
               Traduzione di Dr-Jackal (nrt_ita@libero.it)
                  Originale tratto da: www.ishmael.org
   Le altre opere di Daniel Quinn sono disponibili in italiano nel sito:
                 NuovaRivoluzioneTribale.uphero.com


   Discorso tenuto al Minnesota Social Investment Forum,
7 giugno 1993.
    Molti degli investimenti più importanti e lungimiranti che
facciamo nella nostra vita sono investimenti che hanno poco o
nulla a che vedere con il denaro. In effetti, le cose a cui sto
pensando sono cose che la maggior parte della gente non
considera nemmeno investimenti, anche se oggi mi piacerebbe
analizzarne due o tre da questo punto di vista. Appartengono al
tipo di investimento "tutte le uova in un solo paniere", il che le
rende particolarmente interessanti - e particolarmente rischiose.
   Una di queste cose è il nostro investimento nella cosiddetta
Guerra alla Droga. Combattere la vendita e l'uso di stupefacenti è
divenuta la nostra unica strategia di gestione di un problema
nazionale di proporzioni disastrose, e ci spendiamo miliardi.
Spendiamo più che miliardi. Ci spendiamo milioni di vite. Con il
nostro accanito ed erroneo approccio a questo problema, abbiamo
reso la vendita di stupefacenti ai nostri figli un'industria
tremendamente lucrativa - probabilmente l'industria in maggior
crescita che esista.
   Un investimento alternativo ci è stato suggerito, naturalmente.
Ne abbiamo sentito tutti parlare: legalizzare le droghe. Questo è
un altro investimento della categoria "tutte le uova in un solo
paniere".
Conosciamo tutti i benefici che proverrebbero da questo
investimento. Con un solo tratto di penna, porremmo fine al
traffico illegale di stupefacenti. Con un solo tratto di penna,
porremmo fine a una guerra immensamente costosa che sembra
essere impossibile da vincere. Quello che non sappiamo di questo
investimento è quanto ci costerebbe in termini di vite umane. Con
droghe come marijuana, cocaina ed eroina decriminalizzate, i
nostri problemi aumenterebbero o diminuirebbero? Potremmo
perfino trovarci in una situazione peggiore di quella attuale.
   Entrambe le parti offrono argomenti convincenti, ma entrambe
le parti insistono che dobbiamo mettere tutte le uova in un solo
paniere. O rendiamo le droghe legali o le lasciamo illegali.
   Quelli di voi che hanno letto Ishmael sanno che io non mi
schiero mai da un lato o dall'altro in controversie poste in questi
termini. O/Oppure è una trappola, e il mio approccio è sempre di
aggirarla. Il mio approccio è sempre di evitare di mettere tutte le
mie uova in un solo paniere.
   L'investimento che vorrei proporvi è uno semplice e ovvio,
anche se per quanto ne so nessun altro al mondo lo ha mai
concepito. Eccolo: legalizziamo le droghe temporaneamente - per
tre anni, diciamo. Scriviamo una legge con una clausola di
autodistruzione incorporata. In altre parole, non si conclude la
guerra alla droga, si dichiara solo una tregua di tre anni e si sta a
vedere che succede.
    Questa strategia offrirebbe, credo, il meglio di entrambe le
parti in discussione. In tre anni, il traffico internazionale di
stupefacenti appassirebbe e scomparirebbe. I capi rimarrebbero lì -
sono miliardari, dopo tutto. Ma tutte le centinaia di migliaia di
sottoposti di basso livello sarebbero costretti a cercarsi altre forme
di occupazione. Similmente, in tre anni, i coltivatori in tutto il
mondo che attualmente soddisfano il nostro appetito di droghe
sarebbero costretti a svolgere altre attività.
Quindi: abbiamo tre anni per studiare gli effetti della
legalizzazione delle droghe. Il problema peggiora, migliora o
rimane uguale? Se la situazione sembra migliorare, tutto ciò che
dobbiamo fare è estendere la tregua per altri tre anni. Se la
situazione peggiora, non dobbiamo fare nulla: alla fine dei tre
anni, la tregua cessa automaticamente.
    E notate bene: l'investimento effettuato in questo piano non
sarebbe una perdita completa nemmeno se alla fine dovessimo
decidere di far cessare la tregua. Questo perché saremmo in grado
di riprendere la guerra alla droga su fondamenta più solide di
quelle attuali. Se decidessimo di far cessare la tregua, allora
naturalmente la produzione di droga in questa nazione si
arresterebbe... ma ci vorrebbe un tempo considerevole perché
possa riprendere altrove nel mondo. Il commercio internazionale
di stupefacenti dovrebbe venire reinventato quasi dal niente - e
questa volta saremmo pronti a fermarlo.
   Non intendo descrivervi questo investimento in ogni dettaglio.
Ve lo presento a grandi linee, in modo che possa venir considerato,
analizzato e discusso. Se dovesse venir conosciuto come il Piano
Quinn, mi farebbe piacere. Altrimenti, non mi aspetto nulla.
   Ho imparato la lezione sugli investimenti che mettono tutte le
uova in un solo paniere negli anni Sessanta, quando lavoravo al
Greater Cleveland Mathematics Program, uno dei primi, migliori
e più ambiziosi progetti sulla New Math. L'intero movimento della
New Math aveva lo scopo di rimpiazzare la vecchia, mnemonica
matematica con cui ero cresciuto.
    L'idea era che la vecchia matematica andasse bene per
contadini e commessi, ma che se si volevano creare matematici e
scienziati, si dovesse insegnare matematica in un modo che avesse
senso per i bambini che la stavano imparando. Per quanto mi
riguardava, questa era un'idea grandiosa. I bambini educati con la
New Math sarebbero sicuramente stati di gran lunga meglio
preparati per il mondo moderno di quelli della mia generazione,
che erano perlopiù matematicamente analfabeti - e piuttosto
compiaciuti di esserlo, anche.
    Venne fuori, comunque, che c'era un difetto fondamentale in
quest'idea. Come previsto, molti bambini prosperarono con la
New Math (come avrei fatto anch'io da bambino), ma un numero
altrettanto grande di bambini semplicemente non la
comprendevano. Non ne capivano il senso e non la imparavano a
memoria (dato che non veniva insegnata a memoria), quindi in
sostanza non stavano imparando nulla. Così la New Math finì nel
mucchio delle idee scartate.
   Ciò che la gente non riuscì a capire era che, proprio come ci
sono due modi fondamentalmente diversi di insegnare
matematica, ci sono anche due tipi fondamentalmente diversi di
bambini che cercano di impararla. Ma no, non possiamo usare due
modi diversi, il nostro sistema educativo non lo permetterà: tutte
le uova devono essere in un paniere o nell'altro. Quindi la New
Math venne gettata via, le parti positive insieme a quelle negative,
e la vecchia matematica venne ripristinata in modo da poter
continuare a fare il solito, scadente lavoro che ha fatto per secoli.
   Uno degli investimenti più importanti che facciamo come
popolo è nelle nostre scuole. Investire nelle nostre scuole è quasi
universalmente considerato non tanto un sacro dovere quanto un
sacro privilegio. Il sistema scolastico non è solo un paniere, è un
sacro paniere, e nessuno dubita che meriti di contenere tutte le
nostre uova - nessuno tranne me!
    Le nostre scuole sono molto simili alle nostre prigioni: ci
deludono perché fanno solo quello che sono progettate per fare, e
ci infastidisce che non facciano altro!
   Le nostre prigioni sono progettate per rendere i criminali
miserabili finché ci restano - e il loro tasso di successo in questo è
del 100%. Ma non capiamo perché non riescano a rendere i
detenuti dei buoni cittadini, già che ci sono. Perché non rendere i
criminali miserabili e riabilitarli nello stesso tempo?
   Le nostre scuole sono progettate in modo da produrre dei
diplomati pronti a salire sul gradino più basso della scala
lavorativa. Il più basso. Perché sottolineo che si tratta del gradino
più basso? Perché, considerate questo: supponiamo che un anno le
scuole subiscano un enorme miglioramento rispetto al passato.
Supponiamo che un anno le scuole producano una classe di
diplomati pronti a salire sul terzo gradino della scala lavorativa.
   Supponiamo che questi diplomati siano così ben addestrati e
sappiano così tanto che, dopo il diploma, vengano
immediatamente assunti per supervisionare i loro fratelli e le loro
sorelle maggiori - forse perfino le loro madri e i loro padri! - e
naturalmente con una paga più alta! Cosa avremmo allora? Vi
aspettereste di udire delle grida di esultanza? Non penso!
Avremmo una rivolta, come minimo. Avremmo una rivoluzione
tra le mani! Dopotutto, quanto piacerebbe a voi avere un
diciottenne che ne sa quanto voi ed è competente quanto voi - che
entra nel vostro ufficio e comincia a dare ordini?
   Non preoccupatevi, questo non avverrà mai - finché
continueremo a tenere tutte le uova nel paniere della scuola -
perché le scuole svolgono il loro compito come fanno le prigioni.
Hanno una percentuale di successo vicina al 100%. Un diplomato
non è quasi mai pronto a iniziare in nessun altro punto che il
gradino più basso della scala lavorativa.
   Ma anno dopo anno continuiamo a lamentarci delle scuole
come ci lamentiamo delle prigioni. Ci lamentiamo delle prigioni
perché non trasformano i criminali in cittadini modello e ci
lamentiamo delle scuole perché non insegnano di più ai ragazzi.
   La gente non sa davvero cosa vuole ottenere dal proprio
investimento nelle scuole. Crede di volere che le scuole facciano
un lavoro migliore nel preparare i ragazzi alla vita nella nostra
società, ma se facessero davvero un lavoro migliore nel preparare i
ragazzi alla vita nella nostra società, cosa ci faremmo con questi
ragazzi?
    La scolarizzazione non è l'idea finale e definitiva, eppure viene
trattata come se ci fosse stata consegnata da Dio stesso come il
solo e unico modo in cui i bambini possono venire educati. Se la
gente deciderà mai di volere davvero qualcosa di meglio della
scolarizzazione per i propri figli, le alternative si presenteranno
molto in fretta. Questo potrà essere difficile da creedere, ma penso
che lo vedrete accadere... se la gente deciderà mai di volere
davvero qualcosa di meglio della scolarizzazione per i propri figli.
   Per concludere, vorrei parlare di un altro tipo di investimento
completamente diverso.
   Durante la Seconda Guerra Mondiale, il popolo tedesco ha
investito enormemente in un piano segreto. Questo piano era così
segreto che molti tedeschi riuscirono a tenerlo nascosto perfino a
se stessi. A eccezione dei circoli militari e politici più elevati, il
piano non venne mai nemmeno discusso. E anche quando venne
discusso nei circoli più elevati, se ne parlò in un modo velato, in
una sorta di codice.
    Tutti conoscevano il piano in una certa misura, anche se alcuni
riuscirono a tenere gli occhi chiusi a riguardo, a non vedere niente
di male, non ascoltare niente di male, non dire niente di male.
    Il piano di cui sto parlando era, naturalmente, il piano per
liberarsi della razza ebrea. Per quanto sterminare gli ebrei fosse
un'ossessione di Hitler, non era una sua esclusiva mania. Niente
affatto. Anche se molti di loro preferivano tacere a riguardo, il
popolo tedesco era complessivamente a favore dell'ambizione di
Hitler di liberare il mondo dagli ebrei. Investirono MOLTO in
questo piano segreto. Investirono la propria coscienza. Investirono
il proprio posto tra la famiglia delle nazioni. Investirono il rispetto
per se stessi.
   Investirono queste cose non solo per se stessi ma anche per i
loro figli.
    Be', come sappiamo tutti, il piano segreto fallì - e il popolo
tedesco perse il proprio investimento. Persero un ammontare
incredibile - loro e i loro figli, e in effetti anche i figli dei loro
figli. Stanno ancora pagando la loro perdita per questo
investimento orribilmente sbagliato.
   Anche i membri della nostra cultura stanno investendo
pesantemente in un piano segreto, oggi. Quando dico la "nostra
cultura" intendo gli abitanti del mondo sviluppato, gli abitanti del
tecnologicamente avanzato "Primo Mondo". Intendo NOI. E
naturalmente intendo le persone in questa stanza.
   Noi abbiamo un piano segreto che non viene MAI discusso
apertamente. Un giorno forse sapremo se viene discusso ai livelli
politici più alti o se viene discusso in codice o apertamente. Non
insegniamo questo piano ai nostri figli, ma ne conoscono ogni
aspetto per quando hanno raggiunto la scuola media. Le coppie
non discutono del piano per vedere se concordano a riguardo. E'
IL PIANO. Sta venendo attuato, e stiamo investendo tutto ciò che
abbiamo in esso. Ci stiamo investendo il nostro futuro e il futuro
dei nostri figli - per generazioni. Potremmo star investendo il
futuro della specie umana stessa, in questo piano.
    Il piano nazista di sterminare gli ebrei era un piano
vergognoso, e questo è il motivo per cui è stato tenuto segreto.
Questo è anche il motivo per cui il nostro piano sta venendo
tenuto segreto. Anche questo è troppo vergognoso, e lo sappiamo
tutti.
   Il nostro piano segreto è questo: continueremo a consumare il
mondo finché non rimarrà più niente da consumare. Questo non ci
impedirà di consumarlo "saggiamente" o di consumarlo il più
lentamente possibile. Non ci impedirà di sostenere ogni iniziativa
concepibile volta alla sua conservazione. Non ci impedirà di
sostenere ogni metodo di riciclaggio immaginabile. Ricicleremo,
conserveremo - ma continueremo anche a consumare finché non ci
sarà più niente da consumare.
   Non sappiamo quando tutto finirà. Non lo VOGLIAMO sapere
- proprio come il popolo tedesco non voleva sapere cosa
succedeva ai loro vicini ebrei quando la Gestapo li portava via.
    Una cosa che SAPPIAMO, comunque, è: non avverrà durante
la NOSTRA vita. Probabilmente non avverrà nemmeno durante la
vita dei nostri figli. Potrebbe non avvenire nemmeno durante la
vita dei nostri nipoti.
    Quindi sentiamo che va bene investire in questo piano.
Accidenti, pensate solamente a questo ci stiamo investendo!
L'investimento tedesco nella Soluzione Finale era trascurabile,
paragonato all'investimento che stiamo facendo noi nel consumare
il mondo.
   Spero che nessuno pensi che stia parlando con intenti moralisti
o accusatorii, qui. A casa, a Austin, ho una Subaru Legacy, che va
a super senza piombo. Abbiamo due computer, due stampanti,
ogni sorta di equipaggiamento elettronico traboccante di risorse
non rinnovabili. Dio, abbiamo appena comprato un lettore CD e
un duplicatore di audiocassette!
   Il mio scopo non è farvi sentire colpevoli. Quello che sto
proponendo è che sia importante cominciare a portare il piano allo
scoperto, per poterlo cambiare. Vi dirò una delle ragioni.
    Quando la gente in tutto il mondo finalmente comprese i
tremendi sforzi che il popolo tedesco aveva riversato nello
sterminare gli ebrei - e gli zingari, e i fisicamente e mentalmente
disabili - si disse: "Mio Dio, che razza di mostri erano queste
persone?"
    Se continuiamo a perseguire il nostro piano di consumare il
mondo finché non rimarrà niente da consumare, allora verrà il
giorno, sicuramente, il cui i nostri figli o i loro figli o i figli dei
loro figli guarderanno indietro verso di noi - verso voi e me - e si
diranno: "Dio Mio, che razza di mostri erano queste persone?"
    Questa è un'idea che non mi alletta per niente. Basandomi sul
fatto che siete anche voi qui a questo raduno, devo supporre che
non piaccia nemmeno a voi. Se mi stessi rivolgendo al club
L'Avidità è Bene, dovrei assumere diversamente!
   Quando i tedeschi dell'epoca di Hitler vedevano i loro vicini
venire fatti marciare sotto la minaccia dei fucili, sapevano
perfettamente che queste persone non erano dirette a un picnic
nella Foresta Nera. Sapevano che cosa stava succedendo - e
rimasero SILENZIOSI. E questo è (in parte) ciò che li fa sembrare
dei mostri ai nostri occhi. E se siete come me e preferireste evitare
di sembrare dei mostri ai vostri figli, allora vi suggerisco di
smettere di tacere riguardo il nostro piano di continuare a
consumare il mondo finché non rimarrà più niente da consumare.
    Alcuni di voi potrebbero domandarsi perché non ho detto nulla
sul mio libro, Ishmael. Dirò una parola o due adesso, se posso.
Ishmael è, in un certo senso, uno studio delle origini del piano
segreto di cui ho parlato qui oggi. Le radici di questo piano
risalgono a molto tempo fa e affondano molto profondamente - e
nessuno ne parla. In Ishmael il mio scopo era di parlare
dell'indicibile.
   Ciò che i lettori mi hanno detto della loro esperienza con
Ishmael è: "Ha infranto le mie convinzioni - e la ringrazio per
questo." Quello che mi hanno detto è: "Non sono più la stessa
persona, dopo aver letto il suo libro." Quello che mi hanno detto è:
"Ha cambiato il mio modo di vedere il mondo."
    Vedo che abbiano ancora pochi minuti. Mi piacerebbe leggervi
una breve favola che ho scritto per una versione precedente del
libro che alla fine è diventato Ishmael. Ishmael è l'ottava versione,
questa favola è stata scritta per la quarta. Si chiama:


            Una crisi troppo urgente per la saggezza
    Avvenne un tempo che un certo Thomas Abbens, o Abbena,
ritenuto a quell'epoca l'uomo più saggio d'Europa, venisse
convocato alla corte di un giovane principe di Valacchia. "Ho
bisogno di un consigliere scaltro", lo informò il principe. "I miei
sudditi sono ribelli, i miei nemici ambiziosi, i miei figli
disobbedienti e mia moglie ingannevole. Eppure potrei riuscire a
controllarli tutti, con il tuo aiuto."
   "Vi aiuterò volentieri", replicò Abbens, "ma come insegnante,
non come consigliere. Dobbiamo riesaminare la vostra
educazione e colmare le sue evidenti lacune."
    Ma il principe lo mandò via, dicendo: "Non è la mia
educazione che mi turba, sono i miei sudditi, i miei nemici, i miei
figli e mia moglie."
    Passarono alcuni anni prima che il principe convocasse
nuovamente Abbens a corte. "Rimpiango amaramente", disse, "di
aver rifiutato la tua proposta, ma non c'è tempo di accettarla ora,
perché la situazione è disperata. I miei sudditi complottano contro
di me, i miei nemici invadono le mie terre a piacimento, i miei
figli mi sfidano davanti ai loro amici, e mia moglie cerca di
alienarmi i pochi alleati che mi sono rimasti. Guidami attraverso
questa crisi con la tua saggezza, poi avremo tempo di rimediare
alle lacune che vedi nella mia educazione."
   Il saggio scosse la testa e replicò: "Ciò che mi state chiedendo
è di diventare principe per i vostri sudditi, guerriero per i vostri
nemici, padre per i vostri figli e marito per vostra moglie. Come
potrebbe salvarvi, questo? Dovete imparare a diventare voi stesso
queste cose, e anche un flebile inizio è meglio di nessun inizio."
   Ma il principe mandò via Abbens una seconda volta, dicendo:
"Se non mi aiuterai in questo momento di crisi, allora troverò
qualcuno che lo farà."
    Quando Abbens incontrò il principe la volta successiva, dieci
anni dopo, non era più un principe ma solo un mendicante nelle
strade di Budapest.
    "E' successo un anno fa", spiegò l'ex principe. "Dato che i miei
sudditi erano in aperta ribellione, i miei figli cospirarono per
impadronirsi del trono. E i miei nemici, informati della
cospirazione dalla mia moglie traditrice, colsero l'opportunità per
attaccarci. Ma forse può ancora venire qualcosa di buono da tutte
queste disgrazie, perché se vorrai condividerla con me, ora sono
finalmente libero di accogliere la saggezza che prima ho
rifiutato."
   Ma Abbens replicò: "La catastrofe che quella saggezza
avrebbe potuto evitare è già avvenuta. A cosa ti servirebbe ora?"


    Questa favola fungeva da introduzione per la Seconda Parte del
Libro di Nahash. Il decennio che è trascorso da quando è stata
scritta è servito per esemplificare e sottolineare la sua morale.
Come la crisi del principe, la crisi ecologica che stavamo
affrontando nel 1981 oggi si è aggravata - e continuerà ad
aggravarsi finché la gente sarà disposta a sopportare ogni
catastrofe piuttosto che rinunciare al diritto di vivere in modo
catastrofico.


                                                     Daniel Quinn.
Traduzione di Dr-Jackal (nrt_ita@libero.it)
               Originale tratto da: www.ishmael.org
Le altre opere di Daniel Quinn sono disponibili in italiano nel sito:
              NuovaRivoluzioneTribale.uphero.com

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  • 1. Daniel Quinn Riguardo gli investimenti Traduzione di Dr-Jackal (nrt_ita@libero.it) Originale tratto da: www.ishmael.org Le altre opere di Daniel Quinn sono disponibili in italiano nel sito: NuovaRivoluzioneTribale.uphero.com Discorso tenuto al Minnesota Social Investment Forum, 7 giugno 1993. Molti degli investimenti più importanti e lungimiranti che facciamo nella nostra vita sono investimenti che hanno poco o nulla a che vedere con il denaro. In effetti, le cose a cui sto pensando sono cose che la maggior parte della gente non considera nemmeno investimenti, anche se oggi mi piacerebbe analizzarne due o tre da questo punto di vista. Appartengono al tipo di investimento "tutte le uova in un solo paniere", il che le rende particolarmente interessanti - e particolarmente rischiose. Una di queste cose è il nostro investimento nella cosiddetta Guerra alla Droga. Combattere la vendita e l'uso di stupefacenti è divenuta la nostra unica strategia di gestione di un problema nazionale di proporzioni disastrose, e ci spendiamo miliardi. Spendiamo più che miliardi. Ci spendiamo milioni di vite. Con il nostro accanito ed erroneo approccio a questo problema, abbiamo reso la vendita di stupefacenti ai nostri figli un'industria tremendamente lucrativa - probabilmente l'industria in maggior crescita che esista. Un investimento alternativo ci è stato suggerito, naturalmente. Ne abbiamo sentito tutti parlare: legalizzare le droghe. Questo è un altro investimento della categoria "tutte le uova in un solo paniere".
  • 2. Conosciamo tutti i benefici che proverrebbero da questo investimento. Con un solo tratto di penna, porremmo fine al traffico illegale di stupefacenti. Con un solo tratto di penna, porremmo fine a una guerra immensamente costosa che sembra essere impossibile da vincere. Quello che non sappiamo di questo investimento è quanto ci costerebbe in termini di vite umane. Con droghe come marijuana, cocaina ed eroina decriminalizzate, i nostri problemi aumenterebbero o diminuirebbero? Potremmo perfino trovarci in una situazione peggiore di quella attuale. Entrambe le parti offrono argomenti convincenti, ma entrambe le parti insistono che dobbiamo mettere tutte le uova in un solo paniere. O rendiamo le droghe legali o le lasciamo illegali. Quelli di voi che hanno letto Ishmael sanno che io non mi schiero mai da un lato o dall'altro in controversie poste in questi termini. O/Oppure è una trappola, e il mio approccio è sempre di aggirarla. Il mio approccio è sempre di evitare di mettere tutte le mie uova in un solo paniere. L'investimento che vorrei proporvi è uno semplice e ovvio, anche se per quanto ne so nessun altro al mondo lo ha mai concepito. Eccolo: legalizziamo le droghe temporaneamente - per tre anni, diciamo. Scriviamo una legge con una clausola di autodistruzione incorporata. In altre parole, non si conclude la guerra alla droga, si dichiara solo una tregua di tre anni e si sta a vedere che succede. Questa strategia offrirebbe, credo, il meglio di entrambe le parti in discussione. In tre anni, il traffico internazionale di stupefacenti appassirebbe e scomparirebbe. I capi rimarrebbero lì - sono miliardari, dopo tutto. Ma tutte le centinaia di migliaia di sottoposti di basso livello sarebbero costretti a cercarsi altre forme di occupazione. Similmente, in tre anni, i coltivatori in tutto il mondo che attualmente soddisfano il nostro appetito di droghe sarebbero costretti a svolgere altre attività.
  • 3. Quindi: abbiamo tre anni per studiare gli effetti della legalizzazione delle droghe. Il problema peggiora, migliora o rimane uguale? Se la situazione sembra migliorare, tutto ciò che dobbiamo fare è estendere la tregua per altri tre anni. Se la situazione peggiora, non dobbiamo fare nulla: alla fine dei tre anni, la tregua cessa automaticamente. E notate bene: l'investimento effettuato in questo piano non sarebbe una perdita completa nemmeno se alla fine dovessimo decidere di far cessare la tregua. Questo perché saremmo in grado di riprendere la guerra alla droga su fondamenta più solide di quelle attuali. Se decidessimo di far cessare la tregua, allora naturalmente la produzione di droga in questa nazione si arresterebbe... ma ci vorrebbe un tempo considerevole perché possa riprendere altrove nel mondo. Il commercio internazionale di stupefacenti dovrebbe venire reinventato quasi dal niente - e questa volta saremmo pronti a fermarlo. Non intendo descrivervi questo investimento in ogni dettaglio. Ve lo presento a grandi linee, in modo che possa venir considerato, analizzato e discusso. Se dovesse venir conosciuto come il Piano Quinn, mi farebbe piacere. Altrimenti, non mi aspetto nulla. Ho imparato la lezione sugli investimenti che mettono tutte le uova in un solo paniere negli anni Sessanta, quando lavoravo al Greater Cleveland Mathematics Program, uno dei primi, migliori e più ambiziosi progetti sulla New Math. L'intero movimento della New Math aveva lo scopo di rimpiazzare la vecchia, mnemonica matematica con cui ero cresciuto. L'idea era che la vecchia matematica andasse bene per contadini e commessi, ma che se si volevano creare matematici e scienziati, si dovesse insegnare matematica in un modo che avesse senso per i bambini che la stavano imparando. Per quanto mi riguardava, questa era un'idea grandiosa. I bambini educati con la New Math sarebbero sicuramente stati di gran lunga meglio
  • 4. preparati per il mondo moderno di quelli della mia generazione, che erano perlopiù matematicamente analfabeti - e piuttosto compiaciuti di esserlo, anche. Venne fuori, comunque, che c'era un difetto fondamentale in quest'idea. Come previsto, molti bambini prosperarono con la New Math (come avrei fatto anch'io da bambino), ma un numero altrettanto grande di bambini semplicemente non la comprendevano. Non ne capivano il senso e non la imparavano a memoria (dato che non veniva insegnata a memoria), quindi in sostanza non stavano imparando nulla. Così la New Math finì nel mucchio delle idee scartate. Ciò che la gente non riuscì a capire era che, proprio come ci sono due modi fondamentalmente diversi di insegnare matematica, ci sono anche due tipi fondamentalmente diversi di bambini che cercano di impararla. Ma no, non possiamo usare due modi diversi, il nostro sistema educativo non lo permetterà: tutte le uova devono essere in un paniere o nell'altro. Quindi la New Math venne gettata via, le parti positive insieme a quelle negative, e la vecchia matematica venne ripristinata in modo da poter continuare a fare il solito, scadente lavoro che ha fatto per secoli. Uno degli investimenti più importanti che facciamo come popolo è nelle nostre scuole. Investire nelle nostre scuole è quasi universalmente considerato non tanto un sacro dovere quanto un sacro privilegio. Il sistema scolastico non è solo un paniere, è un sacro paniere, e nessuno dubita che meriti di contenere tutte le nostre uova - nessuno tranne me! Le nostre scuole sono molto simili alle nostre prigioni: ci deludono perché fanno solo quello che sono progettate per fare, e ci infastidisce che non facciano altro! Le nostre prigioni sono progettate per rendere i criminali miserabili finché ci restano - e il loro tasso di successo in questo è
  • 5. del 100%. Ma non capiamo perché non riescano a rendere i detenuti dei buoni cittadini, già che ci sono. Perché non rendere i criminali miserabili e riabilitarli nello stesso tempo? Le nostre scuole sono progettate in modo da produrre dei diplomati pronti a salire sul gradino più basso della scala lavorativa. Il più basso. Perché sottolineo che si tratta del gradino più basso? Perché, considerate questo: supponiamo che un anno le scuole subiscano un enorme miglioramento rispetto al passato. Supponiamo che un anno le scuole producano una classe di diplomati pronti a salire sul terzo gradino della scala lavorativa. Supponiamo che questi diplomati siano così ben addestrati e sappiano così tanto che, dopo il diploma, vengano immediatamente assunti per supervisionare i loro fratelli e le loro sorelle maggiori - forse perfino le loro madri e i loro padri! - e naturalmente con una paga più alta! Cosa avremmo allora? Vi aspettereste di udire delle grida di esultanza? Non penso! Avremmo una rivolta, come minimo. Avremmo una rivoluzione tra le mani! Dopotutto, quanto piacerebbe a voi avere un diciottenne che ne sa quanto voi ed è competente quanto voi - che entra nel vostro ufficio e comincia a dare ordini? Non preoccupatevi, questo non avverrà mai - finché continueremo a tenere tutte le uova nel paniere della scuola - perché le scuole svolgono il loro compito come fanno le prigioni. Hanno una percentuale di successo vicina al 100%. Un diplomato non è quasi mai pronto a iniziare in nessun altro punto che il gradino più basso della scala lavorativa. Ma anno dopo anno continuiamo a lamentarci delle scuole come ci lamentiamo delle prigioni. Ci lamentiamo delle prigioni perché non trasformano i criminali in cittadini modello e ci lamentiamo delle scuole perché non insegnano di più ai ragazzi. La gente non sa davvero cosa vuole ottenere dal proprio
  • 6. investimento nelle scuole. Crede di volere che le scuole facciano un lavoro migliore nel preparare i ragazzi alla vita nella nostra società, ma se facessero davvero un lavoro migliore nel preparare i ragazzi alla vita nella nostra società, cosa ci faremmo con questi ragazzi? La scolarizzazione non è l'idea finale e definitiva, eppure viene trattata come se ci fosse stata consegnata da Dio stesso come il solo e unico modo in cui i bambini possono venire educati. Se la gente deciderà mai di volere davvero qualcosa di meglio della scolarizzazione per i propri figli, le alternative si presenteranno molto in fretta. Questo potrà essere difficile da creedere, ma penso che lo vedrete accadere... se la gente deciderà mai di volere davvero qualcosa di meglio della scolarizzazione per i propri figli. Per concludere, vorrei parlare di un altro tipo di investimento completamente diverso. Durante la Seconda Guerra Mondiale, il popolo tedesco ha investito enormemente in un piano segreto. Questo piano era così segreto che molti tedeschi riuscirono a tenerlo nascosto perfino a se stessi. A eccezione dei circoli militari e politici più elevati, il piano non venne mai nemmeno discusso. E anche quando venne discusso nei circoli più elevati, se ne parlò in un modo velato, in una sorta di codice. Tutti conoscevano il piano in una certa misura, anche se alcuni riuscirono a tenere gli occhi chiusi a riguardo, a non vedere niente di male, non ascoltare niente di male, non dire niente di male. Il piano di cui sto parlando era, naturalmente, il piano per liberarsi della razza ebrea. Per quanto sterminare gli ebrei fosse un'ossessione di Hitler, non era una sua esclusiva mania. Niente affatto. Anche se molti di loro preferivano tacere a riguardo, il popolo tedesco era complessivamente a favore dell'ambizione di Hitler di liberare il mondo dagli ebrei. Investirono MOLTO in
  • 7. questo piano segreto. Investirono la propria coscienza. Investirono il proprio posto tra la famiglia delle nazioni. Investirono il rispetto per se stessi. Investirono queste cose non solo per se stessi ma anche per i loro figli. Be', come sappiamo tutti, il piano segreto fallì - e il popolo tedesco perse il proprio investimento. Persero un ammontare incredibile - loro e i loro figli, e in effetti anche i figli dei loro figli. Stanno ancora pagando la loro perdita per questo investimento orribilmente sbagliato. Anche i membri della nostra cultura stanno investendo pesantemente in un piano segreto, oggi. Quando dico la "nostra cultura" intendo gli abitanti del mondo sviluppato, gli abitanti del tecnologicamente avanzato "Primo Mondo". Intendo NOI. E naturalmente intendo le persone in questa stanza. Noi abbiamo un piano segreto che non viene MAI discusso apertamente. Un giorno forse sapremo se viene discusso ai livelli politici più alti o se viene discusso in codice o apertamente. Non insegniamo questo piano ai nostri figli, ma ne conoscono ogni aspetto per quando hanno raggiunto la scuola media. Le coppie non discutono del piano per vedere se concordano a riguardo. E' IL PIANO. Sta venendo attuato, e stiamo investendo tutto ciò che abbiamo in esso. Ci stiamo investendo il nostro futuro e il futuro dei nostri figli - per generazioni. Potremmo star investendo il futuro della specie umana stessa, in questo piano. Il piano nazista di sterminare gli ebrei era un piano vergognoso, e questo è il motivo per cui è stato tenuto segreto. Questo è anche il motivo per cui il nostro piano sta venendo tenuto segreto. Anche questo è troppo vergognoso, e lo sappiamo tutti. Il nostro piano segreto è questo: continueremo a consumare il
  • 8. mondo finché non rimarrà più niente da consumare. Questo non ci impedirà di consumarlo "saggiamente" o di consumarlo il più lentamente possibile. Non ci impedirà di sostenere ogni iniziativa concepibile volta alla sua conservazione. Non ci impedirà di sostenere ogni metodo di riciclaggio immaginabile. Ricicleremo, conserveremo - ma continueremo anche a consumare finché non ci sarà più niente da consumare. Non sappiamo quando tutto finirà. Non lo VOGLIAMO sapere - proprio come il popolo tedesco non voleva sapere cosa succedeva ai loro vicini ebrei quando la Gestapo li portava via. Una cosa che SAPPIAMO, comunque, è: non avverrà durante la NOSTRA vita. Probabilmente non avverrà nemmeno durante la vita dei nostri figli. Potrebbe non avvenire nemmeno durante la vita dei nostri nipoti. Quindi sentiamo che va bene investire in questo piano. Accidenti, pensate solamente a questo ci stiamo investendo! L'investimento tedesco nella Soluzione Finale era trascurabile, paragonato all'investimento che stiamo facendo noi nel consumare il mondo. Spero che nessuno pensi che stia parlando con intenti moralisti o accusatorii, qui. A casa, a Austin, ho una Subaru Legacy, che va a super senza piombo. Abbiamo due computer, due stampanti, ogni sorta di equipaggiamento elettronico traboccante di risorse non rinnovabili. Dio, abbiamo appena comprato un lettore CD e un duplicatore di audiocassette! Il mio scopo non è farvi sentire colpevoli. Quello che sto proponendo è che sia importante cominciare a portare il piano allo scoperto, per poterlo cambiare. Vi dirò una delle ragioni. Quando la gente in tutto il mondo finalmente comprese i tremendi sforzi che il popolo tedesco aveva riversato nello sterminare gli ebrei - e gli zingari, e i fisicamente e mentalmente
  • 9. disabili - si disse: "Mio Dio, che razza di mostri erano queste persone?" Se continuiamo a perseguire il nostro piano di consumare il mondo finché non rimarrà niente da consumare, allora verrà il giorno, sicuramente, il cui i nostri figli o i loro figli o i figli dei loro figli guarderanno indietro verso di noi - verso voi e me - e si diranno: "Dio Mio, che razza di mostri erano queste persone?" Questa è un'idea che non mi alletta per niente. Basandomi sul fatto che siete anche voi qui a questo raduno, devo supporre che non piaccia nemmeno a voi. Se mi stessi rivolgendo al club L'Avidità è Bene, dovrei assumere diversamente! Quando i tedeschi dell'epoca di Hitler vedevano i loro vicini venire fatti marciare sotto la minaccia dei fucili, sapevano perfettamente che queste persone non erano dirette a un picnic nella Foresta Nera. Sapevano che cosa stava succedendo - e rimasero SILENZIOSI. E questo è (in parte) ciò che li fa sembrare dei mostri ai nostri occhi. E se siete come me e preferireste evitare di sembrare dei mostri ai vostri figli, allora vi suggerisco di smettere di tacere riguardo il nostro piano di continuare a consumare il mondo finché non rimarrà più niente da consumare. Alcuni di voi potrebbero domandarsi perché non ho detto nulla sul mio libro, Ishmael. Dirò una parola o due adesso, se posso. Ishmael è, in un certo senso, uno studio delle origini del piano segreto di cui ho parlato qui oggi. Le radici di questo piano risalgono a molto tempo fa e affondano molto profondamente - e nessuno ne parla. In Ishmael il mio scopo era di parlare dell'indicibile. Ciò che i lettori mi hanno detto della loro esperienza con Ishmael è: "Ha infranto le mie convinzioni - e la ringrazio per questo." Quello che mi hanno detto è: "Non sono più la stessa persona, dopo aver letto il suo libro." Quello che mi hanno detto è:
  • 10. "Ha cambiato il mio modo di vedere il mondo." Vedo che abbiano ancora pochi minuti. Mi piacerebbe leggervi una breve favola che ho scritto per una versione precedente del libro che alla fine è diventato Ishmael. Ishmael è l'ottava versione, questa favola è stata scritta per la quarta. Si chiama: Una crisi troppo urgente per la saggezza Avvenne un tempo che un certo Thomas Abbens, o Abbena, ritenuto a quell'epoca l'uomo più saggio d'Europa, venisse convocato alla corte di un giovane principe di Valacchia. "Ho bisogno di un consigliere scaltro", lo informò il principe. "I miei sudditi sono ribelli, i miei nemici ambiziosi, i miei figli disobbedienti e mia moglie ingannevole. Eppure potrei riuscire a controllarli tutti, con il tuo aiuto." "Vi aiuterò volentieri", replicò Abbens, "ma come insegnante, non come consigliere. Dobbiamo riesaminare la vostra educazione e colmare le sue evidenti lacune." Ma il principe lo mandò via, dicendo: "Non è la mia educazione che mi turba, sono i miei sudditi, i miei nemici, i miei figli e mia moglie." Passarono alcuni anni prima che il principe convocasse nuovamente Abbens a corte. "Rimpiango amaramente", disse, "di aver rifiutato la tua proposta, ma non c'è tempo di accettarla ora, perché la situazione è disperata. I miei sudditi complottano contro di me, i miei nemici invadono le mie terre a piacimento, i miei figli mi sfidano davanti ai loro amici, e mia moglie cerca di alienarmi i pochi alleati che mi sono rimasti. Guidami attraverso questa crisi con la tua saggezza, poi avremo tempo di rimediare alle lacune che vedi nella mia educazione." Il saggio scosse la testa e replicò: "Ciò che mi state chiedendo
  • 11. è di diventare principe per i vostri sudditi, guerriero per i vostri nemici, padre per i vostri figli e marito per vostra moglie. Come potrebbe salvarvi, questo? Dovete imparare a diventare voi stesso queste cose, e anche un flebile inizio è meglio di nessun inizio." Ma il principe mandò via Abbens una seconda volta, dicendo: "Se non mi aiuterai in questo momento di crisi, allora troverò qualcuno che lo farà." Quando Abbens incontrò il principe la volta successiva, dieci anni dopo, non era più un principe ma solo un mendicante nelle strade di Budapest. "E' successo un anno fa", spiegò l'ex principe. "Dato che i miei sudditi erano in aperta ribellione, i miei figli cospirarono per impadronirsi del trono. E i miei nemici, informati della cospirazione dalla mia moglie traditrice, colsero l'opportunità per attaccarci. Ma forse può ancora venire qualcosa di buono da tutte queste disgrazie, perché se vorrai condividerla con me, ora sono finalmente libero di accogliere la saggezza che prima ho rifiutato." Ma Abbens replicò: "La catastrofe che quella saggezza avrebbe potuto evitare è già avvenuta. A cosa ti servirebbe ora?" Questa favola fungeva da introduzione per la Seconda Parte del Libro di Nahash. Il decennio che è trascorso da quando è stata scritta è servito per esemplificare e sottolineare la sua morale. Come la crisi del principe, la crisi ecologica che stavamo affrontando nel 1981 oggi si è aggravata - e continuerà ad aggravarsi finché la gente sarà disposta a sopportare ogni catastrofe piuttosto che rinunciare al diritto di vivere in modo catastrofico. Daniel Quinn.
  • 12. Traduzione di Dr-Jackal (nrt_ita@libero.it) Originale tratto da: www.ishmael.org Le altre opere di Daniel Quinn sono disponibili in italiano nel sito: NuovaRivoluzioneTribale.uphero.com